4 Standard Promuovere un posto di lavoro sano Ambienti di lavoro Microclima Illuminazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "4 Standard Promuovere un posto di lavoro sano Ambienti di lavoro Microclima Illuminazione"

Transcript

1 4 Standard Promuovere un posto di lavoro sano Ambienti di lavoro Microclima Illuminazione D.Lgs 81/08 - TITOLO II LUOGHI DI LAVORO Articolo 63- Requisiti di salute e sicurezza Allegato IV

2

3 Luoghi di di lavoro: - I luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all interno dell azienda nonché ogni altro luogo di di pertinenza dell azienda accessibile al al lavoratore nell ambito del proprio lavoro. - I luoghi destinati a ospitare posti di lavoro,

4 LE PARETI tinta chiara opache Opportunamente segnalate se se trasparenti, traslucide o vetrate

5 FINESTRE E DISPOSITIVI DI VENTILAZIONE APRIRE CHIUDERE REGOLARE le finestre, i lucernai e i dispositivi di ventilazione senza pericolo

6 PAVIMENTI E PASSAGGI DEVONO essere esenti da da protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi essere fissi, fissi, stabili e antisdrucciolevoli essere in in condizioni tali tali da da rendere sicuro il il movimento e il il transito delle delle persone e dei dei mezzi di di trasporto NON DEVONO presentare buche o sporgenze pericolose essere ingombrati da da materiali che che ostacolino la la normale circolazione

7 LE ZONE DI CIRCOLAZIONE Le Le vie vie di di circolazione, comprese scale, banchine e rampe banchine e rampe di di carico, devono essere situate e dimensionate in in modo tale che: i i pedoni o i i veicoli possono utilizzarle facilmente in in piena sicurezza i i lavoratori operanti nelle vicinanze di di queste vie vie di di circolazione non corrano alcun rischio

8 SOLAI E SOPPALCHI SOLAI SOPPALCHI possono essere adibiti a deposito dei materiali, ma bisogna indicare chiaramente il il carico massimo espresso in Kg/mq.

9 PARAPETTI NORMALI fissati in modo da resistere al massimo sforzo cui vengono sottoposti costruiti in materiale rigido e resistente presenza di una fascia di arresto al piede, che deve essere continua, poggiare sul pavimento ed essere alta almeno 15 cm costituiti da almeno due correnti, di cui quello intermedio a metà altezza tra pavimento e corrente superiore alti almeno un metro

10 SCALE FISSE A GRADINI costruite e mantenute in in modo da da resistere ai ai carichi massimi derivanti da da affollamento per situazioni di di emergenza provviste, sui sui lati aperti, di di parapetto normale o di di difesa equivalente pavimentazione antiscivolo

11 SCALE FISSE A PIOLI CARATTERISTICHE Gabbia metallica di di protezione, a partire da da 2,50 m. m. dal dal pavimento Spazio non superiore a cm. tra tra i i pioli e la la parete opposta della gabbia di di protezione Spazio di di almeno cm. tra tra i i pioli della scala e la la parete a cui cui questi o la la scala sono fissati

12 PERCORSI DI ESODO In caso di di emergenza Devono essere sempre presenti percorsi di di esodo e porte di di uscita di di emergenza libere all accesso!

13 MICROCLIMA

14 PARAMETRI FISICI Temperatura dell aria Umidità relativa Ventilazione Attraverso questi fattori avvengono gli scambi termici tra l uomo e l ambiente

15 BENESSERE CLIMATICO Si ottiene creando condizioni microclimatiche che rispettino determinati standard in ragione delle specifiche condizioni ambientali.

16 BENESSERE CLIMATICO Il benessere termoigrometrico è definito come quel particolare stato della mente che esprime soddisfazione con l ambiente circostante tale condizione è in funzione dell integrazione di più variabili Ambientali Organiche Psicologiche Organizzative

17 BENESSERE CLIMATICO Il benessere termico dipende da più fattori. Meccanismi termoregolatori dell uomo Ambiente sociale Ambiente climatico Resistenza termica dei tessuti

18 RIFERIMENTI LEGISLATIVI I riferimenti legislativi nella normativa vigente riguardano: Areazione Temperatura Tecniche di prevenzione

19 AREAZIONE aria frequentemente rinnovata eliminazione di di correnti d aria fastidiose impianto di di areazione sempre funzionante eliminazione di di sedimenti e sporcizie contenute nell aria

20 TEMPERATURA destinazione specifica del locale di lavoro metodi di lavoro e sforzi fisici imposti ai lavoratori IDEALE TEMPERATURA grado di umidità e movimento dell aria

21 PARAMETRI MICROCLIMATICI Temperatura estate 24/25 C. C. inverno 20/22 C. C. Umidità tra tra il il 40% e l 80% Velocità dell aria al al di di sotto dei dei 0,2 m/s meno del del 10% 10% di di insoddisfatti ambiente termico accettabile

22 MISURE DI PREVENZIONE Riscaldamento fornito da da radiatori diminuzione dell umidità relativa installazione di umidificatori idonei che riequilibrino il contenuto di umidità dell aria

23 MISURE DI PREVENZIONE Impianti di di condizionamento necessità di di ricambio d aria pura pura installazione di molte bocche di immissione per un effettivo ricambio di aria in termini di volume prese d aria esterne localizzate lontane da fonti di inquinamento e dotate di un sistema filtrante bocchette di ripresa per l espulsione dell aria dotate di un sistema aspirante manutenzione periodica frequente

24 ILLUMINAZIONE

25 RIFERIMENTO NORMATIVO I luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale ed essere dotati di dispositivi che consentono una illuminazione artificiale adeguata a salvaguardare la sicurezza, la salute ed il benessere dei lavoratori. Le superfici illuminanti ed i mezzi di illuminazione devono essere tenute costantemente in buone condizioni di pulizia ed efficienza.

26 RIFERIMENTO NORMATIVO L illuminazione dei posti di di lavoro deve consentire una buona visione ed ed un un conseguente corretto svolgimento del lavoro in in tutte le le stagioni ed ed in in tutte ore del giorno.

27 PARAMETRI ILLUMINOTECNICI Occorre inoltre ricordare che, per determinare in in modo preciso la la situazione dell illuminazione, è necessario ricorrere alla misura e verifica dei parametri illuminotecnici più significativi: flusso luminoso intensità luminosa efficienza luminosa illuminamento luminanza abbagliamento contrasto flusso luminoso

28 ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE Nel caso sia sia necessaria l illuminazione artificiale, le le lampade consigliate sono quelle che emettono luce il il più possibile simile a quella naturale (bianca), che garantiscono una buona resa dei colori e quindi anche l ottimizzazione dei contrasti.

29 EFFETTI DANNOSI Un illuminazione insufficiente diminuisce l acuità visiva (capacità dell occhio di di percepire i i più piccoli dettagli) e rende difficile l accomodazione del cristallino, favorendo in in tal tal modo l insorgenza dei seguenti effetti dannosi: POSIZIONI SCORRETTE Disturbi muscolo-scheletrici

30 EFFETTI DANNOSI Un illuminazione insufficiente diminuisce l acuità visiva (capacità dell occhio di di percepire i i più piccoli dettagli) e rende difficile l accomodazione del cristallino, favorendo in in tal tal modo l insorgenza dei seguenti effetti dannosi: AFFATICAMENTO VISIVO Si manifesta con mal di testa, bruciore agli occhi, lacrimazione, ecc.

31 EFFETTI DANNOSI Un illuminazione insufficiente diminuisce l acuità visiva (capacità dell occhio di di percepire i i più piccoli dettagli) e rende difficile l accomodazione del cristallino, favorendo in in tal tal modo l insorgenza dei seguenti effetti dannosi: AFFATICAMENTO MENTALE E STRESS Si possono manifestare con ansietà, depressione, insonnia, ecc.

32 DISTRIBUZIONE DELLA LUCE Una errata distribuzione delle sorgenti luminose dà dàluogo sia sia ad ad abbagliamento che alla formazione di di zone d ombra. NO SI

33 MISURE DI PREVENZIONE: L ABBAGLIAMENTO INDIRETTO Per eliminare l abbagliamento indiretto, quello cioè causato dalla riflessione dei raggi luminosi: periodica manutenzione ed ed una costante e scrupolosa pulizia di di lampade e plafoniere. Da Da notare notare che, che, per per l effetto del del deposito di di polvere polvere sulle sulle lampade, il il flusso flusso luminoso può può ridursi ridursi anche anche del del 40%! 40%!

34 MISURE DI PREVENZIONE: L ABBAGLIAMENTO INDIRETTO Per eliminare l abbagliamento indiretto, quello cioè causato dalla riflessione dei raggi luminosi: sostituzione periodica dei tubi fluorescenti (neon) utilizzati per l illuminazione secondo le le indicazioni fornite dalle case produttrici.

35 MISURE DI PREVENZIONE: L ABBAGLIAMENTO INDIRETTO Per eliminare l abbagliamento indiretto, quello cioè causato dalla riflessione dei raggi luminosi: al al momento della progettazione dell ambiente di di lavoro, l impianto di di illuminazione dovrà essere definito valutando la la distribuzione delle ombre.

LISTA DI CONTROLLO PER UFFICI E STUDI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Stanza Unità organizzativa Ufficio.

LISTA DI CONTROLLO PER UFFICI E STUDI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Stanza Unità organizzativa Ufficio. LISTA DI CONTROLLO PER UFFICI E STUDI Rilevatore: Referente sede Edificio Codice edificio Piano Stanza Unità organizzativa Ufficio Dipartimento di Responsabile/i REQUISITI Altezza, cubatura, superficie

Dettagli

SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA. Ambienti di Lavoro

SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA. Ambienti di Lavoro SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA Ambienti di Lavoro protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico Territoriale

Dettagli

Formazione specifica Unità Didattica 1. L ambiente e le attrezzature di lavoro

Formazione specifica Unità Didattica 1. L ambiente e le attrezzature di lavoro Formazione specifica Unità Didattica 1 L ambiente e le attrezzature di lavoro Definizione di ambiente di lavoro D.Lgs. 81/2008 Per luogo di lavoro si intende: i luoghi destinati a ospitare posti di lavoro,

Dettagli

ASPP Modulo A6 RISCHI SPECIFICI : RISCHI DA AGENTI FISICI

ASPP Modulo A6 RISCHI SPECIFICI : RISCHI DA AGENTI FISICI REGIONE BASILICATA ASM AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA AMBITO TERRITORIALE DI MONTALBANO JONICO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DELLA SALUTE UMANA U.O. DI PREVENZIONE, PROTEZIONE ED IMPIANTISTICA NEI LUOGHI

Dettagli

Luoghi di lavoro Art. 62 D. Lgs n. 81/08

Luoghi di lavoro Art. 62 D. Lgs n. 81/08 1 Luoghi di lavoro Art. 62 D. Lgs n. 81/08 DEFINIZIONE Luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all interno dell azienda o dell unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell'azienda

Dettagli

LISTA DI CONTROLLO PER LE SCALE. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Scala. Dipartimento di.

LISTA DI CONTROLLO PER LE SCALE. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Scala. Dipartimento di. LISTA DI CONTROLLO PER LE SCALE Rilevatore: Referente sede Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Scala Dipartimento di Responsabile/i REQUISITI Gradini I gradini hanno pedata e alzata dimensionate

Dettagli

UFFICI E LAVORO AI VIDEOTERMINALI

UFFICI E LAVORO AI VIDEOTERMINALI Scheda Tecnica 06 - Uffici e lavoro ai vdtpagina 1 di 6 AZIENDA U N I T À SANITARIA LOCALE REGGIO EMILIA DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA Servizi di Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro - Unità Operativa

Dettagli

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

NORMATIVA DI RIFERIMENTO NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.Lgs.81/08 Tiitolo II Capo I art. 62 67 Allegato IV Linee Guida Regione Piemonte per la notifica relativa alla costruzione ampliamento o adattamento di locali e ambienti di lavoro.

Dettagli

LISTA DI CONTROLLO PER I SERVIZI IGIENICI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Servizio Igienico

LISTA DI CONTROLLO PER I SERVIZI IGIENICI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Servizio Igienico LISTA DI CONTROLLO PER I SERVIZI IGIENICI Rilevatore: Referente sede Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Servizio Igienico Dipartimento di Altezza dei locali REQUISITI L altezza del locale,

Dettagli

IMPIANTO DI VENTILAZIONE E DI CONDIZIONAMENTO NEI LOCALI COMMERCIALI E DI LAVORO

IMPIANTO DI VENTILAZIONE E DI CONDIZIONAMENTO NEI LOCALI COMMERCIALI E DI LAVORO REGIONE PIEMONTE AZIENDA REGIONALE A.S.L. n 13 (Sede legale: via dei Mille n.2-28100 Novara) DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE E SANITA' PUBBLICA Sede di Borgomanero, viale Zoppis n.10-28021

Dettagli

SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75

SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75 PERCORSI VERTICALI Scheda: P003 Rev: 11/06/2009 19.55.00 Pagina 1/1 SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75 D.P.G.R. Toscana 62/R 05, Artt.3, 8 Dispositivo Interno Esterno Permanente Non Permanente Fig 1 Fig

Dettagli

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa

Dettagli

VERNICIAtura Impianti di aspirazione localizzata. 3.6.6.3 (scheda di approfondimento)

VERNICIAtura Impianti di aspirazione localizzata. 3.6.6.3 (scheda di approfondimento) VERNICIAtura Impianti di aspirazione localizzata 3.6.6.3 (scheda di approfondimento) 3.6.6.3 (scheda di approfondimento) VERNICIatura impianti di aspirazione localizzata Le schede che qui vengono riportate

Dettagli

SCALE. SCALE (Allegato XX del D.Lgs 81/08)

SCALE. SCALE (Allegato XX del D.Lgs 81/08) SCALE SCALE (Allegato XX del D.Lgs 81/08) E riconosciuta la conformità delle scale portatili, alle seguenti condizioni: a) le scale portatili siano costruite conformemente alla norma tecnica UNI EN 131

Dettagli

Il rispetto delle normative a garanzia del benessere dell uomo

Il rispetto delle normative a garanzia del benessere dell uomo L ILLUMINAZIONE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Il rispetto delle normative a garanzia del benessere dell uomo Dott. Ing. Gianni Drisaldi Le grandezze fotometriche Il Flusso Luminoso L Intensità luminosa L illuminamento

Dettagli

Requisiti e prescrizioni per la sicurezza dei lavoratori

Requisiti e prescrizioni per la sicurezza dei lavoratori Requisiti e prescrizioni per la sicurezza dei lavoratori 32 Requisiti e Prescrizioni di Sicurezza Il D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. indica requisiti e prescrizioni per: - Luoghi di Lavoro; - Uso delle attrezzature

Dettagli

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro. il Rischio Microclima

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro. il Rischio Microclima Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro Spegnere il Telefonino!! il Rischio Microclima ai sensi dell art.37 del D.Lgs. 81/08 Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 e 22.02.2012 Ente Ligure di

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

Criteri di scelta: Tipo di inquinamento che si può sviluppare. Tipo di locale o ambiente in cui viene collocata la cappa

Criteri di scelta: Tipo di inquinamento che si può sviluppare. Tipo di locale o ambiente in cui viene collocata la cappa CAPPE CHIMICHE Proteggono il personale esposto al rischio di inalazione di sostanze chimiche tossiche, irritanti, o allergizzanti e l ambiente di lavoro, eliminando alla fonte la contaminazione dell aria.

Dettagli

La ventilazione meccanica controllata [VMC]

La ventilazione meccanica controllata [VMC] La ventilazione meccanica controllata [VMC] Sistemi di riscaldamento e di raffrescamento - Principio di funzionamento: immissione forzata di aria in specifici ambienti. - Peculiarità: garantisce il controllo

Dettagli

Il programma. I lavori in quota

Il programma. I lavori in quota Il programma I lavori in quota Definizioni Obblighi del datore di lavoro Scale a pioli Scale fisse a gradini Scale fisse a pioli Scale semplici portatili Definizione D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.81 Titolo IV,

Dettagli

IL SISTEMA EDILIZIO. Si scompone in: SISTEMA TIPOLOGICO-AMBIENTALE unità spaziali e elementi spaziali

IL SISTEMA EDILIZIO. Si scompone in: SISTEMA TIPOLOGICO-AMBIENTALE unità spaziali e elementi spaziali IL SISTEMA EDILIZIO Si scompone in: SISTEMA TIPOLOGICO-AMBIENTALE unità spaziali e elementi spaziali SISTEMA TECNOLOGICO unità tecnologiche e elementi tecnici Entrambi i sistemi devono soddisfare le esigenze

Dettagli

Materiale didattico validato da: Luoghi di Lavoro. TITOLO II D.Lgs. 81/08 Allegato IV. Rev. 2 ott. 2009 I luoghi di lavoro slide 1 di 60

Materiale didattico validato da: Luoghi di Lavoro. TITOLO II D.Lgs. 81/08 Allegato IV. Rev. 2 ott. 2009 I luoghi di lavoro slide 1 di 60 Luoghi di Lavoro TITOLO II D.Lgs. 81/08 Allegato IV Rev. 2 ott. 2009 I luoghi di lavoro slide 1 di 60 Quali sono i luoghi di Lavoro I luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all interno dell

Dettagli

VIABILITA LUOGHI DI LAVORO

VIABILITA LUOGHI DI LAVORO VIABILITA LUOGHI DI LAVORO RECINZIONE DEL CANTIERE OBBLIGATORIETA (Tav. n. 1) (Articolo 109 D.Lgs 81/08) Il cantiere, in relazione al tipo di lavori effettuati, deve essere dotato di recinzione avente

Dettagli

PRESCRIZIONI AUTORIZZATIVE E SICUREZZA SUL LAVORO NEI CAMPIONAMENTI ALLE EMISSIONI

PRESCRIZIONI AUTORIZZATIVE E SICUREZZA SUL LAVORO NEI CAMPIONAMENTI ALLE EMISSIONI PRESCRIZIONI AUTORIZZATIVE E SICUREZZA SUL LAVORO NEI CAMPIONAMENTI ALLE EMISSIONI Firenze 4 aprile 2014 Stefano Gini - RSPP ARPAT Toscana 1 Stefano Gini - RSPP ARPAT Toscana 2 OBIETTIVI 1.Garantire la

Dettagli

POLISTUDIO. Anno 2010 Gru a ponte e a bandiera v.03 1

POLISTUDIO. Anno 2010 Gru a ponte e a bandiera v.03 1 Anno 2010 Gru a ponte e a bandiera v.03 1 Gru a ponte e gru a bandiera: indice Riferimenti normativi Elementi dell apparecchio Dispositivi di sicurezza Installazione Segnaletica Utilizzo dell apparecchio

Dettagli

Dr.ssa Cristina Gremita - UOPSAL Vigevano

Dr.ssa Cristina Gremita - UOPSAL Vigevano LUOGHI DI LAVORO Dr.ssa Cristina Gremita - UOPSAL Vigevano LUOGHI DI LAVORO (TITOLO II D.LGS 626/94) Si intendono per luogo di lavoro: i luoghi destinati a contenere posti di lavoro ubicati all interno

Dettagli

IX GIORNATA DELLA RICERCA ANIE

IX GIORNATA DELLA RICERCA ANIE IX GIORNATA DELLA RICERCA ANIE EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI ILLUMINAZIONE: LA LUCE COME DRIVER DELL EFFICIENZA ENERGETICA E DELLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI VITA 19 Novembre 2010 Ing. Fabio Pedrazzi BEGHELLI

Dettagli

REQUISITI E PRESTAZIONI DEL SISTEMA AMBIENTALE

REQUISITI E PRESTAZIONI DEL SISTEMA AMBIENTALE REQUISITI E PRESTAZIONI DEL SISTEMA AMBIENTALE SCHEDA DI ANALISI PRESTAZIONALE DEL SISTEMA AMBIENTALE Unità immobiliare Planimetria edificio e contesto: orientamento e caratteri del sito SCHEDA DI ANALISI

Dettagli

illuminazione artificiale

illuminazione artificiale illuminazione artificiale Illuminazione artificiale degli interni Il progetto di illuminazione degli interni deve essere studiato e calcolato in funzione della destinazione d uso e dei compiti visivi del

Dettagli

Riferimenti NORMATIVI

Riferimenti NORMATIVI REALIZZAZIONE DI SCALE FISSE CON PROTEZIONE NORMA UNI EN ISO 14122-4 : 2010 DISTANZA TRA LA SCALA E OSTRUZIONI PERMANENTI: La distanza tra la scala e le ostruzioni permanenti deve essere: - Di fronte alla

Dettagli

VENTILAZIONE DEI LOCALI PER LA COMBUSTIONE. By C. Perissinotto

VENTILAZIONE DEI LOCALI PER LA COMBUSTIONE. By C. Perissinotto VENTILAZIONE DEI LOCALI PER LA COMBUSTIONE STATO DELL ARTE A SEGUITO VARIAZIONI AVVENUTE NEGLI ANNI RIPORTIAMO UNA BREVE CRONISTORIA NORMATIVA ART. 5 COMMA 10 DPR 412 IN TUTTI I CASI DI NUOVA INSTALLAZIONE

Dettagli

Gli ambienti di lavoro: spazio, aerazione, illuminazione, illuminazione di emergenza. I Servizi: Spogliatoi, Lavelli, Servizi igienici

Gli ambienti di lavoro: spazio, aerazione, illuminazione, illuminazione di emergenza. I Servizi: Spogliatoi, Lavelli, Servizi igienici Gli ambienti di lavoro: spazio, aerazione, illuminazione, illuminazione di emergenza I Servizi: Spogliatoi, Lavelli, Servizi igienici VIDEOTERMINALI Decreto Legislativo 81/2008 Decreto ministeriale 2 ottobre

Dettagli

I dispositivi di protezione ed il TU

I dispositivi di protezione ed il TU Seminario La sicurezza nel cantiere edile alla luce del DLgs 81/08 I dispositivi di protezione ed il TU Luca Rossi Bari, 24 aprile 2009 Sala Convegni Confindustria Programma Introduzione Definizioni Metodologia

Dettagli

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 12 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLA GESTIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Ing. Davide Musiani STUDIO TECNICO PROF. NERI S.r.l. Bologna, 12 Giugno 2009

Dettagli

Norma CEI 64-8 e aggiornamenti

Norma CEI 64-8 e aggiornamenti Norma CEI 64-8 e aggiornamenti Arcavacata Rende, 8 ottobre 2010 La luce come requisito di legge negli ambienti di lavoro Come riconoscere un apparecchio di illuminazione Direttiva ECOdesign e possibili

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISCHI PER ATTIVITA LAVORATIVA

VALUTAZIONE DEI RISCHI PER ATTIVITA LAVORATIVA VALUTAZIONE DEI RISCHI PER ATTIVITA LAVORATIVA Per i dipendenti della scuola, identificati in base al profilo omogeneo di attività, sono riassunti ed identificati i rischi specifici tipici e quanto previsto

Dettagli

LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE

LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un

Dettagli

PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico

PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico Il Governo italiano ha presentato il 19 febbraio scorso il "Nuovo piano sull'efficienza energetica, sulle rinnovabili e sull'eco industria", con

Dettagli

IL SISTEMA ELETTROFISICO DOMODRY PER LA DEUMIDIFICAZIONE E IL CONTROLLO DELL UMIDITA NELLE MURATURE

IL SISTEMA ELETTROFISICO DOMODRY PER LA DEUMIDIFICAZIONE E IL CONTROLLO DELL UMIDITA NELLE MURATURE IL SISTEMA ELETTROFISICO DOMODRY PER LA DEUMIDIFICAZIONE E IL CONTROLLO DELL UMIDITA NELLE MURATURE Strumenti e metodiche per il monitoraggio ed il controllo del microclima all interno degli edifici, con

Dettagli

rischi in negozio CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI

rischi in negozio CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI rischi in negozio Cultura della sicurezza patrimonio comune del mondo del lavoro: impresa, lavoratori e parti sociali. Il testo unico sulla

Dettagli

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO Dipartimento Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC della Sicurezza e Igiene sul Lavoro STOP DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC

Dettagli

SORGENTI LUMINOSE. ALVISI ING. MATTEO www.acmproject.it

SORGENTI LUMINOSE. ALVISI ING. MATTEO www.acmproject.it SORGENTI LUMINOSE Lo sviluppo di nuove tecnologia ha consentito di realizzare una gamma notevole di lampade, destinate alle più differenti applicazioni: Irradiazione per effetto termico Lampade a Incandescenza

Dettagli

ClimaTech: Le tecnologie (Ore: 180 MF 84 ME 96 MA CFU 20) Involucro, impianti tecnologici, building energy design

ClimaTech: Le tecnologie (Ore: 180 MF 84 ME 96 MA CFU 20) Involucro, impianti tecnologici, building energy design ClimaTech: Le tecnologie (Ore: 180 MF 84 ME 96 MA CFU 20) Involucro, impianti tecnologici, building energy design Fundamentals (MF) Exercises (ME) Applications (MA) Caratteristiche e comportamento dei

Dettagli

Corso per Responsabili ed Addetti al servizio di prevenzione e protezione. MODULO B8 per Agenzia delle Dogane

Corso per Responsabili ed Addetti al servizio di prevenzione e protezione. MODULO B8 per Agenzia delle Dogane Corso per Responsabili ed Addetti al servizio di prevenzione e protezione MODULO B8 per Agenzia delle Dogane Presentazione del Corso Riferimenti normativi e sviluppo del progetto 2 I riferimenti normativi

Dettagli

della SICUREZZA NELLA SCUOLA

della SICUREZZA NELLA SCUOLA Informazione ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, D.M. 382/98, D.M. 363/98 e Circolare Ministero Pubblica Istruzione n. 119 del 29/4/1999 A B C della SICUREZZA NELLA SCUOLA Manuale ad uso dei docenti,

Dettagli

GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEI VANI TECNICI PER ASCENSORI

GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEI VANI TECNICI PER ASCENSORI GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEI VANI TECNICI PER ASCENSORI INTRODUZIONE Le dimensioni delle cabine degli ascensori devono rispettare valori minimi stabiliti dalle normative vigenti, dipendenti dalla particolare

Dettagli

La ventilazione meccanica controllata LA VENTILAZIONE DEI LOCALI

La ventilazione meccanica controllata LA VENTILAZIONE DEI LOCALI La ventilazione meccanica controllata LA VENTILAZIONE DEI LOCALI I Ricambi d aria in abitazioni residenziali devono essere di 0,5 vol/h secondo Normativa Per esempio una stanza di 16 m² ha un volume di

Dettagli

Capitolo 1. Regole di prima approssimazione... 1

Capitolo 1. Regole di prima approssimazione... 1 INDICE PREFAZIONE... Pag. V Capitolo 1. Regole di prima approssimazione... 1 1.1 Superfici e dimensioni caratteristiche... 1 1.2 Carichi termici... 10 1.3 Carichi elettrici... 11 1.4 Costi... 12 1.5 Caratteristiche

Dettagli

AGENTI CHIMICI. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA SALDATURA A cura di : Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari

AGENTI CHIMICI. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA SALDATURA A cura di : Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA SALDATURA A cura di : Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) RESIDENZA E PUNTO RISTORO ROSELLINI PISA

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) RESIDENZA E PUNTO RISTORO ROSELLINI PISA Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) RESIDENZA E PUNTO RISTORO

Dettagli

Art. 3 Determinazione della capienza delle palestre

Art. 3 Determinazione della capienza delle palestre g) limite di compensabilità: limitazione posta alla compensabilità di superfici, calcolata sulla base del rapporto tra l ambiente più grande e l ambiente più piccolo; h) frazionabilità degli spogliatoi:

Dettagli

Bonifica dei fumi di stampaggio

Bonifica dei fumi di stampaggio Sesto Fiorentino 21 settembre 2007 Il rischio da agenti chimici nello stampaggio di materie plastiche Bonifica dei fumi di stampaggio Dott. Lucio Ros SPISAL Az. ULSS 9 Treviso Aspirazione localizzata La

Dettagli

Il raffrescamento estivo con gli impianti radianti

Il raffrescamento estivo con gli impianti radianti Il raffrescamento estivo con gli impianti radianti Raffrescamento a pavimento Il sistema radiante a pavimento, oltre ad essere considerato il miglior impianto di riscaldamento per il periodo invernale,

Dettagli

Impianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica.

Impianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica. Impianti d illuminazione di sicurezza Procedure per la verifica e la manutenzione periodica. Leggi e Norme di riferimento Leggi e Norme di riferimento Rispetto della legge e della norma tecnica I parametri

Dettagli

Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra

Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra Impianto fotovoltaico L impianto fotovoltaico, posto sulla copertura dell edificio, permette di trasformare l energia solare in energia

Dettagli

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Data 01-03-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 8 ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Documento unico formato da 8 pagine Ddl RSPP RLS MC INDICE ISTITUTO

Dettagli

Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006).

Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006). Marca da Al SUAP del Comune di Bollo Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006). Il/la sottoscritto/a nato/a a il residente

Dettagli

NOVITA' IMPOSTE DAL DECRETO LGS. n. 311/2006 SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

NOVITA' IMPOSTE DAL DECRETO LGS. n. 311/2006 SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI NOVITA' IMPOSTE DAL DECRETO LGS. n. 311/2006 SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Il decreto legislativo n. 311 del 29.12.2006 (che modifica il precedente decreto n. 192/2005), pubblicato sulla

Dettagli

TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE

TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE La scelta della tipologia impiantistica varia a seconda della destinazione d uso: EDILIZIA CIVILE: Classe Esempi 1 Locali per la residenza Alloggi ad uso privato 2 Locali per il

Dettagli

Capitolo 5 AULE DIDATTICHE, UFFICI ED AMBIENTI DIVERSI

Capitolo 5 AULE DIDATTICHE, UFFICI ED AMBIENTI DIVERSI Capitolo 5 AULE DIDATTICHE, UFFICI ED AMBIENTI DIVERSI 5.1. Ambienti didattici 5.2. Aree per attività fisiche 5.3. Laboratori 5.4. Uffici Capitolo 5 - Rev. 02 26/09/2014 - pag. 1 di 5 5.1. AMBIENTI DIDATTICI

Dettagli

STUDIO PROFESSIONALE MEDICO

STUDIO PROFESSIONALE MEDICO Gli Studi Professionali Medici (SPM) sono strutture nelle quali è esercitata un attività sanitaria in cui il profilo professionale prevale su quello organizzativo. Tale profilo è riscontrabile non solo

Dettagli

È assolutamente vietato utilizzare apparecchiature elettriche non a norma. Evitare l uso di prese multiple. Non utilizzare apparecchiature

È assolutamente vietato utilizzare apparecchiature elettriche non a norma. Evitare l uso di prese multiple. Non utilizzare apparecchiature LAVORO ELETTRICO In Italia la norma CEI 11-48 del 1998 stabilisce le prescrizioni generali per l esercizio sicuro degli impianti elettrici e per l esecuzione dei lavori su od in prossimità di tali impianti.

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

L USO DEI VIDEOTERMINALI E CAUSA DI PATOLOGIE?

L USO DEI VIDEOTERMINALI E CAUSA DI PATOLOGIE? L USO DEI VIDEOTERMINALI E CAUSA DI PATOLOGIE? RISCHI CONNESSI ALL USO DEL VDT L USO DEL VDT NON E MAI CAUSA DELL INSORGENZA DI PATOLOGIE SPECIFICHE L USO DEL VDT PUO SLATENTIZZARE O PEGGIORARE I SINTOMI

Dettagli

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da Presentazione Avviso 5/2011 II scadenza Corso di formazione per ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

Dettagli

Il microclima come agente fisico

Il microclima come agente fisico Il microclima come agente fisico Definizione di microclima Nel D. Lgs. 81/08 il microclima è elencato tra gli agenti fisici per i quali è richiesta la valutazione del rischio, assieme a: rumore, vibrazioni,

Dettagli

Edifici Evoluti Bertelli Residenza via Mazzali

Edifici Evoluti Bertelli Residenza via Mazzali Progettazioni e Consulenze Termotecniche Edifici Evoluti Bertelli Residenza via Mazzali Presentazione in Milano - 19 novembre 2010 Per garantire il confort indoor negli Edifici Evoluti Bertelli gli impianti

Dettagli

Un controllo della temperatura in tutte le stagioni.

Un controllo della temperatura in tutte le stagioni. Un controllo della temperatura in tutte le stagioni. Comprendere il comfort personale Il comfort personale di un individuo è influenzato da fattori ambientali come la temperatura e l umidità dell aria.

Dettagli

Casa Kyoto: zero consumi, zero emissioni 1/20

Casa Kyoto: zero consumi, zero emissioni 1/20 Casa Kyoto: zero consumi, zero emissioni 1/20 Le soluzioni tecnologiche per l efficienza energetica dell involucro LA VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA CON RECUPERO DI CALORE AD ELEVATA EFFICIENZA Casa

Dettagli

IL SISTEMA DRY TECNOCLIMA. i perchè di una tecnologia che ti conviene!

IL SISTEMA DRY TECNOCLIMA. i perchè di una tecnologia che ti conviene! IL SISTEMA DRY TECNOCLIMA i perchè di una tecnologia che ti conviene! 4 FENOMENOLOGIA IL RISCALDAMENTO E IL RAFFREDDAMENTO DELL ARIA A SCAMBIO DIRETTO (DRY) In generale, il consumo energetico di un impianto

Dettagli

INDICAZIONI PER LA STESURA DELLA RELAZIONE TECNICA ENERGETICO-AMBIENTALE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RIDUZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE

INDICAZIONI PER LA STESURA DELLA RELAZIONE TECNICA ENERGETICO-AMBIENTALE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RIDUZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE INDICAZIONI PER LA STESURA DELLA RELAZIONE TECNICA ENERGETICO-AMBIENTALE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RIDUZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE La relazione deve contenere gli elementi descrittivi idonei

Dettagli

Delibera n. 260/06 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 28 novembre 2006. Visti:

Delibera n. 260/06 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 28 novembre 2006. Visti: pubblicata sul sito www.autorita.energia.it in data 13 dicembre 2006 GU n. 7 del 10 gennaio 2007 Delibera n. 260/06 MODIFICAZIONE ED INTEGRAZIONE DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA

Dettagli

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano

Dettagli

Impianti di climatizzazione

Impianti di climatizzazione Corso di IPIANTI TECNICI per l EDILIZIAl Impianti di climatizzazione Prof. Paolo ZAZZINI Dipartimento INGEO Università G. D Annunzio Pescara www.lft.unich.it IPIANTI DI CLIATIZZAZIONE Impianti di climatizzazione

Dettagli

L obbligo di dotare gli edifici di impianti alimentati da fonti rinnovabili

L obbligo di dotare gli edifici di impianti alimentati da fonti rinnovabili L obbligo di dotare gli edifici di impianti alimentati da fonti rinnovabili D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28 L obbligo di dotare gli edifici di impianti alimentati da fonti rinnovabili non è certamente una novità.

Dettagli

Scheda tecnica. Plafoni filtranti a soffitto a flusso verticale. Aghito Tecnologie ALTA TECNOLOGIA OSPEDALIERA. advanced air diffusion

Scheda tecnica. Plafoni filtranti a soffitto a flusso verticale. Aghito Tecnologie ALTA TECNOLOGIA OSPEDALIERA. advanced air diffusion Scheda tecnica Plafoni filtranti a soffitto a flusso verticale Aghito Tecnologie ALTA TECNOLOGIA OSPEDALIERA advanced air diffusion 1 L unione fa la forza L azienda MP3 nel proprio settore ricerca e sviluppo

Dettagli

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22 Lavori in quota 1/22 D.Lgs 81/08 e s.m.i., art. 111 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. Ing. Antonio Giorgi RSPP

CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. Ing. Antonio Giorgi RSPP I.C. A. VOLTA Via Botticelli, 31 04100 Latina CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Ing. Antonio Giorgi RSPP Videoterminali 2 VDT : CONCETTI

Dettagli

Pannelli Solari Termici. Parete esterna verticale. Tipologia di. inserimento. I pannelli solari termici sono inseriti sulla parete esterna verticale

Pannelli Solari Termici. Parete esterna verticale. Tipologia di. inserimento. I pannelli solari termici sono inseriti sulla parete esterna verticale Pannelli Solari Termici Parete esterna verticale I pannelli solari termici sono inseriti sulla parete esterna verticale dell edificio. Pannelli Solari Termici Parete esterna verticale e parapetti Legenda

Dettagli

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione Riferimento normativo Per la progettazione degli impianti di scarico si fa riferimento alla normativa europea composta da 5 parti.

Dettagli

CORSO BASE SULLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

CORSO BASE SULLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO LICEO SCIENTIFICO BERTRAND RUSSELL CLES (Tn) CORSO BASE SULLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO Modulo 4: Lavoro al Video Terminale secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

CATALOGO TECNICO ASCENSORI ELETTRICI MRL GEARLESS VIMA ASCENSORI WWW.ASCENSORIVIMA.IT

CATALOGO TECNICO ASCENSORI ELETTRICI MRL GEARLESS VIMA ASCENSORI WWW.ASCENSORIVIMA.IT CATALOGO TECNICO ASCENSORI ELETTRICI MRL GEARLESS VIMA ASCENSORI WWW.ASCENSORIVIMA.IT INDICE Caratteristiche principali pag. 3 Riferimenti normativi abbattimento delle barriere architettoniche pag. 4 Riferimenti

Dettagli

La SSL nella Polizia di Stato DOMANI

La SSL nella Polizia di Stato DOMANI Via Alessandria 220/E - 00198 Roma LA CLASSIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI IN RELAZIONE ALLA NORMATIVA Ambienti di lavoro CRISTIANO DE LUCA 1 La SSL nella Polizia di Stato DOMANI BOZZA REGOLAMENTO

Dettagli

Italia. Soluzioni aerauliche SISTEMI AD ALTA EFFICIENZA PER TRATTAMENTO ARIA

Italia. Soluzioni aerauliche SISTEMI AD ALTA EFFICIENZA PER TRATTAMENTO ARIA Italia Soluzioni aerauliche SISTEMI AD ALTA EFFICIENZA PER TRATTAMENTO ARIA 2 www.vmc-franceair.com Il nostro progetto nasce dalla volontà di concepire gli impianti di trattamento aria e di ventilazione

Dettagli

Esempio di redazione DVR in uno studio professionale legale

Esempio di redazione DVR in uno studio professionale legale Esempio di redazione DVR in uno studio professionale legale Contesto di riferimento ipotizzato: studio professionale legale del Dott. X con due lavoratori dipendenti (Sig. A e Sig.ra B) e due praticanti

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) COMPITI DELLE IMPRESE E DOCUMENTAZIONE CONTRATTUALE AI SENSI DI QUANTO PREVISTO DAL D.L.GS 8108 e s.m.i. TIPOLOGIA APPALTO: SERVIZIO DI PULIZIA

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE

DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE Laboratorio di Progettazione 3M prof. Giovanni Longobardi DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE prof. Marco Frascarolo Università degli Studi di Roma Tre Facoltà di Architettura A.A. 2010-2011

Dettagli

La Ventilazione Meccanica Controllata

La Ventilazione Meccanica Controllata La Ventilazione Meccanica Controllata Qualità dell aria Inquinamento indoor: effetti della condensazione superficiale Ventilazione Rispetto delle normative Europee ENERGY PERFORMANCE BUILDING DIRECTIVE

Dettagli

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza Rev. 03 del 27 maggio 2008 La BASILE PETROLI S.p.A., nell ambito delle proprie attività di stoccaggio e commercializzazione di

Dettagli

Altezze interne dei locali esistenti di vecchia costruzione

Altezze interne dei locali esistenti di vecchia costruzione Segnalazioni Settore Studi, Regolamenti e Programmi Attuativi in materia Urbanistica settembre 2003 Altezze interne dei locali esistenti di vecchia costruzione Altezze interne: la Regione cambia i minimi

Dettagli

Sicurezza nei luoghi di lavoro

Sicurezza nei luoghi di lavoro Sicurezza nei luoghi di lavoro Il termine ergonomia indica l insieme delle tecniche, degli strumenti e degli accorgimenti che consentono di creare un ambiente di lavoro sicuro e confortevole. Le norme

Dettagli

Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro

Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro Decreto Legislativo 9 aprile 2008, nr. 81 Art. 161 Campo di applicazione 1. Il presente titolo stabilisce le prescrizioni per la segnaletica di sicurezza e

Dettagli

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Tutti i contatori per gas combustibile sono strumenti di misura di precisionee pertanto vanno movimentati con le dovute cautele, sia durante le

Dettagli

ALLEGATO H MISURE DI MIGLIORAMENTO

ALLEGATO H MISURE DI MIGLIORAMENTO Pagina 1 di 5 ALLEGATO H Il Datore di Lavoro Il R.S.P.P: visto l R.L.S. Prof.ssa Margherita Ventura Geom. Gabriele Sbaragli Ins. Nadia Capezzali Pagina 2 di 5 In via generale per tutti i plessi scolastici.

Dettagli

CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 -

CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 - INDICE 1. PREMESSA - 3-2. CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96, RICHIESTA DALLA A.S.L./NA 1, DIPARTIMENTO PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE E SANITA PUBBLICA, IN SEDE DI CONFERENZA DEI SERVIZI

Dettagli

LA MISURAZIONE E IL CONTROLLO DEL MICROCLIMA

LA MISURAZIONE E IL CONTROLLO DEL MICROCLIMA LA MISURAZIONE E IL CONTROLLO DEL MICROCLIMA Premessa Per caratterizzare un ambiente da un punto di vista microclimatico è necessario definire i parametri oggettivi, che lo descrivono mediante alcune grandezze

Dettagli

Pavimentazioni delle stalle

Pavimentazioni delle stalle STALLE A CUCCETTA PER VACCHE DA LATTE Istituto Tecnico Agrario Zanelli Reggio Emilia, 30 maggio 2007 Pavimentazioni delle stalle Dott. Agr. Paolo Ferrari Ufficio Edilizia I pavimenti devono fornire un

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA CONSIGLIO REGIONALE. VII Legislatura

REGIONE EMILIA-ROMAGNA CONSIGLIO REGIONALE. VII Legislatura REGIONE EMILIA-ROMAGNA CONSIGLIO REGIONALE VII Legislatura Deliberazione legislativa n. 113/2003 NORME IN MATERIA DI RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO LUMINOSO E DI RISPARMIO ENERGETICO Approvata dal Consiglio

Dettagli