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1 PHOENIX ARCHEOLOGIA S.r.l. via M. e L. Mancinelli n.4, BOLOGNA tel-fax: archfeni@gmail.com archfeni@cert.cna.it cod.fisc., p.iva, Reg.Imp. (BO) C.C.I.A.A. (BO) REA n capitale sociale interamente versato euro ,00 COMUNE DI MINERBIO (BO) CARTA DELLE POTENZIALITÀ ARCHEOLOGICHE DEL TERRITORIO COMUNALE 1.C. RELAZIONE SULLE EVIDENZE STORICO ARCHEOLOGICHE luglio 2016

2 2 Elaborato 1.C - Relazione sulle evidenze storico archeologiche Premessa Il presente documento illustra i risultati delle ricerche archivistiche, svolte esclusivamente negli archivi della Soprintendenza archeologica dell Emilia Romagna (di seguito SAR - ERO), e bibliografiche, per la realizzazione di una carta del noto relativa al Comune di Minerbio (BO). L indagine archivistico bibliografica è stata svolta dal dott. Fabrizio Gambetta, e dal sottoscritto, per Phoenix Archeologia S.r.l. La direzione scientifica è del dott. Tiziano Trocchi, della Soprintendenza Archeologia Emilia Romagna. La presente ricerca riguarda il territorio Comunale di Minerbio, nonché alcuni siti ubicati poco oltre i suddetti confini, inclusi nella presente ricerca proprio per la distanza ravvicinata rispetto al sopraccitato ambito amministrativo. La Tavola di riferimento generale è la Tav. 2.B (= elaborato 2B), si vedano anche le Figg. 5 e 6. Alla schedatura dei siti è stata dedicata un apposita piattaforma GIS, con possibilità di aggancio alla schedatura su database. Impostazione metodologica e dati di sintesi L acquisizione dei dati per la realizzazione di una carta del noto per il territorio comunale di Minerbio è avvenuta mediante una ricerca d archivio e bibliografica. Sono inoltre state acquisite le scede redatte per la precedente carta archeologica di Minerbio, secondo un sistema di siti inseriti nel precedente PSC, quadro conoscitivo. Anche tale schedatura, per certi versi insufficiente, seppure frutto di ricerche originali sul campo, è stata rivista alla luce dei criteri schedografici attuali, conservando comunque nella relativa scheda il richiamo alla vecchia schedatura del PSC precedente. La ricerca archivistica è stata svolta principalmente nell Archivio Storico e nell Archivio Scavi della Soprintendenza Archeologia Emilia Romagna e comprende un inquadramento storicoarcheologico, che rappresenta una sintesi delle conoscenze dell area comunale con una schedatura e mappatura delle presenze/assenze archeologiche. Tali indagini sono state integrate con i dati pregressi acquisiti tramite ricerca bibliografica, tenendo in considerazione carte e schedature, anche parziali, già redatte per quest ambito territoriale. Questi i titoli presi in considerazione per lo specifico della schedatura dei siti di Minerbio:

3 3 BOTTAZZI G. 1997, Ambiente ed insediamenti in area bolognese nell età del bronzo, Le terramare: la più antica civiltà padana, Milano, 1997, p BRIZIO E. 1898, Epoca preistorica, pp. CV, CXVIII. FANTAZZINI C. 2004, La Beata Vergine del Melo di S. Giovanni in, Strenna Sorica Bolognese, LIV, GOZZADINI G. 1863, Intorno ad altre settantuna tombe del sepolcreto etrusco scoperto presso a Bologna, p. 3. MORICO G. NEGRELLI E. 1993, Tutela archeologica sul tracciato dei metanodotti nella pianura bolognese, Studi e documenti di archeologia, VII, Bologna, 1993, p RIZZO E. 1989, L antica pieve di San Marino e i suoi comuni, Bologna, 1989, p. 54. SILVESTRI E. 1999, La via Armiggia e un sepolcreto tardoantico nel podere S.Andrea a Bagnarola di Budrio (Bologna), Archeologia dell Emilia Romagna, III, Firenze, 1999, p Rizzo E. 1989, L antica pieve di San Marino e i suoi comuni, Bologna, 1989, p. 54. VINCI G. 2012, L Abitato dell Età del Bronzo di S. Giovanni in (Minerbio - BO), IpoTESI di Preistoria, 5, 2012/1, pp VITALI D. 1985, Monte Bibele (Monterenzio), Kleine Schriften aus dem vorgeschichtlichen seminar Marburg 1985, pp SCARANI R. 1963, Preistoria dell Emilia Romagna, II, nuovi contributi, repertorio di scavi e scoperte, Documenti e studi c.d. Deputazione di Storia Patria per le provincie di Romagna, VIII, 1963, p ZANNONI A. 1876, Gli Scavi della Certosa di Bologna, p. 10. La Carta Archeologica include anche gli elementi della centuriazione e storico-archeologici infrastrutturali del territorio, per i quali ci si è rifatti alla documentazione già precedentemente acquisita. È stata realizzata una scheda unica per la centuriazione, con sottonumeri per distinguere i singoli assi centuriali. Come per le schede precedenti è stato comunque conservato un richiamo alla schedatura precedente. Schede sono state riservate anche alle cosiddette assenze archeologiche, ovvero a tutte le esplorazioni che, seppure controllate archeologicamente, non hanno restituito dati archeologici. Tenuto conto dell estensione dello scavo e della sua profondità, tali esplorazioni danno comunque un indicazione di tipo archeologico, per quanto negativa. La schedatura e la rappresentazione cartografica dei siti (GIS dedicato) La schedatura adottata (si veda elaborato 1.A. SCHEDE DEI SITI ARCHEOLOGICI) segue il modello proposto nelle Linee Guida per l elaborazione della Carta delle potenzialità archeologiche

4 4 del territorio elaborato dalla Soprintendenza Archeologia congiuntamente alla regione Emilia Romagna (d ora in poi semplicemente Linee Guida ). Le schede di sito sono state redatte in word, successivamente esportabili in pdf. La sigla alfanumerica indicante ogni singola attestazione antepone al numero di sito le prime tre lettere del Comune di Minerbio, ad es. MIN001. Sono stati schedati pure alcuni siti fuori comune, nel qual caso è stata utilizzata la sigla di suffisso FC (Fuori Comune). La prima parte della scheda (localizzazione e riferimenti geo-topografici) riguarda i riferimenti geografici e cartografici per l ubicazione del sito. Per l ubicazione puntuale ed areale dei singoli siti (si veda infra) sono stati acquisiti, informatizzati e georeferenziati gli elaborati cartografici a grande scala o piccola scala provenienti dalle fonti bibliografiche e / o archivistiche. Per quanto riguarda i riferimenti geo-topografici ogni singola scheda riporta la base cartografica di riferimento (CTR 1/5000), la quota assoluta reperibile sulla base cartografica in prossimità del sito e le coordinate espresse secondo il sistema di proiezione geografica codice EPSG La seconda parte indica l oggetto del ritrovamento del quale si riporta la qualificazione cronologica (datazione) e il tipo di deposito (ad es. funerario, insediativo, rinvenimento sporadico, ecc.). Qualora questi dati provengano da indagini archeologiche, la sezione dedicata agli scavi specifica la tipologia d indagine. L individuazione riporta il grado di ubicabilità della segnalazione, in cui certo indica un ubicazione ottenuta tramite misure e rilievi attinti dai dati d archivio, mentre approssimativo indica invece un grado di ubicabilità viziato dal posizionamento primario ottenuto da carte a grande scala. La terza parte è descrittiva e comprende sia i caratteri ambientali, sia le specifiche di tipo archeologico (caratteristiche del contesto, profondità del rinvenimento, datazione specifica, materiali provenienti dal contesto). Segue, infine, la specificazione delle fonti (Toponimo, Documenti D Archivio, Bibliografia). A corredo di ogni scheda vi è la rappresentazione cartografica di dettaglio, come peraltro visibile nelle Tavole di specifica ubicazione dei siti. La Tavola di riferimento generale è la Tav. 2.B (= elaborato 2B).

5 5 Tutti i siti sono stati rappresentati nel GIS a livello puntiforme (file: Minerbio_siti_punti.shp), sia perché per non tutti i siti è disponibile una documentazione tale da permettere l esatto posizionamento areale, sia per il fatto che si ha l esigenza di una rappresentazione schematica di tutti i siti nel caso di cartografie di insieme a grande scala. Per i siti dotati di una documentazione di dettaglio quanto alla georeferenziazione si è provveduto al posizionamento per aree (file: Minerbio_siti_poligoni.shp), indicando l estensione del sito in quanto e nella misura in cui esplorato archeologicamente. In sostanza quindi sono stati indicati gli ambiti dello scavo archeologico oppure degli areali di superficie entro i quali il sito è stato visto e documentato. Si tratta dunque tecnicamente delle finestre archeologiche mediante le quali è stato possibile individuare ogni specifico contesto archeologico. Se tali finestre hanno riguardato degli ambiti parziali del sito, come più spesso avviene, ciò vuol dire che non esauriscono il contesto archeologico in quanto tale, e dunque i limiti di quest ultimo possono ben oltrepassare la finestra archeologica contingente, sia essa uno scavo o una ricerca di superficie. Dunque come regola generale è possibile affermate che tutti i siti sono stati rappresentati in modo puntiforme, mentre solo una parte di essi è stata rappresentata anche come poligoni. Nel GIS, e dunque nelle carte derivanti da esso, i siti sono stati rappresentati per cronologia, tenuto conto del sistema di rappresentazione consigliato dalle Linee Guida. Nel caso di siti con cronologie differenziate, è stata scelta una rappresentazione policromatica, a cerchi concentrici nel caso dei puntiformi, a strisce nel caso dei siti disegnati per poligonali. Per gli assi centuriali si è scelta una rappresentazione per linee (file: Minerbio_persistenza_centuriazione.shp). La scheda (MIN064), unica per tutti gli assi, fa riferimento a una serie di sottonumeri che distinguono le singole situazioni lineari.

6 6 Caratteri del sistema insediativo nelle diverse fasi di antropizzazione del territorio di Minerbio Il territorio in esame è caratterizzato dalla presenza di dossi originati dai paleoalvei dei corsi d acqua abbandonati in età olocenica. Solitamente, in prossimità dei paleoalvei e dei paleodossi, affiorano depositi a granulometria più grossolana (sabbie e sabbie limose) mentre, nelle zone interdossive, si posizionano terreni alluvionali costituiti da granulometrie fini (limi, limi sabbiosi, argille e argille limose). I corsi d acqua attuali sono stati profondamente modificati dall uomo e sostanzialmente costituiscono un sistema di bonifica articolato, fortemente influenzato dalla centuriazione romana e dalle successive modificazioni intervenute a partire dall età altomedievale. Due i paleoalvei collocati nel territorio di interesse: in primo luogo un percorso del Savena Abbandonato, insistente nel settore occidentale, e in secondo luogo un percorso che si diparte dal primo all altezza di Lovoleto e che raggiunge il centro abitato di Minerbio, per poi arrivare a Baricella. Si tratta di vecchi percorsi del Savena, entrambi con direzione SW-NE. Da questi paleoalvei principali si dipartono altri rami minori, oppure ventagli di rotta. In conseguenza di questo regime paleoidrografico il territorio è segnato dalla presenza di due unità geomorfologiche principali. La prima è caratterizzata dalla presenza di paleodossi e paleoalvei, con litologie un poco più grossolane, la seconda coincide con le aree depresse interdossive, zone a deflusso idrico difficoltoso, poste tra il Canale Savena Abbandonato e il centro abitato Minerbio, e, nella parte orientale del territorio, ad E dello Scolo Zena. Studi geomorfologici mirati 1 hanno mostrato la presenza di un vecchio corso dell Idice attraverso le tracce di antichi canali fluviali posti nella fascia di colmo del dosso relativo, lungo l attuale strada provinciale S. Donato. Altre tracce di paleoalvei posti ad E di tale dosso ne rappresentano i canali di rotta alla destra idraulica. Ad O, passante per Minerbio, vi era il corso medievale del torrente Savena (Savena Vecchio), cui sono da ricollegare ulteriori tracce di rotte e ventagli di rotta (Fig. 1). 1 Ad esempio CREMONINI S., Il torrente Savena oltre i limiti dell'analisi storica. Un esempio di 'Archeologia fluviale', «Atti e Memorie di Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna», 42, 1992, pp

7 7 Fig. 1. Restituzione delle tracce paleoidrografiche da immagine satellitare nell area di S. Giovanni in (da VINCI G., L'abitato dell'età del bronzo di S. Giovanni in (Minerbio - BO), «IpoTESI di Preistoria», 5, 2012, 1, pp Il primo popolamento dell area in esame (Figg. 2 e 5), dopo che il territorio era divenuto più stabile, si data all età del Rame. Il sito MIN036, dovuto a recentissimi interventi presso la centrale SNAM, è sufficientemente indicativo di una situazione che si deve prospettare molto più diffusa di quanto si possa percepire allo stato attuale delle conoscenze. Si tratta di resti di capanne ritrovate a una quota di circa 4,5 metri di profondità dal p.d.c. attuale. Dunque una profondità sensibile che non molto spesso viene raggiunta nelle lavorazioni edili o infrastrutturali, cosa che in parte può spiegare la relativa rarità di queste attestazioni a Minerbio. Comunque è certamente dall età del Bronzo che il popolamento comincia a essere percepito in modo più cospicuo, almeno dal punto di vista archeologico, seppure anche in questo caso si abbia a che fare con una sola attestazione. Si tratta dell importante sito di San Giovanni in (MIN001), ubicato in un area a destinazione agricola, nei campi delimitati a Nord-Est da via Pedagna e a Sud- Ovest dallo Scolo Zena. Posto appena al di sotto dei campi coltivati, è individuabile in superficie grazie al colore scuro del terreno antropizzato intaccato dall azione dell aratro, e presenta un estensione approssimativa di 4,5 ettari; le ricognizioni di superficie e i sondaggi effettuati hanno restituito materiale databile alle fasi più tarde dell età del Bronzo. L area interessata risulta visibile anche dalle fotografie aeree e satellitari, che hanno permesso di ipotizzare la presenza di un fossato

8 8 perimetrale, ciò che sembra confermato anche dai carotaggi eseguiti nel Gli stessi carotaggi hanno permesso di verificare l originaria ubicazione dell insediamento su di un alto geomorfologico, ora nascosto dall accumularsi della stratificazione successiva e dalle operazioni di sistemazione agricola. quantità delle attestazioni di Minerbio a confronto assenze archeologiche 5 età postmedievale 1 età medievale 12 età tardoantica 3 età romana 46 età del Ferro 5 età del Bronzo 1 età del Rame 1 Fig. 2. Grafico recante le quantità delle attestazioni presenti nel territorio comunale di Minerbio (BO), suddivise per fasce cronologiche. Le attestazioni riguardo all età del Ferro sono relativamente più numerose, e tendono a distribuirsi più uniformemente sul territorio. Scavi recentissimi hanno potuto affrontare una necropoli etruscoceltica (MIN025), dato che viene ad aggiungersi alla vecchia notizia sul rinvenimento, presso Ca Melo, di un sepolcreto gallico nel pieno XIX secolo (sito MIN057 - notizia del 1856). Oltre a questi dati riguardanti necropoli, sono state individuate tracce di abitato (MIN036) e generici paleosuoli antropizzati (come MIN032). Come di consueto è l età romana ad essere l epoca con maggiori attestazioni, ben 46 sul totale. A ben guardare, tuttavia, i siti esplorati per indagini di scavo estensive sono assai rari, e solo di recente si possono aggiungere altri dati. Tra le attestazioni più importanti va annoverata la villa rustica parzialmente esplorata a Ca de Fabbri (sito MIN051). Il sito è ubicato in un area a destinazione agricola/industriale, a Nord-Est di via dei Ronchi, nei campi compresi tra questa e lo scolo Fiumicello, oltre la località C. Giordano, nella frazione Ca de Fabbri. Uno scavo stratigrafico d'emergenza ha

9 9 portato all'individuazione di quattro ambienti appartenenti alla parte settentrionale di una villa rustica di età romana, databile tra I e IV secolo d.c. Il sito era dotato anche di doliarium, costituito da almeno 6 dolii interrati. La presenza di numerosi laterizi stracotti porta a ipotizzare l'esistenza di una fornace nelle vicinanze, mentre la presenza di elementi per suspensurae rende plausibile la presenza di un sistema di riscaldamento dell'edificio, di cui però, allo stato attuale dello studio, non sussiste ulteriore traccia. Scavi più recenti hanno portato all individuazione di altre strutture e comparti di tipo produttivo (ad es. MIN013), caratterizzati anche da una notevole estensione, come mostrato dagli scavi più recenti (MIN031). In sostanza il territorio di Minerbio non differisce da quelli vicini per quanto concerne il popolamento di età romana. Come dimostrato dalla capillare distribuzione degli insediamenti nella parte Est del comune, che è anche quella nella quale la finestra geomorfologica consente una maggiore visibilità, le ville e gli insediamenti produttivi si disponevano all interno della griglia centuriale con una certa regolarità. È verosimile pensare che le zone di Minerbio che mostrano vistose assenze di insediamenti romani siano in realtà aree nelle quali i paleosuoli romani si trovano ad essere sepolti per i noti fenomeni geomorfologici di cui si parlava all inizio di questo capitolo. La centuriazione merita un discorso a parte. Doveva interessare originariamente quasi tutto il territorio in esame, appartenente alla pertica bononiense. Rimane attualmente in persistenza su alcuni assi, che sono stati puntualmente riconosciuti su base cartografica e schedati (MIN064 e sottonumeri). Va tuttavia rimarcato che si tratta solo di una porzione, minima per di più, di quello che doveva essere l assetto territoriale antico, in gran parte scomparso per una serie di fenomeni, naturali e antropici, che hanno gradualmente portato alla trasformazione del paesaggio dall età antica a quella medievale e moderna. Come i siti, le ville, le fattorie etc., anche la centuriazione si trova sepolta sotto le coltri arative o sotto gli ingenti depositi alluvionali post romani del Savena. Strade (spesso acciottolate), fossati, canali, sostanziavano sul terreno le infrastrutture centuriali, che solo attenti interventi di controllo e di scavo possono portare ad individuare. Infine l età medievale e postmedievale. Si tratta esclusivamente di tracce da survey, cioè dovute all osservazione dei terreni arati. Inoltre questi siti, forse imputabili a un insediamento che comincia a disperdersi nel territorio solo a partire dal bassomedioevo, tendono a distribuirsi anche al di sopra dei dossi fluviali più recenti, segno di una rioccupazione delle campagne dopo una certa stabilizzazione del territorio. Tali siti tuttavia necessitano di un ulteriore approfondimento, non solo tipologico (ville nel senso medievale del termine? Fattorie?) ma anche cronologico, perché spesso sono confusi in generiche attribuzioni di periodo che non contribuiscono ad una rigorosa ricostruzione storica del territorio.

10 10 Infine qualche nota riguardo alla valutazione generale dell insediamento archeologico. Il primo fatto da notare è che l insediamento, di tutte le epoche, tende a concentrarsi nella parte Sud-Est del territorio comunale. Questo è facilmente spiegabile per il fatto che si tratta di una zona tra le più antiche di questo settore della pianura bolognese, nel quale tendono ad affiorare paleosuoli risalenti fino alle epoche preromane. Probabilmente a ciò si deve aggiungere anche un altra considerazione, inerente al fatto che lungo l asse della via San Donato probabilmente insiste un paleodosso frequentato fin dalla più alta antichità, come direttrice di penetrazione verso la media pianura; un paleodosso che rimase asse portante di questo territorio fino all epoca medievale e che consentiva un collegamento con la zona del Basso Ferrarese tra Voghenza e Portomaggiore. Il secondo fatto, strettamente legato al precedente, riguarda invece lo stato di conservazione della risorsa archeologica, che sembra sottorappresentata negli altri settori del territorio minerbiese. Come invece mostrato anche dai più recenti ritrovamenti, ogni qualvolta si sia riusciti a raggiungere profondità sensibili mediante scavi estensivi, sono comparsi piani e suoli archeologici al di sotto degli alluvionamenti postromani dovuti ai vari corsi del Savena. Questo significa che tutta la fascia centrale e occidentale del territorio di Minerbio è sicuramente ad alto rischio archeologico, tuttavia al di sotto di una certa quota di profondità, che si è cercato di precisare mediante ricerche sul campo, che nei prossimi capitoli cercheremo di illustrare. Tipi di attestazione a Minerbio sepolture 4 abitati / zone produttive 7 paleosuoli / frequentazioni / canali 9 affioramenti di superficie Fig. 3. Grafico recante la tipologia dei rinvenimenti presenti nel territorio comunale di Minerbio (BO).

11 11 Infine una valutazione sulla tipologia dei rinvenimenti. Il grafico in Fig. 3 riporta 45 attestazioni da affioramenti di superficie, cioè una netta maggioranza rispetto alle altre categorie (sepolture, abitati e paleosuoli, in totale 20 attestazioni da scavo) che derivano invece da rinvenimenti di scavo. Questo non stupisce, in quanto gli affioramenti di superficie derivano, qui come altrove, da indagini più o meno sistematiche sul territorio, che ormai da anni vengono realizzate soprattutto da volontari e appassionati. Il fatto che si tratti di affioramenti di materiali portati alla superficie dalle lavorazioni agricole non ne inficia la validità come ritrovamenti a tutti gli effetti, essendo ormai dimostrata da anni l attendibilità del rapporto tra affioramento e ciò che è sepolto sotto la coltre arativa. Il problema sta nell individuare la tipologia dell insediamento, che sul piano della massima obiettività non potrebbe scaturire dal solo dato attualmente disponibile. È tuttavia altrettanto ovvio che nella maggior parte delle situazioni tali affioramenti alludono alla presenza di un insediamento rustico capillarmente diffuso. Per lo più si tratta di materiali di età romana, ma anche di epoca bassomedievale e rinascimentale. Sono dunque da considerarsi come attendibili spie di impianti rustici, ville e fattorie di età romana, e fattorie di età tardomedievale e moderna. Allo stesso modo gli affioramenti, come tali, sono in massima parte tracce di un insediamento le cui vestigia si trovano a scarsa profondità, generalmente tra i 50 e gli 80 cm dal p.d.c., più raramente oltre il metro di profondità. Conclusioni La presente ricerca ha evidenziato le tendenze del popolamento in un area di media-alta pianura. L analisi dei ritrovamenti archeologici permette di basare la carta del potenziale, che sarà trattata nei prossimi elaborati, su una base documentaria abbastanza affidabile. Dal punto di vista della georeferenziazione, come si accennava all inizio di questo elaborato, va sottolineato che è stato possibile effettuare posizionamenti per aree (per poligoni) solo in un numero limitato di casi, mentre per tutti i siti si è proceduto mediante il posizionamento di tipo puntiforme. Per alcuni poligoni da survey (che abbiamo posizionato riprendendo la precedente carta del noto relativa al PSC pregresso) ci si trova di fronte a perimetri di grande entità. In questi casi, come abbiamo specificato nelle singole schede, l area indicata va intesa come zona di massima dispersione dei reperti. È evidente che solo campagne più mirate e fondate su altre tecniche di indagine potrebbero aiutare nel circoscrivere meglio queste tracce. Bologna, 7 luglio 2016 Dott. Claudio Negrelli

12 12 Bibliografia (relazione e schede) BOTTAZZI G. 1997, Ambiente ed insediamenti in area bolognese nell età del bronzo, Le terramare: la più antica civiltà padana, Milano, 1997, p BRIZIO E. 1898, Epoca preistorica, pp. CV, CXVIII. FANTAZZINI C. 2004, La Beata Vergine del Melo di S. Giovanni in, Strenna Sorica Bolognese, LIV, GOZZADINI G. 1863, Intorno ad altre settantuna tombe del sepolcreto etrusco scoperto presso a Bologna, p. 3. MORICO G. NEGRELLI E. 1993, Tutela archeologica sul tracciato dei metanodotti nella pianura bolognese, Studi e documenti di archeologia, VII, Bologna, 1993, p RIZZO E. 1989, L antica pieve di San Marino e i suoi comuni, Bologna, 1989, p. 54. SILVESTRI E. 1999, La via Armiggia e un sepolcreto tardoantico nel podere S.Andrea a Bagnarola di Budrio (Bologna), Archeologia dell Emilia Romagna, III, Firenze, 1999, p Rizzo E. 1989, L antica pieve di San Marino e i suoi comuni, Bologna, 1989, p. 54. VINCI G. 2012, L Abitato dell Età del Bronzo di S. Giovanni in (Minerbio - BO), IpoTESI di Preistoria, 5, 2012/1, pp VITALI D. 1985, Monte Bibele (Monterenzio), Kleine Schriften aus dem vorgeschichtlichen seminar Marburg 1985, pp SCARANI R. 1963, Preistoria dell Emilia Romagna, II, nuovi contributi, repertorio di scavi e scoperte, Documenti e studi c.d. Deputazione di Storia Patria per le provincie di Romagna, VIII, 1963, p ZANNONI A. 1876, Gli Scavi della Certosa di Bologna, p. 10.

13 13 Elenchi Numero sito cronologia tipo località MIN001 Età romana / età del bronzo insediamento età bronzo / affioramento età romana S. Giovanni in MIN002 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in MIN003 Età romana affioramento di superficie Palazzina MIN004 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in MIN005 Età romana affioramento di superficie Palazzina MIN006 Età romana affioramento di superficie Palazzina MIN007 Età medievale affioramento di superficie Palazzina MIN008 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in MIN009 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in MIN010 Età medievale affioramento di superficie S. Giovanni in MIN011 Età romana paleosuolo / sepolture Ca' Nova MIN012 Età romana paleosuolo / sepolture Ca' Nova MIN013 Età romana strato di frequentazione / zona produttiva Ca' Nova MIN014 Età romana / età medievale affioramento di superficie S. Giovanni in MIN015 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in MIN016 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in MIN017 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in MIN018 Età romana affioramento di superficie Palazzina MIN019 Età romana affioramento di superficie Palazzina MIN020 Età romana affioramento di superficie Palazzina MIN021 Età romana affioramento di superficie Palazzina MIN022 Età romana affioramento di superficie Palazzina MIN023 Età romana affioramento di superficie Palazzina MIN024 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in MIN025 Età del ferro necropoli etrusco-celtica Boschetto MIN026 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in MIN027 Età romana affioramento di superficie S. Martino in Soverzano MIN028 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in MIN029 Età romana paleosuolo / strato di frequentazione Piazza Nuova MIN030 Età romana affioramento di superficie Palazzina MIN031 Età romana strutture produttive Centrale SNAM MIN032 Età romana / età del ferro paleosuoli Ca' Nova MIN033 Età romana / età tardoantica villa rustica Ca' Nova MIN034 Età romana / età tardoantica fossati e canalette agricole Ca' Nova MIN035 assenza archeologica Asilo di Minerbio

14 14 MIN036 Età del rame / età del ferro villaggi Ca' Nova MIN037 Età romana / età tardoantica strato di frequentazione Ca' Nova MIN038 Età medievale affioramento di superficie Tintoria MIN039 Età medievale affioramento di superficie S. Martino in Soverzano MIN040 Età medievale affioramento di superficie Palazzina MIN041 Età medievale affioramento di superficie Armarolo MIN042 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in MIN043 Età medievale affioramento di superficie Armarolo MIN044 Età medievale affioramento di superficie Armarolo MIN045 Età medievale affioramento di superficie S. Giovanni in MIN046 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in MIN047 Età medievale affioramento di superficie Armarolo MIN048 Età romana affioramento di superficie Palazzina MIN049 Età romana pozzi / cisterna / villa rustica Ca' Nova MIN050 Età romana paleosuolo e fossatello Ca' Nova MIN051 Età romana / età del ferro villa rustica / tracce di abitato Ca' de Fabbri; Ca' Giordano MIN052 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in MIN053 Età romana affioramento di superficie Spettoleria MIN054 Età medievale affioramento di superficie Capo d'argine MIN055 Età romana affioramento di superficie Capo d'argine MIN056 Età romana affioramento di superficie Capo d'argine MIN057 Età del ferro necropoli S. Giovanni in MIN058 assenza archeologica Fondo Bottrigari MIN059 assenza archeologica Fondo Bottrigari MIN060 assenza archeologica Zena MIN061 assenza archeologica Prato Grande MIN062 Età romana affioramento di superficie Parmeggiani MIN063 Età post-medievale affioramento di superficie Fondo Fosse MIN064 Età romana Persistenze di assi centuriali Varie località Elenco n. 1. Catalogazione dei siti schedati.

15 15 Numero sito cronologia tipo località n. sch. PTCP cat. tutela MIN001 Età romana / età del insediamento età bronzo / S. Giovanni in 61 b1; DM bronzo affioramento età romana MIN002 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN003 Età romana affioramento di superficie Palazzina b2 MIN004 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN005 Età romana affioramento di superficie Palazzina b2 MIN006 Età romana affioramento di superficie Palazzina b2 MIN007 Età medievale affioramento di superficie Palazzina b2 MIN008 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN009 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN010 Età medievale affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN011 Età romana paleosuolo / sepolture Ca' Nova b2 MIN012 Età romana paleosuolo / sepolture Ca' Nova b2 MIN013 Età romana strato di frequentazione / zona Ca' Nova b2 produttiva MIN014 Età romana / età affioramento di superficie S. Giovanni in b2 medievale MIN015 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN016 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN017 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN018 Età romana affioramento di superficie Palazzina b2 MIN019 Età romana affioramento di superficie Palazzina b2 MIN020 Età romana affioramento di superficie Palazzina b2 MIN021 Età romana affioramento di superficie Palazzina b2 MIN022 Età romana affioramento di superficie Palazzina b2 MIN023 Età romana affioramento di superficie Palazzina b2 MIN024 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN025 Età del ferro necropoli etrusco-celtica Boschetto b1 MIN026 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN027 Età romana affioramento di superficie S. Martino in b2 Soverzano MIN028 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN029 Età romana paleosuolo / strato di Piazza Nuova b2 frequentazione MIN030 Età romana affioramento di superficie Palazzina b2 MIN031 Età romana strutture produttive Centrale SNAM b1 MIN032 Età romana / età del ferro paleosuoli Ca' Nova b2

16 16 MIN033 Età romana / età villa rustica Ca' Nova b1 tardoantica MIN034 Età romana / età fossati e canalette agricole Ca' Nova b1 tardoantica MIN035 assenza Asilo di Minerbio nessuna archeologica MIN036 Età del rame / età villaggi Ca' Nova b1 del ferro MIN037 Età romana / età strato di frequentazione Ca' Nova b2 tardoantica MIN038 Età medievale affioramento di superficie Tintoria b2 MIN039 Età medievale affioramento di superficie S. Martino in b2 Soverzano MIN040 Età medievale affioramento di superficie Palazzina b2 MIN041 Età medievale affioramento di superficie Armarolo b2 MIN042 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN043 Età medievale affioramento di superficie Armarolo b2 MIN044 Età medievale affioramento di superficie Armarolo b2 MIN045 Età medievale affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN046 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN047 Età medievale affioramento di superficie Armarolo b2 MIN048 Età romana affioramento di superficie Palazzina b2 MIN049 Età romana pozzi / cisterna / villa rustica Ca' Nova b1 MIN050 Età romana paleosuolo e fossatello Ca' Nova b2 MIN051 Età romana / età del villa rustica / tracce di abitato Ca' de Fabbri; Ca' b1 ferro Giordano MIN052 Età romana affioramento di superficie S. Giovanni in b2 MIN053 Età romana affioramento di superficie Spettoleria b2 MIN054 Età medievale affioramento di superficie Capo d'argine b2 MIN055 Età romana affioramento di superficie Capo d'argine b2 MIN056 Età romana affioramento di superficie Capo d'argine b2 MIN057 Età del ferro necropoli S. Giovanni in b1 MIN058 assenza Fondo Bottrigari nessuna archeologica MIN059 assenza Fondo Bottrigari nessuna archeologica MIN060 assenza Zena nessuna archeologica MIN061 assenza archeologica Prato Grande nessuna

17 17 MIN062 Età romana affioramento di superficie Parmeggiani b2 MIN063 Età post-medievale affioramento di superficie Fondo Fosse b2 MIN064 e Età romana Persistenze di assi centuriali Varie località Come da sottonumeri precedente PSC Elenco n. 2. Catalogazione dei siti con proposta di tutela specifica. Fig. 4. Inquadramento del territorio di Minerbio nell ambito della pianura bolognese orientale (su CTR 1:25.000, fuori scala).

18 18 Fig. 5. Carta archeologica generale di Minerbio (base CTR , fuori scala). Siti archeologici per cronologia.

19 19 Fig. 6. Carta archeologica generale di Minerbio (base CTR , fuori scala). Siti archeologici (rosso) e persistenze di assi centuriali (marrone).

20 20 Sommario Elaborato 1.C - Relazione sulle evidenze storico archeologiche... 2 Premessa... 2 Impostazione metodologica e dati di sintesi... 2 La schedatura e la rappresentazione cartografica dei siti (GIS dedicato)... 3 Caratteri del sistema insediativo nelle diverse fasi di antropizzazione del territorio di Minerbio... 6 Conclusioni Bibliografia (relazione e schede) Elenchi... 13

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