Il ruolo dell Acquirente Unico nel nuovo mercato elettrico

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1 Il ruolo dell Acquirente Unico nel nuovo mercato elettrico Prof. Francesco Silva Acquirente Unico Spa Enercon 2003 Milano, 27 febbraio 2003

2 Indice Il passato: il mercato elettrico secondo il decreto Bersani Il dibattito attuale: avvio parziale del mercato Il futuro: la necessità di istituire meccanismi di tutela per i clienti finali - 2 -

3 Il passato (I) Il decreto di liberalizzazione 79/99 mirava a ridurre i prezzi dell elettricità favorendo la concorrenza L avvio del mercato elettrico organizzato (cosiddetta Borsa) ne costituiva un passaggio essenziale. Il decreto di liberalizzazione introduceva anche il ricorso alla contrattazione bilaterale, ma solo previa autorizzazione dell AEEG Il disegno di mercato del GME prevede: - ogni offerta di acquisto o di vendita viene valorizzata al prezzo di equilibrio, ovvero al prezzo che si determina dall incrocio delle curve di domanda e offerta (system marginal price); ciò in quanto ragioni di efficienza sconsigliavano l adozione di un modello pay as bid - la partecipazione attiva della domanda - mercati per l approvvigionamento delle risorse di dispacciamento - gestione di congestioni attraverso meccanismi di mercato - 3 -

4 Il passato (II) Costi marginali Prezzi D 0 D T Costi marginali al tempo 0 Costi marginali al tempo T P 0 P T Rendita totale Import Cip 6 Base Picco Produzione e domanda Domanda totale al tempo 0 e T, offerta totale (marginal cost) al tempo 0 e T, prezzo di mercato (marginal pricing) in 0 e T - 4 -

5 Il passato (III) Il decreto di liberalizzazione tuttavia non determinava una struttura dell offerta e della distribuzione che consentisse il dispiegarsi di una effettiva concorrenza Infatti Enel continua ad essere l operatore dominante nella generazione e anche con l avvio della Borsa elettrica potrà fissare il prezzo di mercato nelle ore di maggior carico Inoltre l attuale impianto normativo prevede che gli operatori possano ricorrere alternativamente al mercato elettrico organizzato (Borsa) o all utilizzo di contratti bilaterali (in deroga) - ciò deve valere sia per il mercato libero che per il mercato vincolato - se al mercato vincolato fossero posti oneri differenti rispetto a quelli posti in capo al mercato libero per la stipula di contratti bilaterali ciò determinerebbe sussidi a vantaggio di quest ultimo - 5 -

6 Il dibattito attuale (I) Si stanno analizzando ipotesi alternative al disegno di Borsa previsto dal decreto Bersani e dalle regole del GME approvate con decreto ministeriale il 4 maggio 2001 Tale disegno sembra avere trovato difficoltà di applicazione a causa dei tempi di vendita delle Genco e del ritardo nell adeguamento del sistema di metering Le ragioni di tale ritardo forse vanno cercate anche nel dissenso manifestato da Confindustria sulle regole di mercato e nelle difficoltà applicative evidenziate dal Gestore della rete Pertanto in una prima fase transitoria è verosimile che non si proceda all avvio del mercato elettrico organizzato - 6 -

7 Il dibattito attuale (II) Organi di stampa hanno diffuso una ipotesi di avvio di dispacciamento di merito economico transitorio che prevede: - assegnazione secondo le procedure in vigore di bande import e CIP 6 - dispacciamento passante per import, CIP 6, e impianti con contratti bilaterali - dispacciamento di merito economico per gli altri impianti, con remunerazione pay as bid per i termoelettrici e prezzo medio di fascia per gli impianti a fonte rinnovabile e per quelli necessari alla sicurezza - Enel acquista e rivende l energia per tutto il mercato vincolato - 7 -

8 Il dibattito attuale (III) Costi variabili Prezzi D = D 1 + D 2 + D 3 + D 4 Costi marginali Prezzi di offerta (pay as bid) P MAX D 1 =domanda ammessa a import D 2 = domanda ammessa a CIP 6 D 1 D 1 + D 2 D 1 + D 2 + D 3 D 3 = contratti bilaterali D 4 = domanda residua P 1 prezzo pagato da D 1 P 2 prezzo pagato da D 2 P 3 e P 4 diversificati P 2 P 1 Domanda totale e segmenti in ora di picco, offerta totale (costi marginali e prezzi di offerta pay as bid), vari prezzi di mercato Produzione e domanda - 8 -

9 Il dibattito attuale (IV) Tale disegno: - determina problemi di efficienza complessiva che causeranno un verosimile incremento dei prezzi all ingrosso - introduce una segregazione dei mercati in cui il vincolato verrà ulteriormente penalizzato - comporta l assenza di trasparenza nella formazione dei prezzi all ingrosso ed il venir meno di segnali agli operatori che vogliano investire in nuove iniziative - Rinvia l attivazione della concorrenza dinamica e prescinde dalle indicazioni del decreto Bersani - 9 -

10 Il futuro (I) Qualunque sia l esito del dibattito in corso sulla revisione del decreto Bersani e sull avvio del mercato elettrico organizzato, è necessario tenere in considerazione che esistono due differenti categorie di consumatori: i grandi consumatori da una parte (clienti industriali) e i piccoli e medi consumatori dall altra (domestici e piccole imprese) Tale differenza prescinde dall attuale distinzione amministrativa fra liberi e vincolati che verrà meno con la completa apertura del mercato dal lato della domanda prevista per il 2007 La soluzione in discussione per l avvio transitorio del dispacciamento di merito economico discrimina e penalizza la categoria più debole

11 Il futuro (II) Occorre assicurare ai clienti finali di minore dimensione un servizio di fornitura standard (standard o default service) da subito e anche in prospettiva di una completa apertura della domanda. Si tratta di fornire energia elettrica a prezzi competitivi anche ai clienti che non possono o non trovano conveniente rifornirsi sul libero mercato Ciò in ragione della - difficoltà di sviluppare una retail competition anche per i residential e i small commercial a causa sia dello scarso interesse dei consumatori e delle scarso interesse dei fornitori per i quali i costi di marketing eccedono gli eventuali profitti - elevatissima resistenza allo switching che hanno evidenziato tali clienti in esperienze estere di liberalizzazione Ciò è stato fatto in tutti i Paesi con livelli di liberalizzazione avanzati Non basta infatti aprire il mercato dal lato della domanda per realizzare i benefici di un processo di liberalizzazione

12 Il futuro (III) Gli strumenti di tutela generalmente adottati possono distinguersi in due categorie: - Strumenti di mercato (competitive bidding) - Strumenti meramente amministrativi (tariffa) Gli strumenti di mercato per l individuazione dei prezzi da praticare ai non switching costumer sono superiori alla determinazione amministrativa di una tariffa. Ciò in quanto: - stimolano la concorrenza nella generazione, - semplifica l attività di regolazione perché lascia al mercato la determinazione del prezzo - la fissazione di una tariffa può incoraggiare il gaming (entrare nel servizio offerto amministrativamente quando i prezzi di mercato sono alti e viceversa)

13 Il futuro (IV) Ciò è vero a maggior ragione in Italia per i noti problemi di integrazione verticale e posizione dominate di un operatore Il modello AU equivale ad uno Standard Offer Provider in cui i prezzi sono individuati attraverso metodi di mercato: AU infatti mette in gara i fornitori al fine di spuntare il prezzo più basso per il mercato, favorendo così lo sviluppo della concorrenza AU, attraverso la stipula di contratti di approvvigionamento di lungo periodo, può facilitare la realizzazione di nuovi investimenti in impianti di generazione assicurando un flusso di ricavi certo agli operatori AU potrebbe essere la giusta via di mezzo tra un sistema troppo regolato (tariffa) che comprometterebbe lo sviluppo della concorrenza e un sistema troppo poco regolato (senza protezione) che lascerebbe i consumatori alla mercé di un mercato immaturo

14 Conclusioni Riteniamo che la via maestra per ottenere l accesso al mercato di nuovi produttori, necessario per ridurre costi e prezzi, sia l attivazione della concorrenza, non la determinazione amministrativa dei prezzi. L obbligatorietà della borsa non è necessaria, ma è utile; ma tutti gli operatori dal lato della domanda devono poter giocare nello stesso modo, per quanto riguarda il ricorso al mercato e ai contratti bilaterali Se la prospettiva rimane solo quella di ripartire in modo diverso la rendita indicata nella fig. 1 si fa poca strada: le fette della torta rimarranno sempre piccole Non è vietato che nel breve periodo alcuni consumatori ne sussidino altri (nello specifico i domestici a favore degli industriali), ma ciò deve essere dichiarato e deve rappresentare un episodio molto transitorio e che si giustifica solo in un contesto di promozione della concorrenza