Rappresentare il Mondo: commenti alle cartografie
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- Cesarina Dolce
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1 - il map hacking, ovvero l utilizzo delle applicazioni open source per la cartografia in una pratica generica non destinata solamente all ambito geografico; - la critica teorica, che permette di criticare gli assunti per poterli mettere in una prospettiva storica. La Critical Cartography spinge la cartografia ben oltre i suoi confini tradizionali: fa riferimento a nuovi mondi e nuove società. In questo la pratica del cartografo è eminentemente politica. Rappresentare il Mondo: commenti alle cartografie Fin ora si è analizzato il perché possono essere prodotte delle cartografie, dove possiamo trovarle in quanto mezzo di comunicazione, ma soprattutto si è mostrato come vengono prodotte le carte geografiche e le loro diverse tipologie. Questo però non basta la compitazione e la lettura tecnico formale dei simboli per comprendere una carta, ma occorre che si risalga alla filosofia dell ente (o persona) che l ha prodotta, dalla quale discende la selezione dei dati rappresentati e la realtà sottesa alla rappresentazione di quella parte del visibile considerata nel disegno (comunemente detta paesaggio geografico ). Per afferrare l invisibile, ossia le strutture portanti dei fenomeni fisico naturali, sociali, economici e culturali nelle loro reciproche relazioni occorrerà diventare ricercatori, andando a indagare tutte le possibili fonti non cartografiche 40. Le carte che si andranno, di seguito, ad osservare e commentare sono uno strumento per le future 41 prese di posizione, e il modo in cui vengono rappresentate non è affatto ingenuo, ma è sempre una scelta culturale, legata a una storia. Le carte geografiche esprimono una determinata visione del mondo che, attenzione!, è incompleta in quanto espressione della volontà di qualcuno, in quanto rappresentazione soggettiva e parziale del mondo. Ad esempio di quanto fin ora affermato si andranno a mostrare le diverse rappresentazioni dei planisferi. Le cartografie che rappresentano planisferi, infatti, vengono genericamente percepite come l oggettiva rappresentazione della terra: sono considerate perciò come una riproduzione su scala dell effettiva realtà. Ma a un occhio più attento, però, non risulta così semplice la situazione: infatti ogni cartografia del mondo può avere diverse interpretazioni, diversi modi di essere prodotta e dunque può offrire molteplici visioni della stessa che possono essere messe in dubbio e criticate. Elemento importante da tenere sempre presente nel corso di questa analisi è che ogni planisfero ha lo scopo di proiettare su una carta bidimensionale qualcosa che nella realtà presenta una forma sferica. Metaforicamente parlando, potremmo dire che è come sbucciare un arancia cercando di ottenere la superficie della buccia intera, facendo soltanto un taglio per poterla aprire. Così facendo, però, sarà inevitabile non tirare la buccia e dunque deformare la superficie sferica fino a renderla piatta. A sua volta, questa superficie risulterà compressa in altre parti: questa deformazione viene definita distorsione 42 ed esistono diversi modi di distribuirla sulla superficie della carta. 40 V. Aversano, Leggere carte geografiche di ieri e di oggi. Come e perché, Gutemberg Edizioni, 2010, Introduzione. 41 Future alla loro produzione. 42 Le rappresentazioni cartografiche sono trasformazioni geometriche da una superficie sferica a una piana. La distorsione che si viene a creare quando riportiamo in piano la superficie sferica è dovuta al fatto che alcune zone, per riprodurre in proporzione le distanze reali, devono essere dilatate più di altre e viceversa. Esistono diversi modi di distribuire questa distorsione sulla superficie cartografica, in alcuni casi si distribuisce omogeneamente, in altri a vantaggio di una parte piuttosto che di un altra, che sarà di conseguenza più distorta. 22
2 È proprio questo diverso modo di distribuire la distorsione che dà origine alle diverse proiezioni. Proiezione di Mercatore Partiamo da un planisfero classico, la proiezione di Mercatore 43. Questa cartografia è una delle più diffuse in Europa, utilizzata in tutti gli atlanti scolastici e presente praticamente in ogni scuola. Nonostante sia riconosciuto il fatto che da questa visione del mondo i territori dell emisfero Nord risultino sovradimensionati, è ancora molto utilizzata oggi. Il suo difetto principale consiste nel concentrare la distorsione prevalentemente nella parte alta e bassa della rappresentazione: più si guarda verso i poli, più la dimensione viene distorta ingrandendosi. Inoltre, il centro della cartografia è solitamente l Europa, in particolar modo il meridiano di Greenwich 44. Questo planisfero fu fatto per i navigatori dell epoca; ai tempi in cui furono fatti i calcoli fu preso in considerazione il territorio più noto, più abitato, che era il centro del mondo per Mercatore, dunque l Europa. Fu, perciò, naturale per l autore della carta scaricare la distorsione su una parte del mondo poco nota. Così facendo, però, si è andata a creare un dimensione normale delle terre emerse situate nell emisfero Sud, attribuendo una dimensione visiva estremamente ridotta di luoghi come il Sudamerica, l Africa, in particolar modo se paragonati al Canada e/o alla Groenlandia. 43 Gerar de Cremer (Rupelmonde, 5 marzo 1512 Duisburg, 2 dicembre 1594), in Italiano Gerardo Mercatore: matematico, astronomo e cartografo fiammingo. 44 Linea di longitudine passante attraverso l Osservatorio di Greenwich in Inghilterra, corrisponde al circolo massimo meridiano avente per convenzione longitudine pari a zero. 23
3 Proiezione di Peters In contrapposizione alla forma che Mercatore dà alle terre emerse, la proiezione di Peters 45 rappresenta il Mondo rispettando sia gli angoli sia la proporzionalità delle superfici. Entrando nel dettaglio possiamo vedere che la carta presenta una distorsione in modo alternato, ma omogeneo; si basa su una proiezione cilindrica equivalente 46 e utilizza come meridiano zero di riferimento, non più quello di Greenwich, che pone l Europa al centro del mondo, ma, la linea di cambiamento di data che passa in mezzo allo stretto di Bering; inoltre restituisce a ciascun paese la sua precisa dimensione a livello territoriale. Ma l esatta proporzione delle superfici va a scapito dell esattezza delle distanze facendo assumere ai continenti una forma allungata. Questa cartografia viene anche definita vendetta del sud in quanto, da un punto di vista d impatto visivo, l emisfero Sud appare più importante rispetto alla visione di Mercatore (che dà una posizione dominante all emisfero Nord) che molti paesi dell emisfero Sud non accettavano in quanto percepivano minimizzata la loro importanza. 45 Arno Peters (Berlino, 22 maggio 1916 Brema, 2 dicembre 2002). È stato uno storico e cartografo tedesco, si interessò in particolare alle problematiche dell'equità economica e politica per tutte le popolazioni mondiali. È celebre per aver creato una nuova proiezione cartografica della terra, denominata appunto "Carta di Peters". 46 Una proiezione si definisce equivalente quando sono proporzionali le superfici rappresentate. 24
4 Proiezione di Eckert 47 Questo tipo di proiezione permette una grande precisione ed è piacevole da vedere, in quanto rispetta equamente le proporzioni dei territori. In questa cartografia l Europa non è altro che uno dei centri del mondo. Mantenendo con precisione l equivalenza delle aree, questa proiezione viene sempre più usata oggi per realizzare carte del mondo o, comunque, fondi cartografici sui quali produrre arte tematiche. 47 Max Eckert (Chemnitz 1868 Aquisgrana 1938), geografo e cartografo tedesco, è stato uno dei maggiori cultori della cartografia da lui considerata come scienza autonoma, basata su conoscenze matematiche, linguistiche, artistiche, ecc. 25
5 Proiezione di Postel: visione polare Questa proiezione scardina completamente gli abituali schemi mentali, prodotti a partire dal planisfero di Mercatore, secondo cui si legge il mondo da sinistra verso destra: partendo, a sinistra, dall America andando verso l estremità destra dove ci sono la Russia Asiatica, la Cina, la Nuova Zelanda. Al centro di questi due schieramenti 48 troviamo l Europa. La proiezione di Postel, invece, ci fa vedere che le due ripartizioni (Usa/Urss), nel periodo della guerra fredda si scontravano frontalmente, con nel mezzo il polo Nord. nel periodo della guerra fredda si è sempre avuta l immagine del conflitto nucleare con missili balistici che andavano da una parte all altra attraversando i cieli dell Europa. Nella realtà dei fatti la minaccia nucleare europea era equivalente ad altri scacchieri planetari, uno tra i tanti. Questa rappresentazione polare, seppur distorcendo l emisfero Sud, ci mostra più vicine cose che solitamente consideriamo e siamo abituati a vedere come lontane, e ci è estremamente utile per una nuova e più completa visione dei rapporti geopolitici mondiali. 48 In questo passaggio si fa riferimento al linguaggio utilizzato nel periodo della Guerra Fredda, che vede schierate e contrapposte le due superpotenze: Usa e Urss. 26
6 Rappresentazione Cinese La rappresentazione del planisfero cinese è molto interessante in quanto ci mette a contatto con un diverso modo di osservare il mondo. Infatti, in questa cartografia possiamo notare come il centro non sia l Europa, bensì il mondo pacifico dove la Cina ne è quasi il centro. Nei nostri planisferi (ad esempio quello di Mercatore) l Oceano Pacifico è sempre posizionato in fondo a destra, questa cartografia, invece, dà la misura della reale grandezza di questa distesa d acqua,due volte più grande dell Oceano Atlantico. 27
7 Rappresentazione Giapponese La visione del mondo che si ha attraverso il planisfero giapponese non è quella classica a 360, ma una veduta più ampia a 540 : la carta, infatti, presenta due continenti americani, posti ai due margini estremi. In questo modo si ha un altra modalità di mostrare la rotondità, la continuità della Terra. Si può immaginare di viaggiare andando dalla costa occidentale Sudamericana attraverso tutto il Mondo per arrivare dall altra parte sulla costa orientale sudamericana. Questa cartografia permette, dunque, uno spostamento visivo sferico, completo, e mostra che l area desertica più vasta al mondo non è il Sahara, ma lo spazio di mare del Pacifico che va dalla costa Sudamericana all Oceania. Un altro aspetto originale di questo planisfero è quello di rendere visibili i fondali marini mettendoli in rilievo: il Giappone è un arcipelago situato su grandi fosse sottomarine, è dunque normale per un popolo di marinai e navigatori, nonché abitanti di zone dove le problematiche sismiche sono frequenti, dare importanza a un aspetto importante come le distese marine, la parte più vasta del mondo. 28
8 Rappresentazione Australiana Questo planisfero non è certo attendibile da un punto di vista pedagogico educativo della geografia, non ha una valenza scientifica, ma se non altro è bene osservarla in quanto mette chiaramente in evidenza il fatto che la posizione della Terra è arbitraria, è una convenzione data dalla consuetudine, ormai consolidata, di mettere il Polo Nord in alto e il Polo Sud in basso. Con questa cartografia gli australiani, da sempre rilegati ai margini dei planisferi, vogliono rinforzare l impressione della centralità dell Australia. Una visione inusuale come questa non è necessariamente giusta o sbagliata, il posizionare un continente piuttosto che un altro al centro della carta è una decisione soggettiva, attuata per il volere di un cartografo, e dunque può non essere universalmente condivisa. Questo lavoro è stato redatto grazie alla cortese collaborazione della dott.ssa Isabella Tamponi dalla cui tesi di Laurea magistrale gran parte di queste pagine è stata estratta, e dalla Sig.na Fabiola Chilelli che ha contribuito a integrarla con parte del suo lavoro. 29
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