Prof. Ferraro. Norme e indicazioni per le tesi di laurea

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1 Prof. Ferraro Norme e indicazioni per le tesi di laurea Princìpi generali Va innanzi tutto sottolineato che svolgere una tesi in materie semiotiche richiede un particolare impegno, poiché si tratta di realizzare un lavoro che concretamente impieghi gli strumenti concettuali e metodologici specifici della disciplina. Si deve quindi pensare a un elaborato che richiede senz altro più tempo e lavoro rispetto alla media. Sono naturalmente avvantaggiati gli studenti che hanno sostenuto più esami e fatto più letture in ambito semiotico, e che hanno seguito i corsi frequentandoli regolarmente. Accade in effetti che molti studenti che fanno richiesta di una tesi, sia triennale sia specialistica, si trovino non di rado in difficoltà al momento della stesura, non avendo valutato in partenza le difficoltà e le competenze che il lavoro comporta. Per evitare frustrazioni ed errori d impostazione, è richiesto a tutti coloro che intendono svolgere una tesi con il prof. Ferraro di presentare un progetto di massima del lavoro, insieme a un capitoletto di esempio delle analisi che intendono svolgere. Solo su questa base, il progetto di tesi può essere o meno approvato dal docente. Nel definire l argomento della tesi, è importante che lo studente tenga conto dei suoi interessi e delle sue competenze, a partire s intende dagli esami sostenuti in ambito semiotico. Di conseguenza, per chi intende fare una tesi in ambito pubblicitario o di comunicazione aziendale è necessario sostenere un esame di Semiotica della pubblicità (o Semiotica dei consumi per la specialistica), e lo stesso dicasi per Teoria della narrazione se si vuole svolgere una tesi basata su analisi narratologiche. L argomento della tesi dovrebbe preferibilmente essere scelto dal candidato, e poi messo a punto nel corso di una discussione preliminare con il docente. In alternativa, è possibile aderire a eventuali filoni di ricerca che coordinino il lavoro di più studenti. È molto importante tener presenta che la tesi è tutt un altra cosa rispetto a un tema di liceo. Non si tratta di parlare di un argomento ma di svolgere una ricerca su un oggetto ben specifico. Dunque bisogna evitare i discorsi generali e le considerazioni di buon senso, e partire immediatamente attraverso un analisi della caratteristiche semiotiche di un testo o di un insieme di testi ben definito che si sceglie come oggetto della tesi. Tempi e modi per la richiesta di tesi Poiché è esclusa la realizzazione affrettata degli elaborati, così come un loro completamento nell imminenza della scadenza di consegna, che non lascerebbe la possibilità di apportare aggiustamenti e correzioni finali, lo studente dovrà seguire una tempistica

2 razionale. In un apposito spazio nella pagina di comunicazioni del docente sono indicate le date limite per la richiesta di una tesi, relativamente a ciascuna sessione di laurea. Attenzione: è necessario contattare il docente almeno qualche settimana prima, per definire argomento e modalità di massima. Il modulo di richiesta della tesi conviene compilarlo e presentarlo il prima possibile. Alle date indicate come scadenza della domanda di tesi, lo studente dovrà presentare: - se non già consegnato prima, il modulo con i relativi dati (il modulo va scaricato dalla pagina del docente, stampato e compilato) - una sintetica presentazione dell argomento della tesi, con un indice provvisorio dei contenuti (una pagina massimo) - un capitolo di esempio del tipo di analisi che lo studente intende compiere (indicativamente, 5-8 pagine). Attenzione: non si tratta di scrivere intenzioni o idee generiche, ma di presentare un vero esempio di analisi, in cui sono applicati strumenti semiotici Sulla base di questi elementi, il docente comunicherà rapidamente quali proposte di tesi possono essere approvate e quali no. Tempi e modi per la stesura della tesi La stesura effettiva della tesi deve incominciare in tempi relativamente vicini al momento dell approvazione, in modo che le varie parti del lavoro siano realizzate gradualmente, avendo tempo di perfezionare l impostazione, introdurre nuovi strumenti e nuove letture necessari per l analisi, eccetera. Non saranno accettate tesi scritte all ultimo e presentate al docente in blocco, senza possibilità di ragionare insieme sui modi migliori di condurre il lavoro. Le tesi concluse nell imminenza della scadenza di consegna, per cui non vi è tempo per le correzioni, slitteranno alla sessione successiva. Per ottimizzare l uso del tempo disponibile, sulla base dell esperienza di molti laureandi, si raccomanda di non fermarsi inizialmente a scrivere parti introduttive e generali, ma impegnarsi subito nelle parti centrali di analisi, che sono quelle più decisive e quelle che veramente contano anche rispetto al voto di laurea che si può ottenere. Le parti introduttive e accessorie possono essere scritte dopo, con molta più facilità e in tempi decisamente più rapidi. Scelta degli argomenti La capacità di individuare un argomento interessante e originale è già un merito significativo del laureando. Si raccomanda perciò di presentarsi al docente dopo avere

3 seriamente riflettuto sul tema da scegliere. La semiotica, com è noto, si occupa di una vastissima gamma di oggetti, dunque si consiglia agli studenti di tener conto dei propri interessi personali e della proprie attitudini e conoscenze, ma anche di quali argomenti possano essere più opportuni dal punto di vista della crescita delle proprie capacità professionali. Si tenga conto che spesso la tesi (specie se di livello specialistico) viene citata nel proprio curriculum, e non di rado anche presentata a testimonianza del lavoro di ricerca che si è compiuto. Un errore tipico è quello di pensare di poter affrontare un ambito di studio molto ampio cosa che, quando poi si cominciano a svolgere le prime analisi concrete, risulta di fatto impossibile. Andrà scelto quindi un argomento precisamente circoscritto. Per fare qualche esempio molto semplice, molte tesi studiano una singola campagna pubblicitaria (lauree di primo livello) oppure l evoluzione della comunicazione di un marchio nel corso di alcune campagne (lauree magistrali); molte tesi di entrambi i livelli si concentrano su un singolo testo, letterario o cinematografico, oppure su un singolo aspetto esaminato in un certo gruppo di testi. In questo modo, la tesi assume il taglio di un vero lavoro di ricerca, evitando i rischi di un impostazione generica, che potrebbe ricordare quella dei temi da liceo. La tesi deve invece, lo ripeto, necessariamente presentare i risultati di un vero lavoro di ricerca, per quanto condotto su un oggetto circoscritto. Uso della lingua italiana La tesi è un testo di carattere saggistico, e deve essere scritta in italiano serio e corretto. Non sono accettate per la presentazione all esame finale delle tesi che abbiano troppi errori di ortografia o di sintassi. In tal caso, lo studente sarà invitato a ripresentarsi alla sessione seguente, dopo avere riscritto il lavoro in corretto italiano. Fa parte di questa capacità di scrittura anche il fatto di evitare i punti a capo troppo frequenti, cui non pochi studenti ricorrono, s immagina, con l intento di fare più pagine. Citazioni in lingua straniera possono essere riportate nella lingua originale, ma se la lingua è diversa dall inglese o dal francese vanno accompagnate con la traduzione italiana. Realizzazione grafica Non ci sono regole fisse relative a caratteri da usare, spaziatura eccetera; bisogna però evitare di dare l impressione di voler diluire il testo per fare più pagine, pur senza cadere nel difetto opposto di pagine eccessivamente fitte.

4 Si raccomanda agli studenti di acquisire un buon livello di competenza nell uso di un software di scrittura: una competenza che si può facilmente raggiungere in molti modi e che consente di essere più rapidi ed efficienti nello scrivere. L uso di questa competenza, s intende, andrà ben oltre la scrittura della tesi di laurea, e sarà spesso determinante al momento della ricerca di una collocazione professionale. Le tesi in semiotica come del resto molti tipi di pubblicazioni includono tra l altro sempre più spesso elementi grafici (immagini, schemi, diagrammi di varia natura), ed è dunque importante essere in grado di comporre efficacemente un testo anche relativamente complesso. Se vi rendete conto di essere tra quelli che pensano che Word consenta solo di stabilire interlinee del tipo 1 riga, 1 riga e mezza, doppia, o se per fare i margini delle pagine usate i rientri dei paragrafi, o non sapete come mettere una nota a pie di pagina fermate tutto, e prima di fare altro imparate a usare un programma di scrittura. Sarà tutto tempo risparmiato. Infine, non ci sono regole sul numero di pagine, sia perché ciò che conta è il succo del discorso e non quanto viene diluito, sia perché ormai molte tesi presentano pagine miste di testo e immagini. In ogni caso, nessuna tesi triennali può stare sotto le 60 pagine, e nessuna tesi magistrale può stare sotto le 100. Non c è alcuna regola sul numero massimo di pagine. Tenete però presente che quello che conta non è il numero di pagine in assoluto, ma quante pagine ci sono di ricerca vera, dunque tolte le pagine introduttive, di presentazione dei metodi, di storia delle realtà di cui si parla, eccetera. Citazioni e indicazioni bibliografiche Attenzione: questo è un aspetto spesso trascurato dagli studenti, con il risultato di perdere tempo e sottrarre valore alla tesi. Una realizzazione accurata dei rinvii bibliografici è un indice rilevante della capacità del laureando, e la presenza di precisi riferimenti alle fonti è anche necessaria per evitare accuse di indebita appropriazione di idee e di frasi. Qualsiasi cosa sia presa da un testo, di qualsiasi natura, deve essere accompagnata dall indicazione esatta della fonte, comprensiva della pagina cui si fa riferimento nel testo originale. Se vengono riprese parole e frasi precise, queste vanno messe tra virgolette. Esistono diverse modalità e consuetudini per i riferimenti bibliografici; l importante è che venga scelto un modo e questo sia osservato in maniera coerente. In linea di massima, si consiglia il sistema detto all americana, che si basa sulla combinazione cognome dell autore-anno di pubblicazione: questo modo risulta più elegante, comodo ed efficiente, e tale inoltre da evitare molti dei tipici grattacapi legati ai riferimenti a uno stesso testo in parti diverse della tesi. Si trovano in rete molti documenti con esempi, regole e consigli, ma si osservi anche attentamente come sono fatti i rinvii e le bibliografie nei libri di autori e editori di alto livello.

5 In alternativa, si possono mettere i dati dei testi citati nelle note a pie di pagina. È però un po più complicato, e più scomodo per chi legge. Tutti i testi citati nel corso del lavoro, nonché altri testi rilevanti per l argomento, devono essere riportati nella bibliografia finale. Questa è una delle parti della tesi che vengono più controllate al momento della discussione di laurea; una bibliografia povera, mal fatta o non ben ordinata può facilmente fare perdere punti nel voto di laurea. Nelle indicazioni bibliografiche, si raccomanda di riportare i dati delle edizioni originali, qualora si tratti di testi tradotti in italiano. I dati degli originali si trovano quasi sempre riportati nel volume della traduzione. Evitare inoltre la brutta figura risultante dalle citazioni indirette (citare un testo attraverso il fatto che questo è citato in un altro), da riservare ai soli casi di testi di difficile reperimento. Per non perdere tempo e trovarsi in difficoltà, un consiglio importante è di riportare subito tutti i dati bibliografici, guardandosi dal cadere nel tipico errore per cui quella è una cosa che si può fare dopo. Dopo, quando non si ha più il testo sotto mano, o si fatica a trovare la pagina da cui si era presa la citazione, tutto diventa più complicato e più noioso. Le parti di tesi che vengono presentate in lettura al docente devono già essere accompagnate dai relativi rinvii bibliografici. Come regolarsi per i materiali in rete Le tesi includono sempre più spesso riferimenti sia ad articoli pubblicati in riviste o siti in rete, sia riferimenti a materiali di ogni tipo che si trovano sul web. Tutti gli scritti che hanno un autore e un titolo, e possono dunque essere equiparati a un articolo in una rivista, vanno messi nella bibliografia generale, osservando l ordine alfabetico dei cognomi degli autori. In luogo dell indicazione del nome della rivista o del titolo del libro contenitore, si metterà la denominazione della rivista online, o del sito, in cui il testo si trova. Non di rado si trova anche l anno di pubblicazione, specie quando si tratti di riviste online. Se non è così, al posto dell anno di edizione, è opportuno mettere la data in cui il testo è stato letto (dato che le cose in rete possono cambiare nel tempo, pur mantenendo la stessa posizione, nome d autore, eccetera). Infine, va messo l indirizzo internet a cui il testo si trova, senza scrivere all inizio Ad esempio di possono trovare in bibliografia questi due testi: Ceriani, Giulia 2011 Immaginario e tendenze, in Lexia, nn. 7/8, pp Fadda, Emanuele 2016 Vedere il linguaggio. Sul saussurismo di Barthes, in Ocula, vol. 17, ocula.it/ rivista.php?id=28

6 Di conseguenza, la maggior parte, o spesso tutti i materiali in rete vengono raccolti nella bibliografia generale. Si può fare una Sitografia nei casi in cui si faccia riferimento a entità prive di autore individuabile, come parti di siti o siti web nel loro complesso. In tal caso bisogna fare attenzione a usare il nome del sito trattandolo come un titolo, e fare seguire a questo l indirizzo, evitando di compilare meri elenchi di indirizzi web; un esempio di riferimento a un sito nel suo complesso: Museo Nazionale del Cinema, museocinema.it Da NON FARE invece una serie di righe che iniziano con htttp://www.

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