ORTHOPTERA. Caratteristiche morfologiche generali. Apparato boccale masticatore
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- Gina Costanzo
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1 ORTHOPTERA
2 ORTHOPTERA Caratteristiche morfologiche generali Apparato boccale masticatore Zampe posteriori generalmente adatte al salto con femori robusti e tibie sviluppate Ali anteriori sclerificate strette e lunghe (tegmine). Ali posteriori ripiegate a ventaglio Addome con cerci e ovipositore presente più o meno sviluppato
3 ORTOTTERI Insetti fra i più noti, di dimensioni medie o grandi L'apparato boccale è sempre masticatore Il pronoto è espanso ai lati e talora presenta forma di sella. Le ali anteriori sono diritte e ispessite (tegmine), quelle posteriori sono espanse e ripiegate a ventaglio sotto le anteriori Le zampe posteriori sono saltatorie (tranne rare eccezioni) per il forte sviluppo del femore e della tibia che presenta spine per aumentare l elasticità. Presenza di organi uditivi e stridulatori Istinto gregario e polimorfismo ambientale Lo sviluppo è eterometabolico paurometabolico (con 3 stadi neanidali e 2 ninfali) pseudoametabolico nelle specie attere
4 Ensifera (grilli) Antenne ed ovipositore molto lunghi ovopositore grillo Il grillotalpa è dotato di zampe anteriori fossorie grillotalpa
5 Caelifera (cavallette) Antenne ed ovopositore brevi
6 CLASSIFICAZIONE L ordine è diviso in due sottordini: Ensiferi: Antenne ed ovipositore molto lunghi con poche eccezioni (Grillotalpa), stridulazione ottenuta per sfregamento delle tegmine organo uditivo situato sulle tibie delle zampe anteriori Ovideposizione di uova singole Regime alimentare onnivoro (frequentemente carnivori) Celiferi: antenne ed ovipositore brevi. Stridulazione ottenuta per sfregamento dei femori contro le tegmine. Organo uditivo sito ai lati del primo urite Ovideposizione di uova in ooteche nel terreno Regime alimentare onnivoro (prevalenza della fitofagia) Possono comparire in gran numero (orde), soprattutto se in grado di differenziare una fase con istinto gregario e migratorio.
7 Polimorfismo ambientale In alcune specie si ha l istinto gregario e comportamento migratorio con presenza di individui della fase solitaria e di quella gregaria (in aggiunta a forme di transizione) con caratteri morfo-fisiologici distinti (Polimorfismo ambientale) Le condizioni ambientali inducono il passaggio alla fase gregaria attraverso lo stimolo alla produzione di un feromone gregarizzante (locustolo) con effetto primer (stimola l avvicinamento fra gli individui) e releaser (passaggio alla forma gregaria) Le forme gregarie presentano: Metabolismo più elevato Morfologia più robusta e colore più scuro Tendenza al volo e ovideposizione simultanea Deposizione di un minor numero di uova di maggiori dimensioni E un polimorfismo adattativo che consente di affrontare condizioni ambientali sfavorevoli e colonizzare più efficacemente nuove aree anche a migliaia di Km di distanza
8 locusta Attraverso forme intermedie forma gregaria forma solitaria Sciame di cavallette
9 LEPIDOPTERA
10 LEPIDOPTERA Caratteristiche morfologiche generali Adulti con apparato boccale Lambente-succhiatore Ali ricoperte di squame Larve con apparato boccale masticatore polipode o eruciformi
11 LEPIDOTTERI Importante e vasto ordine di Insetti olometaboli ( specie) di dimensioni variabilissime (pochi mm-30 cm). Ali membranose fittamente ricoperte di squame embricate tenute a tetto o in orizzontale (farfalle notturne) o verticalmente (farfalle diurne) L'apparato boccale generalmente di tipo lambente-succhiatore, ma nei gruppi più primitivi di tipo masticatore
12 galee APPARATO BOCCALE Enorme riduzione delle mandibole, nonché dei palpi e lobi interni delle mascelle. Per contro i lobi esterni delle mascelle (galee) vanno incontro ad un enorme sviluppo allungandosi notevolmente. Le galee si accostano fra loro sul lato concavo formando un canale alimentare attraverso il quale sono aspirati i liquidi zuccherini di cui si nutrono. Questa struttura, chiamata spiritromba, tenuta arrotolata allo stato di riposo può distendersi, raggiungendo anche lunghezze notevoli a seconda della specie, per l immissione di emolinfa. Nella cavità delle galee corrono muscoli, un nervo e una trachea.
13 ACCOPPIAMENTO Nei lepidotteri i fermoni giocano un ruolo fondamentale e ben studiato nell incontro fra sessi. Le femmine vergini, soprattutto nelle specie notturne e crepuscolari, emettono potenti feromoni sessuali aggreganti recepiti da sensilli per i feromoni siti sulle antenne dei maschi. Una volta attirati i maschi possono produrre a loro volta sostanze afrodisiache (ad esempio da vistose strutture ghiadolari addominali, detti coremata). Queste sostanze possono anche fungere da antiafrodisiaci nei confronti dia altri maschi
14 UOVA Le uova, mai deposte all interno dei tessuti vegetali, sono incollate al substrato grazie al secreto delle ghiandole colleteriche. Possono essere dritte o appiattite (uovo lenticolare), essere esposte o protette da squame. Possono essere deposte isolatamente o in ovature, in quest ultimo caso quando si tratti di uova appiattite si parla di ooplacche
15 SVILUPPO Sviluppo olometabolo Larve dotate di apparato boccale masticatore associato a ghiandole sericipare. Larve eruciformi munite di pseudozampe agli uriti III-VI e X (fanno eccezione i Geometridi) Lo stadio intermedio, detto crisalide, è u n a p u p a generalmente obtecta (appendici incollate), libera (anoica) o protetta da un bozzolo sericeo (evoica)
16 DANNI Danni diretti sull organo commerciabile (es. bacca, foglia) o indiretto per la riduzione della superficie fogliare (da fitofagi esterni o da fillominatori) o stroncatura della pianta per erosioni al colletto. Comune lo sviluppo all interno dei fusti e organi sotterranei
17 Gelechidae Gruppo di lepidotteri di piccole dimensioni caratterizzati da ali anteriori lanceolate ali posteriori subtrapezoidali, muniti di un apice ed in genere una lunga frangia. Hanno costumi endofagi.
18 Tortricidae Gruppo di lepidotteri caratterizzati da ali anteriori subtrapezoidali, con margine costale concavo. Uova appiattite deposte spesso in ooplacche embricate. Sono i microlepidotteri di maggior interesse agrario con attacchi di tipo erosioni esterne (ricamatrici) o gallerie (minatori)
19 Gruppo di lepidotteri di medie dimensioni caratterizzati da ali anteriori subtriangolari, tenute aperte allo stato di riposo. Antenne maschili frequentemente pettinate. Dimorfismo sessuale più o meno spinto. Larve con pseudozampe presenti solo agli uriti VI e X e pertanto costrette a spostarsi con un tipico movimento di inarcamento del corpo. Adulti a costumi crepuscolari. Vastissimo gruppo a preminente interesse forestale Geometridae
20 Nottuidae Vasto gruppo di lepidotteri di dimensioni mediograndi di notevole importanza agraria. Ali triangolari con macchie e linee ondulate caratteristiche. Uova subsferiche con tipica scultura a carene, deposte spesso in gruppo. Costumi tanto degli adulti che delle larve notturni o crepuscolari. Le larve possono compiere movimenti in massa. Le larve impupano nel terreno in celle terrose più o meno robuste. campo distale campo mediano campo basale cunei Reniforme ocellare claviforme
21 In base al comportamento dei bruchi si possono distinguere i seguenti gruppi di nottue: Agriotes Specie a costumi terricoli Passano gran parte del tempo nel terreno erodendo il colletto e foglie basali Specie fogliari Si nutrono a carico degli elementi dell apparato epigeo erodendo le foglie dall esterno ed i frutti, in cui possono penetrare Mamestra Specie minatrici Vivono nel fusto delle piante attaccate Gortyna
22 Piraloidea Vasto gruppo di lepidotteri di dimensioni piccole e medie di enorme importanza per le derrate. Ali triangolari a base stretta. Uova appiattite. Frequente dimorfismo sessuale. Cossidae Lepidotteri di medie e grandi dimensioni. Le larve si comportano da xilofaghe piralide
23 Sphingidae Lepidotteri di dimensioni mediograndie, robuste. Ali anteriori lunghe e strette, ali posteriori tondeggianti. Bruchi carnosi con un processo sull VIII urite, spesso con atteggiamento terrifico rafforzato da macchie ocellari. Forti volatori capaci di grandi migrazioni in sciami. Costumi crepuscolari.
24 Nimphalidae Lepidotteri diurni di medie dimensioni. Presentano ali dai margini dentellati e con colorazioni vistose alla pagine superiore. I bruchi posseggono spesso colori vivaci e sono provviste di setole su processi spinosi. Le crisalidi libere (anoiche) rimangono appese a testa in giù a mezzo del cremaster
25 Pieridae Lepidotteri diurni di medie dimensioni. Presentano ali dai margini interi e colorazioni chiare. I bruchi posseggono spesso colori vivaci. Le crisalidi libere (anoiche) si agganciano al supporto grazie ad un filo di seta a cintura (crisalidi cingulate o succinte)
26 COLEOPTERA
27 COLEOPTERA Caratteristiche morfologiche generali Adulti con apparato boccale masticatore Ali anteriori molto sclerotizzate (elitre), così come gran parte dell esoscheletro Larve con apparato boccale masticatore oligopode o apode
28 COLEOTTERI corsaletto scutello 0,5 mm L ordine di Insetti più vasto ( specie) di dimensioni variabilissime (frazioni di mm-15 cm). Ali anteriori sclerificate (elitre) che proteggono le ali posteriori membranose. In alcuni casi possono saldarsi fra loro. Torace visibile solo a livello del protorace (corsaletto) e scutello del mesotorace L'apparato boccale è di tipo masticatore, sia negli adulti che nelle larve
29 SVILUPPO Le uova, di forma varia sono deposte isolatamente o in gruppi (ovature), in alcuni casi all interno dei tessuti vegetali con l aiuto dell apparato boccale. Le larve assumono forme diverse, riconducibili però al tipo di larva oligopoda o apoda. Lo sviluppo è olometabolico con alcune varianti (cripto- e ipermetabolia). Le pupe sono exarate e spesso protette da bozzoli sericei o spoglie dell ultima età larvale. In alcuni casi formano bozzoli con residui vegetali o cellette terrose
30 CHRYSOMELIDAE Vasta famiglia comprendente specie di dimensioni variabili (1-20 mm) con corpo emisferico od allungato dai colori spesso vivaci. Le larve (larve campodeiformi), provviste di sole zampe toraciche, hanno corpo molle spesso gibboso, talvolta ricoperte da processi spiniformi Le larve sono fitofaghe a spese degli organi epigei o ipogei.
31 ELATERIDAE Famiglia caratterizzata da forme allungate e capacità di compiere dei salti per il movimento a scatto del pronoto se disposti sul dorso (click-beetle). Le larve (note comunemente come ferretti) sono subcilindriche a tegumento sclerificato e lucido, con segmenti molto evidenti, provviste delle sole zampe toraciche (larve elateriformi). Le specie di interesse agrario hanno larve che vivono nel terreno erodendo radici ed organi sotterranei. Hanno cicli lunghi (2-4 anni).
32 CURCULIONIDAE Famiglia caratterizzata dal capo che si prolunga anteriormente in una struttura detto rostro al termine della quale ci sono le piccole mandibole. Con le mandibole le femmine ovideponenti praticano minute erosioni nei tessuti vegetali in cui sono deposte le uova. Le larve apode eucefale vivono da endofagi in steli o frutti e talvolta causano ipertrofie
33 SCARABAEIDAE Insetti dal corpo tozzo e robusto anche di grosse dimensioni nelle specie tropicali. Ultimo urotergite ispessito a formare il pigidio, spesso non ricoperto dalle elitre. Le larve oligopode dal grosso capo sclerificato e dalla forma a C (larve scarabeformi). Le forme fitofaghe vivono nel terreno, comportandosi da rizofaghe. Cicli lunghi, spesso poliennali
34 DIPTERA
35 DIPTERA Caratteristiche morfologiche generali Adulti con apparato boccale pungente-succhiatore o lambente-succhiatore Ali anteriori membranose Ali posteriori ridotte (Bilancieri) Larve apode eucefale con apparato boccale boccale masticatore oppure apode microcefale con apparato boccale lacerante
36 DITTERI Importante e vasto ordine di Insetti olometaboli ( specie) di dimensioni piccole e medie, capaci di colonizzare gli ambienti più estremi Ali anteriori membranose Ali posteriore ridotte (bilancieri), organi di stabilizzazione dl volo Apparato boccale di tipo pungentesucchiatore (formato dall allungamento di labbro superiore, ipofaringe, mandibole e mascelle, accolte dal labbro inferiore) o lambente-succhiatore (formato dal solo labbro inferiore)
37 DITTERI NEMATOCERA Aspetto di zanzara Antenne allungate. Larve apode eucefale con Apparato boccale masticatore Pupe obtecte BRACHYCERA Aspetto di mosca Antenne brevi. Larve apode spesso microcefale con apparato boccale ridotto ad una struttura lacerante (scheletro cefalo-faringeo) Pupe exarate racchiuse nella spoglia sclerificata della larva di ultima età che forma un pupario (p. coartata)
38 TIPULIDAE Insetti di dimensioni medie, adulti simili a grosse zanzare. Larve eucefale di colore grigio, terricole e a regime dietetico fitofago BIBIONIDAE Insetti di dimensioni medie, adulti femminili rossastri. Larve terricole, eucefale con costumi gregari e attitudine alla rizofagia spinta
39 AGROMYZIDAE Insetti di piccole dimensioni (2 mm). Le femmine depongono con un ovipositore di sostituzione, derivato dall ultimo urite, le uova nel parenchima fogliare. Le larve si comportano da fillominatrici. L ovipositore è utilizzato dagli adulti anche per praticare ferite di alimentazione, da cui fuoriesce la linfa assunta dall adulto.
40 ANTHOMYIIDAE Adulti simili a piccole mosche, frequentanti i fiori. Le larve delle specie sono minatrici di steli, foglie e radici
41 EFFETTI DEL TIPO DI ALIMENTAZIONE SULLA RISPOSTA DELLA PIANTA INSETTI MASTICATORI Gli Insetti masticatori inducono nella pianta attaccata una serie di reazioni sistemiche che culminano nella produzione di metaboliti primari (inibitori della proteasi) o secondari (terpenoidi, glucosidi) insetticidi o attrattivi nei confronti degli antagonisti (terpenoidi volatili), soprattutto attraverso la via dell acido giasmonico.
42 Secrezioni orali di alcuni insetti masticatori sono stati trovati degli elicitori di questa risposta La volicitina (coniugato di acidi grassi-aminoacidi), prodotta da Spodoptera exigua induce una risposta mediata dall acido giasmonico in plantule di mais (produzione di terpenoidi volatili, inibitori delle proteasi) La celiferina (acidi grassi solforati) identificata nelle secrezioni orali di Shistocerca americana induce produzione di terpenoidi
43 INSETTI FITOMIZI In alcuni insetti fitomizi (Bemisia tabaci, alcuni afidi) è stato dimostrato che gli elicitori (probabilmente pectinasi e perossidasi) inducono una reazione diversa, attivando risposte di difesa simili a quelle indotte dai patogeni, mediate dall acido salicilico. Tali insetti non sono però sensibili alle sostanze prodotte,. Attraverso tale strategia gli i fitomizi sembrano in grado di modulare negativamente la risposta mediata dall acido giasmonico
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