Guida Pratica per le RSU e i TAS FGU - GILDA

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1 Guida Pratica per le RSU e i TAS FGU - GILDA 1. I DIRITTI DELLA RSU 2. LE RELAZIONI SINDACALI

2 1. I DIRITTI DELLA RSU La RSU: è un organismo unitario di rappresentanza dei lavoratori; assume le proprie decisioni a maggioranza dei componenti; le modalità con le quali tale maggioranza si esprime devono essere, eventualmente, definite dalla RSU stessa con un regolamento interno; anche in mancanza di un regolamento di funzionamento, la RSU decide a maggioranza. La RSU fruisce dei seguenti diritti sindacali: Permessi retribuiti Permessi non retribuiti Diritto di assemblea Diritto ai locali Diritto di affissione L RLSU

3 Permessi Retribuiti (artt. 9, 10 e 16 CCNQ) Come si calcolano: Per ogni anno scolastico il monte ore è costituito da 25 minuti e 30 secondi per ogni dipendente a tempo indeterminato (no doc. religione). Come si utilizzano: per partecipare alla contrattazione con il D.S. o agli incontri d intesa tra gli stessi componenti RSU; per partecipare ad iniziative delle organizzazioni sindacali; i permessi vanno fruiti previa comunicazione scritta (e non richiesta) al D.S. Cumulo delle ore di permesso: Il delegato RSU docente, per motivi legati alla continuità didattica, può cumulare le ore di permesso fino a un massimo di 12 giorni all anno e per non più di 5 giorni ogni 2 mesi. Il delegato RSU ATA, può cumulare fino a 20 giorni di permesso all anno senza sostituzione

4 Permessi non Retribuiti (art. 24 L , art. 12 CCNQ) I componenti della RSU beneficiano di permessi sindacali non retribuiti (8 giorni l anno) per partecipare a trattative sindacali o convegni di natura sindacale. Le comunicazioni per la fruizione del diritto va inoltrata, di norma, 3 giorni prima dall organizzazione sindacale al D.S.

5 Diritto di Assemblea (art. 20 L. 300/1970, art. 2 CCNQ, art. 8 CCNL 2006/09) la RSU convoca l assemblea (previa informativa al D.S.); il diritto di convocare è esercitato congiuntamente dalla RSU; l assemblea può essere preventiva (inizio contrattazione) o consultiva (alla fine ma prima della sottoscrizione del Contratto); le assemblee possono essere tenute o per tutto il personale o solo per un area (docente o ATA); l assemblea viene svolta all inizio o al termine delle attività didattiche per massimo 2 ore; si possono tenere non più di 2 assemblee al mese; il personale ha diritto a 10 ore annue retribuite per la partecipazione alle assemblee in orario di servizio; nel Contratto d Istituto si stabilirà entro quanti giorni si può convocare l assemblea; per richiedere i locali per l assemblea è necessario indicare l ordine del giorno e la durata.

6 Diritto ai Locali (art. 27 L , art. 4 CCNQ) La RSU può usare per la sua attività un locale della scuola in modo Temporaneo (solo quando non è utilizzato per l attività didattica) Se i dipendenti sono meno di 200 Permanente (anche durante l orario delle lezioni) Se i dipendenti sono almeno 200 La RSU può concordare con il D.S. di utilizzare, se disponibile, un armadio a chiave per raccogliere materiale sindacale e di cancelleria: Libro dei verbali Registro di protocollo Postazione computer Materiale di cancelleria Materiale Normativo Ogni altra cosa utile per il lavoro di RSU

7 Diritto di Affissione (art. 25 L. 300/70, art. 3 CCNQ) La RSU di ciascun istituto, insieme con i rappresentanti territoriali delle OO.SS., ha diritto di affiggere all albo sindacale materiale sindacale informativo per i dipendenti della scuola. L affissione non prevede autorizzazione del D.S.; anzi i soggetti sindacali sono gli unici aventi diritto all uso dell albo sindacale, mentre l amministrazione scolastica ha il dovere di affiggere qualunque nota sindacale giunga a scuola.

8 R.L.S All interno delle RSU è eletto, o in caso di indisponibilità, è designato tra tutto il personale, il Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza nella scuola (RLS). Il rappresentante è 1 negli istituti sino a 200 dipendenti, mentre sono in 3 negli istituti con più di 200 dipendenti. La sua carica dura 3 anni. Per espletare le sue funzioni l RLS beneficia di 40 ore annue di permessi retribuiti in aggiunta a quelli spettanti come RSU. Il datore di lavoro (D.S.) può incorrere in sanzioni penali se non permette all RLS la verifica delle norme sulla sicurezza e il diritto di consultazione. Come previsto dal CCNL (art. 6, comma 2, lettera g) l attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro è oggetto di contrattazione integrativa d Istituto. Diritti dell RLS all informazione alla formazione alla consultazione e partecipazione al controllo e alla verifica Doveri dell RLS avvertire il D.S. dei rischi individuati mantenere il segreto d ufficio

9 2. LE RELAZIONI SINDACALI I protagonisti delle relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica sono: per la parte pubblica: per le organizzazioni sindacali: il Dirigente Scolastico, titolare delle relazioni sindacali; la RSU: rappresentano le esigenze dei lavoratori della scuola i rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del CCNL: rappresentano le esigenze di coerenza con il contratto nazionale Il sistema delle relazioni sindacali all interno di ciascuna istituzione scolastica si articola in: Contrattazione Partecipazione

10 Contrattazione I Tempi: (art. 6 commi 2, 4 e 5 del CCNL/06) 1. Il D.S. deve formulare la propria proposta entro 10 giorni lavorativi dall inizio delle trattative; queste ultime devono comunque iniziare non oltre il 15 settembre per concludersi entro il 30 novembre 2. Decorsi 30 giorni dall inizio delle trattative le parti riassumono le rispettive prerogative e libertà di iniziativa. Se la Contrattazione non si conclude, l art.4 del CCNL/06 stabilisce a livello regionale, l istituzione di procedure sperimentali di raffreddamento dell eventuale conflittualità contrattuale generatesi a livello di singola istituzione scolastica Per il D.S. l attivazione della contrattazione d istituto costituisce un dovere d ufficio, la cui omissione può comportare una condotta antisindacale sanzionabile ex art.28 Legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori)

11 Contrattazione I Contenuti: (art. 6 del CCNL/03) Materie GENERALI A. modalità di utilizzazione del personale in rapporto al PTOF e del personale ATA in relazione al Piano delle attività formulato dal DSGA; B. criteri riguardanti le assegnazione del personale docente ed ATA alle sezioni staccate e ai plessi; ricadute sull organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell unità didattica; rientri pomeridiani (solo informativa) C. criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali in caso di sciopero (legge 146/1990 e legge 83/2000) La scuola non ha servizi pubblici essenziali ad eccezione degli istituti che trattano rifiuti nocivi o hanno allevamenti di bestiame, dove è prevista la presenza del collaboratore scolastico o tecnico addetto all azienda; D. attuazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; E. criteri generali per la ripartizione delle risorse del F.I.S. per l attribuzione dei compensi accessori al personale docente ed ATA; F. criteri e modalità relativi alla organizzazione del lavoro e all articolazione dell orario del personale docente ed ATA, ei criteri per l individuazione del personale docente ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il F.I.S.

12 Contrattazione I Contenuti: Materie SPECIFICHE G.compensi per le Funzioni Strumentali (CCNL, art.33); H.misura dei compensi per i docenti (non più di 2) di cui il D.S. si avvale nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative (CCNL, art.34); I. definizione delle modalità e dei criteri per l attribuzione, al personale ATA, di incarichi e compiti che comportano particolare responsabilità, rischio o disagio e dei relativi compensi (CCNL, art.47); J. criteri e modalità di rimborso delle spese effettuate dai docenti per l autoaggiornamento, nel caso in cui la scuola decida di utilizzare a tale scopo una parte delle relative risorse; K. modalità e misura dei compensi per le prestazioni autorizzate eccedenti l orario di servizio del personale ATA (CCNL, art.51); L. il compenso al personale docente che attua la flessibilità organizzativa e didattica (CCNL, art.88); M.compensi spettanti al personale delle scuole che ottengono il finanziamento relativi all area a rischio o a forte processo immigratorio (CCNL, art.9).

13 Partecipazione Oltre alla contrattazione, le relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica prevedono momenti di partecipazione, attraverso l informazione preventiva e successiva. Le informazioni vengono fornite da Dirigente Scolastico alla RSU nel corso di appositi incontri unitariamente alla relativa documentazione

14 Partecipazione L informazione Preventiva (art. 6 com. 2 del CCNL/06) riguarda: a) proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola (entro febbraio); b) piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non contrattuale; c) criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali; d) criteri per la fruizione dei permessi per l aggiornamento (entro l inizio delle lezioni); e) l utilizzazione dei servizi sociali (entro l inizio delle lezioni); f) criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da convenzioni, intese o accordi stipulati dall istituzione scolastica o dall'amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni; g) tutte le materie oggetto di contrattazione;

15 Partecipazione L informazione Successiva (art. 6 com. 2 del CCNL/03) riguarda: 1) i nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il F.I.S. (entro l inizio dell a.s. successivo a quello cui l informazione fa riferimento e comunque prima della nuova contrattazione); 2) la verifica dell attuazione della contrattazione integrativa d istituto sull utilizzo delle risorse (entro l inizio dell a.s. successivo a quello cui l informazione fa riferimento e comunque prima della nuova contrattazione);