Con i vincoli si pongono limitazioni alla possibilità di trasformazione e di uso per le parti di territorio interessate.

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2 IL VINCOLO E UNA SPECIALE LIMITAZIONE ALLA QUALE SONO SOTTOPOSTI DETERMINATI BENI, MOBILI O IMMOBILI, DI PROPRIETA PUBBLICA O PRIVATA A CAUSA DELLA LORO PARTICOLARE IMPORTANZA PER IL PUBBLICO INTERESSE Con i vincoli si pongono limitazioni alla possibilità di trasformazione e di uso per le parti di territorio interessate.

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5 I VINCOLI DERIVANTI DAGLI STRUMENTI URBANISTICI SI SUDDIVIDONO IN: Vincoli di carattere URBANSTICO Vincoli di carattere EDILIZIO Vincoli di carattere PROCEDURALE

6 SONO VINCOLI URBANISTICI: LA SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO IN AREE OMOGENEE (AZZONAMENTO) LA DESTINAZIONE D USO DEI SUOLI (RESIDENZIALE PRODUTTIVO COMMERCIALE ) GLI STANDARDS DI LEGGE (CIOE IL DIMENSIONAMENTO DEI SERVIZI SOCIALI E DI INTERESSE PUBBLICO)

7 SONO VINCOLI EDILIZI: INDICI DI UTILIZZAZIONE (SUPERFICI VOLUMI) ALTEZZE E DISTANZE ALLINEAMENTI E ARRETRAMENTI DOTAZIONE DI SPAZI PRIVATI (PARCHEGGI VERDE)

8 RAPPORTO DI COPERTURA: E IL RAPPORTO TRA LA SUPERFICIE COPERTA DI UN EDIFICIO E LA SUPERFICIE FONDIARIA DEL LOTTO AD ESSO AFFERENTE RAPPRESENTA LA SUPERFICIE MASSIMA DI LOTTO COPRIBILE DALL EDIFICIO (SONO ESCLUSI SBALZI E/O AGGETTI)

9 DENSITA FONDIARIA: CASO A: E IL RAPPORTO TRA IL VOLUME DELL EDIFICIO E LA SUPERFICIE FONDIARIA DEL LOTTO CASO B: E IL RAPPORTO TRA LA SUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO E LA SUPERFICIE FONDIARIA DEL LOTTO

10 DISTACCHI : DISTACCO DAI CONFINI: SI INTENDE LA DISTANZA MINIMA CHE DEVE ESSERE OSSERVATA NEL POSIZIONARE UNA COSTRUZIONE SUL LOTTO RISPETTO AI CONFINI DEL MEDESIMO

11 DISTANZA : DISTANZA TRA EDIFICI: SI INTENDE IL LIMITE DI CONFRONTANZA, CIOE LA DISTANZA MINIMA CONSENTITA TRA GLI EDIFICI. SI CALCOLA RIBALTANDO IL PIANO VERTICALE DI MASSIMA ALTEZZA DELL EDIFICIO OGGETTO DI INTERVENTO

12 LIMITE DI ALTEZZA: SI INTENDE L ALTEZZA MAGGIORE FRA QUELLE DELLE VERIE FRONTI DELL EDIFICIO ALLINEAMENTO DI FABBRICAZIONE: SI INTENDE PER ALLINEAMENTO IL FILO OBBLIGATORIO DI COSTRUZIONE DEI FRONTI DI EDIFICIO O MANUFATTO CHE SI AFFACCIANO SU STRADE, PIAZZE ECC.

13 ARRETRAMENTI: SI INTENDE PER ARRETRAMENTO LO SPAZIO CHE SI DETERMINA TRA LA POSIZIONE DELL EDIFICIO E IL COGLIO DELLA STRADA ANTISTANTE PARCHEGGIO PRIVATO: QUANTITA MINIMA DI PARCHEGGIO VERDE PRIVATO: QUANTITA MINIMA DI AREA VERDE (INTERAMENTE PERCOLABILE) AD USO PRIVATO

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17 Sono VINCOLI RICOGNITIVI quelli stabiliti in forza di legge per intere categorie di beni. Tali beni non sono indennizzabili per effetto del vincolo.

18 I principali vincoli che ricadono in questa categoria sono: Vincolo idrogeologico e forestale Vincolo per immobili d interesse artistico e storico Vincolo per immobili d interesse paesistico Aree tutelate per legge Aree a rischio idraulico Aree a rischio sismico

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21 IN GENERALE I VINCOLI RICOGNITIVI SI RIFERISCONO A QUEI BENI CONSIDERATI BENI CULTURALI APPARTENGONO AL PATRIMONIO CULTURA-LE TUTTI QUEI BENI AVENTI RIFERIMENTO ALLA STORIA DELLA CIVILTA, OSSIA I BENI DI INTERESSE ARCHEOLOGICO, STORICO, ARTISTICO, AMBIENTALE-PAESISTICO, ARCHIVISTICO E LIBRARIO

22 Relativamente al territorio tra le aree tutelate per legge vi sono: a) i territori costieri fino a 300 metri dalla linea di battigia; b) i territori contermini ai laghi fino a 300 metri dalla linea di battigia; c) i fiumi, i torrenti, i corsi d acqua e le relative sponde fino a 150 metri; d) le montagne sopra i metri per le Alpi e metri per Appennini ed Isole; e) i ghiacciai e i circhi glaciali; f) i parchi e le riserve nazionali o regionali; g) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento; h) le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici; i) i vulcani; l) le zone di interesse archeologico.

23 GLI EFFETTI DEI VINCOLI RICOGNITIVI SONO: INEDIFICABILTA TOTALE; EDIFICABILITA PARZIALE O REGOLAMENTATA; ****** I VINCOLI RICOGNITIVI SONO AMMINISTRATI DA SPECIFICI ORGANI DI CONTROLLO (SOPRINTENDENZE, ECC.)

24 I VINCOLI CONFORMATIVI (SERVITU ) SONO QUELLI CHE GRAVANO SU UN PARTICOLARE BENE TERRITORIALE ALLO SCOPO DI NON COMPROMETTERE LE FUNZIONI DI UN ALTRO BENE CHE RIVESTE INTERESSE PUBBLICO. Con tale espressione si indicano tutte quelle aree in cui per un superiore interesse pubblico, in esecuzione di specifiche norme, l attività edilizia è soggetta a particolari limitazioni. Tali limitazioni, discendendo da leggi speciali, debbono essere recepite dagli strumenti urbanistici generali predisposti dalle Amministrazioni comunali.

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26 Trattandosi di ZONE DI RISPETTO avremo: 1. rispetto delle cose d interesse artistico e storico 2. rispetto delle bellezze naturali 3. rispetto del demanio marittimo 4. rispetto delle acque pubbliche 5. rispetto degli aeroporti e aerodromi 6. rispetto dei cimiteri 7. rispetto delle opere militari 8. rispetto delle strade pubbliche, autostrade, ferrovie, elettrodotti

27 Rappresenta la quantità minima (espressa in metri quadrati) di area edificabile da destinarsi alla localizzazione di servizi pubblici per ogni abitante di cui si prevede l'insediamento all'interno di un piano urbanistico. Il concetto di standard è stato introdotto dal Decreto ministeriale 10 aprile 1968 n che valutava in 18 m2/ab la quantità minima di spazi pubblici suddivisi in: 9 m2/ab di "verde regolato", 2,5 m2/ab di "parcheggi", 4,5 m2/ab per l'istruzione inferiore 2 m2/ab per "attrezzature di interesse comune".

28 Da subito la Regione Lombardia ed altre hanno incrementato questi valori in: a) 4,5 mq./ab. per l'istruzione inferiore b) 4 mq./ab. per attrezzature d interesse comune c) 15 mq./ab. per spazi a parco gioco sport d) 3 mq./ab. per parcheggi ad uso pubblico. Pari a complessivi 26,5 mq per abitante.

29 OBBIETTIVI DEGLI STANDARDS SONO MIRATI A: ASSISTENZA PARASCOLASTICA E SCUOLA DELL OBBLIGO ATTREZZATURE D INTERESSE COMUNE (RELIGIOSE CULTURALI SOCIALI ECC.) VERDE ATTREZZATO (ESCLUSO FASCE DI RISPETTO STRADALE) PARCHEGGI PUBBLICI

30 EVIDENTEMENTE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI STANDARDS SERVONO DEI SOLDI CHE, GRAZIE ALLA LEGGE n 10/1977, LE AMMINISTRAZIONI RICAVANO ATTRAVERSO OPPORTUNI ONERI CHE VENGONO PAGATI DAI COMMITTENTI DEGLI EDIFICI.

31 GLI ONERI MIRANO ALLA REALIZZA- ZIONE ANCHE DELLE OPERE DI URBANIZAZZIONE. PER OPERE DI URBANIZZAZIONE SI INTENDONO TUTTI QUEI SERVIZI DI BASE CHE CONSENTONO DI POTER CONSIDERARE UN TERRITORIO COME ADATTO ALL EDIFICAZIONE.

32 ONERI PER OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIE SECONDARIE COSTO COSTRUZIONE

33 Strade residenziali Spazi sosta o parcheggio (STANDARDS) Fognatura Rete idrica energia elettrica gas Illuminazione pubblica Verde attrezzato

34 Asili nido e scuole materne (STD) Scuole dell obbligo (STD) Mercati di quartiere (STD) Delegazioni comunali (STD) Chiese ed edifici religiosi (STD) Impianti sportivi di quartiere (STD) Centri sociali, culturali, sanitari (STD) Aree verdi di quartiere, parchi (STD)

35 L ENTITA DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE E FACILMENTE DETERMINABILE IN BASE ALLA SUPERFICIE O AL VOLUME DELL IMMOBILE. L ENTITA DEL CONTRIBUTO SUL COSTO DI COSTRUZIONE NECESSITA DI UN CALCOLO MOLTO PIU ARTICOLATO PER IL QUALE SI RIMANDA AL CORSO DI COSTRUZIONI DEL 5 ANNO.

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