Premessa 3 1. Generalità Caratteristiche materiale rotabile e linea 5 3. Definizione del prodotto 6

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2 2/35 INDICE Premessa 3 1. Generalità Oggetto Campo di applicazione Normativa di riferimento Definizioni 5 2. Caratteristiche materiale rotabile e linea 5 3. Definizione del prodotto Caratteristiche tecnico - costruttive e dei CND Composizione chimica Caratteristiche meccaniche Prova di durezza per verifica omogeneità trattamento termico singola ruota Proprietà del materiale Tensioni residue Caratteristiche superficiali Tolleranze dimensionali e geometriche Squilibrio statico Protezione contro la corrosione Marcature Allegati correlati alla EN Altri allegati 24

3 3/35 Premessa I requisiti e le specifiche della norma EN Ed Applicazioni ferroviarie Sale montate e carrelli Ruote Requisitie specifiche per il prodotto devono essere integralmente soddisfatti. La presente Specifica Tecnica ( in seguito ST) è un documento integrativo alla norma EN 13262; pertanto entrambi i documenti devono trovare applicazione nell espletamento della fornitura di tutte le ruote monoblocco destinate all impiego su materiale rotabile della metropolitana di Roma di proprietà o utilizzato da ATAC. Le integrazioni alla EN riportate nella presente ST, riguardano le modalità di verifica delle caratteristiche del prodotto e la definizione della procedura di verifica di qualità sul primo lotto di fornitura (100 ruote monoblocco). Nel presente documento la numerazione di capitoli, paragrafi, tabelle e figure fa riferimento (per quanto possibile) a quella della EN 13262, versione inglese. La presente ST è relativa alla fornitura di ruote monoblocco rispondenti alla EN ed alle sotto riportate integrazioni e prescrizioni. 1. Generalità 1.0. Oggetto La presente ST riguarda la fornitura di ruote monoblocco per il materiale rotabile motore e/o rimorchiato dei treni della serie MA200, MA 300 e MB 400 in esercizio sulla Metropolitana di Roma e sulla Ferrovia Roma-Lido di Ostia Campo di applicazione La presente ST: - definisce le caratteristiche delle ruote monoblocco da utilizzare sul materiale rotabile di tipo metropolitano, Categoria 2, delle linee Metro A, BB1 e ferrovia RM/Lido di Roma; - Individua la procedura di verifica della qualità del prodotto e del processo di produzione.

4 4/ Normativa di riferimento Si applica quanto previsto nel corrispondente 2 della EN 13262, con l integrazione dei seguenti riferimenti Normativi: - Fiche UIC Specifica tecnica per la fornitura ruote monoblocco in acciaio non legato laminato per materiale rotabile motore e rimorchiato - Fiche UIC Omologazione tecnica delle ruote monoblocco - EN Applicazioni ferroviarie Sale montate e carrelli Ruote monoblocco Procedura d omologazione tecnica Parte 1: Ruote forgiate e laminate - UNI EN Applicazioni ferroviarie Prove per l accettazione delle caratteristiche di Marcia dei veicoli ferroviari Prove di comportamento dinamico e statico - UNI EN ISO 9712 Qualifica e Certificazione del personale addetto alle Prove non Distruttive - UNI EN Prove non distruttive Esami ad ultrasuoni Parte 1: Principi Generali - UNI EN ISO 9000 Sistemi di gestione della Qualità Fondamenti e terminologia - UNI EN ISO 9001 Sistemi di gestione della Qualità Requisiti - UNI EN Prove non distruttive Magnetoscopia Parte 1: Principi generali - UNI CEI EN ISO IEC17025 Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e Taratura - UNI ISO 4968 Esame macrografico mediante impronta allo zolfo ( metodo Baumann) - UNI EN ISO 2409 Prodotti vernicianti Prova di quadrettatura - UNI EN ISO 643 Acciai Determinazione micrografica della grossezza apparente del grano - UNI 3137 Esame microscopico dei materiali ferrosi Prelievo dei saggi e delle provette, preparazione ed attacco delle provette (reagenti d attacco) - UNI 3964 Prove meccaniche dei materiali metallici Prove di fatica a temperatura ambiente - UNI EN 13103:2009 Applicazioni ferroviarie - Sale montate e carrelli - Assi portanti Metodo per la progettazione - UNI EN 13104: 2009 Applicazioni ferroviarie - Sale montate e carrelli - Assi motori Metodo per la progettazione

5 5/ Definizioni Dichiarazione di conformità Documento con il quale il Fornitore dichiara che i prodotti forniti sono stati fabbricati coerentemente alla documentazione del Sistema Qualità approvata ed in conformità alle prescrizioni del progetto ruota. Certificato di collaudo Documento contenente i risultati delle prove chimiche, meccaniche, tecnologiche, ecc. prescritte, effettuate dal Fornitore su saggi prelevati dai prodotti forniti nelle condizioni di lottizzazione previste. Il certificato di collaudo deve essere firmato dal Fornitore. Nei casi specifici, secondo quanto previsto nei documenti contrattuali, le operazioni di collaudo possono essere effettuate dal Committente e dall Organismo di Vigilanza Competente: in questi casi spetta agli stessi rappresentanti firmare il certificato di collaudo. Organismo Competente ( OC ) Organismo preposto al rilascio dell autorizzazione alla messa in esercizio in sicurezza. Lotto di ruote Insieme di ruote della stessa colata e con lo stesso trattamento termico alle stesse condizioni. 2. Caratteristiche materiale rotabile e linea 2.0 Materiale rotabile Il materiale rotabile utilizzato sulle linee metro A, BB1 di Roma e sulla ferrovia Roma / Lido dotato di ruote monoblocco è costituto da treni tipo MA 300 e MB 400 di costruzione CAF Spagna e tipo MA 200 di costruzione AnsaldoBreda, Fiat Ferroviaria e Firema Trasporti. In due schede tecniche vengono sintetizzate le caratteristiche generali dei convogli Materiale rotabile CAF MA 300/ MB 400 Allegato 2.0.1: scheda tecnica materiale rotabile di fornitura CAF, utilizzato su metro A, BB1 e RM/Lido Materiale rotabile AB MA 200 Allegato 2.0.2: scheda tecnica materiale rotabile di fornitura AnsaldoBreda ed altri, utilizzato su RM/Lido

6 6/ Linea ed armamento Linea Negli allegati 2.1.1_2 vengono riportate le caratteristiche delle linee A, BB1 e RM/Lido: andamento plano altimetrico, progressive, pendenze, raggi di curvatura, limiti di velocità e tempi medi di percorrenza Armamento Nell allegato 2.1.1_2 vengono riportate le caratteristiche geometriche e meccaniche della sede binario e del binario. 3. Definizione del prodotto La verifica delle caratteristiche della ruota avviene attraverso prove / controlli sul prodotto. ATAC nel corso della produzione (dei lotti di fornitura) può effettuare sopralluoghi / verifiche sul processo produttivo e sul prodotto. Il processo produttivo della ruota definito nel Piano della Qualità (PdQ) deve essere descritto nel Piano Fabbricazione Controllo (PFC); ATAC si riserva di inserire sul PFC, in sede di accettazione, i propri: - punti vincolanti H (per i quali è necessaria la presenza dell OC e/o ATAC) - punti notificanti W (per i quali ATAC si riserva la possibilità di presenziare). Il Fornitore ha l obbligo di comunicare a ATAC, con anticipo di almeno 15 giorni, l inizio delle attività dei punti H e W. Nei PFC devono essere specificate in dettaglio le diversi fasi della produzione ed i controlli da effettuare in fase di verifica di qualità del prodotto sulle prime 100 ruote e quelli da effettuare in fase di Fornitura. Ogni modifica al PFC che il Fornitore intenderà apportare, successivamente all accettazione, deve essere preventivamente comunicata ed accettata da ATAC. Devono essere inoltre soddisfatti i requisiti e le prescrizioni di seguito specificati. - Ciascuna ruota campione da destinare alle prove deve essere prelevata da ruote che abbiano già subito il trattamento termico. - Tra il Responsabile Tecnico del Committente ed il Responsabile incaricato dal Fornitore verranno concordate le modalità di prelievo casuale della suddetta ruota campione, la quale deve essere punzonata in maniera indelebile e deve quindi tracciare sulla ruota le linee che individuano il settore saggio (vedere Figura 1 della EN 13262) dal quale devono essere prelevate le provette destinate all esecuzione delle diverse prove, così come indicato di volta in volta nei paragrafi del 3 della EN e della presente ST. - Il settore saggio e tutte le provette per gli esami e prove devono riportare la marcatura di identificazione relativa alla ruota campione da cui esse sono state

7 7/35 prelevate; le provette delle prove meccaniche devono conservare le marcature e le punzonature di identificazione. 3.0 Caratteristiche tecnico - costruttive e dei CND Caratteristiche tecnico costruttive Le caratteristiche geometriche, dimensionali e di fabbricazione della ruota finita, oggetto della presente ST, sono riferibili ai disegni di seguito indicati, in conformità dei quali devono essere prodotte le ruote: - Treni serie MA300 e MB CAF n X e correlati: Ruota per materiale rotabile CAF tipo MA300 e MB 400, profilo ruota disegno CAF n X , (Allegato a); - Treni serie MA200 - Intermetro spa n R0596 del 08/03/96 ( Lucchini n del 18/09/95): Ruota monoblocco per materiale rotabile tipo MA 200, diametro 840 mm profilo ruota UNI 5376 disegno Metro TAB 20000/1(Allegato b). Le ruote monoblocco oggetto di fornitura sono destinate a materiale di tipo metropolitano appartenente alla Categoria 2 ( velocità < 200 km/h) e da realizzare con acciaio tipo ER 7 T (UNI EN 13262:2009). Relativamente alle caratteristiche costruttive devono essere soddisfatti i requisiti di seguito elencati: - L acciaio per la fabbricazione di ruote di categoria 2 può provenire sia da lingotto sia da colata continua, purché soddisfi i requisiti specificati nella EN13262 e nel presente documento. - Tutte le ruote ricavate da lingotto devono provenire da colata di acciaio calmato in forno o in siviera, elaborato al forno elettrico o al forno Martin. L acciaio deve essere degassato sotto vuoto 1 ; la colata deve essere eseguita in sorgente e devono essere attuati tutti gli accorgimenti necessari per ridurre al minimo possibile il contenuto di gas in soluzione. Dopo la colata, l acciaio deve essere raffreddato in lingottiera fino a C e successivamente, tolto da questa, deve essere portato a temperatura ambiente tramite raffreddamento lento. I lingotti devono essere lavorati in modo da eliminare completamente le parti difettose della testa e del piede. - Ogni difetto superficiale deve essere eliminato sia prima che durante le operazioni di fabbricazione delle ruote; in caso ciò sia impossibile, i tronconi difettosi devono essere scartati dalla fabbricazione. 1 Le modalità di misurazione del contenuto di idrogeno devono soddisfare le indicazioni dell Allegato A della EN13262; il tenore di idrogeno deve rispettare i requisiti indicati al F.4.1 della EN13262 e della presente ST.

8 8/35 - I tronconi devono essere fucinati, sbozzati e forati alla pressa; essi devono essere portati alla forma definitiva mediante stampaggio e/o laminazione. La foratura deve essere tale da eliminare le zone di massima segregazione. - Nel corso dei riscaldamenti, prima ed eventualmente nel corso della lavorazione a caldo, la temperatura del prodotto non deve mai superare 1260 C, e la laminazione deve terminare ad una temperatura compresa tra 850 e 1000 C. Dopo fucinatura, laminazione, eventuale calibratura e punzonatura delle marcature, le ruote devono essere lasciate raffreddare all aria calma in fossa coperta o sotto campana. - Il trattamento superficiale della corona, prescritto dalla EN 13262, deve essere realizzato riscaldando dapprima la ruota, per un tempo sufficiente a portarla ad una temperatura di austenizzazione, uniforme, di almeno 50 C al di sopra di quella AC3 (relativa all acciaio impiegato), e quindi raffreddando velocemente la corona con acqua. Tale operazione deve essere seguita da un rinvenimento ad una temperatura minima di 500 C; la ruota deve quindi essere lasciata raffreddare in aria calma. Le marcature intermedie, che consentono l identificazione delle ruote durante il processo di fabbricazione, devono rispondere ai criteri di seguito elencati: - La colata di provenienza della ruota deve essere identificabile in ogni fase del processo di fabbricazione. - Nel caso in cui un operazione del ciclo di lavorazione comporti la scomparsa delle marcature di identificazione, queste devono essere preliminarmente riportate su un altra parte della ruota e, quando possibile, in posizione finale. - Le marcature intermedie devono essere completamente asportate durante le operazioni di finitura, in maniera tale che nessuna altra marcatura (o sua traccia) oltre quelle previste al 3.10 della EN e della presente ST, risulti sulla superficie della ruota finita Prescrizioni generali inerenti l esecuzione di tutti i controlli non distruttivi Il personale addetto ai Controlli Non Distruttivi (CND) deve essere qualificato e certificato in conformità alla norma UNI EN ISO 9712; livello non inferiore a Livello 2. Ognuno dei controlli non distruttivi descritti nella presente ST deve essere descritto in procedure di controllo e istruzioni operative del PdQ, riportate nel Piano Fabbricazione e Controllo (PFC) ed accettate da ATAC. In particolare, tali documenti devono descrivere in dettaglio: - le tecniche di controllo; - le apparecchiature ed attrezzature impiegate (es. strumenti e sonde ultrasonore, pezzi campione); - le relative verifiche di funzionamento (es. regolazione in dinamica dell amplificazione); - le relative verifiche periodiche di prestazione (es. tarature calibrazioni, ecc.); - la periodicità delle verifiche;

9 9/35 - i criteri e le modalità di registrazione delle prove; - le certificazioni del personale addetto ai CND (livello, metodo e settore); - le tipologie di ruote controllate, per ognuna delle quali devono essere almeno forniti: - parametri caratteristici del controllo, come ad esempio, nel controllo ultrasonoro, velocità e passo di scansione, campo di ispezione (sulla scala dei tempi), ecc.; - indicazione di eventuali zone escluse dal controllo, in accordo con ATAC; - disegni costruttivi dei blocchi di taratura / pezzi campione utilizzati. 3.1 Composizione chimica Le caratteristiche chimiche per l acciaio tipo ER7 T devono essere verificate in conformità al corrispondente.3.1 della EN 13262, Tabella 1 (stralcio) - Percentuali massime dei diversi elementi specificati Qual. acciaio C Si Mn P b S b Cr Cu Mo Ni V Cr+Mo+Ni ER 7 0,52 0,40 0,80 0,020 0,015 0,3 0,3 0,08 0,3 0,06 0,50 con le seguenti integrazioni: - il tenore di zolfo ( S ) deve essere non superiore a 0, il tenore di fosforo ( P ) deve essere contenuto entro il limite massimo di 0,020 Con riferimento alla Figura 1 della EN 13262, il provino deve essere prelevato 15 mm sotto il piano di rotolamento relativo al diametro nominale. 3.2 Caratteristiche meccaniche Caratteristiche prova di trazione Le caratteristiche derivanti dalla prova di trazione devono essere verificate in conformità al corrispondente della EN 13262, con le seguenti integrazioni. Con riferimento alla Figura 1 della EN 13262, l asse longitudinale della provetta di trazione n 1 deve essere situato 15 mm sotto il piano rotolamento (rispetto al diametro effettivo ruota 2 ). Tabella 2 (stralcio). Caratteristiche della corona e della flangia delle ruote Corona Flangia Qualità Rid. R Acciaio R eh R m A 5 % m ( N/mm 2 A ) 5 % ER / Il diametro deve comunque rimanere entro le tolleranze ammesse.

10 10/ Caratteristiche prova di durezza della corona Le caratteristiche di durezza nella sezione della corona devono essere verificate in conformità al corrispondente della EN 13262, con le seguenti integrazioni. La prova deve essere eseguita su una sezione radiale della corona e del suo raccordo con la cartella, ricavata dal settore saggio prescelto. Devono essere realizzate 7 misure di durezza, così come indicato nella Figura 8. Con riferimento alla Figura 8, la linea tratteggiata (sulla quale devono essere realizzate le tre impronte indicate con B ) deve essere riferita al profilo al limite del campo d usura. Figura 8 Il valore della durezza della corona applicabili all intera zona d usura della corona deve risultare maggiore o uguale a HB 235. Nel punto A il valore della durezza dovrà essere di almeno 10 punti inferiore ai valori del limite d usura o diametro ultima tornitura (punti B) Caratteristiche prova di resilienza Le caratteristiche di resilienza devono essere verificate in conformità al corrispondente della EN 13262, con le seguenti precisazioni. Le indicazioni sui provini di resilienza devono permettere di individuare sia la loro posizione, sia le facce longitudinali (degli stessi provini) che, nella ruota, erano parallele ad un piano tangente al diametro della ruota stessa. Con riferimento all indicazione n 5 della Figura 1 della EN 13262, si precisa che la posizione degli intagli dei provini di resilienza corrisponde alla zona di colore bianco. Tabella 4 (stralcio). Valori da ottenere per le caratteristiche della prova di resilienza KU ( in Joule) a +20 C KU ( in Joule) a -20 C Qualità Acciaio Valori medi Valori minimi Valori medi Valori minimi ER

11 11/ Caratteristiche prova di fatica ruota intera* Le caratteristiche di fatica devono essere verificate in conformità al corrispondente della EN 13262, con le seguenti precisazioni ed integrazioni. Si precisa che, ai fini dell individuazione del limite di fatica, la ruota si considera con cartella lavorata quando la cartella è lavorata di macchina utensile con Ra 3,2 µm. La prova ha esito positivo ad esame MT effettuato con procedura operativa definita ed accettata preventivamente da ATAC. Per la verifica delle caratteristiche di fatica deve inoltre essere effettuata la prova integrativa (su provini) riportata al del presente documento. *) La prova va eseguita nei casi previsti al E.3.4 della EN e della presente ST Caratteristiche di tenacità della corona Le caratteristiche di tenacità della corona devono essere verificate in conformità al corrispondente della EN 13262, con le seguenti integrazioni. Per ogni ruota da sottoporre a prova, la numerosità dei provini, il valore di tenacità K Q medio e quello minimo da ottenere devono rispettare le prescrizioni della sottostante Tabella 11. Tabella 11 - Numero provini per ruota per prova di tenacità Numero provini Valore medio K Q Valore individuale minimo K Q Qualità Acciaio Verifica di qualità del Fornitura b [ N/mm 2 m] [ N/mm 2 m] prodotto a ER a) Sia per le prove di laboratorio, sia per i lotti di verifica di qualità del prodotto; b) I due provini devono essere scelti diametralmente opposti ( 180 ) Caratteristiche di fatica del materiale verificate su provini* Le caratteristiche di fatica del materiale della cartella della ruota devono essere verificate mediante prova di fatica su provini prelevati dalla cartella, così come di seguito descritto. Dalla cartella della ruota in prova devono essere prelevati 4 provini a 90 fra di loro, in zona centrale della cartella stessa, così come indicato nella Figura 9 di seguito riportata. Ogni provino: - deve avere le dimensioni indicate nella Figura 10, di seguito riportata; i suddetti provini nel tratto utile devono essere rettificati e lucidati a specchio ( Ra = 0,2 μm ).

12 12/35 - deve essere sottoposto a prova di fatica alternata a trazione e compressione, per 10 7 cicli, con le modalità indicate nella norma UNI La sollecitazione da applicare deve essere ± 195 N/mm 2. Al termine della prova nessun provino deve essersi rotto o presentare inneschi di cricche. * La prova va eseguita nei casi previsti al E.3.4 della EN e della presente ST Figura 9 Figura Prova di durezza per verifica omogeneità trattamento termico singola ruota Le caratteristiche di omogeneità del trattamento termico su singola ruota devono essere verificate in conformità al corrispondente.3.3 della EN 13262, con le seguenti integrazioni. La suddetta prova deve essere effettuata in conformità a quanto riportato al punto F.4.1 della EN e della presente ST e devono inoltre essere applicate le integrazioni riportate al F.4.2 del presente documento. La variazione del valore di durezza Brinell misurata sulla faccia esterna della corona della ruota in esame deve essere inferiore a 30 HB.

13 13/ Proprietà del materiale Proprietà micrografiche (tenore delle inclusioni) Le proprietà micrografiche devono essere verificate in conformità al corrispondente della EN 13262, con le integrazioni di seguito riportate. Il tenore massimo delle inclusioni è riportato nella sottostante Tabella 12. Tabella 12 - Tenore massimo inclusioni Tipo inclusioni Categoria 2 A (Solfuri) 1,5 B (Alluminati) 1 C ( Silicati ) 1,5 D (Ossidi globulari) 1,5 B + C + D Integrità interna L integrità interna della corona, della cartella e del mozzo delle ruote deve essere verificata in conformità al corrispondente della EN 13262, con le integrazioni, precisazioni e modalità applicative di seguito specificate. Per tutti gli esami di cui sopra: - devono essere utilizzate sonde di frequenza non inferiore a 4 MHz; - la regolazione della sensibilità deve essere effettuata nelle stesse condizioni e con la stessa dinamica di controllo con cui avviene l esame. Esame ultrasonoro della corona L esame della corona (effettuato in conformità al della EN 13262) deve inoltre rispettare le seguenti prescrizioni. L esame può essere effettuato su ruota finita di lavorazione o prima dell esecuzione della linea d usura e dello smusso tra piano di rotolamento/faccia laterale esterna. In ogni caso devono essere soddisfatti i seguenti requisiti: - lo stato di finitura superficiale previsto deve garantire un efficace esecuzione del controllo; - le due facce laterali devono essere piane e parallele. L esame e l accettazione definitiva delle ruote devono essere effettuati mediante impianto automatico. Tale impianto deve fornire in automatico, al termine dell esame di ciascuna ruota, un resoconto della prova (su supporto cartaceo e/o elettronico), sul quale siano riportati almeno: - data e ora dell esame; - identificazione della ruota (colata e progressivo); - identificazione dell operatore; - documenti di riferimento utilizzati;

14 14/35 - esito controllo; - oscillogrammi in grado di rappresentare in maniera completa l esame eseguito e le anomalie rilevate (indicazioni di difetto e/o attenuazione non tollerabile dell eco di fondo). Inoltre le certificazioni di prova devono riportare i valori utilizzati dei parametri di maggior importanza (ad es. valore dell amplificazione, dello statistico, ecc.) Nell esame assiale la scansione delle sonde sulla faccia laterale si deve estendere per l intero spessore della corona, fino a che l asse della sonda intercetti il piano di rotolamento. Nell esame radiale la scansione delle sonde si deve estendere all intero piano di rotolamento, fino all inizio del raccordo col bordino. Per ognuno dei due esami (assiale e radiale) deve essere ispezionato (tenuto sotto controllo) l intero volume di corona interessato dalla scansione; possono essere escluse dall ispezione le zone periferiche (strati esterni) indicate nella Tabella 13. Tabella 13 - Zone escludibili ispezione 25 mm (dalla faccia laterale Esame assiale lato bordino) 10 mm (sottostanti piano Esame radiale rotolamento) Per quanto concerne i criteri di accettabilità, il diametro del difetto campione, da assumere come limite di accettabilità, deve avere il valore di Ф 2 mm. Il diametro dei fori a fondo piatto realizzati sul pezzo campione deve essere uguale a quello stabilito come limite di accettabilità. Il pezzo campione deve essere realizzato in conformità alla ISO 5948; rispetto alla ruota in esame, il pezzo campione deve soddisfare i seguenti requisiti: - deve provenire dallo stesso processo di fabbricazione ed aver subito lo stesso trattamento termico; - deve essere nelle stesse condizioni di lavorazione e di finitura superficiale (rugosità); - deve avere le stesse caratteristiche metallurgiche, acustiche, fisiche e chimiche; - deve possedere dimensioni uguali o comparabili. Inoltre il pezzo campione, per quanto concerne la profondità dei difetti campione (oltre a rispettare i requisiti della ISO 5948) deve possedere le caratteristiche di seguito riportate: a) Per quanto concerne l esame assiale: - un riflettore campione deve essere posizionato in maniera da dare evidenza che la zona effettivamente controllata rispetti le prescrizioni indicate in Tabella 13 (questa condizione può essere soddisfatta con un riflettore campione posizionato a 25 mm dalla faccia laterale lato bordino); - un riflettore campione deve essere posizionato ad una profondità di 5 mm rispetto alla faccia laterale lato opposto bordino;

15 15/35 b) Per quanto concerne l esame radiale un riflettore campione deve essere posizionato ad una profondità, rispetto al piano di rotolamento, uguale al valore indicato in Tabella 13 (quindi la profondità del riflettore deve coincidere con l inizio della zona ispezionata). Il passo di scansione deve essere tale da produrre una riduzione massima di 2 db nella valutazione degli eco dei difetti campione, rispetto alla massimizzazione di tali eco; pertanto la valutazione delle indicazioni di difetto deve essere effettuata dopo aver incrementato l amplificazione di 2 db rispetto a quella ottenuta dalla regolazione sui difetti campione. In ogni caso il passo e la velocità di scansione devono essere tali da garantire in tutto il volume controllato la rilevabilità di difetti della dimensione indicata nei criteri di accettabilità. Almeno all inizio di ogni turno di lavoro, deve essere inoltre realizzata una verifica in dinamica (nelle stesse condizioni d esame) della regolazione della amplificazione. Infine, per quanto concerne l esame assiale: - tale esame può anche essere condotto dalle 2 facce; in ogni caso devono essere rispettati (almeno) i requisiti minimi prescritti e deve essere ispezionato (almeno) lo stesso volume sopra menzionato, e con la stessa sensibilità; - il controllo dell attenuazione dell eco di fondo può essere effettuato anche con la stessa sonda che esegue la ricerca delle difettosità; in ogni caso, al controllo dell attenuazione dell eco di fondo deve essere dedicato un apposito canale (che preveda almeno la regolazione del relativo livello di amplificazione). Per quanto concerne l esame radiale, deve essere inoltre prevista una verifica dell accoppiamento; l eventuale mancanza di accoppiamento deve poter essere segnalata sul resoconto automatico di prova. Esame ultrasonoro della flangia (cartella) L esame della cartella, effettuato in conformità al della EN 13262, deve inoltre rispettare le seguenti prescrizioni. Le condizioni e modalità di controllo, e le sonde utilizzate, devono avere caratteristiche tali da: - garantire l esplorazione di tutto il volume della flangia; - limitare i problemi dovuti alla zona morta e al campo prossimo della sonda ed alla curvatura della flangia; - nel caso venga adottato il metodo a contatto, garantire un corretto accoppiamento. Il passo e la velocità di scansione devono essere tali da garantire l esplorazione di tutto il volume con sensibilità adeguata alle dimensioni dei difetti da ricercare, e costante. Rispetto alla ruota in esame, la cartella campione deve: - provenire dallo stesso processo di fabbricazione ed aver subito lo stesso trattamento termico; - essere nelle stesse condizioni di lavorazione e di finitura superficiale (rugosità);

16 16/35 - avere le stesse caratteristiche metallurgiche, acustiche, fisiche e chimiche; - possedere dimensioni uguali o comparabili. I fori a fondo piatto presenti sulla cartella campione devono essere praticati dalla faccia interna della cartella, nella zona centrale della stessa. I criteri di accettabilità devono essere conformi alla EN 13262, con la seguente integrazione. Ogni indicazione di difetto, di ampiezza superiore o uguale a quella di un foro campione Ф3 mm, deve avere un estensione convenzionale 3 EC 10 mm : pertanto, nel caso che EC > 10 mm, deve essere computata un indicazione di difetto per ogni 10 mm (o frazione) di estensione convenzionale. Esame ultrasonoro del mozzo L esame del mozzo, effettuato in conformità al della EN 13262, deve inoltre rispettare le seguenti prescrizioni. Le condizioni e modalità di controllo, e le sonde utilizzate, devono avere caratteristiche tali da: - garantire l esplorazione di tutto il volume del mozzo; - nel caso venga adottato il metodo a contatto, garantire un corretto accoppiamento. Il passo e la velocità di scansione devono essere tali da garantire l esplorazione di tutto il volume con sensibilità adeguata alle dimensioni dei difetti da ricercare, e costante. Rispetto alla ruota in esame, il mozzo campione deve: - provenire dallo stesso processo di fabbricazione ed aver subito lo stesso trattamento termico; - essere nelle stesse condizioni di lavorazione e di finitura superficiale (rugosità); - avere le stesse caratteristiche metallurgiche, acustiche, fisiche e chimiche; - possedere dimensioni uguali o comparabili. Con riferimento alla Figura 5 della EN ed a ambedue le serie di fori a fondo piatto presenti sul mozzo campione (Ф3 mm e Ф 5 mm): - la profondità del foro più profondo deve essere uguale allo spessore del mozzo diminuito di 20 mm; - la distanza tra il fondo piatto del foro più profondo e del foro intermedio deve essere uguale alla distanza tra il fondo piatto del foro meno profondo e del foro intermedio. I criteri di accettabilità devono essere conformi alla EN 13262, con le integrazioni di seguito riportate. Ogni indicazione di difetto, di ampiezza superiore o uguale a quella di un foro campione Ф3 mm, deve avere un estensione convenzionale 3 EC 10 mmpertanto, nel caso che 3 L estensione convenzionale (EC) di un difetto deve essere calcolata sommando le 2 dimensioni convenzionali di un difetto, quelle riscontrate nelle 2 direzioni più significative, perpendicolari tra di loro; la dimensione convenzionale di un difetto corrisponde allo spostamento della sonda nelle condizioni di permanenza dell eco di difetto ad una altezza 50 % della curva DAC.

17 17/35 EC > 10 mm, deve essere computata un indicazione di difetto per ogni 10 mm (o frazione) di estensione convenzionale Non applicabile Esame micrografico per valutazione omogeneità e dimensioni del reticolo L esame deve essere eseguito con ingrandimento 100 X su un troncone di provino di resilienza (provino c con riferimento alla Figura 1 della EN 13262), in conformità alla norma UNI 3137, utilizzando come reattivo chimico soluzione di acido nitrico concentrato (d 1,4) 1 cm 3 e alcool etilico al 95% 100 cm 3. Per la valutazione dei risultati le immagini tipo di riferimento sono riportate nella UNI EN ISO 643. La microstruttura deve risultare omogenea, a grani secondari regolari di grossezza media non maggiore di quella corrispondente all immagine tipo V. La micrografia non deve inoltre presentare tracce di surriscaldamento né effetto bandiforme Esame macrografico L esame macrografico deve essere eseguito mediante impronta allo zolfo (metodo Baumann). L esame deve essere eseguito in conformità alle prescrizioni della UNI ISO 4968; tale norma descrive anche le modalità di prelievo e la preparazione della superficie, che devono essere comunque tali da ottenere una immagine macrografica correttamente interpretabile; in particolare la superficie da esaminare deve essere rettificata alla mola in modo da ottenere impronte fedeli e identiche tra loro. L esame deve essere eseguito su una sezione radiale del settore saggio. Dopo attacco l immagine ottenuta non deve presentare dei difetti più accentuati di quelli contenuti nelle impronte limiti riportate nell album allegato alla UIC Per ognuna delle ruote sottoposte a tale esame, i resoconti di prova devono contenere l immagine macrografica ottenuta.

18 18/ Tensioni residue La verifica delle tensioni residue deve essere effettuata in conformità al corrispondente 3.5 della EN 13262, con le seguenti integrazioni. Nel caso in cui la verifica delle tensioni residue sia effettuata con un metodo non distruttivo, sulle ruote destinate alle prove distruttive, successivamente alla suddetta verifica, deve inoltre essere effettuata la verifica dell orientamento delle tensioni residue, in conformità al F.4.3 della EN Caratteristiche superficiali Stato della superficie Lo stato superficiale e la relativa verifica devono essere conformi al corrispondente della EN 13262, con le seguenti integrazioni / precisazioni. Nel caso in cui il valore di rugosità specificato nel disegno della ruota sia inferiore al corrispondente valore indicato nella tabella 8 della EN 13262, la rugosità della ruota deve essere conforme al valore specificato nel disegno. Con riferimento alla tabella 8 (nota 4) della EN 13262, si precisa che la rugosità della superficie di rotolamento e delle facce delle corone, sul finito, deve essere Ra 6,3 μm. Almeno per la cartella, la rugosità deve essere misurata con rugosimetro. Tabella 8 - Rugosità superficiale delle ruote allo stato di fornitura Parte della ruota Stato di fornitura a μm) Rugosità Ra ( Finito 12,5 Diametro interno pronto per assemblaggio 0,8 Ra 12,5 Flangia e mozzo Finito 12,5 corona - piano di rotolamento Finito 6,3 corona - facce Finito 6,3 a Vedere F Integrità della superficie L integrità delle superfici esterne della ruota deve essere verificata in conformità al corrispondente della EN 13262, con le seguenti precisazioni e integrazioni. Le tecniche di magnetizzazione utilizzate devono essere in grado di rilevare difettosità in ogni punto della ruota e con qualsiasi orientamento. Tali tecniche devono essere del tipo coil method (con riferimento alla Figura 2 della ISO 6933). Al termine dell esame MT, in ogni punto della ruota il magnetismo residuo deve risultare < 0,5 mt; il fornitore deve documentare le modalità con le quali garantisce la conformità

19 19/35 a tale requisito (in particolare i punti di verifica, la numerosità delle ruote su cui viene effettuata la verifica, la tecnica di smagnetizzazione utilizzata, ecc.) Ispezione visiva La ruota - finita di lavorazione, prima della protezione contro la corrosione - deve essere sottoposta ad un ispezione visiva per accertare che sia esente, in ogni sua parte, da cricche, bavature, striature, bruciature, ammanchi di materiale e qualsiasi altro difetto che possa nuocere al suo impiego.

20 20/ Tolleranze dimensionali e geometriche Le dimensioni, la geometria e le relative tolleranze devono essere conformi al corrispondente 3.7 della EN 13262, con la seguente integrazione. Nel caso in cui i campi di tolleranza specificati a disegno siano più ristretti di quelli indicati nella tabella 9 ( simboli riferiti alla figura 7) della EN 13262, sotto riportata, devono essere applicate le tolleranze a disegno. C O R O N A M O Z Z O Tabella 9 - Tolleranze geometriche dimensioni in millimetri Simboli ( vedere fig. 7) Categoria 2 non Descrizione Dimensionale Geometrico a lavorato di Lavorato di macchina macchina Diametro esterno a 0 / +4 b Diametro interno (esterno) b 1 Diametro interno (interno) b 2 0 / / -4 Larghezza d ± 1 Profilo rotolamento e V 0,2 Circolarità rotolamento S 0,2 Oscillazione totale in direzione assiale T 0,3 Oscillazione totale in direzione radiale J 0,2 Diametro scanalatura ( limite d'usura) W 0 / +2 Diametro esterno (esterno) f 1 0 / / +5 Diametro esterno (interno) f 2 0 / / +5 g 1 0 / -2 Diametro interno foro: secondo il disegno o le. " Finito" c norme per garantire g.. "Finito pronto" per 2 l'accoppiamento di assemblaggio c interfaccia Cilindricità diametro interno x 1 0,2 foro:. " Finito" c x 2 0,02 d.. "Finito pronto" per

21 21/35 F L A N G I A assemblaggio c Lunghezza h 0 / +2 b Sbalzo del mozzo rispetto r alla ruota Oscillazione del diametro del foro:. " Finito" c.. "Finito pronto" per assemblaggio c Posizione della flangia bel punto di raccordo con la corona e il mozzo 0 / +2 b q 1 0,2 q 2 0,1 k 8 8 Spessore nel punto di m + 8 / / 0 raccordo con la corona Spessore nel punto di N + 10 / / 0 raccordo con il mozzo a) vedere ISO 1101 b) Per il materiale motore possono rendersi necessari altri valori in base alla procedura di montaggio delle sale montate c) Vedere F.2 per i termini relativi al foro del mozzo d) In caso di conicità leggera che non supera le tolleranze ammesse. il diametro "più grande" deve essere all'estremità d'entrata dell'assile del foro sull'unità della ruota sull'assile. e) Dalla parte superiore della flangia fino allo smusso esterno. 3.8 Squilibrio statico Lo squilibrio statico della ruota deve essere verificato in conformità al corrispondente.3.8 della EN 13262, con le seguenti integrazioni. Il fornitore deve fornire una opportuna descrizione della macchina di misura dello squilibrio statico e dei relativi metodi di prova, che devono essere autorizzati da ATAC. Nel caso in cui i limiti di squilibrio statico indicati nella tabella 10 della EN siano superiori a quelli specificati sul disegno della ruota (o su documenti applicabili), devono essere applicati questi ultimi. Per le ruote oggetto della presente ST ( finite e pronte per l assemblaggio) lo squilibrio massimo deve essere pari a 125 g.m (simbolo E3). 3.9 Protezione contro la corrosione La protezione contro la corrosione deve essere assicurata in conformità al corrispondente.3.9 della EN 13262, con le integrazioni di seguito riportate.

22 22/35 La protezione contro la corrosione deve essere applicata dopo aver effettuato tutti i controlli, prove e verifiche descritti nel capitolo 3 della EN e del presente documento. Tutte le parti lavorate a macchina, ad eccezione della superficie delle corone, devono essere protette mediante vernice antiruggine non inquinante di spessore a film a secco 60 μm; La resistenza alla quadrettatura in conformità alla UNI EN ISO 2409 della protezione contro la corrosione deve risultare in classe 0. Non è ammessa la presenza di bolle e di distacchi anche parziali della verniciatura. Inoltre, nel caso di fornitura di sale montate, sulle ruote (a sala montata) deve essere applicato anche uno strato di vernice di finitura di spessore a film a secco 60 μm. La verifica della corretta applicazione della protezione deve essere effettuata mediante: - esame visivo; - misura dello spessore di vernice, utilizzando uno spessimetro; - prova di resistenza alla quadrettatura, in conformità alla UNI EN ISO Per ogni ruota da sottoporre a prova le verifiche di cui sopra devono rispettare i requisiti minimi di seguito riportati. La misura dello spessore di vernice deve essere effettuata in almeno 4 punti: - posizionati nelle zone di raccordo cartella - corona e cartella - mozzo, così come indicativamente rappresentato in Figura 11 (tale figura rappresenta la proiezione dei 4 punti di misura in un unica sezione della ruota); - sfalsati tra di loro angolarmente di 90 (vale a dire che le 4 sezioni, contenenti i singoli punti di misura, sono sfalsate di 90 ). La prova di resistenza alla quadrettatura deve essere effettuata in almeno 2 punti; tali 2 punti devono essere scelti in parti della cartella il più possibile piane, in posizioni diametralmente opposte. Per ogni ruota sottoposta a prova, questa si ritiene superata se in ogni singolo punto di misura / verifica l esito è conforme ai requisiti sopra indicati. Le percentuali di ruote da sottoporre alle prove sono riportate al F.4.1 della presente ST. Figura 11

23 23/ Marcature Le marcature finali devono essere applicate in conformità al corrispondente 3.10 della EN 13262, con le precisazioni ed integrazioni di seguito riportate. Per quanto concerne le marcature indicate nella EN 13262, si precisa quanto segue: - il simbolo che rappresenta il valore dello squilibrio statico deve essere punzonato, e la punzonatura deve avvenire nella stessa posizione angolare in cui si rileva lo squilibrio; - la marcatura indicata come numero di serie dopo il trattamento termico deve essere intesa come il numero progressivo della ruota all interno della colata; tale numero progressivo deve essere riportato subito dopo il numero della colata. Tutte le marcature devono essere eseguite a freddo mediante puntinatura / punzonatura. La profondità delle marcature deve essere compresa tra 0,5 e 1 mm. L altezza dei caratteri delle marcature deve essere compresa tra 12 e 15 mm. Le marcature devono essere leggibili dopo la verniciatura. Tutte le marcature devono essere applicate sulla faccia piana o nella zona di raccordo del mozzo con la cartella, dalla parte esterna della ruota.

24 24/35 4. Allegati correlati alla EN Allegato A (normativo): Misura del tenore di idrogeno al momento dell elaborazione dell acciaio per ruote monoblocco. Si applica Allegato A della EN Modalità di prelievo e metodi di analisi da documentare e consegnare a ATAC. - Allegato B (informativo): Esempio di metodo di prova per la determinazione delle caratteristiche di fatica. Si applica quanto previsto nell Allegato B della EN Metodologia di prova deve essere documentata ed accettata da ATAC. - Allegato C (informativo): Metodo estensimetrico di determinazione della variazione delle tensioni residue circonferenziali in profondità sotto il piano di rotolamento (Metodo distruttivo). Si applica quanto previsto nell Allegato C della EN Metodologia di prova deve essere documentata ed accettata da ATAC. - Allegato D (informativo): Metodo di misura delle tensioni residue nella corona con ultrasuoni (Metodo non distruttivo) Si applica quanto previsto nell Allegato B della EN Metodologia di prova deve essere documentata ed accettata da ATAC. 5. Altri allegati - Allegato 2.0.1: scheda tecnica materiale rotabile Caf MA 300 e MB Allegato 2.0.2: scheda tecnica matariale rotabile AB MA200 - Allegato catarreristiche binario e linea A, B-B1 e RM/Lido - Allegato a: disegno CAF X e correlati CAF X , disegno CAF X ; - Allegato b: disegno Intermetro spa n R0596 ( Lucchini n del 18/09/95); disegno Metro TAB 20000/1. - Allegato allegato E.3.3: Check list di valutazione del Fornitore e del processo produttivo

25 25/35 ALLEGATO E (normativo): Verifica della qualità del prodotto e del processo di produzione Si applica quanto previsto nell Allegato E della EN 13262, con le modifiche ed integrazioni di seguito riportate. E.1 Generalità Si applica quanto previsto nel corrispondente E.1 della EN 13262, con le integrazioni di seguito riportate. La verifica della qualità della ruota monoblocco è legata al processo di produzione adottato che deve soddisfare le prescrizioni previste, E.2 della EN 13262, di organizzazione della qualità, di qualificazione del personale, di attrezzatura utilizzata e di prodotto; requisiti che devono essere soddisfatti anche da eventuali sub fornitori. La presente procedura di verifica della qualità del prodotto ed i requisiti riguardano le ruote il cui progetto sia stato già approvato: - essendo state utilizzate precedentemente su reti europee; - oppure con una procedura di omologazione tecnica riconosciuta (UNI EN / UIC 510-5). Le suddette prescrizioni e specifiche di prodotto devono trovare applicazione in ogni nuova fornitura. E.2 Specifiche Si applica quanto previsto nel corrispondente E.2 della EN 13262, con le precisazioni di seguito riportate. Per tutte le attrezzature/apparecchiature, sia di misura, sia di controllo, utilizzate per garantire la conformità alle prescrizioni della presente ST, devono essere disponibili i relativi certificati di taratura, emessi da laboratori certificati. Il prodotto ruota deve essere conforme a tutte le prescrizioni e specifiche definite al 3 della EN e del presente documento. E.3 Procedura di Verifica del prodotto ruote monoblocco E.3.1 Generalità Si applica, quanto previsto nel corrispondente E.3.1 della EN Tutti i documenti devono essere redatti in lingua italiana. La procedura di verifica comprende tre fasi: - consegna della documentazione da parte del fornitore; - valutazione dell attrezzatura di fabbricazione e processi di produzione in conformità al sistema qualità ( E.3.3); - prove di laboratorio;

26 26/35 E.3.2 Documentazione richiesta Si applica quanto previsto nel corrispondente E.3.2 della EN 13262, con le seguenti integrazioni. La documentazione del Piano della Qualità (PdQ) relativo alla produzione delle ruote unitamente al Piano Fabbricazione e Controllo (PFC) deve: - dettagliare in maniera esaustiva tutte le fasi del processo produttivo e dei controlli, compreso quello delle materie prime; - comprendere il Piano Fabbricazione e Controllo (PFC) della ruota oggetto della richiesta; - comprendere la specifica delle prove di laboratorio ( E.3.4) per la determinazione delle caratteristiche di fatica; - comprendere le procedure di controllo e le istruzioni operative per l esecuzione di tutti i controlli non distruttivi previsti e i disegni costruttivi di tutti i pezzi campione utilizzati; - descrivere modalità e frequenze previste per le verifiche di funzionalità e taratura delle attrezzature/apparecchiature utilizzate per misure e controlli; - comprendere una lista con tutti i possibili sub-fornitori e le rispettive referenze (certificazioni, qualificazioni, ecc.); - dettagliare i criteri e le modalità di approvvigionamento delle materie prime e/o semilavorati; - riportare le dimensioni del blocco di partenza (lingotto o troncone di colata continua) ed il rapporto di riduzione utilizzato; - i risultati delle prove sulle ruote; Tutta la documentazione prevista al E.3.2 della EN con le integrazioni del presente paragrafo deve essere accettata da ATAC. E.3.3 Valutazione del processo produttivo del Fornitore Si applica quanto previsto nel corrispondente E.3.3 della EN Verrà a tale scopo effettuato da parte del Committente una visita presso gli stabilimenti del Fornitore per verificare la corretta applicazione delle prescrizioni e specifiche dettagliate nei documenti di qualità sopra richiamati mediante riscontro a quanto previsto nella check list allegata (allegato E.3.3). E.3.4 Prove di laboratorio Si applica quanto previsto nel corrispondente E.3.4 della EN 13262, con le precisazioni ed integrazioni di seguito riportate. La conformità all insieme delle prescrizioni e specifiche definiti al 3 della EN e della presente ST (ad eccezione delle caratteristiche di fatica su ruota intera di cui al 3.2.4) deve essere verificata su ciascuna delle 2 ruote selezionate. Tali ruote devono: a. appartenere a 2 differenti colate; b. aver seguito un ciclo di fabbricazione uguale a quello dei prodotti di serie; c. essere selezionate e punzonate da ATAC.

27 27/35 Le prove riportate nel 3 del presente documento, ma non previste nel corrispondente 3 della EN (come esame macrografico, prova di fatica su provino, ecc. ) sono parte integrante delle prove di laboratorio e del processo di verifica di qualità e pertanto i loro risultati contribuiscono alla valutazione degli esiti della verifica stessa. I laboratori presso cui effettuare le prove di laboratorio (incluse quelle di fatica) devono essere certificati per tali prove in conformità alla norma UNI CEI EN ISO IEC Le caratteristiche di fatica su ruota intera devono essere verificate nei casi previsti dalla E.3.4, la ruota da sottoporre a prova di fatica deve provenire dalla prima colata di fornitura. L ampiezza delle tensioni Δσ, da applicare nella zona più sollecitata della cartella delle ruote sottoposte alla prova di fatica deve far riferimento alle sole tensioni radiali ed ai valori di seguito indicati, stabiliti in conformità alla UIC 510 5, Allegato B (tali livelli di tensione non includono le ampiezze di tensione prodotte dal calettamento): - ruota con cartella lavorata Δσ = 492 N/mm 2 - ruota con cartella non lavorata Δσ = 350 N/mm 2 Per tutte le prove di laboratorio devono essere emesse e devono essere consegnate a ATAC le certificazioni di tutte le prove / controlli effettuati. Le certificazioni devono soddisfare i seguenti criteri / requisiti: - devono essere emesse dal laboratorio / struttura che ha effettuato la prova e firmate dal responsabile dello stesso; - devono riportare la specifica di prova e/o le norme di riferimento per l esecuzione della prova stessa; - devono consentire la completa identificazione / descrizione delle attrezzature e modalità con cui è stata eseguita la prova; - devono riportare l esito della prova ed i valori rilevati; - per l esame ultrasonoro delle corone, devono comprendere i resoconti di prova in automatico ( del presente documento). Alla termine delle prove con esito positivo ed alla consegna della documentazione sarà considerato conclusa la verifica di qualità del prodotto del primo lotto di n. 100 ruote. monoblocco.

28 28/35 ALLEGATO F (normativo) Fornitura del prodotto Si applica quanto previsto nell Allegato F della EN 13262, con le integrazioni di seguito riportate. L Allegato F della norma EN e della presente ST devono essere considerati normativi. F.1 Generalità Si applica quanto previsto nel corrispondente F.1 della EN 13262, con le precisazioni di seguito riportate. Come già specificato, il fornitore deve elaborare e consegnare, in conformità al della presente ST: - procedure di controllo e istruzioni operative per l esecuzione di tutti i controlli non distruttivi previsti; - disegni costruttivi di tutti i pezzi campione utilizzati per l esecuzione di controlli non distruttivi. Si precisa, come già detto al del presente documento, il limite di accettabilità per la verifica dell integrità interna delle corone è sempre Φ 2 mm (la regolazione deve essere effettuata mediante fori a fondo piatto di diametro 2 mm). Preliminarmente all avvio della fabbricazione delle ruote ATAC deve approvare il Piano Fabbricazione e Controllo (PFC) delle ruote oggetto di fornitura proposto dal Fornitore. La supervisione della qualità di fabbricazione deve sempre prevedere anche i controlli per campionamento sul lotto previsti al F.4.1 della EN e del presente documento. Il fornitore potrà formulare una proposta per la supervisione della qualità della produzione del prodotto in base ad un Piano della Qualità (PdQ) redatto in conformità F.5 della EN ATAC si riserva di approvare ed accettare il detto PdQ in alternativa al controllo per lotti ( F.4.1). Il Responsabile Tecnico del Committente ed il Responsabile incaricato dal Fornitore preventivamente dovranno trovare un accordo sui seguenti punti: - diametro del provino (vedere ) - metodi misurazione (vedere e 3.8 e F.4.3) - controllo integrità superficiale (vedere F.1, nota 6 e F.4.4) - squilibrio (vedere F.4) F.2 Stato di consegna Si applica quanto previsto nel corrispondente F.2 della EN Nello specifico le ruote oggetto della presente ST devono essere fornite nelle condizioni finite in tutte le parti con esclusione del foro che dovrà presentare un sovrametallo di 10 mm rispetto alle dimensioni del disegno.

29 29/35 F.3 Controlli al 100% In base alle indicazioni riportate al precedente F.1, i controlli da effettuare sul 100% delle ruote del lotto sono quelli indicati al F.3 e nella Tabella F.1 della EN e del presente documento. F.4 Controlli per campionamento sul lotto F.4.1 Controlli da effettuare Si applica quanto previsto al F.4.1 della EN 13262, con le integrazioni di seguito riportate. Si precisa che le integrazioni di seguito riportate, laddove non diversamente precisato, fanno riferimento sia alla colonna Verifica di qualità (primo lotto), sia alla colonna Fornitura (lotti di normale fornitura). Tabella F.1 - Tipo e numero dei controlli da eseguire numero di ruote per lotto da controllare Caratteristiche da Primo lotto verificare di fornitura Fornitura rif.to sub Dimensione minima del lotto > 250 articolo Composizione chimica Tenore d'idrogeno a a a b Caratteristiche di trazione - corona flangia Durezza sulle parti della corona Durezza sulla corona (omogeneità) 100% 100% 100% F.4.2 Prova resilienza Prova di tenacità c Omogeneità trattamento termico 10% d Purezza inclusioni Integrità interna - corona mozzo flangia 20% e Direzione delle sollecitazioni interne F.4.3 Stato superficiale 100% 100% 100% Integrità superficiale 100% 100% 100% Geometria e dimensioni 100% 100% 100% Squilibrio statico 100% 100% 100% 3.8

30 30/35 h Prove complementari a Un'analisi per ogni colata. Il campionamento deve garantire che il tenore rilevato sia rappresentativo del tenore massimo di idrogeno della colata. b Il tenore di Idrogeno viene determinato secondo i metodi descritti nall'allegato A (normativo). Deve essere < 2 ppm. Il campionamento deve garantire che il tenore rilevato sia rappresentativo del tenore massimo di idrogeno della colata. c solo ruote frenate rotolamento d Solo ruote di Categoria 1 e Lo scarto di una ruota in un lotto richiede la verifica dell'intero lotto f Se concordato tra cliente e fornitore l'esame magnetoscopico può essere sostituio dall'esame visivo definito in F.4.4 g Diametro del rotolamento, diametro del foro e profilo della ruota h Da definire conformemente ai risultati delle prove di laboratorio (vedere E 3.4) - Nella Tabella F.1 della EN 13262, la colonna Riferimenti è riferita ai paragrafi della EN stessa, integrati con i corrispondenti paragrafi della presente ST. - Il tenore di idrogeno deve essere in ogni caso 2 ppm. - Sia sul primo lotto, sia per quanto concerne i lotti di fornitura successivi al primo le caratteristiche di durezza nella sezione della corona ( 3.2.2), per ogni ruota sottoposta a prova, devono essere verificate anche su ulteriori 2 sezioni (le 3 sezioni così selezionate devono essere distanziate angolarmente di 120 ); per quanto concerne i lotti di fornitura, in alternativa alla verifica sulle 2 ulteriori sezioni può essere effettuata la prova di durezza per verifica omogeneità del trattamento termico su singola ruota, riportata al 3.3 (anche in questo caso, la prova deve essere effettuata sulle ruote destinate alle prove distruttive, vale a dire una ruota nel caso di lotti costituiti da un numero di ruote N 250, oppure due ruote nel caso di lotti costituiti da un numero di ruote N > 250). - La prova di durezza per la verifica dell omogeneità del trattamento termico su singola ruota ( 3.3) deve essere effettuata: - per quanto concerne il primo lotto di fornitura su 1 ruota del lotto (quella destinata alle prove distruttive); - per quanto concerne i lotti di fornitura nel caso in cui tale opzione sia stata selezionata per la verifica di cui al punto precedente. - Deve essere effettuato l esame ultrasonoro della corona in conformità al della presente ST e sul 100% delle ruote. - Deve essere effettuato l esame micrografico per la valutazione dell omogeneità e delle dimensioni del reticolo; tale esame deve essere effettuato: - in conformità al della presente ST; - su 1 ruota nel caso di lotti costituiti da un numero di ruote N 250, oppure su 2 ruote nel caso di lotti costituiti da un numero di ruote N > 250.

31 31/35 - Deve essere effettuato l esame macrografico (metodo Baumann); tale esame deve essere effettuato: - in conformità al della presente ST; - su 1 ruota nel caso di lotti costituiti da un numero di ruote N 250, oppure su 2 ruote nel caso di lotti costituiti da un numero di ruote N > Per quanto concerne la verifica delle tensioni residue in fase di verifica di qualità del prodotto (primo lotto), nel caso venga deciso di effettuare la prova con metodo non distruttivo : - tale prova deve essere effettuata sul 5% delle ruote; - deve essere inoltre effettuata la verifica dell orientamento delle tensioni residue ( F.4.3) su 1 ruota del lotto (quella destinata alle prove distruttive). - L integrità superficiale deve essere verificata anche per i lotti di fornitura esclusivamente mediante esame magnetoscopico (.3.6.2). - Deve essere effettuata la verifica della corretta applicazione della verniciatura, in conformità al.3.10 della presente ST; nella sottostante Tabella F.2 sono indicate sia le verifiche da eseguire, sia la numerosità di ruote da sottoporre a verifica. Tabella F.2 - Verifica della verniciatura % minima da sottoporre alle prove Verifica di qualità del prodotto Fornitura Esame visivo 100% 100% Misura spessore verniciatura* 10% 5% Prova resistenza alla quadrettatura ** 10% 5% (*) Su ruote verniciate a sala montata la misura dello spessore deve essere in ogni caso effettuata al 100%. (**) Su ruote verniciate a sala montata la prova di quadrettatura deve essere effettuata (almeno) a ciclo di verniciatura ultimato. Per l accettabilità dei lotti (sia di verifica di qualità del prodotto, sia di di fornitura ) valgono i criteri di seguito specificati: - Per le verifiche da eseguirsi su 1 oppure 2 ruote (a seconda della numerosità del lotto), il mancato superamento di una sola prova comporta il rifiuto dell intero lotto (a) (b). - Per le verifiche da eseguirsi su una percentuale inferiore al 100% delle ruote, il mancato superamento di una sola prova comporta l estensione della verifica al 100% delle ruote del lotto (a) (c).

32 32/35 - Per le verifiche estese al 100% delle ruote, il mancato superamento della prova comporta il rifiuto della ruota (d) (e). - Inoltre, se gli esami ultrasonori evidenziano numerosi difetti, devono essere eseguiti gli esami necessari per assicurarsi che non si tratti di fiocchi; in tal caso deve essere rifiutata l intera colata. - In ogni caso, se in un lotto il numero complessivo delle ruote rifiutate a causa dei controlli ultrasonori supera il 25% del lotto stesso, deve essere scartata l intera colata a cui appartiene il lotto in oggetto. - Le ruote rifiutate devono essere messe in condizione di non poter essere più utilizzate; il reintegro delle suddette ruote è a carico del Fornitore. Note: (a) Per quanto concerne la prova di durezza per la verifica dell omogeneità del trattamento termico su singola ruota (.3.3), il mancato superamento di una sola prova deve essere tempestivamente segnalato a ATAC che deciderà caso per caso, eventualmente anche valutando le motivazioni addotte dal Fornitore per l origine della Non Conformità rilevata. (b) Per quanto concerne l esame micrografico per la valutazione dell omogeneità e dimensioni del reticolo ( della presente ST), in caso di esito sfavorevole, e previo benestare di ATAC, può essere ammessa la ripetizione dei trattamenti termici (estesa al 100 % delle ruote del lotto); in tal caso tutte le prove eseguite in precedenza devono essere ripetute. (c) Per quanto concerne la prova di resistenza alla quadrettatura (.3.9), nel caso questa venga estesa al 100%, è sufficiente effettuare la verifica in un solo punto per ruota. (d) Per quanto concerne le prove di corretta applicazione della verniciatura (.3.9), le ruote che risultano non conformi devono essere sverniciate e devono ripetere la verniciatura. (e) Per quanto concerne le prove di durezza per la verifica dell omogeneità del lotto (.F.4.2), previo benestare di ATAC, può essere ammesso un nuovo trattamento termico delle ruote che presentano valori di durezza non conformi. F.4.2 Prova di durezza della corona per verifica omogeneità del lotto Si applica quanto previsto nel corrispondente F.4.2 della EN 13262, con le integrazioni di seguito riportate. Con riferimento alla Figura F.1 della EN 13262, il centro dell impronta della sfera deve essere situato non oltre 12 mm al di sotto del diametro nominale del circolo di rotolamento ( quota n 1 della Figura F.1). Nel caso di corona non lavorata, la posizione destinata a ricevere l impronta Brinell deve essere levigata mediante molatura di profondità 1,5 2,2 mm; sulla ruota finita non deve rimanere traccia di tale molatura. F.4.3 Orientamento delle tensioni residue Per la verifica dell orientamento delle tensioni residue si applica quanto previsto nel corrispondente F.4.3 della EN 13262, con le seguenti precisazioni.

33 33/35 Il provino è costituito dalla ruota di prova. Su tale ruota il settore saggio (Figura 1 della EN 13262) e tutti gli altri provini necessari all esecuzione delle prove richieste dalla presente ST e dalla EN devono necessariamente essere ricavati dopo la verifica dell orientamento delle tensioni residue. F.4.4 Esame visivo Si applica quanto previsto nel corrispondente F.4.4 della EN 13262, tenendo conto delle limitazioni applicative indicate al F.4.1 della presente ST e con la seguente integrazione. Il personale del fornitore che effettua l esame visivo oggetto del presente paragrafo deve essere certificato in conformità ai requisiti della UNI EN F.5 Piano della Qualità Si applica quanto previsto nel corrispondente F.5 della EN F.6 Ritocchi autorizzati Si applica quanto previsto nel corrispondente F.6 della EN 13262, con le seguenti precisazioni ed integrazioni. Per quanto concerne i difetti superficiali eliminabili, l asportazione di metallo deve avvenire a freddo, avendo cura di non riscaldare il materiale e di non creare criccature. Ogni riporto di materiale comunque eseguito o mascheramento di difetto è vietato e comporta il rifiuto dell intero lotto. E ammessa l eliminazione dell eccesso di squilibrio in conformità alla seguente Figura F.2. Per l eliminazione dell eccesso di squilibrio sono vietati sia l impiego di masse addizionali, sia l esecuzione di fori di eliminazione dello squilibrio. Figura F.2

34 34/35 F.7 Certificazioni da consegnare Per ogni lotto (sia il primo, che i successivi di fornitura), il Fornitore deve consegnare a ATAC: - il PdQ e PFC della ruota ( F.1 del presente documento); - una Dichiarazione di conformità, attestante che sono state rispettate le prescrizioni riportate nella EN e nel presente documento, e che il processo produttivo adottato è quello descritto nel PFC approvato ATAC; - le certificazioni di tutte le prove / controlli effettuati; - un certificato di conformità delle vernici, secondo quanto riportato al 3.9 del presente documento.

35 35/35 ALLEGATO G (normativo) Procedura di omologazione tecnica per ruote non contemplate nella EN e nella UIC La presente ST non contempla la fornitura di ruote monoblocco con omologazione tecnica non conforme alla EN e alla UIC ALLEGATO ZA Articoli della presente norma europea concernenti le esigenze essenziali o di altre disposizioni delle Direttive UE Si applica quanto previsto nell Allegato ZA della EN

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61 ALLEGATO E.3.3 CHECK-LIST DI VERIFICA DELLA QUALITÀ DEL PROCESSO DI PRODUZIONE E DEL PRODOTTO DELLE RUOTE MONOBLOCCO APPARTENENTI AL PRIMO LOTTO DI PRODUZIONE. 1) APPROVVIGIONAMENTO PREDISPOSIZIONE DELLE PROCEDURE ED AGGIORNAMENTO DELLE STESSE AL FINE DI ASSICURARE CHE LE MATERIE PRIME/PRODOTTI ACQUISTATI SIANO CONFORMI ALLE PRESCRIZIONI DEL PRODOTTO FINALE (cfr. ST040 art. E.3.2) DA FAR VISIONARE E CONSEGNARE AD ATAC, IN SEDE DI VERIFICA PRESSO LO STABILIMENTO. VERIFICA RELATIVA ALL ELENCO DEI SUBFORNITORI INDICATI NEL PIANO DI QUALITA ED IN PARTICOLARE PRODUZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE (CONTRATTI /SUBCONTRATTI) VISIONE DEI DOCUMENTI/MODULISTICA DI ACQUISTO DI MATERIE PRIME /PRODOTTI AL FINE DI VERIFICARE CHE GLI STESSI CONTENGANO PRECISE INDICAZIONI RELATIVE ALLA DESCRIZIONE DELLE SPECIFICHE TECNICHE DI PRODOTTO 2) VERIFICA DEL PROCESSO PRODUTTIVO: ESISTENZA DI PROCEDURE IN VIGORE PER LA GESTIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO, DA PRODURRE AD ATAC IN SEDE DI VERIFICA PRESSO LO STABILIMENTO I CRITERI/PROCEDURE DI LAVORAZIONE DELLE RUOTE DEVONO ESSERE DEFINITI IN MODO CHIARO ATTRAVERSO INDICAZIONI SCRITTE, CAMPIONI SIGNIFICATIVI E/O ILLUSTRAZIONI RAPPRESENTATIVE DA PRODURRE AD ATAC IN SEDE DI VERIFICA PRESSO LO STABILIMENTO DISPONIBILITA E UTILIZZO PER LA PRODUZIONE DI RUOTE DI APPARECCHIATURE IDONEE, RISPONDENTI A NORME/CODICI DI RIFERIMENTO IN MATERIA NONCHE PRODUZIONE DI DOCUMENTAZIONE ATTESTANTE LA GARANZIA DI UNA ADEGUATA MANUTENZIONE DELLE STESSE, AI FINI DELLA CONTINUITA DEL PROCESSO DOCUMENTAZIONE ATTESTANTE LA QUALIFICAZIONE DEL PERSONALE ADIBITO AI PROCESSI DI PRODUZIONE ED ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE APPARECCHIATURE DA ESIBIRE AD ATAC IN SEDE DI VERIFICA DOCUMENTAZIONE ATTESTANTE IL MONITORAGGIO ED IL CONTROLLO AD INTERVALLI STABILITI DEI PARAMETRI INDIVIDUATI DEL PROCESSO CON CONTESTUALI RELATIVE REGISTRAZIONI DEGLI STESSI, DA ESIBIRE AD ATAC IN SEDE DI VERIFICA 1

62 3) IDENTIFICAZIONE E RINTRACCIABILITA DEL PRODOTTO: PREDISPOSIZIONE DI PROCEDURE DA ESIBIRE E FAR VISIONARE AD ATAC AI FINI DELLA IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO CON MEZZI ADEGUATI, A PARTIRE DAL RICEVIMENTO E DURANTE TUTTE LE FASI DI PRODUZIONE, CONSEGNA ED INSTALLAZIONE 4) CONTROLLI IN-PROCESS: EFFETTUAZIONE DEI CONTROLLI O DELLE VERIFICHE SUL PRODOTTO DURANTE IL PROCESSO PRODUTTIVO CONSERVAZIONE DELLE REGISTRAZIONI A DISPOSIZIONE DEL CLIENTE DA ESIBIRE AD ATAC EFFETTUAZIONE DI TUTTI I CONTROLLI PREVISTI DALLA EN13262 COMPROVATI DA DOCUMENTAZIONE DA ESIBIRE AD ATAC DISPONIBILITA DI UN LABORATORIO INTERNO/ESTERNO PER LE PROVE DISTRUTTIVE SECONDO LA NORMA EN-13262, VISIONABILE IN SEDE DI VERIFICA. DISPONIBILITA DI UN LABORATORIO INTERNO/ESTERNO PER LE PROVE DI FATICA SECONDO LA NORMA EN-13262, VISIONABILE IN SEDE DI VERIFICA. 5) CONTROLLI FINALI EFFETTUAZIONE CONTROLLI E VERIFICHE FINALI AL FINE DI VERIFICARE CHE IL PRODOTTO PRIMA DEL SUO RILASCIO, CORRISPONDA EFFETTIVAMENTE AI REQUISITI STABILITI. LA DOCUMENTAZIONE ED I DATI REGISTRATI, CONSERVATI DEVONO ESSERE MESSI A DISPOSIZIONE DI ATAC, IN SEDE DI VERIFICA 6) PRODOTTO NON CONFORME ATTESTAZIONE ED EVIDENZA DOCUMENTATA CHE IN CASO DI PRODOTTO NON CONFORME, IN ENTRATA, DURANTE IL PROCESSO O IN FASE DI USCITA, ESSO DEVE ESSERE IDENTIFICATO E SEPARATO DAGLI ALTRI 7) GESTIONE DELLA STRUMENTAZIONE ESISTENZA DELLE PROCEDURE AL FINE DI MONITORARE, TARARE E MANUTENERE LE APPARECCHIATURE UTILIZZATE PER PROVE E MISURAZIONI (COMPRESO IL SOFTWARE DI PROVA) PER COMPROVARE LA CONFORMITÀ DEL PRODOTTO ALLE PRESCRIZIONI RICHIESTE, DOCUMENTATE E DA ESIBIRE AD ATAC IN FASE DI VERIFICA REALIZZAZIONE ED EFFETTUAZIONE DI OPERAZIONI DI TARATURA CONFORMEMENTE A STRUMENTI/ CERTIFICATI RIFERIBILI A CAMPIONI RICONOSCIUTI A LIVELLO NAZIONALE O INTERNAZIONALE DA DOCUMENTARE E PROPDURRE IN SEDE DI VERIFICA EFFETTUAZIONE DEGLI INTERVENTI DI TARATURA PREVISTI NELLE SCADENZE PRESCRITTE E CONSERVAZIONE DELLE REGISTRAZIONI DA COMPROVARE E ESIBIRE IN SEDE DI VERIFICA CON APPOSITA DOCUMENTAZIONE 2

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