MISURE DI TRASPARENZA NELLE ACQUE COSTIERE LIGURI

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1 REGIONE LIGURIA DIPARTIMENTO AMBIENTE EDILIZIA E LAVORI PUBBLICI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA SETTORE OPERE MARITTIME ED ECOSISTEMA COSTIERO MISURE DI TRASPARENZA NELLE ACQUE COSTIERE LIGURI A cura di: Dott. Alessandro Attolini Dott. Stefano Coppo Genova, Aprile 2005

2 INDICE 1 INTRODUZIONE PAG. 3 2 DATI UTILIZZATI PAG STRUMENTI INFORMATICI PAG. 6 3 TRASPARENZA DELLE ACQUE PAG ELABORAZIONE DEI DATI PAG RISULTATI PAG ANALISI DELLE SINGOLE SERIE DI DATI PAG MISURE DI TRASPARENZA ARCATOM 1994 PAG MISURE DI TRASPARENZA AMGA PAG MISURE DI TRASPARENZA ARPAL PAG CONSIDERAZIONI GENERALI PAG CONFRONTO TRA I PERIODI DI MONITORAGGIO PAG AREE OMOGENEE PAG AREA OMOGENEA MORTOLA PAG AREA OMOGENEA VENTIMIGLIA BORDIGHERA PAG AREA OMOGENEA SANREMO PAG AREA OMOGENEA SANTO STEFANO AL MARE PAG AREA OMOGENEA IMPERIA PAG AREA OMOGENEA DIANO MARINA ANDORA PAG AREA OMOGENEA LAIGUEGLIA CERIALE PAG AREA OMOGENEA BORGHETTO FINALE LIGURE PAG AREA OMOGENEA FINALE LIGURE BERGEGGI PAG AREA OMOGENEA VADO LIGURE PAG AREA OMOGENEA SAVONA PAG AREA OMOGENEA VARAZZE ARENZANO PAG AREA OMOGENEA GENOVA VOLTRI PAG AREA OMOGENEA GENOVA POLCEVERA PAG

3 AREA OMOGENEA GENOVA BISAGNO PAG AREA OMOGENEA GENOVA CAMOGLI PAG AREA OMOGENEA PORTOFINO PAG AREA OMOGENEA PORTOFINO ZOAGLI PAG AREA OMOGENEA CHIAVARI SESTRI LEVANTE PAG AREA OMOGENEA SESTRI LEVANTE RIVA TRIGOSO PAG AREA OMOGENEA MONEGLIA LEVANTO PAG AREA OMOGENEA PUNTA MESCO PAG AREA OMOGENEA CINQUE TERRE PAG AREA OMOGENEA PORTO VENERE PAG AREA OMOGENEA GOLFO DI LA SPEZIA PAG AREA OMOGENEA FOCE MAGRA PAG CONFRONTO TRA AREE OMOGENEE PAG CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE PAG BIBLIOGRAFIA PAG. 78 APPENDICE A: TABELLE DEI VALORI MEDI DI TRASPARENZA PER PUNTO/STAZIONE DI MISURA E PERIODO DI CAMPIONAMENTO ALLEGATI: CD ROM CONTENENTE I DATI DI TRASPARENZA E LE MAPPE TEMATICHE IN FORMATO MAPINFO 2

4 1 INTRODUZIONE Il presente studio è stato condotto nell ambito della Convenzione quadro tra Regione Liguria ed Università degli Studi di Genova stipulata in data 26 Marzo 2004, relativa allo svolgimento di attività di tirocinio, formazione ed orientamento. Il dott. Alessandro Attolini, naturalista, ha effettuato, tra la fine del 2004 e l inizio del 2005, uno studio sui dati di monitoraggio della trasparenza nelle acque costiere liguri, sotto la guida del Dott. Stefano Coppo del Settore Opere Marittime ed Ecosistema Costiero della Regione Liguria presso il quale è stata svolta l attività. Lo scopo dello studio è di: rappresentare graficamente l andamento della trasparenza lungo l arco costiero ligure nello spazio (differenze tra aree) e nel tempo (trend evolutivi); verificare le relazioni trasparenza/profondità e trasparenza/distanza da costa già riscontrate nella bibliografia scientifica. A questo scopo mediante strumenti GIS (Geographical Information System): sono stati georiferiti in forma cartografica digitale tutti i punti/stazioni di campionamento ed i rispettivi valori di trasparenza; per ogni area omogenea di costa è stata elaborata una mappa tematica digitale con i relativi valori di trasparenza. 3

5 2 DATI UTILIZZATI I dati utilizzati sono stati interamente forniti dal Settore Opere Marittime ed Ecosistema Costiero della Regione Liguria. La Regione Liguria, già dai primi anni 80 raccoglie informazioni sulla qualità delle acque marino-costiere. Sin dal 1982 la Legge 979 ha previsto che l ecosistema marino fosse oggetto di uno specifico monitoraggio teso a valutarne lo stato qualitativo sotto un profilo più compiutamente ambientale, diverso dai controlli sulle acque di balneazione, che rispondono principalmente ad esigenze di natura sanitaria. Con l avvento del D.Lgs. 152/99, meglio noto come Testo Unico sulle Acque è infine stata sancita la competenza delle Regioni al monitoraggio delle acque marine costiere. Dopo le prime esperienze a spot, il controllo dell ambiente marino costiero ligure ha assunto nel 1998 carattere periodico e continuativo: il primo triennio di attività, dal 1998 al 2000, a valenza ancora sperimentale, è stato condotto con il patrocinio ed il coordinamento del Ministero dell Ambiente ed è stato realizzato da Amga Spa (Azienda Mediterranea Gas e Acqua), vincitrice di pubblica gara. Dal 2001, con la piena operatività di Arpal (Agenzia Regionale Protezione Ambiente Ligure) le attività di controllo sono state affidate all Agenzia ed hanno raggiunto un livello di sufficiente maturità metodologica, risultando attualmente pienamente conformi a quanto stabilito dal Testo Unico sulle Acque. Tutti i dati, a partire dagli anni 90, vengono inseriti nel Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA) un database su base ORACLE attualmente gestibile e interrogabile dagli uffici competenti di Regione ed Arpal tramite rete e interfacce WEB. In particolare dal SIRA, sono stati estratti: i dati di trasparenza delle acque costiere liguri dell anno 1994, (fornitore ARCATOM Srl). Anni di rilevamento: 1994; punti di campionamento: 72, posizionati lungo 24 transetti ortogonali alla costa e posti indicativamente alle distanze di 150, 500, 1500 metri da costa; numero di campagne annuali: 4. I dati di trasparenza delle acque costiere liguri del triennio , (fornitore AMGA Spa). Anni di rilevamento: 1998,1999, 2000; punti di campionamento: 84, 75 dei quali posizionati lungo 25 transetti ortogonali alla costa e posti indicativamente alle distanze di 500, 1000, 3000 metri da costa; 9 punti in corrispondenza di stazioni di campionamento 4

6 di mitili per analisi di bioaccumulo; numero di campagne annuali: 16 lungo 13 transetti, 4 nei restanti. I dati di trasparenza delle acque costiere liguri del triennio , ARPAL (Agenzia Regionale Protezione Ambiente Ligure). Anni di rilevamento: 2001, 2002, 2003; punti di campionamento: 55, posizionati lungo 19 transetti ortogonali alla costa e posti indicativamente alle distanze di 100 metri da costa, in corrispondenza dell isobata dei 50 metri ed in un terzo punto intermedio tra i primi due; numero di campagne annuali: 24 lungo 5 transetti, 4 nei restanti. I dati di trasparenza delle acque costiere liguri del triennio , relativi al progetto AFRODITE. Anni di rilevamento 2001, 2002, 2003; punti di campionamento 2, posizionati lungo un unico transetto ortogonale alla costa davanti al promontorio di Portofino e posti indicativamente alle distanze di 100 metri e in corrispondenza dell isobata dei 50 metri; numero di campagne annuali 24. Ai fini della costruzione di mappe digitali in ambiente GIS e della caratterizzazione dei fondali marino-costieri, dal repertorio cartografico digitale regionale sono stati estratti: i limiti amministrativi dei Comuni liguri in scala 1:25000; i limiti territoriali delle Aree Omogenee di costa (vedere capitolo 5); le isobate (in metri) dei fondali marini della Liguria (-10, -20, -30, -50, -100); l Atlante delle Fanerogame Marine della Liguria, Posidonia oceanica e Cymodocea Nodosa, Bianchi & Peirano, Enea

7 2.1 STRUMENTI INFORMATICI Per l estrazione dati dal SIRA è stato utilizzato l ambiente di gestione dei dati ambientali marini, in uso presso la Regione ed Arpal (interfaccia web Liguriainrete ). Per effettuare l elaborazione dei dati di trasparenza e dei relativi grafici è stato utilizzato il software Microsoft Excel. La cartografia digitale è stata realizzata con il software GIS MapInfo Professional. 3 TRASPARENZA DELLE ACQUE Le misure di trasparenza col Disco di Secchi costituiscono ancora motivo d interesse scientifico ed applicativo, nonostante siano noti i limiti di tale semplice metodica e le critiche ad essa rivolte. Tale disco di colore bianco è legato ad una sagola metrata; da un imbarcazione è calato in acqua fino a quando non è più visibile. A questo punto si arresta la sua discesa e si prende nota dalla sagola della distanza in metri dal pelo dell acqua. Tale misura rappresenta la trasparenza dell acqua in quel determinato punto. In Liguria, quest operazione è stata ripetuta periodicamente dagli enti/aziende incaricati in più punti/stazioni situati a diverse distanze dalla riva, di cui sono note la profondità del fondale (in metri) e le coordinate geografiche (latitudine e longitudine). I limiti della metodologia sono essenzialmente due: la misura non è completamente indipendente dalla sensibilità del rilevatore e dalle condizioni meteo; tutte le volte che il disco è visibile a contatto del fondale la misura non è significativa. Riguardo al primo punto occorre tuttavia precisare che a partire dal 1998 sono stati introdotti standard di qualità quali la replica in parallelo di due differenti operatori e la scelta per l esecuzione delle campagne di condizioni meteo ottimali. Riguardo al secondo punto sono stati introdotti in fase di elaborazione dei dati, criteri di selezione per eliminare l interferenza delle misure non significative (vedi paragrafo successivo). 6

8 3.1 ELABORAZIONE DEI DATI I dati di trasparenza studiati sono stati estratti dalla banca dati regionale informatizzata in ambiente Oracle. Per annullare l interferenza delle misure relative ai bassi fondali, sono stati eliminati dai dati di partenza i punti/stazioni dove la profondità del fondale era minore di 10 metri. Inoltre da ogni serie di dati (Arcatom 1994; Amga ; Arpal ; Afrodite ) sono stati considerati anomali e pertanto eliminati, i records nei quali la trasparenza misurata risultava maggiore della profondità del fondale. Si è proceduto quindi a studiare la distribuzione dei dati di ogni singola serie, per verificarne la normalità (fig. 1). Per la serie Arcatom, la normalità dei dati non è verificabile a livello di singolo punto di rilevamento, trattandosi di solo 4 misure per stazione. Per le serie Amga ed Arpal è stato possibile verificare la normalità sia a livello di singolo punto di campionamento, sia a livello della totalità. Per la serie Afrodite la normalità è stata appurata solo a livello del singolo punto di campionamento. Come si evince dai grafici relativi alla frequenza dei valori, la distribuzione dei dati approssima sufficientemente una distribuzione normale: quale parametro statistico di sintesi è stato pertanto applicato il calcolo della media. E stata calcolata la media di trasparenza annuale (Arcatom 1994) e triennale (Amga ; Arpal ; Afrodite ) per ogni punto/stazione. Per gli anni (monitoraggi Amga), essendo state effettuate due misure mensili per i mesi estivi ed una sola misura per tutti gli altri, è stato necessario calcolare in un primo tempo le medie annuali mensili dei due valori estivi per ogni punto/stazione e solo in seguito la media triennale per punto/stazione 7

9 frequenza valori Arcatom (tutti i punti) frequenza valori Amga frequenza valori Arpal (tutti i punti) frequenza valori punto IMP2 (serie Arpal) Fig.1 Grafici relativi alla frequenza dei valori di trasparenza (serie Arcatom, Amga e Arpal) 8

10 4 RISULTATI L analisi ed il commento dei dati sono stati effettuati secondo i seguenti tre livelli: Analisi delle singole serie di dati Analisi del trend temporale Analisi del trend spaziale ANALISI DELLE SINGOLE SERIE DI DATI Sulla base dei valori medi di trasparenza annuali (Arcatom) e triennali (Amga; Arpal) ottenuti, sono stati elaborati grafici ad istogramma di sintesi; sulle ascisse sono stati riportati i codici delle stazioni di misura (disposte da ovest verso est) e sulle ordinate i relativi valori di trasparenza in metri. In un secondo tempo, sono stati elaborati i grafici di dispersione, nei quali s illustra la relazione tra la trasparenza misurata nei diversi punti/stazioni (in ordinata, considerata quale variabile dipendente) e la profondità del fondale (in ascissa, considerata quale variabile indipendente). Tale relazione è stata evidenziata calcolando la linea di tendenza (di tipo logaritmico) del parametro trasparenza, descritta da un equazione e da un coefficiente di determinazione R 2 ; tale coefficiente indica quanta della variazione della variabile dipendente (nel nostro caso la trasparenza) dipende dalla variazione della variabile indipendente (la profondità). Per la serie di dati Afrodite non sono stati elaborati grafici, poiché le misure di trasparenza considerate si riferiscono ad una singola stazione di misura. 9

11 MISURE DI TRASPARENZA ARCATOM 1994 Grafico 1: Trasparenza Media (fig.2) Numero di misure utilizzate: 190 Numero di punti: 50 Anno: 1994 Trasparenza media minima (m): 3,5 m su profondità fondale di 14 m Trasparenza media massima (m): 12,3 m su profondità fondale di 47 m Media delle medie anno 1994: 8,7 m Stazione profondità fondale minima (m): 10 m Stazione profondità fondale massima (m): 90 m La linea di tendenza mostra un leggero decremento della trasparenza da ovest verso est, anche se l andamento evidenziato ha scarsa rilevanza statistica. Grafico 2: Relazione tra Profondità e Trasparenza (fig.3) Anno 1994: si osserva un graduale aumento della trasparenza all aumentare della profondità La relazione profondità/trasparenza è descritta dalla curva logaritmica di equazione y= 9099Ln(x) + 2,4416, con R 2 = 0,

12 Fig.2 Trasparenza media per singola stazione di misura. In blu si evidenzia la linea di tendenza (dati Arcatom 1994) 11

13 Fig.3 Relazione Profondità/Trasparenza per singola stazione di misura (Arcatom 1994) 12

14 4.1.2 MISURE DI TRASPARENZA AMGA Grafico 1: Trasparenza Media (fig.4) Numero di misure utlizzate: 1414 Numero di punti: 71 Anni: 1998, 1999, 2000 Trasparenza media minima (m): 5,8 m su profondità fondale 14 m Trasparenza media massima (m): 14,2 m su profondità fondale 70 m Media delle Trasparenze medie triennio : 11,1 m Stazione profondità fondale minima: 10 m Stazione profondità fondale massima: 260 m La linea di tendenza mostra un leggero decremento della trasparenza da ovest verso est, anche se l andamento evidenziato ha scarsa rilevanza statistica. Grafico 2: Relazione tra Profondità e Trasparenza (fig.5) Triennio : si osserva un graduale aumento della trasparenza all aumentare della profondità La relazione profondità/trasparenza è descritta dalla curva logaritmica di equazione y= 2,3758Ln(x) + 2,8038 con R 2 = 0,

15 Fig.4 Trasparenza media per singola stazione di misura. In blu si evidenzia la linea di tendenza (dati Amga ) 14

16 Fig.5 Relazione Profondità/Trasparenza per singola stazione di misura (Amga ) 15

17 MISURE DI TRASPARENZA ARPAL Grafico 1: Trasparenza Media e Profondità per stazione (fig.6) Numero di misure utilizzate: 672 Numero di punti: 39 Anni: 2001, 2002, 2003 Trasparenza media minima (m): 4,9 m su profondità fondale 11m Trasparenza media massima (m): 16,9 m su profondità fondale 50 m Media delle Trasparenze medie triennio : 12 m Stazione profondità fondale minima: 11 m Stazione profondità fondale massima: 50 m La linea di tendenza mostra un leggero decremento della trasparenza da ovest verso est, anche se l andamento evidenziato ha scarsa rilevanza statistica. Grafico 2: Relazione tra Profondità e Trasparenza (fig.7) Triennio : si osserva un graduale aumento della trasparenza all aumentare della profondità La relazione profondità/trasparenza è descritta dalla curva logaritmica di equazione y= 5,2085Ln(x) - 5,7545 con R 2 = 0,669 16

18 Fig.6 Trasparenza media per singola stazione di misura. In blu si evidenzia la linea di tendenza (dati Arpal ) 17

19 Fig.7 Relazione Profondità/Trasparenza per singola stazione di misura (Arpal ) 18

20 4.1.4 CONSIDERAZIONI GENERALI Sulla base dei risultati ottenuti da questa prima analisi dei dati, si possono effettuare le seguenti considerazioni generali: si osserva un graduale aumento della trasparenza con l aumento della profondità e della distanza da costa. La minor trasparenza delle acque a profondità più basse e più vicino alla costa, chiama in causa due fenomeni: il moto ondoso che agisce anche sul fondo marino, con intensità che cresce col diminuire della profondità, favorendo i processi di risospensione del materiale sedimentato; gli apporti di materiale sedimentario dalla costa, ad opera dei corsi d acqua e degli scarichi urbani. Pare evidenziarsi un aumento della trasparenza nel tempo: questo aspetto sarà analizzato con maggiore dettaglio nel capitolo 5. Pare evidenziarsi, sia pure in maniera non pronunciata una maggiore trasparenza delle acque nel settore di ponente dell arco ligure rispetto a quello di levante. La minor trasparenza delle acque costiere a levante, potrebbe essere legata a due fattori tra loro correlati: maggior apporti di materiale fluviale : i bacini dei fiumi Magra ed Entella, i maggiori della Regione, sono localizzati nel settore di levante dell arco costiero ligure; la più ampia estensione della piattaforma continentale, che riduce la profondità dei fondali sotto costa e dunque favorisce i processi di risospensione del materiale sedimentato. Tali aspetti saranno analizzati con maggiore dettaglio nel capitolo 6. 19

21 5 CONFRONTO TRA I PERIODI DI MONITORAGGIO La metodologia seguita nelle attività di monitoraggio della trasparenza delle acque marine costiere liguri è la stessa in tutti gli anni considerati. Le misure sono state effettuate mediante il disco di Secchi lungo l intero arco ligure, e in punti/stazioni disposti lungo transetti costa largo. I valori medi della trasparenza denotano un graduale aumento dal 1994 al È necessario tuttavia prestare una certa attenzione nell interpretazione dei dati per alcuni fondamentali motivi: le misure sono state effettuate da operatori diversi: Arcatom, Amga ed Arpal; i punti/stazioni di misura dell anno 1994, del triennio e non coincidono; la frequenza annuale delle misure varia a seconda dell operatore e del punto. Una possibile metodologia per effettuare un confronto più significativo consiste nell osservare ed analizzare i dati mediante strumenti GIS (Geographical Information System), che permettono un reale confronto dei punti che si trovano nelle medesime condizioni idrologiche ed oceanografiche. La Regione Liguria, in collaborazione con Arpal, ai fini della classificazione qualitativa delle acque marine costiere prevista dal D.lgs. 152/99 ha individuato in via preliminare 26 aree omogenee, sulla base delle caratteristiche idrologiche, morfologiche, biologiche e socioeconomiche. Si è ritenuto interessante effettuare il confronto dei dati di trasparenza anche utilizzando come elemento spaziale discriminante tale classificazione. Nelle successive schede vengono confrontati i valori di trasparenza (valori medi) dei punti di controllo appartenenti alla medesima area omogenea, anche attraverso una loro rappresentazione cartografica. Ai fini di una migliore rappresentazione e caratterizzazione dei fondali costieri sono state riportate nelle mappe seguenti le principali isobate e la presenza delle fanerogame marine, tratta dall Atlante delle fanerogame marine della Liguria edito dall Enea (1995). 20

22 5.1 AREE OMOGENEE AREA OMOGENEA MORTOLA PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Amga ,9 Amga ,7 Amga ,3 Tutti i punti di campionamento sono localizzati nei pressi di Capo Mortola; i dati si riferiscono esclusivamente alle misure effettuate da Amga nel triennio e non sono pertanto possibili confronti con altri periodi. Si denota chiaramente un aumento graduale della trasparenza all aumentare della distanza da costa e della profondità del fondale. Si passa infatti dal valore di 11,9 metri sull isobata dei 22 metri, a 13,3 a 70 metri di profondità. 21

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24 5.1.2 AREA OMOGENEA VENTIMIGLIA BORDIGHERA PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom Amga ,5 Amga ,5 Amga ,8 Arpal ,1 Tutti i punti di campionamento sono localizzati nel tratto costiero compreso tra Ventimiglia (IM) e Bordighera (IM). Il dato del 1994 (Arcatom) si trova nella zona più ad ovest di tale area; i dati del triennio (Amga) sono invece situati esattamente sul lato opposto, a levante, mentre il dato del triennio (Arpal) è al centro dell area in questione, nell area antistante la foce dei torrenti Roia e Nervia, i più importanti corsi d acqua della provincia di Imperia. Ad un primo confronto generale tra i valori si denota un sensibile aumento della trasparenza nel tempo, che arriva fino a circa 15,1 metri nel periodo Confrontando poi i punti situati alla medesima profondità e distanza dalla costa (ma a 1,5 Km di lontananza W-E l uno dall altro), la tendenza all aumento viene confermata. Infatti le misure effettuate sui fondali posti a circa 1000 metri dalla costa evidenziano un passaggio della trasparenza da circa 12,5 (Amga) a 15,1 metri (Arpal). Si noti inoltre che il punto sull isobata dei 50 metri (Arpal) ha trasparenza maggiore (15,1) di quello posto più al largo e monitorato da Amga nel triennio precedente (13,8). 23

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26 5.1.3 AREA OMOGENEA SANREMO PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,5 Arcatom ,4 Amga ,7 Amga ,5 Amga ,3 Arpal ,8 Arpal ,9 Tutti i punti di campionamento sono localizzati nei pressi di Sanremo (IM); i dati del 1994 si trovano circa un chilometro a ponente del porto, mentre i successivi (progetto Amga ed Arpal) si trovano nel tratto di mare antistante la bocca portuale. Un primo confronto tra i valori denota un sensibile aumento della trasparenza nel tempo con valori che da circa 10 metri in media nel 1994 passano a più di 12 metri nel e oltre 13 metri nel periodo La diversa localizzazione dei punti e delle loro condizioni idrodinamiche (idrologia, profondità, distanza da costa e da fonti di contaminazione) non permette però un confronto diretto. Confrontando punti spazialmente vicini, con profondità di fondale e distanza da costa simili, si possono fare considerazioni maggiormente significative. Adottando tali criteri la tendenza viene confermata. In particolare i punti posti alla profondità di 37 e 40 metri antistanti la bocca portuale si trovano molto vicini e sicuramente nelle stesse condizioni idrologiche: la trasparenza passa da 12,5 metri nel triennio a 13,8 nel periodo ; si rileva inoltre che il punto monitorato nel 1994 e posto su un fondale anch esso di circa 40 metri presenta un valore medio di trasparenza di 11,4 metri. Si noti inoltre che il punto sull isobata dei 50 metri (Arpal) ha trasparenza maggiore (14,9) di quello antistante posto più al largo e monitorato nel triennio precedente (13,7). 25

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28 5.1.4 AREA OMOGENEA SANTO STEFANO AL MARE PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,5 Arcatom ,3 Amga ,4 Amga Amga ,5 Arpal ,3 Arpal I monitoraggi sono stati effettuati nel tratto costiero presso Santo Stefano al Mare (IM). I punti monitorati nei diversi anni non coincidono, ma si trovano spazialmente vicini. Ad una prima analisi si denota un marcato aumento della trasparenza nel tempo. Confrontando i punti Arcatom e Amga a 500 metri da costa e a profondità rispettivamente di 12 e 13 metri, è evidente il passaggio da 6,5 metri di trasparenza a 9,4. Le misure effettuate da Amga ed Arpal sulle isobate dei 28 e 25 metri a 1000 e 900 metri dalla costa, mostrano un aumento della trasparenza da circa 12 a 14,3 metri. Da notare anche come la trasparenza sull isobata dei 1500 metri passi da 11,3 nel 94 a 15 m nel periodo

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30 5.1.5 AREA OMOGENEA IMPERIA PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,5 Arcatom ,5 10,3 Amga ,1 Amga ,2 Arpal ,6 Arpal ,2 I punti oggetto dei monitoraggi si trovano nel tratto costiero antistante Imperia. In particolare le misure del triennio e del periodo , sono state effettuate nelle acque davanti al porto, mentre le misure del 1994 sono a circa un chilometro a levante della bocca portuale. Ad un primo confronto tra i valori si può osservare che la trasparenza aumenta gradualmente nel tempo. In particolare i campionamenti effettuati alle profondità rispettivamente di 33,5 (Arcatom) e 30 metri (Arpal) mostrano un passaggio della trasparenza da 10,3 metri a 13,6. E necessario sottolineare che tali misure rispondono alle diverse condizioni idrodinamiche dei punti in cui sono state effettuate, che sono distanti 900 metri (in direz. W-E) l uno dall altro. Un confronto più diretto, può essere effettuato tra i punti posti a 3000 metri (Amga) e 3100 metri (Arpal) da costa, in cui la trasparenza passa da 13,2 a 16,2 metri. 29

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32 5.1.6 AREA OMOGENEA DIANO MARINA ANDORA PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,3 Arcatom ,5 Amga ,8 Amga ,8 I campionamenti sono stati effettuati nell area costiera antistante Diano Marina (IM) ed Andora (SV). I punti di misura Arcatom ed Amga si trovano su due transetti perpendicolari alla costa e distanti uno dall altro (in direz. W-E) oltre 3000 metri. La trasparenza delle acque sembra aumentare nel tempo, raggiungendo il valore di 13,8 metri (Arpal) nel punto situato a 3000 metri da costa sull isobata dei 65 metri. In questo caso tuttavia la distanza tra le due zone indagate rende poco significativo il confronto temporale. 31

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34 5.1.7 AREA OMOGENEA LAIGUEGLIA CERIALE PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,5 Arcatom ,3 Arcatom ,2 Arcatom Amga ,8 Amga ,6 Arpal Arpal ,3 Tutti i punti di campionamento sono localizzati nel tratto di mare compreso tra Laigueglia (SV) e Ceriale (SV). In particolare le prime due misure del 1994 si riferiscono a punti che si trovano a più di quattro chilometri ad ovest del porto di Alassio, mentre tutti gli altri rilievi sono stati condotti oltre tre chilometri ad est di esso, in corrispondenza della foce del fiume Centa, il più importante corso d acqua della provincia di Savona. Un primo raffronto generale tra valori mostra un aumento della trasparenza nel tempo. Confrontando le misure effettuate da Arcatom a 500 e 1000 metri dalla costa lungo i due transetti ad ovest e ad est del porto di Alassio, si nota in entrambi i casi un aumento della trasparenza all aumentare della distanza da costa e della profondità del fondale. E evidente tuttavia la minor trasparenza ad est rispetto a quella riscontrata ad ovest, probabilmente dovuta all influenza del fiume Centa. Da notare invece che il punto sull isobata dei 50 metri (Arpal) ha trasparenza maggiore (16,3) di quello antistante posto più al largo e monitorato nel triennio precedente (13,6). 33

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36 5.1.8 AREA OMOGENEA BORGHETTO FINALE LIGURE PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,5 Arcatom ,8 Amga ,8 Amga ,2 Arpal ,3 Arpal ,9 I monitoraggi sono stati effettuati tutti nel tratto costiero tra Borghetto (SV) e Finale Ligure (SV), in particolare nel settore a ponente del porto di Loano. Dall analisi dei dati è evidente che la trasparenza aumenta sensibilmente nel tempo. Confrontando i campionamenti Amga ed Arpal, che si trovano spazialmente piuttosto vicini si possono fare considerazioni maggiormente significative. I punti rispettivamente sulle isobate dei 20 (Amga) e 25 metri (Arpal), mostrano un aumento marcato della trasparenza che passa da 12,8 a 14,3 metri. Un aumento ancora maggiore si riscontra invece nei punti di campionamento più lontani da costa (3000 m e 2100 m), nei quali la trasparenza passa da 14,2 (Amga) a 16,9 metri (Arpal), pur essendo quest ultimo punto posto più vicino a costa. 35

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38 5.1.9 AREA OMOGENEA FINALE LIGURE BERGEGGI PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom Arcatom ,8 Arcatom ,9 Arcatom ,3 Amga ,8 Amga ,4 Amga ,6 Tutti i punti monitorati si trovano nelle acque antistanti Finale Ligure (SV) e Bergeggi (SV). Nel 1994 Arcatom ha monitorato due transetti in questo tratto di costa; il primo nelle acque immediatamente ad est del porto di Finale ed il secondo davanti alle spiagge di Bergeggi. I punti monitorati da Amga invece si trovano davanti alla diga foranea del porto di Finale. In generale la trasparenza si mantiene su livelli abbastanza elevati e sembra aumentare gradualmente nel tempo e con la distanza dalla costa. Si noti in particolare come nel triennio il punto sito a 1000 metri da costa presenti un valor medio nettamente superiore (13,4) rispetto a quello posto a 1500 metri da costa nel 1994 (9,8). 37

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40 AREA OMOGENEA VADO LIGURE PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Amga ,7 Amga ,3 Amga ,9 Arpal ,2 Arpal ,1 Tutti i punti campionati si trovano lungo transetti perpendicolari alla costa in prossimità dell area portuale di Vado Ligure (SV). La trasparenza aumenta sensibilmente sia nel tempo, sia all aumentare della distanza dalla costa e della profondità. Da notare, che i punti sull isobata dei 22 e 50 metri (Arpal) hanno trasparenza maggiore (11,2 e 14,1 m) di quelli antistanti posti più al largo e monitorati nel triennio precedente (10,3 e 13,9 m). 39

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42 AREA OMOGENEA SAVONA PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom Arcatom ,3 Amga ,9 Amga ,7 Amga ,9 Amga ,8 Arpal Arpal ,5 I monitoraggi sono stati tutti effettuati nel tratto costiero antistante Savona ed in particolare nella zona subito ad ovest del porto. Un primo confronto tra i valori denota un aumento graduale della trasparenza nel tempo. Inoltre i valori aumentano all aumentare della distanza dalla costa e della profondità del fondale. Se poi si confrontano i punti spazialmente vicini, si nota che vicino a costa alla profondità di 12 (Arcatom) e 13 metri (Amga) la trasparenza si è mantenuta praticamente costante nel tempo (9 e 8,9 m). Confrontando invece i punti posti a 900 (Amga) e 1000 metri (Amga e Arpal) dalla costa, è evidente come si passi da 10,7 e 9,9 metri a 13. Da notare infine che il punto sull isobata dei 50 metri (Arpal) ha trasparenza maggiore (14,5) di quello antistante posto più al largo e monitorato nel triennio precedente (12,8). 41

43 42

44 AREA OMOGENEA VARAZZE - ARENZANO PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,5 Arcatom ,3 Amga ,1 Amga ,9 Amga ,8 Arpal Arpal ,1 I rilievi sono stati effettuati nelle acque antistanti il tratto di costa tra Varazze (SV) ed Arenzano (GE). In particolare i due punti campionati da Arcatom si trovano ad una distanza di circa 500 metri ovest dal porto turistico di Varazze, mentre i restanti punti si trovano lungo un transetto perpendicolare a costa posto circa otto chilometri più a ponente, nell area antistante la foce del torrente Lerone. Ad una prima analisi dei dati è evidente che la trasparenza aumenta con l aumentare della distanza dalla costa e della profondità. Riguardo al trend temporale il confronto tra punti con simile distanza da costa e profondità del fondale mostrano un aumento dei valori: i punti posti sull isobata dei 21 e 47 metri del 1994 mostrano un valore inferiore (11,5 e 12,3) di quelli situati più a ponente a 25 e 50 metri (Arpal) di profondità (12 e 14,1); si tratta comunque di punti situati lungo due transetti molto distanti ed in aree con diverse condizioni idrologiche. Nell area antistante la foce del torrente Lerone i valori tra il triennio e quello sono molto simili: i rilievi più recenti (Arpal) presentano valori leggermente superiori ma l aspetto più interessante non è l incremento (così basso da non essere sufficientemente significativo) quanto che esso si riscontra su fondali più bassi e più vicino a costa. 43

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46 AREA OMOGENEA GENOVA VOLTRI PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,1 Arcatom ,5 Arcatom ,7 Amga ,1 Amga ,7 Amga ,4 Amga ,6 Arpal ,9 Arpal ,8 I punti di campionamento si trovano tutti nelle acque costiere davanti a Genova Voltri. I risultati delle misure mostrano un modesto aumento della trasparenza nel tempo, che però non raggiunge valori molto elevati se confrontati con i dati ottenuti in altri tratti di costa. Questa situazione probabilmente chiama in causa il vicino porto commerciale di Genova Voltri, nel quale transitano grandi navi e sono localizzati numerosi cantieri industriali, nonché la presenza dell area metropolitana genovese. In vicinanza della costa e a basse profondità (12 m), la trasparenza varia tra 7,1 ad est (Arcatom) e 8,1 metri ad ovest (Amga). A circa metri di profondità e metri di distanza da costa i valori aumentano e passano da 9,6 e 9,7 metri (Amga) fino a 9,9 (Arpal). Infine sulle isobate dei 50 e 65 m la trasparenza media misura rispettivamente 11,8 (Arpal) e 12,4 m (Amga). 45

47 46

48 AREA OMOGENEA GENOVA POLCEVERA PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Amga ,3 Amga Amga ,3 Amga ,4 Arpal ,8 Arpal ,6 I monitoraggi sono stati effettuati nelle acque costiere prospicienti Genova ed in particolare nell area antistante la foce del torrente Polcevera, all esterno della diga foranea. In questo tratto di costa densamente urbanizzato la trasparenza misurata negli anni si mantiene su valori piuttosto costanti, ma non molto elevati. Questo induce a ritenere che le acque antistanti la città ricevino di continuo dagli insediamenti urbani ed industriali e dai corsi d acqua, un carico piuttosto elevato di materiale sedimentario. Confrontando i campionamenti effettuati circa alle stesse profondità si nota un lieve aumento della trasparenza nel tempo che tuttavia deve essere valutata con cautela: si passa infatti da 7,4 metri nel periodo a 9,8 m nel triennio (a 23 e 25 m di profondità rispettivamente); tuttavia in questo caso il primo punto è situato in corrispondenza della bocca della diga foranea e pertanto in condizioni ambientali peggiori rispetto al secondo; sulle isobate di 23 e 25 m si passa da 11 metri nel triennio a 11,6 metri nel triennio

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50 AREA OMOGENEA GENOVA BISAGNO PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom Arcatom ,2 Amga ,8 Amga Amga ,3 Arpal ,8 Arpal ,6 Tutti i punti di campionamento sono localizzati nei pressi di Genova ed in particolare al largo della foce del torrente Bisagno. La trasparenza sembra aumentare nel tempo, ma i dati indicano una marcata differenza tra i valori sotto costa rispetto a quelli ottenuti al largo. Questa situazione è imputabile a più fattori: gli apporti fluviali del torrente Bisagno, la vicinanza della bocca portuale di levante, la presenza dello scarico del depuratore di Punta Vagno, fra i più grandi della Liguria, le cui acque reflue sono convogliate in mare tramite una condotta che non rispetta gli standard indicati dalla legge regionale di settore. A circa 450 e 400 metri da costa la trasparenza passa da 4 metri nel 1994 a 5,8 metri nel periodo ; si noti però che i due punti distano fra loro in senso longitudinale circa 450 m. Da notare, che i punti sull isobata dei 25 e 50 metri (Arpal) hanno trasparenza maggiore (9,8 e 12,6) di quelli antistanti posti più al largo e monitorati nel triennio precedente (9 e 12,3). 49

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52 AREA OMOGENEA GENOVA CAMOGLI PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,2 Arcatom ,1 Arcatom ,6 Amga ,7 Amga ,4 Amga ,9 Arpal Arpal Arpal ,4 I monitoraggi sono stati effettuati nelle acque costiere tra Genova est e Camogli (GE). I punti di campionamento del 1994 si trovano lungo un transetto perpendicolare a costa situato davanti al comune di Bogliasco. I punti relativi ai campionamenti effettuati nei periodi e , si trovano invece lungo un transetto ubicato ortogonalmente alla diga foranea del porticciolo di Camogli. La trasparenza si mantiene su valori piuttosto elevati in tutti i punti ed inoltre mostra un aumento sensibile nel tempo. Questo è evidente se si provano a confrontare alcuni punti posti circa alla stessa profondità e distanza da costa; alla profondità di 10 e 15 metri la trasparenza passa da 7,2 (Arcatom) a 9 metri (Arpal), mentre a 20 e 23 m di profondità passa da 9,1 (Arcatom) a 12,4 metri (Amga). Tuttavia, tale confronto non è molto significativo se si considera che tali punti distano tra loro in senso W-E alcuni chilometri e quindi potrebbero presentare condizioni idrologiche differenti. Da notare invece che il punto sull isobata dei 50 metri (Arpal) ha trasparenza maggiore (16,4) di quello antistante posto più al largo e monitorato nel triennio precedente (13,9). 51

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54 AREA OMOGENEA PORTOFINO PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,5 Arcatom ,8 Afrodite ,8 I campionamenti sono stati effettuati nelle acque costiere antistanti il promontorio di Portofino (GE), nell area antistante l abitato di San Fruttuoso (GE) nel 1994 e nella zona di Cala dell Oro (zona A dell attuale Riserva Marina) nell ambito del progetto Afrodite. I valori riscontrati nel periodo più recente sono nettamente superiori a quelli del passato, ma occorre anche rilevare che i punti di monitoraggio sono posti in due aree differenti e che potrebbero pertanto avere condizioni idrologiche differenti. 53

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56 AREA OMOGENEA PORTOFINO ZOAGLI PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,2 Arcatom ,4 Amga ,4 Amga Amga ,3 I punti di campionamento si trovano davanti al tratto di costa compreso tra Portofino (GE) e Zoagli (GE). I punti monitorati da Arcatom nel 1994 sono localizzati ad est di Zoagli, mentre quelli monitorati da Amga nel periodo sono ubicati in prossimità del porto turistico di Santa Margherita. Il confronto tra i valori evidenzia un aumento sensibile della trasparenza nel tempo; inoltre il parametro aumenta all aumentare della distanza da costa e della profondità del fondale. Se si confrontano i punti posti a circa 500 metri dalla costa a 18 e 12 m di profondità, si nota un incremento notevole della trasparenza che passa da 5,2 (Arcatom) a 8,4 m (Amga). Bisogna tuttavia sottolineare che i punti in questione non sono spazialmente vicini, quindi potrebbero essere soggetti a condizioni idrologiche differenti. Il valore massimo della trasparenza si riscontra sull isobata dei 50 metri (11,3 m, Amga). 55

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58 AREA OMOGENEA CHIAVARI SESTRI LEVANTE PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,1 Amga Amga ,2 Arpal ,6 Arpal ,3 I punti di campionamento sono localizzati nel tratto di costa compreso tra Chiavari (GE) e Sestri Levante (GE) ed in particolare in prossimità della foce del torrente Entella, che sfocia tra i porti turistici di Chiavari e Lavagna e che rappresenta il corso d acqua di maggiore rilevanza della provincia di Genova. Il campionamento svolto da Arcatom si trova invece circa quattro chilometri più ad est, tra i comuni di Lavagna e Sestri Levante. Confrontando i valori si può affermare che la trasparenza aumenta gradualmente nel tempo e si mantiene su livelli mediamente elevati. Da notare che il punto sull isobata dei 50 metri (Arpal) ha trasparenza maggiore (13,3) di quello antistante posto più al largo e monitorato nel triennio precedente (12,2). 57

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60 AREA OMOGENEA SESTRI LEVANTE RIVA TRIGOSO PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom Arcatom ,8 Arcatom ,3 Amga ,9 Amga ,9 Amga ,7 Arpal Arpal ,9 Tutti i punti di monitoraggio si trovano nelle acque costiere comprese tra Sestri Levante (GE) e Riva Trigoso (GE). In particolare i punti di Arcatom sono localizzati davanti al promontorio di Punta Moneglia, mentre quelli di Amga e Arpal sono ubicati nello specchio acqueo di fronte alla spiaggia di Riva Trigoso. Da un primo confronto tra i valori si può notare che non vi è un aumento sensibile della trasparenza nel tempo; i valori aumentano tuttavia man mano che ci si allontana da costa e al crescere della profondità. Confrontando i punti spazialmente limitrofi, posti a circa 24 e 23 metri di profondità, la trasparenza passa da 11,9 metri nel triennio a 10 metri nel periodo successivo. Il confronto tra i campionamenti svolti a profondità maggiori (83 e 85 m), ma distanti tra loro, mostra invece un aumento della trasparenza da 11,3 (Arcatom) a 12,7 metri (Amga). 59

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62 AREA OMOGENEA MONEGLIA LEVANTO PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,8 Arcatom ,5 Amga ,3 Amga ,9 Amga ,4 Il tratto di costa compreso in quest area si estende da Moneglia (GE) a Levanto (SP), ed i monitoraggi sono stati effettuati interamente nello specchio acqueo davanti a Framura. Il confronto tra i valori dei diversi anni denota un leggero aumento della trasparenza nel tempo. E inoltre visibile un incremento di tale parametro all aumentare della profondità e della distanza dalla costa. Confrontando i punti spazialmente vicini, alle profondità di 48 e 50 metri, si passa dalla trasparenza di 11,5 (Arcatom) a 12,9 metri (Amga). Il valore massimo (13,4) si riscontra invece sull isobata dei 77 m a circa 3000 metri da costa (Amga). 61

63 62

64 AREA OMOGENEA PUNTA MESCO PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Amga ,8 Amga Amga ,9 Arpal ,3 Arpal ,6 I punti di campionamento sono localizzati nelle acque antistanti il tratto di costa rocciosa terminante a mare con Punta Mesco, nell area dell attuale Riserva Marina. Confrontando i valori si nota un leggero aumento della trasparenza nel tempo. Il parametro aumenta anche all aumentare della distanza dalla costa e della profondità del fondale. Da notare che i punti sull isobata dei 50 e 23 metri (Arpal) hanno trasparenza maggiore (13,6 e 12,3) di quelli antistanti posti più al largo e monitorati nel triennio precedente (11,8; 13 e 12,9). 63

65 64

66 AREA OMOGENEA CINQUE TERRE PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom Arcatom Arcatom Arcatom ,6 Arcatom ,9 Arcatom ,8 Amga ,2 Amga ,9 Amga ,3 I monitoraggi sono stati interamente effettuati nelle acque costiere dell attuale Riserva Marina delle Cinque Terre, in corrispondenza del tratto di costa compreso nel Parco Nazionale delle Cinque Terre (SP), che comprende i comuni di Monterrosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. I primi tre punti di campionamento Arcatom sono situati in prossimità di Monterosso al Mare, mentre gli altri tre si trovano nelle acque davanti a Riomaggiore. I punti Amga invece distano circa un chilometro ad ovest da questi ultimi. Confrontando i valori del 1994 con quelli del periodo la trasparenza sembra aumentare in media di circa un metro nel tempo. In particolare questo è evidente comparando le ultime tre misure Arcatom con quelle Amga, le quali presentano punti posti circa alla stessa profondità. Tale deduzione potrebbe risultare tuttavia poco significativa dato che i punti del 1994 si trovano circa un chilometro più a ovest rispetto a quelli del periodo e quindi rispondono a diverse condizioni idrologiche. 65

67 66

68 AREA OMOGENEA PORTO VENERE PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Amga ,3 Amga ,2 Amga ,3 Arpal ,1 Arpal ,1 Arpal I punti di campionamento sono localizzati nelle acque marine in prossimità di Portovenere (SP) ed in particolare davanti a Punta S. Pietro. Un primo confronto tra i valori denota un aumento sensibile della trasparenza nel tempo. In particolare nei punti posti sulle isobate dei 28 e 27 metri e in quelli situati a 31 e 30 metri di profondità, la trasparenza passa rispettivamente da 8,2 (Amga) a 10,1 m (Arpal) e da 10,3 (Amga) a 13 metri (Arpal). 67

69 68

70 AREA OMOGENEA GOLFO DI LA SPEZIA PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Arcatom ,5 Arcatom ,2 Arcatom ,7 Amga ,4 Amga ,5 Amga ,9 Arpal ,9 Arpal ,1 Arpal ,1 I monitoraggi sono stati effettuati interamente nelle acque del Golfo di La Spezia; in particolare i punti di campionamento del 1994 sono situati ad est, in prossimità di Tellaro, mentre tutti gli altri (Amga e Arpal) sono localizzati davanti a Punta Santa Teresa, tra il Comune di La Spezia e quello di Lerici. Ad una prima analisi dei dati, la trasparenza denota una leggera diminuzione nel tempo; inoltre si mantiene su livelli piuttosto bassi anche allontanandosi dalla costa. Tale situazione è causata da diversi fattori sia naturali che antropici: fra i primi l estensione della platea continentale fino ad alcuni chilometri di distanza dalla costa, che riduce notevolmente la profondità del fondale marino, e l influenza del fiume Magra, il più importante corso d acqua della Liguria; fra i secondi la presenza del grande porto commerciale con le sue attività industriali e cantieristiche, e la presenza del capoluogo con i suoi scarichi di natura civile (il grande depuratore degli Stagnoni scarica direttamente nella baia interna alla diga foranea). Se si confrontano i punti Amga e Arpal, spazialmente molto vicini, si nota che la trasparenza diminuisce da un triennio all altro mediamente di un metro e più. 69

71 70

72 AREA OMOGENEA FOCE MAGRA PROGETTO DISTANZA DA COSTA (m) PROFONDITA FONDALE (m) TRASPARENZA MEDIA (m) Amga ,8 Arpal ,6 I monitoraggi sono stati effettuati nelle acque costiere in prossimità di Montemarcello (SP), due chilometri circa ad ovest dalla foce del Fiume Magra. I due punti si trovano ad una distanza di circa 750 metri l uno dall altro, ma entrambi sull isobata dei 14 metri; ambedue mostrano valori simili e piuttosto bassi di trasparenza. La foce del fiume Magra, che riversa in mare una costante quantità di materiale sedimentario e la bassa profondità del fondale, causano una notevole e fisiologica torbidità delle acque. 71

73 72

74 6 CONFRONTO TRA AREE OMOGENEE Confrontando tra loro i valori medi di trasparenza d ogni singola area omogenea, si possono fare alcune interessanti considerazioni (tab. 1). E necessario tuttavia sottolineare che i valori medi ottenuti sono stati calcolati sulla base dei dati acquisiti nei periodi (Amga) e (Arpal e Afrodite). E stata esclusa dal conteggio la serie di dati del 1994 (Arcatom) in quanto si riferisce ad un periodo di tempo piuttosto remoto e non rappresenta un elemento di continuità temporale con le altre serie di dati più recenti. Viene confermato quanto già desunto nel capitolo 4 è cioè che i valori di trasparenza risultano mediamente più elevati nel settore di ponente rispetto a quello di levante dell arco ligure. Procedendo da ponente verso levante s incontra un esteso settore di acque con trasparenza relativamente elevata, superiore ai 12 metri, che giunge pressappoco fino a Capo Noli. In particolare i valori più elevati si riscontano nelle acque marine antistanti Borghetto S. Spirito, con trasparenza superiore ai 14 metri. Da Capo Vado alla foce del Bisagno va accentuandosi progressivamente una riduzione della trasparenza che scende al di sotto dei 10 metri nell area antistante l area metropolitana genovese. I valori tornano relativamente elevati nel golfo Paradiso e presso il promontorio di Portofino, dove si osserva un nuovo picco superiore ai 14 metri, per poi ridiscendere nel golfo del Tigullio. Tra Sestri Levante e Levanto i valori medi tornano al di sopra dei 12 metri, fino al promontorio del Mesco, dal quale incomincia a manifestarsi l influenza del fiume Magra: i valori di trasparenza si riducono progressivamente fino ai valori minimi per la Liguria, inferiori ai 6 metri presso il golfo di La Spezia e il confine orientale della regione (fig. 8). Risulta ben evidenziata l influenza dei principali corsi d acqua: in particolare risultano evidenti le aree d influenza del fiume Magra (che giunge fino al promontorio del Mesco) e del fiume Entella (che interessa tutto il golfo del Tigullio); l influenza delle foci del Roja e del Nervia, in provincia di Imperia, e del Centa, in provincia di Savona sono anch essi rilevabili anche se molto meno significativi. L area centrale dell arco Ligure, dall area metropolitana genovese fino al golfo di Vado, potrebbe invece essere penalizzata soprattutto dalla realtà socioeconomica del territorio che grava sul bacino marino e presenta le massime pressioni sull ambiente in termini di abitanti e di realtà produttive. 73

75 TRASPARENZA MEDIA PER SINGOLA AREA OMOGENEA (escluso i dati Arcatom 1994) AREA OMOGENEA TRASPARENZA MEDIA (m) 1- Mortola 12,6 2- Ventimiglia - Bordighera 12,5 3- Sanremo 13,0 4- Santo Stefano 12,8 5- Imperia 13,5 6- Diano Marina - Andora 13,3 7- Laigueglia - Ceriale 12,4 8- Borghetto - Finale Ligure 14,6 9- Finale Ligure - Bergeggi 11,6 10- Vado Ligure 11,4 11- Savona 11,6 12- Varazze - Arenzano 12,2 13- Genova Voltri 10,3 14- Genova Polcevera 10,4 15- Genova Bisagno 9,9 16- Genova Camogli 12,7 17- Portofino 14,8 18- Portofino - Zoagli 10,2 19- Chiavari - Sestri Levante 11,8 20- Sestri Levante - Riva Trigoso 11,5 21- Moneglia - Levanto 12,9 22- Punta Mesco 12,7 23- Cinque Terre 11,8 24- Porto Venere 9,7 25- Golfo di La Spezia 5,7 26- Foce Magra 5,7 MEDIA TOT. TRASPARENZA (m) 11,6 valore min. trasparenza (m) valore max. trasparenza (m) Tab.1 Valore medio di trasparenza per singola area omogenea ligure 74

76 Fig.8 Rappresentazione cartografica delle aree omogenee liguri e dei relativi valori di trasparenza media 75

77 7 - CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE L analisi delle serie storiche dei dati di trasparenza nelle acque costiere liguri ha portato ai seguenti risultati di sintesi: la trasparenza segue un gradiente positivo da costa verso il largo; il settore di ponente dell arco ligure mostra mediamente valori più elevati rispetto a quello di levante; risultano evidenti le aree di influenza (negativa) dei principali corsi d acqua, in particolare del fiume Magra, in provincia di La Spezia e del fiume Entella, in provincia di Genova; risulta evidente nel settore centrale dell arco ligure l incidenza antropica (negativa) del territorio compreso tra la rada di Vado e l area metropolitana genovese, l area che produce le maggiori pressioni ambientali in termini di carichi residenziali e produttivi; il trend temporale mostra in quasi tutti i settori della costa ligure un sensibile aumento della trasparenza negli anni. Mentre per le prime considerazioni il commento e la discussione sono già stati trattati nei capitoli precedenti, ai quali si rimanda, l evoluzione temporale positiva della trasparenza nel Mar Ligure risulta un aspetto di grande interesse e rilievo che merita alcune considerazioni. Fra le possibili cause a scala regionale che hanno contribuito a determinare tale risultato nell ultimo decennio, si riportano le seguenti: il processo di adeguamento funzionale degli impianti di depurazione costiera; l introduzione a partire dal 1996, di normative ambientali relative alla immersione in mare di sedimenti: il D.M. 24/01/1996, l art. 35 del D.Lgs. 152/99 ed infine la normativa regionale sui ripascimenti delle spiagge (L.R. 13/99); tali norme hanno introdotto progressivamente controlli sempre più efficaci sulla qualità dei sedimenti immersi nell ecosistema marino-costiero. 76

78 Occorre comunque sottolineare che l analisi presentata rappresenta un tentativo di sintesi sulla base di set di dati non omogenei e riguardanti serie temporali limitate; il presente studio è pertanto da intendersi come il punto di partenza per verifiche e approfondimenti futuri, che potranno nei prossimi anni avvalersi di attività di monitoraggio finalmente continuative e mature dal punto di vista organizzativo e metodologico. Genova, Aprile 2005 Dott. Alessandro Attolini Dott. Stefano Coppo 77

79 BIBLIOGRAFIA N. Della Croce, 1980 Misure di trasparenza nelle acque del Mar Ligure e alto Tirreno C.N. Bianchi e A. Peirano, 1995 Atlante delle fanerogame marine della Liguria, Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa Regione Liguria, 1994 Controllo delle qualità acque marine costiere della Liguria Regione Liguria, Monitoraggio delle acque marine liguri. Relazione finale. 3 anno di attività, Regione liguria, Programma di monitoraggio per il controllo dell'ambiente Marino Costiero Ligure. 3 anno di attività 78

80 APPENDICE A TABELLE DEI VALORI MEDI DI TRASPARENZA PER PUNTO/STAZIONE DI MISURA E PERIODO DI CAMPIONAMENTO

81 1 - Tabella dei valori medi di trasparenza (m) per punto/stazione di misura rilevati da Arcatom nel 1994

82

83 2 - Tabella dei valori medi di trasparenza (m) per punto/stazione di misura rilevati da Amga nel periodo

84 3 - Tabella dei valori medi di trasparenza (m) per punto/stazione di misura rilevati da Arpal nel periodo Media di TRSH9802NF Punto Stazione Latitudine Longitudine Prondità fondale Trasparenza MA01065 PT ,8 4 - Tabella dei valori medi di trasparenza (m) per punto/stazione di misura rilevati da Afrodite nel periodo in prossimità di Portofino

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