Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Facoltà di Architettura. Corso di Laurea in Urbanistica
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1 Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Facoltà di Architettura Corso di Laurea in Urbanistica Corso di Laurea: Primo Livello - Classe L-21 Classe delle lauree in scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale Anno Accademico CORSO DI ANALISI DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO Docente: Arch. Sante FORESTA MATERIALI PER L ESERCITAZIONE PRATICA IL SISTEMA NATURALISTICO-AMBIENTALE LE INVARIANTI TERRITORIALI E INFRASTRUTTURALI IL REGIME VINCOLISTICO 13/03/
2 I RIFERIMENTI ALLA LINEE GUIDA Legge Regionale 16 aprile 2002, n Norme per la tutela, governo ed uso del territorio. Legge Urbanistica della Calabria. (Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 7 del 16 aprile 2002, supplemento straordinario n. 3) (Testo coordinato con le modifiche e le integrazioni di cui alle Leggi Regionali 22 maggio 2002, n. 23; 26 giugno 2003, n. 8; 2 marzo 2005, n. 8; 24 novembre 2006, n. 14; 11 maggio 2007, n. 9; 21 agosto 2007, n. 21; 28 dicembre 2007, n. 29; 13 giugno 2008, n. 15; 12 giugno 2009, n. 19; 13 luglio 2010, n. 15; 11 agosto 2010, n. 21). IL QUADRO CONOSCITIVO Quadro ambientale Contiene le informazioni necessarie alla valutazione della compatibilità ambientale e restituisce un quadro completo delle risorse esistenti sul territorio, dei loro caratteri e dei valori. Esso prevede in particolare: - Censimento delle risorse ambientali naturali (acqua, aria, suolo, flora, fauna) e antropiche (beni culturali, aree agricole, aree produttive, aree archeologiche, ecc.). - Individuazione dei caratteri, dei valori e della vulnerabilità, allo scopo di valutare le vocazioni, le potenzialità di trasformazione, o al contrario la resistenza alla trasformazione e i possibili effetti delle trasformazioni sulle varie risorse. - Identificazione e valutazione dei rischi naturali ed antropici esistenti sul territorio che comportano una resistenza alla trasformazione con particolare riferimento a rischio sismico e rischio idrogeologico. 1 Legge richiamata dagli articoli 63 e 92 della L.R. 12 agosto 2002, n. 34. Vedi L.R. 17 agosto 2005, n. 13, art /03/
3 INDICE IL SISTEMA NATURALISTICO-AMBIENTALE DI - aree di interesse naturalistico regionale - Comprensori paesaggistici - aree SIC - aree ZPS - Riserva Marina di I CALANCHI - Base di calanchi argillosi - Formazioni calanchive caratterizzanti il paesaggio collinare LE ZONE AGRICOLE - Aree agricole pregiate caratterizzanti il paesaggio delle pianure di - Insediamenti prevalentemente agricoli i cui caratteri originari sono riconducibili alla storia del Latifondo, alla Riforma Agraria, alla Cassa del Mezzogiorno I FIUMI - - AREA DEL GEOSITO DI RILEVANTE INTERESSE - Area del geosito di rilevante interesse internazionale IL PAESAGGIO - I segni storici del Latifondo, della Riforma Agraria e della Cassa per il Mezzogiorno: Componenti territoriali ambientali e naturali Elementi fisici del paesaggio agrario TIPOLOGIE DI PAESAGGIO - Patrimonio forestale boschivo - Aree agricole di pregio - Paesaggi d acqua LE INVARIANTI TERRITORIALI E INFRASTRUTTURALI DI - - Strada Statale - linea ferroviaria - area ferroviaria IL REGIME VINCOLISTICO DI - zone di rispetto del demanio marittimo - zone di rispetto dei cimiteri - elettrodotto Legenda confine comunale area urbana residenziale edifici industriali 13/03/
4 TIPOLOGIE DI PAESAGGIO Patrimonio forestale boschivo Aree coperte da foreste e boschi e loro intorno, con il contenuto normativo riferibile all articolo 2 del Decreto Legislativo n. 227 del 2001, ripreso dall articolo 142 del Decreto Legislativo n. 42 del 2004 e dalle Linee Guida della pianificazione regionale conseguenti alla Legge Regionale n. 19 del Aree agricole di pregio Produttive ed ex-produttive e di pregio ai sensi del Decreto Legislativo n 227 del 2001 e del Decreto Legislativo n. 490 del 1999, nonché delle Linee Guida della pianificazione regionale conseguenti alla Legge Regionale n. 19 del Paesaggi d acqua Fiumi, torrenti, corsi d acqua, zone umide e laghi, ai sensi dell articolo 142 del Decreto Legislativo n. 42 del 2004, nonché delle Linee Guida della pianificazione regionale conseguenti alla Legge Regionale n. 19 del LE INVARIANTI TERRITORIALI E INFRASTRUTTURALI STRADA STATALE LINEA FERROVIARIA AREA FERROVIARIA IL REGIME VINCOLISTICO 1. IMMOBILI DI INTERESSE PAESAGGISTICO SOTTOPOSTI A VINCOLO Decreto Legislativo n. 42 del 2004 e successive modifiche ed integrazioni. Articolo 136, comma 1 Sono soggetti a tutela per il loro notevole interesse pubblico: le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica; le ville, i giardini e i parchi, non tutelati dalle disposizioni della Parte seconda del presente codice, che si distinguono per la loro non comune bellezza; i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale; le bellezze panoramiche considerate come quadri e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze. i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare; i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi; i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna; i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi; i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227; le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici; le zone di interesse archeologico: 13/03/
5 2. ZONE DI RISPETTO DEL DEMANIO MARITTIMO 30 METRI DAL DEMANIO MARITTIMO Codice della Navigazione, articolo 55 codice della navigazione approvato con R.D. 30 marzo 1942, n. 327 e successive modifiche ed integrazioni. 3. ZONE DI RISPETTO DELLE ACQUE PUBBLICHE 4 METRI DAL PIEDE DEGLI ARGINI (piantagioni di alberi e siepi e movimento di terreno). 10 METRI DAL PIEDE DEGLI ARGINI (fabbriche e scavi). Articolo 96 T.U. approvato con R.D. 25 luglio 1904, n. 523 e successive modifiche ed integrazioni. Elenchi di cui al T.U. approvato con R.D. 11 dicembre 1933, n ZONE DI RISPETTO DEI CIMITERI 200 METRI DAL PERIMETRO Articolo 338 del T.U. delle leggi sanitarie approvato con R.D. 27 luglio 1934, n e Regolamento di Polizia Mortuaria approvato con D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 e successive modifiche ed integrazioni. 5. ZONE DI RISPETTO DELLE OPERE MILITARI DETERMINATE CON DECRETO DEL COMANDANTE MILITARE COMPETENTE PER TERRITORIO Legge 24 dicembre 1976, n. 898 e relativo regolamento approvato con D.P.R. 17 dicembre 1979, n. 780 e successive modifiche ed integrazioni. 6. ZONE DI RISPETTO DELLE STRADE PUBBLICHE E DELLE AUTOSTRADE 40 METRI DALLE STRADE DI GRANDE COMUNICAZIONE 30 METRI DALLE STRADE DI MEDIA IMPORTANZA 20 METRI DALLE STRADE DI INTERESSE LOCALE D.M. 1 aprile 1968, n CODICE DELLA STRADA. Decreto Legislativo n. 285 del 30 aprile ZONE DI RISPETTO DELLE FERROVIE Lungo i tracciati delle linee ferroviarie è vietato costruire, ricostruire o ampliare edifici o manufatti di qualsiasi specie ad una distanza, da misurarsi in proiezione orizzontale, minore di METRI TRENTA dal limite della zona di occupazione della più vicina rotaia. Lungo i tracciati delle tramvie, ferrovie metropolitane e funicolari terrestri su rotaia è vietato costruire, ricostruire o ampliare edifici o manufatti di qualsiasi specie ad una distanza minore di METRI SEI dalla più vicina rotaia, da misurarsi in proiezione orizzontale. Tale misura dovrà, occorrendo, essere aumentata in modo che le anzidette costruzioni non si trovino mai a distanza minore di METRI DUE dal ciglio degli sterri o dal piede dei rilevati. Lungo i tracciati delle ferrovie è vietato far crescere piante o siepi ed erigere muriccioli di cinta, steccati o recinzioni in genere ad una distanza minore di METRI SEI dalla più vicina rotaia, da misurarsi in proiezione orizzontale. Tale misura dovrà, occorrendo, essere aumentata in modo che le anzidette piante od opere non si trovino mai a distanza minore di METRI DUE dal ciglio degli sterri o dal piede dei rilevati. Le distanze potranno essere diminuite di UN METRO per le siepi, muriccioli di cinta e steccati di altezza non maggiore di metri 1,50. Gli alberi per i quali è previsto il raggiungimento di un'altezza massima superiore a metri quattro non potranno essere piantati ad una distanza dalla più vicina rotaia minore della misura dell'altezza massima raggiungibile aumentata di METRI 2. Nel caso che il tracciato della ferrovia si trovi in trincea o in rilevato, tale distanza dovrà essere calcolata, rispettivamente, dal ciglio dello sterro o dal piede del rilevato. 13/03/
6 Nei terreni adiacenti alle linee ferroviarie qualsiasi escavazione o canale deve essere effettuato ad una distanza tale che, in relazione alla natura dei terreni interessati, non arrechi pregiudizio alla sede o alle opere ferroviarie. La distanza del ciglio più vicino all'escavazione o canale non deve comunque essere inferiore alla sua profondità partendo dal ciglio più esterno del fosso laterale o della cunetta, ove questi esistano, oppure dal ciglio degli sterri se la ferrovia è in trincea oppure dal piede della scarpata se la ferrovia è in rilevato. Tale distanza non potrà mai essere minore di TRE METRI anche se l'escavazione del terreno sia meno profonda. Lungo le linee ferroviarie fuori dai centri abitati è vietato costruire fornaci, fucine e fonderie ad una distanza minore di METRI CINQUANTA dalla più vicina rotaia, da misurarsi in proiezione orizzontale. I terreni adiacenti alle linee ferroviarie non possono essere destinati a bosco ad una distanza minore di ME- TRI CINQUANTA dalla più vicina rotaia, da misurarsi in proiezione orizzontale. Sui terreni adiacenti alle linee ferroviarie qualsiasi deposito di pietre o di altro materiale deve essere effettuato ad una distanza tale da non arrecare pregiudizio all'esercizio ferroviario. Tale distanza non deve essere comunque minore di METRI SEI, da misurarsi in proiezione orizzontale, dalla più vicina rotaia e metri due dal ciglio degli sterri o dal piede dei rilevati quando detti depositi si elevino al di sopra del livello della rotaia. La distanza di cui al comma precedente è aumentata a METRI VENTI nel caso che il deposito sia costituito da materiali combustibili. Per i servizi di pubblico trasporto indicati al terzo comma dell'art. 36 le distanze di cui ai precedenti commi si intendono riferite al massimo ingombro laterale degli organi, sia fissi che mobili, della linea e dei veicoli. Decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n (in Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 314, del 15 novembre). Nuove norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell'esercizio delle ferrovie e di altri servizi di trasporto. 8. METANODOTTO Decreto Ministeriale 24 ottobre Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l accumulo e l utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8 e successive modifiche ed integrazioni (D.M , , , , ). G.U. 15 gennaio 1985, supplemento ordinario n ELETTRODOTTO Decreto 29 maggio Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti G.U. n. 156 del 5 luglio 2008, supplemento ordinario n SERBATOIO D.P.R. n. 236 del 24 maggio Attuazione della Direttiva CEE numero 80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell articolo 15 della Legge 16 aprile 1987, n DISCARICA Decreto Legislativo 13 gennaio 2003, n. 36. Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti. (GU n. 59 del Supplemento Ordinario n. 40). Testo aggiornato, da ultimo, al D.L. 30 dicembre 2008, n. 208, pubblicato nella GU n. 304 del , convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 13 del 2009 (GU n. 49 del ). In vigore dal 27 marzo Distanza da centri e nuclei abitati FATTORE ESCLUDENTE Per le discariche di RSU, fascia di rispetto pari a 1000 mt. Per le discariche di rifiuti speciali, fascia di rispetto di almeno 200 mt. Distanza da funzioni sensibili: scuole, ospedali e altre strutture sensibili FATTORE ESCLUDENTE 1000 mt. 13/03/
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