Saldi e aggregati. Lezione 1.1
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- Michelina Pucci
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1 Saldi e aggregati Lezione 1.1 1
2 2 Unità istituzionali appartenenti alle Amministrazioni pubbliche (SEC95) Amministrazioni Centrali Amministrazione statale e organi costituzionali Ministeri e Presidenza del Consiglio Organi costituzionali e di rilievo costituzionale Enti Produttori di servizi economici e di regolazione dell'attività economica Enti di regolazione dell'attività economica Enti Produttori di servizi economici Autorità amministrative indipendenti Enti a struttura associativa Enti produttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali Enti produttori di servizi culturali Altri enti Enti di ricerca Enti ed istituzioni di ricerca Istituti e stazioni sperimentali per la ricerca Amministrazioni locali Enti territoriali Enti produttori di servizi sanitari Enti ed aziende sanitarie Enti ed aziende ospedaliere Enti produttori di servizi economici e di regolazione dell'attività economica Camere di Commercio, industria, artigianato e agricoltura Enti per il turismo Enti portuali Comunità montane Enti regionali di sviluppo Enti produttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali Università ed istituti di istruzione universitaria Enti per il diritto allo studio universitario Enti autonomi lirici e istituzioni concertistiche assimilate Enti parco nazionali Enti regionali per la ricerca e per l'ambiente Enti di previdenza e assistenza sociale
3 La spesa consolidata PA 3
4 4 Partizione conti economici e conti finanziari
5 In generale 5
6 Da IND netto PA a variazione del debito: i raccordi 6
7 I saldi della P.A. ENTRATE SPESE SALDI 1 Entrate correnti 2 Spese correnti 3 Risparmio pubblico (1-2) 4 Alienazione e amm. beni patrimoniali 5 Spese finali in c/capitale 6 Totale Entrate (1+4) 7 Totale Spese (2+5) interessi passivi 6 Totale Entrate (1+4) 7.1 Spese esclusi interessi passivi 8 Indebitamento netto (6-7) Saldo primario (6-7.1) Saldo primario = Indebitamento + interessi passivi 7
8 Dal Bollettino Banca Italia (aprile 2012) 8 Banca d Italia, bollettino economico, 72/2012
9 Da IND netto PA a variazione del debito: i raccordi 9
10 Il Saldo di competenza del settore statale: il saldo netto da finanziare ENTRATE SPESE SALDI 1 Entrate correnti 2 Spese correnti 3 Risparmio pubblico (1-2) Operazioni economiche 4 Alienazione e amm. beni patrimoniali 5 Spese finali in c/capitale 6 Entrate nette (1+4) 7 Spese nette (2+5) 8 Indebitamento netto (6-7) interessi passivi 6 Entrate nette (1+4) 7.1 Spese nette esclusi interessi passivi Saldo primario (6-7.1) Saldo primario = Indebitamento + interessi passivi 10
11 Il Saldo di competenza del settore statale: il saldo netto da finanziare ENTRATE SPESE SALDI Operazioni economiche Conto delle partite finanziarie 6 Entrate nette 7 Spese nette 8 Indebitamento netto 9 Rimborso crediti 10 Partite finanziarie 11 Operazioni finanziarie nette (9-10) 12 Entrate finali (6+9) 15 Accensioni prestiti 13 Spese finali (7+10) 14 Saldo netto da finanziare (12-13) 16 Rimborso prestiti 17 Ricorso al mercato (12-19) 18 Entr. complessive (12+15) 19 Spese complessive (13+16) (18) - (19) = 0 11
12 Milioni di euro Fabbisogno di cassa del Settore pubblico Indebitamento netto delle AA.PP Anno 12 12
13 Confronto tra il Bilancio di cassa dello Stato e il conto economico dello Stato secondo la Contabilità Nazionale Anno 2007 (Valori in milioni di euro) U S C I T E Bilancio dello Stato Differenze Conti Nazionali E N T R A T E Bilancio dello Stato Differenze Conti Nazionali SPESA PER CONSUMI FINALI Risultato lordo di gestione Redditi da lavoro dipendente Interessi attivi Consumi intermedi Imposte indirette Ammortamenti Imposte dirette Imposte indirette (compreso Irap) Contributi sociali effettivi Risultato netto di gestione Contributi sociali figurativi Produzione di servizi vendibili e vendite residuali Trasferimenti da enti pubblici Prestazioni sociali in natura corrispondenti a beni e servizi acquistati sul mercato Aiuti internazionali Trasferimenti correnti diversi Contributi alla produzione Altri redditi Trasferimenti correnti a famiglie e ist soc private: Poste correttive e comp. uscite Prestazioni sociali in denaro Altri traferimenti Correnti a istit. sociali private Altri traferimenti Correnti a famiglie TOTALE ENTRATE CORRENTI Altri trasferimenti correnti a imprese Trasferimenti ad enti pubblici Aiuti internazionali e trasferimenti a UE Altre uscite correnti Poste correttive e compensative delle entrate USCITE CORRENTI NETTO INTERESSI PASSIVI Contributi agli investimenti Interessi passivi Imposte in conto capitale Altri trasferimenti in c/capitale TOTALE USCITE CORRENTI Investimenti fissi lordi e acquistiattivita' non finanz Contributi agli investimenti ad Enti pubblici TOTALE ENTRATE IN C/ CAPITALE Contributi agli investimenti ad Imprese Contributi agli investimenti a famiglie Contributi agli investimenti a Estero Altri trasferimenti in c/capitale Altri pagamenti di capitale TOTALE 13 USCITE IN CONTO CAPITALE TOTALE USCITE AL NETTO INTERESSI PASSIVI
14 Raccordo per voce economica tra il Bilancio di cassa dello Stato e il conto economico dello Stato secondo la Contabilità Nazionale: analisi delle differenze - Anno 2007 (valori in milioni di euro) DESCRIZIONE DELLE DIFFERENZE Redditi da lavoro dipendente Differenza dati di cassa del bilancio e stime per competenza 9422 economica 2676 Spese personale Agenzie Fiscali 1950 Spese personale Corte dei Conti 178 Spese personale Presidenza del Consiglio dei Ministri 175 Spese personale Tar e Consiglio di Stato 106 Spese personale Organi Costituzionali 872 Beni e servizi integrativi delle retribuzioni 5 Ritenute per pensioni -1 Duplicazione per reiscrizione di residui perenti -20 Integrazione su contributi effettivi 0 Incentivi al personale erogati nel BS in conto residui (retribuzioni) 740 Incentivi al personale erogati nel BS in conto residui (contributi) 260 Contratti collettivi contabilizzati per competenza economica nel momento del loro perfezionamento dal punto di vista giuridico amministrativo 2481 Definizione del settore Definizione delle operazioni Momento di registrazione: accrual 14
15 15 Il debito pubblico
16 Banca d Italia, bollettino economico, 72/
17 Come si determina il debito pubblico Si parte dal fabbisogno della PA Calcolato dal lato della copertura e in termini di cassa Rappresenta il saldo delle transazioni effettuate per finanziare, con il ricorso al mercato, le attività dell operatore pubblico. E l indicatore più idoneo ad analizzare l impatto esercitato dall operatore pubblico sulla liquidità del sistema economico. Pubblicato a marzo, Supplemento al Bollettino Statistico di BI 17
18 Da IND netto PA a variazione del debito: i raccordi 18
19 Fabbisogno PA e IND netto PA Non è l immagine rovesciata di IND netto PA Riferimento a partizioni dei conti diverse: quella che distingue il conto economico dal conto finanziario, per l indebitamento netto; quella che distingue le transazioni del conto economico e della parte attiva del conto finanziario da quelle della parte passiva del conto finanziario, per il fabbisogno. L indebitamento netto della PA è calcolato sopra la linea, mentre il fabbisogno della PA è calcolato sotto la linea (a differenza di quanto avviene per il fabbisogno del SS e del SP)
20 Da Fabbisogno PA a variazione del Debito PA 20
21 Debito pubblico Secondo il Trattato di Maastricht per Debito pubblico si intende il debito lordo consolidato della P.A. Lordo significa al lordo delle attività del settore. Consolidato significa che sono state annullate le poste di debito e credito reciproche tra gli enti all interno della P.A.. Esclude sia gli strumenti finanziari derivati sia le altre passività legate a semplici sfasamenti temporali nei pagamenti (debiti commerciali, differenze tra pagamenti per cassa e per competenza, ecc.). Gli strumenti finanziari inclusi nel debito pubblico sono: -monete e depositi; -titoli a breve e a lungo termine; - prestiti a breve e a lungo termine
22 I saldi strutturali Lezione
23 23
24 Nota aggiornamento DEF settembre 2013 Strutturale: al netto della componente ciclica e una tantum 24
25 COME SI CALCOLA IL SALDO STRUTTURALE Si parte dal calcolo della componente ciclica, ottenuta applicando un indicatore di sensibilità del bilancio alla stime dell output gap, ossia della differenza tra output corrente e la stima dell output potenziale in ogni dato periodo di tempo. Quindi, si sottrae dal saldo di bilancio la componente temporanea, ottenendo il cyclically-adjusted budget balance (CAB) 25
26 CAB (criteri UE) b saldo nominale corrente (in % PIL) ε parametro di sensibilità del bilancio, ottenuto aggregando le elasticità delle singole poste di bilancio, stimate sulla base di una metodologia OECD e approvata dal Output Gap Working Group of the Economic Policy Committee (OGWG) OG output gap all anno t. L output gap è ottenuto da una funzione di produzione calcolata con un medoto approvato dal Consiglio di luglio
27 CONTENUTO E FORMAZIONE DEI BILANCI PUBBLICI Lezione
28 La nuova struttura del bilancio (Circolare MEF n.21/2007 ) Voto parlamentare dopo il 2011 L.196/09 Voto parlamentare fino al
29 La nuova veste del bilancio Circolare MEF n.21/2007 Il fulcro del nuovo bilancio sono le 34 missioni, che si realizzano attraverso più programmi di spesa. Obiettivo: passare da una struttura del Bilancio per amministrazioni a una che pone al centro le funzioni principali e gli obiettivi strategici
30 Le spese obbligatorie Evidenza separata per le spese obbligatorie: Non derogabili e non differibili: spese che non si vogliono lasciare alla responsabilità del dirigente Individuate nell elenco n. 1 allegato allo stato di previsione del MEF Difficile definire il perimetro Fondo di riserva per fronteggiare carenze negli stanziamenti 30
31 Classificazione delle spese: Spese derivanti da fattori legislativi : la legge istitutiva qualifica e quantifica in modo rigido l'ammontare della spesa. Trasferimenti ad autonomie Trasferimenti alle regioni per sanità Spese per oneri inderogabili : la legge qualifica la spesa e ne fissa i parametri e i meccanismi, ma non l'ammontare complessivo Le spese obbligatorie Fondi di riserva Trasferimenti a enti previdenziali 31
32 Classificazione delle spese: Spese derivanti da esigenze di fabbisogno /discrezionali: autorizzate da leggi che qualificano solo genericamente la spesa senza fissarne l'ammontare complessivo o i relativi parametri e meccanismi. Spese di funzionamento Spese asteriscate: relative a obblighi giuridicamente perfezionati assunti in precedenti esercizi per l acquisizione di beni e servizi o di investimenti. Determinano il sostanziale accantonamento delle corrispondenti risorse rendendole, di fatto, indisponibili ad un successivo diverso impiego 32
33 Importanza delle distinzione: Le Amministrazioni possono formulare proposte sull'allocazione e sulla dimensione solo relativamente alla quota di spesa riconducibile alle esigenze di fabbisogno, essendo le altre spese predeterminate per legge. Ciò rende il bilancio sostanzialmente rigido nella fase decisionale. 33
34 Importanza della distinzione Bilancio di previsione per il 2009: quota di spesa finale, direttamente o indirettamente, predeterminata per legge è circa il 93 per cento (500 miliardi) delle risorse stanziate in conto competenza: oltre il 65 per cento (350 miliardi) è classificato come onere inderogabile circa il 28 per cento (150 miliardi) come fattore legislativo. Solo il 7 per cento (36,8 miliardi) delle uscite è costituito da spese di fabbisogno. 34
35 35
36 Completate i dati mancanti 36 36
37 37 Il processo di bilancio
38 Il saldo netto da finanziare: differenza tra progetto di bilancio e L. bilancio (m. euro) 38
39 A - Il processo di bilancio L196/09 I versione 39
40 Viene richiesta da Consiglio ECOFIN settembre 2010 la conoscenza dettagliata delle misure di politica fiscale che gli Stati intendono attuare nel successivo esercizio finanziario, in modo tale da permettere una discussione in sede europea. In Italia le misure dettagliate vengono presentate ad ottobre. L.39/2011: riforma il processo di bilancio il Programma di Stabilità (PS) e il Programma Nazionale di Riforma (PNR) devono essere inviati entro la fine del mese di aprile. Il semestre europeo Coordinamento con L196/09
41 A - Processo di bilancio II versione Documento di economia e finanza Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica 41
42 Nota di Aggiornamento Nota di aggiornamento: 20 settembre. Obbligatoria Alle Camere e alla Conf. Perm. Coordinamento FP Aggiornamenti e scostamenti devono essere motivati in Parlamento Aggiornamento macro Recepimento raccomandazioni Consiglio europeo Sono fissati gli obiettivi di saldo netto da finanziare per il bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale. Stabiliti i contenuti del Patto Stabilità Interno e del Patto convergenza In allegato: le relazioni programmatiche sulle spese di investimento per Missione e sullo stato di attuazione leggi pluriennali
43 Nota agg. DEF Aggiornamento quadro macro 43
44 Nota agg. DEF - Raccomandazioni del Consiglio UE Riduzione del debito 1. Assicurare che nel 2013 il disavanzo resti al di sotto del valore di riferimento del 3 per cento del PIL Assicurata la convergenza dei saldi di finanza pubblica verso le soglie concordate a livello europeo attraverso: i) i saldi di finanza pubblica sotto controllo e ii) la strategia di bilancio indicata nella presente Nota. Utilizzate clausole di salvaguardia a garanzia delle coperture finanziarie dei provvedimenti varati. Adottati provvedimenti prevalentemente con impatto nullo sui saldi di finanza pubblica. Attuate disposizioni per il contenimento delle spese relative all'esercizio dell attività politica, come l eliminazione dello stipendio per i membri del Governo con status di parlamentare. 44
45 Nota agg. DEF - Raccomandazioni del Consiglio UE 45
46 46
47 I saldi programmatici 47
48 In Allegato nota agg DEF 2013 A completamento della manovra di bilancio , il Governo collega alla decisione di bilancio i seguenti disegni di legge: i. Sviluppo e semplificazioni; ii. Lavoro ed equità sociale; iii. Giustizia civile; iv. Green economy e lotta agli sprechi ambientali ( Disposizioni volte a promuovere misure di green economy e a contenere il consumo eccessivo di risorse ambientali ); v. Enti locali; vi. Interventi per il rilancio del settore agricolo e agroalimentare 48
49 Legge di Stabilità Nella prima sezione, si riporta: il livello massimo del saldo netto da finanziarie e del ricorso al mercato; la variazione delle aliquote delle imposte; l importo dei fondi speciali; l importo complessivo destinato al rinnovo dei contratti pubblici; le norme eventuali necessarie all attuazione del Patto di stabilità interno e alla realizzazione del Patto di convergenza le misure correttive delle leggi che comportano oneri superiori a quelli previsti. Le Tabella vengono ridefinite 49
50 Legge di Stabilità La nota tecnica illustrativa. Assorbe la vecchia RPP Espone: i contenuti della manovra, gli effetti sui saldi di finanza pubblica articolati nei vari settori di intervento criteri utilizzati per la quantificazione le previsioni del conto economico delle amministrazioni pubbliche e del relativo conto di cassa, integrate con gli effetti della manovra per il triennio di riferimento. 50
51 C- L.196/2009: clausola di salvaguardia Riconferma la clausola di salvaguardia introdotta nel 2002 nel caso di oneri previsti o valutati associati a provvedimenti lgs: art 17, co. 1 e 12. La clausola deve indicare misure di riduzione spese (esclusi i fondi di riserva) e aumento di entrate e deve essere: Automatica: servono solo atti amministrativi per applicarla Effettiva Garantire la copertura per tutta la durata della legge: escluso il rinvio alla Legge Stabilità Idonea a compensare lo scostamento per tutti i saldi di finanza pubblica (SFN, S cassa, Ind netto) 51
52 L.196/2009: clausola di salvaguardia L applicazione della clausola Monitoraggio affidato al responsabile della spesa Sentito il Ministro competente, MEF adotta le misure indicate nella clausola e riferisce alle Camere 52
53 Clausola di salvaguardia Dovrebbe servire a: Limitare disavanzi crescenti a causa di errori Limitare incentivo a previsioni ottimistiche Segnalare le voci di spesa su cui si fanno errori Fino a 2009, invece 1. solo monitoraggio degli effetti delle misure e rinvio dei provvedimenti di correzione. 2. Per sp. obbligatorie, copertura con fondo riserva spese obbligatorie 53
54 H -Spese rimodulabili Introdotte nel 2009, per ampliare i margini di flessibilità delle amministrazioni nella formazione del bilancio. Sono trasversali alle precedenti classificazioni. Includono spese da fabbisogno e da fattore lgs. Consentono di riallocare le risorse tra Programmi, all'interno di ciascuna Missione di un stato di previsione. Sono spese per le quali l amministrazione ha la possibilità di esercitare un effettivo controllo su tutte le variabili che concorrono alla loro formazione, allocazione e quantificazione.
55 Le spese rimodulabili
56 Le spese discrezionali ( rimodulabili )
57 Le spese rimodulabili per missioni
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