REPORT SULLO STATO DEL MERCATO EPC - ITALIA

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1 REPORT SULLO STATO DEL MERCATO EPC - ITALIA GENNAIO

2 TITOLO DOCUMENTO Report sullo stato dell arte sugli interventi di Efficienza Energetica e Fonti Energetiche Rinnovabili nel settore del terziario privato in Italia CLASSIFICAZIONE DOCUMENTO Pubblico VERSIONE Versione 1 Gennaio 2016 DATA 31/01/2016 AUTORI Chiara Wolter, Rodolfo Pasinetti, Ambiente Italia srl EDITOR Chiara Wolter, Ambiente Italia srl Paolo Michele Sonvilla, Creara NOTA LEGALE: La responsabilità per il contenuto di questa pubblicazione è esclusivamente degli autori. Non rispecchia necessariamente l opinione dell Unione Europea. Né l EASME né la Commissione Europea sono responsabili dell uso che potrebbe essere fatto delle informazioni ivi contenute. Riproduzione autorizzata dietro esplicita approvazione degli autori e con citazione delle fonti. PROJECT SUMMARY Raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica assunti dall Unione Europea per il 2020 e insieme ridurre la dipendenza dall importazione di energia è un impegno gravoso che richiede l impiego di approcci e strumenti innovativi come quelli che Trust EPC South vuole proporre. Il progetto Trust EPC South ha l obiettivo di liberare il potenziale di mercato agli investimenti in efficienza energetica (IEE) nell Europa meridionale, sviluppando nuovi strumenti finanziari che sono costruiti su di una consolidata metodologia di valutazione. Questi strumenti devono non solo superare le barriere agli investimenti in efficienza energetica attraverso una metodologia standardizzata, ma devono anche supportare le società di servizi energetici (EPC provider) e creare un legame con il mercato finanziario. Trust EPC South, un progetto finanziato dal programma Horizon 2020 dell Unione Europea, si propone l ambizioso obiettivo di offrire un supporto alle imprese che operano nel settore dei servizi energetici in Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Croazia e Grecia. Il consorzio di progetto, guidato dalla società spagnola CREARA, è composto da un pool di esperti interdisciplinari che rappresentano i paesi partecipanti e dalla organizzazione no profit Green Rating Alliance; i partner sono uniti dall obiettivo comune di stimolare investimenti nel mercato del settore terziario privato, che offre grandi opportunità per l efficienza energetica ma anche nello sviluppo di EPC. 2

3 INDICE PROJECT SUMMARY 2 EXECUTIVE SUMMARY 4 IL MERCATO 5 IL SETTORE TERZIARIO IN ITALIA 5 POTENZIALE DI RISPARMIO 11 IL MERCATO EPC LATO OFFERTA 14 IL MERCATO DEGLI EPC IN ITALIA 14 IL MERCATO EPC LATO DOMANDA 18 COME VIENE PERCEPITO L EPC 18 PRATICABILITÀ DELL EPC 18 IL MERCATO EPC LATO FINANZA 20 COME VIENE PERCEPITO L EPC 20 PRODOTTI FINANZIARI E OPZIONI DI FINANZIAMENTO 23 I TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA 23 DETRAZIONE FISCALI PER L EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI 23 IL CONTO TERMICO (CET) 23 PRINCIPALI BARRIERE E SOLUZIONI 24 BIBLIOGRAFIA 25 3

4 EXECUTIVE SUMMARY Il consumo energetico nel settore terziario in Italia ha visto un incremento generale nel corso degli ultimi venti anni, quasi arrivando a raddoppiare il suo valore da 95 TWh nel 1990 a 184 TWh nel Gli edifici commerciali e gli alberghi sembrano essere il segmento dominante del mercato, dove l efficienza energetica potrebbe rappresentare una nuova spinta per lo sviluppo del business per molti operatori. Il segmento degli uffici si colloca appena dopo questi. Gli edifici che ospitano alberghi e attività commerciali generalmente sono caratterizzati da un consumo energetico specifico piuttosto alto e sono coinvolti in processi di riqualificazione più frequentemente di altri. Ciononostante di fronte a un potenziale tanto interessante, il mercato dell efficienza energetica è solitamente limitato a una modalità tradizionale di intervento, basata su una formula di pagamento del singolo lavoro piuttosto che su una formula di pagamento per energia risparmiata come invece è il caso degli EPC. Inoltre si riscontra una sorta di confusione relativa al significato dell EPC: spesso accade che contratti vengano chiamati EPC senza tuttavia contenere alcun elemento realmente legato al raggiungimento di risultati di risparmio definiti né alla ripartizione dei rischi. I proprietari degli edifici non hanno una vera conoscenza dello strumento EPC e in molti casi pare mostrino un certo timore di fronte a questo tipo di approccio. Le ESCo iniziano ad avere una certa familiarità con l EPC ma ritengono un apporto positivo al suo sviluppo la standardizzazione di alcune parti del processo. I fondi di garanzia sono generalmente visti come un buon supporto allo sviluppo dell EPC, come anche un maggiore peso della qualità del progetto nella valutazione da parte di un istituzione finanziaria. Il mondo della finanza è molto attento a questo nuovo strumento ma al momento la maggioranza degli EPC realizzati sono costruiti con un finanziamento molto personalizzato, che prende in considerazione principalmente l affidabilità del cliente, mente la bontà del progetto, seppur considerata, non riesce ad avere un peso riconosciuto. La complessità di questi interventi potrebbe essere ridotta grazie alla definizione di fasi standardizzate, come per esempio la valutazione degli interventi proposti e la metodologia per la loro verifica. 4

5 IL MERCATO Il settore terziario in Italia Nel 2013 il consumo energetico finale totale in Italia ha raggiunto TWh (118,6 Mtep)[1]. Il consumo energetico era pari a TWh (107,3 Mtep) nel 1990 e in questo lasso di tempo ha raggiunto il suo massimo nel 2005, con TWh (134,4 Mtep). Ciò significa che dal 2005 al 2013 il consumo finale totale è diminuito circa del 12 %. La riduzione maggiore si è verificata nei settori industriale e dei trasporti. Figura 1 Consumo energetico finale per settore Il consumo energetico finale nel settore del terziario ha continuato a crescere dal 1990 al 2008, più che raddoppiando il suo valore, da 95 TWh a 198 TWh (da 8,2 a 17 Mtep). Da quel momento ha smesso di crescere e nel 2013 ha segnato 184 TWh (15,8 Mtep), rappresentando il 13,4 % del consumo energetico finale totale (nel 1990 e nel 2005 questa quota corrispondeva rispettivamente a 7,6 % e 11,2 %). 5

6 Figura 2 Quota di consumo energetico per settore nel 2013 Il gas naturale e l elettricità sono stati da sempre di gran lunga la fonte energetica principalmente impiegata nel settore terziario [1]. Il loro andamento è stato sempre molto simile nel corso degli ultimi 25 anni. Figura 3 Consumi energetici finali del terziario per vettore 6

7 Nel 2013 il consumo elettrico ammontava a 48,8 TWh (rappresentando quasi il 49 % del consumo totale), mentre il consumo di gas naturale ammontava a 46,3 TWh (46 %). Figura 4 Quota di consumo energetico finale del terziario per fonte nel 2013 Considerando un costo medio dell elettricità da rete pari a 16 c /kwh e un costo medio per la generazione di calore pari a 7 c /kwh, si può affermare che il costo totale dell energia a carico del settore terziario sia stato nel 2013 pari a circa 20 miliardi di euro. Secondo dati del 2011 [2], il settore terziario gestisce un numero di edifici pari a circa unità. Come evidenziato dalla tabella in calce, il 45 % di questi edifici, che costituiscono tutto il patrimonio di edifici del settore terziario, ha destinazione d uso commerciale, mentre il 33 % è utilizzato a fini didattici, sanitari e sportivi. Entrambe le categorie di alberghi e uffici occupano ciascuna un numero di edifici pari al 11 % del patrimonio totale terziario. Tabella 1 Numero di edifici in Italia per settore di attività terziaria Settore Quantità Quota Commerciale % Uffici % Alberghi % Didattica, sanità sport % Totale % Questo patrimonio è rappresentato da edifici utilizzati prevalentemente per attività di tipo terziario. Bisogna quindi leggere questo dato nella consapevolezza che molte attività terziarie vengono svolte in 7

8 edifici che non hanno un uso prevalentemente terziario, come avviene per esempio nel caso dei negozi di quartiere o degli uffici inseriti in edifici residenziali. Mentre circa esercizi commerciali (inseriti in altri edifici con altro utilizzo prevalente) occupano una superficie superiore a 63 milioni di metri quadrati [3], i maggiori centri commerciali sono organizzati in circa strutture con una superficie totale pari a circa 16 milioni di metri quadrati. L a segmentazione di questi centri commerciali, in termini di superficie, è rappresentata dal grafico seguente [4]. Figura 5 Segmentazione dei centri commerciali per classe di superficie Per quanto concerne gli uffici che occupano edifici prevalentemente utilizzati per attività di terziario, la loro superficie totale è pari a quasi 57 milioni di metri quadrati. La segmentazione di questi siti, in termini di superficie, è rappresentata dal grafico in calce. 8

9 Figura 6 Segmentazione degli uffici per uffici per classe di superficie In ogni modo si stima che una ulteriore quota di superficie pari a circa 100 milioni di metri quadrati sia dislocata in edifici che non hanno una destinazione d uso prevalentemente terziaria. Nel settore dell ospitalità vi sono edifici utilizzati come alberghi. La loro superficie totale ammonta a quasi 49 milioni di metri quadrati. La segmentazione di tali siti, in termini di superficie, è rappresentata nel grafico seguente. Figura 7 Segmentazione degli alberghi per classe di superficie Le scuole occupano edifici con una superficie totale pari a 73 milioni di metri quadrati. La segmentazione di questi immobili, in termini di superficie, è rappresentata dal grafico in calce. 9

10 Figura 8 Segmentazione delle scuole per classe di superficie Il consumo specifico medio annuo di alcune categorie è riportato nella tabella che segue [4]. Tabella 2 Consumo specifico medio annuo per settore di attività terziaria Consumo energetico specifico [kwh/m 2 ] Commerciale Uffici Alberghi Scuole I dati medi ora citati, collegati alle superfici sopra descritte, permettono di calcolare il consumo energetico dei principali segmenti del settore terziario. Tabella 3 Consumo annuo di edifici con destinazione d uso dedicata a specifici settori Edifici a uso prevalente Commerciale Uffici Alberghi Scuole Consumo energetico [TWh] 10,6 13,2 20,6 19,0 La somma dei consumi energetici sopra riportati (63,4 TWh) corrisponde a un terzo del consumo energetico totale del settore terziario (184 TWh), ma è legato esclusivamente ai settori e ai siti che hanno generalmente un maggiore potenziale di risparmio energetico. In particolare queste attività sono svolte in edifici dedicati, con prevalente uso terziario, in modo che possano essere implementate misure di efficientamento energetico più specifiche. Per stimare il consumo energetico totale è necessario considerare anche le attività che vengono svolte in edifici che non hanno un uso prevalente terziario. Questo vale in particolare per gli uffici e per il settore commerciale per cui è necessario considerare le superfici totali e non solo quelle esistenti in 10

11 edifici dedicati. Per le scuole e gli alberghi invece si presuppone che i valori non debbano essere modificati. Tabella 4 Consumo annuo per settore di attività terziaria Tutti gli edifici Commerciale Uffici Alberghi Scuole Consumo energetico [TWh] 41,6 36,6 20,6 19,0 La somma dei consumi energetici sopra riportati (117,7 TWh) corrisponde a circa due terzi del consumo energetico totale del settore terziario (184,2 TWh). Un ulteriore consumo di 66,4 TWh è attribuibile ad altri segmenti del terziario qui non considerati. Il fabbisogno energetico dei principali settori terziari può essere suddiviso nelle due componenti elettrica e termica utilizzando i dati [5] riportati nella tabella seguente. Tabella 5 Consumo medio specifico di diversi settori di attività terziaria per uso finale Fabbisogno elettrico specifico [kwh/m 2 ] Fabbisogno termico specifico [kwh/m 2 ] Commerciale Uffici Alberghi Scuole In termini di consumo energetico, la tabella seguente riporta i valori calcolati per gli edifici a uso prevalente nei quattro settori considerati, suddividendo la quota relativa al lato termico e quella relativa al lato elettrico. Consumo energetico [TWh] Tabella 6 Consumo annuo di diversi settori di attività terziaria per uso finale Commerciale Uffici Alberghi Scuole Fabbisogno elettrico 4,8 6,8 8,3 7,3 Fabbisogno termico 5,8 6,4 12,3 11,7 Circa il 43 % del consumo totale è necessario per soddisfare il fabbisogno elettrico. Potenziale di risparmio Il Piano d Azione Nazionale per l Efficienza Energetica (PAEE) [6] individua il potenziale di risparmio energetico per il settore terziario basandosi su una serie di interventi qui di seguito elencati: Coibentazione termica del tetto Coibentazione termica delle pareti Sostituzione di dispositivi 11

12 Sostituzione di impianti di riscaldamento Riqualificazione dell impianto di illuminazione Installazione di un sistema di energy management La superficie degli edifici che si prevede possa essere riqualificata è stata calcolata ed è stato ipotizzato un mix di interventi a seconda della zona climatica e della fattibilità emersa dalle analisi costi/benefici Il risultato ottenuto è un 60 % di risparmio medio per gli edifici pubblici (scuole e uffici), 45 % di risparmio medio per gli edifici privati utilizzati come uffici e alberghi e un 35 % di risparmio energetico medio per gli edifici commerciali. La differenza dipende dal fatto che gli edifici pubblici sono di norma più vecchi degli edifici privati. Inoltre gli interventi ipotizzabili nel settore commerciale sono solitamente limitati agli impianti e non includono migliorie dell involucro edilizio. Nella tabella seguente è riportato il risparmio energetico potenziale che potrebbe essere raggiunto al Settore Tabella 7 Risparmio energetico potenziale al 2020 Superficie riqualificata [m 2 /anno] Risparmio energetico al 2020 [GWh] Uffici privati Uffici pubblici Alberghi Scuole private Scuole pubbliche Commerciale Totale Il valore monetario del risparmio energetico per ogni settore dipende dal tipo di interventi ipotizzati da realizzare in ciascun settore. Le stime di Ambiente Italia indicano che per il 2020 il costo generale per kwh risparmiato per ogni settore può essere differenziato come indicato nella tabella che segue. Tabella 8 Costi specifici di intervento per segmento Settore Costi specifici di intervento [ /kwh] Uffici 0,91 Alberghi 1,12 Scuole 1,05 Commerciale 1,39 12

13 Utilizzando i valori qui indicai, per raggiungere gli interventi previsti al 2020 è necessario attuare un investimento superiore a 17 miliardi di euro. Tabella 9 Investimenti necessari per realizzare gli interventi previsti al 2020 Sector Investimento [M ] Uffici privati Uffici pubblici Alberghi Scuole private 600 Scuole pubbliche Commerciale Totale

14 IL MERCATO EPC LATO OFFERTA Il mercato degli EPC in Italia In Italia esistono circa imprese registrate come società di servizi energetici che hanno accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi, ma solo una piccola parte di esse hanno effettivamente realizzato dei progetti tipicamente da società di servizi energetici, secondo i requisiti definiti dalla norma UNI EN La norma UNI CEI è stata creata per superare le ambiguità relative all identità della società di servizi energetici. Alla fine del 2015 sono state certificate come tali (ESCo) circa 150 imprese. In altri studi è stato analizzato il mercato delle società di servizi energetici nel corso degli ultimi anni. Tali analisi hanno considerato in particolare l organizzazione di queste società mettendo in evidenza le barriere esistenti per la realizzazione del mercato. Una recente analisi di mercato che ha coinvolto 82 società di servizi energetici [7] ha evidenziato che il 24 % di queste società lavora prevalentemente nel settore industriale, il 22 % nel settore civile (residenziale e terziario) e il 54 % in entrambi i settori. Interessante è notare come il fatturato medio è superiore a 20 milioni per le società attive nel settore industriale, mentre è inferiore a 8 milioni per quelle che operano nel settore civile. Il fatturato è posizionato tra i due estremi sopra citati per quelle che operano in entrambi i settori. Le società di servizi energetici specializzate in interventi industriali offrono ai loro clienti contratti basati principalmente sulla garanzia di raggiungimento di alcuni livelli di risparmio energetico. Nel 65 % dei casi questo tipo di società stipulano Energy Performance Contracts (EPC) nella modalità del cosiddetto shared savings. Le società di servizi energetici specializzate nei settori civili offrono ai loro clienti entrambi i contratti basati sulla mera vendita di soluzioni di efficientamento energetico, entrambi basati sulla garanzia di raggiungimento di certi risultati di risparmio energetico, Di solito il shared saving, cioè il risparmio condiviso, non è applicato. Delle società attive in entrambi i settori, industriale e civile, il 43 % opera secondo il modello degli shared savings. Sulla base delle considerazioni fatte, emerge che le società che operano in campo industriale sono di solito meglio strutturate, ma diversi dati indicano che, in generale, un certo numero di altre società di servizi energetici stanno trasformando la loro organizzazione secondo schemi più maturi e complessi. P Per esempio è interessante notare che negli ultimi quattro anni la loro partecipazione alle conferenze specializzate come strumento di mercato è più che raddoppiata. Nello stesso contesto, più che raddoppiato è anche l investimento per l assistenza legale, come dimostrazione che in Italia si stanno realizzando interventi sempre più complessi e rischiosi e che si stanno organizzando per offrire servizi di efficientamento energetico costruendo contratti complessi come l EPC. Per capire meglio la situazione relativa agli EPC, sono state realizzate alcune interviste alle società di servizi energetici che offrono interventi di efficientamento. Più in dettaglio sono stati intervistati 16 EPC provider e 2 EPC facilitator. Quasi tutte le società intervistate credono che l EPC sia uno strumento molto valido per implementare interventi di efficientamento energetico, anche se non tutte queste aziende lo stanno realmente facendo. Per quanto concerne la modalità di realizzazione di un contratto EPC, i punti principali emersi dalle interviste sono i seguenti: 14

15 Un più ampio accesso ai finanziamenti, basandosi sul presupposto che le istituzioni finanziari debbano valutare la qualità del progetto e non solo alle caratteristiche della società di servizi energetici o dell utente finale La disponibilità di strumenti standardizzati che possano servire a individuare le caratteristiche tecniche ed economiche dell intervento e verificare la bancabilità dell iniziativa L esistenza di fondi di garanzia facilmente accessibili che possano mitigare i rischi associati alla performance del progetto La necessità di realizzare eventi formativi e in generale il supporto sulla stesura di un EPC per gli EPC provider che solitamente sono piccole e medie imprese. La conoscenza e l uso di procedure di monitoraggio validate, anche gestite da terze parti Spesso sono state fornite risposte multiple. Il grafico che segue riporta l importanza relativa dei temi indicati sopra, come rilevato dai 18 intervistati. Figura 9 Principali elementi che facilitano l attivazione di EPC Interessante è notare come fattori quali la formazione e l assistenza così come la presenza di strumenti standard sono stati indicati dagli intervistati quasi alla stessa stregua delle tipiche questioni finanziarie. Questo ci permette di capire che la possibilità realizzare un EPC non è solo una questione economica, ma richiede anche particolari e specifiche competenze e attenzioni. Delle 18 imprese intervistate, solo sei hanno un curriculum consistente riguardo agli EPC. In particolare, il numero medio di progetti realizzati con EPC è rappresentato nel grafico che segue. 60 % delle società di servizi energetici è coinvolto in 10 o più progetti EPC all anno. 15

16 Figura 10 Numero medio di progetti EPC sviluppati all anno Nessun progetto tra quelli rivolti al settore terziario ha una durata inferiore a 5 anni. Di norma la durata supera gli 8 anni. Figura 11 Durata media dei progetti EPC La gran parte dei progetti considerati ha un valore di contratto che si colloca tra 0,5 e 1 M. Gli operatori sottolineano come gli interventi realizzati nel settore industriale siano generalmente caratterizzati da importi maggiori. 16

17 Figura 12 Valore economico medio di un progetto EPC Le società intervistate sono attive sia nel settore industriale, sia nel settore civile (residenziale e terziario). Nel secondo caso il settore di attività predominante è il terziario (in particolare commercio, alberghi, scuole e sanità). Sono diverse le tipologie di interventi realizzati: impianti di recupero termico, motori elettrici e inverter nel settore industriale, caldaie, impianti di cogenerazione e illuminazione in entrambi i settori civile (residenziale e terziario) e industriale, coibentazione termica e catena del freddo nel settore terziario. La società di servizi energetici assume anche il ruolo di rivenditore dell energia solo nel caso delle installazioni di impianti di cogenerazione. La garanzia bancaria è di norma utilizzata come una misura di tutela da parte della società di servizi energetici nel caso che il cliente possa incappare in qualche problema. Se applicabile, il recupero degli impianti installati nel situo del cliente può essere un opzione. Alcuni operatori sostengono che questo sia spesso uno dei punti deboli dei contratti. I progetti sono finanziati prevalentemente dai client finali, che a questo scopo utilizzano equity propria o crediti bancari. In alcuni casi (per esempio quando il progetto consiste nell installazione e nella gestione di macchinari come gli impianti di cogenerazione) è la società di servizi energetici a finanziare l operazione. Le diverse società utilizzano diversi protocolli per le procedure di verifica e monitoraggio. Se gli interventi sono agevolati dalla presenza di incentivi (come i Certificati Bianchi) i protocolli vengono definiti all interno del meccanismo di finanziamento. In alcuni casi, il servizio può essere offerto da terzi. 17

18 IL MERCATO EPC LATO DOMANDA Come viene percepito l EPC Attualmente sono state intervistate cinque organizzazioni. In linea generale queste non rappresentano solo unità operative individuali, ma sia grandi catene sia unità operative. In particolare si tratta di strutture di energy management o facility management per catene di hotel, centri commerciali e uffici. In un caso si tratta di un operatore che gestisce un grande aeroporto. Diverse centinaia di unità operative e migliaia di impiegati sono rappresentati dall intervistato. Gli edifici che ospitano tali attività hanno diverse epoche di costruzione, ma la maggior parte di esse ha qualche decennio, e si può quindi affermare che in linea generale sono tutti stati costruiti prima dell entrata in vigore delle nuove regolamentazioni edilizie sull efficienza energetica in Italia. Quasi tutti gli intervistati considerano che il livello di efficienza energetica delle unità che stanno gestendo sia buono. L efficienza energetica è considerata un fattore importante da tutti gli intervistati. Le ragioni sono sia di tipo economico (in certi casi si tratta della seconda voce di costo dopo il costo del personale). Anche la questione ambientale è citata dagli intervistati allo stesso modo che l immagine aziendale a essa collegata. Tutti gli interventi realizzati fino a ora in tutte le unità operative intervistate sono state finanziate con fondi propri delle singole società. Tutti gli intervistati dicono che esiste all interno delle loro società un qualche tipo di politica per l energy management. In alcuni casi questa politica include il coinvolgimento del personale e la disseminazione di buone prassi per l impiego sostenibile dell energia. Due degli intervistati affermano che le loro società sono certificate ISO Praticabilità dell EPC Per quanto concerne invece gli EPC tre su cinque intervistati affermano di conoscere questa tipologia di contratti, ma nessuno ha mai fatto ricorso ad essi, in nessuna forma. Un interesse teorico nell utilizzo degli EPC è affermato generalmente da tutti gli intervistati: la ragione principale è rappresentata da: riduzione dei rischi tecnologici possibilità di raggiungere risultati migliori e garantiti gestione più efficiente delle risorse energetiche possibilità di ridurre la propria esposizione finanziaria. Qui di seguito sono riportate le principali difficoltà relative all EPC che gli intervistati hanno menzionato: complessità (I consulenti sono necessari prima della firma) durata (di solito questi interventi hanno un contratto di lunga durata) mancanza di conoscenza di questo strumento specifico da parte dei suoi proponenti (una buona esperienza da parte dell EPC provider è fondamentale) chiarezza nel definire diritti e obblighi Alcuni suggerimenti sono stati espressi di fronte alla possibilità di conferire all EPC una maggiore capacità attrattiva. 18

19 il rischio deve essere mantenuto molto basso l esposizione finanziaria deve rimanere bassa il partner deve essere affidabile dal punto di vista creditizio il contratto deve essere standardizzato con la possibilità di personalizzazione Altri temi possono essere inclusi in una performance di risparmio oltre all energia. Gli intervistati solitamente citano rifiuti e acqua. Per quanto riguarda i rifiuti il problema principale risiede nella mancanza di un incentivo di tipo economico, perché di norma la tariffa di smaltimento è proporzionale alla superficie occupata e non alla quantità di rifiuti prodotta. 19

20 IL MERCATO EPC LATO FINANZA Come viene percepito l EPC L attenzione del settore finanziario nei confronti dell efficienza energetica, delle fonti energetiche rinnovabili e dei progetti EPC è molto alta e pare essere in aumento, anche se sfortunatamente il numero di istituzioni che sono disponibili a condividere la loro esperienza sul mercato attuale sembra essere abbastanza ridotto Figura 13: Esperienza di progetti di efficientamento energetico, 1 Figure 14: Esperienza di progetti di efficientamento energetico, 2 20

21 Ciononostante le organizzazioni che hanno contribuito alla descrizione del mercato rappresentano diversi segmenti del mondo finanziario, essendo banche commerciali, investitori istituzionali e privati, con target di riferimento e dimensione molto diversa. Il solo fattore comune risiede nel coinvolgimento nel settore dell energia. Dal momento che tra gli intervistati si rileva una unanime fiducia nel potenziale del mercato degli EPC, vogliamo considerare e analizzare le loro opinioni relative a esperienze passate, allo sviluppo di questo strumento e alle barriere che devono essere affrontate. Tutti le realtà intervistate hanno avuto esperienze con qualche tipo di progetto, in particolare per quanto concerne il solare, la biomassa e gli impianti di vendita di energia (come si mostra in Figura 13) e con diversi operatori del mercato (Figura 14). Tutte queste organizzazioni sono in grado di strutturare il lavoro con una squadra di lavoro interna, fatta di esperti specializzati in progetti EE e RES. Che non hanno ricevuto una formazione specifica, e solo in un caso sono previste procedure specifiche per investire in un progetto realizzato con EPC, in particolare incentrato sui temi della misurazione e delle verifiche. Da parte degli operatori vi è la percezione che il mercato si stia sviluppando, le valutazioni che emergono infatti vanno da poco sviluppato a sviluppato e gli investimenti in interventi di efficientamento energetico e in FER sono considerati più rischiosi se vengono realizzati con una tipologia di contratto EPC. Figura 15: Requisiti fondamentali per accordare un finanziamento Sulle valutazioni fatte al momento di prendere una decisione sulla possibilità di finanziamento di un progetto, si possono trarre le seguenti conclusioni: L affidabilità del cliente è l aspetto più rilevante in sede di valutazione prima di offrire qualsiasi tipo di soluzione finanziaria; al secondo posto si trovano gli aspetti tecnici del progetto e la sua performance finanziaria (Figura 15). 21

22 Gli investimenti sono considerati interessanti se superano la soglia minima definita da ogni istituto (diverse soglie dichiarate, da a >20 milioni ) e gli ambiti prevalentemente considerati avere un alto potenziale sono il commercio privato, il settore sanitario me l industria. La possibilità di finanziare un cluster di diversi progetti di piccola scala è accettato solo a certe condizioni, la minima è che l EPC provider sia uno solo e addirittura che sia EPC provider che cliente finale siano unici. Figura 16: Approvazione di un finanziamento EPC a confronto con un progetto di investimento standard Inoltre, il tempo necessario per approvare questo tipo di progetti sia uguale a quello necessario per qualsiasi altro progetto (in media da 1 a 6 mesi). Il finanziamento viene accordato sulla bontà del progetto, applicando un approccio tipico del project financing, ma l affidabilità creditizia del cliente finale è comunque un prerequisito. La maggior parte degli istituti finanziari intervistati si è dotata di un team di esperti per la valutazione di progetti EPC, ma solo in un caso viene rilevata la presenza di uno strumento specifico per la valutazione dei progetto e sebbene in linea generale i progetti siano valutati individualmente, la disponibilità di uno strumento come il Green RatingTM viene considerato un fattore di facilitazione. L efficacia di questo tipo di strumenti potrebbe essere migliorata, questa è l opinione di alcuni intervistati, se fosse previsto nel processo standard per esempio della due diligence di un progetto. Tutte le organizzazioni intervistate, inoltre, affermano di avere prodotti di investimento specifici per questo tipo di progetti, ma nella realtà la gran parte di essi hanno un alto livello di personalizzazione. Punti di vista condivisi sono invece la valutazione positiva di attività formative per gli istituti finanziari relativamente a questo tipo di progetti soprattutto se questi affrontassero questioni tecniche e operative, non limitandosi alla pura teoria, nonché la creazione di un fondo di garanzia: senza la possibilità di ridurre a zero i rischi della controparte, risulta necessario che l investimento raggiunga valori di IRR più alti per potere essere finanziato. Con questi vincoli non è possibile ampliare né la quantità di progetti realizzati, né la tipologia degli interventi finanziabili.. 22

23 I titoli di efficienza energetica Prodotti finanziari e opzioni di finanziamento Questo meccanismo incentivante ha determinato la costituzione di un mercato di titoli di efficienza energetica o Certificati Bianchi, che attestino la riduzione dei consumi di energia primaria grazie a interventi di efficientamento energetico. I grandi distributori di gas naturale e di elettricità sono obbligati a rispettare gli obiettivi di efficientamento che ogni anno vengono loro attribuiti e fissati a livello nazionale. I grandi distributori ricevono i certificati prodotti da progetti che determinano un risparmio energetico addizionale, cioè superiore al semplice sviluppo del mercato. Un certificato viene emesso a fronte del risparmio di circa 0,3 0,4 tep. Gli utenti finali possono vendere, attraverso le società di servizi energetici, agli operatori che sono soggetti agli obblighi i certificati derivanti da interventi di efficientamento realizzati sulle loro proprietà, e per un periodo di cinque anni. Al momento il prezzo di mercato di un certificato è intorno a 100. Un ampia gamma di progetti e di interventi di efficientamento possono accedere a questo meccanismo. Detrazione fiscali per l efficientamento energetico degli edifici Persone naturali e giuridiche, se hanno capienza fiscale, possono detrarre dalle tasse sul reddito una quota degli investimenti fatti per aumentare l efficienza energetica di edifici esistenti. Le detrazioni fiscali sono previste per edifici residenziali e commerciali e consistono nella riduzione dell IRPEF o dell IRES fino al 65 % del costo dell intervento. L incentivo viene erogato suddividendo la quota in 10 rate annue, e per diverse tipologie di interventi: interventi che riducono il fabbisogno energetico aumentando la performance energetica globale dell edificio; coibentazione dell edificio; installazione di solare termico; sostituzione di generatore termico; sostituzione di scaldaacqua elettrico con pompa di calore per acqua calda sanitaria. Il conto termico (CET) Il conto energia termico è un incentivo nazionale applicato alla generazione di energia termica da fonte energetica rinnovabile. Si rivolge agli enti pubblici e ai privati, per esempio persone singole, condomini, società e aziende agricole. I beneficiari possono realizzare gli interventi direttamente o per mezzo di una società di servizi energetici, con un contratto di finanziamento tramite terzi, in contratto per servizi energetici o un contratto a risultato garantito (EPC). L incentivo è calcolato sulla base del tipo di azione e, in media, può andare dal 40 al 60 % dei costi di investimento. L incentivo viene corrisposto in tranche annue per un periodo da 2 a 5 anni a seconda dell intervento realizzato. Le seguenti azioni ricadono nel campo di azione dell incentivo, se realizzate da privati: sostituzione di generatori termici con pompe di calore elettriche o a gas; sostituzione del generatore di calore con caldaie a biomassa; installazione di collettori solari termici e impianti di solar cooling.. 23

24 Principali barriere e soluzioni Diverse sono le barriere che devono essere superate per riuscire a sviluppare in maniera corretta questo tipo di modello di business: assenza di soluzioni standardizzate per ridurre i tempi di approvazione del progetto e da inserire nella valutazione ordinaria del business (per esempio due diligence) alta rilevanza dell affidabilità creditizia della società che deve ricevere il finanziamento incertezza del quadro legale e normativo assenza di garanzie in caso di fallimento delle controparti In generale si considera come la principale barriera la mancanza di una suddivisione equilibrata del rischio: una soluzione ritenuta accettabile e risolutiva è la costituzione di garanzie, come i fondi di garanzia, oppure incentivi specifici legati al contratto EPC che possano ridurre il rischio e quindi aumentare l IRR di un progetto, arrivando così ad ampliare il panorama di progetti che possano essere finanziati con questo meccanismo. La situazione attuale conserva alcuni fattori critici, ma si pensa in generale che possa fungere da elemento adiuvante un percorso verso la standardizzazione degli strumenti di analisi, dei contratti e delle procedure di monitoraggio e verifica. 24

25 BIBLIOGRAFIA [1] Eurostat - ec.europa.eu/eurostat/web/energy/data/database [2] ISTAT 15 o Censimento Popolazione e Abitazioni [3] Ministero dello Sviluppo Economico Rapporto sul Sistema Distributivo Anno 2013 [4] ENEA Rapporto Annuale Efficienza Energetica 2015 [5] Politecnico di Milano and ENEL Foundation Stato e prospettive dell efficienza energetica in Italia Rapporto 1/2013 [6] Ministero dello Sviluppo Economico Piano d Azione Italiano per l Efficienza Energetica 2014 [7] Politecnico di Milano, Energy & Strategy Group Energy Efficiency Report

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