I N D I C E INDICE DELLE FIGURE. Figura 3-1 Tratto di fiume Olona interessato dagli interventi di riqualificazione idraulica... 2 INDICE DELLE FOTO
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2 I N D I C E 1. PREMESSA NORMATIVA APPLICABILE LOCALIZZAZIONE DELL AREA DI INTERVENTO LE MATERIE IN SITU DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO E GESTIONE DELLE MATERIE CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE... 9 INDICE DELLE FIGURE Figura 3-1 Tratto di fiume Olona interessato dagli interventi di riqualificazione idraulica INDICE DELLE FOTO Foto 3-2 Fiume Olona in corrispondenza del Ponte via Ghisolfa e tratto di alveo a valle dello stesso Foto 3-4 Ramo sinistro del F.Olona monte del ponte di Via Mulino, visto dalla sponda destra... 3 Foto 3-5 Dettaglio delle sponde destra (a sinistra) e sinistra (a destra) del ponte di Via Mulino sul F.Olona visti da valle Foto 3-6 F. Olona area vecchi vecchio mulino... 4 Foto 3-7 Immissione T. Lura e T. Bozzente... 4 Foto 3-8 Tipologia di scogliere presenti lungo il tratto di fiume Olona a valle dell immissione del T. Lura Foto 3-9 Alveo fiume Olona nel comune di Pero a monte del ponte di via Risorgimento B RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE I
3 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 1. PREMESSA Il presente progetto definitivo riguarda il riordino idraulico, la riduzione del rischio idraulico, i possibili interventi di riqualificazione fluviale e sistemazione naturalistica e paesaggistica lungo il Fiume Olona nei tratti urbani di Rho e Pero - Interventi di sistemazione idraulica e riqualificazione del fiume Olona nel tratto urbano Rho (Lucernate) - Pero. Il presente progetto è stato definito in modo complementare e coordinato con altre iniziative sul Fiume Olona, sui corridoi ecologici e sulla rete di itinerari ciclo-pedonali, previste da altri Enti (Provincia di Milano, ERSAF, EXPO 2015, Fondazione Cariplo). Gli interventi previsti nel presente progetto definitivo, previsti e indicati come Priorità 1 nel progetto preliminare, si collocano come straordinari nell ambito degli interventi finora realizzati nel bacino del F.Olona in termini di riqualificazione fluviale, naturalistica e paesaggistica generale, pur con effetti di fattiva riduzione del rischio idraulico e di messa in sicurezza delle opere idrauliche esistenti. 2. NORMATIVA APPLICABILE Di seguito sono riportate le principali normative inerenti la gestione, la movimentazione ed il possibile riuso del materiale proveniente dalle operazioni di scavo D.Lgs. 22 del e s.m.i. (decreto Ronchi) Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio ; D.M. 471 del Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell art. 17 del D.lgs n. 22, e successive modificazioni ed integrazioni ; L. 443 del (legge Lunardi legge obiettivo) Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive ; L. 306 del (legge comunitaria 2003) Disposizioni per gli adempimenti degli obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alla Comunità europea A.P.A.T. Indirizzi guida per la gestione delle terre e rocce da scavo B RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 1
4 maggio 2005 Conferenza Provinciale per la gestione dei rifiuti verbale della seduta del 27/09/2005; D.Lgs. 152 del e smi Norme in materia ambientale ; D.M Semplificazione delle procedure amministrative relative alle rocce e terre da scavo provenienti da cantieri di piccole dimensioni la cui produzione non superi i mc di materiale, ai sensi dell art. 2666, comma 7, del Decreto legislativo n. 152 ; D.M. 107 del Criteri, procedure e modalità per il campionamento e l analisi delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell art. 186, comma 3, del Decreto legislativo n. 152 ; Decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del Territorio e del Mare 10 agosto 2012, n. 161 Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo. 3. LOCALIZZAZIONE DELL AREA DI INTERVENTO Gli interventi di sistemazione idraulica di cui trattasi andranno ad interessare il tratto di fiume Olona dalla ferrovia a Lucernate di Rho sino all inizio del tratto tombinato nel comune di Pero, per uno sviluppo complessivo di circa 4 km. Figura 3-1 Tratto di fiume Olona interessato dagli interventi di riqualificazione idraulica. B RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 2
5 Nel primo tratto, dal ponte di via Magenta fino al ponte di via Molino, il fiume Olona presenta una configurazione omogenea con un alveo a sezione trapezoidale più o meno regolare senza alcuna protezione del fondo e delle sponde. Su ambo i lati del suddetto tratto di fiume, le quote delle due sommità spondali risultano superiori a quelle del piano campagna laterale evitando, solo per eventi di piena con tempi di ritorno ridotti, il verificarsi di allagamenti nelle aree adiacenti. Foto 3-1 Fiume Olona in corrispondenza del Ponte via Ghisolfa e tratto di alveo a valle dello stesso. Circa 50 m a monte del ponte di via Molino risulta interrata la vecchia roggia molinara. Foto 3-2 Ramo sinistro del F.Olona monte del ponte di Via Mulino, visto dalla sponda destra B RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 3
6 Foto 3-3 Dettaglio delle sponde destra (a sinistra) e sinistra (a destra) del ponte di Via Mulino sul F.Olona visti da valle. Foto 3-4 F. Olona area vecchi vecchio mulino Immediatamente a valle del ponte di via San Martino confluisce nel fiume Olona il torrente Bozzente. Dopo il ponte di via Ghisolfa, confluisce nel fiume Olona il torrente Lura. A valle della suddetta confluenza l alveo, per uno sviluppo complessivo di circa 200 m, fino alla presa Olona 2, presenta sezione rettangolare di larghezza pari a 6 m, con sponde protette da scogliere verticali di massi incastrati. Foto 3-5 Immissione T. Lura e T. Bozzente. B RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 4
7 Foto 3-6 Tipologia di scogliere presenti lungo il tratto di fiume Olona a valle dell immissione del T. Lura. Dopo l attraversamento del canale scolmatore e del ponte dell autostrada E62, il fiume Olona entra nel comune di Pero. Il tratto in questione presenta, per la maggior parte del suo sviluppo, sezione irregolare di larghezza variabile, con evidenti fenomeni di erosione spondale sia in destra che in sinistra idraulica. Foto 3-7 Alveo fiume Olona nel comune di Pero a monte del ponte di via Risorgimento. B RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 5
8 4. LE MATERIE IN SITU La zona interessata dalle opere in progetto si colloca nella Pianura Padana centrosettentrionale ed è caratterizzata da terreni alluvionali e fluvioglaciali che la raccordano verso Nord alle Prealpi. In particolare, le relazioni geologiche e le tavole allegate, parte integrante dei documenti di piano dei PGT comunali, identificano le aree di interesse in termini litologici come caratterizzate dalla presenza di ghiaie medio grossolane, in matrice limoso sabbiosa con locali intercalazioni decimetrice limoso e argillose. Localmente, sono identificati in superficie limi sabbiosi debolmente argillosi. Le caratteristiche litologiche dei terreni descritti, e in particolare la presenza significativa della frazione a granulmetria più fine, comportano vincoli connessi sia alla modesta permeabilità dei terreni superficiali che determina pertanto uno scarso drenaggio e un limitato smaltimento delle acque piovane, sia alle caratteristiche scadenti dal punto di vista geotecnico che implicano una limitata capacità portante. Per la caratterizzazione geotecnica del terreno è stata consultata la documentazione riportata al capitolo 2.2 dove si fa riferimento a: n.2 sondaggi geognostici realizzati a carotaggio continuo in prossimità del fiume Olona tra via Tevere e via Olona, spinti rispettivamente a 13 e 10 m da p.c.; n.4 prove penetrometriche effettuate in località Lucernate in destra Olona, le prime due spinte fino a 15 m e le altre 2 fino a 7 m da p.c.; n.2 sondaggi geognostici realizzati a carotaggio continuo in prossimità del fiume Olona tra la via Molino Nuovo e la via San Martino spinti fino a 20 m da p.c.. Nella fattispecie, le sequenze stratigrafiche descritte in suddette relazioni, pur risultando mediamente simili dal punto di vista litologico, appaiono moderatamente disomogenee in termini di spessori delle unità, anche in conseguenza delle diverse ubicazioni più o meno distanti dal corso d acqua. Si ritiene necessario sottolineare che in tutti i punti di indagine sono stati rinvenuti livelli di limi argillosi, limi sabbiosi e di argilla, localmente anche con spessore significativo fino a quasi 4 metri B RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 6
9 5. DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO E GESTIONE DELLE MATERIE Come anticipato in premessa il presente progetto prevede una serie di interventi di riqualificazione idraulica che contribuiranno alla riqualificazione ad alla messa in sicurezza del tratto di fiume Olona in questione. Partendo dal ponte via Magenta, dove inizia il tratto interessato dagli interventi di riqualificazione in progetto, sono stati previsti i seguenti interventi: COMUNE DI RHO - Adeguamento dei rilevati arginali sia in sponda destra nel tratto che va dal ponte di via Magenta fino al ponte di via Molino con realizzazione di un percorso fruitivo in sommità dell argine; - Realizzazione di scogliera lungo la sponda destra del fiume Olona immediatamente a valle del ponte di via Molino; - Risagomatura della confluenza del T. Bozzente nel fiume Olona COMUNE DI PERO Realizzazione a valle dell attraversamento dei ponti dell autostrada E62 di un nuovo argine. Il suddetto argine che staccandosi dalla sponda sinistra del f. Olona, seguendo il percorso riportato nelle tavole di progetto si sviluppa all interno dell area ex villaggio TAV; Risagomatura e inalzamento del rilevato arginale in sponda destra, nel medesimo tratto. La sommità ad un quota superiore ai livelli di piena stimati, per eventi con tempo di ritorno pari a 100 anni, con un franco di sicurezza di 1 m. Sistemazione protezione delle sponde nel tratto dove il fiume Olona curva verso destra, a monte del ponte di via Risorgimento, In particolare, lungo l intero sviluppo della cura è prevista, in sponda destra, la realizzazione di una scogliera al fine di proteggere le abitazioni ubicate a ridosso della sponda. Sempre in sponda destra per la messa in sicurezza delle abitazioni precedentemente citate è necessaria la realizzazione di un innalzamento arginale della sponda. Anche in sponda sinistra è prevista la risagomatura della sponda con la realizzazione di un argine a prodezione dell area del parco di Pero. Oltre a quanto sopra riporatato, in diversi tratti del fiume Olona sono previsti interventi di pulizia dell alveo con rimozione della vegetazione e dei massi ciclopici che causano B RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 7
10 attualmente ostacolo al deflusso Come possibile desumere dalla breve descrizione è possibile suddividere gli interventi in progetto in tre principali tipologie. In particolare: - Interventi di pulizia e decesougliamente. Il materiale proveniente dalle suddette operazioni, data la tipologia dello stesso molto probabilmente non potrà in alcun modo essere riutilizzato per la realizzazione degli altri interventi in progetto e pertanto dovrà essere trasportato in discarica. Qualora possibile il materiale derivante dalla pulizia, sia terreno naturale, misto e alberature verrà appositamente separato e dove possibile riutilizzato nel cantiere. Quanto al legname in esubero questo, prima di essere conferito a discarica autorizzata, verrà messo nella disponibilità della Amministrazione Comunale previa autorizzazione della Stazione Appaltante per soddisfare eventuali necessità della popolazione; - Interventi di risagomatura arginale. Date le limitate operazioni di scavo previste quasi tutto il materiale necessario per la realizzazione dei rilevati arginali dovrà provenire da cave di prestito. Operazioni di scavo e significative movimentazioni di materiale sono previste solo per la risagomatura della confluenza del T. Bozzente. Da una prima stima dei volumi di scavo previsti si ritiene che la quasi totalità del materiale derivante dalle suddette operazioni potrà, in seguito ad un adeguata caratterizzazione, utilizzato per la risagomatura della confluenza stessa. L eventuale parte in eccedenza potrà essere utilizzata per altri interventi, accantonata comunque in luogo identificato dalla Amministrazione Comunale previa autorizzazione della Stazione Appaltante; - Interventi di protezione spondale. Il presente progetto prevede la realizzaizone di scogliere a protezione delle sponde lungo la sponda destra del f.olona, immediatamente a valle del ponte di via Molino, ma principalmente nel tratto di Pero a monte di via Risorgimento. Data la tipologia dell alveo e del materiale in situ, sopra brevemente descritta, non sono presenti materiali rocciosi in alveo che potrebbero essere movimentati ed utilizzati per la realizzazione delle scogliere. Pertanto i massi necessari per la realizzazione dei sistemi di protezione spondale dovranno provenire da cave di prestito. E stato stimato un volume di massi da trasportare in sito di circa 1400 mc. B RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 8
11 6. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE In base a quanto analizzato nella presente relazione gli interventi di sistemazione idraulica interessano una porzione marginale del territorio comunale; essi rientrano nel piano delle opere previste dal PAI e sono realizzate prevalentemente con tecniche di ingegneria naturalistica. Gli impatti sulla movimentazione delle materie in situ sono dovuti, oltre che alle operazioni di scavo previste per la risagomatura del Bozzente, al materiale necessario per l adeguamento dei rilevati arginali e la realizzazione dei tratti di scogliera in progetto che, seppur cercando di riutilizzare tutto il materiale inerte proveniente dalle operazioni di scavo e di pulizia dell alveo, dovrà provenire da cave di prestito. Milano, ottobre 2013 I PROGETTISTI Prof. Ing. Alessandro Paoletti Dott. Ing. Cristina Giuseppina Passoni B RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 9
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