LA COSTITUZIONE DELL ENTE SPORTIVO DILETTANTISTICO
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- Romano Massari
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1 1 LA COSTITUZIONE DELL ENTE SPORTIVO DILETTANTISTICO Prescrizioni statutarie Umberto Valocchi ed Enrico Maria Vidali - ODCEC Torino
2 2 CHE COS E UN ASSOCIAZIONE? L associazione può essere definita come: un gruppo di più persone liberamente costituite che si propongono di perseguire uno scopo comune (artistico, scientifico, sportivo, di beneficenza - sindacale, politico), mediante un organizzazione stabile, prevalentemente attraverso prestazioni personali o patrimoniali degli aderenti.
3 3 I REQUISITI FORMALI DELL ENTE SPORTIVO Le associazioni sportive dilettantistiche rientrano nel novero degli enti non commerciali e per potersi qualificare come tali devono rispettare una serie di requisiti: Requisiti civilistici Requisiti sportivi Requisiti fiscali
4 4 I REQUISITI CIVILISTICI Le associazioni e società sportive dilettantistiche vengono disciplinate per la prima volta sotto il profilo civilistico, assumendo quindi una configurazione tipica, dall art. 90, co. 17, 18 e 18-bis, della Legge n Co Denominazione e forma giuridica. Co Contenuto obbligatorio dello statuto. Co. 18-bis - Divieto degli amministratori di ricoprire la medesima carica in più enti.
5 5 DENOMINAZIONE E FORMA GIURIDICA le associazioni e le società sportive dilettantistiche devono indicare nella Denominazione sociale la finalità' sportiva e la ragione o la denominazione sociale dilettantistica (A.S.D. S.S.D.a R.L.). Possono assumere una delle seguenti forme giuridiche: associazione sportiva priva di personalità giuridica disciplinata dagli articoli 36 e seguenti del codice civile; associazione sportiva con personalità giuridica di diritto privato ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361; società sportiva di capitali o cooperativa costituita secondo le disposizioni vigenti, ad eccezione di quelle che prevedono le finalità di lucro.
6 6 CONTENUTO OBBLIGATORIO DELLO STATUTO le associazioni e le società sportive dilettantistiche si costituiscono con atto scritto nel quale deve tra l'altro essere indicata la sede legale ed una serie di prescrizioni statutarie obbligatorie. DIVIETO DEGLI AMMINISTRATORI DI RICOPRIRE LA MEDESIMA CARICA IN PIU ENTI E' fatto divieto agli amministratori delle società e delle associazioni sportive dilettantistiche di ricoprire la medesima carica in altre società o associazioni sportive dilettantistiche nell'ambito della medesima federazione sportiva o disciplina associata se riconosciute dal C.O.N.I., ovvero nell'ambito della medesima disciplina facente capo ad un ente di promozione sportiva.
7 7 ASPETTI PARTICOLARI DELLE SOCIETA SPORTIVE Le società sportive rappresentano una peculiare categoria di soggetti societari (Consiglio Nazionale del Notariato, studio 5271 del ). L esclusione tassativa dello scopo lucrativo rende inapplicabili alle società sportive tutte quelle norme che presuppongono la distribuzione degli utili tra i soci. Le società sportive non potranno quindi: emettere quelle categorie di azioni che si differenziano dalle azioni ordinarie per la diversa misura o modalità di partecipazione agli utili (azioni di risparmio, azioni di godimento, azioni privilegiate nella distribuzione degli utili, azioni correlate); prevedere, a favore di alcuni soci, l attribuzione di particolari diritti, riguardanti la distribuzione degli utili, ex art. 2468, comma 3; quotarsi in borsa, essendo limitata la possibilità di far ricorso al mercato del risparmio.
8 8 Non è, invece, precluso alle società sportive l emissione di obbligazioni (S.p.A.) o titoli di debito (S.r.l.). La cessione delle partecipazioni prescinde da qualsiasi collegamento con il divieto di distribuzione degli utili, mentre il rimborso della partecipazione in caso di recesso e/o esclusione, potendo avvenire anche mediante l utilizzazione di riserve disponibili (per l esclusione ed il recesso) o mediante la riduzione del capitale sociale (per il solo recesso), è strettamente collegato con il citato divieto di distribuzione degli utili.
9 9 I REQUISITI SPORTIVI C.O.N.I. l unico organismo certificatore dell effettiva attività sportiva dilettantistica (art. 7 del D.L. 28/05/2004 n. 136) Il riconoscimento dell attività sportiva dilettantistica svolta avviene mediante l iscrizione al Registro delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche che si ottiene con l affiliazione ad una F.S.N., D.S.A. oppure ad un E.P.S. riconosciuto dal C.O.N.I. Gli enti sportivi dilettantistici per essere iscritti al Registro C.O.N.I. devono : Presentare i requisiti richiesti dalla legislazione statale (art. 90 L. 289/2002); Prevedere l obbligo di conformarsi alle norme e alle direttive del CONI, nonché agli statuti ed ai regolamenti delle FSN, delle DA e degli EPS cui intendono affiliarsi.
10 10 il C.O.N.I. ha equiparato il riconoscimento provvisorio effettuato dalle F.S.N., dalle D.S.A. e dagli E.P.S. al riconoscimento definitivo rilasciato dal C.O.N.I. mediante l iscrizione all apposito registro. Il C.O.N.I. ha altresì stabilito che a decorrere dall anno sportivo in scadenza il 31/12/2011 il riconoscimento provvisorio si intende nullo in mancanza dell iscrizione al Registro entro 90 giorni: dalla data di acquisizione del flusso di aggiornamento inviato dalle F.S.N., dalle D.S.A. e dagli E.P.S. alla Direzione Territorio e Promozione dello Sport Ufficio Riconoscimento Organismi Sportivi, ovvero entro la data di scadenza dell anno sportivo in corso se la trasmissione del flusso avviene negli ultimi 90 giorni dell anno.
11 11 I REQUISITI FISCALI L art, 148, co. 8 del T.U.I.R., individua il contenuto minimo obbligatorio dello statuto per le associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica della persona necessario per poter usufruire dei benefici fiscali previsti dal medesimo art. 148, co. 3 (decommercializzazione dei corrispettivi specifici). I corrispettivi, le quote e i contributi di cui all art. 148 del T.U.I.R. non sono imponibili a condizione che i medesimi Enti trasmettano all Agenzia delle Entrate i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali mediante il Modello E.A.S.
12 12 IL MODELLO E.A.S. Finalità: strumento di.controllo Soggetti passivi: tutti gli Enti associativi di natura privata, con o senza personalità giuridica, dotati di autonomia giuridica che: si avvalgono delle agevolazioni di cui all art. 148, comma 3, TUIR e dell art. 4 DPR 633/1972, si limitano a riscuotere le quote associative ovvero i contributi versati dagli associati a fronte dell attività istituzionale svolta, le Società sportive.
13 13 Termini: Comunicazione iniziale entro 60 giorni dalla costituzione, Variazione dati entro il 31 marzo dell anno successivo, Perdita requisiti entro 60 gg dalla data in cui si verificala la circostanza. Presentazione: telematica Presentazione in forma ridotta: gli Enti sportivi dilettantistici in possesso del riconoscimento ai fini sportivi possono assolvere l obbligo compilando solo i punti n. 3, 4, 5, 6, 20, 25, 26. Remissione in bonis: L omessa o tardiva comunicazione del modello E.A.S. è sanabile a condizione che: Sussistano i requisiti qualificanti previsti dell art. 148, co. 8, del T.U.I.R., Non sia iniziata un attività di accertamento della quale il contribuente abbia avuto formale conoscenza, Entro la data di presentazione del modello UNICO venga presentato il modello EAS e contestualmente si provveda a versare la sanzione di euro 258,00 mediante modello F24 (codice tributo 8114).
14 14 IL CONTENUTO STATUTARIO OBBLIGATORIO A CONFRONTO Art. 90, co. 18, L.289/2002 Art. 148, 8 co., TUIR La denominazione L'oggetto sociale con riferimento all'organizzazione di attività sportive dilettantistiche, compresa l'attività didattica L'attribuzione della rappresentanza legale dell'associazione L'assenza di fini di lucro e la previsione che i proventi delle attività non possono, in nessun caso, essere divisi fra gli, associati, anche in forme indirette Divieto di distribuire anche in modo indiretto utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell associazione, salvo che per espressa previsione di legge.
15 15 Art. 90, co. 18, L.289/2002 Le norme sull'ordinamento interno ispirato a principi di democrazia e di uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, con la previsione dell'elettività delle cariche sociali, fatte salve le società sportive dilettantistiche che assumono la forma di società di capitali o cooperative per le quali si applicano le disposizioni del codice civile Le modalità di scioglimento dell'associazione Art. 148, 8 co., TUIR Disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative volte a garantire l effettività del rapporto medesimo, escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati maggiori di età il diritto di voto per l approvazione dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell associazione Eleggibilità libera degli organi amministrativi, principio del voto singolo di cui all art. 2532, c. 2, c.c.
16 16 Art. 90, co. 18, L.289/2002 Art. 148, 8 co., TUIR sovranità dell assemblea dei soci e criteri di loro ammissione ed esclusione, criteri ed idonee forme di pubblicità delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni, dei bilanci e rendiconti L'obbligo di redazione di rendiconti economico-finanziari, nonché le modalità di approvazione degli stessi da parte degli organi statutari; Obbligo di redigere ed approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie.
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