D. Lgs. 81/08: le figure della sicurezza in azienda

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1 D. Lgs. 81/08: le figure della sicurezza in azienda Attualmente in Italia vige il cosiddetto Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (T.U. Sicurezza), rappresentato dal D.Lgs.81/2008,.e ss.mm.ii.. Tale norma di legge, che sostituisce completamente il precedente e ormai famoso D. Lgs. 626/94 e gli altri provvedimenti degli ultimi 50 anni in materia di tutela della sicurezza e salute durante il lavoro, si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio. Per le università, in attesa dell emanazione del nuovo decreto previsto dall art.3 co 2 del T.U. Sicurezza citato sopra, valgono ancora, anche le disposizioni contenute nel DM 363/1998. In base a queste normative, la sicurezza e salute sui luoghi di lavoro deve essere il risultato concertato di più azioni svolte da una molteplicità di soggetti, lavoratori compresi, nell ambito dell organizzazione aziendale. Il D. Lgs. 81/08 è così suddiviso: titolo I Disposizioni generali titolo II Luoghi di lavoro titolo III Uso delle attrezzature di lavoro e dei DPI titolo IV Cantieri temporanei o mobili titolo V Segnaletica di sicurezza titolo VI Movimentazione manuale dei carichi titolo VII Videoterminali titolo VIII Agenti fisici (rumore, vibrazioni ) titolo IX Sostanze pericolose (agenti chimici, cancerogeni ) titolo X Agenti biologici titolo XI Atmosfere esplosive titolo XII Disposizioni penali titolo XIII Disposizioni finali Questo Decreto Legislativo, rispetto al precedente D. Lgs. 626/94, ha esteso gli obblighi e i campi di applicazione. Si rivolge infatti a: tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio; tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati, autonomi e imprese familiari; e prevede: la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza; la programmazione della prevenzione. l eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo. il rispetto dei principi ergonomici nell organizzazione del lavoro, la riduzione dei rischi alla fonte; la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso; la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio; l utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro.

2 In base alla questa normativa, la sicurezza e salute sui luoghi di lavoro deve essere il risultato concertato di più azioni svolte da una molteplicità di soggetti, lavoratori compresi, nell ambito dell organizzazione aziendale. In altri termini, la sicurezza sul lavoro non può essere ritenuta un qualcosa in più, ma deve essere, a tutti gli effetti, parte integrante dell organizzazione aziendale. A tal fine devono essere presenti le cosiddette figure della sicurezza, ovvero figure professionali che devono svolgere una serie di compiti precisi, con l obiettivo ultimo di garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori: Datore di lavoro; Dirigente (spesso nelle piccole e medie aziende non è presente); Preposto (tipicamente, il capoufficio, caporeparto, caposquadra, capomacchina, capocantiere etc.); Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP); Addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP); Medico competente (MC); Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS); Lavoratori incaricati della gestione delle emergenze (evacuazione, antincendio, primo soccorso); Lavoratore. Qui di seguito vengono specificate le competenze e le responsabilità dei soggetti sopraelencati, precisando che pressoché tutte le responsabilità in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro sono di carattere penale, essendo finalizzate alla prevenzione di lesioni fisiche della persona. Si precisa anche che la normativa di riferimento è applicabile a qualsiasi azienda e impresa, dalle multinazionali con migliaia di dipendenti all artigiano con un solo dipendente, passando per qualsiasi esercizio commerciale, e ovviamente comprendendo anche gli uffici di qualsiasi tipo. Anche tutto il cosiddetto terziario è soggetto a pieno titolo a questa normativa, ndipendentemente dalla tipologia contrattuale dei lavoratori. Il datore di lavoro: è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore e che ha la responsabilità dell organizzazione stessa in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Questa definizione bene evidenzia le prerogative che caratterizzano il ruolo del Datore di Lavoro, ponendo in evidenza i poteri decisionali e, soprattutto, di spesa. La Legge impone al Datore di Lavoro una serie di obblighi precisi, ognuno dei quali comporta, in caso di inadempienza totale o anche solo parziale, una denuncia penale e una sanzione economica. Il Datore di Lavoro ha la totale e completa responsabilità di organizzare tutte le attività lavorative e tutte le relative misure di sicurezza, nessuna esclusa. Nelle Università il datore di lavoro viene individuato nel rettore o nel soggetto di vertice di ogni singola struttura o raggruppamento di strutture omogenee, qualificabile come unità produttiva, dotata di poteri di spesa e di gestione. I principali obblighi del datore di lavoro sono: la valutazione di tutti i rischi e conseguente elaborazione del documento (questo obbligo non è delegabile); designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (questo obbligo non è delegabile); nominare il medico competente;

3 designare preventivamente i lavoratori incaricati dell attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione delle emergenza; fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale; richiedere l osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti; adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza; informare il più presto possibile i lavoratori esposti a rischi gravi; adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento; vigilare in ordine all adempimento degli obblighi Il dirigente: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, attua le direttive del Datore di Lavoro organizzando l attività lavorativa e vigilando su di essa. Questa figura professionale, in genere, è presente solo nelle medie e grandi aziende: si tratta di persone alle quali il Datore di Lavoro ha formalmente delegato (il più delle volte tramite atto notarile e delibera degli organi di amministrazione dell azienda) alcuni dei suoi poteri (o in taluni casi anche tutti, esclusi quelli non delegabili). Questa cosiddetta delega di funzioni deve essere completata dai poteri di spesa che devono essere adeguati alle dimensioni e alla tipologia aziendale ed effettivi (il soggetto delegato deve realmente poter ordinare acquisti e disporre pagamenti in modo del tutto autonomo e immediato, senza dover richiedere alcuna autorizzazione). Qualora una delega non prevedesse adeguati ed effettivi poteri di spesa, di fatto essa non avrebbe alcun valore sostanziale. Queste deleghe di funzioni se corrette e adeguate - permettono quindi di trasferire competenze e quindi responsabilità civili e penali dal Datore di Lavoro ai Dirigenti. Nelle Università sono da considerarsi dirigenti ai fini della sicurezza, sia i Dirigenti di aree tecnico-amministrative che i Direttori di Dipartimento ed anche i Responsabili di attività didattica e di ricerca. Il preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende all attività lavorativa e garantisce l attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. Nel mondo del lavoro, la figura del Preposto è sempre esistita, sotto varie definizioni: capocantiere, capoufficio, capomacchina, responsabile di reparto o di punto vendita, caposquadra, etc. In sintesi il Preposto è un lavoratore che svolge un ruolo di guida e direzione nei confronti di altri lavoratori, di fatto a lui sottoposti. Dal punto di vista giuridico, invece, la figura del Preposto è relativamente recente, assumendo negli ultimi anni una grande importanza nell ambito dell organizzazione aziendale della sicurezza, in particolare per le prescrizioni del Testo Unico (Decreto Legislativo 81/2008). Prescrizioni che pongono in carico al Preposto un notevole carico di responsabilità, anche di carattere penale. Nelle Università sono da considerarsi preposti ai fini della sicurezza, i Capi ufficio, i Tecnici di laboratorio, il personale docente che partecipa alle attività didattiche e di ricerca attuando le direttive del Docente Responsabile. Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi (SPP): è l insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all azienda finalizzati all attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori;

4 Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP): è la persona, in possesso delle capacità e dei requisiti professionali richiesti, designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi. In pratica, il RSPP ha la responsabilità di organizzare e attuare tutte le attività necessarie a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori: corrette procedure e modalità di lavoro, scelta di macchine e attrezzature sicure, organizzazione degli uffici e dei reparti produttivi, formazione e addestramento, e molto altro ancora. Il RSPP deve quindi dialogare quotidianamente con tutti i lavoratori, per essere sempre al corrente di qualsiasi problema legato alla sicurezza e poterlo così risolvere. L addetto al servizio di prevenzione e protezione: persona in possesso di capacità e di requisiti professionali richiesti, facente parte del servizio di prevenzione e protezione; Il medico competente: medico in possesso dei titoli e dei requisiti formativi e professionali richiesti, che collabora con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti previsti; Questa figura professionale, specializzata in medicina del lavoro e designata dal Datore di Lavoro, deve collaborare con l azienda, e in primo luogo con il RSPP, alle attività di prevenzione e protezione dei rischi, eseguendo tra l altro le periodiche visite mediche d idoneità ai lavoratori. Oltre all esecuzione delle visite mediche, il Medico Competente per Legge deve svolgere altri e importanti compiti: eseguire sopralluoghi periodici in azienda; collaborare alla corretta scelta dei Dispositivi di Protezione Individuale; contribuire a definire le migliori modalità di lavoro per evitare, ad esempio, strappi muscolari o simili; verificare la scelta delle sostanze chimiche utilizzate (ad esempio, per evitare allergie, sensibilizzazioni o effetti tossici); valutare i microclimi dei reparti e degli uffici, e altro ancora. Questa attività viene definita sorveglianza sanitaria dei lavoratori. La sorveglianza sanitaria: insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell attività lavorativa; Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS): persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Numero minimo degli RLS: - 1 in aziende o unità produttive sino a 200 lavoratori; - 3 in aziende o unità produttive sino da 201 a lavoratori; - 6 in aziende o unità produttive oltre i lavoratori. Lavoratori incaricati della gestione delle emergenze : Per definizione, una situazione di emergenza è un qualcosa di imprevisto e improvviso, nei tempi e nei modi. Occorre quindi essere preparati - nella grande industria chimica come pure, fatte le debite proporzioni, in un normale ufficio - ad affrontare una situazione emergenziale, cercando soprattutto, per quanto possibile, di prevederle. Proprio per questa ragione, la Legge impone alle aziende di nominare e addestrare alcuni lavoratori addetti alle emergenze, sostanzialmente suddivisi in due categorie: addetti alla lotta antincendio, evacuazione ed emergenza in genere; addetti al primo soccorso. I lavoratori nominati non possono rifiutare l incarico, se non per giustificato motivo, e devono

5 partecipare a un corso di formazione e di addestramento a spese del Datore di Lavoro e in orario di lavoro in modo da acquisire un sufficiente bagaglio di conoscenze, teoriche e pratiche, per poter efficacemente intervenire in caso di emergenza, incendio e primo soccorso, ad esempio per soccorrere un lavoratore infortunato o colto da malore, oppure per spegnere un principio d incendio. Il lavoratore: è la persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte o una professione. Sono considerati lavoratori anche tutti gli allievi degli istituti di istruzione ed universitari e i partecipanti ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici. Nelle Università, oltre al personale docente, ricercatore, tecnico ed amministrativo dipendente dall Università, si intende per lavoratore anche il personale non strutturato, come gli studenti dei corsi universitari, i dottorandi, gli specializzandi, i tirocinanti, i borsisti, gli assegnisti ed i soggetti a loro equiparati, quando frequentino laboratori didattici, di ricerca o di servizio e, in ragione dell attività specificamente svolta, siano esposti ai rischi individuati dal responsabile della didattica e ricerca, dai docenti e dal Direttore del Dipartimento e comunicati all Unità Operativa di Sicurezza e di Protezione. Principali obblighi del lavoratore Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione e alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. In particolare i lavoratori: a) contribuiscono, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservano le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti, e dai preposti ai fini della protezione collettiva ed individuale; c) utilizzano correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza; d) utilizzano in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; e) segnalano immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; f) non rimuovono o modificano senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g) non compiono di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h) partecipano ai programmi di formazione e addestramento organizzati dal datore di lavoro;

6 i) si sottopongono ai controlli sanitari previsti nei loro confronti o comunque disposti dal medico competente; Alcune definizioni: prevenzione: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell integrità dell ambiente esterno; salute: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un assenza di malattia o d infermità; valutazione dei rischi: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza; pericolo: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni; rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione; informazione: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro; addestramento: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro; Ricordiamo agli studenti interessati che informazioni più specifiche e approfondite relative a La sicurezza nei luoghi di lavoro sono reperibili al sito: nella sezione pubblicazioni.

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