L Ossigenoterapia Iperbarica nell Embolia Gassosa
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- Luciano Papi
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1 L Ossigenoterapia Iperbarica nell Embolia Gassosa Sicurezza e Soccorso Sanitario in Mare Carrara, febbraio 2006 Dott. Maria Elisa Della Marta
2 Cos è l embolia gassosa? L embolia gassosa è una grave patologia barotraumatica dovuta ad improvvise variazioni di pressioni La rapida riduzione della pressione porta il gas inerte, disciolto in soluzione fisica, nei tessuti a trasformarsi in fase gassosa formando grosse bolle
3 Meccanismo d azioned L aria intrappolata nei polmoni si espande lacerandoli facilmente ed entrando nel circolo arterioso, se a causa di una bolla il cervello non viene ossigenato, dopo qualche minuto si rischia la morte Le bolle cosi formatesi si localizzano sia a livello del circolo che dei tessuti dando luogo ad importanti quadri clinici
4 Tipologia di incidente Gli incidenti su base disbarica più gravi che necessitano di urgenti procedure terapeutiche sono: La sindrome da sovradistensione polmonare (burst( lung) ) la cui temibile conseguenza è l E.G.A (embolia gassosa arteriosa) con pneumotorace ed enfisema mediastinico e sottocutaneo La malattia da decompressione (MDD) patologia barotraumatica con caratteristiche gravi ma meno drammatiche dell EGA caratterizzata dalla presenza di microbolle che aggregandosi danno origine ad emboli responsabili di diverse manifestazioni cliniche
5 Localizzazione bolle Le bolle in circolo provocano danni gravissimi a carico di vari organi per occlusione in particolare a livello cerebrale e cardiaco
6 Segue localizzazione bolle Danni meno gravi anche se non meno importanti se la localizzazione delle bolle è a livello cutaneo e/o articolare vestibolare
7 Le leggi dei gas perfetti ci aiutano a comprendere La legge di Boyle: il volume di una massa gassosa è inversamente proporzionale alla pressione cui essa è sottoposta P. v = k Sott acqua la pressione aumenta di 1 Atmosfera ogni 10 metri di profondità mentre il volume dell aria presente diminuisce proporzionalmente Al diminuire del volume dell aria nei polmoni, corrisponde un aumento del volume di sangue dei vasi sanguigni che permette di contrastare la pressione esterna al diminuire rapido della pressione (risalita veloce,panico, )) e di mancata espirazione, l aria l intrappolata nei nostri polmoni si espande lacerandoli e provocando passaggio di gas in circolo sotto forma di bolle
8 leggi dei gas perfetti La legge di Henry: la quantità di gas che si scioglie in un liquido è direttamente proporzionale alla Pp esercitata dal gas stesso sul liquido e inversamente proporzionale al coefficiente di solubilità P = kc in immersione si respirano gas (aria, miscele) sotto pressione che si sciolgono nel sangue e nei tessuti in relazione alla Pp con saturazione di N2 degli stessi con tempi e modalità diversi durante la decompressione (fase di risalita in superficie) se il soggetto risale troppo velocemente o non espira durante la risalita si assiste alla tumultuosa liberazione di bolle di N2 sia nel sangue che nei tessuti
9 Prevenzione L E.G.A., come la sovradistensione polmonare, è un incidente pericolosissimo, ma molto facile da PREVENIRE: è sufficiente risalire rispettando la velocità di risalita di 10 metri al minuto ed ESPIRARE sempre il volume d aria d in eccesso nei polmoni
10 Diagnosi differenziale E.G.A Subito dopo la risalita Entro 10 minuti dall emersione Grave compromissione neurologica e neurosensoriale MDD Ritardata Dopo immersioni lunghe e profonde Danno prevalentemente midollare
11 Segni clinici EGA Perdita di coscienza Convulsioni Arresto respiratorio Schiuma rossastra naso/bocca Morte MDD Debolezza muscolare Tosse Paralisi/emiplegia Perdita coscienza Eruzioni cutanee Vertigine alternobarica
12 Sintomatologia clinica E.G.A Neurologica Perdita di coscienza Convulsioni Vertigine Polmonare Sovradistensione polmonare PNX Pneumomediastino Dolore Toracico MDD Articolare Artralgie Neurologica Emiplegia Deficit visivi Cutanea Vestibolare
13 Primo soccorso Recupero infortunato Valutazione stato di coscienza Valutazione eventuale inalazione acqua Valutazione funzioni vitali Pervietà delle vie aeree Somministrazione O2 100%
14 Segue primo soccorso proteggere la vittima da eccessi di caldo o freddo, dall'umidita' e da fumi nocivi. solo se la vittima e' cosciente e in grado di bere autonomamente, somministrare acqua (1 litro circa) per bocca.
15 segue Primo soccorso In caso di vomito mantenere aperte le vie aeree e liberare la cavita' orale evitando l'aspirazione di vomito
16 segue Primo soccorso Se necessario eseguire rianimazione cardio-polmonare Se sopravvengono convulsioni non trattenere a forza il subacqueo ma proteggerlo da eventuali traumi. Non inserire cannule o altro in bocca. Finite le convulsioni, riprendere la somministrazione di ossigeno
17 Segue Primo Soccorso trasportare il subacqueo presso il piu' vicino presidio sanitario per una piu' accurata valutazione del caso e per l'eventuale trattamento in Camera iperbarica Fornire profilo immersioni (recuperare computer!!!!!)
18 In ogni caso! Chiamate
19 Intervento rianimatorio immediato Controllo pervietà vie aeree Garantire ventilazione con O2 100% +/- IOT e ventilazione artificiale Stabilizzazione delle condizioni generali dopo aver posizionato un accesso venoso Fluidoterapia Valutazione neurologica
20 Segue intervento rianimatorio M.A.S.T Medicazione ferite, immobilizzazione eventuali fratture Immobilizzazione infortunato Trasporto urgente per immediata RICOMPRESSIONE
21 Modalità di trasporto URGENTE!!!! Ambulanza Elisoccorso
22 Cos è la Camera iperbarica
23 Segue camera iperbarica La camera iperbarica è un ambiente monoposto o pluriposto nel quale si ottiene e mantiene per il tempo voluto una pressione atmosferica maggiore di quella al livello del mare. il personale medico e paramedico può permanervi prestando un assistenza continua al paziente si può accedere ed uscire attraverso una camera di compensazione senza variare la pressione nella camera principale; appositi passaoggetti consentono nei due sensi il passaggio di medicinali, strumenti, materiale di medicazione, ecc.
24 Segue camera iperbarica L ossigeno viene somministrato mediante maschere individuali in modo che ciascun ammalato inali ossigeno puro 100% pur essendo la camera compressa ad aria. Da una consolle esterna vengono dirette tutte le operazioni per il funzionamento della camera e la sorveglianza di ogni ammalato da parte del medico esterno e del tecnico tramite oblò, sistemi interfonici, circuiti televisivi, ecc
25 OTI L Ossigeno terapia iperbarica (OTI) utilizza la somministrazione di ossigeno al 100% in camere iperbariche in cui la pressione atmosferica è maggiore ad 1 ATA. In condizioni normali e respirando aria l Hb è satura di O2 al 100% circa e non può pertanto assorbire ulteriore O2
26 Segue OTI L OTI aumenta la frazione di Ossigeno disciolta nel plasma facilitandone la diffusione ed aumentandone la concentrazione nei liquidi extra ed intracellulari supplendo così ad una insufficienza circolatoria meccanica e metabolica.
27 Segue OTI La pressione terapeutica abitualmente scelta va da 2 a 3 ATA; al di sopra di questa pressione la dissoluzione dell ossigeno nei liquidi è talmente ridotta che è inutile e dannoso superare questi valori.
28 Tabelle 6 US Navy La Tabella più frequentemente usata è la Tabella 6 US Navy
29 Segue Tabella 6 US Navy La Tabella 6 comporta la discesa fino alla profondità equivalente di 18 metri. Successivamente, dopo un periodo prefissato, la pressione viene diminuita fino alla profondità di 9 metri, alla velocità di 0.3 metri al minuto. La parte più lunga del trattamento viene trascorsa a 9 metri, dopodiché si "risale alla superficie", sempre alla velocità di 0.3 metri al minuto. Spesso al primo trattamento seguono altre sedute iperbariche,, se la persistenza di sintomi lo richiede.
30 Obiettivi ricompressione Comprimere le bolle diminuendo la compressione locale onde ristabilire il flusso Facilitare il riassorbimento di inerte aumentando il gradiente di Pp N2 fra bolle e sangue Aumentare il contenuto di O2 nel sangue e nei tessuti
31 Tossicità Ossigeno L OTI è una terapia farmacologica L esposizione per lunghi periodi ad elevate Pp O2 provoca *Tossicità polmonare *Tossicità SNC
32 UPTD UPTD: Unità polmonare tossica all esposizione di O2 100% per un minuto per!atm! di pressione Il valore massimo giornaliero tollerato si riduce con il numero di esposizioni effettuate Decadenza tossicità O2 ogni 90 di intervallo di superficie
33 Segue UPTD Max giornaliero 615 UPTD riduzione 2% CV Camera iperbarica 1425 UPTD riduzione 10% CV
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