Sezione Provinciale di Bologna
|
|
- Emanuele Pellegrino
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Sezione Provinciale di Bologna REPORT DEGLI INTERVENTI IN EMERGENZA AMBIENTALE ANNO 2005
2 INDICE 1. Gli interventi in emergenza ambientale effettuati nel 2005 dal Servizio Territoriale della Sezione Provinciale di Bologna 1 I
3 1. GLI INTERVENTI IN EMERGENZA AMBIENTALE EFFETTUATI NEL 2005 DAL SERVIZIO TERRITORIALE DELLA SEZIONE PROVINCIALE DI BOLOGNA L anno 2005 è stato caratterizzato da n.78 interventi per emergenze ambientali, dei quali n.52 in Servizio di Pronta Disponibilità e n.26 durante il normale orario di lavoro. Sulla base di quanto riportato nel documento sulla pronta Disponibilità attualmente vigente la Sezione Provinciale di Bologna garantisce interventi in emergenza nel caso di: 1) inquinamento di corpi idrici superficiali e sotterranei 2) emissioni di inquinanti atmosferici, accidentali e non, da insediamenti produttivi 3) incendi in insediamenti produttivi e non 4) incidenti stradali o ferroviari con sversamento di sostanze pericolose o radioattive 5) ritrovamento di sostanze abbandonate non identificabili 6) emergenze connesse ad aziende a rischio di incidente rilevante 7) spandimento di deiezioni animali o fanghi non corretto 8) scarichi anomali in arrivo ad impianto di depurazione centralizzato di acque fognarie 9) combustione di rifiuti Il presente documento si prefigge lo scopo di riassumere ed analizzare statisticamente gli interventi effettuati, riportando inoltre in allegato le schede riassuntive delle principali emergenze, suddivise per tipologia. Per la registrazione degli interventi sono stati utilizzati i format previsti nelle linee guida ARPA sul Servizio di Pronta Disponibilità, nonché nel citato Documento della Sezione Provinciale; detti format sono stati inseriti in uno specifico Data-Base e successivamente elaborati per le valutazioni del caso. Nella sottostante Tabella 1 e nel Grafico 1 si riporta la suddivisione degli interventi effettuati secondo la loro diversa tipologia. Tabella 1 Tipo emergenza Interventi in PD in Orario Servizio Totali Inquinamento corpo idrico ,9 Emissione polveri-fumi-incendi ,5 Esalazioni maleodoranti ,5 Scarichi idrici ,0 Abbandono di rifiuti ,7 Altro ,4 Sversamento liquami ,1 Incidente stradale ,1 Moria di pesci ,8 Inquinamento del suolo ,6 Radiazioni Ionizzanti ,3 Totale Pagina 52 1 di ,0 %
4 Grafico 1 Tipologia segnalazione (%) Inquinamento corpo idrico Emissione polverifumi-incendi Esalazioni maleodoranti Scarichi idrici Abbandono di rifiuti Altro Sversamento liquami Incidente stradale Moria di pesci Inquinamento del suolo Radiazioni Ionizzanti Dall analisi dei dati riportati in Tabella 1 emerge chiaramente che la principale tipologia di emergenza registrata nel 2005, in analogia con quanto riscontrato anche negli anni passati, riguarda fenomeni di inquinamento di corsi d acqua superficiali che, unitamente ai fenomeni di moria di pesci, costituisce oltre il 30% degli interventi complessivi. Da un analisi più dettagliata dei singoli interventi si possono trarre le seguenti indicazioni: a) Incendi: Trattasi di eventi che possono costituire un rilevante rischio ambientale, soprattutto nel caso di incendi di insediamenti produttivi. In genere il Ns. ruolo è concordato con i VV.FF che sono presenti sul posto ed ai quali siamo subordinati per tutto ciò che comporta problemi di sicurezza. Nel 2005 non si sono registrati eventi particolarmente rilevanti. Si segnala, come principale intervento, l emergenza ambientale causata dall incendio di un insediamento produttivo sito nel Comune di Minerbio; nell occasione l incendio sviluppatosi ha interessato cumuli di rifiuti speciali stoccati sotto una tettoia. b) Esalazioni maleodoranti/emissione di poveri e fumi: Trattasi quasi sempre di eventi di scarsa significatività legati ad emissioni di odori o fumi di portata limitata e contenuti nel tempo; in più delle volte il problema risulta superato al momento dell'arrivo della squadra in emergenza sul luogo dell'evento. Come eventi significativi del 2005 si segnala un intervento effettuato presso il cantiere di rimozione amianto allestito all interno del Teatro Ebe Stignani (Imola) a seguito di dispersione di fibre d amianto per rottura di sacco contenente rifiuti. Pagina 2 di 7
5 Si segnalano anche i continui sopralluoghi effettuati presso un impianto di compostaggio sito sul territorio provinciale a seguito delle numerose segnalazioni da parte dei residenti in zona per il disturbo prodotto dalle esalazioni maleodoranti provenienti dall impianto in questione. c) Inquinamento di corpo idrico superficiale: Trattasi di eventi sui quali è opportuno intervenire in quanto il rischio ambientale è quasi sempre valutabile esclusivamente sul posto. Nel 2005 non si sono verificati episodi particolarmente rilevanti. Come eventi significativi si segnalano due interventi determinati entrambi dallo sversamento di importanti quantitativi di oli minerali in corso d acqua superficiale, per la cui risoluzione si è reso necessario mettere in atto operazioni di contenimento e recupero dell inquinante disperso. d) Incidente stradale: Rappresenta una tipologia di intervento in espansione rispetto al passato a conferma dell'incremento dei flussi di traffico, anche pesante, che caratterizza il Ns. territorio. In molti casi trattasi di incidente che vede coinvolti mezzi pesanti con rottura del serbatoio e fuoriuscita di carburante che si disperde sulla sede stradale e può interessare anche corpi idrici superficiali posti nelle vicinanze. In alcuni casi l'emergenza è stata caratterizzata dalla fuoriuscita della merce trasportata. Trattasi di emergenze certamente significative e in alcuni casi ad alto rischio ambientale proprio per le caratteristiche delle sostanze trasportate. In genere l'intervento è facilmente gestibile se avviene in autostrada, potendo mobilitare le attrezzature a disposizione di Soc. Autostrade, mentre risulta molto più problematico nel caso in cui si verifichi sulla normale rete stradale. Nel 2005 si segnalano due interventi significativi, entrambi verificatesi in autostrada, che hanno visto il ribaltamento del mezzo, la rottura del serbatoio con la conseguenza fuoriuscita del carburante, nonchè la perdita del carico che in un caso era costituito da vernice termoplastica di colore bianco utilizzata per il rifacimento della segnaletica sul manto stradale e nell altro da rifiuti non pericolosi. In uno dei due casi è anche da segnalare che il materiale disperso (gasolio e rifiuti trasportati) è confluito direttamente in un fosso di drenaggio naturale facente parte del reticolo idrografico del torrente Setta, creando quindi allerta anche in relazione all utilizzo delle acque di detto torrente per usi idro-potabili. e) Abbandono di rifiuti in area pubbliche e private: Come per le segnalazioni di inquinamento di corpo idrico superficiale anche in questo caso si tratta di eventi sui quali normalmente è opportuno intervenire in quanto l esatta tipologia del rifiuto abbandonato e, di conseguenza il rischio ambientale, è quasi sempre valutabile esclusivamente sul posto. Nel 2005 non si sono verificati episodi particolarmente rilevanti, tutte le segnalazioni hanno infatti riguardato quantitativi di rifiuti modesti e tali da non necessitare interventi di rimozione con carattere di urgenza. In Tabella 2 e Grafico 2 si riporta la suddivisione territoriale delle emergenze ambientali. Pagina 3 di 7
6 Tabella 2 Distretto N Interventi in PD in Orario Servizio Totali Urbano ,7 Pianura ,5 Montagna ,4 Imolese ,4 Totale ,0 % Grafico 2 N Interventi in emergenza ambientale Urbano 48,7% Pianura 20,5% Montagna 15,4% Imolese 15,4% Dall analisi della Tabella in questione si conferma l elevata criticità del Distretto Urbano, interessato da circa il 50% degli interventi, mentre il restante 50% è equamente distribuito fra gli altri tre Distretti. Confrontando i dati riportati nella sopra citata tabella si osserva che mentre per il Distretto Urbano il numero di interventi registrati in Pronta Disponibilità è sostanzialmente in linea con quanto registrato in orario di servizio, per gli altri tre Distretti le emergenze verificatesi in orario di servizio sono decisamente inferiori a quelle effettuate in Pronta Disponibilità. Appare plausibile ipotizzare che tale dato possa dipendere da una trasmissione non puntuale delle relazioni redatte a seguito di interventi in orario di servizio, più che da un effettiva assenza di emergenze in tale periodo. Di un certo interesse può rappresentare l analisi relativa alle modalità di attivazione delle emergenze; a tal fine si riporta in Tabella 3 e Grafico 3 la suddivisione degli interventi secondo la provenienza della segnalazione. Pagina 4 di 7
7 Tabella 3 Segnalante N Segnalazioni in PD in Orario Servizio Totali Privati ,9 Vigili del fuoco ,7 Polizia Municipale ,4 Altro ,3 Carabinieri , ,7 Guardie ecologiche ,1 Comune ,8 Ausl ,8 Provincia ,0 Totale ,0 % Grafico 3 Numero segnalazioni emergenze Si conferma quanto già riscontrato negli anni precedenti relativamente al fatto che le segnalazioni provengono da numerosi soggetti, sia istituzionali che privati, ulteriore conferma della diffusa conoscenza del ruolo svolto da ARPA nella prevenzione ambientale. Rimane centrale nella gestione delle molteplici criticità, ambientali che possono verificarsi sul territorio (es. incendi, incidenti stradali, calamità naturali, ecc ) il Corpo dei Vigili del Fuoco. In proposito nel corso del 2005 si sono svolti alcuni momenti formativi comuni (partecipazione di ARPA alla simulazione di un intervento NBCR presso l Ospedale Maggiore di Bologna, Pagina 5 di 7
8 partecipazione di personale dei VV.FF. ad una giornata di formazione per operatori ARPA sulla dotazione e l uso dei Dispositivi di Protezione Individuale). Sono inoltre stati effettuati alcuni incontri nel corso dei quali è emersa la volontà comune di incentivare momenti di confronto tra le due strutture al fine di condividere modalità operative (es. stabilire in quali casi è indispensabile l attivazione di ARPA, in quali è opportuna e in quali non è invece necessaria perché l evento non coinvolge matrici ambientali oppure risultano oramai consolidate le procedure d intervento). Dall analisi dei dati riportati nei format di registrazione delle emergenze 2005 si osserva che nel 29,5 % del casi (23 su 78) si è reso necessario procedere ad un attività di campionamento con successivo inoltro al Dipartimento Tecnico per l esecuzione di analisi di laboratorio. Molto meno significativa è risultata essere la necessità di esecuzione di analisi sul campo (1 caso su 78 pari al 1,3%). Nel 31% degli interventi (24 su 78) si è inoltre reso necessario adottare uno o più provvedimenti immediati per contenere o rimuovere le cause dell inquinamento. Nella sottostante Tabella 4 e Grafico 4 si riporta la distribuzione di tutti i provvedimenti adottati su segnalazione o richiesta del personale ARPA intervenuto. Tabella 4 Tipologia provvedimento immediato Provvedimento in PD in Orario Servizio Totali Contenimento Asportazione Messa in sicurezza Rimozione Altro Bonifica Chiusura Diluizione Totale Pagina 6 di 7
9 Grafico 4 Tipologia provvedimenti immediati Contenimento Asportazione Messa in sicurezza Rimozione Altro Bonifica Chiusura Diluizione Totale In molti di questi casi l'intervento è consistito nel contenimento e/o rimozione delle sostanze inquinanti (liquami, fanghi, rifiuti, ecc..). Si è pertanto reso necessario reperire attrezzature e materiali idonei allo scopo. Per ultimo si riporta un breve confronto fra l attività svolta in Pronta Disponibilità nel periodo da cui si osserva che in questo ultimo anno si è registrato un incremento del numero di interventi, anche se mediamente il tempo impiegato per ognuno di essi risulta in diminuzione ( - 46% rispetto al 2002, - 39% rispetto al 2003 e - 33% rispetto al 2004); questo, unitamente all aumento di segnalazioni da parte dei privati cittadini, potrebbe portare alla considerazione che una miglior visibilità e conoscenza del ruolo di ARPA, se da un lato consente a più persone di segnalare con tempestività possibili emergenze dall altro può portare all attivazione del servizio per situazioni che, sul luogo dell evento, si caratterizzano per una scarsa rilevanza ambientale. Tabella 5 Confronto PD anni Interventi Ore straordinarie Ore straordinario/interventi 6,3 5,6 5,1 3,4 Pagina 7 di 7
INTERVENTI IN EMERGENZA AMBIENTALE ANNO ARPA - Sezione Provinciale di Bologna
INTERVENTI IN EMERGENZA AMBIENTALE ANNO 2007 ARPA - Sezione Provinciale di Bologna 1 INDICE Pag. 3 RELAZIONE ANNUALE Allegati: PRINCIPALI INTERVENTI EFFETTUATI NEL 2007 1) INCENDIO 1.1 Incendio cassonetto
DettagliINTERVENTI IN EMERGENZA AMBIENTALE ANNO ARPA - Sezione Provinciale di Bologna
INTERVENTI IN EMERGENZA AMBIENTALE ANNO 2008 ARPA - Sezione Provinciale di Bologna 1 INDICE Pag. 3 RELAZIONE ANNUALE Allegati: PRINCIPALI INTERVENTI EFFETTUATI NEL 2008 1) INCENDIO 1.1 Incendio con interessamento
DettagliDiritto dell ambiente. Tutela delle acque dall inquinamento
Diritto dell ambiente Tutela delle acque dall inquinamento D. Lgs. 152/2006 Parte Terza: Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall inquinamento e di
DettagliAllegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa
Organizzazione/Sito : Sede legale: Sito Produttivo: Responsabile legale: Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa Accertamento relativo alla verìfica di conformità legislativa ai
DettagliIMPIANTO/COMPLESSO IPPC. SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale
IMPIANTO/COMPLESSO IPPC SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Luogo e data Firma del Gestore 1 SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Legenda 2.1.1 consumo
DettagliDIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE
REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE ATTIVITA' PRODUTTIVE E RIFIUTI CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI DETERMINAZIONE N. B5342 del 01/07/2011 Proposta
DettagliGESTIONE DELLE EMERGENZE
GESTIONE DELLE EMERGENZE LA DIVISIONE Emergenze e sinistri Operativa H24-365 giorni/anno su tutto il territorio nazionale isole comprese, il N.I.E. Nucleo Intervento Emergenze di Edam interviene in situazioni
DettagliRisultati e Attività ARPA Presentazione Provincia di Como 15 Febbraio 2012
Risultati e Attività ARPA 2011-2012 Mission e Compiti di ARPA Legge Istitutiva 16/1999 Supporto tecnico scientifico agli Enti Territoriali nei procedimenti amministrativi Controllo ambientale e segnalazione
DettagliCittà Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE
Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE Prot. Generale N. 0070889 / 2015 Atto N. 3462 OGGETTO: R.R. 10 luglio 2009 n.4: approvazione del "Piano di Prevenzione e Gestione
DettagliSITI CONTAMINATI. Siti contaminati Siti potenzialmente contaminati
SITI CONTAMINATI Siti contaminati Siti potenzialmente contaminati Nome indicatore DPSIR Fonte dati Siti potenzialmente contaminati I Ufficio regionale Gestione Rifiuti e Bonifiche Obiettivo Monitorare
DettagliCAPITOLO 14: ELENCO DEI DOCUMENTI DI PROTEZIONE CIVILE
Piano Generale_CAP.14 RV. 26/7/7 CAPITOLO 14: ELENCO DEI DOCUMENTI DI PROTEZIONE CIVILE Ing. Stefano Allegri Sindaco N. del Responsabile Firma Funzione Firma Funzione Firma Delibera. del CC/GM Redazione
DettagliPUNTO FOCALE REGIONALE Regione Marche
PUNTO FOCALE REGIONALE Regione Marche Elemento di raccordo e trasmissione dati ambientali Ferdinando de Rosa Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche PFR MARCHE Il Punto Focale Regionale
DettagliUniversità degli Studi di Genova Facoltà di S.M.F.N. in collaborazione con Perform Master Universitario di II livello in Controllo e Monitoraggio
Università degli Studi di Genova Facoltà di S.M.F.N. in collaborazione con Perform Master Universitario di II livello in Controllo e Monitoraggio Ambientale Master Universitario di II livello in Controllo
Dettagli1 SCOPO OPERE DI MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI OPERE DI COMPENSAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...7
SOMMARIO 1 SCOPO...3 2 OPERE DI MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...4 3 OPERE DI COMPENSAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...7 2 di 7 1 SCOPO Il presente elaborato è dedicato a descrivere gli interventi
DettagliCOMUNICAZIONE INIZIO ATTIVITA per attività non alimentari e non soggette ad autorizzazione specifica prevista da leggi nazionali e regionali
COMUNICAZIONE INIZIO ATTIVITA per attività non alimentari e non soggette ad autorizzazione specifica prevista da leggi nazionali e regionali Per le industrie insalubri la presente vale come notifica ai
DettagliSportello Imprese Modena. Manuale Oneri e Diritti Istruttori dello Sportello Unico per le Attività Produttive dei Comuni della provincia di Modena
Manuale Oneri e Diritti Istruttori dello Sportello Unico per le Attività Produttive dei Comuni della provincia di Modena ARPA Sezione provinciale di Modena... 3 AUSL... 7 Provincia di Modena... 9 Vigili
DettagliSCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale
IMPIANTO/COMPLESSO IPPC Realizzazione del terzo modulo di discarica a servizio dell'impianto di Trattamento di Coldianu COMUNE DI OZIERI SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Luogo
DettagliQuestionario di valutazione dei rapporti con gli Enti della Pubblica Amministrazione
Questionario di dei rapporti con gli Enti della Pubblica Amministrazione Il questionario che segue nasce dalla volontà di verificare le eventuali problematiche che le imprese riscontrano sul territorio,
DettagliPIANO COMUNALE AMIANTO Art. 4, lettera b), L.R. n. 10 del 29.04.2014 Adottato giusta deliberazione di G.M. n. 29 del 22/02/2016
COMUNE DI RAMACCA Città Metropolitana di Catania PIANO COMUNALE AMIANTO Art. 4, lettera b), L.R. n. 10 del 29.04.2014 Adottato giusta deliberazione di G.M. n. 29 del 22/02/2016 Redatto secondo le linee
DettagliDA TENERE A BORDO. consigli utili per i cittadini MERCI PERICOLOSE. trasporto su strada
DA TENERE A BORDO consigli utili per i cittadini MERCI PERICOLOSE trasporto su strada 99 3257 PERCHÈ LEGGERE E CONSERVARE QUESTO PIEGHEVOLE In questi ultimi anni molte sono state le campagne di sensibilizzazione
DettagliIl percorso del Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po al 2015 e le sue criticità
2 ciclo di pianificazione 2015-2021 Workshop della Rete Ambientale I Piani di Gestione dei distretti idrografici e la qualità del corpo idrico Roma, 15 settembre 2014 Il percorso del Piano di Gestione
DettagliIL CENTRALINO EMERGENZE AMBIENTALI SALA OPERATIVA REGIONALE PROTEZIONE CIVILE Regione Lombardia
IL CENTRALINO EMERGENZE AMBIENTALI SALA OPERATIVA REGIONALE PROTEZIONE CIVILE 2012 2016 Regione Lombardia D.G. Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione U.O. Protezione Civile Il Centralino Emergenze
Dettaglidella Protezione Civile Maria Sargentini
I Servizi Tecnici anche a supporto della Protezione Civile Maria Sargentini Le ARPA nelle emergenze elementi di riflessione La questione ambientale e le emergenze Il ruolo attuale delle agenzie Emergenza
DettagliAcque sotterranee, lo stato chimico è buono
Acque sotterranee, lo stato chimico è buono Il monitoraggio dell'ispra ha rilevato uno stato buono delle acque sotterranee e superficiali, mentre la situazione è meno confortante per quelle di bacini e
DettagliI Piani di Protezione Civile. Campi scuola
I Piani di Protezione Civile Campi scuola Anch io sono la protezione civile Organizzazione operativa del sistema di protezione civile LIVELLO NAZIONALE Comitato Operativo Commissione Grandi Rischi Sala
DettagliIMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca)
IMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Gestore:
DettagliOrdinanza Sindacale Numero 47 del 17/03/2015
Ordinanza Sindacale Numero 47 del 17/03/2015 Oggetto : INTERRUZIONE SCARICO E SPARGIMENTO LETAME FATTORIA MONTELUPO IN LOCALITA' MONTELUPO DEL COMUNE DI CITTA' DI CASTELLO Proponente : SERVIZIO AMBIENTE
DettagliPIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
Comune di Bovolenta (PD) (codice ISTAT: 028014) PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER INCIDENTE STRADALE codice documento: p 03 01 050_MI_Incidenti Stradali Realizzato a cura di:
Dettagli2.1. EMISSIONI ODORIGENE
Indice Indice... 1 1. PREMESSA... 2 2. MONITORAGGIO... 3 2.1. EMISSIONI ODORIGENE... 3 2.2. IMMISIONI SONORE NELL AMBIENTE ESTERNO... 5 2.3. MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI FALDA... 7 Allegato 1: Punti di
DettagliSITI CONTAMINATI 2013 Siti contaminati - Siti potenzialmente contaminati
SITI CONTAMINATI 2013 Siti contaminati - Siti potenzialmente contaminati Nome indicatore DPSIR Fonte dati Siti potenzialmente contaminati I Ufficio Regionale Gestione Rifiuti e Bonifica Obiettivo Disponibilità
DettagliIREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera
IREA Piemonte Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale Ing. Francesco Matera Regione Piemonte DIREZIONE AMBIENTE Sett. Risanamento
DettagliValutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque
Valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque dei bacini idrografici delle Alpi Orientali Dott. Alberto Cisotto Autorità di bacino dell Alto Adriatico L articolo 14 della direttiva
DettagliINQUINAMENTO DA NITRATI
INQUINAMENTO DA NITRATI 1 QUALITA DELLE ACQUE SOTTERRANEE Il sistema acquifero della Pianura Padana rappresenta la fonte principale sia per l approvvigionamento idropotabile (>90%), sia per l agricoltura
DettagliBonifica dei Siti Contaminati. La situazione dei siti contaminati in Italia. Ing. Renato Baciocchi Università di Roma Tor Vergata
La situazione dei siti contaminati in Italia Università di Roma Tor Vergata Siti di interesse nazionale Siti di interesse nazionale Siti contaminati Misure di messa in sicurezza d emergenza Università
DettagliPIANO DI GESTIONE. Allegato D Livelli di servizio obiettivo
PIANO DI GESTIONE Allegato D Livelli di servizio obiettivo DICEMBRE 2015 A A1 A2 Criticità di approvvigionamento idrico (captazione e adduzione) assenza delle infrastrutture di acquedotto alto tasso di
Dettagli! "# $ % $ $ "# $ $$!!!' "( $!% $ ") "# * +, -*./0+ 111! )! $ 2 $. " 3!!%
# # % # & ' ( % ) # +, -./0+ 111 ) 2. 3% 4 ) 4 ) 3, # ' 2 5 67 ) ##.# % (% %3 4 #, ( % ' 6 7.#8)3 9 )' '%( # 4: % '# ' 4;' %2 0 0 ) % # 4 67 67 %% # % % % % & < %42 - - - 67 - +()) = # 2 - - ;67>,% & %
DettagliContenuti della sezione ACQUE
Contenuti della sezione ACQUE La Qualità delle acque superficiali Azioni del Dipartimento di Como Punti di monitoraggio delle acque superficiali Descrittore: Stato ecologico dei corsi d acqua Descrittore:
DettagliMONITORAGGIO AMBIENTALE PER OPERE INFRASTRUTTURALI IN AMBITO URBANO: PROGETTAZIONE E PROSPETTIVE
MONITORAGGIO AMBIENTALE PER OPERE INFRASTRUTTURALI IN AMBITO URBANO: PROGETTAZIONE E PROSPETTIVE Expoferroviaria 2014 Convegno «FERROVIA E AMBIENTE» Marco Acquati M. Giovanna Limongelli 1- SOMMARIO Progettazione
DettagliCAPITOLATO TECNICO. Art. 1 - Oggetto
Regione Piemonte Città Metropolitana di Torino Comune di Vinovo Corpo di Polizia Municipale Piazza 2 Giugno, n. 15 Tel. 011/9931283-Fax 011/9930385 polizia.municipale@comune.vinovo.to.it polizialocalevinovo@pec.it
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA
REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE ABRUZZO A.R.T.A. ABRUZZO E ASSOCIAZIONE GEV - CHIETI PROGETTO SPERIMENTALE ATTIVITA DI TUTELA AMBIENTALE FINALIZZATA ALLA PREVENZIONE E CONTRASTO DI SMALTIMENTI
DettagliEsercitazione Rischio Sismico
Esercitazione Rischio Sismico Mugello - Val di Sieve 22 e 23 ottobre 2010 Provincia di Firenze premessa Il territorio provinciale è stato interessato da numerosi eventi sismici, alcuni dei quali disastrosi
DettagliInterventi di Polizia Ambientale
Attività 2012 Interventi di Polizia Ambientale TOTALE N. 272 INTERVENTI N. 31 in materia di rifiuti (abbandoni, discariche e gestione illegale ecc.) N. 2 controlli per spedizioni transfrontalieri di rifiuti
DettagliAutorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente
Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente 1 IPPC Integrated Pollution Prevention and Control È la strategia comune dell UE per migliorare le prestazioni
DettagliUna esperienza sulla rimozione di piccole quantità di materiali contenenti amianto da parte dei privati cittadini in alcuni comuni della Romagna.
Conferenza La Prevenzione dal Rischio Amianto: il quadro normativo, epidemiologico, le strategie per la gestione del rischio e la tutela della salute. Il progetto: Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna
DettagliC O M U N E D I C A R D I T O
C O M U N E D I C A R D I T O P R O V I N C I A D I N A P O L I Servizio Tributi Piazza G. Garibaldi n. 1-80024 Cardito (NA) Fax 081-835.40.69 tributi.cardito@asmepec.it http://cardito.asmenet.it Piano
DettagliRisultati e Attività ARPA Presentazione Provincia di Bergamo 24 febbraio 2012
Risultati e Attività ARPA 2011-2012 Mission e Compiti di ARPA Legge Istitutiva 16/1999 Supporto tecnico scientifico agli Enti Territoriali nei procedimenti amministrativi Controllo ambientale e segnalazione
DettagliISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI. Risultati Monitoraggio Corso d Opera.
SUPPORTO TECNICO ALL OSSERVATORIO AMBIENTALE CASCINA MERLATA ISTRUTTORIA TECNICA Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI Risultati Monitoraggio Corso d Opera 4 Trimestre 2015
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Servizi di public utilities Processo Raccolta e smaltimento dei Sequenza di processo Raccolta e trasporto
DettagliAcque di prima pioggia: esperienze sul territorio e normativa. Genova, 21 novembre 2003
Acque di prima pioggia: esperienze sul territorio e normativa Genova, 21 novembre 2003 La disciplina degli scarichi delle acque meteoriche: i compiti della Provincia M. Bruzzone, G. Bruzzone Area 08 Ambiente
DettagliCOMUNE DI MARTINENGO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
COMUNE DI MARTINENGO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA CONFERENZA INTRODUTTIVA DEL DOCUMENTO DI SCOPING Martinengo,, 11 dicembre 2010 ASPETTI GEOAMBIENTALI DEL DOCUMENTO DI PIANO Dott. Ermanno Dolci Dott.ssa
DettagliRisultati e Attività ARPA Presentazione Provincia di Monza e Brianza 16 febbraio 2012
Risultati e Attività ARPA 2011-2012 Risultati 2011 Provincia di Monza e Brianza Attività di controllo ordinario e procedimenti Attività controlli procedimenti Controlli IPPC industria 21 12 +50% Controlli
Dettaglila qualità dell Aria in Emilia-Romagna
la qualità dell Aria in Emilia-Romagna aggiornamento al 2014 SINTESI 2 indice - i messaggi chiave 4 Pag. - la sintesi 5 - i fattori climatici: 6 - giorni favorevoli all accumulo di PM 10 6 - giorni favorevoli
DettagliIl Sistema Nazionale di Protezione Civile. Campi scuola Anch io sono la protezione civile
Il Sistema Nazionale di Protezione Civile Campi scuola Anch io sono la protezione civile Che cos è la Protezione Civile? Con il termine protezione civile si intendono le attività messe in campo dallo Stato
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE SMALTIMENTO REFLUI
REGOLAMENTO COMUNALE SMALTIMENTO REFLUI ISTRUZIONE PRATICHE E SOPRALLUOGHI Articoli del Regolamento: 1 Oggetto del Regolamento 2 Definizione delle funzioni 3 Domande ed Autorizzazioni Documentazione 4
DettagliQuesta tesi, presentata dal Dipartimento della Prevenzione della ASL 9 è errata e fuorviante.
Scarlino 13 luglio 2015 Note alle considerazioni del Dipartimento della Prevenzione della ASL 9 presentate in Conferenza dei Servizi in riferimento alle osservazioni presentate dalla Associazione. Di seguito,
DettagliProvincia di Asti Normativa AUA per le autorizzazioni allo scarico
Provincia di Asti Normativa AUA per le autorizzazioni allo scarico Dott. Marco Bertolino Dott.ssa Valentina Cerigo Definizione di scarico Qualsiasi immissione di acque reflue in acque superficiali, sul
DettagliProcedura Operativa: RISCHIO VIABILITA E TRASPORTI
Procedura Operativa: RISCHIO VIABILITA E TRASPORTI GENERALITA Evento: incidente industriale incidente da trasporto di sostanze pericolose Scenari ipotizzati: incendio esplosione - emissione accidentale
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA
CANTIERE DEI LAVORI DI MIRANO (VE) PRESSO I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ai sensi dell art. 26 del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 come modificato
DettagliGESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE
In collaborazione con: Con il patrocinio di: GIORNATA DI FORMAZIONE SU RISORSE IDRICHE ATTUAZIONE DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE NEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE
DettagliCAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ
ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI LUCCA 551 LUCCA Via A. Vallisneri, 6 - Tel. 553261 Fax 5553568 P.I. e C.F.: 468619481 cl. DP_LU.1.35.2/1 CAMPAGNA
DettagliMonitoraggio degli incendi: adottato protocollo d intervento
UFFICIO ->Struttura Territoriale STRUTTURA Catania DATA 16/01/2017 Monitoraggio degli incendi: adottato protocollo d intervento un nuovo La Struttura Territoriale di Catania ha messo in atto delle innovative
DettagliElementi di controllo amministrativo e tecnico sull impianto di incenerimento rifiuti di Reggio E
La GESTIONE DEI RIFIUTI costituisce attività di pubblico interesse ed è disciplinata al fine di assicurare un'elevata protezione dell'ambiente e controlli efficaci (art 2 D.L.vo 22/97). Gli IMPIANTI DI
Dettagli1.9. INCIDENTALITÀ 18
1.9. INCIDENTALITÀ 18 Nella provincia bolognese, nell anno 2008, si sono verificati mediamente poco più di 13 incidenti stradali al giorno, che hanno causato il ferimento di circa 18 persone al giorno
DettagliGestione delle emergenze e pronta disponibilità dell ARPA della Lombardia. Giulio Sesana Settore Attività Produttive e Laboratori
e pronta disponibilità dell ARPA della Lombardia Giulio Sesana Settore Attività Produttive e Laboratori Varese 27 gennaio 2005 il riferimento normativo 833/1978 Legge 16/2000 Decreto 522 del 12 agosto
Dettagli1. Oggetto Protocollo di intervento per gestire le morie di ittiofauna nelle acque pubbliche, sul territorio della Provincia di Ferrara.
Unità Operativa Attività Veterinarie PROTOCOLLO Redazione Protocollo di intervento per la gestione di morie di ittiofauna nelle acque pubbliche Cognome/Nome Massimo Tassinari Funzione Resp. MO Sanità Animale
DettagliGESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE
GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE Protezione degli ecosistemi: assicurarne l integrità attraverso una gestione sostenibile delle risorse idriche promuovere la cooperazione tra paesi nella gestione dei bacini
DettagliModello di intervento
Agenzia Protezione Civile Centro Operativo Regionale PIANIFICAZIONE EMERGENZA PER BLOCCHI PROLUNGATI DELLA VIABILITA Emergenza autostradale e superstradale per maxi esodi estivi in caso di blocchi prolungati
DettagliORDINANZA AREA TECNICA
Registro Generale n. 13 Del 30/01/2017 ORDINANZA AREA TECNICA OGGETTO: ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE PER MESSA IN SICUREZZA RIMOZIONE E SMALTIMENTO RIFIUTI, RIPRISTINO STATO DEI LUOGHI ED INDAGINI
DettagliLe esigenze del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nella gestione delle emergenze che coinvolgono sostanze pericolose
Le esigenze del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nella gestione delle emergenze che coinvolgono sostanze pericolose I VV.F. come affrontano gli incidenti con presenza di sostanze pericolose? Organizzazione
DettagliQuestionario per la Valutazione Contingente
Questionario per la Valutazione Contingente Dati sull intervistato (cittadino) Anni Professione Luogo di residenza Località di lavoro/studio Titolo di studio Dati sull intervistato (Impresa) Dimensione
DettagliINDICE. Interventi di messa in sicurezza della Strada Intercomunale Bocenago Massimeno (provincia di Trento)
RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA INDICE Interventi di messa in sicurezza della Strada Intercomunale Bocenago Massimeno (provincia di Trento) p. 2 Scheda Intervento 1 - Sostituzione delle parti di guard-rail
DettagliLIVELLO GENERALE DI ILLEGALITÀ
ANALISI QUANTITATIVA LIVELLO NAZIONALE Nell anno 2001, su tutto il territorio nazionale, il Comando Carabinieri per la Tutela dell Ambiente ha verificato 6.610 obiettivi, effettuando 13.663 controlli,
DettagliNORMATIVA COMUNITARIA PER LA PROTEZIONE E LA GESTIONE DELLE ACQUE (selezione dei provvedimenti di interesse per il territorio italiano)
NORMATIVA COMUNITARIA PER LA PROTEZIONE E LA GESTIONE DELLE ACQUE (selezione dei provvedimenti di interesse per il territorio italiano) Una comunicazione della Commissione del 21 febbraio 1996 imposta
DettagliCOMUNE DI VALLE AGRICOLA PROVINCIA DI CASERTA
COMUNE DI VALLE AGRICOLA PROVINCIA DI CASERTA REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Numero 59 Del 24-10-2016 INDICE Art. 1- Oggetto del regolamento e disciplina
DettagliAMBIENTE E SALUTE NELLE MARCHE
AMBIENTE E SALUTE NELLE MARCHE ATTIVITA ED ESPERIENZE DEL SERVIZIO DI EPIDEMIOLOGIA AMBIENTALE DEL DIPARTIMENTO PROVINCIALE ARPAM DI ANCONA Rielaborazione e aggiornamento del report 2003 a cura del dott.
DettagliOGGETTO: Comparto Polifunzionale di Trattamento Rifiuti Tre Monti di Imola. Esiti sopralluoghi del 12 e 15 settembre 2017.
Sinadoc 16138/17 PGBO/2017/22068 del 22/09/2017 Comune di Imola Settore Pianificazione, Edilizia privata e Ambiente Ausl Imola Dipartimento di Sanità Pubblica Arpae SAC di Bologna Unità AIA IPPC e Industrie
DettagliPIANO DI EMERGENZA ESTERNA (art. 21 d.lgs.105/2015)
PIANO DI EMERGENZA ESTERNA (art. 21 d.lgs.105/2015) TOTALGAZ ITALIA Comune di Settimo Torinese Città Metropolitana di Torino EDIZIONE giugno 2007 approvata nella riunione del 21/06/2007 REVISIONI DATA
DettagliL esperienza di un Comune sulla mappatura di siti contenenti amianto. Ing. Federica Ferri Comune di Imola ufficio Ambiente
L esperienza di un Comune sulla mappatura di siti contenenti amianto Ing. Federica Ferri Comune di Imola ufficio Ambiente Problematica abbandoni Accordo tra Comune di Imola, ARPA, USL, Hera per procedure
DettagliLa pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione
La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione Il Piano di tutela delle acque SCOPO Costituisce uno specifico piano di settore
DettagliPROVINCIA DI BIELLA. Ambiente e Agricoltura - DT Impegno n. DETERMINAZIONE N IN DATA
PROVINCIA DI BIELLA Ambiente e Agricoltura - DT Impegno n. Dirigente / Resp. P.O.: SARACCO GIORGIO DETERMINAZIONE N. 2599 IN DATA 28-09-2010 Oggetto: Aggiornamento dell Autorizzazione Integrata Ambientale
DettagliViolazioni elaborate Codice della Strada Violazioni a leggi e regolamenti IN PARTICOLARE: Transiti in ZTL Soste in A.P.U. e ZTL Soste sui marciapiedi
Violazioni elaborate Codice della Strada Violazioni a leggi e regolamenti IN PARTICOLARE: Transiti in ZTL Soste in A.P.U. e ZTL Soste sui marciapiedi Soste negli spazi riservati agli invalidi Soste in
DettagliRegione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.
PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO
DettagliCisterne mobili di gasolio di carburante (diesel tank): nuovi adempimenti in materia di prevenzione incendi
Data 05/09/2017 A Da Oggetto Tutti i clienti Feinar Servizio Sicurezza sul Lavoro Feinar Web www.feinar.it Tel. +39 0437 212215 e-mail sicurezza@feinar.it Cisterne mobili di gasolio di carburante (diesel
DettagliLA GESTIONE DELLE FIBRE ARTIFICIALI VETROSE Le esperienze di Arpa Piemonte. Direttore Generale Arpa Piemonte ing. Angelo Robotto
LA GESTIONE DELLE FIBRE ARTIFICIALI VETROSE Le esperienze di Arpa Piemonte Direttore Generale Arpa Piemonte ing. Angelo Robotto La normativa di riferimento La Direttiva 67/548 CE regolamenta l emissione
DettagliSituazione meteorologica
Situazione meteorologica Ad integrazione della presentazione dei dati rilevati nella rete di monitoraggio della qualità dell aria, si riportano in maniera sintetica i dati relativi ai parametri meteorologici
DettagliIncidenti e inquinamenti Prevenzione nell industria e nell artigianato Campagna di sensibilizzazione
Incidenti e inquinamenti Prevenzione nell industria e nell artigianato Campagna di sensibilizzazione Incidenti e inquinamenti. Nuovo servizio di picchetto di consulenti ABC e campagna di sensibilizzazione
DettagliLe analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica
Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Nell ambito del Progetto relativo all esame dell ecosistema costituito dal Parco Fluviale del Padrongianus sono stati coinvolti
DettagliProduzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo
ALLEGATO A Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo AL COMUNE DI PONTEDERA 1 Settore Pianificazione del Territorio e Ambiente 3 Servizio Ambiente RICHIESTA DI APPROVAZIONE PROGETTO
DettagliIMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola)
IMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale
DettagliCITTÀ DI TOLMEZZO Provincia di Udine
CITTÀ DI TOLMEZZO Provincia di Udine SCHEDA TECNICA DI RILEVAMENTO DATI SCARICHI IN CORPO IDRICO, SUL SUOLO O NEL SUOLO, DI ACQUE REFLUE ASSIMILATE ALLE DOMESTICHE 1. Dati anagrafici 1.1 Ditta:.... 1.2
DettagliRELAZIONE TECNICA DI AGGIORNAMENTO
DOMANDA RINNOVO DELL AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (Decreto Legislativo n.152/06 Titolo III bis) RELAZIONE TECNICA DI AGGIORNAMENTO La presente relazione ha lo scopo di riassumere e aggiornare le
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, GEOTECNICA ED AMBIENTALE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO TESI DI LAUREA
DettagliCORPI IDRICI: STATO E OBIETTIVI. II Forum di informazione pubblica Milano, 17 settembre 2009
Progetto di Piano Elaborato ai sensi dell art. 13 della Direttiva 2000/60 CE e dell art. 117 del D.Lgs. 152/06 e dell art. 1, comma 3 bis della L.13/09 CORPI IDRICI: STATO E OBIETTIVI II Forum di informazione
DettagliPRESENTAZIONE NUOVI SERVIZI
RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA PRESENTAZIONE NUOVI SERVIZI Rif. D.C.C. n. 133 del 28-11-2016 Organizzazione del servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani e assimilabili - raccolta differenziata
DettagliDi seguito il testo dell'ordinanza: Ordinanza n 09/2013
Con Ordinanza Sindacale n 9/2013, dopo aver allertato NAS dei Carabinieri, ASL Servizio Veterinario, ASL UOPC, ARPAC, si è provveduto alla chiusura dell'azienda Avicola, causa di continue emissioni nauseabonde.
DettagliDipartimento Provinciale di Bari. Campagna di monitoraggio della qualità dell aria condotta con il laboratorio mobile RELAZIONE TECNICA
Campagna di monitoraggio della qualità dell aria condotta con il laboratorio mobile RELAZIONE TECNICA Luogo di osservazione: comune di Maglie Sito di monitoraggio: Via Trento e Trieste, vic. Piazza Tamborrino
DettagliRELAZIONE DI ARPA MARCHE
TAVOLO TECNICO INTERAGENZIALE GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE RELAZIONE DI ARPA MARCHE Ernesto Corradetti (Referente di ARPA Marche nel Tavolo Tecnico) Pg. 1 di 6 A. Inquadramento territoriale
Dettagli3.4 - Siti inquinati
3.4 - Siti inquinati La parte IV Titolo V del D.Lgs. 152/06 ha sostituito il D.M. 471/99, che fino all aprile 2006, individuava in base all articolo 17 del D.Lgs 22/97 i limiti relativi alle concentrazioni
DettagliL ATTIVITA DI CONTROLLO DEL TERRITORIO DI ARPA MOLISE -Report 2014-
L ATTIVITA DI CONTROLLO DEL TERRITORIO DI ARPA MOLISE -Report 2014- SOMMARIO IL CONTROLLO DEL TERRITORIO... 1 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO... 2 QUADRO SANZIONATORIO... 2 CONTROLLI EFFETTUATI NEL 2014...
DettagliPROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE
ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTE DIPARTIMENTO TERRITORIO E AMBIENTE SERVIZIO VALUTAZIONE AMBIENTALE PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE OGGETTO : DICHIARAZIONE DI NON ASSOGGETTABILITÀ A PROCEDURA DI VIA DEL PROGETTO
Dettagli