IL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI ZOOTECNICI
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- Gianluca Raimondi
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1 IL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI ZOOTECNICI
2 ALCUNE DEFINIZIONI CAMPIONE Frazione rappresentativa di un lotto che viene prelevata per svolgere analisi di laboratorio LOTTO DI PRODUZIONE Frazione omogenea di una produzione - in quantita definita - proveniente da una lavorazione effettuata nelle stesse condizioni operative senza interruzione e/o sospensioni (impiegando le stesse materie prime, gli stessi operatori, gli stessi macchinari ) ALIQUOTA frazione rappresentativa di ciascuna parte del campione
3 ALCUNE DEFINIZIONI CAMPIONE ELEMENTARE Quantitativo di materiale prelevato in un solo punto della partita. CAMPIONE GLOBALE Campione ottenuto riunendo e mescolando tutti i campioni elementari prelevati dalla partita CAMPIONE FINALE (O DI LABORATORIO) Campione ricavato riducendo il campione globale, previa adeguata miscelazione, con l intenzione di destinarla all analisi di laboratorio
4 BUONE PRATICHE DI CAMPIONAMENTO Attrezzature idonee per evitare contaminazione dei campioni Indicare sul verbale le modalità di prelievo per evitare contaminazioni Mangimi liquidi in contenitori con doppio tappo o chiusura ermetica Mangimi solidi in idonee buste di cartone rinforzato Non idonei campionamenti in sacchetti di plastica Sigilli inviolabili con contrassegno ASL o organismo di prelievo Campioni confezionati ai sensi di legge Omogeneità tra le aliquote e perfetta conservazione del campione
5 QUANTITA DEI CAMPIONI DA PRELEVARE PESO DELL UNITA CAMPIONARIA: SULL ESPERIENZA CI SI BASERA SULLA NORMATIVA SUI SUGGERIMENTI DEL LABORATORIO
6 QUANTITA CAMPIONE = QUALITA ANALISI La quantità del campione deve essere adeguata per l analisi I campioni insufficienti rischiano di non essere rappresentativi quantitativi molto elevati creano difficoltà al momento della miscelazione prima del prelievo per l analisi
7 IL CAMPIONE DEVE ESSERE RAPPRESENTATIVO... Il campione è parte determinante nell influenzare il risultato analitico Definire un protocollo operativo per ogni tipo di campionamento Conoscere la finalita del campionamento Conoscere la matrice (matrici deperibili e non) Valutare le analisi di laboratorio necessarie
8 NORME LEGISLATIVE D.M. 20 aprile G.U. del n. 165 Modalità di prelevamento dei campioni per il controllo ufficiale per gli alimenti degli animali ISO/TC/34/10 n. 324 Foraggi D.M G.U. del n. 90 Latte D.M del G.U. n.33 del Micotossine nelle derrate alimentari
9 STRUMENTI/TECNICHE GLI STRUMENTI NECESSARI PER IL PRELEVAMENTO DEVONO ESSERE COSTRUITI CON MATERIALI CHE NON CONTAMINANO I PRODOTTI CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI SOLIDI Campionamento manuale: - Pala a fondo piatto e a bordi laterali verticali - Sonda a setto lungo o a partizioni (es. sonda Nobbe) Campionamento meccanico - Dispositivi per il campionamento di alimenti in flusso - Divisori
10 TIPO DI ALIMENTO CAMPIONE ELEMENTARE CAMPIONE GLOBALE CAMPIONE FINALE Alimenti alla rinfusa Partita < 2.5 t 7 4kg 500g Partita > Xpeso in ton (max=40) Alimenti confezionati 1-4 conf Confezioni >1kg 5-16 conf >16 conf Confezioni < 1kg n.confezioni 4 confezioni n. confezioni 4 4 kg peso di 4 confezioni 500g Alimenti liqudi o semiliquidi 1-4 recip n.recipienti Recipienti > 1l Recipienti <1l 5-16 recip >16 camp. 4 n.recipienti (max=40) 4 litri 500 ml 4 Alimenti minerali formellati e mattonelle di Sali minerali Un formellato o mattonella per partita di 25 unità con un max di 4 4 kg o 4 formellati o mattonelle 500g
11 METODI PER IL PRELIEVO DI CAMPIONI E METODI DI ANALISI PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEI TENORI MASSIMI DI TALUNI CONTAMINANTI AFLATOSSINE DM 23 dicembre 2000 del 9 febbraio Recepimento Dir 98/53/CE Prodotto Peso partita (t) Peso o numero partita Numero campioni elementari Peso campione globale (kg) Fichi secchi e altra t frutta secca < * 30 Arachidi, pistacchi, t noci del Brasile e > 125 e < sottopartite altra frutta a guscio 15 e t < * 30 Cereali t > 30 e < sottopartite e t < * 1 10 * in funzione del peso della partita
12 CAMPIONAMENTO Requisiti quantitativi Campioni globali Destinati al controllo di sostanze o di prodotti ripartiti in modo non uniforme negli alimenti (es. micotossine) Il numero di campioni globali dipende dalle dimensioni della partita. La massa dei campioni elementari destinati a costituire un campione globale non può messere inferiore a 4 kg Annotare la provenienza di ciascun campione globale
13 CAMPIONAMENTO Requisiti quantitativi Campioni finali Mescolare con cura il/i campione/i globale/i per ottenere un campione omogeneo, riducendo la sua massa con un divisore meccanico o con il metodo della suddivisione in quarti La massa del campione finale destinato all analisi non deve essere: < 0,5 kg per alimenti solidi (1 kg per i foraggi) < 0,5 l per alimenti liquidi o semiliquidi
14 CAMPIONAMENTO E necessario prelevare e formare i campioni con tutta la rapidità possibile e le precauzioni necessarie per evitare qualsiasi alterazione o contaminazione del prodotto Le superfici e i recipienti e gli strumenti destinati a ricevere i campioni devono essere puliti ed asciutti Il tempo che intercorre tra il prelievo e la consegna per l analisi deve essere il più breve possibile e non > a 24-36h Conservazione: tutti i campioni vanno tenuti in luogo fresco e asciutto fino alla consegna al laboratorio, se possibile in frigorifero (latte)
15 CAMPIONAMENTO Prelievi ufficiali Redigere un verbale che permetta di identificare senza equivoci la partita campionata, la data e il luogo di campionamento Formare 4 campioni finali di massa ca uguale. Sigillare ed etichettare le confezioni in modo che non possano essere aperti senza violare il sigillo 3 campioni sono destinati al laboratorio di analisi con copia del verbale; il 4 campione viene lasciato al detentore della merce
16 L art. 15 del DPR 26 marzo 1980 N 327 esamina le informazioni che un verbale di prelievo deve contenere e le distingue in: OBBLIGATORIE Tutte le informazioni necessarie a rendere valido un prelievo EVENTUALMENTE NECESSARIE Tutte le informazioni significative per lo specifico prelievo a cui si riferiscono
17 INFORMAZIONI OBBLIGATORIE N d ordine Data, ora e luogo del prelievo Generalità e qualifica delle persone che eseguono il prelievo Nome o ragione sociale e ubicazione del luogo del prelievo nonché le generalità di colui che ha assistito al prelievo Indicazioni sulla natura della merce Indicazione sulle condizioni ambientali di conservazione Modalità di prelievo Dichiarazione che il titolare dell impresa o un suo rappresentante o il detentore ha trattenuto una copia del verbale ed un campione
18 INFORMAZIONI OBBLIGATORIE Indicazioni sulla natura della merce Indicazione sulle condizioni ambientali di conservazione Modalità di prelievo Dichiarazione che il titolare dell impresa o un suo rappresentante o il detentore ha trattenuto una copia del verbale ed un campione Dichiarazione che il verbale è stato letto alla presenza dell interessato e che è stato sottoscritto dal medesimo o la dichiarazione di non sottoscrizione Firma dei verbalizzanti, firma del titolare dell impresa o detentore della merce
19 IN ACCETTAZIONE L analisi di tutte le voci può essere utilizzata come una check-list di controllo per l individuazione precoce di errori ed evitare la generazione e gestione di ERRORI PRE-ANALITICI ERRORI POST-ANALITICI
20 ERRORI PRE-ANALITICI Una volta individuato in sede pre-analitica un errore... CAMPIONE SEGREGATO Comunicazione con l Organo prelevatore Risoluzione Inoltro in laboratorio Annullamento del prelievo
21 ERRORI POST-ANALITICI Una volta che un errore non è stato individuato in sede di accettazione... CAMPIONE VIENE PROCESSATO IN LABORATORIO Risultato conforme Risultato non conforme Contestazioni! Revisioni di analisi Problemi di gestione dei dati a scopo epidemiologico Annullamento
22 CAMPIONAMENTO CORRETTO CORRETTO RISULTATO UN CORRETTO CAMPIONAMENTO ESEGUITO SUL CAMPO E ESSENZIALE PER OTTENERE RISULTATI AFFIDABILI NELLE SUCCESSIVE FASI ANALITICHE
23 FATTORI DETERMINANTI LO SVILUPPO DI UN PIANO DI CAMPIONAMENTO Tipo di derrata Limiti soglia di accettabilità Grandezza del campione prelevato Preparazione del campione Disponibilità di metodi di analisi quantitativi Valutazione dei tempi di risposta Scelta dei punti di campionamento (campo, navi, ecc.)
24 CAMPIONAMENTO PIANO Cosa, dove, perché come e quanto PROCESSO DI CAMPIONAMENTO Addestramento del personale MEZZI DI CAMPIONAMENTO Strumentazione
25 CAMPIONAMENTO LATTE E la matrice più facile da campionare in quanto è di per sé omogenea. Prelevare il campione subito dopo agitazione nel tank di raccolta. Riunire i campioni prelevati da diversi serbatoi di una stessa partita. Nel caso di prelievi individuali, prelevare il latte della mungitura complessiva ad esclusione di quello dei primi getti e di sgocciolamento.
26 CAMPIONAMENTO LATTE Strumenti/Tecniche Campionamento Manuale Automatico/semiautomatico Attrezzatura in acciaio inox (miscelazione, campionamento ) Gli stantuffi e gli agitatori devono essere tali da garantire un sufficiente rimescolamento senza provocare lo sviluppo di rancidità I mestoli devono essere di lunghezza tale da consentire il prelievo in qualsiasi punto del recipiente e di capacità non inferiore a 50ml
27 CAMPIONAMENTO ALIMENTI ZOOTECNICI Pellet e sfarinati Matrice abbastanza omogenea L attenzione può essere rivolta maggiormente alla significatività del campione (valutare lo stoccaggio del campione)
28 CAMPIONAMENTO Sonda Nobbe per il prelievo di sfarinati e granaglie Asta cilindrica cava di cm 92 costituita da 2 tubi concentrici di lamiera di ottone, aventi sul fianco 4 aperture rettangolari allineate.
29 Faccio un prelievo per verificare che il mio miscelatore (produzione di mangime per auto consumo aziendale) funzioni bene (miscela bene)
30
31 OK!
32 CAMPIONAMENTO ALIMENTI ZOOTECNICI Foraggi freschi e insilati Il prelievo deve rappresentare il più possibile la trincea (in alto, al centro, in basso) il cappello e le pareti laterali non sono rappresentative del campione (deterioramento) L unifeed è una matrice critica per la forte (composizione variabile, costituenti diversi). disomogeneità
33 PARETE LATERALE CAPPELLO
34 PRELIEVO
35 CAMPIONAMENTO ALIMENTI ZOOTECNICI Foraggi affienati ed essiccati Matrice disomogenea Prelevare piccole quantità in punti diversi della balla (interno, esterno) e da balle diverse Erba medica: evitare la perdita di alcune parti quali le foglie e, se si preleva direttamente dal campo, tagliarla all altezza a cui normalmente viene falciata
36 BALLONE DI MEDICA
37 BALLONE DI MEDICA
38 INSILATO DI MAIS
39 INSILATO DI MAIS
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