ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE "E. FERMI - F. EREDIA" - CATANIA

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1 Unione Europea Repubblica Italiana M.I.U.R. Regione Siciliana ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE "E. FERMI - F. EREDIA" - CATANIA Sito web: CT IS03800X@istruzione.it- CTIS03800X@pec.istruzione.it

2 DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO RELAZIONE TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER L ADEGUAMENTO DELL EDIFICIO ESISTENTE ALLE NORME DI SICUREZZA ANTINCENDIO DELL ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE E. FERMI F.EREDIA La relazione tecnica è redatta a dimostrazione dell'osservanza delle specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi. DISPOSIZIONE ANTINCENDIO: DECRETO 26 AGOSTO 1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica. DISPOSIZIONI ANTINCENDIO COLLEGATE Circ. M.I. P954/4122 ( ) Chiarimenti sulla larghezza delle porte delle aule didattiche ed esercitazioni Circ. M.I. P2244/4122 ( ) Chiarimenti applicativi e deroghe in via generale al DM L. 649 ( ) Differimento di termini previsti in materia di interventi in campo economico e sociale D.M Regolamento recante norme per l'individuazione delle particolari esigenze delle università L. 265 ( ) Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali e modifiche alla L 142/90 PREMESSA L istituto Superiore Scolastico E.Fermi E. Eredia sito a Catania in via Passo Gravina n. 197, è normalmente utilizzato, per la preparazione degli studenti dell Istituto che devono conseguire il diploma. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 1 di 43

3 Il complesso scolastico è composto da due corpi di fabbrica indicati come: Edificio Centrale, Modulo, a cui si aggiunge la Palestra. Ciascun edificio è esclusivamente dedicato all attività scolastica L Istituto è in possesso del parere antincendio protocollo n del 27/12/2001, oggetto di intervento per il rifacimento dell impianto antincendio. Al livello 2 dell Edificio Centrale è presente la centrale termica, ove non si apporta alcuna modifica. La presente relazione fa riferimento al rispetto della normativa di sicurezza antincendio sia dell edificio Centrale che del Modulo. I due corpi di fabbrica sono dotati di una rete antincendio distinta ciascuna con un proprio gruppo di pompaggio Ai sensi dell'articolo 1 del DM , gli edifici in oggetto sono classificati: EIDICIO CENTRALE tipo 3. scuola con numero di presenze contemporanee da 501 a 800 persone. MODULO tipo 3. scuola con numero di presenze contemporanee da 501 a 800 persone. L'attività è individuata al Punto 67 del D.P.R , n. 151: "Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti. Asili nido con oltre 30 persone presenti". L altezza antincendi dell edificio è inferiore a 12 m. La presenza contemporanea sarà così distribuita: CORPO CENTRALE: 540 persone MODULO 547 persone PARTE I EDIFICIO CENTRALE Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 2 di 43

4 1 GENERALITÀ 1.0 SCOPO La presente relazione descrive le predisposizioni da realizzare allo scopo di tutelare l incolumità delle persone e salvaguardare i beni contro il rischio di incendio, nell edificio scolastico in oggetto. Per quanto concerne i termini e le definizioni si rimanda al DM CAMPO DI APPLICAZIONE L edificio è esistente; si applicano le disposizioni contenute nel seguente punto CLASSIFICAZIONE L edificio scolastico in oggetto, in base alla presenza contemporanea di alunni e personale docente, è classificato al tipo: tipo 3. scuola con numero di presenze contemporanee da 501 a 800 persone. L edificio fa parte di un complesso scolastico, non comunica con altri edifici e rientra nella categoria riferita al proprio affollamento. 2 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 2.0 SCELTA DELL AREA L edificio scolastico non sarà ubicato in prossimità di attività che comportino gravi rischi di incendio e/o di esplosione. L edificio scolastico è costituito da un unico corpo di fabbrica in cui sono ubicati aule, laboratori, uffici e locali deposito. Lo spazio circostante recintato è occupato dalla viabilità interna, da un campo di calcio, da una pista di atletica e da terreno piantumato, oltre ai citati edifici, quali l Edificio Modulo e la Palestra. Le strutture sono in cemento armato in opera e prefabbricato. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 3 di 43

5 2.1 UBICAZIONE L edificio scolastico sarà ubicato in un edificio indipendente costruito per tale specifica destinazione ed isolato da altri. 2.2 ACCESSO ALL AREA Per consentire l intervento dei mezzi dei Vigili del Fuoco, gli accessi all'area ove sorgono gli edifici scolastici avranno i seguenti requisiti minimi: - larghezza: 3,5 m; - altezza libera: 4 m; - raggio di svolta: 13 m; - pendenza: non superiore al 10%; - resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8 t sull'asse anteriore e 12 t sull'asse posteriore; passo 4 m). L'utilizzo degli spazi esterni, di pertinenza dell'edificio, ai fini del parcheggio di autoveicoli, non pregiudicherà l'accesso e la manovra dei mezzi di soccorso e non costituirà ostacolo al deflusso delle persone. 2.3 ACCOSTAMENTO AUTOSCALE L edificio avrà un altezza inferiore a 12 m e non sono richiesti particolari requisiti per l accostamento delle autoscale dei Vigili del Fuoco. 2.4 SEPARAZIONE Gli edifici dell Istituto sono completamente isolati da altre attività e sono circondati da vasti spazi liberi delimitati da recinzione. 3 COMPORTAMENTO AL FUOCO 3.0 RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE Le caratteristiche di resistenza al fuoco degli elementi strutturali saranno valutate secondo le prescrizioni e le modalità di prova stabilite nel Decreto Ministeriale 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 4 di 43

6 Il dimensionamento degli spessori e delle protezioni da adottare per i vari tipi di materiali suddetti nonchè la classificazione degli edifici in funzione del carico di incendio, saranno determinati con le tabelle e con le modalità specificate nel DM citato. L edificio, di altezza antincendi non superiore a 12 m, sarà dotato di strutture realizzate in modo da garantire una resistenza al fuoco di almeno R 60 (portanti) e REI 60 (separanti). Per le strutture di pertinenza delle aree a rischio specifico saranno applicate le disposizioni emanate nelle relative normative. 3.1 REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI Le caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali saranno le seguenti: a) negli atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle rampe, nei passaggi in genere e nelle vie di esodo, saranno impiegati materiali di classe (A2-s1,d0) / (A2-s2,d0) / (A2-s1,d1) / (B-s1,d0) / (B-s2,d0) / (B-s1,d1) per gli impieghi a parete, (A2 FL -s1) / (B FL -s1) / (C FL -s1) per gli impieghi a pavimento e (A2-s1,d0) / (A2- s2,d0) / (B-s1,d0) / (B-s2,d0) per gli impieghi a soffitto, in ragione, al massimo, del 50% della loro superficie totale (pavimento + pareti + soffitti + proiezioni orizzontali delle scale); per le restanti parti saranno impiegati materiali di classe A1 per pareti e soffitti e A1 FL per pavimenti; b) in tutti gli altri ambienti i materiali di rivestimento dei pavimenti saranno di classe A1 FL / (A2 FL -s1) / (A2 FL -s2) / (B FL -s1) / (B FL -s2) / (C FL -s1) / (C FL -s2) / (D FL -s1); gli altri materiali di rivestimento saranno di classe (A1) / (A2-s1,d0) / (A2-s2,d0) / (A2-s3,d0) / (A2-s1,d1) / (A2-s2,d1) / (A2-s3,d1) / (B-s1,d0) / (B-s2,d0) / (B-s1,d1) / (B-s2,d1) per impieghi a parete e (A2-s1,d0) / (A2-s2,d0) / (A2-s3,d0) / (A2- s1,d1) / (A2-s2,d1) / (A2-s3,d1) / (B-s1,d0) / (B-s2,d0) / (B-s3,d0) per impieghi a soffitto; c) - d) i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi, ecc.) saranno di classe di reazione al fuoco non superiore a 1. 4 SEZIONAMENTI 4.0 COMPARTIMENTAZIONE L edificio che ospita aule, palestre ed uffici è costituito da un unico compartimento di superficie inferiore a mq Si sviluppa su tre piani. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 5 di 43

7 Livello 0: Piano interrato - Locali depositi Livello 1: Piano terra - Aula Magna Sala Docenti - Aule - Aule laboratori - Uffici - Locale depositi - Servizi igienici Livello 2: Piano Primo - Aule - Aule laboratori - Servizi igienici - Locali deposito - Centrale termica con P > 265 kw Livello 3; Piano Secondo - Aule - Aule laboratorio Livello 3; Piano Secondo - Aule - Aule laboratorio - Servizi igienici Gli elementi di suddivisione tra i compartimenti soddisferanno i requisiti di resistenza al fuoco indicati al precedente punto SCALE Le caratteristiche di resistenza al fuoco dei vani scala saranno congrue con quanto previsto al precedente punto 3.0. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 6 di 43

8 Esiste una scala interna a prova di fumo e tre scale esterne. La scala interna ha una larghezza costante di metri 2.00, mentre le scale esterne hanno una larghezza costante di 1,20 metri. La scala interna mette in comunicazione l edificio dal piano seminterrato al piano al livello 4. Le rampe non presentano restringimenti, ha non meno di tre gradini e non più di quindici; i gradini sono a pianta rettangolare, con alzata e pedata costanti, rispettivamente non superiore a 17 cm (alzata) e non inferiore a 30 cm (pedata). Analogamente le scale esterne non presentano restringimenti, hanno non meno di tre gradini e non più di quindici; i gradini sono a pianta rettangolare, con alzata e pedata costanti, rispettivamente non superiore a 17 cm (alzata) e non inferiore a 30 cm (pedata). Il vano scala interno ha una superficie netta di aerazione permanente in sommità non inferiore ad 1 m 2. Nel vano di aerazione saranno installati dispositivi per la protezione dagli agenti atmosferici. 4.2 ASCENSORI E MONTACARICHI Le caratteristiche di resistenza al fuoco dei vani ascensori saranno congrue con quanto previsto al precedente punto 3.0. E presente un ascensore in rispetto delle norme antincendio previste dal DM n. 246 del MISURE PER L EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA Numero totale di uscite 24 n. Larghezza delle uscite 33,00 m Numero totale di moduli 55 mod. Capacità di deflusso 60 pers./mod. Capacità totale di evacuazione 3300 persone Capienza totale 540 persone Lunghezza massima delle vie di uscita 50 m Numero di scale 4 n. Larghezza delle scale 1,20 m Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 7 di 43

9 5.0 AFFOLLAMENTO Il massimo affollamento ipotizzabile per le aule sarà fissato in 26 persone/aula, tenendo conto inoltre che le aule di laboratorio vengono utilizzate il alternativa alle aule studio e pertanto non vengono computati, pertanto si ha: PIANO TERRA - LIVELLO 1 PIANO PRIMO - LIVELLO 2 PIANO SECONDO - LIVELLO 3 Dirigente scolastico 1 Aula 13 - Lab odontotecnico Aula DSGA 6 Aula 14 - Lab odontotecnico Aula 28 - Lab elettronica Segreteria amministrativa 5 Aula 15 - Lab odontotecnico Aula 29 - Lab elettronica Segreteria personale 5 Aula 16 - Lab odontotecnico Aula Segreteria didattica 5 Aula Aula Vicario 1 Aula 18 - Lab chimica Aula Ufficio tecnico 2 Aula Aula Aula Magna - Sala docenti 40 Aula 20 - Lab musica 26 Aula 34 - Lab elettronica Aula 5 - Non adatte 0 Aula Aula 35 - Lab elettronica Aula 6 - Non adatte 0 Aula Aula 36 - Lab informatica 26 Aula 7 - Non adatte 0 Aula 23 - Lab informatica 26 PIANO TEREZO - LIVELLO 4 Aula 8 - Non adatte 0 Aula 24 - Lab informatica 26 Aula Aula laboratorio 9 0 Aula 25 - Lab elettrotecnica Aula Deposito 0 Aula Aula Aula laboratorio 11 0 Aula laboratorio 12 0 Spaccio 0 Personale non docente 33 SOMMANO Sommano complessivamente UBICAZIONE AFFOLLAMENTO PIANO TERRA - LIVELLO 1 98 PIANO PRIMO - LIVELLO PIANO SECONDO - LIVELLO 3 e TOTALE 540 Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 8 di 43

10 5.1 CAPACITÀ DI DEFLUSSO La capacità di deflusso per gli edifici scolastici sarà non superiore a 60 per ogni piano. 5.2 SISTEMA DI VIA DI USCITA L edificio scolastico, sarà provvisto di un sistema organizzato di vie di uscita dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in funzione della capacità di deflusso e sarà dotato di 4 uscite verso luogo sicuro. Gli spazi frequentati dagli alunni o dal personale docente e non docente, distribuiti su più piani, saranno dotati, oltre che della scala che serve al normale afflusso, di n. 3 scale di sicurezza esterna. L edificio alle diverse quote che ospita uffici, aule e aule laboratorio è dotato complessivamente di diciannove uscite verso l esterno. Data la conformazione orografica del terreno con accentuato dislivello e la presenza delle scale esterne, da ciascun livello è sempre avere più uscite di sicurezza che adducono direttamente verso l esterno. 5.3 LARGHEZZA DELLE VIE DI USCITA La larghezza delle vie di uscita sarà multipla del modulo di uscita e non inferiore alla misura di due moduli (1,2 m). La misurazione della larghezza delle singole uscite sarà eseguita nel punto più stretto della luce. Le porte dei locali frequentati dagli studenti avranno, singolarmente, larghezza non inferiore a 1,2 m. 5.4 LUNGHEZZA DELLE VIE DI USCITA La lunghezza delle vie di uscita sarà non superiore a 60 m. Sarà misurata dal luogo sicuro fino alla porta più vicina di ogni locale frequentato da studenti o da personale docente e non docente, rispetto allo stesso. 5.5 LARGHEZZA TOTALE DELLE USCITE DI OGNI PIANO La larghezza totale delle uscite di ogni piano sarà determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacità di deflusso. Larghezza totale delle uscite di ogni piano Livello 0 - Piano seminterrato: Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 9 di 43

11 N 2 uscite da mt. 1,20 dirette all esterno con relativa rampa - persone evacuabili n 120 Livello 1 - Piano terra: N 12 uscite da mt. 1,20 dirette all esterno - persone evacuabili n 1440 Totale persone evacuabili seminterrato: n 1440 Livello 2 - Piano primo: N 2 uscita da mt.1,80 attraverso la scala interna - persone evacuabili n 360 N 2 uscita da mt.1,50 attraverso la scala interna - persone evacuabili n 240 N 2 uscite da mt. 0,90 attraverso scale esterne - persone evacuabili n 120 Livello 3 - Piano secondo: N 2 uscita da mt.1,20 attraverso la scala interna - persone evacuabili n 120 N 1 uscite da mt. 0,90 attraverso scala esterna - persone evacuabili n 60 Livello 4 - Piano terzo: N 2 uscita da mt.2,00 attraverso la scala interna - persone evacuabili n 180 N 2 uscite da mt. 1,20 attraverso scala esterna - persone evacuabili n 240 N 1 uscite da mt. 2,40 attraverso ampio spazio esterno e N 2 scale esterne - persone evacuabili n 240 Le 840 persone presenti nel fabbricato necessitano di quattordici moduli da mt. 0,60 cad. I moduli effettivamente disponibili delle uscite attestate direttamente all esterno sono cinquantacinque NUMERO PERSONE PRESENTI Num Moduli richiesti Numero moduli presenti Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 10 di 43

12 NUMERO DELLE USCITE Come dianzi descritto il numero delle uscite dai singoli piani dell'edificio è superiore a due. Esse sono poste in punti ragionevolmente contrapposti. Le porte di tutte le uscite di sicurezza si aprono a spinta verso l esterno essendo tutte dotate di maniglioni antipanico. I locali destinati ad uso collettivo (spazi per esercitazioni, spazi per l informazione ed attività parascolastiche) sono dotati, oltre che della normale porta di accesso, anche di una uscita di larghezza non inferiore a due moduli, apribile nel senso del deflusso, con sistema a semplice spinta, che adduca in luogo sicuro. Le aule didattiche dell edificio scolastico prevedono una presenza massima di persone superiore a 25 e saranno servite da una porta ogni 50 persone presenti; le porte avranno larghezza almeno di 1,20 m e si apriranno nel senso dell esodo. Le aule didattiche per esercitazione dove si depositano o manipolano sostanze infiammabili o esplosive, prevedono una presenza massima di persone superiore a 5 e saranno servite da una porta ogni 50 persone presenti; le porte avranno larghezza almeno di 1,20 m e si apriranno nel senso dell esodo. Le porte che si aprono verso corridoi interni di deflusso saranno realizzate in modo da non ridurre la larghezza utile dei corridoi stessi. 6 SPAZI A RISCHIO SPECIFICO 6.0 CLASSIFICAZIONE L edificio scolastico avrà spazi a rischio specifico così classificati: - spazi per esercitazioni; - spazi per depositi; - servizi tecnologici; - spazi per l informazione e le attività parascolastiche; Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 11 di 43

13 6.1 SPAZI PER ESERCITAZIONI Gli spazi per esercitazioni saranno tutti quei locali ove si svolgano prove, esercitazioni, sperimentazioni, lavori, ecc. connessi con l attività scolastica. Gli spazi per esercitazioni ed i locali per depositi annessi sono ubicati tutti al piano primo. In ciascuna aula di laboratorio odontotecnico vengono utilizzati n. 24 becchi bunsen alimentati da gas metano. Ciascun becco bunsen alimentato a gas metano ha una potenzialità di 1,25 kw, pertanto complessivamente in ciascuna aula laboratorio odontotecnico si ha una potenzialità di 30 kw. Ciascun bruciatore è dotato di dispositivo automatico di sicurezza totale che intercetti il flusso dei gas in mancanza di fiamma. Ciascuna aula è dotata di torrette di aspirazione idonei ad evitare il ristagno e/o l'accumulo di gas e vapori, oltre a infissi esterni. 6.2 SPAZI PER DEPOSITI Gli spazi per deposito o magazzino saranno tutti quegli ambienti destinati alla conservazione di materiali per uso didattico e per i servizi amministrativi. A tal proposito si richiama la Lettera-circolare M.I. n. P2244/4122 del all Allegato A, punto 3 chiarisce che per deposito devono essere intesi gli ambienti destinati alla conservazione dei materiali per uso didattico e per i servizi amministrativi, con l esclusione degli archivi e delle biblioteche in cui sia prevista la presenza continuativa di personale durante l orario di attività scolastica I depositi sono ubicati al piano seminterrato e contengono materiali solidi combustibili quali documenti cartacei. Indipendentemente dal tipo di materiale impiegato, le strutture di separazione avranno caratteristiche di resistenza al fuoco valutate secondo le prescrizioni e le modalità di prova stabilite nel Decreto Ministeriale 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Il dimensionamento degli spessori e delle protezioni da adottare per i vari tipi di materiali nonché la classificazione dei locali in funzione del carico di incendio, saranno determinati con le modalità specificate nel DM citato. Le predette strutture sono realizzate in modo da garantire una resistenza al fuoco di almeno REI 60. L accesso al deposito avverrà tramite porte REI 60 dotate di congegno di autochiusura. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 12 di 43

14 I locali di deposito dell edificio scolastico, situati al piano seminterrato, hanno una superficie massima lorda di 394 m 2. I suddetti locali avranno apertura di aerazione di superficie non inferiore ad 1/40 della superficie in pianta; tali aperture saranno protette da robuste griglie a maglia fitta. Superficie in pianta del deposito 394 m 2 Frazione minima ammessa della superficie in pianta 9,85 m 2 Superficie effettiva di aerazione 19 m 2 Il carico di incendio non supererà i 30 kg/m2, pertanto saranno presenti idranti posti in posizione opportuna ed un sistema di rilevamento automatico dell incendio. Inoltre i locali dell edificio scolastico saranno dotati di estintori, di tipo approvato, di capacità estinguente non inferiore a 21A, in ragione di uno ogni 200 m2 di superficie. Non sono presenti depositi di materiali infiammabili liquidi e gassosi. 6.3 SERVIZI TECNOLOGICI Impianti di produzione di calore Per gli impianti di produzione di calore saranno rispettate le disposizioni di prevenzione incendi in vigore. Non saranno utilizzate stufe funzionanti a combustibile liquido o gassoso, per il riscaldamento di ambienti Condizionamento localizzato L edificio scolastico è dotato di impianti di condizionamento dell aria realizzato mediante split, peraltro presenti in alcuni locali, funzionanti con fluido refrigerante non infiammabile Impianti centralizzati per la produzione di aria compressa L edificio scolastico sarà dotato di impianti centralizzati per la produzione di aria compressa, di potenza inferiore a 10 kw. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 13 di 43

15 6.3.4 Impianti fotovoltaici L impianto fotovoltaico sarà posizionato in modo da evitare la propagazione dell incendio essendo installato su copertura realizzata con pavimentazione incombustibile di Classe A1 secondo DM 10/03/2005. Non sono presenti Evacuatori di fumo e di calore. L impianto Fotovoltaico lato corrente continua non entra nel compartimento. Azionando il comando di sgancio la linea dell impianto fotovoltaico verrà pertanto disallineata. L impianto è realizzato da impresa qualificata ai sensi del DM n. 37/ SPAZI PER L INFORMAZIONE E LE ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE L edificio scolastico disporrà di locali adibiti a spazi destinati all informazione ed alle attività parascolastiche aventi la seguente destinazione: - aula magna sala docenti; Tale spazio è ubicato al piano terra con una capienza massima inferiore alle cento persone. Le comunicazioni avverranno unicamente nel rispetto delle disposizioni di cui al precedente punto IMPIANTI ELETTRICI 7.0 GENERALITÀ Gli impianti elettrici dell edificio scolastico saranno realizzati in conformità ai disposti di cui alla Legge n. 186 del L edificio sarà munito di interruttore generale, posto in posizione segnalata, che permette di togliere tensione all impianto elettrico dell attività; tale interruttore sarà munito di comando di sgancio a distanza, posto nelle vicinanze dell ingresso. 7.1 IMPIANTO ELETTRICO DI SICUREZZA L edificio scolastico sarà dotato di un impianto di sicurezza alimentato da apposita sorgente, distinta da quella ordinaria. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 14 di 43

16 L impianto elettrico di sicurezza alimenterà le seguenti utilizzazioni, strettamente connesse con la sicurezza delle persone: - illuminazione di sicurezza, compresa quella indicante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo che garantisca un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux; - impianto di diffusione sonora e/o impianto di allarme. Nessun altra apparecchiatura sarà collegata all impianto elettrico di sicurezza. L alimentazione dell impianto di sicurezza potrà essere inserita anche con comando a mano posto in posizione conosciuta dal personale. L autonomia della sorgente di sicurezza non sarà inferiore ai 30 minuti. L edificio scolastico sarà dotato singole lampade con alimentazione autonoma. Il dispositivo di carica degli accumulatori sarà di tipo automatico e tale da consentirne la ricarica completa entro 12 ore. 8 SISTEMI DI ALLARME 8.0 GENERALITÀ L edificio scolastico è munito di un sistema di allarme in grado di avvertire gli alunni ed il personale presenti in caso di pericolo. Il sistema di allarme ha caratteristiche atte a segnalare il pericolo a tutti gli occupanti il complesso scolastico ed il suo comando sarà posto in locale costantemente presidiato durante il funzionamento della scuola. 8.1 TIPO DI IMPIANTO L edificio scolastico, di tipo 3 utilizza apposito impianto di allarme con sirena distinguibile dagli altri allarmi presenti è inoltre dotato di un impianto di altoparlanti con dispositivi acustici in grado di emettere un suono univocamente identificabile. L impianto di allarme sarà comunque alimentato dall impianto elettrico di sicurezza. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 15 di 43

17 9 MEZZI ED IMPIANTI FISSI DI PROTEZIONE ED ESTINZIONE INCENDI Numero di estintori portatili 19 n. Numero di naspi DN 20 0 n. Numero di idranti DN n. Numero di idranti DN 70 0 n. Numero di attacchi di mandata DN 70 per VVF 1 n. Caratteristiche dell alimentazione: Portata 22,68 m 3 /h Pressione 3,98 bar Volume della riserva idrica 32 m 3 Autonomia 120 min. 9.0 GENERALITÀ L edificio scolastico sarà dotato di idonei mezzi antincendio come di seguito precisato. 9.1 RETE IDRANTI L edificio scolastico, di tipo 3 (presenza contemporanea da 501 a 800 persone) sarà dotato di una rete di idranti chiusa ad anello e provvista di una colonna montante per ciascun vano scala; da essa sarà derivato ad ogni piano, sia fuori terra che interrato, almeno un idrante con attacco UNI 45 da utilizzare per eventuale collegamento di tubazione flessibile. La tubazione flessibile sarà costituita da un tratto di tubo, di tipo approvato, ed avrà lunghezza tale da consentire di raggiungere col getto ogni punto dell area protetta. Non sono presenti scale a prova di fumo. L edificio scolastico avrà non oltre 3 piani fuori terra, pertanto sarà dotato di un attacco per autopompa da utilizzare per tutto l impianto. L edificio scolastico avrà un impianto dotato di più colonne montanti e sarà dimensionato per garantire una portata minima agli idranti di 360 l/min ed il funzionamento contemporaneo di almeno 2 colonne montanti. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 16 di 43

18 L alimentazione idrica sarà in grado di assicurare l erogazione, ai 3 idranti idraulicamente più sfavoriti, di 120 l/min ciascuno; la pressione residua al bocchello sarà di 1,5 bar; l autonomia sarà di almeno 60 min. L acquedotto non garantisce le condizioni di cui al punto precedente; sarà pertanto installata una idonea riserva idrica alimentata da acquedotto pubblico o da altre fonti. Tale riserva sarà costantemente garantita. Le elettropompe di alimentazione della rete antincendio saranno alimentate elettricamente da una propria linea preferenziale, e sarà collegato ad un gruppo elettrogeno. L avviamento dei gruppi di pompaggio sarà automatico. Le tubazioni di alimentazione e quelle costituenti la rete saranno protette dal gelo, dagli urti e dal fuoco. Le colonne montanti correranno nei vani scale e saranno a vista. 9.2 ESTINTORI L edificio scolastico sarà dotato di estintori portatili aventi capacità estinguente almeno 13A - 89B/C di tipo approvato dal Ministero dell interno in ragione di almeno un estintore per ogni 200 m 2 di pavimento o frazione di detta superficie, con un minimo di due estintori per piano. 9.3 IMPIANTI FISSI DI RILEVAZIONE E/O DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI L edificio scolastico avrà ambienti o locali interrati il cui carico d incendio supererà i 30 kg/m 2, pertanto sarà installato un impianto di estinzione ad attivazione automatica, limitatamente ai locali stessi. 10 SEGNALETICA DI SICUREZZA La segnaletica di sicurezza, sarà realizzata applicando le disposizioni espressamente finalizzate alla sicurezza antincendio, di cui al DLgs n. 81 del NORME DI ESERCIZIO Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 17 di 43

19 Il responsabile dell attività predisporrà un registro dei controlli periodici ove saranno annotati tutti gli interventi ed i controlli, relativi all efficienza dei seguenti impianti ed attrezzature, finalizzati alla sicurezza antincendio: - impianti elettrici; - illuminazione di sicurezza; - presidi antincendio; - dispositivi di sicurezza e di controllo; - aree a rischio specifico; - osservanza della limitazione dei carichi d incendio nei vari ambienti dell attività. Tale registro sarà mantenuto costantemente aggiornato e reso disponibile per i controlli da parte dell autorità competente. Le vie di uscita sono tenute costantemente sgombre da materiali ed ingombri. E imposto il divieto di compromettere la agevole apertura e funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza: durante i periodi di attività della scuola ne viene quotidianamente verificata l'efficienza prima dell'inizio delle lezioni. Le attrezzature e gli impianti di sicurezza sono controllati periodicamente in modo da assicurarne la costante efficienza PIANO DI EMERGENZA Sarà predisposto un piano di emergenza e saranno fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso dell anno scolastico VIA DI USCITA Le vie di uscita saranno tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale USCITE DI SICUREZZA L agevole apertura e la funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza non saranno in alcun caso compromesse, durante i periodi di attività della scuola; sarà verificata la loro efficienza prima dell inizio delle lezioni. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 18 di 43

20 12.3 ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI SICUREZZA Le attrezzature e gli impianti di sicurezza saranno controllati periodicamente in modo da assicurarne la costante efficienza DEPOSITI DI SOSTANZE INFIAMMABILI L edificio scolastico non sarà dotato di locali per il deposito o per l utilizzo di sostanze infiammabili o facilmente combustibili TRAVASO DI LIQUIDI INFIAMMABILI Nell edificio scolastico non saranno utilizzati liquidi infiammabili DEPOSITO DI RECIPIENTI CONTENENTI GAS Nell edificio scolastico non saranno depositati o utilizzati recipienti contenenti gas compressi INTERRUZIONE DELL ALIMENTAZIONE DI COMBUSTIBILE Al termine dell attività didattica o di ricerca, l alimentazione centralizzata di apparecchiature o utensili con combustibili liquidi o gassosi sarà interrotta azionando le saracinesche di intercettazione del combustibile, la cui ubicazione sarà indicata mediante cartelli segnaletici facilmente visibili ARCHIVI E DEPOSITI Negli archivi e nei depositi, i materiali saranno depositati in modo da consentire una facile ispezionabilità, lasciando corridoi e passaggi di larghezza non inferiore a 0,9 m SCAFFALATURE Eventuali scaffalature saranno a distanza non inferiore a 0,6 m dall intradosso del solaio di copertura. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 19 di 43

21 12.10 RESPONSABILE DELLA SICUREZZA Il responsabile dell attività provvederà affinchè nel corso della gestione non vengano alterate le condizioni di sicurezza. Il responsabile dell attività, trattandosi di un edificio scolastico di elevata complessità e capienza, per la gestione della sicurezza si avvarrà di un responsabile della sicurezza. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 20 di 43

22 PARTE II EDIFICIO MODULO 1 GENERALITÀ 1.0 SCOPO La presente relazione descrive le predisposizioni da realizzare allo scopo di tutelare l incolumità delle persone e salvaguardare i beni contro il rischio di incendio, nell edificio scolastico in oggetto. Per quanto concerne i termini e le definizioni si rimanda al DM CAMPO DI APPLICAZIONE L edificio è esistente; si applicano le disposizioni contenute nel seguente punto CLASSIFICAZIONE L edificio scolastico in oggetto, in base alla presenza contemporanea di alunni e personale docente, è classificato al tipo: tipo 3. scuola con numero di presenze contemporanee da 501 a 800 persone. L edificio fa parte di un complesso scolastico, non comunica con altri edifici e rientra nella categoria riferita al proprio affollamento. 2 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 2.0 SCELTA DELL AREA L edificio scolastico non sarà ubicato in prossimità di attività che comportino gravi rischi di incendio e/o di esplosione. L edificio scolastico è costituito da un unico corpo di fabbrica in cui sono ubicati aule, laboratori, uffici e locali deposito. Lo spazio circostante recintato è occupato dalla viabilità interna, da un campo di calcio, da una pista di atletica e da terreno piantumato, oltre ai citati edifici, quali l Edificio Centrale e la Palestra. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 21 di 43

23 Le strutture sono in cemento armato in opera e prefabbricato. 2.1 UBICAZIONE L edificio scolastico sarà ubicato in un edificio indipendente costruito per tale specifica destinazione ed isolato da altri. 2.2 ACCESSO ALL AREA Per consentire l intervento dei mezzi dei Vigili del Fuoco, gli accessi all'area ove sorgono gli edifici scolastici avranno i seguenti requisiti minimi: - larghezza: 3,5 m; - altezza libera: 4 m; - raggio di svolta: 13 m; - pendenza: non superiore al 10%; - resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8 t sull'asse anteriore e 12 t sull'asse posteriore; passo 4 m). L'utilizzo degli spazi esterni, di pertinenza dell'edificio, ai fini del parcheggio di autoveicoli, non pregiudicherà l'accesso e la manovra dei mezzi di soccorso e non costituirà ostacolo al deflusso delle persone. 2.3 ACCOSTAMENTO AUTOSCALE L edificio avrà un altezza inferiore a 12 m e non sono richiesti particolari requisiti per l accostamento delle autoscale dei Vigili del Fuoco. 2.4 SEPARAZIONE Gli edifici dell Istituto sono completamente isolati da altre attività e sono circondati da vasti spazi liberi delimitati da recinzione. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 22 di 43

24 3 COMPORTAMENTO AL FUOCO 3.0 RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE Le caratteristiche di resistenza al fuoco degli elementi strutturali saranno valutate secondo le prescrizioni e le modalità di prova stabilite nel Decreto Ministeriale 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Il dimensionamento degli spessori e delle protezioni da adottare per i vari tipi di materiali suddetti nonchè la classificazione degli edifici in funzione del carico di incendio, saranno determinati con le tabelle e con le modalità specificate nel DM citato. L edificio, di altezza antincendi non superiore a 12 m, sarà dotato di strutture realizzate in modo da garantire una resistenza al fuoco di almeno R 60 (portanti) e REI 60 (separanti). Per le strutture di pertinenza delle aree a rischio specifico saranno applicate le disposizioni emanate nelle relative normative. 3.1 REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI Le caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali saranno le seguenti: e) negli atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle rampe, nei passaggi in genere e nelle vie di esodo, saranno impiegati materiali di classe (A2-s1,d0) / (A2-s2,d0) / (A2-s1,d1) / (B-s1,d0) / (B-s2,d0) / (B-s1,d1) per gli impieghi a parete, (A2 FL -s1) / (B FL -s1) / (C FL -s1) per gli impieghi a pavimento e (A2-s1,d0) / (A2- s2,d0) / (B-s1,d0) / (B-s2,d0) per gli impieghi a soffitto, in ragione, al massimo, del 50% della loro superficie totale (pavimento + pareti + soffitti + proiezioni orizzontali delle scale); per le restanti parti saranno impiegati materiali di classe A1 per pareti e soffitti e A1 FL per pavimenti; f) in tutti gli altri ambienti i materiali di rivestimento dei pavimenti saranno di classe A1 FL / (A2 FL -s1) / (A2 FL -s2) / (B FL -s1) / (B FL -s2) / (C FL -s1) / (C FL -s2) / (D FL -s1); gli altri materiali di rivestimento saranno di classe (A1) / (A2-s1,d0) / (A2-s2,d0) / (A2-s3,d0) / (A2-s1,d1) / (A2-s2,d1) / (A2-s3,d1) / (B-s1,d0) / (B-s2,d0) / (B-s1,d1) / (B-s2,d1) per impieghi a parete e (A2-s1,d0) / (A2-s2,d0) / (A2-s3,d0) / (A2- s1,d1) / (A2-s2,d1) / (A2-s3,d1) / (B-s1,d0) / (B-s2,d0) / (B-s3,d0) per impieghi a soffitto; g) - h) i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi, ecc.) saranno di classe di reazione al fuoco non superiore a 1. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 23 di 43

25 4 SEZIONAMENTI 4.0 COMPARTIMENTAZIONE L edificio che ospita aule, palestre ed uffici è costituito da un unico compartimento di superficie inferiore a mq Si sviluppa su tre piani. Livello 1: Piano interrato - Aula 1 - Aula 2 - Lab macchine utensili - Aula 3 - Lab elettrotecnica - Aula 4 - Lab texa - Aula 5 - Lab saldatura - Aula 6 - Vicepreside Livello 2: Piano terra - Aula M101 - Aula M102 - Aula M103 - Aula M104 - Aula M105 - Aula M106 - Aula M107 - Aula M108 - Aula M109 - Aula M110 - Spazio comune Livello 3: Piano Primo - Aula M201 - Aula M202 - Aula M203 - Aula M204 - Aula M205 - Aula M206 - Aula M207 Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 24 di 43

26 - Aula M208 - Aula M209 - Aula M210 - Spazio comune Gli elementi di suddivisione tra i compartimenti soddisferanno i requisiti di resistenza al fuoco indicati al precedente punto SCALE Le caratteristiche di resistenza al fuoco dei vani scala saranno congrue con quanto previsto al precedente punto 3.0. Esiste una scala interna a prova di fumo e due scale esterne. La scala interna ha una larghezza costante di metri 1,60, mentre le scale esterne hanno una larghezza costante di 1,60 metri. La scala interna mette in comunicazione l edificio dal piano terra al piano secondo. Le rampe non presentano restringimenti, ha non meno di tre gradini e non più di quindici; i gradini sono a pianta rettangolare, con alzata e pedata costanti, rispettivamente non superiore a 17 cm (alzata) e non inferiore a 30 cm (pedata). Analogamente le scale esterne non presentano restringimenti, hanno non meno di tre gradini e non più di quindici; i gradini sono a pianta rettangolare, con alzata e pedata costanti, rispettivamente non superiore a 17 cm (alzata) e non inferiore a 30 cm (pedata). Il vano scala interno, ha una superficie netta di aerazione permanente in sommità non inferiore ad 1 m 2. Nel vano di aerazione saranno installati dispositivi per la protezione dagli agenti atmosferici. 4.2 ASCENSORI E MONTACARICHI Le caratteristiche di resistenza al fuoco dei vani ascensori saranno congrue con quanto previsto al precedente punto 3.0. E presente un ascensore in rispetto delle norme antincendio previste dal DM n. 246 del Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 25 di 43

27 5 MISURE PER L EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA Numero totale di uscite 14 n. Larghezza delle uscite 27,60 m Numero totale di moduli 46 mod. Capacità di deflusso 60 pers./mod. Capacità totale di evacuazione 2760 persone Capienza totale 547 persone Lunghezza massima delle vie di uscita 50 m Numero di scale 3 n. Larghezza delle scale 1,20 m 5.0 AFFOLLAMENTO Il massimo affollamento ipotizzabile per le aule sarà fissato in 26 persone/aula ed ha la seguente disposizione: PIANO TERRA N PIANO PRIMO N PIANO SECONDO N Aula 1 26 Aula M Aula M Aula 2 - Lab macchine utensili Aula M Aula M Aula 3 - Lab elettrotecnica Aula M Aula M Aula 4 - Lab texa Aula M Aula M Aula 5 - Lab saldatura Aula M Aula M Aula 6 - Vicepreside 1 Aula M Aula M Aula M Aula M Aula M Aula M Aula M Aula M Aula M Aula M Spazio comune Spazio comune SOMMANO Sommano complessivamente UBICAZIONE AFFOLLAMENTO PIANO TERRA - LIVELLO 1 27 PIANO PRIMO - LIVELLO Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 26 di 43

28 PIANO SECONDO - LIVELLO TOTALE CAPACITÀ DI DEFLUSSO La capacità di deflusso per gli edifici scolastici sarà non superiore a 60 per ogni piano. 5.2 SISTEMA DI VIA DI USCITA L edificio scolastico, sarà provvisto di un sistema organizzato di vie di uscita dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in funzione della capacità di deflusso e sarà dotato di 4 uscite verso luogo sicuro. Gli spazi frequentati dagli alunni o dal personale docente e non docente, distribuiti su più piani, saranno dotati, oltre che della scala che serve al normale afflusso, di n. 3 scale di sicurezza esterna. L edificio alle diverse quote che ospita uffici, aule e aule laboratorio è dotato complessivamente di diciannove uscite verso l esterno. Data la conformazione orografica del terreno con accentuato dislivello e la presenza delle scale esterne, da ciascun livello è sempre avere più uscite di sicurezza che adducono direttamente verso l esterno. 5.3 LARGHEZZA DELLE VIE DI USCITA La larghezza delle vie di uscita sarà multipla del modulo di uscita e non inferiore alla misura di due moduli (1,2 m). La misurazione della larghezza delle singole uscite sarà eseguita nel punto più stretto della luce. Le porte dei locali frequentati dagli studenti avranno, singolarmente, larghezza non inferiore a 1,2 m. 5.4 LUNGHEZZA DELLE VIE DI USCITA La lunghezza delle vie di uscita sarà non superiore a 60 m. Sarà misurata dal luogo sicuro fino alla porta più vicina di ogni locale frequentato da studenti o da personale docente e non docente, rispetto allo stesso. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 27 di 43

29 5.5 LARGHEZZA TOTALE DELLE USCITE DI OGNI PIANO La larghezza totale delle uscite di ogni piano sarà determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacità di deflusso. Larghezza totale delle uscite di ogni piano Livello 0 - Piano terra: N 4 uscite da mt. 1,80 dirette all esterno - persone evacuabili n 720 N 4 uscite da mt. 2,40 dirette all esterno - persone evacuabili n 960 Totale persone evacuabili seminterrato: n 1680 Livello 1 - Piano primo: N 1 uscita da mt.1,80 attraverso la scala interna - persone evacuabili n 180 N 2 uscite da mt. 1,80 attraverso scale esterne - persone evacuabili n 360 Livello 2 - Piano secondo: N 1 uscita da mt.1,80 attraverso la scala interna - persone evacuabili n 180 N 2 uscite da mt. 1,80 attraverso scale esterne - persone evacuabili n 360 Le 547 persone presenti nel fabbricato necessitano di dieci moduli da mt. 0,60 cad. I moduli effettivamente disponibili delle uscite attestate direttamente all esterno sono quarantasei NUMERO PERSONE PRESENTI Num Moduli richiesti Numero moduli presenti Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 28 di 43

30 5.6 NUMERO DELLE USCITE Come dianzi descritto il numero delle uscite dai singoli piani dell'edificio è superiore a due. Esse sono poste in punti ragionevolmente contrapposti. Le porte di tutte le uscite di sicurezza si aprono a spinta verso l esterno essendo tutte dotate di maniglioni antipanico. I locali destinati ad uso collettivo (spazi per esercitazioni, spazi per l informazione ed attività parascolastiche) sono dotati, oltre che della normale porta di accesso, anche di una uscita di larghezza non inferiore a due moduli, apribile nel senso del deflusso, con sistema a semplice spinta, che adduca in luogo sicuro. Le aule didattiche dell edificio scolastico prevedono una presenza massima di persone superiore a 25 e saranno servite da una porta ogni 50 persone presenti; le porte avranno larghezza almeno di 1,20 m e si apriranno nel senso dell esodo. Le aule didattiche per esercitazione dove si depositano o manipolano sostanze infiammabili o esplosive, prevedono una presenza massima di persone superiore a 5 e saranno servite da una porta ogni 50 persone presenti; le porte avranno larghezza almeno di 1,20 m e si apriranno nel senso dell esodo. Le porte che si aprono verso corridoi interni di deflusso saranno realizzate in modo da non ridurre la larghezza utile dei corridoi stessi. 6 SPAZI A RISCHIO SPECIFICO 6.0 CLASSIFICAZIONE L edificio scolastico avrà spazi a rischio specifico così classificati: - spazi per esercitazioni; - spazi per depositi; - servizi tecnologici; - spazi per l informazione e le attività parascolastiche; Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 29 di 43

31 6.1 SPAZI PER ESERCITAZIONI Gli spazi per esercitazioni saranno tutti quei locali ove si svolgano prove, esercitazioni, sperimentazioni, lavori, ecc. connessi con l attività scolastica. Gli spazi per esercitazioni ed i locali per depositi annessi sono ubicati al piano terra. 6.2 SPAZI PER DEPOSITI Non son presenti spazi per deposito o magazzino in cui si ha la conservazione di materiali per uso didattico e per i servizi amministrativi. 6.3 SERVIZI TECNOLOGICI Impianti di produzione di calore Per gli impianti di produzione di calore saranno rispettate le disposizioni di prevenzione incendi in vigore. Non saranno utilizzate stufe funzionanti a combustibile liquido o gassoso, per il riscaldamento di ambienti Impianti di condizionamento e di ventilazione L edificio scolastico sarà dotato di impianti di condizionamento e di ventilazione centralizzati. Il gruppo frigorifero in pompa di calore acqua acqua alimenterà un impianto idronico a fan-coil. Il gruppo frigorifero è posizionato nel locale tecnico con struttura di separazione avente resistenza al fuoco REI 120 L edificio scolastico è dotato di un impianto centralizzato di trattamento aria costituito da una UTA avente una portata massima di aria di m 3 /h; la centrale di trattamento aria sarà installata in copertura all esterno. Le strutture di separazione presenteranno resistenza al fuoco non inferiore a REI 60 Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri, vie di uscita, locali che presentino pericolo di incendio, esplosione e di scoppio. Le condotte attraverseranno strutture che delimitano i compartimenti, pertanto nelle condotte stesse sarà installata, in corrispondenza degli attraversamenti, almeno una serranda resistente al fuoco REI 60. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 30 di 43

32 6.3.2 Condizionamento localizzato L edificio scolastico non è dotato di impianti di condizionamento dell aria realizzato mediante armadi condizionatori Impianti centralizzati per la produzione di aria compressa L edificio scolastico non è dotato di impianti centralizzati per la produzione di aria compressa Impianti fotovoltaici L edificio non è dotato di impianto fotovoltaico. 6.4 SPAZI PER L INFORMAZIONE E LE ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE L edificio scolastico non disporrà di locali adibiti a spazi destinati all informazione ed alle attività parascolastiche. 6.5 AUTORIMESSE L edificio scolastico non sarà dotato di autorimesse. 7 IMPIANTI ELETTRICI 7.0 GENERALITÀ Gli impianti elettrici dell edificio scolastico saranno realizzati in conformità ai disposti di cui alla Legge n. 186 del L edificio sarà munito di interruttore generale, posto in posizione segnalata, che permette di togliere tensione all impianto elettrico dell attività; tale interruttore sarà munito di comando di sgancio a distanza, posto nelle vicinanze dell ingresso. 7.1 IMPIANTO ELETTRICO DI SICUREZZA L edificio scolastico sarà dotato di un impianto di sicurezza alimentato da apposita sorgente, distinta da quella ordinaria. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 31 di 43

33 L impianto elettrico di sicurezza alimenterà le seguenti utilizzazioni, strettamente connesse con la sicurezza delle persone: - illuminazione di sicurezza, compresa quella indicante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo che garantisca un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux; - impianto di diffusione sonora e/o impianto di allarme. Nessun altra apparecchiatura sarà collegata all impianto elettrico di sicurezza. L alimentazione dell impianto di sicurezza potrà essere inserita anche con comando a mano posto in posizione conosciuta dal personale. L autonomia della sorgente di sicurezza non sarà inferiore ai 30 minuti. L edificio scolastico sarà dotato singole lampade con alimentazione autonoma. Il dispositivo di carica degli accumulatori sarà di tipo automatico e tale da consentirne la ricarica completa entro 12 ore. 8 SISTEMI DI ALLARME 8.0 GENERALITÀ L edificio scolastico sarà munito di un sistema di allarme in grado di avvertire gli alunni ed il personale presenti in caso di pericolo. Il sistema di allarme avrà caratteristiche atte a segnalare il pericolo a tutti gli occupanti il complesso scolastico ed il suo comando sarà posto in locale costantemente presidiato durante il funzionamento della scuola. 8.1 TIPO DI IMPIANTO L edificio scolastico, di tipo 3 utilizza apposito impianto di allarme con sirena distinguibile dagli altri allarmi presenti è inoltre dotato di un impianto di altoparlanti con dispositivi acustici in grado di emettere un suono univocamente identificabile. L impianto di allarme sarà comunque alimentato dall impianto elettrico di sicurezza. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 32 di 43

34 9 MEZZI ED IMPIANTI FISSI DI PROTEZIONE ED ESTINZIONE INCENDI Numero di estintori portatili 19 n. Numero di naspi DN 20 0 n. Numero di idranti DN 45 9 n. Numero di idranti DN 70 0 n. Numero di attacchi di mandata DN 70 per VVF 0 n. Caratteristiche dell alimentazione: Portata 22,68 m 3 /h Pressione 3,98 bar Volume della riserva idrica 33 m 3 Autonomia 120 min. 9.0 GENERALITÀ L edificio scolastico sarà dotato di idonei mezzi antincendio come di seguito precisato. 9.1 RETE IDRANTI L edificio scolastico, di tipo 3. scuola con numero di presenze contemporanee da 501 a 800 persone sarà dotato di una rete di idranti chiusa / non chiusa ad anello e provvista di una colonna montante per ciascun vano scala; da essa sarà derivato ad ogni piano, sia fuori terra che interrato, almeno un idrante con attacco UNI 45 da utilizzare per eventuale collegamento di tubazione flessibile. La tubazione flessibile sarà costituita da un tratto di tubo, di tipo approvato, ed avrà lunghezza tale da consentire di raggiungere col getto ogni punto dell area protetta. Non sono presenti scale a prova di fumo. L edificio scolastico avrà non oltre 3 piani fuori terra, pertanto sarà dotato di un attacco per autopompa da utilizzare per tutto l impianto. L edificio scolastico avrà un impianto dotato di più colonne montanti e sarà dimensionato per garantire una portata minima agli idranti di 360 l/min ed il funzionamento contemporaneo di almeno 2 colonne montanti. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 33 di 43

35 L alimentazione idrica sarà in grado di assicurare l erogazione, ai 3 idranti idraulicamente più sfavoriti, di 120 l/min ciascuno; la pressione residua al bocchello sarà di 1,5 bar; l autonomia sarà di almeno 60 min. L acquedotto non garantisce le condizioni di cui al punto precedente; sarà pertanto installata una idonea riserva idrica alimentata da acquedotto pubblico o da altre fonti. Tale riserva sarà costantemente garantita. Le elettropompe di alimentazione della rete antincendio saranno alimentate elettricamente da una propria linea preferenziale. L edificio scolastico, tipo 3. scuola con numero di presenze contemporanee da 501 a 800 persone non sarà dotato di gruppi di pompaggio della rete antincendio costituiti da due pompe, una di riserva all altra, alimentate da fonti di energia indipendenti nella fattispecie una elettropompa ed una motopompa. Le tubazioni di alimentazione e quelle costituenti la rete saranno protette dal gelo, dagli urti e dal fuoco. Le colonne montanti correranno nei vani scale e saranno a vista. 9.2 ESTINTORI L edificio scolastico sarà dotato di estintori portatili aventi capacità estinguente almeno 13A - 89B/C di tipo approvato dal Ministero dell interno in ragione di almeno un estintore per ogni 200 m 2 di pavimento o frazione di detta superficie, con un minimo di due estintori per piano. 9.3 IMPIANTI FISSI DI RILEVAZIONE E/O DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI L edificio scolastico non avrà ambienti o locali interrati il cui carico d incendio supererà i 30 kg/m SEGNALETICA DI SICUREZZA La segnaletica di sicurezza, sarà realizzata applicando le disposizioni espressamente finalizzate alla sicurezza antincendio, di cui al DLgs n. 81 del Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 34 di 43

36 11 NORME DI ESERCIZIO Il responsabile dell attività predisporrà un registro dei controlli periodici ove saranno annotati tutti gli interventi ed i controlli, relativi all efficienza dei seguenti impianti ed attrezzature, finalizzati alla sicurezza antincendio: - impianti elettrici; - illuminazione di sicurezza; - presidi antincendio; - dispositivi di sicurezza e di controllo; - aree a rischio specifico; - osservanza della limitazione dei carichi d incendio nei vari ambienti dell attività. Tale registro sarà mantenuto costantemente aggiornato e reso disponibile per i controlli da parte dell autorità competente. Le vie di uscita sono tenute costantemente sgombre da materiali ed ingombri. E imposto il divieto di compromettere la agevole apertura e funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza: durante i periodi di attività della scuola ne viene quotidianamente verificata l'efficienza prima dell'inizio delle lezioni. Le attrezzature e gli impianti di sicurezza sono controllati periodicamente in modo da assicurarne la costante efficienza PIANO DI EMERGENZA Sarà predisposto un piano di emergenza e saranno fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso dell anno scolastico VIA DI USCITA Le vie di uscita saranno tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale USCITE DI SICUREZZA L agevole apertura e la funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza non saranno in alcun caso compromesse, durante i periodi di attività della scuola; sarà verificata la loro efficienza prima dell inizio delle lezioni. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 35 di 43

37 12.3 ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI SICUREZZA Le attrezzature e gli impianti di sicurezza saranno controllati periodicamente in modo da assicurarne la costante efficienza DEPOSITI DI SOSTANZE INFIAMMABILI L edificio scolastico non sarà dotato di locali per il deposito o per l utilizzo di sostanze infiammabili o facilmente combustibili. Nei locali destinati al deposito o all utilizzo di sostanze infiammabili o facilmente combustibili sarà vietato fumare o fare uso di fiamme libere TRAVASO DI LIQUIDI INFIAMMABILI Nell edificio scolastico non saranno utilizzati liquidi infiammabili. I travasi di liquidi infiammabili non saranno effettuati se non in locali appositi e con recipienti ed apparecchiature di tipo autorizzato DEPOSITO DI RECIPIENTI CONTENENTI GAS Nell edificio scolastico non saranno depositati o utilizzati recipienti contenenti gas compressi. Nei locali della scuola, non appositamente destinati allo scopo, non saranno depositati o utilizzati recipienti contenenti gas compressi o liquefatti. I liquidi infiammabili o facilmente combustibili, le sostanze che possono comunque emettere vapori o gas infiammabili, saranno tenuti in quantità strettamente necessarie per esigenze igienico-sanitarie e per l attività didattica e di ricerca in corso come previsto al punto INTERRUZIONE DELL ALIMENTAZIONE DI COMBUSTIBILE Al termine dell attività didattica o di ricerca, l alimentazione centralizzata di apparecchiature o utensili con combustibili liquidi o gassosi sarà interrotta azionando le saracinesche di intercettazione del combustibile, la cui ubicazione sarà indicata mediante cartelli segnaletici facilmente visibili. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 36 di 43

38 12.8 ARCHIVI E DEPOSITI Negli archivi e nei depositi, i materiali saranno depositati in modo da consentire una facile ispezionabilità, lasciando corridoi e passaggi di larghezza non inferiore a 0,9 m SCAFFALATURE Eventuali scaffalature saranno a distanza non inferiore a 0,6 m dall intradosso del solaio di copertura RESPONSABILE DELLA SICUREZZA Il responsabile dell attività provvederà affinchè nel corso della gestione non vengano alterate le condizioni di sicurezza. Il responsabile dell attività, trattandosi di un edificio scolastico di elevata complessità e capienza, per la gestione della sicurezza si avvarrà di un responsabile della sicurezza. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 37 di 43

39 CALCOLO CARICO INCENDIO RIFERIMENTI NORMATIVI Per il calcolo del carico d incendio si applicano le seguenti norme tecniche di prevenzione incendi: - D.M. 9/03/2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del corpo nazionale dei vigili del fuoco. - D.M. 16/02/2007 Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione. CALCOLO CARICO D INCENDIO Il calcolo del carico d incendio viene con il metodo previsto dal Decreto del Ministero degli Interni 9 Marzo 2007; viene determinato il carico d incendio dei vari compartimenti, considerando i quantitativi di materiale combustibile presente all interno degli stessi, risultanti da un analisi dei carichi termici. Successivamente viene determinata, attraverso l introduzione di fattori moltiplicativi e riduttivi riferiti a: - Determinazione del rischio di incendio in relazione alle dimensioni dei compartimenti; - Determinazione del rischio di incendio in relazione all attività svolta nel singolo compartimento; - Misure di protezione attiva e passiva adottate; Determinazione del carico d incendio di progetto Il valore del carico d incendio specifico di progetto (q f,d ) è determinato secondo la seguente relazione: d q1 è il fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione alla dimensione del compartimento e i cui valori sono definiti in tabella 1. Superficie in pianta lorda del compartimento (m 2 ) d q1 Superficie in pianta lorda del compartimento (m 2 ) d q1 A < 500 1, A < , < A < , A < , < A < ,40 A ,00 Tabella 1 Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 38 di 43

40 d q2 è il fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo di attività svolta nel compartimento e i cui valori sono definiti in tabella 2. Classi rischio di Descrizione d q2 I Aree che presentano un basso rischio di incendio in termini di probabilità di innesco, velocità di propagazione delle fiamme e possibilità di controllo dell incendio da parte delle squadre di 0,80 emergenza. Aree che presentano un moderato rischio di incendio in termini di II probabilità d innesco, velocità di propagazione di un incendio e possibilità di controllo dell incendio stesso da parte delle squadre 1,00 di emergenza Aree che presentano un alto rischio di incendio in termini di III probabilità d innesco, velocità di propagazione delle fiamme e possibilità di controllo dell incendio da parte delle 1,20 squadre di emergenza Tabella 2 è il fattore che tiene conto delle differenti misure di protezione e i cui valori sono definiti in tabella 3. d ni Funzione delle misure di protezione Sistemi automatici di estinzione Sistemi di evacuazione automatica di fumo e calore Sistemi automatici di rivelazione segnalazion e e allarme di incendio Squadra aziendale dedicata alla lotta antincendio (1) Rete idrica antincendio Percorsi protetti di accesso Accessibilità ai mezzi di soccorso VV.F. Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 39 di 43

41 ad acqua d n1 altro d n2 d n3 d n4 d n5 interna d n6 interna ed esterna d n7 d n8 d n9 0,60 0,80 0,90 0,85 0,90 0,90 0,80 0,90 0,90 Tabella 3 q f è il valore nominale del carico d incendio specifico da determinarsi attraverso la seguente formula: [ MJ/m 2 ] Dove: g i = massa dell i-esimo materiale combustibile in kg; H i = potere calorifero inferiore dell i-esimo materiale combustibile in MJ/kg. I valori di H i dei materiali combustibili possono essere determinati per via sperimentale in accordo con UNI EN ISO 1716:2002 ovvero essere mutuati dalla letteratura tecnica. mi = fattore di partecipazione alla combustione dell i-esimo materiale combustibile pari a 0,80 per il legno e altri materiali di natura cellulosica e 1,00 per tutti gli altri materiali combustibili. Ψi = fattore di limitazione della partecipazione alla combustione dell i-esimo materiale combustibile pari a 0 per i materiali contenuti in contenitori appositamente progettati per resistere al fuoco; 0,85 per i materiali contenuti in contenitori non combustibili e non appositamente progettati per resistere al fuoco; 1 in tutti gli altri casi. A = superficie in pianta lorda del compartimento in m 2. I materiali combustibili e i rispettivi poteri calorifici considerati sono i seguenti: Determinazione della CLASSE Il decreto citato in premessa prevede che i valori di riferimento per la determinazione della CLASSE del compartimento siano desunti in funzione del carico d incendio specifico di progetto (q f,d ) utilizzando i valori limite di cui alla seguente tabella: Carichi d incendio specifici Classe Carichi d incendio specifici di Classe Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 40 di 43

42 di progetto (q f,d ) progetto (q f,d ) Non superiore a 100 MJ/m 2 0 Non superiore a 900 MJ/m 2 60 Non superiore a 200 MJ/m 2 15 Non superiore a MJ/m 2 90 Non superiore a 300 MJ/m 2 20 Non superiore a MJ/m Non superiore a 450 MJ/m 2 30 Non superiore a MJ/m Non superiore a 600 MJ/m 2 45 Superiore a MJ/m Tabella 4 1. Calcolo del peso della carta presente Ing. Giuseppe Bramanti Pagina 41 di 43

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