SERVIZIO SOCIALE DEI COMUNI AMBITO DISTRETTUALE 5.1 CERVIGNANO DEL FRIULI (UD)

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1 SERVIZIO SOCIALE DEI COMUNI AMBITO DISTRETTUALE 5.1 CERVIGNANO DEL FRIULI (UD) Aggiornamento 2015

2 Sommario... 1 PRESENTAZIONE... 3 SINTESI IL CONTESTO DI RIFERIMENTO La popolazione residente I cittadini stranieri Le famiglie I minori Benessere socioeconomico, contesto produttivo e mercato del lavoro Reddito e benessere socio-economico Il tessuto economico e produttivo Cooperative sociali e altre realtà imprenditoriali a forte componente sociale Il mercato del lavoro I BISOGNI DELLA POPOLAZIONE Analisi della domanda I servizi sociali L utenza in carico ai SSC Gli interventi I minori certificati Minori multiproblematici Aspetti sanitari I SERVIZI E LE RISORSE DISPONIBILI Gli interventi e i servizi sociali, sanitari e sociosanitari Area minori Area anziani Area disabili Area adulti, disagio generalizzato L offerta non istituzionale del territorio Terzo Settore IL QUADRO INTERPRETATIVO Aspetti demografici e socioeconomici I bisogni della popolazione I servizi e le risorse disponibili

3 PRESENTAZIONE In questo aggiornamento del profilo di comunità vengono messe in luce le principali dimensioni strutturali e le dinamiche che caratterizzano il territorio dell ambito distrettuale 5.1 di Cervignano del Friuli, con riferimento agli aspetti demografici, all assetto economico e produttivo, al mercato del lavoro, al livello di benessere locale, ai bisogni espressi dalla popolazione, alle caratteristiche degli utenti in carico ai Servizi Sociali dei Comuni ed alle risorse formali e informali messe in campo per dare risposta alle esigenze della comunità. I dati raccolti e analizzati possono proporsi come utile strumento di lavoro per la predisposizione del Piano Strategico della costituenda UTI Agro Aquileiese. Il documento si articola in un testo descrittivo ed un apparato di allegati che raccolgono tutti i dati analizzati, disaggregati per comune. SINTESI La popolazione residente nei comuni dell ambito distrettuale 5.1 ammonta, al 01/01/2015, a unità con una densità demografica media pari a 185,8 abitanti per kmq, valore che nasconde una certa disomogeneità territoriale nella sua distribuzione. Nel periodo la popolazione residente nei Comuni dell ambito distrettuale è aumentata (+4,2%) in proporzione maggiore di quanto avvenuto in regione (+2,3%), il ritmo di crescita ha subito un rallentamento a partire dal 2008, in linea con il più ampio contesto regionale e con la riduzione del flusso migratorio e si segnala una lieve flessione dal 2013 al 2014 (-0,2%). La crescita della popolazione residente nel periodo considerato non risulta omogenea in tutti i comuni del territorio, alcuni presentano infatti aumenti più significativi, come Fiumicello (+ 13,7%) o Cervignano del Friuli (+9,8%), altri, come Aquileia (-3,2%), hanno invece subito una dinamica demografica negativa. Nell ultimo quinquennio, , si registra un incremento complessivo della popolazione di ambito pari allo 0,5%: aumentano principalmente gli anziani (+9%) e in misura più contenuta i minorenni (+2,7%), mentre la popolazione adulta subisce un decremento di circa il 3%. Il trend di aumento della componente anziana della popolazione e di flessione di quella adulta accomuna quasi tutti i comuni dell ambito (unica eccezione il comune di Cervignano dove la popolazione adulta registra un aumento del 2%) ed è in linea con il trend provinciale; l incremento della popolazione dei minori a livello di ambito risulta invece significativamente superiore a quello provinciale, ma non si riscontra in tutti i comuni del territorio. Gli stranieri iscritti in anagrafe al 01/01/2015 sono complessivamente 3.504, pari al 6,3% della popolazione residente, incidenza più bassa rispetto a quella regionale dell 8,8%. I cittadini non italiani, in costante aumento dal 2004 pur con un ritmo di crescita rallentato a partire dal 2008, subiscono una lieve contrazione nel 2014 rispetto al 2013 (-0,4%). La struttura della popolazione straniera si conferma decisamente più giovane e dinamica di quella degli italiani. 3

4 Aumenta il numero di famiglie residenti nei comuni dell ambito, sono nel 2014, ma si riduce il numero medio di componenti, 2,3 persone per famiglia. Il confronto tra i censimenti 2001 e 2011 evidenzia infatti un aumento delle famiglie con uno o due componenti, una diminuzione delle famiglie numerose ed una correlata trasformazione della struttura familiare nel complesso, che caratterizza il contesto locale in linea con il più ampio contesto nazionale. Aumentano i nuclei familiari costituiti da coppie senza figli e da genitori soli con figli, mentre diminuiscono, pur rimanendo la tipologia di nucleo principale, le coppie con figli. A livello di ambito distrettuale, il reddito medio per contribuente risultante dalle dichiarazione dei redditi 2013 raggiunge un valore di ; inferiore di mille euro rispetto a quello regionale ( ); si rileva, poi, che questo dato medio assume significative variazioni da comune a comune, risultando sensibilmente più alto a Palmanova e più basso a Chiopris Viscone. L andamento delle imprese attive nei comuni dell ambito si mantiene in flessione dal 2008, con un decremento percentuale leggermente maggiore di quella registrato a livello provinciale e regionale. Diminuiscono in particolare le imprese attive nei settori agricolo e dell industria, mentre si registra un incremento nel settore dei servizi. I dati provinciali e regionali relativi ad assunzioni e cessazioni, dopo quella che sembrava una ripresa del mercato del lavoro, seppur modesta, tra 2010 e 2011, evidenziano un nuovo peggioramento nel 2012, 2013 e 2014, con valori più negativi del saldo assunzioni-cessazioni. Le ripercussioni dell andamento del mercato del lavoro sui domiciliati dell ambito distrettuale di Cervignano, appaiono lievemente più negative di quelle riscontrate a livello provinciale, con un aumento delle assunzioni tra 2013 e 2014 inferiore all 1%, a fronte di un aumento delle cessazioni pari al 3%. Nel 2014, i soggetti in carico ai SSC nell intero ambito distrettuale sono stati 2.406; il dato risulta in significativo aumento negli ultimi anni. Si tratta prevalentemente di persone anziane (47%), in particolare ultrasettantacinquenni, e adulti in difficoltà (38%). La quota di minorenni in carico ai servizi è pari al 15% dell utenza complessiva. L incidenza delle persone in carico al SSC rispetto alla popolazione residente è di 4,3 utenti del servizio sociale ogni 100 abitanti; se calcoliamo l incidenza di presa in carico con riferimento alle specifiche classi d età, risulta particolarmente alta per gli ultra settantacinquenni (quasi 14% di residenti in carico), mentre si attesta intorno al 2-3% per le classi d età centrali e si posiziona al 4,2% con riferimento ai minorenni. Le problematiche più rilevanti riferite all utenza in carico al SSC sono legate alla mancanza di autosufficienza (48,8%), ma anche all insufficienza di reddito (26%), al venir meno delle condizioni di salute, con particolare riferimento alla condizione di disabilità (20%), alla famiglia (15%) e al lavoro (13%). Gli interventi complessivamente registrati a favore degli utenti in carico nel 2014 sono 6.007, con una media di 2,5 interventi per utente. Incidono maggiormente gli interventi di servizio sociale professionale (46%), quelli economici (20%), quelli per la domiciliarità (18%). 4

5 La spesa sociale calcolata con riferimento all anno 2014 risulta di oltre 9 milioni di euro, con una spesa stimata pro-capite pari a 167 per ciascun residente. Quasi tutti i servizi previsti dal Nomenclatore regionale (elenco e definizione degli interventi sociali e socio-sanitari) sono erogati a livello di ambito distrettuale, così come dettagliato nella sezione relativa agli interventi offerti sul territorio. Una parte importante della risposta fornita ai bisogni del territorio vede come attori anche i seguenti soggetti del terzo settore aventi sede locale: 4 cooperative sociali di tipo B, 38 organizzazioni di volontariato (OdV) iscritte all albo regionale; 17 associazioni di promozione sociale (APS); 3 Fondazioni; gli enti morali presenti nei comuni dell ambito, quali le parrocchie e, a livello diocesano, le 2 Caritas. 1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO 1.1.La popolazione residente La popolazione complessiva dell ambito distrettuale 5.1 di Cervignano del Friuli al 01/01/2015 ammonta a unità con una densità demografica media pari a 185,8 abitanti per kmq: la distribuzione territoriale della popolazione risulta piuttosto disomogenea con comuni a maggior densità abitativa, quali Cervignano del Friuli e Palmanova, che superano la soglia dei 400 residenti per Kmq, e comuni come Aquileia, Chiopris Viscone e Trivignano Udinese, che invece non superano i 100 abitanti per Kmq. Fig. 1 Popolazione residente nell ambito di Cervignano del Friuli dal 2004 al 2014 Fonte: nostra elaborazione su dati Demo Istat ( Popolazione residente per gli anni ,2013,2014 Ricostruzione intercensuaria della popolazione per gli anni ). Dati al 31/12 di ciascun anno. Nel periodo la popolazione residente nel complesso è cresciuta in proporzione maggiore di quanto avvenuto in regione e nel restante territorio della Bassa Friulana 5

6 (Fig.2): l aumento registrato per l ambito distrettuale di Cervignano del Friuli è pari al 4,2%, contro il 2,3% di aumento in regione e il 3,4% della Bassa Friulana. La crescita demografica del decennio non risulta comunque omogenea in tutti i comuni dell ambito: se alcuni registrano un incremento più significativo dei residenti, come Fiumicello (+13,7%) o Cervignano del Friuli (+9,8%); altri, quali i comuni di Aquileia (- 3,2%), Trivignano Udinese (-2,6%) Santa Maria la Longa e San Vito al Torre (-1,9%), Villa Vicentina (-1,1%), evidenziano una dinamica demografica negativa ed una contrazione della popolazione nel periodo considerato. La crescita dei residenti risulta complessivamente più marcata tra il 2004 e il 2008 (3,4% di aumento della popolazione), mentre si attesta intorno all 1% nel quinquennio successivo 1, in linea con l andamento registrato anche a livello regionale e subisce una lieve flessione dal 2013 al 2014 (-0,2%). Fig. 2 Variazione percentuale della popolazione residente dal 2004 al 2014 nell ambito distrettuale di Cervignano del Friuli, nell ambito distrettuale di Latisana, in provincia di Udine e in Regione FVG (Anno base 2004=100). Fonte: nostra elaborazione su dati Demo Istat Il bilancio demografico relativo all anno 2014 evidenzia dunque un lieve decremento della popolazione complessiva rispetto al 2013, in quanto il saldo migratorio registrato (differenza tra numero di iscritti alle anagrafi dei comuni e numero di cancellati per trasferimento di residenza interno, con l estero o per altri motivi), risulta ridotto rispetto agli anni precedenti e, pur mantenendo un valore positivo (per numero di iscrizioni superiore a quello delle cancellazioni), non riesce per a compensare il saldo naturale (differenza tra iscritti per nascita e cancellati per decesso) sempre negativo (Fig.3). Il saldo naturale del 2014 risulta negativo in tutti i comuni ad eccezione di Chiopris Viscone e Visco, dove il numero di nati supera quello dei morti rispettivamente di 2 e 4 unità. Il saldo complessivo (cfr. tab.2 allegato 1) risulta positivo nell anno considerato nei Comuni di Aiello (+38); Bicinicco (+5). Cervignano (+42), Chiopris Viscone (+14), Terzo d Aquileia (+22) e Visco (+13). Il saldo totale a livello di ambito, come già evidenziato, risulta più elevato negli anni , conseguentemente ad un saldo migratorio più significativo ed una più consistente componente di iscrizioni dall estero; si registra un nuovo incremento nel 2012 seguito però 1 La discontinuità relativa all anno 2011 si deve al Censimento Generale della Popolazione intervenuto nell ottobre dello stesso anno che ha comportato un ricalcolo del dato relativo alla popolazione Istat a partire dalla popolazione legale registrata dal Censimento stesso. Anche i dati demografici annuali precedenti al 2011, per una corretta ricostruzione delle serie storiche, sono stati rivisti dall Istat stesso e pubblicati sul sito DemoIstat nella relativa sezione Ricostruzione intercensuaria

7 da una progressiva flessione nel 2013 e soprattutto nel 2014, unico anno in cui il saldo migratorio pur positivo non compensa il saldo naturale negativo. Si evidenzia che il saldo migratorio con l estero non si compone del solo saldo delle iscrizioni/cancellazioni da parte dei cittadini stranieri, che possono rientrare anche nel saldo migratorio interno qualora siano provenienti da altri comuni della regione o d Italia. Fanno quindi parte della componente di scambio con l estero anche i cittadini Italiani che si trasferiscono in paesi esteri o rientrano dall estero e, a tal proposito, sembra significativo rilevare che le cancellazioni per l estero da parte di residenti italiani dei comuni dell ambito, nel decennio , risultano complessivamente 821, di cui 80 registrate nel 2014, la media è di 75 cancellazioni per l estero all anno, con un massimo di 113 cancellazioni registrate nel Nello stesso periodo le cancellazioni di residenti stranieri per l estero sono state 1.157, con un picco negli anni , coerentemente con l andamento decrescente del flusso migratorio registrato nello stesso periodo e già evidenziato. Fig. 3 - Saldo naturale, migratorio (di cui con l estero) e totale nell ambito distrettuale di Cervignano del Friuli: anni Fonte: nostra elaborazione su dati Demo Istat ( Bilancio demografico per gli anni 2012,2013,2014 Ricostruzione intercensuaria del bilancio demografico per gli anni ). Per meglio comprendere le dinamiche relative all incremento della popolazione del territorio, ma soprattutto per evidenziare la progressiva trasformazione della sua struttura, viene riportato il trend di crescita dell ultimo quinquennio con riferimento alle diverse classi d età. E possibile osservare (Fig.4) come sia cresciuta in particolare la componente anziana della popolazione: gli anziani dei comuni dell ambito sono aumentati dal 2010 al 2014 del 9% (contro un incremento del 6,5% nel quinquennio ). L aumento percentuale della popolazione anziana risulta lievemente più elevato rispetto al resto della provincia (+8%) e della regione (+7%). Dal 2010 al 2014 si contano anziani in più nel territorio dell ambito, di cui 713 ultrasettantacinquenni. L aumento della popolazione anziana risulta più rilevante nei comuni di Aquileia, Bicinicco, Campolongo Tapogliano, Chiopris Viscone, Ruda, Palmanova, Villa Vicentina e Visco con un incremento nel quinquennio superiore al 10%. Anche la popolazione dei minori è però aumentata nel periodo di riferimento (+2,7%) ed in misura maggiore rispetto a quanto registrato a livello regionale (+1,2%) o a livello provinciale (+0,3%): anche in questo caso vi sono però delle differenze tra i comuni del 7

8 territorio e, a fronte di un significativo aumento di minori in comuni come Fiumicello (+9,5% nel quinquennio), Visco (+8,5%), Cervignano, Gonars e Palmanova (+4,5%), si registra una contrazione della popolazione con meno di 18 anni in particolare nei comuni di Campolongo Tapogliano (-9,6%), Trivignano Udinese (-4,5%), San Vito al Torre e Villa Vicentina (-3%). La popolazione adulta, invece, diminuisce nel quinquennio considerato in tutti i comuni dell ambito, in linea con l andamento provinciale e regionale, unica eccezione il comune di Cervignano dove registra un aumento del 2%. Risulta abbastanza evidente, pertanto, un trend demografico complessivo che porta ad un decremento della popolazione in età attiva e ad un aumento delle classi d età in carico alla stessa, accanto ad un progressivo invecchiamento della popolazione, in linea con l andamento regionale. Tali osservazioni supportano l evidenza di tendenziale aumento anche del carico assistenziale dei Servizi. Fig. 4- Trend popolazione residente. Variazione percentuale della popolazione totale, minori, adulti e anziani di ambito dal 2010 (anno base=100) al Anziani (65 anni e oltre) Minori (0-17 anni) Adulti (18-64 anni) Totale Popolazione ambito Cervignano del Fr Fonte: Ns Elaborazione su dati DemoIstat ( Popolazione residente per gli anni ,2013,2014, Ricostruzione intercensuaria della popolazione per l anno 2010) Con riferimento all anno 2014, relativamente ai tassi demografici generici 2 si rileva che (Fig. 5): il tasso di natalità, pari al 7,0 per mille è lievemente inferiore rispetto a quello provinciale (7,3) e regionale (7,5) e risulta diminuito rispetto al 2010 (9,0). Nel 2014 i nuovi nati sono complessivamente 386 di cui 45 (pari al 12%) sono stranieri; il tasso di mortalità pari a 10,3 per mille risulta in linea con il 2010, lievemente inferiore al dato provinciale e regionale (11,2); il tasso di fecondità, pari 33,9, indica la nascita nell anno di 3,4 bambini ogni 100 donne in età feconda (15-49 anni). Anche in questo caso il dato risulta inferiore sia a quello provinciale, che a quello regionale e si evidenzia un deciso decremento rispetto al 2010 (42,1); il tasso di immigratorietà dall estero (3,0 per mille) risulta più basso di quello regionale ed è anche più contenuto rispetto all ambito limitrofo, si rileva inoltre una diminuzione rispetto al 2010 (5,1). Il tasso di immigratorietà interno risulta invece più elevato di quello provinciale e regionale. Il tasso di immigratorietà complessivo 2 Per ulteriori dettagli, si vedano anche le Tabelle 7a e 7b dell Allegato 1 8

9 si mantiene comunque superiore di quello di emigratorietà, pur cresciuto rispetto al 2012, indicando ancora un maggior numero di ingressi rispetto alle uscite. Fig. 5 -Tassi demografici generici, confronto con dato ambito di Latisana, Provincia di Udine e Regione FVG. Anno 2014 Fonte: Ns Elaborazione su dati DemoIstat Fotografando la popolazione dell ambito al 01/01/2015, possiamo osservare che risulta composta dal 15% di minorenni, dei quali il 32% in età prescolare (0-5 anni), il 28,3% tra i 6 e i 10 anni e il 39,4% tra gli 11 e i 17 anni (tab. 4 all.1); il 15% della popolazione è composto da giovani dai 18 ai 34 anni; il 45% da adulti dai 35 ai 64 anni e il 25% da anziani, la metà dei quali supera i 75 anni, per complessivi anziani residenti dai 75 agli 84 anni e anziani con 85 anni o oltre (tab 5 all.1). Fig. 6 Popolazione residente nell ambito al per classi d'età. Fonte: Ns Elaborazione su dati DemoIstat 9

10 Aumenta negli anni la percentuale di incidenza delle classi d età più elevata, mentre si assottiglia quella delle più giovani. La rappresentazione grafica della piramide d età, dalla forma a fuso, rende graficamente l idea dello spostamento della popolazione verso le classi d età più avanzate, collegato al processo di progressivo invecchiamento ed alla mancanza di un sufficiente ricambio generazionale, nonostante si possa riscontrare un nuovo leggero allargamento della base (0-14 anni). Raffrontando maschi e femmine è inoltre evidente la maggior aspettativa di vita delle donne: l indice di mascolinità 3 è infatti pari al 95,9% se calcolato sull intera popolazione mentre scende al 63,7 maschi ogni 100 femmine se calcolato dai 75 anni in su. Leggera prevalenza di maschi si riscontra invece tra i minori 0-14 anni. Fig. 7 - Piramide d età popolazione residente nell ambito distrettuale 5.1 Cervignano del Friuli di cui stranieri al centro, al 01 gennaio Fonte: Ns elaborazione su dati demoistat. Altri indicatori di struttura della popolazione, relativi all anno 2014 (tabb. 6a e 6b all.1), ne confermano una composizione sbilanciata verso le classi d età più elevate: l età media, pari a 46,6 anni, risulta perfettamente allineata con quella regionale (46,6), ed è in aumento rispetto al 2012 (46,1 anni); l indice di vecchiaia 4 (195,3), anch esso in aumento dal 2012 (187,3), risulta invece lievemente inferiore rispetto al dato regionale (199,8), riflette la presenza di quasi 2 anziani per ogni minore da 0 a 14 anni residente. L indice di dipendenza strutturale 5, pari a 60,1, in linea con quello regionale (60,4) ed in aumento dal 2012 (57,7), riflette la presenza di un alto carico di assistenza per la popolazione in età attiva, pari ad un soggetto in carico (minore o anziano) ogni 1,66 persone in età attiva, il maggior peso è rappresentato dalla componente anziana che 3 Il rapporto misura la quota di maschi ogni cento femmine residenti 4 L indice di vecchiaia è calcolato rapportando la popolazione dai sessantacinque anni in su con i minori fino ai 14 anni. 5 L indice di dipendenza strutturale è dato dal rapporto tra la popolazione inattiva (0-14 anni e dai 65 anni in su) e quella in età lavorativa (15-64 anni) 10

11 presenta un indice specifico di dipendenza pari a 39,7, riflettendo la presenza di un anziano in carico ogni 2,5 persone in età attiva. Gli indicatori strutturali, pertanto, in tendenziale crescita negli ultimi anni, accanto al progressivo innalzarsi dell età media, confermano il complessivo processo di invecchiamento della popolazione I cittadini stranieri Gli stranieri presenti sul territorio dell ambito distrettuale al 01/01/2015 sono 3.504, pari al 6,3% del totale della popolazione residente, con un incidenza più contenuta rispetto a quella registrata a livello provinciale (7,7%) e regionale (8,8%). La distribuzione degli stranieri risulta disomogenea nei comuni dell ambito e presenta un peso più significativo nei comuni di Cervignano del Friuli (11%) e Palmanova (8,4%), mentre risulta residuale a Fiumicello (3%), Bicinicco, Villa Vicentina (3,3%) (tab. 9 all.1). I residenti stranieri risultano nell ultimo decennio in progressivo aumento, anche se l incremento più accentuato tra il 2004 e il 2008 (+50%), si riduce nel quinquennio successivo, pur con una ripresa significativa tra il 2011 e il L incremento complessivo di residenti stranieri nel territorio registrato nel decennio risulta pari all 85% circa, con un incidenza rispetto alla popolazione complessiva che passa da 3,6 stranieri ogni 100 abitanti nel 2004 a 6,3 nel Un dato interessante per valutare il radicamento della popolazione straniera sul territorio è quello relativo alle acquisizioni di cittadinanza che nel periodo sono state complessivamente 664, con un trend in maggior crescita dal 2010 in poi. Il 34% delle acquisizioni di cittadinanza sono registrate nel comune di Cervignano del Friuli, il 14% in quello di Palmanova. Fig. 8 Andamento della popolazione straniera residente dal 2004 al 2014 nell ambito distrettuale di Cervignano del Friuli e incidenza percentuale rispetto al totale della popolazione residente. Fonte: nostra elaborazione su dati Demo Istat ( Popolazione residente per gli anni ,2013,2014; Ricostruzione intercensuaria della popolazione per gli anni ). Dati al 31/12 di ciascun anno. La struttura della popolazione straniera risulta decisamente più giovane di quella della popolazione italiana: gli stranieri residenti sul territorio del cervignanese al 01/01/2015 sono nella metà dei casi minori o giovani: il 21% degli stranieri residenti è minorenne e il 29% ha un età dai 18 ai 34 anni; il 47% degli stranieri del territorio ha dai 35 ai 64 anni e 11

12 solo il 3% ha più di 65 anni, indicando pertanto il contributo di questa componente della popolazione nel frenare, almeno in parte, il processo di invecchiamento complessivo. L incidenza rispetto alla popolazione complessiva residente all interno delle diverse classi di età conferma la concentrazione di stranieri nelle classi d età più giovani: in particolare ogni 100 minori residenti quasi 9 sono stranieri (8,6%); tale incidenza sale all 11% circa se consideriamo i soli bambini da 0 e 5 anni; tra i giovani residenti (18-34 anni) il 12% è straniero, mentre con riferimento agli adulti (35-64 anni) l incidenza scende al 6,7 stranieri ogni 100 residenti. La presenza di stranieri all interno della popolazione anziana, infine, risulta assolutamente irrisoria ed è inferiore all 1%, seppur evidenziando un incremento negli anni. Osservando il grafico relativo alla piramide d età (Fig. 7) con riferimento alla sola popolazione straniera, osserviamo inoltre una prevalenza della componente femminile, con un tasso di mascolinità totale pari all 84%, che scende al 74% se calcolato sulla sola classe d età degli adulti dai 35 ai 64 anni, rimandando anche ad una lettura della migrazione femminile straniera anche legata a motivi di lavoro, in particolare con funzioni di cura e assistenza. La popolazione non italiana risulta non solo più giovane, ma anche maggiormente dinamica dal punto di vista demografico: si evidenzia che il tasso di natalità riferito agli stranieri (12,8 ) risulta più elevato rispetto a quello calcolato per il totale della popolazione (7 ), così come il tasso di fecondità (38,2 nati per mille donne in età anni vs 33,9 ). Occorre comunque evidenziare che, anche con riferimento alla popolazione straniera, i due tassi risultano in calo negli anni, nel 2012 risultavano infatti rispettivamente pari al 14 e al 40,3, indicando un cambiamento nelle scelte riproduttive anche per la popolazione straniera. I nuovi nati stranieri con residenza nei comuni dell ambito sono, nel 2014, complessivamente 45 e rappresentano il 12% dei nati del territorio, l incidenza risulta più bassa rispetto al complesso del territorio provinciale dove i nati stranieri rappresentano il 15,6% del totale dei nuovi nati. Fig. 9 Popolazione straniera residente nell ambito al per classi d'età. Relativamente alla provenienza della popolazione straniera presente nell ambito, il dettaglio sulle cittadinanze, evidenzia che le nazionalità più rappresentative sono quella Rumena (22% degli stranieri residenti), Croata (9%), Albanese e Bosniaca (8% ciascuna), Marocchina (7%), Ucraina (6%), Serba (6%) e Kosovara (4%), seguono Macedoni, 12

13 Moldavi, Polacchi (con incidenza tra il 2% e il 3%), Cinesi (1,6%) e Russi (1,2%); le restanti nazionalità sono residuali e presentano un incidenza pari o inferiore all 1%. I residenti provenienti dell ex Jugoslavia sono quelli che, nell insieme, rappresentano la quota più significativa (31%) di cittadini con nazionalità non italiana sul territorio e, presumibilmente, sono quelli presenti in loco da più tempo e maggiormente integrati. Gli stranieri provenienti da Africa e nord Africa sono complessivamente l 11%. Fig.10 - Principali nazionalità della popolazione straniera residente nell ambito distrettuale di Cervignano del Friuli. Anno Romania Croazia Albania Bosnia-Erzegovina Marocco Ucraina Serbia Kosovo Moldova Macedonia Polonia Cina Rep. Popolare Nigeria Tunisia Russia Federazione India Slovenia Colombia %degli stranieri residenti rappresentato Fonte: nostra elaborazione su dati Demo Istat- Bilancio demografico stranieri Le famiglie Il numero di famiglie registrate nei comuni dell ambito di Cervignano secondo il bilancio demografico annuale relativo all anno 2014, è complessivamente pari a , con una media di componenti per famiglia di 2,3 persone, leggermente superiore alla media provinciale pari a 2,2 componenti. In linea con la media provinciale o inferiore ad essa è il numero medio di componenti nei comuni di Cervignano del Friuli, Palmanova e Aquileia comuni nei quali, secondo i dati censuari 2011, risulta più significativa (intorno al 35%) la quota di famiglie unipersonali che rappresentano a livello di ambito il 30% delle famiglie registrate (tabb.11 e 12 all. 1). 13

14 Fig.11 - Famiglie e numero medio di componenti per famiglia nei comuni dell ambito 5.1 Cervignano del Friuli nel Fonte: nostra elaborazione su dati Demo Istat- Bilancio demografico annuale. Negli anni il numero di famiglie del territorio è sensibilmente aumentato: confrontando i dati dei censimenti 2001 e 2011 si registra un incremento pari al 17%, superiore rispetto a quello registrato a livello provinciale (+12%) e regionale (+10%). All aumentare del numero di famiglie si associa, tuttavia, la diminuzione del numero medio di componenti delle stesse, si segnala un aumento generalizzato delle famiglie unipersonali (+52%), quelle con due componenti aumentano ma in misura minore (+28%), mentre diminuisce il numero di famiglie con 3 componenti e delle famiglie numerose costituite da 4 persone (- 7%) o composte da 5 e più componenti (-22,5%). Se nel 2001 le famiglie unipersonali erano in numero minore rispetto a quelle composte da 3 persone, nel 2011 le famiglie unipersonali sono il 30% del totale, rispetto al 20% di famiglie con 3 componenti. Fig.12 - Famiglie per numero di componenti nell ambito 5.1 Cervignano del Friuli ai censimenti 2001 e Fonte: Osservatorio Politiche Sociali Provincia di Udine su dati Censimento generale popolazione e abitazioni Si conferma quindi, anche in questo territorio, l ormai noto cambiamento in corso nella struttura familiare italiana, con un numero medio di componenti più contenuto e una prevalenza di famiglie unipersonali o formate da soli due componenti. Tale mutamento 14

15 risulta legato al progressivo invecchiamento della popolazione, ma anche al cambiamento degli stili di vita, alla riduzione della natalità, all innalzamento dell età di uscita dal nucleo familiare da parte dei figli, al differimento delle scelte procreative e all aumento dei divorzi e delle separazioni. I dati censuari sulla tipologia di nuclei familiari6 ben evidenziano queste trasformazioni a livello di ambito, in linea con il contesto provinciale e regionale: pur rimanendo la coppia con figli la tipologia di nucleo familiare prevalente (48,4% del totale dei nuclei), dal 2001 al 2011 diminuisce la sua incidenza sul complesso dei nuclei familiari censiti (-8%), mentre si assiste ad un significativo aumento (+23%) delle coppie senza figli, che rappresentano il 37% dei nuclei familiari e ad aumento dei nuclei composti da sola madre e uno o più figli (+18%) o solo padre e uno o più figli (+32%), che rappresentano rispettivamente l 11,7% e il 2,8% dei nuclei familiari censiti nel L aumento percentuale di coppie senza figli e di nuclei costituiti da un solo genitore con figli risulta per l ambito significativamente maggiore di quello registrato a livello provinciale. Fig.13 Nuclei familiari: distribuzione percentuale per tipologia di nucleo nell ambito 5.1 Cervignano del Friuli al censimento Fonte: Nostra elaborazione su dati Censimento generale popolazione e abitazioni L aumento di queste tipologie di nuclei va correlato all aumento delle separazioni e dei divorzi, secondo i dati censuari relativi allo stato civile della popolazione residente in provincia di Udine (dato non disponibile a livello comunale) i separati e divorziati rappresentano nel 2011 il 5,5% della popolazione residente, mentre erano il 3,5% nel 2001, con un incremento in termini assoluti di circa unità; osservando solo la fascia d età dai 35 ai 64 anni l incidenza di persone divorziate o separate, tra i residenti, passa dal 6% del 2001 al 10% del I nuclei familiari ricostruiti rappresentano l 8,5% dei nuclei familiari complessivamente censiti in provincia di Udine nel 2011, mentre nel Per nucleo familiare si intende un insieme di persone tra loro coabitanti che sono legate dal vincolo di coppia e/o rapporto genitore-figlio (sempre che il figlio sia celibe/nubile). Ciò significa che il nucleo familiare, a differenza delle famiglie, comprende sempre almeno due persone: una coppia, un genitore con figlio celibe o nubile. All interno di una famiglia è dunque possibile trovare nessun nucleo (le persone sole, due sorelle, la madre che vive col figlio separato), un nucleo (una coppia, un nucleo monogenitore), due o più nuclei (per esempio due fratelli che vivono insieme con rispettive mogli e figli). 15

16 erano il 5,5%; a livello di ambito passano invece dal 5% circa nel 2001 al 9% circa nel Fig.14 Nuclei familiari per tipologia di nucleo nell ambito 5.1 Cervignano del Friuli ai censimenti 2001 e Fonte: Nostra elaborazione su dati Censimento generale popolazione e abitazioni 2001 e I minori Al 01/01/2015 la popolazione dei minori residenti nei comuni dell ambito ammonta complessivamente a Di questi il 15%, pari a minori ha meno di 3 anni, un ulteriore 17% ha tra i 3 e i 5 anni, il 28,3% ha tra i 6 e i 10 anni, il 17,5% tra gli 11 e i 13 anni e un ulteriore 22% tra i 14 e i 17 anni. Rispetto al 2010 si registra un incremento del 2,7%, per complessivi 222 minori in più nel quinquennio; l aumento percentuale della popolazione dei minori dell ambito risulta superiore a quello registrato mediamente in provincia (+0,3%) nello stesso periodo. Il Comune in cui tale crescita risulta più rilevante, come si evince dal grafico riportato, sono: Fiumicello, con il 9,5% di minori in più per un incremento in valore assoluto di 69 unità. Il decremento più significativo si registra invece a Campolongo Tapogliano dove si contano 16 minori in meno nel quinquennio (Fig.15). 16

17 Fig Variazione percentuale della popolazione dei minori dal 2010 al 2014 nei comuni dell ambito. Fonte: nostra elaborazione su dati Demo Istat I minori stranieri sono, al 01/01/2015, 719 pari all 8,6% dei minori dell ambito. L incidenza è maggiore nelle classi d età prescolari, i bambini stranieri ammontano infatti al 11% dei bambini da 0 a 5 anni, mentre sono il 9& di quelli tra i 6 e i 10 anni e il 6% circa di quelli dagli 11 anni in poi. L aumento dei minori stranieri dal 2010 al 2014 è pari al 14%, con un incremento di oltre un punto percentuale nell incidenza sulla popolazione minorile complessiva (nel 2008 era pari al 7,4%) Minori iscritti alle scuole di ogni ordine e grado Con riferimento all a.s. 2013/2014 gli iscritti alle scuole aventi sede (di plesso scolastico) nei comuni dell ambito distrettuale sono complessivamente con l 1,4% in più rispetto all anno scolastico precedente. di questi il 23% sono iscritti alle scuole dell infanzia, con un incidenza specifica di iscritti alle scuole paritarie (di cui si contano 5 strutture nel territorio dell ambito) del 5%; il 35% alle scuole primarie, il 23% alle scuole secondarie di primo grado e il 19% alle secondarie di secondo grado (tab.14 all.1). L incidenza degli alunni con cittadinanza non italiana è complessivamente dell 8,4%, inferiore alla media provinciale dell 10,6% (tab.15 all.1). Il dato risulta comunque in crescita negli anni: se nell anno scolastico 2004/2005 erano stranieri il 5,5% degli alunni delle scuole primarie, il 6,6% degli alunni delle scuole secondarie di primo grado e il 2,9% degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, nell a.s. 2013/2014 si conta il 9,5% di stranieri nelle scuole primarie, il 7,8% nelle secondarie di primo grado e il 5,6% nelle secondarie di secondo grado. L incidenza di bambini stranieri nelle scuole dell infanzia nell anno scolastico 2013/2014 risulta pari al 9,6% degli iscritti. 17

18 1.2 Benessere socioeconomico, contesto produttivo e mercato del lavoro Reddito e benessere socio-economico Il reddito imponibile delle persone fisiche è, nonostante i suoi limiti7, una misura interessante della ricchezza economica della popolazione. Il reddito imponibile medio dei dichiaranti ai fini dell addizionale IRPEF, relativo all anno 2013, a livello di ambito distrettuale, è risultato pari a ,83, leggermente più alto di quello rilevato nell anno precedente (+2,5%), ma inferiore a quello medio regionale ( ). Il comune con il reddito imponibile pro-capite più elevato risulta essere Palmanova (con oltre 21mila ), mentre Chiopris-Viscone detiene quello più basso (con quasi 17mila ), evidenziando significativi squilibri territoriali. Si rileva inoltre che la graduatoria dei comuni non ha subito sostanziali alterazioni rispetto a quella presentata nel precedente profilo e relativa alla dichiarazione dei redditi del Fig.16 - Reddito pro-capite dei dichiaranti per comune nel Fonte: elaborazioni su dati MEF Dipartimento delle Finanze La maggior parte dei redditi delle persone fisiche è generata dal lavoro dipendente e assimilati (tra il 50 e il 60% del totale), segue il reddito da pensione (attorno al 30% del totale); hanno un incidenza relativa (non arrivano mai al 20% del totale) l insieme dei restanti tipi di reddito: profitti (redditi da spettanza imprenditoriale), i redditi da partecipazione, lavoro autonomo e fabbricati. 7 Il più noto dei quali è senza dubbio quello di non rispettare fedelmente l ammontare effettivo di quanto incassato dai dichiaranti per l elevata, e non equamente distribuita, evasione ed elusione fiscale presente in Italia. 18

19 Fig.17 - Distribuzione percentuale del reddito IRPEF per tipo di fonte e per comune nel Fonte: elaborazioni su dati MEF Dipartimento delle Finanze Osservando le fasce di reddito si rileva come a livello di ambito distrettuale quasi il 44% dei contribuenti dichiari un reddito annuale inferiore ai 15mila, mentre il 35% dichiara tra i 15 e i 26mila e poco più del 20% (1 su 5) esprime un valore superiore ai 26mila. Fig.18 - Distribuzione percentuale del reddito IRPEF per fasce di reddito nel Fonte: elaborazioni su dati MEF Dipartimento delle Finanze 19

20 1.2.2 Il tessuto economico e produttivo I dati relativi al numero di imprese attive sul territorio per tipologia di settore produttivo consentono di fare alcune considerazioni sulla struttura del tessuto economico locale, caratterizzato da un importante presenza del settore primario, con una percentuale di imprese agricole (25%) superiore all incidenza che si registra a livello provinciale (18,5%) e ancor più a quello regionale (15,9%) (cfr. tab.1 e 3 All.2). Per quanto concerne, nello specifico, la distribuzione delle imprese attive nel 2014 aventi sede nell ambito distrettuale di Cervignano (Tab. 3 All.2), si nota la concentrazione di attività nei comuni di Cervignano del Friuli (912 imprese, pari al 21,4% delle imprese attive dell ambito, con particolare rilevanza del settore dei Servizi e del Commercio), Palmanova (509 imprese pari al 12% delle imprese attive di ambito, sempre concentrate prevalentemente nei settore dei Servizi e del Commercio), Gonars (369 imprese pari al 9% circa delle imprese attive di ambito, con una prevalenza del settore del Commercio e, a seguire dell Agricoltura) e Fiumicello (con 367 imprese, pari sempre al 9% circa delle imprese attive di ambito ed una prevalenza del settore agricolo seguito da commercio e servizi). La distribuzione complessiva di ambito delle imprese a livello settoriale evidenzia l importanza del settore primario, con il 25% delle imprese attive che si dedicano all agricoltura (concentrate prevalentemente nei comuni di Fiumicello con l 11% delle imprese agricole presenti nell ambito aventi sede in questo comune, Cervignano del Friuli, con l 8% delle imprese agricole dell ambito, Santa Maria la Longa, Trivignano Udinese e Aquileia ciascuno con oltre il 7% delle imprese agricole di ambito). Il peso del settore dei Servizi, 28%, risulta inferiore a quello registrato a livello provinciale (33% delle imprese sono aziende di Servizi), in questo territorio la maggior parte di queste imprese risulta concentrata nei comuni di Cervignano e Palmanova; una quota del 7,3% delle imprese totali nello specifico è rappresentato dai servizi di ristorazione e alberghieri concentrati oltre che nei due comuni già citati anche nel comune di Aquileia; in linea con la media provinciale il peso del commercio (21%) con la maggior parte delle attività concentrate nei comuni di Cervignano, Palmanova e Gonars. L andamento delle imprese attive nei comuni dell ambito nell ultimo quinquennio, evidenzia una situazione di sofferenza anche nel tessuto imprenditoriale locale. Si registra infatti, dal 2008 al 2014, una flessione negativa delle imprese attive a livello locale, flessione lievemente più marcata di quella registrata a livello regionale e provinciale. Tale flessione riguarda tutti i comuni del territorio, anche se con tassi differenti, e principalmente il settore industriale (-21% delle imprese attive), ma anche quello agricolo vede una riduzione di aziende pari al 20% nel quinquennio. Calano anche commercio e costruzioni (-6% circa), mentre aumentano le imprese attive nel settore alberghiero e della ristorazione (+16%) e negli altri servizi (+10%). 20

21 Fig Andamento del numero di imprese attive in provincia di Udine, in regione FVG e nell ambito 5.1 Cervignano del Friuli: anni (anno base 2008=100) Fonte: Elaborazione Osservatorio Provinciale Politiche Sociali Provincia di Udine su dati Infocamere Il saldo tra le iscrizioni nel Registro delle Imprese e le cancellazioni dallo stesso, risulta sempre negativo tra il 2008 e il 2014, pur presentando un miglioramento nel differenziale del 2014 rispetto al Fig Iscrizioni al Registro delle Imprese, cessazioni e saldo tra iscrizioni e cessazioni nell ambito distrettuale 5.1 Cervignano del Friuli: anni Fonte: Elaborazione Osservatorio Provinciale Politiche Sociali Provincia di Udine su dati Infocamere L andamento del tasso di natalità delle imprese (Tab. 3 All.2), sia con riferimento all ambito di Cervignano del Friuli, che al livello provinciale e regionale, conferma il trend delineato: da un 5,6 nuove imprese ogni mille registrato nel 2009 si evidenzia una ripresa nel 2010 e 2011 (6,3) e un nuovo peggioramento nel 2012 (5,7) e soprattutto nel 2013 e 2014 (5,3). Si rileva pertanto una riduzione anche della base occupazionale relativa al lavoro autonomo e imprenditoriale, che riduce la capacità di recupero del tessuto economico e di creazione di nuovi posti di lavoro. 21

22 Cooperative sociali e altre realtà imprenditoriali a forte componente sociale Secondo l ultima edizione dell Albo regionale (22/04/2015), nel territorio dell ambito distrettuale hanno sede 3 cooperative sociali (due di tipo B, ovvero volte all inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati ed una di tipo A, ovvero operante nei servizi socioassistenziali ed educativi) 8. Accanto a queste, operano anche altre cooperative sociali, in totale circa una decina, sia di tipo B che di tipo A. Sono inoltre attive, e registrate presso l albo dell ERSA, 5 fattorie didattiche di cui 2 sono anche fattorie sociali Il mercato del lavoro La situazione occupazionale regionale e provinciale del 2014, secondo quanto riportato dai dati Istat (Rilevazione continua delle forze di Lavoro; Tab.5 All.2), evidenzia un quadro di difficoltà, e in peggioramento che vede un calo del tasso di occupazione dal 2010, in particolare per la componente maschile ed un aumento del tasso di disoccupazione complessivo. Anche nel 2014 il gender gap, si mantiene significativo con circa 15 punti in più per i maschi se riferito al tasso di occupazione e di circa 2,5 punti in più per le femmine se riferito al tasso di disoccupazione. Osservando i dati relativi alla provincia di Udine, il tasso di occupazione 2014 risulta in linea con il 2013 (62,5%), ma si conferma più basso di quello regionale (63%); si nota un aumento (di mezzo punto rispetto al 2013 e di due punti e mezzo rispetto al 2010) del tasso di disoccupazione, che raggiunge l 8,3% in provincia e l 8% in regione. La situazione critica evidenziata a livello provinciale e regionale viene confermata in misura più o meno marcata nei diversi territori: al fine di fornire un profilo della situazione del mercato del lavoro a livello di ambito sono stati utilizzati i dati amministrativi di flusso tratti dall archivio dei Centri per l impiego (Ergon@t) relativi ai movimenti di assunzione, alle cessazioni e alle richieste di ingresso in mobilità, estratti anziché per comune sede dell azienda (criterio utilizzato dalle analisi effettuate dei Servizi del Lavoro), per comune di domicilio del lavoratore, al fine di cogliere più puntualmente la ricaduta socio economica a livello territoriale ed il possibile impatto sui servizi sociali. L andamento dei movimenti di assunzione e del saldo tra assunzioni e cessazioni registrato tra il 2010 e il 2014 evidenzia una flessione e il permanere di una congiuntura negativa del mercato del lavoro che non evidenzia segnali di ripresa. Il dato specifico relativo alle assunzioni evidenzia, nel 2014, per i domiciliati del territorio dell ambito di Cervignano una lieve ripresa (+0,6%) pur inferiore a quella registrata a livello provinciale (+1,7%), cresce tuttavia maggiormente il numero di cessazioni (+3,1% a livello di ambito e +1% a livello provinciale) determinando nel 2014 un saldo ancor più negativo di quello registrato negli anni precedenti per i domiciliati nell ambito; a livello provinciale, invece, il saldo 2014, pur mantenendosi negativo, risulta lievemente migliore rispetto all anno precedente. 8 DAMATRÀ SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS (A), LA SFIDA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS (B), IL MANTELLO DI SAN MARTINO - SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE (B). 22

23 Fig. 21 Dinamica movimenti di assunzione e di cessazione (saldo) per i domiciliati nell ambito 5.1 Cervignano del Friuli: anni Fonte: Elaborazione Osservatorio Politiche Sociali su dati Regione FVG fonte: archivio Ergon@t dei CPI (estrazione al 26/08/2015). Sempre con riferimento ai domiciliati nell ambito, le assunzioni diminuiscono con particolare riferimento alla componente femminile, la flessione si distribuisce tra le diverse fasce d età con una tenuta migliore rispetto al livello provinciale e regionale della fascia d età dai 35 ai 44 anni ed una lieve crescita delle assunzioni registrate a favore dei 45-54enni nel quinquennio considerato; più pesante la flessione delle assunzioni a favore dei giovanissimi (15-24 anni), in linea con l andamento registrato a livello provinciale. In linea con il quadro provinciale e regionale si evidenzia inoltre un calo di assunzioni con particolare riferimento ai settori delle costruzioni e del commercio, peggiore rispetto al quadro provinciale l andamento delle assunzioni nei servizi (settore nel quale si concentrano la maggior parte delle assunzioni, 57,5%), mentre tiene il comparto dell agricoltura (pur registrando una lieve flessione nelle assunzioni rispetto all anno precedente) che, nel territorio di Cervignano, assorbe oltre il 14% delle assunzioni, contro una media provinciale del 7%. Per quanto riguarda le tipologie contrattuali, il dato territoriale risulta in linea con quello regionale e provinciale: continua la progressiva contrazione di assunzioni a tempo indeterminato, che sono ormai intorno al 7% del totale (erano il 25% nel 2008) crescono le assunzioni a tempo determinato e quelle relative al lavoro somministrato; crolla il lavoro intermittente (o a chiamata) utilizzato in particolare nei settori legati all attività turistica, presumibilmente sostituito dal ricorso ai voucher (lavoro accessorio) e il parasubordinato. Si contraggono le assunzioni in aziende aventi sede in provincia, mentre aumentano le assunzioni fuori regione, dato quest ultimo che lascia ipotizzare una maggior disponibilità alla mobilità territoriale per le persone in cerca di lavoro. Con riferimento alle richieste di ingresso in mobilità va evidenziato che la Legge di Stabilità 2013 non ha previsto una proroga per la mobilità ai sensi della L.236/93, si interrompe pertanto nel 2012 il flusso relativo alle stesse. Rispetto agli ingressi in mobilità ai sensi della L.223/91 si rileva invece nel 2014 una aumento rispetto all anno precedente del 26% a favore dei domiciliati nell ambito. Infine per quanto riguarda la categoria del lavoro protetto, i dati relativi agli iscritti alle liste istituite ai sensi della L.68/99 con particolare riferimento alla categoria Disabili, 23

24 evidenziano che gli effetti negativi della crisi globale hanno causato una significativa contrazione dell attività di ricerca ed inserimento di lavoratori disabili da parte delle aziende obbligate, le assunzioni per i domiciliati dell ambito nel 2014 sono state 22, in calo rispetto al 2012 (30 assunzioni). Osservando la composizione degli iscritti alle liste L.68/99 dei domiciliati dell ambito si osserva una prevalenza della componente femminile e delle classi d età più elevate. 2 I BISOGNI DELLA POPOLAZIONE 2.1 Analisi della domanda Di seguito sono riportati alcuni dati riguardanti servizi, interventi e utenza in carico, in particolare con riferimento al SSC, ma anche, per alcuni servizi legati alla domiciliarità, al Distretto sanitario, allo scopo di fornire indicazioni rispetto ai bisogni espressi dalla popolazione del territorio e alle risposte fornite agli stessi I servizi sociali L utenza in carico ai SSC 9 Nell anno 2014 le persone in carico al SSC 10 dell ambito distrettuale sono state I comuni dove si concentra maggiormente la casistica sono Cervignano del Friuli (27%), Gonars e Palmanova (rispettivamente 9%), Fiumicello e Ruda (8% ciascuno). Rispetto al 2013 si registra un significativo incremento della casistica, pari al 10% dei casi. Particolarmente rilevante risulta l incremento registrato con riferimento all utenza dei minorenni (+27% nei due anni) e quello riferito ai giovani adulti (+17%), mentre con riferimento alle altre classi di età l aumento nel biennio si attesta intorno al 6-7% circa. Se confrontiamo i dati con il 2011 l incremento di utenza sale al 35%, da considerarsi tuttavia in parte sovrastimato 11, pur in un quadro di tendenziale e continuo aumento della casistica del SSC che ha caratterizzato gli ultimi anni. I nuovi casi presi in carico dal SSC per la prima volta nel corso del 2014 sono stati complessivamente 591, di cui il 52% anziani, il 20% adulti tra i 35 e i 64 anni, il 19,5% minori e l 8% giovani tra i 18 e i 34 anni. Il numero di nuovi casi rimane in linea rispetto al 2013 (erano 601 i nuovi utenti), si differenzia però l incidenza delle diverse tipologie di utenza, evidenziando un maggior peso dei nuovi casi di minorenni, che nel 2013 rappresentavano solo il 10% dei nuovi utenti a fronte di una quota di anziani pari al 60%. 9 Dati raccolti attraverso la Cartella sociale informatizzata, Dati flusso dal al Estrazione aprile 2015: periodo di validità dal al 15/04/ La casistica in carico al SSC è composta da tutte le persone in stato di bisogno in favore delle quali sono stati attivati interventi di aiuto attraverso una presa in carico da parte dell assistente sociale; non vengono pertanto conteggiate tutte quelle persone che si rivolgono ai servizi con bisogni prettamente informativi, né coloro che beneficiano esclusivamente di contributi economici attivati direttamente dagli uffici amministrativi sulla base dei requisiti previsti (ISEE ecc.). 11 Nel 2010 sono state introdotte delle modifiche nella Cartella sociale informatizzata, pertanto il 2011 risente ancora di una certo grado di disomogeneità nell inserimento dei dati. 24

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