REALIZZAZIONE MURO PARAONDE E ADEGUAMENTO DELLA DIGA FORANEA

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1 REALIZZAZIONE MURO PARAONDE E ADEGUAMENTO DELLA DIGA FORANEA Responsabile Unico del Procedimento Ing. Fabrizio Morelli Gruppo di progettazione Ing. Gianfranco Boninsegni Geol. Simona Cerretini Geom. Stefano Aiudi Arch. Alessandro Rosselli Geom. Antonello Mazzolin Progettista Coordinatore per la sicurezza PROGETTO PRELIMINARE Dicembre 2015

2 STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE Premessa Il progetto riguarda interventi di adeguamento della diga di sopraflutto del porto di Marina di Campo al fine di assicurarne la completa funzionalità, mettendo in sicurezza il secondo tratto della diga, con il completamento della realizzazione del muro paraonde e l adeguamendo della scogliera esistente, realizzando una scogliera a riccio a protezione della testata. A completamento dell'intervento è inoltre previsto di ampliare (verso l'area portuale) l'ultimo tratto della banchina al fine di consentire l'inversione dei mezzi di soccorso che dovessero accedere alla diga foranea. Il bacino portuale di Marina di Campo è protetto dal solo molo di sopraflutto, lungo circa 140 m e realizzato come diga in scogliera con mantellata in massi naturali e con muro paraonde in cls (nelle sezioni più vicine alla radice). Lo specchio acqueo è caratterizzato dalla presenza di due moli interni (Molo Grande e Molo del Pesce) a parete verticale e di banchine destinate all'ormeggio anche lungo il perimetro dell'abitato. Proprio la mancanza del muro paraonde nel secondo tratto rende la diga facilmente tracimabile, esponendo le imbarcazioni retrostanti a danneggiamenti ed a possibili affondamenti, già in occasione di eventi di mareggiata con basso periodo di ritorno. Tale situazione è poi ovviamente aggravata dalla mancanza di un'opera di sottoflutto che espone lo specchio acqueo all'azione diretta delle onde incidenti, con valori di agitazione molto elevati. Per tale motivazioni è stato redatto il presente progetto preliminare generale che prevede: la realizzazione del muro paraonde in calcestruzzo armato (con quota di coronamento pari a 5.5 m sopra il livello medio marino e sezione analoga a quello esistente nel tratto iniziale) nei 70 m del secondo tratto della diga di sopraflutto di Marina di Campo, previa la realizzazione della struttura di fondazione negli ultimi 20 m; l'adeguamento della scogliera lungo tutta la diga, con realizzazione di vasca di dissipazione (ad eccezione delle sezioni più vicine alla radice), mantellata, strato di filtro e protezione al piede in massi naturali. In base alle verifiche preliminari, la mantellata sarà realizzata con pendenza 1 a 2 e berma larga 4.5 m posta a quota 4.5 m sopra il livello medio marino; la realizzazione del riccio a protezione della testata, con sezione in scogliera con le stesse caratteristiche descritte in precedenza; l'ampliamento (verso l'area portuale) dell'ultimo tratto della banchina al fine di consentire l'inversione dei mezzi di soccorso che dovessero accedere alla diga foranea, da realizzarsi mediante massi in calcestruzzo sovrapposti, con l'elemento di coronamento antiriflettente, imbasati su uno scanno in massi di 1 categoria. Con la realizzazione dell'intervento complessivo si avrebbero benefici sia in termini di riduzione delle portate di tracimazione che di incremento di stabilità della scogliera. 2

3 Gli interventi previsti, localizzati nell ambito portuale di Marina di Campo non interessano zone classificate Siti di Importanza Regionale (SIR) ai sensi della L.R. 56/2000 né Siti di Importanza Comunitaria (SIC) o Zone di Protezione Speciale (ZPS) classificate rispettivamente ai sensi della Direttiva 92/43/CE Habitat e della Direttiva 2009/147/CE versione codificata Uccelli. Tali localizzazioni non risultano nemmeno significativamente limitrofe a tali siti e vista la tipologia di interventi non si hanno ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati in essi. Compatibilità ambientale dell intervento con piani paesaggistici, territoriali ed urbanistici I lavori saranno eseguiti interamente in aree demaniali marittime e si configurano come interventi di adeguamento tecnico funzionale della diga di sopraflutto esistente. Per gli aspetti paesaggistici è stata redatta specifica relazione, a cui si rimanda per tutti i dettagli, da cui risulta che gli interventi proposti sono compatibili rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo e sono coerenti con gli obiettivi di qualità paesaggistica espressi dal Titolo II del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio nonché con le prescrizioni di cui alla scheda del sistema costiero 11 Elba e isole minori, allegata al Piano di Indirizzo Territoriale 2014 della regione Toscana. In particolare la stessa relazione evidenzia che le trasformazioni proposte nel progetto preliminare non comportano impatti significativi sul paesaggio e non compromettono il godimento estetico-percettivo del golfo e pertanto non si rendono necessarie opere di mitigazione e compensazione di natura permanente. L ambito portuale di Marina di Campo non rientra nei confini del Parco Nazionale dell Arcipelago Toscana e quindi non è soggetto agli strumenti di pianificazione di competenza dello stesso. Ai fini della compatibilità con piani territoriali ed urbanistici può esser fatto riferimento al Piano Regolatore Portuale del 1962 (che costituisce di fatto il vigente PRP del porto di Marina di Campo) in cui è presente la configurazione dei moli portuali, con il primo tratto del molo di sopraflutto realizzato fino all epoca, lungo 70 m e con direzione 60 N e la previsione di prolungamento dello stesso di ulteriori 110 m con un secondo tratto in direzione 40 N. I lavori di prolungamento del secondo tratto, ripresi negli anni '70, si arrestarono bruscamente nel 1985 a causa degli effetti indotti sulla spiaggia, lasciando l'opera nella configurazione visibile oggi. Gli interventi previsti nel presente progetto risultano comunque compatibili con l assetto portuale definito nel suddetto P.R.P. Rispetto allo strumento urbanistico generale vigente del Comune di Campo nell Elba, costituito dalla Variante gestionale al Piano di Fabbricazione (approvata nel 2009) l opera in questione non rientra in una zonizzazione urbanistica definita e non è nemmeno soggetta ad una disciplina normativa specifica. Il porto infatti nel suddetto strumento urbanistico non è inserito in alcun sistema o sottosistema insediativo. La zonizzazione più vicina è quella relativa alla parte di abitato di Marina di Campo classificata come centro storico. Il Comune di Campo nell Elba nel 2014 ha adottato il Piano Strutturale in cui è individuato l ambito portuale come UTOE 1 Porto Regionale di Marina di Campo con definizione di alcuni obiettivi generali. Tale atto non risulta ancora approvato. Alla luce di quanto sopra evidenziato non risultano particolari incompatibilità per gli interventi in progetto. 3

4 Effetti dell intervento sulle componenti ambientali e sulla salute Gli interventi previsti si rendono necessari per assicurare la piena funzionalità alla diga di sopraflutto esistente. I lavori interessano pertanto la struttura che delimita la parte meridionale dell ambito portuale di Marina di Campo. Il bacino portuale è stato interessato da un intervento di dragaggio nella primavera 2013 (Ente Attuatore:Provincia di Livorno) per la rimozione dei sedimenti accumulatisi a seguito degli eventi alluvionali del Novembre Tali sedimenti sono stati oggetto di specifica caratterizzaione ambientale che ha evidenziato la loro idoneità alla deposizione nella spiaggia sommersa del golfo per il ripristino della linea di riva e della morfologia dell arenile. Durante le fasi di cantiere per la posa in opera delle nuove opere in progetto si potrà verificare un aumento momentaneo della torbidità delle acque, per effetto della messa in sospensione delle particelle più fini e che tenderà però a risolversi col passare del tempo. Comunque la composizione granulometrica dei sedimenti presenti nell area tende ad essere prevalentemente sabbiosa (sabbie fini e medie) con frazioni pelitiche molto ridotte. Per quanto riguarda l analisi dei prevedibili effetti ambientali è possibile affermare che su gran parte delle componenti ambientali gli impatti dell intervento sono non critici (qualità dell aria, bilancio idrologico-idraulico, cuneo salino, idrodinamica) o trascurabili (idrologia, ossigenazione; variazioni lito-morfologiche, flora e fauna, parco, variazione ecosistemi terrestri e acquatici, biocenosi, radiazioni, paesaggio storico e naturalistico, uso del suolo). In relazione a questi e con particolare riferimento alla tipologia degli interventi in progetto, gli impatti potenzialmente più critici potrebbero riguardare la qualità delle acque. A tale proposito è sufficiente adottare opportune misure cautelative atte a ridurre la dispersione del materiale particolato e degli eventuali contaminanti ad esso associati per mitigarne gli effetti sull ambiente circostante. In particolare il previsto impiego di calcestruzzo dovrà essere effettuato adottando soluzioni progettuali e modalità costruttive che consentano di ridurre il più possibile l eventuale dispersione in mare. In ogni caso comunque le operazioni di cantiere comportano un impatto che è limitato nel tempo e pertanto non risulta critico. Vista la tipologia di interventi possono essere presenti fattori di stress ambientale quali il traffico veicolare (e conseguentemente la componente rumore) solo durante le fasi realizzative delle opere. Tale effetto è comunque temporaneo e pertanto non critico. Anche rispetto alla salute dei cittadini gli impatti sono non critici in quanto non si generano e non si alterano i rischi per la collettività connessi all inquinamento atmosferico ed al rumore. In riferimento a possibili impatti delle opere sulle dinamiche costiere della spiaggia del golfo di Marina di Campo, sulla base dei risultati dello specifico Studio morfodinamico realizzato a cui si riamanda per tutti i dettagli, si evidenzia che la realizzazione dell'intervento in progetto non modificherà in maniera rilevante i flussi sedimentari che attualmente caratterizzano la spiaggia. 4

5 Scelta del sito e possibili alternative Configurandosi come un intervento di adeguamento di un infrastruttura portuale esistente, connesso all esigenza di garantire la piena funzionalità della stessa, non sono possibili diverse scelte localizzative. La possibile alternativa progettuale di risolvere le criticità del porto di Marina di Campo con la realizzazione di una nuova opera di protezione, esterna all'attuale diga di sopraflutto anche del tipo a cresta bassa, è stata scartata a causa del forte impatto paesaggistico e dei costi di realizzazione ben più elevati rispetto ad un intervento di adeguamento dell'esistente. Inoltre, tale opera non è prevista dall'attuale PRP, pertanto la sua realizzazione sarebbe comunque subordinata alla redazione del nuovo Piano Regolatore. Interventi di ripristino e/o riqualificazione ambientale previsti in progetto In relazione alla tipologia di interventi, agli aspetti considerati ed agli impatti ambientali dei lavori (torbidità delle acque), che hanno comunque una durata limitata nel tempo, non risulta necessario definire particolari interventi di ripristino e/o riqualificazione. Norme di tutela ambientale che si applicano all intervento Il presente intervento è soggetto alla normativa vigente in materia di valutazione di impatto ambientale. Dovranno essere rispettati i disposti del D.Lgs 152/2006, della L.179/2002, della L.R.19/2003 e comunque dovranno essere adottate tutte le modalità operative idonee alla tutela ambientale. Non sono necessari particolari adempimenti in relazione alla presenza di zone classificate Siti di Importanza Regionale (SIR) ai sensi della L.R. 56/2000, Siti di Importanza Comunitaria (SIC) o Zone di Protezione Speciale (ZPS) classificate rispettivamente ai sensi della Direttiva 92/43/CE Habitat e della Direttiva 2009/147/CE versione codificata Uccelli. I progettisti 5

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