SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
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- Gina Vecchi
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1 (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Comune di Chiavari 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: Albo Nazionale 4 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Chiavari al sicuro! Procedure per la messa in sicurezza dei cittadini a rischio alluvione del Comune di Chiavari 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): B - Protezione Civile-04 - Ricerca e monitoraggio zone a rischio 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il Comune di Chiavari ha una popolazione residente di circa abitanti e si estende su una superficie di circa 12 km2, tale popolazione aumenta enormemente nella stagione estiva, nei fine settimana e durante le festività per forti flussi turistici. Le aree maggiormente urbanizzate e densamente abitate sono situate lungo la sponda destra della piana alluvionale del F. Entella e in corrispondenza del fondovalle del T. Rupinaro. Entrambi i corsi d acqua mostrano elevate criticità idrauliche, in particolare si evidenzia che in situazioni di piogge diffuse, intense e/o prolungate, oltre all esondazione del F. Entella, si possono verificare contestualmente esondazioni del T. Rupinaro. Le aree inondabili, con tempo di ritorno 50 anni, dei due corsi d acqua, interessano la quasi totalità del centro urbano, a questa si aggiungono le aree inondabili con tempi di ritorno 200 e 500 anni, pertanto si stima che 64% della popolazione possa essere interessato dal rischio alluvione ai sensi del D.lgs 49/2010. Le ultime alluvioni significative si sono verificate nel novembre del 2002, causando
2 una vittima, e nell ottobre 2014 con inondazioni diffuse e danni per circa al comparto privato, all area produttiva ed alle opere pubbliche. Il progetto, attraverso un puntuale censimento, è destinato a tutti gli abitanti e attività a rischio inondazione del Comune di Chiavari, ne beneficeranno in particolare i nuclei famigliari che, se si rendesse necessario un evacuazione preventiva, potranno usufruire di alloggi messi a disposizione dall ente. 7) Obiettivi del progetto: L obiettivo del progetto è di aggiornare il vigente Piano di Protezione Civile comunale, con particolare riferimento alle azioni operative per la messa in sicurezza della popolazione a rischio inondazione. Diffusione della consapevolezza del rischio idrogeologico del territorio, dei contenuti del Piano stesso e dei sistemi di allarme installati sul territorio comunale. Copertura delle informazioni di tutta la popolazione a rischio del Comune di Chiavari. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Nell ambito dell aggiornamento del Piano di Protezione Civile comunale d emergenza, verranno individuati puntualmente, attraverso data base anagrafe, gli abitanti dei piani bassi, piani strada ed interrati o sotto alveo, nell area a rischio inondazione del Comune di Chiavari. In particolare dovranno essere distinti gli abitanti con possibilità di mettersi in sicurezza autonomamente da quelli per i quali sarà necessario intervento per l evacuazione e per l eventuale sistemazione. Nell ambito del progetto dovranno, inoltre, essere individuate opportune aree di ricovero per la popolazione, anche attraverso la stipula di convenzioni. Tutti i dati saranno raccolti in un database, con collegamento cartografico, e costituiranno uno degli allegati operativi del Piano di Protezione Civile stesso. Parallelamente dovrà essere svolta un attività formativa alla popolazione, per diffondere la cultura del rischio idrogeologico, delle misure di autoprotezione e su come restare informati durante un evento in atto. Infine gli abitanti dovranno essere informati capillarmente delle azioni da intraprendere in caso di Allarme, riconoscendo i segnali del sistema di allarme installato sul T. Rupinaro. 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Comandante Polizia Locale: supervisione progetto e decisioni amministrative. Polizia Locale: ruolo operativo nella gestione delle emergenze e nella diffusione informazioni alla popolazione. Tecnici Edilizia Pubblica e Privata: gestione dei rischi naturali, messa in sicurezza del territorio, pianificazione interventi difesa del suolo e/o post emergenza. Volontariato Protezione Civile: in emergenza attività per la messa in sicurezza della popolazione, in ordinario collaborazione per la diffusione di informazioni e formazione della popolazione. 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto
3 Attività Esterne: Attività in coppia, Censimento della Popolazione a rischio idrogeologico del territorio comunale, a piedi e/o con auto di servizio. Individuazione degli edifici ai piani Terra e Sotto Strada e Sotto Alveo dell Area Rossa. Individuazione degli abitanti ed attività economiche situate ai piani Terra e Sotto Strada e Sotto Alveo, di cui al punto precedente. Individuazione tra questi dei portatori di handicap oppure non autosufficienti e degli abitanti senza possibilità di messa in sicurezza in autonomia. Formazione alla popolazione in merito al rischio idrogeologico, alle procedure di emergenza in caso di Allarme e misure di autoprotezione, anche tramite diffusione di materiale informativo. Attività Interne: Attività in coppia, restituzione dei dati raccolti in database. Preparazione del materiale per sopralluoghi e per diffusione informazioni. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 0 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: ) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
4 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e nome Data di nascita C.F
5 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Decreto Criteri per le selezioni dei volontari - Decreto 175 del 11/06/ ) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto: Il monitoraggio verrà svolto utilizzando come indicatori il numero di abitanti in area inondabile, in particolare nelle aree dove esiste una probabilità di accadimento ogni 50 anni. Tutti questi abitanti dovranno ricevere formazione. Dovrà essere individuata la popolazione in edifici (privati ed attività commerciali) ai piani Terra e Interrato e sotto alveo dell area inondabile, tra questi gli abitanti portatori di handicap e che non abbiano possibilità di messa in sicurezza autonomia. Alla prima verifica dovrà essere raggiunto il 33% della popolazione, in area a rischio. Alla seconda verifica dovrà essere raggiunto il 66% della popolazione, in area a rischio. Alla terza verifica dovrà essere raggiunto il 100% della popolazione, in area a rischio. 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
6 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: PC con software data base e fogli di calcolo. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: 27) Eventuali tirocini riconosciuti: 28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione delle attività svolte durante l espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae: Il Comune Attesta l Acquisizione della normativa nazionale e regionale di protezione civile, dei requisiti e dei contenuti per la redazione di un piano di protezione civile comunale, delle misure di autoprotezione in caso di evento calamitoso. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: VILLAGGIO del RAGAZZO - Centro Benedetto Acquarone Viale Pio X, Chiavari (Ge). 30) Modalità di attuazione: La formazione generale sarà svolta con formatori dipendenti e/o consulenti dell Ente Villaggio del Ragazzo. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: No 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione Generale si svolgerà entro i primi 180 giorni dall inizio del progetto e avverrà attraverso: - lezioni frontali
7 - attivazione e discussione di gruppo con l uso di adeguate strumentazioni didattiche - visione di audio-visivi Sarà consegnata ai Volontari in Servizio Civile dispensa relativa ai contenuti della formazione e adeguata bibliografia. 33) Contenuti della formazione: 1. VALORI E IDENTITÀ DEL SCN 1.1. L identità del gruppo in formazione e patto formativo Lezioni frontali (2h) - Descrizione dei contesti delle attività e illustrazione del progetto formativo - Il significato del Servizio civile (partendo dai concetti di Patria, difesa senza armi, difesa non violenta ecc) Ore non formali (2h) - Gioco di ruolo per la presentazione dei singoli membri - T-Group sulla percezione dell identità del volontario e sulle motivazioni - Stesura del patto formativo 1.2. Dall obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale Lezioni frontali (2h) - Legame storico e culturale del SCN con l'obiezione di coscienza - Evoluzione legislativa: dall'obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale - Fondamenti costituzionali e legislativi 1.3. Il dovere di difesa della Patria difesa civile non armata e non violenta Lezione frontale (2h) - I valori costituzionali della solidarietà, dell'uguaglianza, del progresso della società, della promozione e sviluppo della cultura, della tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico e della pace tra i popoli - La difesa civile della patria e le pronunce della corte costituzionale - Attivazione di gruppo sul tema dell affronto e della risoluzione dei conflitti 1.4. La normativa vigente e la Carta di impegno etico Lezioni frontali (1h) - La regolamentazione del servizio civile in Italia: legislazione nazionale e regionale e norme applicative - Illustrazione della Carta di impegno etico Ore non formali (1h) - Laboratorio attivo 2. LA CITTADINANZA ATTIVA 2.1 La formazione civica Lezioni frontali (2h) - Dichiarazione universale dei diritti dell uomo e Carta costituzionale: i valori base della cittadinanza attiva - Convenzione sui diritti dell infanzia - Protocollo opzionale sul coinvolgimento dei minori nei conflitti armati - Istituzioni di diritto pubblico: ordinamento dello Stato Ore non formali (2h) - La formazione civica per l educazione alla cittadinanza attiva - Lo sviluppo delle competenze civiche: dai valori alla vita quotidiana
8 2.2 Le forme di cittadinanza Ore non formali (4h) - Laboratorio di partecipazione: idee e progetti per percorsi concreti 2.3 La protezione civile Lezioni frontali (2h) - La tutela e valorizzazione dell'ambiente e del territorio - La tutela della comunità - Da un concetto difensivo di sicurezza a un concetto promozionale (community-care) - Il rischio per la popolazione civile: cenni sulle problematiche relative al soccorso - Prevenzione dei rischi, intervento in emergenza e post-emergenza - Norme di comportamento nella gestione delle emergenze 2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile Lezioni frontali (2h) - Le elezioni per i rappresentanti regionali: uno strumento di partecipazione attiva - Testimonianze di ex volontari 3. IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE 3.1. Lavorare in team Ore non formali (4h) - Metodologie del lavoro per progetti, il lavoro in team - Simulazione di progettazione - Simulazione di valutazione L'organizzazione del servizio civile e le sue figure Lezioni frontali (1h) - "Il sistema servizio civile" - Figure e ruolo di chi opera all'interno del progetto di Servizio Civile 3.3 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale Lezione frontale (1h) - Illustrazione del Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale (DPCM 4 febbraio 2009 e succ. mod.) 3.4 Comunicazione interpersonale Lezione frontale (2h) - La comunicazione interpersonale: elementi costitutivi La comunicazione e le dinamiche all'interno del gruppo 34) Durata: 30 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: Comune di Chiavari, Piazza Nostra Signora dell Orto
9 36) Modalità di attuazione: La formazione specifica sarà svolta con formatori dipendenti del Comune di Chiavari e Volontari di Protezione Civile. 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Dott. Luigi Federico Defranchi Bisso 03/03/1959 Geol. Francesca Battini 28/09/1974 Sig. Rinaldo Lavaggi 12/12/ ) Competenze specifiche del/i formatore/i: Dott. Luigi Federico Defranchi Bisso Comandante Polizia Locale e Responsabile Protezione Civile del Comune di Chiavari, Competenze Giuridico Normative Responsabile Sicurezza, Competenze Normativa Sicurezza Geol. Francesca Battini Ufficio Protezione Civile Comune di Chiavari, Competenze tecniche sul rischio idrogeologico e sulle procedure di emergenza Sig. Rinaldo Lavaggi - Volontario di Protezione Civile, Competenze attività e normativa regionale e nazionale di Volontariato di Protezione Civile. 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione si svolgerà entro i primi 180 giorni dall inizio del progetto e avverrà attraverso: lezioni frontali con l uso di adeguate strumentazioni didattiche visione di audio-visivi Sarà consegnata ai Volontari in Servizio Civile dispensa relativa ai contenuti della formazione e adeguata bibliografia. 40) Contenuti della formazione: 2 Ore Concetti di Diritto Costituzionale ed Amministrativo. 1 Ora Gli Enti Locali. 1 Ora Il Comune di Chiavari. 3 Ore Normativa di Protezione Civile. Normativa Nazionale di Protezione Civile Normativa Regionale di Protezione Civile Attività Protezione Civile Le Componenti del Sistema 1 Ora Le Competenze e Responsabilità del Sindaco ed il Potere d Ordinanza. 2 Ore Il Sistema di Allertamento Regionale. 4 Ore Cartografia, Cenni di Gis (Qgis) e Sistemi informativi territoriali, Esercitazioni. 5 Ore Il Rischio Idrogeologico ed Idraulico in Liguria. Pericolo e Rischio I Piani di Bacino
10 La Direttiva Alluvioni Cenni di Idraulica e Idrologia Cenni di Geologia e franosità 2 Ore Il Rischio Idrogeologico ed Idraulico nel Comune di Chiavari. 2 Ore Cenni Storici Eventi Calamitosi. 1 Ora Scenario di Danno. 6 Ore Il Piano di Protezione Civile Comunale: Metodo Augustus Le Funzioni di Supporto Il Modello d Intervento Il Centro Operativo Comunale Le Fasi Operative Le Aree di Emergenza Lettura critica di alcuni Piani di Protezione Civile 1 Ora Presidio Idraulico e Monitoraggio Ambientale. 1 Ora Gli altri Rischi Naturali. 2 Ore Resilienza, Rischio Residuo e Misure di Autoprotezione. 1 Ora Progetti di Comunicazione di Protezione Civile. 1 Ora Post Emergenza 10 Ore Il Volontariato di Protezione Civile: La normativa nazionale e regionale Come diventare Volontario di Protezione Civile Attività del Volontariato di Protezione Civile Il Presidio Territoriale Esperienza di Emergenze 4 Ore La Normativa sulla Salute e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro. 41) Durata: 50 Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Per quanto riguarda la formazione generale e specifica il monitoraggio si riferisce alle prime due dimensioni del modello di Kirkpatrick, e in particolare a reaction e learning. Il modello è ugualmente di tipo quantitativo e qualitativo, attraverso il ricorso a strumenti strutturati e aperti: - Reaction: verranno somministrati tre questionari ai partecipanti, che in realtà consistono in un unico strumento (QFGS, con lievi modifiche rispetto al tempo della rilevazione) - A inizio percorso (percezione degli obiettivi attesi, QFGS forma a) - A metà percorso (congruenza parziale tra obiettivi attesi e percezione reale, QFGS forma b) - A fine percorso (congruenza finale tra obiettivi attesi e percezione reale, QFGS forma c)
11 - Scheda di percezione del clima d aula (SCA), a cura del docente e dell OLP - Learning: gli apprendimenti si rilevano attraverso tre strumenti: - Test in forma non strutturata sulla formazione generale - Test in forma non strutturata sulla formazione specifica - Valutazione di competenze: docenti e OLP utilizzano la RCC (Rubrica di Competenze sulla Cittadinanza), aggiornandola al termine della formazione generale e specifica. - Autobiografia del volontario: al termine della formazione sia generale che specifica viene fornita al volontario uno stimolo semistrutturato (stimulus controlled test) per la redazione di una narrazione biografica, ove si valorizzi il contributo della formazione all esperienza in atto. In tale stimolo saranno presenti le parole-chiave che caratterizzano il progetto formativo (es. cittadinanza attiva, solidarietà, etc.) Le narrazioni verranno sottoposte ad analisi testuale. Il monitoraggio della formazione si completa attraverso la rilevazione di alcuni dati sensibili di immediata fruizione, con riferimento al livello di frequenza ai corsi, ottenuto attraverso la compilazione dei Registri Presenze. Il monitoraggio della formazione generale sarà realizzato secondo quanto prescritto dalla circolare 28 gennaio 2014 Monitoraggio del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale In particolare, il sistema di monitoraggio come sopra descritto sarà integrato dalla compilazione, tramite il sistema Helios, entro 210 giorni dall. Avvio del progetto (formazione generale entro 180 giorni dall avvio del progetto) dell apposito questionario di rilevazione. Data Il Responsabile legale dell ente / Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell ente
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