STRATEGIA DI ESECUZIONE DEGLI ORDINI

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1 STRATEGIA DI ESECUZIONE DEGLI ORDINI Versione aggiornata al 29 febbraio 2016 Pagina 1 di 8 Pagina 1 di 8

2 Strategia di degli ordini INDICE 1) AMBITO NORMATIVO DI RIFERIMENTO E DEFINIZIONI ) QUALITA E SEDI DI ESECUZIONE ) MODALITA DI ESECUZIONE DEGLI ORDINI Fattori di Criteri di formazione dei prezzi Obbligazioni emesse da Banca del Piemonte... 5 Modelli di valutazione delle diverse componenti... 5 Curve dei tassi utilizzate per l attualizzazione... 6 Spread creditizi applicati... 6 Curve di volatilità... 6 Mark Up (spread di negoziazione) Operazioni di Pronti contro Termine Esecuzione degli ordini Giornate e orario di funzionamento Liquidazione e regolamento del contratto ) INFORMATIVA ALLA CLIENTELA Accesso della clientela ai prezzi Esecuzione ) REVISIONE PERIODICA E STRAORDINARIA DELLA STRATEGIA DI ESECUZIONE.. 8 Pagina 2 di 8 Pagina 2 di 8

3 1) AMBITO NORMATIVO DI RIFERIMENTO E DEFINIZIONI Strategia di degli ordini Secondo quanto stabilito dall art. 45, comma 1, della Delibera Consob n /2007 gli intermediari adottano tutte le misure ragionevoli e, a tal fine, mettono in atto meccanismi efficaci, per ottenere, allorché eseguono ordini, il miglior risultato possibile per i loro clienti, avendo riguardo al prezzo, ai costi, alla rapidità e alla probabilità di e di regolamento, alle dimensioni, alla natura dell ordine o a qualsiasi altra considerazione pertinente ai fini della sua. Il presente documento risponde all esigenza di fornire informazioni appropriate ai propri clienti circa la strategia di degli ordini, adottata ai sensi dell articolo 45, comma 3, Delibera Consob n /2007. La Banca inoltre, all interno della presente policy, ha recepito le indicazioni contenute nella Comunicazione Consob n del 2 marzo 2009 Il dovere dell intermediario di comportarsi con correttezza e trasparenza in sede di distribuzione di prodotti finanziari illiquidi ; tale recepimento tiene conto delle indicazioni operative risultanti dalle Linee guida interassociative per l applicazione delle misure Consob di Livello III in tema di prodotti finanziari illiquidi approvate dalla stessa Consob nel mese di agosto Ai fini del presente documento, si adottano le seguenti definizioni: 1. «Banca»: Banca del Piemonte S.p.A.; 2. «prezzo dello strumento finanziario e costi associati all (Total Consideration)»: oltre al prezzo dello strumento finanziario rientrano nella definizione della tutti i costi sopportati dal cliente e direttamente collegati all dell ordine, comprensivi delle commissioni di negoziazione applicate dalla Banca; 3. «rapidità di»: tale variabile assume rilevanza in considerazione dell opportunità per l investitore di beneficiare di condizioni particolari esistenti nel momento in cui lo stesso decide di realizzare un operazione. La rapidità di può variare in relazione alle modalità con cui avviene la negoziazione (su mercato regolamentato oppure OTC), alla struttura e alle caratteristiche del mercato (mercato regolamentato o non regolamentato, ecc ) e ai dispositivi utilizzati per connettersi a quest ultimo, nonché può modificarsi anche in relazione ad altre variabili, quali ad esempio la liquidità associata allo strumento oggetto dell operazione. Inoltre una buona rapidità di per gli ordini OTC può essere garantita dall impresa di investimento preferendo l per conto proprio; 4. «probabilità di regolamento»: questo fattore dipende dalla capacità degli intermediari di gestire efficacemente in modo diretto o indiretto il clearing ed il settlement degli strumenti negoziati scegliendo opportunamente le modalità di regolamento associate all ordine; 5. «probabilità di»: questo fattore varia in funzione della struttura e della profondità del mercato presso il quale lo strumento è negoziato; 6. «natura dell ordine»: ai fini del raggiungimento della Best Execution possono rilevare caratteristiche dell ordine quali: dimensione: è in grado di modificare le modalità di ottenimento della Best Execution poiché potrebbe influenzare altri fattori come ad esempio il prezzo di, la rapidità e la probabilità di ; strumento oggetto dell ordine: strumenti illiquidi o particolarmente personalizzati sono potenzialmente da trattarsi in modo diverso ai fini del raggiungimento della Best Execution (rif. Considerando 70 della direttiva 2006/73/CE). Pagina 3 di 8

4 Strategia di degli ordini 2) QUALITA E SEDI DI ESECUZIONE Banca del Piemonte (di seguito la Banca ) si pone in contropartita diretta con la clientela prestando il servizio di negoziazione in conto proprio per le obbligazioni di propria emissione, le operazioni in pronti contro termine e in strumenti finanziari derivati. La normativa di riferimento prevede che, qualora gli intermediari svolgano l attività di degli ordini della clientela negoziando in conto proprio al di fuori dei mercati regolamentati e dei sistemi multilaterali di scambio, in modo organizzato, frequente, sistematico e qualora siano soddisfatti i requisiti previsti dall art. 21, comma 1 lettera a) della Delibera Consob n / (Regolamento Mercati), intraprendono l attività di Internalizzatore Sistematico. Non ricorrendo i requisiti sopra esposti, la Banca non intende intraprendere l attività di Internalizzatore Sistematico per la negoziazione in conto proprio delle obbligazioni di propria emissione, le operazioni in pronti contro termine e in strumenti finanziari derivati. Nell degli ordini per conto di un cliente, pertanto, la Banca pone in essere procedure volte a ottenere il miglior risultato possibile per tali ordini, considerando tutti i fattori che concorrono a determinare la qualità dell eseguito al fine di ottenere la miglior Best Execution. La Banca persegue il miglior risultato possibile per il cliente, sia per la clientela al dettaglio sia per la clientela professionale. A tale scopo la Banca ha preventivamente individuato le seguenti categorie di clientela (così come definite dalla Delibera Consob n /2007 Regolamento Intermediari): Clientela al dettaglio; Clientela professionale; Controparti qualificate. Banca del Piemonte ha determinato, sulla base della propria esperienza professionale, una serie di fattori rilevanti nell delle transazioni che in assenza di istruzioni specifiche impartite dal cliente, permettono di ottenere il miglior risultato possibile per il cliente. 3) MODALITA DI ESECUZIONE DEGLI ORDINI 3.1 Fattori di In particolare, i fattori di di cui la Banca tiene conto sono i seguenti: il prezzo degli strumenti finanziari; i costi di ; la rapidità e probabilità di regolamento; la rapidità e velocità di liquidazione; la natura e dimensione dell ordine; qualsiasi altra considerazione pertinente all dell ordine. 1 Tali requisiti risultano verificati se: l attività riveste un ruolo commerciale importante ed è condotta in base a regole e procedure non discrezionali; l attività è svolta da personale, o mediante un sistema tecnico automatizzato, destinato a tale attività indipendentemente dal fatto che il personale o il sistema in questione siano utilizzati esclusivamente a tale scopo; l attività è accessibile ai clienti su base regolare e continua. Pagina 4 di 8

5 Strategia di degli ordini Nello stabilire l importanza dei fattori di, precedentemente indicati, in accordo a quanto indicato dall art. 45, comma 2 Delibera Consob n /2007, la Banca tiene conto dei seguenti criteri: le caratteristiche del cliente compresa la sua classificazione (retail o professionale); caratteristiche dell ordine del cliente; caratteristiche dello strumento finanziario oggetto dell ordine. La gerarchia di fattori deve essere strutturata per prodotto e per tipo di cliente. A parità di prodotto, nel caso non ci siano distinzioni di tipologia di clientela, la gerarchia rimane immutata. La Banca ha definito la seguente tabella con lo scopo di indicare la gerarchia dei fattori di distinta per strumento finanziario e per tipologia di cliente. Strumento finanziario Obbligazioni di propria emissione Strumenti finanziari derivati Pronti contro Termine Cliente Retail Cliente Professionale 3.2 Criteri di formazione dei prezzi Le modalità di formazione dei prezzi per gli strumenti finanziari sono riassunte nei paragrafi che seguono, suddivise per tipologia di strumento finanziario. Si precisa che i modelli di valutazione per le diversi componenti e le curve dei tassi utilizzate per l attualizzazione dei flussi, nonché tutti gli altri parametri inseriti come input nei modelli di calcolo sono i medesimi adottati sia nella fase di determinazione del prezzo sul mercato primario, che in quella di determinazione dello stesso sul mercato secondario Obbligazioni emesse da Banca del Piemonte Modelli di valutazione delle diverse componenti Tipologia di strumento finanziario Obbligazioni a tasso fisso, step up/step down Modelli di valutazione della componente obbligazionaria La valutazione è ottenuta scontando le cedole future ed il rimborso del capitale a Modelli di valutazione della componente derivativa Il valore della componente callable a favore dell Emittente è ottenuto valutando la c.d. bermuda swap Pagina 5 di 8

6 Tipologia di strumento finanziario Obbligazioni a tasso variabile con spread Modelli di valutazione della componente obbligazionaria scadenza secondo una curva di tassi d'interesse per scadenza opportunamente trattata con metodologia Bootstrap per ottenere tassi di tipo zero coupon. La valutazione è ottenuta scontando le cedole future ed il rimborso del capitale a scadenza secondo una curva di tassi d'interesse per scadenza opportunamente trattata con metodologia Bootstrap per ottenere tassi di tipo zero coupon. Le cedole future vengono stimate utilizzando gli opportuni tassi a termine impliciti nella curva dei tassi a pronti. Strategia di degli ordini Modelli di valutazione della componente derivativa option, ossia la facoltà di entrare in un Interest Rate Swap in istanti temporali futuri predefiniti. Viene effettuata una simulazione di tipo Monte Carlo sulla struttura a termine dei tassi d'interesse secondo un modello di evoluzione stocastica denominato B.G.M. (Brace-Gatarek-Musiela). Coerentemente con la componente obbligazionaria, la curva dei tassi utilizzata nel modello per i flussi aventi scadenza entro l anno è l Euribor, mentre per i flussi oltre l anno è di tipo I.R.S. (Interest Rate Swap). La componente derivativa dovuta alla presenza di Cap e/o Floor sulle cedole, viene valutata attraverso il modello di Black. Curve dei tassi utilizzate per l attualizzazione La curva dei tassi adottata per l attualizzazione dei flussi aventi scadenza entro l anno è rappresentata dai tassi Euribor (alle diverse scadenze), mentre per i flussi oltre l anno si fa riferimento alla curva I.R.S. (Interest Rate Swap) in Euro. L eventuale spread positivo o negativo applicato a queste curve in fase di classamento del prodotto sul mercato primario (per motivi di carattere commerciale propri della Banca), sarà parimenti applicato in fase di determinazione del prezzo ai fini di negoziazione sul mercato secondario. Spread creditizi applicati Per le obbligazioni emesse sino al 27 luglio 2011, le metodologie utilizzate per il calcolo dei prezzi non incorporano alcun tipo di spread creditizio. A partire da tale data si applica alle nuove emissioni uno spread creditizio volto ad evidenziare le differenze del merito di credito dell Emittente rispetto a quello implicito della curva presa a riferimento. Curve di volatilità La curva di volatilità dei tassi di interesse, utilizzata come parametro di input dai modelli di calcolo dei prezzi, viene stimata attraverso il calcolo della Deviazione Standard giornaliera (espressa su base annua) sulle serie storiche dei tassi proprie di ciascuna scadenza. Pagina 6 di 8

7 Strategia di degli ordini Mark Up (spread di negoziazione) Lo spread di negoziazione è lo spread che viene applicato al fair value (prezzo teorico di equilibrio), al fine di ottenere: il prezzo denaro (fair value diminuito dello spread di negoziazione) prezzo al quale verranno eseguite le transazioni di vendita da parte della clientela; il prezzo lettera (fair value maggiorato dello spread di negoziazione) prezzo al quale verranno eseguite le transazioni di acquisto da parte della clientela. Il criterio per la determinazione di tale spread è basato sul numero di anni di vita residua di ciascun titolo. Lo spread applicabile per ogni anno di vita residua oscilla in un range di valori compresi tra un minimo di 35 Basis Point (- 0,35%) ed un massimo di 35 Basis Point (0,35%), a seconda delle condizioni correnti dei mercati monetari. Lo spread così calcolato non può in ogni caso essere superiore ad un massimo di 100 Bp (1,00%) rispetto al prezzo teorico calcolato dalla Banca. Ciò equivale ad uno spread denarolettera massimo di 200 Bp (2,00%). La Direzione Grandi Clienti e Finanza è la struttura incaricata della determinazione del numero di punti base da applicare per ogni anno di vita residua dei titoli oggetto di negoziazione interna, attenendosi al range di oscillazione di cui sopra. La determinazione dello spread applicabile sarà fatta in funzione delle condizioni di mercato e del volume della singola transazione; eventuali variazioni dovute al mutare di suddette condizioni saranno tempestivamente comunicate sempre dalla stessa direzione. La comunicazione degli spread e delle variazioni successive, sarà comunicata via alle seguenti strutture: Direzione Reti Commerciali; Funzione Finanza; Funzione Risk Management; Funzione Compliance e Antiriciclaggio. Lo spread di negoziazione non viene applicato per transazioni superiori ad euro (cinquecentomila euro) Operazioni di Pronti contro Termine I tassi applicati alle operazioni di Pronti contro Termine effettuate dalla Banca in contropartita diretta con la propria clientela vengono determinati prendendo a riferimento la curva Euribor per pari scadenza. A tali tassi può essere applicato uno spread, in aumento o diminuzione determinato dalla Direzione Reti Commerciali o Direzione Grandi Clienti e Finanza Esecuzione degli ordini Gli ordini sono raccolti presso gli sportelli delle filiali della Banca ed inseriti in procedura informatica tramite transazioni a terminale. La Banca esegue gli ordini dei clienti in modo sequenziale in base al momento nel quale sono ricevuti a meno che: il cliente non disponga diversamente; le caratteristiche degli ordini siano tali da non permettere di rispettare la sequenzialità; l interesse del cliente non richieda diversamente. Gli ordini vengono eseguiti, compatibilmente con la dimensione del singolo ordine, entro la giornata lavorativa successiva a quella di ricezione ed inserimento dello stesso. Pagina 7 di 8

8 Strategia di degli ordini 3.4 Giornate e orario di funzionamento Gli scambi sono effettuati a richiesta del cliente dalle ore 9,30 alle ore 16,30 dei giorni di apertura degli sportelli bancari. 3.5 Liquidazione e regolamento del contratto Le operazioni di negoziazione concluse producono automaticamente i movimenti contabili di carico/scarico dal dossier titoli e di addebito/accredito sul c/c di regolamento. Il regolamento delle operazioni avviene prevalentemente con valuta a 2 giorni salvo richieste specifiche della clientela. 4) INFORMATIVA ALLA CLIENTELA 4.1 Accesso della clientela ai prezzi Durante l orario delle negoziazioni la Banca mette a disposizione del pubblico, presso le proprie filiali le seguenti informazioni: condizioni di prezzo in acquisto e/o vendita e relative quantità; prezzo, quantità, data e ora dell ultimo contratto concluso. Entro l inizio del giorno successivo di negoziazione la Banca mette a disposizione del pubblico, presso le proprie filiali, le seguenti informazioni: numero di contratti conclusi; quantità complessive scambiate e relativo controvalore; prezzo e ora dell ultimo contratto concluso il giorno precedente; prezzo minimo e massimo registrato il giorno precedente. 4.2 Esecuzione Al cliente sono fornite su supporto duraturo le principali informazioni relative all dell ordine. In particolare nel caso in cui il cliente sia classificato come clientela retail tale informazione gli verrà fornita entro il primo giorno lavorativo successivo all dell ordine e sarà prontamente avvisato di eventuali difficoltà che potrebbero influire sulla corretta dell ordine. 5) REVISIONE PERIODICA E STRAORDINARIA DELLA STRATEGIA DI ESECUZIONE La Banca rivede la Strategia di Esecuzione adottata con cadenza annuale (revisione periodica) (art. 47, comma 2, Delibera Consob n /2007), tale riesame è inoltre effettuato ogni volta che si verifica una modifica rilevante (revisione straordinaria), che influisce sulla capacità dell impresa di continuare ad ottenere il miglior risultato possibile per l degli ordini dei propri clienti. Ogni eventuale modifica rilevante è comunicata al cliente (art. 47, comma 3, Delibera Consob n /2007). E compito della Funzione Finanza, con la supervisione della Funzione Compliance e Antiriciclaggio, provvedere alla revisione periodica della propria Strategia di Esecuzione degli ordini e comunque in occasione di ognuno dei cambiamenti precedentemente descritti. Pagina 8 di 8

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