Una bambina con ipertransaminasemia e stato soporoso. Terapia Intensiva Pediatrica Policlinico Umberto I, Roma

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Una bambina con ipertransaminasemia e stato soporoso. Terapia Intensiva Pediatrica Policlinico Umberto I, Roma"

Transcript

1 Una bambina con ipertransaminasemia e stato soporoso Terapia Intensiva Pediatrica Policlinico Umberto I, Roma

2 ANAMNESI REMOTA Martina F. Nata da genitori non consanguinei, TC d urgenza per sofferenza fetale alla 38^ sett., gravidanza complicata da gestosi e sindrome HELLP* Allattamento con latte artificiale fin dalla nascita e svezzamento al 6 mese 1 mese e mezzo prima del ricovero, avvenuto all età di 7 mesi, la b.na ha presentato un episodio di IVU trattato con Bactrim, a seguito del quale sono comparsi vomito, diarrea, ipertransaminasemia e progressivamemente stato soporoso e ipotonia. Per il persistere della ipertransaminasemia e dello stato soporoso veniva ricoverata presso il nostro reparto di Malattie Infettive e due giorni dopo in TIP per il peggioramento delle condizioni generali. * H :emolisi, EL : Elevated Liver (enzymes) ed LP : Low Platelets (count)

3 DECORSO DURANTE IL RICOVERO All ingresso Peso corporeo 7,680 kg. Nulla da segnalare all EO. Lieve alterazione prove di coagulazione, transaminasi e bilirubina totale e diretta Infettivologia Metabolismo Neurologia - sierologia per epatite A,B,C, EBV, CMV, Toxo negativa - esame chimico e batterioscopico del liquor negativo - CMV DNA, EBV DNA, HSV1 e 2 DNA, HHV 6 DNA, HVZV DNA nel liquor negativi - acidi organici nelle urine positivo per acido piruvico, adipico, suberico e sebacico - Glicemia: Ipoglicemia non chetotica - Dosaggio delle acilcarnitine su spot ematico: positivo per le acilcarnitine C14OH, C14:1, C14:2, C16OH, C16:1, C16:1OH, C18OH, C18:1, C18:1OH. - ammoniemia nella norma - acido lattico nel liquor e nel siero nella norma - EEG: nella norma - Esame neurologico: ipotonia, lieve irritabilità, assenza di deficit focali

4 ANDAMENTO ACIL CARNITINE SU SPOT EMATICO

5 LCHAD: dosaggio acilcarnitine e genetica Marcatore I: 3-OH-Esadecenoilcarnitina C16OH m/z 472 Marcatori II:3-OH-Octadecenoilcarnitina C18:1 OH m/z 498, 3-OH Octadecanoilcarnitina C18OH m/z 500 Indagine genetica: gene analizzato HADHA mutazione paterna E510Q materna R291X C16OH C18OH

6 Diagnosi Deficit della beta ossidazione degli acidi grassi a catena lunga

7 ESAMI STRUMENTALI DURANTE IL RICOVERO ECOEPATICA: fegato aumentato di volume e addensato. ECOCARDIOGRAMMA: camere cardiache nei limiti della norma; setto interventricolare ispessito (7mm); buona la cinesi ventricolare globale; lieve alterazione della funzione diastolica del ventricolo sn; lieve insufficienza mitralica.

8 II RICOVERO La b.na giunge di nuovo alla nostra osservazione per febbre (38 C) e tosse abbaiante, tirage e cornage. Progressiva riduzione di coscienza. Infusione per via venosa periferica di soluzione glucosata al 10% + NaCl e KCl (glucosio 10 mg/kg/ min) Boli di Insulina Carnitene

9 CONCLUSIONI Esordio tardivo (7-12 mesi) Fattori scatenanti stress catabolico di natura infettiva, esercizio prolungato digiuno ed Manifestazione cliniche: neurologiche ipotonia e stato soporoso cardiache cardiomiopatia ipertrofica e aritmie muscolari rabdomiolisi

10 DEFICIT DI β OSSIDAZIONE DEGLI ACIDI GRASSI

11 Gli acidi grassi rappresentano uno dei principali substrati energetici per l organismo. In condizioni di digiuno prolungato o di esercizio fisico vengono liberati dal tessuto adiposo sotto forma di acidi grassi non esterificati e trasportati nelle sedi di utilizzazione: il muscolo cardiaco, il muscolo scheletrico e il fegato. I primi due ossidano gli acidi grassi con formazione di CO 2 e H 2 O, il fegato invece, oltre a fornire substrato per la gluconeogenesi e l ureagenesi, è la sede di produzione dei corpi chetonici.

12 Gli acidi grassi, composti da una catena lineare a numero pari di atomi di carbonio, una volta liberati dal tessuto adiposo e trasportati nel citoplasma delle cellule epatiche e muscolari vengono attivati sotto forma di esteri del coenzima A. Tramite il ciclo della carnitina attraversano le membrane mitocondriali dove entrano nella spirale ossidativa (ciclo della β ossidazione) che ad ogni ciclo accorcia la catena carboniosa di due atomi di carbonio con formazione di acetil- CoA.

13 Gli elettroni liberatisi durante il ciclo ossidativo vengono trasferiti alla catena respiratoria mitocondriale per la formazione dell ATP utilizzando sistemi FAD- e NADdipendenti (trasporto elettronico). L acetil-coa prodotto al termine della beta ossidazione è utilizzato nel fegato per la sintesi dei corpi chetonici (3- idrossibutirrato e acetoacetato) mentre nel tessuto muscolare entra direttamente nel ciclo degli acidi tricarbossilici con liberazione di CO 2 e H 2 O e formazione di ATP.

14 CICLO DELLA BETA OSSIDAZIONE 4 successivi passaggi enzimatici permettono il progressivo accorciamento della catena carboniosa degli acidi grassi, attivati come esteri del coenzima-a, per la produzione dell acetil-coa. La prima tappa ossidazione dell acido grasso con formazione di un doppio legame ad opera di deidrogenasi FAD dipendenti; a seconda della lunghezza dell acido grasso, intervengono quattro specifici isoenzimi (VLCAD, MCAD, SCAD). Le tre tappe successive sono mediate dalla acil-coa idratasi, dalla 3- idrossiacil-coa deidrogenasi e dalla 3-chetoacil-CoA tiolasi; il ciclo ossidativo si ripete in maniera spiraliforme fino alla completa trasformazione dell acido grasso in acetil-coa. gli acidi grassi a catena media e corta non necessitano per il loro ingresso all interno dei mitocondri del sistema attivo di trasporto operato dalla carnitina.

15

16 EPIDEMIOLOGIA E CLINICA Incidenza: malattie rare (1: : ) I disordini più frequenti sono quelli a catena media e a catena lunga Più di 20 difetti enzimatici identificati nell uomo Manifestazioni cliniche caratteristiche e comuni alla maggior parte di tali malattie sono: - l ipoglicemia ipochetotica - le epatopatie acute a tipo sindrome di Reye - la cardiomiopatia, aritmie e miopatie con rabdomiolisi - l emoglobinuria intermittente - astenia, ipotonia - neuropatia periferica Gli episodi critici sono indotti dal digiuno, dall esercizio prolungato o da stress catabolici di natura infettiva.

17 QUADRI CLINICI Le manifestazioni cliniche insorgono generalmente dopo il 2-3 mese di vita quando aumenta il periodo di digiuno (per riduzione del numero dei pasti) e iniziano i primi episodi di febbre. L esordio è generalmente con vomito e letargia, accompagnati da ipoglicemia, iperammoniemia e bassi livelli di chetoni urinari e plasmatici. Ci può essere un certo grado di acidosi metabolica. Quadri particolari Drammatico, acuto encefalite: ricovero ICU Ipoglicemia ricorrente con segni di epatopatia a veloce risoluzione con infusione di glucosata (importante stick urine) Cardiomiopatia ipertrofica, aritmie e problemi muscolari Morte improvvisa

18 MONITORAGGIO QUADRO CLINICO ipotonia, epatomegalia, reattività ESAMI CHIMICO - LABORATORISTICI: glicemia, ammoniemia (deficit energetico epatico) CK, transaminasi (danno muscolare) FFA a digiuno (misura della lipolisi) carnitina e acilcarnitine acidi grassi frazionati aciduria dicarbossilica

19 DIAGNOSI (1) L analisi dei metaboliti è basata, nella fase di acuzie, sugli acidi organici (urinari e plasmatici) e sul dosaggio della carnitina plasmatica in combinazione con lo studio dei vari componenti della frazione esterificata (acilcarnitine). Nel deficit di VLCAD è presente una aciduria mono- e dicarbossilica a catena lunga. Lo studio degli esteri della carnitina mostra generalmente livelli diminuiti di acetilcarnitina con presenza di metaboliti caratteristici quali la tetradecenoil- (C14) nel deficit di VLCAD. Gli studi funzionali in vivo si basano sul test da digiuno, eventualmente in combinazione con un carico orale di acidi grassi (a catena media o lunga) ipoglicemia con ridotta o assente produzione di corpi chetonici, il livello degli acidi grassi liberi (NEFA) risulta invece aumentato.

20 DIAGNOSI (2) Gli studi funzionali in vitro comprendono la valutazione della capacità ossidativa delle cellule per substrati specifici; si effettuano su linfociti o fibroblasti utilizzando come substrati acidi grassi marcati di differente lunghezza. Le indagini enzimatiche sono indispensabili per la conferma diagnostica dei vari difetti biochimici, vengono generalmente svolti su fibroblasti o su linfoblasti. La precisa definizione del difetto enzimatico è indispensabile per il consiglio genetico e la diagnosi prenatale. Gli studi di genetica molecolare hanno recentemente permesso una migliore conoscenza dei meccanismi fisiopatologici delle singole malattie; oltre all interesse di tipo scientifico, tali indagini hanno permesso di identificare la presenza di mutazioni più frequenti.

21 Trattamento Glucosio 10% da 1 a 5 volte il normale mantenimento Supplementazione con carnitina negli episodi acuti. Riposo Prevenzione: dieta povera di grassi e ricca di carboidrati. Evitare il digiuno prolungato e l esercizio fisico eccessivo. Supplementazione con MCT.

22

23 Per approfondimenti Fatty Acid Oxidation

24 A 16-C fatty acid with numbering conventions is shown. Most naturally occurring fatty acids have an even number of carbon atoms. The pathway for catabolism of fatty acids is referred to as the β-oxidation pathway, because oxidation occurs at the β-carbon (C-3).

25 Triacylglycerols (triglycerides) are the most abundant dietary lipids. Each triacylglycerol has a glycerol backbone to which are esterified 3 fatty acids Most triacylglycerols are mixed. The 3 fatty acids differ in chain length & number of double bonds.

26 Lipases hydrolyze triacylglycerols, releasing 1 fatty acid at a time, yielding diacylglycerols, & eventually glycerol.

27 Free fatty acids, which in solution have detergent properties, are transported in the blood bound to albumin, a serum protein produced by the liver. Several proteins have been identified that facilitate transport of long chain fatty acids into cells, including the plasma membrane protein CD36.

28 Fatty acid activation: Fatty acids must be esterified to Coenzyme A before they can undergo oxidative degradation, be utilized for synthesis of complex lipids, or be attached to proteins as lipid anchors. Acyl-CoA Synthases (Thiokinases) of ER & outer mitochondrial membranes catalyze activation of long chain fatty acids, esterifying them to coenzyme A. This process is ATP-dependent, & occurs in 2 steps. There are different Acyl-CoA Synthases for fatty acids of different chain lengths.

29 Summary of fatty aid activation: fatty acid + ATP + HS-CoA acyl-coa + AMP + 2 P i

30 β-oxidation pathway: Fatty acids are degraded in the mitochondrial matrix via the β-oxidation Pathway. For most steps of the pathway there are multiple enzymes specific for particular fatty acid chain lengths.

31 Many of the constituent enzymes are soluble proteins located in the mitochondrial matrix. But enzymes specific for very long chain fatty acids are associated with the inner membrane, facing the matrix. Fatty acyl-coa formed outside can pass through the outer mitochondrial membrane (which has large VDAC channels), but cannot penetrate the inner membrane.

32 Transfer of the fatty acid moiety across the mitochondrial inner membrane involves carnitine. First step Carnitine Palmitoyl Transferases catalyzes transfer of a fatty acid between the thiol of Coenzyme A and the hydroxyl on carnitine.

33 Carnitine-mediated transfer of the fatty acyl moiety into the mitochondrial matrix is a 3-step process: 1. Carnitine Palmitoyl Transferase I, an enzyme on the cytosolic surface of the outer mitochondrial membrane, transfers a fatty acid from CoA to the OH on carnitine. 2. An antiporter in the inner mitochondrial membrane mediates exchange of carnitine for acylcarnitine.

34 3. Carnitine Palmitoyl Transferase II, an enzyme within the matrix, transfers the fatty acid from carnitine to CoA. (Carnitine exits the matrix in step 2.) The fatty acid is now esterified to CoA in the matrix.

35 β-oxidation Pathway: Step 1. Acyl-CoA Dehydrogenase catalyzes oxidation of the fatty acid moiety of acyl-coa to produce a double bond between carbon atoms 2 & 3. There are different Acyl-CoA Dehydrogenases for short (4-6 C), medium (6-10 C), long and very long (12-18 C) chain fatty acids. Very Long Chain Acyl-CoA Dehydrogenase is bound to the inner mitochondrial membrane. The others are soluble enzymes located in the mitochondrial matrix.

36 Step 2. Enoyl-CoA Hydratase catalyzes stereospecific hydration of the trans double bond produced in the 1st step, yielding L-hydroxyacyl- Coenzyme A.

37 Step 3. Hydroxyacyl-CoA Dehydrogenase catalyzes oxidation of the hydroxyl in the β position (C3) to a ketone. NAD + is the electron acceptor.

38 Step 4. β-ketothiolase catalyzes thiolytic cleavage. A cysteine S attacks the β-keto C. Acetyl-CoA is released, leaving the fatty acyl moiety in thioester linkage to the cysteine thiol. The thiol of HSCoA displaces the cysteine thiol, yielding fatty acyl-coa (2 C less).

39 A membrane-bound trifunctional protein complex with two subunit types expresses the enzyme activities for steps 2-4 of the β-oxidation pathway for long chain fatty acids. Equivalent enzymes for shorter chain fatty acids are soluble proteins of the mitochondrial matrix.

40 Summary of one round of the β-oxidation pathway: fatty acyl-coa + FAD + NAD + + HS-CoA fatty acyl-coa (2 C less) + FADH 2 + NADH + H + The β-oxidation pathway is cyclic. + acetyl-coa The product, 2 carbons shorter, is the input to another round of the pathway. If, as is usually the case, the fatty acid contains an even number of C atoms, in the final reaction cycle butyryl-coa is converted to 2 copies of acetyl-coa.

41 Acetyl-CoA can enter Krebs cycle, yielding additional NADH, FADH 2, and ATP. Fatty acid oxidation is a major source of cell ATP.

42 Human genetic diseases have been identified that involve mutations in: the plasma membrane fatty acid transporter CD36 Carnitine Palmitoyltransferases I & II (required for transfer of fatty acids into mitochondria) Acyl-CoA Dehydrogenases for various chain lengths of fatty acids Hydroxyacyl-CoA Dehydrogenases for medium & short chain length fatty acids Medium Chain β-ketothiolase the trifunctional protein complex Electron Transfer Flavoprotein (ETF).

43 Human genetic diseases: Symptoms vary depending on the specific genetic defect but may include: hypoglycemia and failure to increase ketone body production during fasting fatty degeneration of the liver heart and/or skeletal muscle defects maternal complications of pregnancy sudden infant death (SIDS). Hereditary deficiency of Medium Chain Acyl-CoA Dehydrogenase (MCAD), the most common genetic disease relating to fatty acid catabolism, has been linked to SIDS.

44 The reactions presented accomplish catabolism of a fatty acid with an even number of C atoms & no double bonds. Additional enzymes deal with catabolism of fatty acids with an odd number of C atoms or with double bonds. The final round of β-oxidation of a fatty acid with an odd number of C atoms yields acetyl-coa & propionyl-coa. Propionyl-CoA is converted to the Krebs cycle intermediate succinyl-coa, by a pathway involving vitamin B 12.

45 β-oxidation of very long-chain fatty acids also occurs within peroxisomes.

46 Serious genetic diseases are associated with defects in or deficiency of enzymes of the peroxisomal β-oxidation system. Peroxisomes also contain enzymes for an essential α-oxidation pathway that degrades fatty acids having methyl branches, such as phytanic acid, a breakdown product of chlorophyll.

47 During fasting or carbohydrate starvation, oxaloacetate is depleted in liver due to gluconeogenesis. This impedes entry of acetyl-coa into Krebs cycle. Acetyl-CoA in liver mitochondria is converted then to ketone bodies, acetoacetate & β-hydroxybutyrate.

48 Ketone body synthesis: β-ketothiolase. The final step of the β- oxidation pathway runs backward. HMG-CoA Synthase catalyzes condensation with a 3 rd acetate moiety (from acetyl-coa). HMG-CoA Lyase cleaves HMG-CoA to yield acetoacetate & acetyl-coa.

49 β-hydroxybutyrate Dehydrogenase catalyzes reversible interconversion of the ketone bodies acetoacetate & β-hydroxybutyrate. Ketone bodies are transported in the blood to other cells, where they are converted back to acetyl-coa for catabolism in Krebs cycle, to generate ATP. While ketone bodies thus function as an alternative fuel, amino acids must be degraded to supply input to gluconeogenesis when hypoglycemia occurs, since acetate cannot be converted to glucose.

Trattamento dietetico dei difetti della Beta ossidazione mitocondriale

Trattamento dietetico dei difetti della Beta ossidazione mitocondriale Trattamento dietetico dei difetti della Beta ossidazione mitocondriale R.Parini, A.Pozzoli, G.Sersale, F.Furlan Centro per le Malattie metaboliche dell Infanzia, Az Osp.S.Gerardo, Monza Difetti della Beta

Dettagli

Cap.21 CATABOLISMO DEI LIPIDI

Cap.21 CATABOLISMO DEI LIPIDI Cap.21 CATABOLISMO DEI LIPIDI Glucosio= forma di energia immediatamente disponibile LIPIDI= Deposito energetico utilizzabile da tutti i tessuti, tranne cervello e globuli rossi Rispetto ai carboidrati,

Dettagli

I LIPIDI. Circa il 95% dei lipidi introdotti con la dieta è rappresentato da trigliceridi

I LIPIDI. Circa il 95% dei lipidi introdotti con la dieta è rappresentato da trigliceridi Metabolismo Lipidi I LIPIDI Circa il 95% dei lipidi introdotti con la dieta è rappresentato da trigliceridi In media il 40% o anche più dell energia richiesta giornalmente dall uomo nei paesi industrializzati

Dettagli

BETA OSSIDAZIONE DEGLI ACIDI GRASSI

BETA OSSIDAZIONE DEGLI ACIDI GRASSI Mitocondri SEMINARIO BETA OSSIDAZIONE DEGLI ACIDI GRASSI http://oregonstate.edu/instruct/bb350/textmaterials/21/slide08.jpg 1 Acidi grassi [1] Sono le principali fonti di energia per alcuni tessuti (es.

Dettagli

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction Muscolo cardiaco Le fibrocellule cardiache sono simili alle fibrocellule muscolari di tipo I (fibre rosse), ma si differenziano, infatti: Sono più piccole Non sono polinucleate Minor massa fibrillare (50%

Dettagli

IL TESSUTO ADIPOSO La funzione del tessuto adiposo, che è costituito da adipociti, è quella di garantire all organismo animale una riserva di

IL TESSUTO ADIPOSO La funzione del tessuto adiposo, che è costituito da adipociti, è quella di garantire all organismo animale una riserva di IL TESSUTO ADIPOSO La funzione del tessuto adiposo, che è costituito da adipociti, è quella di garantire all organismo animale una riserva di energia, prontamente disponibile quando l organismo ne ha bisogno.

Dettagli

Idratazione (introduciamo un gruppo OH sul Cβ) per mezzo della enoil-coa idratasi

Idratazione (introduciamo un gruppo OH sul Cβ) per mezzo della enoil-coa idratasi β-ossidazione di un Ac. Grasso Saturo con n PARI di atomi di carbonio Deidrogenazione FAD-dipendente del legame Cα- Cβ per mezzo della Acil-CoA deidrogenasi che è legata alla membrana mitocondriale interna)

Dettagli

G i l i A ut u otro r fi G i l i E t E ero r tro r fi I F ototro r fi I C he h mo m tro r fi i us u a s no C e h moete t ro r tr t o r fi

G i l i A ut u otro r fi G i l i E t E ero r tro r fi I F ototro r fi I C he h mo m tro r fi i us u a s no C e h moete t ro r tr t o r fi Organismi differenti utilizzano differenti modalità per ottenere carbonio ed energia: carbonio: Gli Autotrofi usano CO 2 Gli Eterotrofi usano carbonio organico energia: I Fototrofi usano la luce I Chemotrofi

Dettagli

I Lincei per una nuova didattica nella Scuola: una rete nazionale Polo di Brescia

I Lincei per una nuova didattica nella Scuola: una rete nazionale Polo di Brescia I Lincei per una nuova didattica nella Scuola: una rete nazionale Polo di Brescia Edizione 2016-2017 Metabolismo: equilibrio e omeostasi dei processi cellulari Lezione: Le principali vie metaboliche, il

Dettagli

Ruolo del fegato nella nutrizione

Ruolo del fegato nella nutrizione Ruolo del fegato nella nutrizione Centro di distribuzione dei nutrienti per tutti gli altri organi Annulla le fluttuazioni del metabolismo determinate dall assunzione intermittente del cibo Funge da deposito

Dettagli

METABOLISMO OSSIDATIVO VIE METABOLICHE CONVERGENTI

METABOLISMO OSSIDATIVO VIE METABOLICHE CONVERGENTI METABOLISMO OSSIDATIVO VIE METABOLICHE CONVERGENTI Nelle piante l ossidazione degli acidi grassi avviene nei perossisomi delle foglie e nei gliossisomi dei semi Nelle cellule animali il sito principale

Dettagli

ANABOLISMO DEI LIPIDI

ANABOLISMO DEI LIPIDI ANABOLISMO DEI LIPIDI Sintesi di Acidi Grassi I grassi depositati come riserva nel nostro organismo non provengono soltanto dai grassi alimentari normalmente i grassi alimentari rappresentano una quota

Dettagli

METABOLISMO CELLULARE

METABOLISMO CELLULARE METABOLISMO CELLULARE Struttura dell ATP (Adenosintrifosfato) Adenina (base azotata), Ribosio (zucchero) e un gruppo fosforico ATP Il legame covalente tra i gruppi fosforici si spezza facilmente liberando

Dettagli

Capitolo 6 La respirazione cellulare

Capitolo 6 La respirazione cellulare Capitolo 6 La respirazione cellulare Introduzione alla respirazione cellulare 6.1 La respirazione polmonare rifornisce le nostre cellule di ossigeno ed elimina diossido di carbonio La respirazione polmonare

Dettagli

Utilizzazione metabolica dei nutrienti

Utilizzazione metabolica dei nutrienti Utilizzazione metabolica dei nutrienti Il rifornimento di substrati è discontinuo Fase postprandiale utilizzazione dei nutrienti esogeni e messa in riserva Fase postassorbitiva (digiuno) mobilizzazione

Dettagli

Il catabolismo degli acidi grassi

Il catabolismo degli acidi grassi Il catabolismo degli acidi grassi I trigliceridi sono la principale fonte di energia Il processo a 4 tappe di ossidazione degli acidi grassi a catena lunga ad acetil-coa, noto come β-ossidazione, è una

Dettagli

Degradazione degli acidi grassi

Degradazione degli acidi grassi Degradazione degli acidi grassi I grassi della dieta sono assorbiti nell intestino tenue Il diametro della particella dei chilomicroni varia da circa 100 a circa 500 nm. Mobilizzazione dei triacilgliceroli

Dettagli

MANTENIMENTO DELLA STRUTTURA CRESCITA SVILUPPO RIPRODUZIONE

MANTENIMENTO DELLA STRUTTURA CRESCITA SVILUPPO RIPRODUZIONE BIOENERGETICA MANTENIMENTO DELLA STRUTTURA CRESCITA SVILUPPO RIPRODUZIONE GLI ORGANISMI VIVENTI POSSONO UTILIZZARE SOLO DUE FORME DI ENERGIA: LUMINOSA (radiazioni di determinate lunghezze d onda) (ORGANISMI

Dettagli

Lattato. Glicolisi. Piruvato

Lattato. Glicolisi. Piruvato Lattato Glicolisi Piruvato REAZIONI MITOCONDRIALI DEL PIRUVATO + Piruvato Deidrogenasi + CO 2 + H 2 O ATP ADP + Pi Piruvato Carbossilasi + 2 H + ossalacetato La Piruvato Carbossilasi è una proteina Mitocondriale

Dettagli

Corso di Biochimica. Destino catabolico del piruvato. Prof. Paolo Cirri. Dipartimento Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche Università di Firenze

Corso di Biochimica. Destino catabolico del piruvato. Prof. Paolo Cirri. Dipartimento Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche Università di Firenze Corso di Biochimica Prof. Paolo Cirri Dipartimento Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche Università di Firenze Orario ricevimento: martedì 14,30-16,30 Diapositive lezioni: http://bioserver2.sbsc.unifi.it/

Dettagli

Cap.21 ANABOLISMO DEI LIPIDI

Cap.21 ANABOLISMO DEI LIPIDI Cap.21 ANABOLISMO DEI LIPIDI Sintesi di Acidi Grassi I grassi depositati come riserva nel nostro organismo non provengono soltanto dai grassi alimentari normalmente i grassi alimentari rappresentano una

Dettagli

Digestione e assorbimento dei lipidi. β-ossidazione degli acidi grassi

Digestione e assorbimento dei lipidi. β-ossidazione degli acidi grassi Digestione e assorbimento dei lipidi β-ossidazione degli acidi grassi I grassi della dieta sono assorbiti nell intestino tenue Il diametro della particella dei chilomicroni varia da circa 100 a circa 500

Dettagli

Cap.19. Ciclo di Krebs. o Ciclo degli acidi Tricarbossilici o Ciclo dell acido Citrico

Cap.19. Ciclo di Krebs. o Ciclo degli acidi Tricarbossilici o Ciclo dell acido Citrico Cap.19 Ciclo di Krebs o Ciclo degli acidi Tricarbossilici o Ciclo dell acido Citrico Acetil-CoA OSSIDAZIONE DEL GLUCOSIO C 6 H 12 O 6 (glucosio) + 6O 2.. 6CO 2 + 6H 2 O I tappa: GLICOLISI 2 + 2 H 2 O II

Dettagli

Metabolismo energetico

Metabolismo energetico Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Metabolismo energetico Metabolismo (insieme delle reazioni chimiche) Estrazione energia dai nutrienti Utilizzazione energia per

Dettagli

IL METABOLISMO. Dal carbonio agli OGM Capitolo 2

IL METABOLISMO. Dal carbonio agli OGM Capitolo 2 IL METABOLISMO Dal carbonio agli OGM Capitolo 2 IL METABOLISMO L'insieme delle trasformazioni chimiche ed energetiche che si verificano nelle cellule di un organismo vivente e ne garantiscono la conservazione,

Dettagli

IL METABOLISMO ENERGETICO

IL METABOLISMO ENERGETICO IL METABOLISMO ENERGETICO IL METABOLISMO L insieme delle reazioni chimiche che riforniscono la cellula e l organismo di energia e materia SI DIVIDE IN: CATABOLISMO produce ENERGIA METABOLISMO ENERGETICO

Dettagli

I MITOCONDRI: LE CENTRALI ENERGETICHE DELLA CELLULA

I MITOCONDRI: LE CENTRALI ENERGETICHE DELLA CELLULA I MITOCONDRI: LE CENTRALI ENERGETICHE DELLA CELLULA MITOCONDRIO OSSERVATO AL SEM Localizzazione dei mitocondri SONO IN GENERE PIÙ ABBONDANTI DELLE ZONE DELLA CELLULA CHE RICHIEDONO MAGGIORI QUANTITA DI

Dettagli

Chetoacidosi diabetica Sindrome iperosmolare

Chetoacidosi diabetica Sindrome iperosmolare Chetoacidosi diabetica Sindrome iperosmolare DKA Cheto-acidosi Diabetica Insufficienza Insulinica (relativa!) corpi chetonici Acidosi metabolica Disidratazione (grave) shock Metabolismo epatico Corpi chetonici

Dettagli

Indice generale 1. Introduzione alla biochimica 2. Acqua, ph, acidi, basi, sali, tamponi

Indice generale 1. Introduzione alla biochimica 2. Acqua, ph, acidi, basi, sali, tamponi Indice generale 1. Introduzione alla biochimica 1 Unità di misura 1 Energia e calore 3 Struttura dell atomo 3 Tavola periodica degli elementi 4 Legami chimici 8 Legami covalenti 8 Legami non covalenti

Dettagli

L ossidazione completa del glucosio da parte dell O 2. può essere suddivisa in due semi-reazioni

L ossidazione completa del glucosio da parte dell O 2. può essere suddivisa in due semi-reazioni L ossidazione completa del glucosio da parte dell O 2 C 6 H 12 O 6 + 6 O 2 6 CO 2 + 6 H 2 O può essere suddivisa in due semi-reazioni C 6 H 12 O 6 + 6 O 2 6 CO 2 + 24 H + + 24 e - (si ossidano gli atomi

Dettagli

Respirazione cellulare

Respirazione cellulare Respirazione cellulare L equazione generale della respirazione C 6 H 12 O 6 + 6 O 2 6 CO 2 + 6 H 2 O + 36 ATP 1 molec zucchero 6 molec ossigeno 6 molec anidride carbonica 6 molec acqua + = + + 36 molecole

Dettagli

CHIMICA BIOLOGICA. Seconda Università degli Studi di Napoli. DiSTABiF. Corso di Laurea in Scienze Biologiche. Insegnamento di. Anno Accademico

CHIMICA BIOLOGICA. Seconda Università degli Studi di Napoli. DiSTABiF. Corso di Laurea in Scienze Biologiche. Insegnamento di. Anno Accademico Seconda Università degli Studi di Napoli DiSTABiF Corso di Laurea in Scienze Biologiche Insegnamento di CHIMICA BIOLOGICA Prof. Antimo Di Maro Anno Accademico 2016-17 Lezione 14 Ciclo di Krebs L ossidazione

Dettagli

Energia e metabolismi energetici

Energia e metabolismi energetici Energia e metabolismi energetici L energia è la capacità di produrre lavoro Tutti gli organismi hanno bisogno di energia per vivere. L energia è definita come la capacità di effettuare un lavoro L energia

Dettagli

Equazione generale della respirazione cellulare :

Equazione generale della respirazione cellulare : Equazione generale della respirazione cellulare : C 6 H 12 O 6 + 6 O 2 6 CO 2 + 6 H 2 O + ATP glucosio ossigeno biossido acqua energia di carbonio Il processo può arrivare a produrre fino a 38 molecole

Dettagli

Βeta ossidazione degli acidi grassi BETA OSSIDAZIONE DEGLI ACIDI GRASSI 13/12/2013 SEMINARIO. Acidi grassi (2)

Βeta ossidazione degli acidi grassi BETA OSSIDAZIONE DEGLI ACIDI GRASSI 13/12/2013 SEMINARIO. Acidi grassi (2) Acidi grassi (1) Mitocondri SEMINARIO BETA OSSIDAZIONE DEGLI ACIDI GRASSI Sono le principali fonti di energia per alcuni tessuti (es. muscolo cardiaco). Si genera molto più energia dall ossidazione degli

Dettagli

INTRODUZIONE AL METABOLISMO. dal gr. metabolè = trasformazione

INTRODUZIONE AL METABOLISMO. dal gr. metabolè = trasformazione INTRODUZIONE AL METABOLISMO dal gr. metabolè = trasformazione IL Metabolismo Il metabolismo è la somma di tutte le trasformazioni chimiche che avvengono in una cellula o in un organismo. E costituito da

Dettagli

Obesità e sovrappeso. -Educazione alimentare -Terapia nutrizionale -Esercizio fisico

Obesità e sovrappeso. -Educazione alimentare -Terapia nutrizionale -Esercizio fisico Obesità e sovrappeso L obesità e il sovrappeso sono l epidemia del Duemila. Un grave problema medico-sociale che richiede un mosaico di interventi: -Approccio cognitivo comportamentale -Educazione alimentare

Dettagli

CHIMICA BIOLOGICA. Seconda Università degli Studi di Napoli. DiSTABiF. Corso di Laurea in Scienze Biologiche. Insegnamento di. Anno Accademico 2014-15

CHIMICA BIOLOGICA. Seconda Università degli Studi di Napoli. DiSTABiF. Corso di Laurea in Scienze Biologiche. Insegnamento di. Anno Accademico 2014-15 Seconda Università degli Studi di Napoli DiSTABiF Corso di Laurea in Scienze Biologiche Insegnamento di CHIMICA BIOLOGICA Prof. Antimo Di Maro Anno Accademico 2014-15 Lezione 16 Degradazione dei lipidi

Dettagli

-metabolismo-redox-atp-nad-fad-elettronigliclisi-krebs-energia-8561.html

-metabolismo-redox-atp-nad-fad-elettronigliclisi-krebs-energia-8561.html http://www.oilproject.org/lezione/biochimica -metabolismo-redox-atp-nad-fad-elettronigliclisi-krebs-energia-8561.html Equazione generale della respirazione cellulare : C 6 H 12 O 6 + 6 O 2 6 CO 2 + 6

Dettagli

Fegato e metabolismo lipidico

Fegato e metabolismo lipidico Fegato e metabolismo lipidico LIPIDI : Acidi grassi liberi o esterificati ad Acil gliceroli ( mono, di, tri) Fosfolipidi e colesterolo FONTI : Grassi della dieta Depositati sotto forma di goccioline (tessuto

Dettagli

11 mm Glucosio. [Insulina] (mu/l) Ora de pasto

11 mm Glucosio. [Insulina] (mu/l) Ora de pasto [Insulina] (mu/l) Insulina e metabolismo nel diabete La concentrazione ematica di glucosio costituisce il più importante segnale fisiologico in grado di regolare la secrezione di insulina. Le isole di

Dettagli

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio IL METABOLISMO DEL TESSUTO MUSCOLARE Scheletrico Striato La maggior parte della massa muscolare corporea Volontario Cardiaco Striato Cuore Involontario Liscio Non striato Visceri e vasi sanguigni Involontario

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELLA BASILICATA DIPARTIMENTO DI SCIENZE

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELLA BASILICATA DIPARTIMENTO DI SCIENZE Insegnamento Biochimica Corso di studio: Chimica Anno di Corso: III Periodo I sem didattico: Tipologia: C Totale Crediti: 8 Tipo Esame: orale Valutazione: voto Lingua di _Italiano, _(inglese)_ insegnamento:

Dettagli

DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio. GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici)

DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio. GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici) DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici) La gluconeogenesi utilizza il piruvato e altri composti a

Dettagli

Regolazione di secrezione e motilità 1. Nervoso 1.1 SNC (riflessi lunghi - locali o cefalici) 1.2 Enterico (riflessi corti - locali)

Regolazione di secrezione e motilità 1. Nervoso 1.1 SNC (riflessi lunghi - locali o cefalici) 1.2 Enterico (riflessi corti - locali) Regolazione di secrezione e motilità 1. Nervoso 1.1 SNC (riflessi lunghi - locali o cefalici) 1.2 Enterico (riflessi corti - locali) 2. Endocrini e Paracrini Secrezioni 1. Muco (mucose e caliciformi)

Dettagli

Attenzione : lunedì 29 aprile NON ci sarà lezione

Attenzione : lunedì 29 aprile NON ci sarà lezione Attenzione : lunedì 29 aprile NON ci sarà lezione Metabolismo dei lipidi a) Ossidazione degli acidi grassi Triacilgliceroli (90% del totale) Gruppi metilenici o metilici Richiedono molto O 2 per essere

Dettagli

Come le cellule traggono energia dal cibo: produzione di ATP

Come le cellule traggono energia dal cibo: produzione di ATP Come le cellule traggono energia dal cibo: produzione di ATP L energia è contenuta nei legami chimici delle molecole nutritive; la cellula estrae questa energia e la conserva nell ATP: respirazione cellulare

Dettagli

BIOCHIMICA e BIOTECNOLOGIE degli ALIMENTI

BIOCHIMICA e BIOTECNOLOGIE degli ALIMENTI Seconda Università degli Studi di Napoli DiSTABiF Anno Accademico 2016-17 Corso di Laurea Magistrale in SCIENZE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE UMANA Insegnamento di BIOCHIMICA e BIOTECNOLOGIE degli

Dettagli

Attenzione: Lunedì 15 la lezione sarà dalle 14 alle 16 (al posto di L. Migliore)

Attenzione: Lunedì 15 la lezione sarà dalle 14 alle 16 (al posto di L. Migliore) Attenzione: Lunedì 15 la lezione sarà dalle 14 alle 16 (al posto di L. Migliore) La glicolisi non è l unica via catabolica in grado di produrre energia. Se il suo prodotto viene ulteriormente ossidato

Dettagli

UN NEONATO DIFFICILE. Paolo Giliberti. Tabarka luglio 2009

UN NEONATO DIFFICILE. Paolo Giliberti. Tabarka luglio 2009 Paolo Giliberti Tabarka 25-30 luglio 2009 Alberto.T., E.G. 35 sett., Peso alla nascita di 2540 g (AGA ), ricoverato in I giornata di vita per un distress respiratorio comparso a 6 ore di vita ed una grave

Dettagli

COMBUSTIONE = OSSIDAZIONE SOSTANZA ORGANICA. Legno + O2 -> CO2 + H2O + calore

COMBUSTIONE = OSSIDAZIONE SOSTANZA ORGANICA. Legno + O2 -> CO2 + H2O + calore Respirazione COMBUSTIONE = OSSIDAZIONE SOSTANZA ORGANICA Legno + O2 -> CO2 + H2O + calore O2 ---> CO2 + H2O + calore Cumultive C-CO 2 (% of initial C) Weight remaining (%) Decomposition as mass loss 100

Dettagli

INTRODUZIONE AL METABOLISMO

INTRODUZIONE AL METABOLISMO INTRODUZIONE AL METABOLISMO METABOLISMO Il metabolismo (dal greco metabolé = trasformazione) è il complesso delle reazioni chimiche coordinate ed integrate che avvengono in una cellula. Il metabolismo

Dettagli

2 INCONTRO: LA PRODUZIONE DI ENERGIA NELLA CELLULA

2 INCONTRO: LA PRODUZIONE DI ENERGIA NELLA CELLULA INCONTRO: LA PRODUZIONE DI ENERGIA NELLA CELLULA 1 INTRODUZIONE 1 L energia chimica Esistono diversi tipi di energia e una tra queste è l energia chimica: un tipo di energia che possiedono tutte le molecole

Dettagli

INDICE PARTE I CHIMICA. Autori Introduzione

INDICE PARTE I CHIMICA. Autori Introduzione INDICE Autori Introduzione XI XIII PARTE I CHIMICA Capitolo 1 STRUTTURA DELL ATOMO 3 1.1 Teorie atomiche 3 1.2 Costituenti dell atomo 4 1.3 Numeri quantici 4 1.4 Tipi di orbitali 5 1.5 Aufbau 6 1.6 Sistema

Dettagli

fornire energia chimica in vettori attivati ATP e NADH e NADPH e FADH.

fornire energia chimica in vettori attivati ATP e NADH e NADPH e FADH. Cibo ed Energia Il glucosio e altre molecole nutritive per esempio i grassi vengono demolite attraverso un ossidazione graduale controllata per fornire energia chimica in una forma utilizzabile dalla cellula,

Dettagli

INSULINA RECERE REC INS T U T L O INA RE OR

INSULINA RECERE REC INS T U T L O INA RE OR INSULINA RECERE REC INSULINA TTORE OR Lipidi Sono un gruppo eterogeneo di composti con una caratteristica comune: l isolubilità in acqua Lipidi di riserva (triacilgliceroli o trigliceridi e cere) Lipidi

Dettagli

La glicolisi non è l unica via catabolica in grado di produrre energia. Se il suo prodotto viene ulteriormente ossidato si ottiene molta più energia.

La glicolisi non è l unica via catabolica in grado di produrre energia. Se il suo prodotto viene ulteriormente ossidato si ottiene molta più energia. La glicolisi non è l unica via catabolica in grado di produrre energia. Se il suo prodotto viene ulteriormente ossidato si ottiene molta più energia. Il ciclo dell acido citrico è una via metabolica centrale

Dettagli

catabolismo anabolismo

catabolismo anabolismo Il metabolismo è la somma di tutte le trasformazioni chimiche che avvengono in un organismo o in una cellula Il catabolismo è l insieme delle reazioni che portano alla scissione di molecole complesse (ricche

Dettagli

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio IL METABOLISMO DEL TESSUTO MUSCOLARE Scheletrico Striato La maggior parte della massa muscolare corporea Volontario Cardiaco Striato Cuore Involontario Liscio Non striato Visceri e vasi sanguigni Involontario

Dettagli

Formazione dei chilomicroni

Formazione dei chilomicroni Formazione dei chilomicroni I triacilgliceroli forniscono il combustibile per i lunghi voli migratori del Piviere minore. I triacilgliceroli sono riserve di energia molto concentrate essendo ridotti ed

Dettagli

Le reazioni esoergoniche e quelle endoergoniche del metabolismo cellulare sono legate dalla molecola di ATP.

Le reazioni esoergoniche e quelle endoergoniche del metabolismo cellulare sono legate dalla molecola di ATP. 1 METABOLISMO CELLULARE Definizione Metabolismo cellulare insieme delle reazioni che producono e necessitano energia nel nostro corpo. Nel metabolismo si distinguono due fasi: Fase catabolica Insieme delle

Dettagli

IL GLUCOSIO PUO ESSERE SINTETIZZATO DA PRECURSORI NON GLUCIDICI

IL GLUCOSIO PUO ESSERE SINTETIZZATO DA PRECURSORI NON GLUCIDICI GLUCONEOGENESI IL GLUCOSIO PUO ESSERE SINTETIZZATO DA PRECURSORI NON GLUCIDICI Quando la quantità di glucosio fornito dagli alimenti o dalle riserve è insufficiente, i diversi organismi sintetizzano glucosio

Dettagli

scaricato da 1

scaricato da  1 scaricato da www.sunhope.it 1 La decarbossilazione ossidativa del piruvato rappresenta il legame tra glicolisi e ciclo di Krebs Questa reazione, come tutto il ciclo di Krebs, avviene nella matrice mitocondriale

Dettagli

ANORESSIA: CAUSA O CONSEGUENZA DI MALATTIA? Grazia Guidi Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa

ANORESSIA: CAUSA O CONSEGUENZA DI MALATTIA? Grazia Guidi Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa ANORESSIA: CAUSA O CONSEGUENZA DI MALATTIA? Grazia Guidi guidi@vet.unipi.it Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa Il comportamento alimentare Un insieme di attitudini realizzate

Dettagli

LEZIONE DEL 15/05/2017 PRIMA DELLA BETA OSSIDAZIONE L'INTERVENTO DEL TRASPORTATORE

LEZIONE DEL 15/05/2017 PRIMA DELLA BETA OSSIDAZIONE L'INTERVENTO DEL TRASPORTATORE LEZIONE DEL 15/05/2017 PRIMA DELLA BETA OSSIDAZIONE L'INTERVENTO DEL TRASPORTATORE Dato che un acido grasso non può attraversare direttamente la prima e la seconda membrana usufruirà di una CARNITINA ACIL

Dettagli

Metabolismo energetico nel lavoro muscolare

Metabolismo energetico nel lavoro muscolare Metabolismo energetico nel lavoro muscolare Esiste una relazione tra intensità di esercizio e consumo di grassi, scopriamo qu L'energia necessaria per soddisfare le richieste energetiche dell'organismo

Dettagli

Mobilizzazione dei trigliceridi di riserva IDROLIZZATI DA LIPASI IN GLICEROLO E ACIDI GRASSI

Mobilizzazione dei trigliceridi di riserva IDROLIZZATI DA LIPASI IN GLICEROLO E ACIDI GRASSI METABOLISMO DEGLI ACIDI GRASSI Lipidi introdotti con gli alimenti Mobilizzazione dei trigliceridi di riserva IDROLIZZATI DA LIPASI IN GLICEROLO E ACIDI GRASSI MOBILIZZAZIONE DEI LIPIDI DI RISERVA Condizioni

Dettagli

Aspetti generali. Caratteristiche: I lipidi, anche detti grassi, sono composti ternari C, H, O (possono contenere anche P, N)

Aspetti generali. Caratteristiche: I lipidi, anche detti grassi, sono composti ternari C, H, O (possono contenere anche P, N) Lipidi Aspetti generali I lipidi, anche detti grassi, sono composti ternari C, H, O (possono contenere anche P, N) Caratteristiche: sono untuosi al tatto sono insolubili in acqua sono solubili in solventi

Dettagli

DESTINI METABOLICI DEL PIRUVATO

DESTINI METABOLICI DEL PIRUVATO DESTINI METABOLICI DEL PIRUVATO Glicolisi Piruvato Metabolismo aerobico: il piruvato entra nel mitocondrio Acetil-CoA Ciclo di Krebs Catena di trasporto degli elettroni Complesso della Piruvato deidrogenasi

Dettagli

Lo screening neonatale esteso : l esperienza di Padova

Lo screening neonatale esteso : l esperienza di Padova Malattie rare e screening neonatale Padova 5 maggio 2017 Lo screening neonatale esteso : l esperienza di Padova Alberto Burlina Centro Interregionale Screening Neonatale Esteso Divisione Malattie Metaboliche

Dettagli

Apparato digerente. Quantità Secrezione. Composizione. giornaliera (L) Saliva Amilasi, bicarbonato. Succo gastrico Succo pancreatico

Apparato digerente. Quantità Secrezione. Composizione. giornaliera (L) Saliva Amilasi, bicarbonato. Succo gastrico Succo pancreatico Apparato digerente Quantità Secrezione giornaliera (L) ph Composizione Saliva 1 6.5 Amilasi, bicarbonato Succo gastrico Succo pancreatico 1-3 1.5 Pepsinogeno, HCl, fattore intrinseco 1 7-8 Tripsinogeno,

Dettagli

Attività cellulare altamente coordinata svolta da sistemi multienzimatici, con i seguenti scopi: ottenere energia chimica dall ambiente attraverso la

Attività cellulare altamente coordinata svolta da sistemi multienzimatici, con i seguenti scopi: ottenere energia chimica dall ambiente attraverso la Metabolismo Attività cellulare altamente coordinata svolta da sistemi multienzimatici, con i seguenti scopi: ottenere energia chimica dall ambiente attraverso la degradazione di nutrienti operare la sintesi

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELLA BASILICATA DIPARTIMENTO DI SCIENZE

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELLA BASILICATA DIPARTIMENTO DI SCIENZE Insegnamento Biochimica Docente : Prof. Faustino Bisaccia Corso di studio: _Farmacia Anno di Corso: _II Periodo _I semestre didattico: Tipologia: _B Totale Crediti: _10 Tipo Esame: _orale Valutazione:

Dettagli

FADH ADP + Pi ATP...29 AG ' = -30,5 kj/mol...29 Resa di ATP per l ossidazione completa del glucosio...31

FADH ADP + Pi ATP...29 AG ' = -30,5 kj/mol...29 Resa di ATP per l ossidazione completa del glucosio...31 FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA...1 Glicolisi e ciclo di Krebs...3 il NADH il NADPH e il FADH2 sono traportatori solubili di elettroni...4 LA FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA...5 Il mitocondrio...5

Dettagli

Mitocondri. -sono visibili al MO (Ø 0,5 µ e lunghezza da 1 a 6 µ) -assenti nei batteri e presenti in tutte le cellule eucariotiche

Mitocondri. -sono visibili al MO (Ø 0,5 µ e lunghezza da 1 a 6 µ) -assenti nei batteri e presenti in tutte le cellule eucariotiche Mitocondri sono organelli deputati alla produzione dell energia, capaci di ossidare i prodotti dell assorbimento intestinale degradandoli e di convertire l energia liberata in ATP processo chiamato respirazione

Dettagli

L indagine in caso di SIDS. Stefania Babbini - Maurizio Ivaldi SC Pediatria e Neonatologia ASL 4 Chiavarese

L indagine in caso di SIDS. Stefania Babbini - Maurizio Ivaldi SC Pediatria e Neonatologia ASL 4 Chiavarese L indagine in caso di SIDS Stefania Babbini - Maurizio Ivaldi SC Pediatria e Neonatologia ASL 4 Chiavarese SIDS La morte di un figlio, soprattutto se improvvisa, è la tragedia peggiore che i genitori possano

Dettagli

Malnutrizione in Eccesso e in Difetto

Malnutrizione in Eccesso e in Difetto Malnutrizione in Eccesso e in Difetto Augusto Innocenti Dottore in Biologia Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia 1 Bilancio Energetico La risultanza

Dettagli

Metabolismo glucidico

Metabolismo glucidico Metabolismo glucidico Digestione degli zuccheri a-amilasi salivare e pancreatica maltotrioso destrina maltosio glucosio lattosio amido saccarosio maltosio maltotrioso destrine lattasi maltasi oligosaccaridasi

Dettagli

Laboratorio Fitness & Wellness

Laboratorio Fitness & Wellness Laboratorio Fitness & Wellness Anno Accademico 2015/2016 Ewan Thomas, MSc Principi di Bioenergetica e Biomeccanica Metabolismo Catabolismo Processi di degradazione che permettono di liberare energia Anabolismo

Dettagli

da: Nelson & Cox (IV Ed.)

da: Nelson & Cox (IV Ed.) da: Nelson & Cox (IV Ed.) da: Nelson & Cox (IV Ed.) Il prodotto finale dopo 7 cicli è il palmitil ACP. Il processo di allungamento si ferma a C 16 e l acido palmitico viene liberato dalla molecola di ACP

Dettagli

Le miopatie metaboliche

Le miopatie metaboliche Le miopatie metaboliche Gabriele Siciliano, Elena Caldarazzo Ienco, Caterina Tramonti Dipartimento di Neuroscienze, Università di Pisa Le miopatie metaboliche sono malattie muscolari caratterizzate da

Dettagli

Il dato di laboratorio

Il dato di laboratorio Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie per la salute Biochimica clinica Il ciclo analitico: dalla richiesta al dato di laboratorio Il dato di laboratorio È un segno che contribuisce a distinguere tra

Dettagli

DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio. GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici)

DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio. GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici) DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici) 1 2 Il glucosio viene trasportato all interno della cellula

Dettagli

Biologia Terza edizione Capitolo 6:

Biologia Terza edizione Capitolo 6: D. SADAVA et al. Biologia Terza edizione Capitolo 6: Energia, enzimi e metabolismo D. Sadava et al., BIOLOGIA 3/E, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2009 6 1 6 2 Metabolismo Il metabolismo (dal greco

Dettagli

DESTINI METABOLICI DEL PIRUVATO

DESTINI METABOLICI DEL PIRUVATO DETINI METABOLICI DEL PIRUVATO Glicolisi Piruvato Metabolismo aerobico: il piruvato entra nel mitocondrio Acetil-CoA Ciclo di Krebs Catena di trasporto degli elettroni Piruvato Complesso della Piruvato

Dettagli

Ossidazione del glucosio

Ossidazione del glucosio Ossidazione del glucosio Vie metaboliche all uso del glucosio Glicolisi e Fermentazioni 1 Reazione di ossidazione C 6 H 12 O 6 + 6 O 2 => 6 CO 2 + 6 H 2 O + 686 Kcal/mole Il glucosio reagisce direttamente

Dettagli

Metabolismo glucidico

Metabolismo glucidico Metabolismo glucidico Glicogeno glicogenolisi Riboso-5P (NADPH) Colesterolo glicogenosintesi shunt pentoso fosfati Glucoso Glucoso-6P glicolisi Piruvato gluconeogenesi CO 2 -ossidazione Trigliceridi Acidi

Dettagli

METABOLISMO DEI LIPIDI

METABOLISMO DEI LIPIDI METABOLISMO DEI LIPIDI STRUTTURA DEI TRIACILGLICEROLI -Molecole non polari (grassi neutri) -insolubili in H 2 O O= R-C-O - + R -OH O= R-C-O-R + H 2 O Acidi grassi: acidi carbossilici con catena idrocarburica

Dettagli

BLOCCO RIASSORBIMENTO TUBULARE

BLOCCO RIASSORBIMENTO TUBULARE BLOCCO RIASSORBIMENTO TUBULARE 1) INIBITORI TRASPORTO Na;2Cl;K (diuretici dell ansa) Causano escrezione sodio, cloro, potassio, calcio 2) INIBITORI TRASPORTO Na;Cl (diuretici tiazidici) Causano escrezione

Dettagli

Tessuto Adiposo - metabolismo degli acidi grassi

Tessuto Adiposo - metabolismo degli acidi grassi Tessuto Adiposo - metabolismo degli acidi grassi Insieme di numerose cellule, ADIPOCITI: AG + Glicerolo TAG 1. Funzione meccanica: protezione contro gli urti e sostegno degli organi interni 2. Funzione

Dettagli

La digestione e l'assorbimento dei lipidi

La digestione e l'assorbimento dei lipidi La digestione e l'assorbimento dei lipidi Assorbimento: AG a catena corta o media, e glicerolo sangue fegato AG a catena lunga linfa (chilomicroni) dotto toracico sangue Il trasporto dei lipidi nel sangue

Dettagli

METABOLISMO LIPIDICO

METABOLISMO LIPIDICO METABOLISMO LIPIDICO I LIPIDI FUNZIONI GENERALI DEI LIPIDI Ø Funzione energetica: forniscono 9 Kcal/gr Ø Funzione ormonale (ormoni steroidei) e di messaggeri intracellulari Ø Funzione termica: mantenimento

Dettagli

Il contenuto di calorie per grammo nei grassi è più di 2 volte superiore a quello dei carboidrati e delle proteine

Il contenuto di calorie per grammo nei grassi è più di 2 volte superiore a quello dei carboidrati e delle proteine Energia di ossidazione Kcal/g Kj/g Grassi 9 38 Carboidrati 4 17 Proteine 4 17 Il contenuto di calorie per grammo nei grassi è più di 2 volte superiore a quello dei carboidrati e delle proteine I grassi

Dettagli

DESTINI DEL PIRUVATO

DESTINI DEL PIRUVATO DESTINI DEL PIRUVATO LA GLICOLISI RILASCIA SOLO UNA PICCOLA PARTE DELL ENERGIA TOTALE DISPONIBILE NELLA MOLECOLA DI GLUCOSIO Le due molecole di piruvato prodotte dalla glicolisi sono ancora relativamente

Dettagli

Respirazione cellulare

Respirazione cellulare Respirazione cellulare L equazione generale della respirazione C 6 H 12 O 6 + 6 O 2! 6 CO 2 + 6 H 2 O + 36 ATP 1 molec zucchero 6 molec ossigeno 6 molec anidride carbonica 6 molec acqua + = + + 36 molecole

Dettagli

LIPIDI COMPLESSI E LIPOPROTEINE

LIPIDI COMPLESSI E LIPOPROTEINE LIPIDI COMPLESSI E LIPOPROTEINE Principali lipidi assunti con la dieta Fosfolipidi e colesterolo (membrane) Triacilgliceroli (olii e grassi) Le cellule importano ACIDI GRASSI e GLICEROLO SATURI MONOINSATURI

Dettagli

Il ciclo degli acidi tricarbossilici o ciclo dell acido citrico

Il ciclo degli acidi tricarbossilici o ciclo dell acido citrico Il ciclo degli acidi tricarbossilici o ciclo dell acido citrico Dalla glicolisi alla fosforilazione ossidativa NAD + e NADP + Sono coinvolti nelle reazioni di trasferimento dell idruro H: -. Tutte le reazioni

Dettagli