Nicola Musetti Servizio Fitosanitario Regionale - Regione Toscana Marina di Carrara, 2 Marzo 2012

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1 Il Punteruolo rosso in Toscana: situazione attuale e nuovo Piano di Azione Regionale per il suo contenimento Nicola Musetti Servizio Fitosanitario Regionale - Regione Toscana Marina di Carrara, 2 Marzo 2012

2 Il Servizio Fitosanitario Regionale (SFR) struttura tecnica della Giunta Regionale da marzo 2011 passaggio da ARPAT di nuovo a Regione Toscana istituito tu to con LR 64/2011 Disciplina del Servizio fitosanitario ta o regionale e composto da 30 unità tecniche (23 ispettori + 7 tecnici) 6 sedi operative sul territorio : - Firenze (centro direzionale) - Pisa (aeroporto Pisa, porto Carrara, coordinamento lotta punteruolo) - Livorno (porto) - Pistoia (vivai) - Pescia (laboratorio analisi e diagnostica) - Grosseto (vivai, aziende)

3 Le competenze del Servizio Fitosanitario Regionale ai sensi del D.lgs 214/2005 al SFR competono: applicazione sul territorio delle direttive fitosanitarie recepite dall ordinamento nazionale messa a punto e divulgazione di strategie di profilassi e difesa fitosanitaria supporto tecnico specialistico in materia di difesa fitosanitaria agli Enti Pubblici archivio ed aggiornamento RUP (Registro Ufficiale Produttori) attività di controllo presso i punti di entrata ufficiali (porto Livorno e Marina di Carrara, aeroporto Pisa) Controllo e vigilanza sull applicazione dei decreti di lotta obbligatoria (es. punteruolo rosso delle palme, cancro colorato del platano, cinipide del castagno ecc.)

4 Le competenze del Servizio Fitosanitario Regionale Controllo e vigilanza sull applicazione dei decreti di lotta obbligatoria: Diversi decreti di lotta obbligatoria di cui i principali in Toscana sono Flavescenza dorata (vite) Cinipide del castagno Cancro colorato del platano Diabrotica virgifera (mais) Cocciniglia del pino marittimo punteruolo rosso delle palme (Rhynchophorus ferrugineus)

5 Altro pericolo per le palme toscane Paysandisia archon - lepidottero originario del Sud America - introdotto in Toscana nel Colpisce soprattutto Trachicarpus, Chamaerops sp. - Problema in vivai pistoiesi (zona focolaio) - 1 generazione/anno - controllo con mezzi chimici in Maggio-Agosto - danni simili ili a punteruolo rosso - Regolato da PAR di agosto 2011

6 Risorse tecniche del SFR per la lotta al punteruolo rosso Pisa : centro di coordinamento regionale (vicinanza a zone infestate) 5 unità impegnate operativamente e quotidianamente: 3 ispettori + 2 tecnici Diverse attività svolte : - coordinamento altri ispettori sul territorio (sedi di LI, FI, PT, GR) - coordinamento interventi dei Comuni interessati - monitoraggio e sorveglianza sul territorio - prescrizioni misure ufficiali (prevenzione, abbattimento, ecc.) - supporto formazione tecnici (corsi per operatori del verde) - materiale informativo al pubblico (pubblicazione depliant ) - redazione ed aggiornamento del Piano di Azione Regionale (PAR) - redazione report annuali per il Ministero - rapporti operativi su tematica con altri SFR (Liguria, Lazio, ecc.)

7 Brevi cenni su ciclo biologico del punteruolo rosso - 1 generazione completa in circa 4-5 mesi - può compiere più generazioni/anno (2 in 3 anni in Sicilia) - adulto vive circa 90 gg - 1 femmina può deporre fino a 200 uova 80 nuove femmine - da 2 generazioni oltre 1 milione di uova! - larva vorace che vive fino a 90 gg (responsabile danni a palma) - svolge ciclo quasi interamente t all'interno della palma (endofita) - adulto abbandona palma morente per colonizzare nuove palme

8 Le principali fasi vitali del punteruolo rosso Uova larva Larva in camera pupale pupa adulto

9 Perchè è cosi dannoso per le palme - Non ha antagonisti naturali efficaci nel nostro ambiente - Danneggia foglie e apice vegetativo centrale ( cuore della palma) - Danni maggiori causati da larva vorace con apparato boccale masticatore molto potente e che può vivere fino a 90 gg - Stadi biologici difficilmente colpibili da principi p attivi - Palma diffusa in ambiente urbano (viali, parchi) e non agrario - Impossibile usare tecniche di lotta chimica tradizionali (salute umana) - Capace di adattarsi e mutare anche geneticamente - Scarsa conoscenza caratteristiche, comportamento Foglia con gallerie larvali Apice vegetativo distrutto Pianta collassata

10 Il Punteruolo rosso nel mondo - origine tropicale : Sud Est asiatico Melanesia - descritto per la prima volta in India nel anni 80 : penisola araba - anni 90 : Iran, Egitto, Giordania, Israele : Antille Olandesi (Atlantico) : California (Laguna Beach) probabilmente via Cina

11 Il Punteruolo rosso nel Mediterraneo o o o o o o 1992 : Egitto 1993 : Spagna (Murcia) 1999 : Israele 2004 : Italia 2005 : Turchia 2006 : Francia, Grecia Ipotesi : Importazioni palme ornamentali adulte asintomatiche in Egitto da Iran e quindi da Egitto in Spagna

12 Il Punteruolo rosso in Italia 2004 : 1 caso in Toscana 13 regioni interessate : - Tutto il centro Sud e Isole : Sicilia, Campania, Lazio, Puglia, Sardegna,Calabria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Abruzzi) - Parte del centro Nord : Toscana, Liguria, Veneto oltre casi accertati in 7 anni (dati 2010, in difetto) la più colpita è la Sicilia (decine di migliaia i di palme colpite ed abbattute) disastro ambientale e stravolgimento paesaggio

13 Il Punteruolo rosso in Toscana - ottobre 2004 : 1 ritrovamento t in vivaio i a Pistoia i Abbattimento immediato delle palme Phoenix canariensis colpite - fine dicembre 2010 : 2 ritrovamento a Lucca in villa isolata intervento di dendrochirurgia + insetticida - gennaio 2011 : 3 ritrovamento t a Lucca sempre in villa isolata Abbattimento immediato della palma Phoenix canariensis colpita - agosto 2011 : 4 ritrovamento t in centro a Pietrasanta t (Rocca) Abbattimento immediato della palma Phoenix canariensis colpita - da settembre 2011 ad oggi : diffusione crescente dell infestazione in comune di Pietrasanta e zone limitrofe

14 Come è arrivato in Toscana? - sicuramente non da solo il punteruolo non è un buon volatore (max 1-3 km di distanza di volo) - molto probabilmente bil attraverso palme infestate, t apparentemente t sane (asintomatiche) ipotesi i più probabili bili su primo arrivo : - da vivai di altre regioni infestate (Lazio?) - venditori ambulanti di piante infette non certificate (?) successiva infestazione sul territorio regionale - volo proprio - trasporto accidentale (macchina, treno) - trasporto materiale infestato non corretto (mezzi senza teli ecc.)

15 Situazione ritrovamenti punteruolo in Toscana ( (aggiornamento febbraio 2012) - atteso in parte Sud della Toscana (Grosseto), per vicinanza a Lazio - concentrato invece al momento solo in parte Nord Ovest della regione - Interessate 2 province : Lucca e Massa Carrara

16 Situazione ritrovamenti punteruolo in Toscana ( (aggiornamento febbraio 2012) Lucca con 7 comuni infestati : - Lucca (gennaio 2011) - Pietrasanta (agosto 2011) - Viareggio (settembre/ottobre 2011) : - Seravezza (novembre 2011) - Massarosa (novembre 2011) - Forte dei Marmi (dicembre 2011) - Camaiore (febbraio 2012) Massa Carrara con 1 comune infestato : - Montignoso (novembre 2011)

17 Situazione ritrovamenti in Toscana (aggiornamento febbraio 2012, dati provvisori) - 80 casi accertati di attacco in Toscana, così suddivisi : - Pietrasanta 60 casi - Viareggio 8 casi - Seravezza 6 casi - Massarosa 4 casi - Lucca 3 casi - Forte dei Marmi 1 caso - Camaiore 1 caso - Montignoso 1 caso Aumento notevole casi da settembre 2011 (sintomi più evidenti, fine generazione, condizioni climatiche favorevoli, presenza proprietari ecc.) Situazione i al momento molto evolutiva con segnalazioni i in costante t crescita (in media 2-3 nuove segnalazioni/settimana)

18 Misure ufficiali prescritte dopo accertamento ritrovamenti (aggiornamento febbraio 2012, dati provvisori) su 80 accertamenti ufficiali, prescritti : 70 abbattimenti, così suddivisi : - Pietrasanta 52 - Viareggio 6 - Seravezza 6 - Massarosa 1 - Lucca 2 - Forte dei Marmi 1 - Camaiore 1 - Montignoso 1 abbattimenti quasi tutti effettuati (ancora alcuni problemi e ritardi soprattutto a Pietrasanta, per irreperibilità proprietari, costi, ecc.) 10 trattamenti curativi (dendrochirurgia + interventi chimici)

19 Situazione infestazione a Pietrasanta - situazione più preoccupante in Toscana sicuramente a Pietrasanta - 60 casi ufficialmente accertati (verbali ufficiali di SFR) - esclusivamente su esemplari di Phoenix canariensis - quasi tutti in terreni privati (giardini, cortili, alberghi ecc.) - infestazione segnalata ufficialmente a metà agosto in centro storico (casa della Rocca della diocesi di Pisa) pianta abbattuta dopo circa 15 gg - probabilmente partita da palme infestate in villa fuori le mura (?) - quando si è intervenuti gli adulti erano sicuramente già volati via da qualche settimana infestazione palme vicine - diffusione rapida in pochi mesi verso zone circostanti interne e vicino al mare Capriglia, Marina di Pietrasanta, Tonfano ecc.

20 Tipologie dei ritrovamenti in Toscana - effettuati tutti su esemplari di : Phoenix canariensis (palma delle Canarie) in prevalenza di sesso maschile (maggiore attrazione adulti) di diversa età (da pochi anni a palme centenarie) di diversa altezza (da 3 mt fino a 15 mt) in diverso stato vegetativo (deperite o in buona salute) in ubicazioni diverse : pianura e media collina (fino a 300 mt di altitudine_massarosa) zone interne e vicino al mare piante isolate, in coppia o a gruppi

21 Tipologie dei ritrovamenti in Toscana: esemplari di Phoenix canariensis Esemplare femmina di Phoenix canariensis Esemplare maschio di Phoenix canariensis

22 Tipologie dei ritrovamenti in Toscana - da segnalare alcuni falsi allarmi su Chamaerops humilis e Washingtonia robusta - sintomatologia simile a attacco di punteruolo rosso : disseccamento e morte parte apicale foglie tagliuzzate, seghettate o ingiallite Cause diverse : attacchi fungini (fusariosi, marciume rosa ecc.) potature drastiche ed eccessive roditori danni da freddo o da salsedine sversamento accidentale liquidi idi tossici i alla base

23 Tipologie dei ritrovamenti in Toscana: falsi allarmi su altre specie di palme Chamaerops humilis (palma nana) Washingtonia robusta

24 Tipologie dei ritrovamenti in Toscana - il 90% in proprietà private (giardini, aree incolte, cortili comuni e condominiali) - solo pochi casi in proprietà pubbliche (Pietrasanta, Viareggio) - in seguito a segnalazione del privato, del Comune o durante attività di monitoraggio ufficiale di SFR - sia in zone interne che, purtroppo, anche a poche centinaia di metri da linea di costa (passeggiata a mare di Marina di Pietrasanta, t Lido di Camaiore, Forte dei Marmi e Viareggio) forte preoccupazione per impatto turistico e paesaggistico nei prossimi mesi!

25 Il Piano di Azione Regionale (PAR) per la lotta al punteruolo - deriva dal Piano di Azione Nazionale (dicembre 2010) obbligatorio per Stati membri in base a Decisione 2010/467/UE - DM 07/02/2011 : obbligo per regioni di redazione Piano di Azione Regionale (PAR), da parte di SFR, in caso di ritrovamenti ufficiali detta linee guida e misure ufficiali per individuazione, eradicazione e/o contenimento dell infestazione primo PAR in Toscana redatto nel 2011, in seguito a primo ritrovamento di Lucca secondo aggiornamento dopo caso Pietrasanta t prossimo aggiornamento a breve, in seguito a ultimi nuovi casi

26 Contenuti del Piano di Azione Regionale (PAR) per la lotta al punteruolo linee guida per lotta e contenimento fitofago sul territorio regionale classificazione del territorio in 4 zone : indenni (nessun ritrovamento) infestate (1 km di raggio da punto ritrovamento) cuscinetto (10 km da limite esterno zona infestata) contenimento (zone infestate in cui in ultimi 3 anni non è stato possibile eradicazione e in prossimo anno si ritiene impossibile l eradicazione) prescrizioni e misure ufficiali : 1) obbligo di comunicazione 2) monitoraggio 3) prevenzione 4) risanamento 5) abbattimento 6) distruzione

27 Linee guida per lotta e contenimento sul territorio regionale - indicate da Piano di Azione Nazionale (PAN) del dicembre basate su recepimento decisione 2010/467/CE Misure di emergenza per impedire l introduzione lintroduzione e diffusione nella Comunità di Rhynchophorus ferrugineus - misure di controllo integrate,, tramite mezzi : -agronomici (corretta potatura ecc.) - chimici (principi attivi insetticidi) - biologici (nematodi entomopatogeni) - fisico-meccanici (calore, schiacciamento, microonde (?)) - prevede stretta cooperazione tra SFR e Comuni ed eventualmente anche privati - riconoscimento della infestazione da punteruolo rosso come emergenza ambientale (rischio concreto di scomparsa patrimonio palmicolo toscano nel medio periodo) - redazione ed aggiornamento continui di PAR da parte di SFR (in base a nuovi casi)

28 Classificazione del territorio regionale - effettuata in base a art. 2 di DM 07/02/2011: Misure di emergenza per il controllo del Punteruolo rosso della palma. Recepimento decisione della commissione 2007/365/CE e sue modifiche - suddivisione territorio regionale in 4 zone distinte : 1) indenni : - prov. di FI,GR,AR,LI,SI,PO e la maggior parte dei Comuni di MS e di LU 2) infestate : - 6 comuni in prov. di LU (Pietrasanta, Lucca, Camaiore, Forte dei Marmi, Seravezza, Massarosa) - 1 comune in prov. di MS (Montignoso) 3) cuscinetto : - 20 comuni in prov di LU (Capannori, Stazzema, Montecarlo. ccc.) - 2 comuni in prov di PI (Vecchiano, San Giuliano Terme) - 2 comuni in prov di MS (Massa e Carrara) ) - 1 comune in prov di Pistoia (Pescia Pescia) 4) contenimento * in Toscana al momento corrispondono a zone infestate (primo ritrovamento nel 2011)

29 Misure ufficiali del PAR 1) Obbligo di comunicazione basato su art 8 di Dlgs 214/05 riguarda tutti i proprietari o detentori a qualsiasi titolo di palme segnalazione immediata a Comune e/o SFR (mail/tel/fax) obbligo di notifica a SFN e quindi a UE e Stati membri entro 5 gg * utilità di schede di segnalazione (con foto allegate ecc.) in caso di non ottemperanza previsti 2 tipi di sanzioni : a) amministrative art. 54 DLgs 214/05 (fino a euro) b) penali art. 500 CPP

30 Misure ufficiali del PAR 2) Monitoraggio obbligatorio in zone infestate da meno di 3 anni, zone cuscinetto ed indenni effettuato da ispettori fitosanitari in collaborazione con Comuni possibilità di supporto di tecnici di altri Enti pubblici e/o privati (operatori del verde, liberi professionisti ecc.) basato soprattutto su osservazioni visive con supporto di : - piattaforme aeree - binocoli - trappole a feromone (cattura adulti) ricerca di primi sintomi infestazione (foglie, portamento chioma)

31 Monitoraggio : evoluzione sintomatologia danni

32 Monitoraggio : principali mezzi utilizzati Trappola a feromone (attivata con sostanze zuccherine) Piattaforma aerea

33 Misure ufficiali del PAR 3) Prevenzione estrema difficoltà a intercettare punteruolo (insetto endofita) mirate a impedire infestazioni su nuove palme prevede integrazione tra : pratiche agronomiche (periodo invernale) : - accurata potatura di foglie/infiorescenze secche tagli verdi con T > 10 C attirano adulti - eliminazione guaine fiorali - eliminazione residui potatura -copertura ferite con mastici o disinfezione con ipoclorito di sodio trattamenti insetticidi (periodo primaverile e autunnale) : - uso di prodotti con capacità di penetrazione (citotropici e sistemici) - cadenza mensile (in seguito a cattura adulti e con T > C) - prodotti autorizzati da Ministero Salute e PPO (es. piretroidi) - interventi localizzati alla chioma a bassa pressione (tubi gocciolanti) - interessante uso di endoterapia (< rischi tossicologici,ma ancora da valutare)

34 Prevenzione : trattamenti endoterapici

35 Prevenzione : potatura, rimozione foglie secche, guaine fiorali Palma potata correttamente

36 Misure ufficiali del PAR 4) Risanamento mira a eliminazione di tutti gli stadi biologici vitali (larve, pupe, adulti) su chioma e stipite possibile solo con apice vegetativo ti ancora non compromesso (infestazione i iniziale) i i prevede integrazione tra : in stadi avanzati è inutile e fortemente sconsigliato (stimola volo adulti) Interventi meccanici (preferito periodo primaverile) : - dendrochirurgia/potatura energica - accurata rimozione di tessuti infetti e stadi vitali dell insetto (adulti, larve, pupe, uova) - non deve danneggiare assolutamente apice vegetativo - effettuato da personale specializzato - consigliato uso di biciclette, piattaforme aeree (minori danni a fusto) trattamenti insetticidi (periodo primaverile e autunnale) : - devono essere effettuati in maniera continua e sistematica - stesse prescrizioni di interventi preventivi (prodotti autorizzati ecc.) * le piante risanate sono purtroppo e comunque suscettibili di successive reinfestazioni!

37 Risanamento : dendrochirurgia/potatura energica Bicicletta per arrampicata Pl Palma risanata con dendrochirurgia d i

38 Misure ufficiali del PAR 5) Abbattimento immediato (pochi gg al max) quando pianta è palesemente compromessa stadio avanzato_foglie cadenti con inizio disseccamento Inutile se effettuato dopo mesi dal collasso rischio schianto alternativa temporanea copertura con film plastico e rete antinsetto a spese e cura del proprietario tramite ditta specializzata comunicazione preventiva di data operazioni a SFR necessità presenza di Ispettore/tecnico fitosanitario

39 Misure ufficiali del PAR Le regole da seguire per abbattimento 7 regole principali da rispettare : 1) intervenire in prime ore del mattino,in assenza di pioggia e vento 2) dimensioni adeguate del cantiere (rispetto sicurezza) 3) copertura con teli di adeguato spessore (20 mm) dell area sottostante a proiezione chioma 4) evitare caduta libera a terra di parti infestate (almeno 2 operatori, carri gru) 5) raccolta e imbustamento dei residui di potatura a fine operazioni 6) trattamento insetticida di area interessata con prodotti sanitizzanti autorizzati ad uso civile (es ipoclorito di sodio) 7) trattamento insetticida eventuali palme circostanti con prodotti autorizzati ti in deroga da Ministero i Salute (es. Reldan, Vertimec ecc.)

40 Abbattimento : fasi di taglio e raccolta residui Rimozione capitello Raccolta a terra materiale infestato

41 Misure ufficiali del PAR 6) Distruzione metodo più sicuro per evitare diffusione punteruolo 4 modalità principali p di distruzione : Cippatura/triturazione (residui max 2 cm) Incenerimento o altro trattamento termico (consigliata T di 130 C per 30 minuti) Interramento (fino a 3 mt di profondità) in siti autorizzati (vicini ed attrezzati) obbligo di comunicazione a SFR di avvenuta distruzione (ricevuta sito smaltimento/eventuale autodichiarazione)

42 Distruzione : Cippatrici, biotrituratori Biotrituratore Cippatrice professionale

43 Trasporto del materiale infetto fase molto delicata e fondamentale e elevato rischio diffusione infestazione per dispersione adulti/larve lungo tragitto trasporto in siti autorizzati il più possibile vicini uso di mezzi telonati idonei

44 Elementi salienti del prossimo Piano di Azione Regionale (PAR) più stretto coinvolgimento enti pubblici territoriali (non solo Comuni ma anche Province, ecc.) per monitoraggio rinforzato e continuativo nel corso dell anno obbligo censimento palme comunali (ordinanza sindacale) maggiore coinvolgimento privati (operatori del verde, liberi professionisti, consorzi produttori/vivaisti, OOPPAA ecc.) tolleranza zero (abbattimento piante colpite anche con sintomi iniziali) non solo in zone infestate, ma anche in zone cuscinetto interventi preventivi fortemente consigliati in zone indenni e cuscinetto prosecuzione ricerca e sperimentazione applicata sul territorio regionale (CRA, Università, privati)

45 Elementi salienti del prossimo Piano di Azione Regionale (PAR) Inizio applicazione sanzioni in caso di trasgressione dolosa e ripetuta di misure ufficiali (proprietari, operatori del verde, vivaisti, centri garden ecc.) da a euro max a seconda dei casi Informazione su situazione in atto ed evoluzione prevista dell infestazione nel breve-medio periodo Corsi di formazione mirati a tecnici pubblici (es. Polizia Municipale) e privati (liberi professionisti, giardinieri, potatori) Divulgazione e informazione al pubblico della problematica (depliants, articoli stampa e TV, pagine sito web, incontri pubblici ecc. ) Verifica, modifica ed aggiornamento PAR in base a nuovi ritrovamenti e/o introduzione nuove tecniche e metodi di lotta

46 Problematiche emerse in questa prima fase dell infestazione in Toscana - tardiva segnalazione al SFR (non conoscenza dell insetto e di obbligo di lotta, timore prescrizioni e atti ufficiali, problema costi, difficoltà reperimento proprietari in inverno ecc.) - costi abbattimento/smaltimento ancora troppo elevati e non standardizzati (rischio speculazione!) - scarsa informazione sul fitofago e procedure di segnalazione ecc. - scarsità di operatori del verde esperti in tecniche di cura, abbattimento - insufficienza di siti di smaltimento del materiale infetto autorizzati e con attrezzature idonee (cippatrici, biotrituratori, inceneritori) solo 2 siti attivi in area infestata : Massarosa e Stazzema

47 A chi rivolgersi in caso di sospetto o nuove segnalazioni di attacco 2 enti pubblici di riferimento in Toscana : il Servizio Fitosanitario Regionale (SFR) mail : serviziofitosanitario@regione.toscana.it fax : (Pisa) tel : (Pisa) il Comune Uffici tecnici vari (Ambiente, Verde urbano, ecc.) Aziende Municipalizzate referenti per verde (es. Amia Spa)

48 Cosa succede dopo segnalazione caso sospetto di attacco a SFR Risposta e contatto per sopralluogo da parte di SFR (entro pochi giorni) Diagnosi caso e redazione di un verbale di accertamento da parte di SFR con prescrizione misure ufficiali (cura o abbattimento) Trasmissione verbale da parte di SFR a Comune di riferimento Invio di verbale/ordinanza da parte di Comune a proprietario Comunicazione da parte di proprietario a SFR di data interventi e ditta incaricata Comunicazione i da parte di proprietario/ditta i incaricata i a SFR di documento di avvenuta distruzione materiale infetto in sito autorizzato Tempo medio per chiusura procedimento : circa giorni

49 Conclusioni forte preoccupazione del SFR e dei Comuni più direttamente interessati a infestazione e limitrofi (es. Carrara, Massa, Pisa,ecc.) Punteruolo rosso = grave emergenza per la Toscana per impatto : ambientale (stravolgimento paesaggio urbano e della riviera) economico (elevati costi per prevenzione, cura, abbattimento) turistico (minore attrazione di zone infestate) storico-architettonico (danni a palme monumentali in parchi e ville storiche ecc.) rischio elevato di diffusione del fitofago e dell infestazione in zone ancora indenni ed in gran parte della Toscana nei prossimi mesi (condizioni climatiche favorevoli a sviluppo larve, volo adulti) rischio concreto di scomparsa del patrimonio palmicolo regionale nell arco di pochi anni (come in Sicilia, Campania, Lazio ecc.)

50 Conclusioni necessità di interventi tempestivi, efficaci, decisi e risolutivi (no ritardi o indecisione per abbattimenti piante colpite) urgenza e necessità di sforzo condiviso e coordinato per lotta da parte di soggetti pubblici (SFR, Comuni e Province) e privati tariffe ridotte e calmierate per interventi ufficiali prescritti maggiori investimenti e sforzi per ricerca e sperimentazione in campo di nuovi prodotti e tecniche di lotta applicabili in campo necessità di maggiore informazione al pubblico e formazione professionale degli operatori del verde presa di coscienza da parte di tutti tti della estrema ema difficoltà di contrasto e soluzione della problematica

51 Grazie per l attenzione