Donare quello che serve quando serve
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- Gianmaria Arcuri
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1 Donare quello che serve quando serve Incontri Trasfusionali Ordine dei Medici di Parma
2 D.Lgs n Dicembre Articolo 2 - Definizioni «Unitàdi raccolta»: strutture incaricate della raccolta, previa autorizzazione delle regioni o province autonome competenti, gestite dalle associazioni dei donatori volontari di sangue convenzionate e costituite ai sensi della normativa vigente; le unita' di raccolta, gestite singolarmente o in forma aggregata dalle predette associazioni, operano sotto la responsabilita' tecnica del servizio trasfusionale di riferimento; Articolo 4 - Autorizzazione e accreditamento dei Servizi Trasfusionali Le attivitàrelative alla raccolta e al controllo del sangue umano e degli emocomponenti, ivi inclusa l'esecuzione degli esami di validazione biologica previsti dalla normativa vigente, a qualunque uso siano destinati, nonchèalla loro lavorazione, conservazione, distribuzione e assegnazione, ove siano destinati alla trasfusione, sono effettuate unicamente dai servizi trasfusionali di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), e, limitatamente alle attivitàdi raccolta del sangue e degli emocomponenti, dalle unitàdi raccolta di cui all'articolo 2, comma 1, lettera f), che abbiano entrambi ottenuto, ai sensi della normativa vigente, l'autorizzazione e l'accreditamento secondo le modalità previste dalla regioni e dalle province autonome.
3 3 La Storia dell U.d.R. L AVIS Provinciale di Parma èstata costituita nel Inizialmente èstata un emanazione della Comunale di Parma dalla quale si èstaccata dando vita ad alcune sezioni nella provincia: Sissa, Fidenza, San Secondo, Busseto, Fontevivo e Sorbolo. In quell epoca la raccolta a Parma e in Provincia veniva eseguita dall equipe del ST, all interno di locali provvisori. Alla fine degli anni 60 si sono verificate alcune importanti innovazioni organizzative: Verifica della possibilità di effettuare direttamente la raccolta. Promuovere la costituzione di nuove sezioni nella provincia di Parma. Nel 1972viene concessa dalla Direzione Sanitaria Ospedaliera, il sevizio di raccolta presso le sedi periferiche, con l utilizzo di propria equipe e di una autoemoteca. Il 3 gennaio 2003 viene abbandonata l autoemoteca, utilizzando per la raccolta del sangue solo le sedi sul territorio dislocate nelle 47 sezioni. Il19 aprile 2010 apertura del Centro Fisso AVIS a San Pancrazio, con inizio della raccolta del s.i. Il 14 giugno 2010 inizio raccolta del plasma. Il 1 febbraio 2013 acquisizione del punto di raccolta di Fidenza, fino ad allora articolazione organizzativa del ST. Il ottobre 2013 visita accreditamento come da Accordo Stato Regioni recepito dalla Regione Emilia Romagna.
4 Responsabile Unitàdi Raccolta 4 Fiorella Scognamiglio Responsabile Unità di Raccolta AVIS Provinciale Parma Medico Le mansioni del medico responsabile dell U. d. R. sono: Garantireche la raccolta del sangue intero ed emocomponenti avvenga nel rispetto delle normative in accordo con il Servizio Trasfusionale (Direttive Tecnico Gestionali). In collaborazione con il Responsabile Qualitàaspetti gestionali del Sistema Qualità. Valutazione degli esami dei donatori. Formazione personale collaboratore e associativo. Educazione al dono nelle scuole di ogni ordine e grado.
5 5 Organigramma U.d.R.
6 La Realtà Territoriale - Prima Accreditamento 6
7 La Realtà Territoriale - Dopo Accreditamento 7 19 Sedi Accreditate 11 Sedi con Criticità Tecnologiche 19 Sedi Non Idonee
8 La Realtà Territoriale - Oggi 8
9 Il Centro Regionale Sangue 9 Il sistema sangue èil risultato di un importante sinergia tra Regione, Aziende sanitarie e associazioni di volontariato, e di una importante collaborazione con gli Enti Locali. Dal 2008 l assetto istituzionale e organizzativo si è adeguato alle novità introdotte dalla legge n.219/2005. Il CRS èla struttura di coordinamento e di controllo tecnico e scientifico, che opera sulla base di indicazioni regionali e in sinergia con il Centro Nazionale Sangue.
10 Piano Sangue Il piano sangue èil documento programmatico che definisce gli indirizzi, le azioni, gli obiettivi, le sfide che il Sistema Sangue Regionale si pone nel prossimo triennio. RIORDINO DELLA RETE DELLA RACCOLTA La Regione Emilia-Romagna èdotata di una articolatissima rete per la raccolta, istituzionale e associativa, che ha fino ad oggi garantito un adeguato supporto all autosufficienza regionale, ma che sicuramente presenta gradi diversi di efficienza e di qualitàoperativa. Ènecessario prevedere un importante riordino, insieme con le Associazioni e Federazioni del volontariato, che garantisca un equilibrio tra il decentramento delle attivitàdi raccolta e le esigenze di standard qualitativi adeguati alle normative e compatibili con i criteri di sostenibilitàeconomica oggi non eludibili. Si pone inoltre come non piùrimandabile la programmazione della raccolta in stretta dipendenza con le specifiche necessitàdel paziente da trasfondere al fine di ottenere il miglior prodotto trasfusionale, adeguato per quantitàe qualità, evitando ogni spreco. AUTOSUFFICIENZA DI EMOCOMPONENTI E PLASMADERIVATI
11 I Numeri del
12 Programmazione Raccolta 1 2 Da anni la programmazione della raccolta avviene con la stesura di un calendario annuale concordato con il Direttore del Servizio Trasfusionale. Le uscite sono quotidiane, si lavora sette giorni su sette. I donatori sono invitati alla donazione rispettando l intervallo di donazione, tramite cartolina o sms. Presentazione spontanea del donatore presso i pdr. Chiamata relefonica per emergenza su richiesta del ST.
13 Il Futuro 1 3 Chiamata per Gruppo Sanguigno (Bacino donatori) Riordino UdR Strutture di eccellenza, riducendo i PdR. Chiamata donatori su appuntamento. Confronto continuo con il ST, in base alla procedura sulla programmazione della raccolta. Incentivare le donazioni di plasma e piastrine. Formazione Personale (Medico e Infermieristico)
14 GRAZIE A presto
ASSESSORATO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO PER LE ATTIVITÀ SANITARIE E OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO Servizio 6 Trasfusionale Centro Regionale Sangue
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