Il quadro socioeconomico del Piemonte Premesse di contesto al Documento Strategico Unitario
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1 Il quadro socioeconomico del Piemonte Premesse di contesto al Documento Strategico Unitario Stefano Aimone IRES Piemonte
2 Le forze guida del cambiamento Globalizzazione e liberalizzazione scambi Nuovi competitori che si rafforzano Volatilità dei mercati finanziari e delle materie prime Cambiamento dei modelli di consumo, la domanda si segmenta, WEB 2.0 Evidenza del cambiamento climatico e dei suoi effetti locali negativi Necessità di non intaccare le risorse naturali oltre i limiti di sostenibilità La CRISI come acceleratore delle tendenze, evidenziatore delle debolezze, stimolo al cambiamento
3 L economia piemontese - Andamento e previsioni di medio periodo variazioni in termini reali - Elaborazioni su dati Istat e Prometeia, aprile 2013 Il Piemonte è tra le regioni che più hanno risentito dell impatto della recessione soprattutto a causa della maggior esposizione dell economia alle componenti più volatili della domanda (previsione) Pil 0,9-1,9-8,3 3,6 0,8-2,3-1,3 0,7 Consumi famiglie 0,9-2,2-1,3 3,0-0,1-4,0-2,6-0,2 Investimenti fissi lordi 0,2-4,5-15,4 10,4-2,0-7,9-5,1 0,5 Consumi collettivi 2,2 1,5 1,3 0,0-1,2-2,9-1,4-0,3 Domanda Interna 1,0-2,0-3,8 3,8-0,7-4,6-2,9-0,1 Valore aggiunto Agricoltura -0,1 0,4-2,6 1,7 1,8-2,3-3,1 1,1 Ind. in senso stretto -0,5-4,8-18,6 13,7 2,6-4,1-2,1 0,9 Ind. costruzioni 2,0 2,2-14,6 3,2 0,1-6,3-3,7-1,9 Servizi 1,5-1,3-4,5 0,5 0,6-0,8-0,6 0,8 Totale 1,0-1,9-8,3 3,5 1,0-1,9-1,2 0,7 Esportazioni (beni) 1,6-1,1-19,7 13,0 7,5 1,0 1,4 2,6 Importazioni (beni) 2,2-8,6-13,0 9,8 2,2-11,4-4,1 2,6
4 Il Piemonte nel lungo periodo mostra una riduzione del suo peso relativo nell economia nazionale soprattutto per la perdita di competitivitàdelle sue specializzazioni tradizionali, la crisi della grande impresa, la terziarizzazione incompiuta.
5 La crisi come evidenziatore La crisi economica sta causando un accelerazione e, in molte situazioni, un aggravarsi delle dinamiche in buona parte già evidenti negli anni precedenti Italia e Piemonte in condizione di DOPPIA VULNERABILITA Dal basso: nei prodotti di massa Dall alto: nei settori innovativi e qualificati
6 Esaminiamo i punti di forza e di debolezza del Piemonte messi in relazione con le minacce e le opportunità, seguendo come schema logico le 3 priorità generali di EUROPA 2020: Crescita intelligente Crescita sostenibile Crescita inclusiva L innovazione come strategia trasversale che innerva tutti gli ambiti di intervento La governance come metodo
7 Crescita intelligente Minacce Opportunità Punti di forza Punti di debolezza Ulteriore riduzione dei consumi e degli investimenti Aggravamento della crisi dei settori tradizionali Difficoltà di accesso e consolidamento nei settori innovativi e sui mercati esteri Parziale esclusione dalle dinamiche macroregionali Crescente volatilità mercati agricoli e possibili effetti negativi riforma PAC Tenuta della domanda estera (soprattutto extraeuropea) Internet 2.0: Agenda digitale, servizi innovativi in imprese e PA Riconfigurazione dei distretti Internazionalizzazione Strategie macroregionali europee Economia del gusto e innovazione produzioni agricole e agroalimentari ICT: copertura banda larga e diffuso utilizzo (ma ) Sistema della ricerca e innovazione, spesa R & S (privata) Settori innovativi Specializzazioni agroalimentari legate al territorio Propensione all export (ma ) Collocazione pivot tra macroregione alpina, mediterranea ed Europa centrale Piano per la competitività Prevalenza settori tradizionali, perdita di competitività Terziarizzazione incompiuta Frammentazione del sistema produttivo Accesso al credito Export orientato prevalentemente sui mercati europei Aree rurali con carenze infrastrutturali Produzioni agricole commodity
8 Crescita sostenibile Minacce Opportunità Punti di forza Punti di debolezza Effetti locali negativi del cambiamento climatico Carenze idriche Compromissione delle falde Perdita biodiversità Consumo di suolo anche di elevato valore agronomico Criticità in merito di sicurezza alimentare ed alcune fitopatie Degrado territorio a seguito abbandono Insostenibilità energetica Risparmio energetico e energie rinnovabili Valorizzazione patrimonio culturale, ambientale, enogastronomico Gestione razionale delle acque Gestione rifiuti come risorsa Mobilità sostenibile Sviluppo della multifunzionalità agricola e forestale Servizi ecosistemici Produzione di energia rinnovabile relativamente elevata Miglioramento qualità aria nelle aree urbane (parz.) Incidenza aree protette (18%) Prevenzione idrogeologica Patrimonio locale ricco e diversificato, investimenti in grandi elementi di attrazione Esperienza misure agro-ambientali (PSR), ampio patrimonio forestale Livelli ancora elevati di alcuni inquinanti dell aria nelle aree urbane Presenza di attività agricole intensive Marginalizzazione della montagna e in parte della collina Rischio idrogeologico
9 Crescita inclusiva Minacce Opportunità Punti di forza Punti di debolezza Impoverimento generale delle famiglie e in particolare dei giovani Crisi dei sistemi di protezione sociale tra taglio risorse e aumento richieste Perdita di risorse umane qualificate Digital divide territoriale (aree rurali e montane) Riconfigurazione dei servizi alla persona attraverso innovazione tecnologica e sociale Adeguamento del sistema formativo ai mutati fabbisogni del mercato del lavoro Rivitalizzazione delle aree rurali, diversificazione agricola e rurale Partecipazione al lavoro relativamente elevata (ma soprattutto nelle fasce centrali di età) Piano straordinario occupazione, piano giovani Presenza attiva di imprenditorialità sociale / 3 settore Esperienze diffuse di innovazione sociale Consolidate politiche attive per il lavoro e della formazione Invecchiamento della popolazione Sovraccarico fascia anni Dinamica negativa di reddito e risparmio delle famiglie Disoccupazione in aumento Emergenza giovani Limitato adeguamento dell offerta formativa all aumentata eterogeneità della domanda
10 Governance L assetto dei poteri locali e delle loro competenze sarà interessato da un complesso processo di riordino. Tre le direttrici: la gestione associata per i piccoli comuni; il riassetto delle Province e delle loro funzioni; l istituzione della Città metropolitana. Minacce Opportunità Punti di forza Punti di debolezza Transizione istituzionale confusa in termini di confini amministrativi, competenze, meccanismi di raccordo tra enti Riconfigurazione del sistema delle autonomie locali in forma più funzionale Semplificazione amministrativa per famiglie e imprese Valorizzazione delle reti di cooperazione locali Diffuse esperienze di cooperazione e associazionismo tra enti locali Esperienze di sviluppo locale dal basso / Leader PTR 2012 Elevata frammentazione amministrativa e possibile conflittualità tra livelli di governo Assenza di un modello prevalente di cooperazione
11 Considerazioni conclusive Scenario inerziale Carenza di innovazione Contrazione consumi, risparmi e investimenti Deterioramento del welfare Difficoltàdi affrontare le sfide della sostenibilità In realtài due scenari giàcoesistono, si tratta di far prevalere il secondo Scenario reattivo Proiezione sui mercati esteri Rafforzamento PMI, tenuta dei settori innovativi Smart Specialization Sostenibilitàcome motore - Green Economy Innovazione welfare Adeguamento delle competenze
12 Considerazioni conclusive Alcuni aspetti di cui tenere conto Forte influenza delle condizioni esogene fuori della portata delle azioni regionali Le risorse dei Fondi sono relativamente limitate: approccio selettivo e coordinato Il quadro regolamentare èancora parzialmente indefinito Orientamenti nazionali ancora in parte da definire (potranno condizionare le scelte locali)
13 Grazie per l attenzione
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