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1 Università di Catania Il sistema di valutazione e accreditamento della didattica e la gestione delle procedure di qualità

2 D.M. 270/04 Istituzione L istituzione consiste nell inserimento dell ordinamento didattico del corso (RAD) nel Regolamento didattico di Ateneo, previa approvazione del MIUR. Una volta istituito, un ordinamento resta vigente fino alla sua modifica o estinzione.

3 D.M. 270/04 - D.M. 47/2013 D.M. 1059/2013 Attivazione L attivazione consiste nell indicare anno per anno, tra i corsi istituiti, quelli che l Ateneo intende attivare, previa verifica del soddisfacimento dei requisiti richiesti dalle procedure di accreditamento. Area della didattica - Università di Catania

4 D.M. 47/2013 D.M. 1059/2013 Accreditamento L accreditamento è l autorizzazione da parte del MIUR ad attivare sedi e corsi di studio universitari, a seguito della verifica del possesso dei requisiti didattici, di qualificazione della ricerca, strutturali, organizzativi e di sostenibilità economico-finanziaria.

5 Istituzione-Attivazione-Accreditamento Per le operazioni di Istituzione Attivazione Accreditamento si utilizza la banca dati appositamente predisposta dal CINECA: SUA-CdS Scheda Unica Annuale Corsi di Studio

6 La Scheda Unica Annuale del CdS rientra nel percorso AVA (Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento del Sistema Universitario Italiano), ed è una Scheda informatizzata pubblica consultabile in rete, all interno della quale ogni CdS raccoglie le informazioni sulla propria attività.

7 E necessaria per: la definizione del progetto formativo del cds la definizione dell Offerta Formativa la comunicazione con i portatori di interesse (*) l attività di Auto Valutazione e di Riesame (RAR) la Valutazioni Periodica e l Accreditamento (*) Famiglie, Studenti e tutti i soggetti interessati alle caratteristiche del CdS attivato.

8 Strumento di progetto che pone le domande giuste a cui rispondere nella fase di progettazione e sviluppo di un CdS Lista di controllo per la valutazione, sia interna sia esterna, del CdS

9 Linea guida per la messa in atto della AQ e strumento per la conduzione degli audit interni (attività di controllo o ispezione) Raccolta dei dati di monitoraggio per tenere sotto controllo l ingresso, l avanzamento, l uscita e la carriera successiva degli studenti e dei laureati

10 Protocollo di comunicazione, capace di esporre i requisiti attorno ai quali il corso di studi è modellato e i mezzi con cui viene attuato Strumento che espone le informazioni essenziali di ciascun CdS secondo uno schema fisso, in modo da rendere possibili i paragoni

11 Struttura modulare, adatta ad essere efficacemente utilizzata via web e capace quindi di offrirsi non solo a valutatori interni o esterni ma a un pubblico vasto Documento non occasionale, ma anzi continuamente mantenuto

12 Responsabilità Operativa La Responsabilità Operativa della compilazione della SUA CdS è della struttura che progetta e realizza il CdS (Dipartimento/Scuola) Ai Direttori dei dipartimenti ai quali afferiscono i CdS sono state fornite le credenziali per accedere alla SUA CdS in modalità scrittura.

13 La SUA CdS di ogni anno accademico si presenta pre compilata con una copia della SUA CdS dell a.a. precedente. I campi modificabili sono contraddistinti dal seguente simbolo, cliccando sul quale si accede alla funzione di inserimento.

14 Nei campi della SUA è possibile inserire: Descrizione testuale Link esterni File PDF

15 Istituzione

16 Ordinamento didattico - RAD Il termine RAD sta per Regolamento didattico di Ateneo, in quanto gli ordinamenti didattici dei corsi di studio sono tecnicamente una parte di questo regolamento.

17 Un RAD è composto: da una scheda informativa da una serie di testi dallo schema delle attività formative, basato sui vincoli previsti dalle classi

18 Per inserire i testi e i dati relativi all ordinamento didattico aprire nel browser la pagina web: La pagina Web indirizza alla Banca dati SUA-CdS che si compone di 2 sezioni: Sezione Qualità Sezione amministrazione

19 La Responsabilità dei contenuti del RAD è della struttura che progetta e realizza il CdS La Responsabilità Operativa della compilazione della SUA CdS RAD è degli uffici centrali.

20 Istituzione di nuovi ordinamenti L istituzione di un nuovo ordinamento si rende necessaria quando: il corso che si intende attivare non è la modifica di un ordinamento già vigente; si deve cambiare classe del corso; si deve creare un corso interclasse (anche se si intende fondere due corsi già esistenti); si intende modificare un ordinamento vigente, ma le modifiche sono di tale entità da configurarlo come un nuovo corso

21 Istituzione di nuovi ordinamenti Istituzione di nuovi ordinamenti fase 1 proposta presentata al Consiglio di dipartimento consultazione delle Parti Sociali parere della Commissione paritetica dipartimentale delibera del Consiglio di Dipartimento Si chiude entro il mese dicembre precedente l a.a. di istituzione

22 Istituzione di nuovi ordinamenti Istituzione di nuovi ordinamenti fase 2 Trasmissione della delibera di dipartimento al Magnifico Rettore, all Area della didattica e al Nucleo di valutazione parere del Nucleo di Valutazione Richiesta del parere - da parte del Magnifico Rettore al Comitato Regionale di Coordinamento parere favorevole del Comitato Regionale di Coordinamento (CRUS)

23 Istituzione di nuovi ordinamenti Istituzione di nuovi ordinamenti fase 2 Trasmissione degli atti all ufficio management didattico che: implementa il nuovo ordinamento nella banca dati RAD SUA/CdS; istruisce il documento da presentare agli organi di governo corredato della delibera del dipartimento proponente e del verbale del Comitato Regionale di Coordinamento.

24 Istituzione di nuovi ordinamenti Istituzione di nuovi ordinamenti fase 2 parere favorevole del Senato Accademico delibera di approvazione del Consiglio di Amministrazione

25 Istituzione di nuovi ordinamenti Istituzione di nuovi ordinamenti fase 2 Per inserire i dati relativi all ordinamento didattico aprire nel browser la pagina web: ed accedere, selezionare Amministrazione e procedere con l apertura del quadro Informazioni Altre Informazioni Sezione F - Ordinamento didattico

26 Istituzione di nuovi ordinamenti - Informazioni

27 Istituzione di nuovi ordinamenti - Informazioni l Università la classe del corso la denominazione del corso in italiano e in inglese la lingua in cui si tiene il corso gli eventuali Atenei in convenzione (italiani e esteri, per il rilascio di titoli doppi o congiunti) le date di approvazione degli organi (Dipartimento, Senato, Nucleo, consultazione Parti Sociali, Comitato Regionale) la modalità di svolgimento l eventuale indirizzo internet del corso di laurea il Dipartimento di riferimento e gli eventuali Dipartimenti associati

28 Istituzione di nuovi ordinamenti - Altre Informazioni

29 Istituzione di nuovi ordinamenti - Altre Informazioni il numero massimo di crediti riconoscibili derivanti da conoscenze professionali o attività formative di livello postsecondario (max 12 DM 16/3/2007 Art 4 - Nota 1063 del 29/04/2011) il numero del gruppo di affinità (solo Lauree) Se vi sono più corsi di Laurea nella stessa classe, che appartengono allo stesso gruppo di affinità, devono condividere almeno 60 CFU di attività formative.

30 Istituzione di nuovi ordinamenti SEZIONE F - Attività Formative / Ordinamento didattico

31 RAD: schema attività formative Le attività formative di un RAD sono le seguenti (vedi DM 270/2004, art.10) TAF Corsi di studio A B C Attività di base (solo Lauree e Lauree magistrali a ciclo unico) Altre attività: D E F S Attività caratterizzanti Attività affini A scelta dello studente Per la prova finale Ulteriori attività formative Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

32 RAD: schema attività formative Le attività formative di un RAD sono le seguenti (vedi DM 270/2004, art.10) Le attività di base e caratterizzanti sono suddivise in ambiti. Nelle attività affini e integrative si possono inserire i SSD che si vogliono (un eccessivo numero di SSD porta a rilievi da parte del CUN). È possibile raggruppare i SSD delle attività affini in diversi gruppi, indicando i CFU previsti per ciascuno, in modo da rendere più comprensibile il RAD.

33 RAD: schema attività formative Le attività formative di un RAD sono le seguenti (vedi DM 270/2004, art.10) Se si inseriscono nelle affini SSD già previsti dalla classe tra le attività di base e caratterizzanti, viene richiesto di giustificare tale ripetizione. Per ciascuna tipologia di attività è possibile inserire una nota, a beneficio di chi deve esaminare la proposta. Tutti gli ambiti sono progettabili in forma di range, cioè con un intervallo minimo/massimo di CFU. In fase di attivazione del corso i range andranno sciolti.

34 RAD Parte testuale Obiettivi formativi qualificanti della classe Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni Sintesi del parere del comitato regionale di coordinamento Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio Conoscenze richieste per l'accesso Caratteristiche della prova finale Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe (laddove si verifica)

35 Istituzione di nuovi ordinamenti Sezione A

36 Istituzione di nuovi ordinamenti Sezione A

37 D.M. 270/04 Istituzione di nuovi ordinamenti Le proposte devono essere trasmesse al MIUR (tramite l inserimento nella banca dati RAD SUA/ CdS) Il MIUR le invia al Consiglio Universitario Nazionale (CUN), che si esprime - formulando per Ciascuno - un parere di: approvazione o di riformulazione e adeguamento

38 RAD Istituzione di nuovi ordinamenti Se il CUN richiede la riformulazione o l adeguamento dell ordinamento, l Ateneo deve procedere alla eventuale riformulazione o adeguamento con: delibera del dipartimento parere favorevole del Senato Accademico; delibera di approvazione del Consiglio di Amministrazione. L ufficio management didattico inserisce nella banca dati RAD SUA/CdS l ordinamento modificato.

39 RAD Modifica di ordinamenti già esistenti La modifica di un ordinamento già vigente è necessaria quando l attuale ordinamento non consente di attivare il percorso formativo desiderato.

40 RAD Modifica di ordinamenti già esistenti Ad esempio: deve essere aggiunto o eliminato un SSD in un ambito; deve essere variato il peso in CFU di una attività (es: crediti a scelta, esame finale) o di un ambito; deve essere cambiata la denominazione del corso; devono essere cambiate le parti descrittive dell ordinamento (es: caratteristiche della prova finale, obiettivi formativi, eccetera).

41 RAD Modifica di ordinamenti già esistenti Il processo deliberativo richiesto per la modifica prevede: Proposta di modifica del consiglio di corso di studio; parere della Commissione paritetica dipartimentale; delibera del Consiglio di Dipartimento;

42 RAD Modifica di ordinamenti già esistenti trasmissione della delibera di dipartimento al Magnifico Rettore e all Area della didattica (di norma entro il 5 gennaio precedente l a.a. di istituzione); presa in carico degli atti da parte istruisce il documento da presentare agli organi di governo corredato della delibera del dipartimento proponente ; l ufficio management didattico inserisce nella banca dati RAD SUA/CdS l ordinamento modificato e lo trasmette al MIUR che, a sua volta, lo trasmette al Consiglio Universitario Nazionale (CUN);

43 RAD Modifica di ordinamenti già esistenti Il processo deliberativo richiesto per la modifica prevede: parere della Commissione paritetica dipartimentale delibera del Consiglio di Dipartimento parere favorevole del Senato Accademico delibera del Consiglio di amministrazione

44 RAD Modifica di ordinamenti già esistenti Gli ordinamenti, una volta trasmessi al MIUR, vengono sottoposti al CUN per un parere di merito. Il CUN può formulare dei rilievi e chiedere di adeguare l ordinamento proposto con opportune modifiche.

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