Geografia urbana e regionale

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1 Anno accademico Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione Geografia urbana e regionale Renato Ferlinghetti Università degli Studi di Bergamo Centro Studi Sul Territorio L. Pagani Bergamo, 26 ottobre 2017

2 Il nostro percorso disciplinare La geografia scienza dell umanizzazione della Terra Il processo di territorializzazione La varietà della geografia La lettura geo-storica di una città, il caso di Bergamo Il caleidoscopio urbano: tanti modi di essere città Dalla campagna alla città: l urbanizzazione del mondo Dalla città alla campagna: espansione e dispersione urbana Profilo storico urbanistico di Bergamo Funzioni e crescita delle città Ambiente e paesaggio Sistemi territoriali urbani e reti di città Politiche urbane Le città del mondo: Singapore la città del futuro? 1 Attività sperimentale La territorializzazione dell area di Palazzo Baroni, dal luogo di Formazione alla formazione del luogo;

3 Per la lettura geostorica di una città: il caso di Bergamo vedi: L. Pagani, Bergamo, lineamenti e dinamiche della città, Bergamo, Sestante, 2000, pp e pp

4 Profilo-storico urbanistico della città di Bergamo Come? La fase romana La fase longobarda e carolingia La fase comunale La fase delle Signorie La fase veneta La fase napoleonica La fase austriaca La fase sabauda La fase novecentesca e repubblicana La fase attuale (XXI sec.)

5 Profilo-storico urbanistico della città di Bergamo Il periodo austriaco ( ) Nuovo rapporto di Bergamo e della sua provincia con la Regione Lombardia e conferma la gerarchizzazione su Milano Compimento delle trasformazioni della struttura urbana avviate nel periodo napoleonico Ribaltamento delle gerarchie topografiche interne: le funzioni urbane scivolano al piano Porta Nuova (1837), realizzazione della via Ferdinandea (1845), realizzazione della stazione, viale della stazione (1857), Palazzo del Ginnasio-Liceo P. Sarpi Avvio dell industrializzazione urbana e collocazione degli edifici produttivi lungo i corsi d acqua che circondano il percorso delle Muraine. Scuola pubblica di Tre Passi ( ), Chiesa di S. Andrea (1840) e S. Anna (1841), Nuovo Seminario (Modelli neoclassici)

6 Si torna a guarda a destra! 4, Periodo Austro-ungarico 1, Periodo Visconteo, 2 Periodo Napoleonico 2, Repubblica di Venezia

7 Arriva l imperatore un nuovo viale alberato e una nuova porta che rivoluzioneranno la città!

8 Ferdinando I d'asburgo-lorena, nome completo Ferdinando Carlo Leopoldo Giuseppe Francesco Marcellino d'asburgo-lorena (Vienna, 19 aprile 1793 Praga 29 giugno 1875, fu imperatore d'austria e re d'ungheria (come Ferdinando V) [ dal 2 marzo 1835 al 2 dicembre Ferfinando I, un imperatore debole, ma fortunato

9 La Via Ferdinandea, la spina dorsale della nuova città ottocentesca

10 Porta Nuova la nuova via d accesso alla città (arch. Cusi, 1837)

11 Porta Nuova: un doppio sguardo sulla città

12 Porta Nuova: un doppio sguardo sulla città

13 L arrivo della stazione prolunga la Via Ferdinandea verso sud e dilata la città al piano

14 Profilo-storico urbanistico della città di Bergamo Periodo Lombardo-Veneto Una periferia che si fa subito centralità urbana 1857 Stazione Ferroviaria, Viale della Stazione (viale alberato di 30 m considerato di ampiezza eccessiva per il minimo traffico dell epoca).

15 La Ferrovia a Bergamo, il completamento della spina dorsale della futura Città Bassa

16 Inizia lo sviluppo di Città Bassa, la città moderna (arch. F. Lodi), edificazione del Palazzetto di via Torquato Tasso come sede della Prefettura, quindi istituto Tecnico Governativo e dal 1973 al 1933 sede del Municipio dal 1948 biblioteca comunale.

17 Il Periodo Lombardo-Veneto: l inizio della discesa urbana Nel periodo austriaco finisce la crescita e lo sviluppo di Città alta e diviene dominante lo scivolamento delle funzioni direttive al piano e il conseguente sviluppo di città bassa realizzazione del Palazzo Frizzoni, nel 1927 Enrico Frizzoni lo destinerà a sede comunale. Dal 1933 sede del Municipio apertura di Porta Nuova nelle Muraine, le mura daziali medioevali, disegnata da Giuseppe Cusi e realizzata da Antonio Pagnoncelli 1837, realizzazione nei pressi di Porta Nuova della Casa di ricovero dei poveri, poi sede del Piccolo Credito Bergamasco Stazione Ferroviaria, Viale della Stazione (viale alberato di 30 m considerato di ampiezza eccessiva per il minimo traffico dell epoca). Palazzo della Pretura , ora Palazzo degli Uffici comunali, sorto sui capannoni del Comando di Piazza

18 La città nuova ai piedi della città storica Sotto Palazzo degli Uffici comunali, già Palazzo della Pretura , sorto sui capannoni del Comando di Piazza Sopra Palazzo Frizzoni, realizzato da Rodolfo Vantini sull area del 500 convento di S. Lucia e S. Agata

19 La città nuova ai piedi della città storica Porta Nuova, aperta nelle Muraine, le mura daziali medioevali, disegnata da Giuseppe Cusi e realizzata nel 1837 Antonio Pagnoncelli La casa dei Poveri, poi sede bancaria, realizzata sul soppresso convento dei Francescani osservanti

20 L edificio del Liceo Classico Paolo Sarpi ( , arch. Ferdinando Crivelli), l ultima grande costruzione ottocentesca in città alta, landmarker territoriale e cronologico

21 Profilo-storico urbanistico della città di Bergamo Come? La fase romana La fase longobarda e carolingia La fase comunale La fase delle Signorie La fase veneta La fase napoleonica La fase austriaca La fase sabauda La fase novecentesca e repubblicana La fase attuale (XXI sec.)

22 Si guarda a sud! 4, Periodo Austro-ungarico 1, Periodo Visconteo, 2 Periodo Napoleonico 2, Repubblica di Venezia 5 Periodo Sabaudo

23 Bergamo nel Regno d Italia inserimento nello stato unitario sabaudo 1862 inizio tronco ferroviario Bergamo-Lecco, illuminazione pubblica a gas, realizzazione della ferrovia della Valle Seriana, 1905 completamento della ferrovia della Valle Brembana da Bergamo a S. Giovanni Bianco prolungata poi fino a Piazza Brembana realizzazione del palazzo della provincia e della Prefettura realizzazione dell acquedotto cittadino che convoglia a Bergamo le acque di Bondo Petello presso Albino (valle Seriana) Razionalizzazione del sistema di accessibilità a Città alta con la costruzione della funicolare (1887)

24 Le ferrovie verso le valli una nuova opportunità economica e un ulteriore radicamento della centralità di Bergamo nel contesto montano

25 La città di Bergamo un aquila con le ali distese nelle valli e gli artigli protesi verso la pianura Urbanizzato alla soglia del 1994

26 La Bergamo sabauda una città ancora plurimurata: la cinta medievale, quella delle muraine e le mura cinquecentesche

27 Le Muraine da opera di difesa a cintura daziaria. La barriera daziario ai cancelli di Porta Nuova. Accanto ai cancelli una coppia di finazini. Seconda metà del XIX sec.

28 I funzionari erano Gente che con poca creanza e meno riguardi metteva le mani addosso a tutti e a tutte, ficcando le stesse e i loro ispido mostaccio nelle ceste, nelle gerle, nei bauli, nei cassetti del landò signorili come in quelli dei calessi o sotto il sedile dei barocci, dentro le diligenze e sopra i cassetti di legna o di vettovaglie.

29 La distruzione delle Muraine, una grande festa popolare! Con l inizio del Novecento fu abolita la cinta daziaria che imponeva il pagamento di pesanti balzelli sulle merci introdotte in città. Il venir meno della soglia fiscale determinò l inutilità della vetusta cortina delle Muraine. Nei primi del 1901 la cintura muraria fu a furor di popolo, atterrata. La gente reagì in questo modo alla abolizione degli asfissianti controlli e delle pesanti tassazione sanzionate dai dazieri alle porte d accesso della cittànella notte tra il 31 dicembre 1900 e il primo gennaio 1901 al suono di bande e ai botti delle bottiglie di spumanti la popolazione distrusse i cancelli e i caselli daziari e nei giorni successivi la chilometrica cinta delle Muraine. Parte dei materiali furono riutilizzati per realizzare i muri perimetrali del nuovo Cimitero monumentale. Delle trentadue torri venne risparmiata solo quella del Galgario, mentre alcuni lacerti dell antica muraglia medievale si possono ancora osservare in via Camozzi, all altezza del liceo Artistico Giacomo e Pio Manzù e in Via Lapacano.

30 Sulle tracce delle Muraine: la torre del Galgario

31 Sulle tracce delle Muraine: i lacerti di via Lapacano

32 Gli edific del potere della Bergamo sabauda. Palazzo della Provincia e della Prefettura, 1870, l opera intrapresa al piano, segna il trasferimento dei poteri politici in Città bassa.

33 Il Palazzo della Provincia. Progetto di Pier Antonio Preda, altorilievi di Pagani, Ceruti e Maironi, all interno affreschi mitologici di Gian Battista Castello.

34 Profilo-storico urbanistico della città di Bergamo Bergamo nel Regno sabaudo Nuovo Ospedale Psichiatrico (1890) trasferimento del Municipio in via Tasso (1873), nuovo macello presso il Foro Boario (1890) Abbattimento delle mura daziarie ( , le antiche Muraine), si traccia via Verdi, apertura del nuovo cimitero comunale (1905), si rinnova il Teatro Donizetti ( ) e si realizza il giardino a lato con il monumento del compositore Concorsi per la ridestinazione dell area della Fiera (1906, 1907); vincitore Marcello Piacentini (25 anni!) attuata tra il 1923 e il 1931

35 Concorsi per la ridestinazione dell area della Fiera (1906, 1907); vincitore Marcello Piacentini (25 anni!) attuata tra il 1923 e il 1931

36 La Fiera di Bergamo, da motore economico a peso per la città. Alla ricerca di una nuova centralità urbana

37 La Fiera di Bergamo, da motore economico a peso per la città a una nuova centralità urbana

38 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità Elevato livello della committenza Elevato livello del progetto Il progetto architettonico si inchina alla storia e alla forma urbis (si salva l ampia veduta su città alta) Si nota la predominanza dell interesse pubblico su quello privato nell utilizzo degli spazi più pregiati Si rispetta l uso tradizionale dell area (Luogo di ritrovo e di passeggio) Si pone al centro il cittadino/pedone e le sue tradizioni consolidate Si privilegia l uso degli spazi aperti pubblici rispetto all edificato determinando una elevata permeabilità visiva e fisica del nuovo centro cittadino

39 Il progetto architettonico si inchina alla storia e alla forma urbis (si salva l ampia veduta su città alta)

40 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità Elevato livello della committenza Elevato livello del progetto Il progetto architettonico si inchina alla storia e alla forma urbis (si salva l ampia veduta su città alta) Si nota la predominanza dell interesse pubblico su quello privato nell utilizzo degli spazi più pregiati Si rispetta l uso tradizionale dell area (Luogo di ritrovo e di passeggio) Si pone al centro il cittadino/pedone e le sue tradizioni consolidate Si privilegia l uso degli spazi aperti pubblici rispetto all edificato determinando una elevata permeabilità visiva e fisica del nuovo centro cittadino

41 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità Nel Centro Piacentiniano è preminente lo spazio pubblico su quello privato

42 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità Elevato livello della committenza Elevato livello del progetto Il progetto architettonico si inchina alla storia e alla forma urbis (si salva l ampia veduta su città alta) Si nota la predominanza dell interesse pubblico su quello privato nell utilizzo degli spazi più pregiati Si rispetta l uso tradizionale dell area (Luogo di ritrovo e di passeggio) Si pone al centro il cittadino/pedone e le sue tradizioni consolidate Si privilegia l uso degli spazi aperti pubblici rispetto all edificato determinando una elevata permeabilità visiva e fisica del nuovo centro cittadino

43 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità Si privilegia l uso degli spazi aperti pubblici rispetto all edificato determinando una elevata permeabilità visiva e fisica del nuovo centro cittadino

44 Nuove centralità per un nuovo centro finanziario e amministrativo. Gli uffici pubblici del centro piacentiniano

45 Il nuovo centro piacentiniano negli anni trenta: un elegante passeggio per la città ora motorizzata..

46 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità Integrazione del cuore verde della vecchia Fiera nel Centro Piacentiniano Uso di nuovi materiali Cucitura attraverso aiuole verdi dell edificato e degli spazi pubblici

47 Una nuova centralità urbana, per una nuova città, piazza Dante, il cuore della vecchia Fiera nella nuova città

48 Il verde come matrice del centro piacentiniano e degli edifici adiacenti

49 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità Il Ceppo ; un nuovo materiale per la città novecentesca

50 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità Il ceppo dell Adda e del Brembo, un nuovo materiale per il volto della città novecentesca

51 Il Ceppo materiale guida delle città tra Ottocento e Novecento Sopra Crespi d Adda, sotto il Cimitero monumentale di Bergamo Il Cimitero monumentale di Bergamo realizzato in Ceppo

52 Il Centro Piacentiniano un percorso di qualità La forma del nuovo centro si cristallizza immediatamente a tal punto da non sentirvi fino a tutt oggi alcuna necessità di una qualsiasi, anche minima, variazione. Così è nato, così deve restare, tale comando il nuovo centro impone a tutti con l uso perfetto che ne viene fatto con il suo semplice aspetto A. Fumagalli, Le dieci Bergamo, Lorenzelli, Bergamo, p. 57 Marcello Piacentini, Roma 8 dicembre Roma 18 maggio 1960

53 Il secondo evento urbanistico di grande rilievo della prima metà del Novecento: il piano di risanamento di città alta (Luigi Angelini, ) Primo piano di questo genere in Europa Approccio sperimentale Elementi qualificanti: collegamento tra il nodo viario di Colle Aperto e quello del Mercato delle Scarpe al fine di bypassare il cuore storico della città Interventi scanditi caso per caso, attenta analisi e difesa delle residenze minori Articolato studio dei dettagli dei singoli edifici e del contesto urbano

54 Il primo progetto Angelini un percorso reso poi più attento

55 Il secondo evento urbanistico di grande rilievo della prima metà del Novecento: il piano di risanamento di città alta (Luigi Angelini, ) Il progetto diverrà un punto di riferimento teorico e pratico per le più avvedute e brillanti operazioni d intervento sul tessuto urbano antico effettuate nella seconda metà del Novecento in Italia e all estero. Mano leggera e attento studio sono le parti qualificanti del progetto, tali obiettivi sono oggi condivisi dai nuovi studi metodologici.

56 Gli anni trenta e un nuovo rivoluzionario modo di vivere la città: Dalla mobilità radiocentrica a quella avvolgente!

57 Bergamo una città dalla mobilità tradizionale radiocentrica, dal centro alla periferia attraverso i borghi

58 Una nuova mobilità urbana, da quella radiocentrica a quella avvolgente

59 Per una nuova mobilità urbana avvolgente Costruzione nel periodo austriaco dell asse ferdinandeo, da Porta S. Agostino a Porta Nuova Incardinamento all asse ferdinandeo di tre nuove vie trasversali Garibaldi - Verdi Camozzi Tiraboschi Paleocapa - Maj Collegamento diretto tra i borghi a varie altezze I nuovi rettilinei smontano la trama radiocentrica dell antica e assonnata città artigianale e mercantile a favore di un disegno d avvolgimento al colle imposto dalla vitalissima e nuova città industriale.

60 La modalità di movimento avvolgente e trasversale ai borghi è una creazione Novecentesca! Via Angelo Mai e sullo sfondo via Pietro Paleocapa

61 La dove c era una città ora c è il verde! La città per il verde urbano

62 La distesa di vigneti, elemento distintivo del volto urbano di Bergamo

63 Gli spazi aperti generati dalle mura 500 rafforzano il carattere verde di Bergamo Stralcio dello schizzo relativo al colle di S. Vigilio con l indicazione tuto zardini M. Sanudo, Itinerario, 1483.

64 Il sistema del verde urbano uno degli iconomeni più celebrati della città..ché, quasi fulgente / serto di gemme e d or, così cingete voi tutta la città, pendii ridenti. (Mosè del Brolo XII sec.) de/ ditta giesia è una veduta mirabile. Se vede lontano tanto quando si vole. Se vede ronchi vigne arborj pradi et ameni coliselli che è proprio il paradiso..(pre Zuanne di San Foca, 1536)..ho girato tutt intorno alla catena di colline a cui Bergamo è addossata. Paesaggio magnifico, posti incantevoli (Stendhal)

65 La città per il verde: la norma del cinquantesimo nel Piano regolatore Muzio-Morini, ( )

66 La città per il verde: la norma del cinquantesimo nel Piano regolatore Muzio-Morini, ( )

67 L istituzione del Parco dei Colli (1977), la sfida di massima complessità urbana: la città nel parco il parco nella città!

68 Il Parco dei Colli di Bergamo il frutto di scelte di altissima innovazione e di coraggio urbanistico Cosa si prefigge il Parco? Conservare e valorizzare l ingente, assai diffuso e spesso di valore altissimo, patrimonio naturalistico, architettonico e paesaggistico locale Stabilire un nuovo equilibrio tra risorse ambientali e le attività dell uomo con particolare attenzione alle risorse agro-silvocolturali Implementare l uso culturale ricreativo e turistico e del patrimonio immobili inutilizzato

69 La Cascina di Valmarina, sede del Parco, una nuova centralità urbana per uno degli edifici più caratteristici del sistema verde cittadino

70 La conca di Astino con sullo sfondo il bosco storico Rispetto ai prospetti floristici ottocenteschi 80% della flora dell Allegrezza, sito di Interesse comunitario (SIC) sulla base della nemorale segnalata per i colli di Bergamo è ancora presente, Direttiva Habitat mentre in molte realtà urbane lombarde, quali Milano o Pavia, l 80% della flora dei boschi si è estinta

71 Il Parco dei Colli di Bergamo il frutto di scelte di altissima innovazione e di coraggio urbanistico Cosa si prefigge il Parco? Conservare e valorizzare l ingente, assai diffuso e spesso di valore altissimo, patrimonio naturalistico, architettonico e paesaggistico locale Stabilire un nuovo equilibrio tra risorse ambientali e le attività dell uomo con particolare attenzione alle risorse agro-silvocolturali Implementare l uso culturale ricreativo e turistico e del patrimonio immobili inutilizzato

72 Il sistema agricolo suburbano, un paesaggio in via d estinzione?

73 L agricoltura periurbana, una risorsa primaria per la Grande Bergamo

74 L agricoltura del parco una realtà ad alta qualità

75 Vendemmia e raccolte orticole in città!!!!

76 Il Parco dei Colli di Bergamo il frutto di scelte di altissima innovazione e di coraggio urbanistico Cosa si prefigge il Parco? Conservare e valorizzare l ingente, assai diffuso e spesso di valore altissimo, patrimonio naturalistico, architettonico e paesaggistico locale Stabilire un nuovo equilibrio tra risorse ambientali e le attività dell uomo con particolare attenzione alle risorse agro-silvocolturali Implementare l uso culturale ricreativo e turistico e del patrimonio immobili inutilizzato

77 Recuperare gli orti e le ortaglie storiche della città e le loro varietà orticole

78 Il Parco dei Colli di Bergamo il frutto di scelte di altissima innovazione e di coraggio urbanistico Cosa si prefigge il Parco? Conservare e valorizzare l ingente, assai diffuso e spesso di valore altissimo, patrimonio naturalistico, architettonico e paesaggistico locale Stabilire un nuovo equilibrio tra risorse ambientali e le attività dell uomo con particolare attenzione alle risorse agro-silvocolturali Implementare l uso culturale ricreativo e turistico e del patrimonio immobili inutilizzato

79 La greenways del Morla, una pista ciclabile multifunzionale per una nuova centralità della dorsale collinare

80 La greenway del Morla una nuova centralità per la grande Bergamo

81 Valorizzare le comunità locali, avvicinare i cittadini al sistema verde collinare, promuovere l agricoltura, la selvicoltura polifunzionale e l ospitalità diffusa a basso impatto ambientale Via comunale alle case Moroni. La rete escursionistica del Parco tocca i 300 chilometri di sentieri

82 Il Parco volano culturale e progettuale per la Grande Bergamo

83 La lettura geo-storica di una città il caso di Bergamo Come? (tralasciamo la fase preistorica! In attesa che si consolidino le conoscenze) La fase romana La fase longobarda e carolingia La fase comunale La fase delle Signorie La fase veneta La fase napoleonica La fase austriaca La fase sabauda La fase novecentesca e repubblicana La fase attuale (XXI sec.)

84 La città contemporanea, una città diffusa quasi infinita dalle caratteristiche inedite, in parte ancora da comprendere e definire. Tornare al manuale per capire la città contemporanea

85 Attività sperimentale n. 2 Quando il sotto si fa sopra Raccogli le informazioni raccolte in una relazione così strutturata: - Copertina - Premessa - Risultati acquisiti (Analisi del paramento murario di Via della Noca) Elenco floristico Conclusioni Bibliografia: (Cognome Nome, titolo, Casa editrice, Luogo e anno di edizione. Es. Pignatti Sandro, Flora d Italia, Edagricole, Bologna 1982.

86 Attività sperimentale n. 2 Quando il sotto si fa sopra Struttura della relazione: - Copertina (autori, immagine evocativa, contesto di produzione dell elaborato) - Premessa (perché l abbiamo fatto?) - Risultati acquisiti (Analisi del paramento murario di Via della Noca) Elenco floristico conclusivo (prospetto con l elenco delle specie identificate) Pagina con immagini del Conglomerato nel complesso di S. Agostino

87 Attività sperimentale n. 2 Quando il sotto si fa sopra Strutturata della relazione: Conclusioni (il sotto si fa sopra? Genera delle specificità identitarie e geografico naturalistiche?) Bibliografia: (Cognome Nome, titolo, Casa editrice, Luogo e anno di edizione. Es. Pignatti Sandro, Flora d Italia, Edagricole, Bologna 1982.

88 Analisi delle fonti Riconosci le parti e i piani della città. Da che punto di vista è stata disegnata l immagine? A quale fase dello sviluppo storico urbanistico di Bergamo risale la fonte iconografica? Perché? Qual è il borgo in primo piano? Riconosci le torri dei Suardi, di Adalberto, della Cittadella, del Gombito

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