GIARDINI REALI DI TORINO

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2 GIARDINI REALI DI TORINO SCHEDE TECNICHE per il restauro degli apparati lapidei Rest. re Marco Paolini-Assistente Tecnico Scientifico Il presente progetto costituisce revisione e aggiornamento dei contenuti del progetto definitivo dei Lavori di Restauro degli apparati lapidei dei Giardini del Palazzo Reale di Torino, da intendersi quale secondo lotto del più ampio progetto di recupero intitolato Dai Giardini del Duca di Savoia ai Giardini dei Re d Italia, redatto nel luglio Gli approfondimenti svolti dai tecnici incaricati hanno permesso di verificare che lo stato di conservazione del manufatti non risulta aver subito peggioramenti tali da richiedere la modifica delle lavorazioni previste nel progetto originario, ma altresì ha messo in luce la necessità di procedere con la revisione dei prezzi previsti, poiché non più ritenuti congrui rispetto a quanto stabilito dai più recenti prezziari regionali (edizione 2014) usati a riferimento per la computazione economica dei lavori della presente revisione. ELENCO E TIPOLOGIA DEGLI ELEMENTI LAPIDEI OGGETTO DELLA PRESENTE RELAZIONE: N 18 Sculture in pietra con relativo basamento:(31s; 33S; 34S; 35S; 36S; 37S; 38S; 56S; 57S; 58S; 59S; 60S; 61S; 79S; 87S; 88S; 89S; 90S). N 2 Basamenti in pietra:(1b; 92B). N 17 Vasi in pietra con relativo basamento:(2v; 3V; 4V; 5V; 6V; 7V; 51V; 52V; 53V; 54V; 80V; 81V; 82V; 83V; 84V; 85V; 91V). N 49 Panchine in pietra:(8p; 9P; 10P; 11P; 12P; 13P; 14P; 15P; 16P; 17P; 18P; 19P; 20P; 21P; 22P; 23P; 24P; 25P; 26P; 27P; 28P; 29P; 30P; 42P; 43P; 44P; 45P; 46P; 47P; 48P; 49P; 50P; 63P; 64P; 65P; 66P; 67P; 68P; 69P; 70P; 71P; 72P; 73P; 74P; 75P; 76P; 77P; 0P; 00P). N 1 Gruppo scultoreo della Fontana dei Tritoni e relativo bordo vasca circolare:(40f). N 1 Gradinata in pietra:(41g). 1

3 ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE: Di seguito viene fornita una breve descrizione dello stato di conservazione degli elementi scultorei e decorativi più importanti (sculture, basamenti, vasi monumentali e fontana), escludendo le panchine in pietra e la gradinata, ma delle quali, comunque, si fornisce di seguito indicazione dell'intervento da effettuare. STATO DI CONSERVAZIONE DELLE SCULTURE E DEI RELATIVI BASAMENTI: Scultura 31S e relativo basamento: figura femminile con lunga veste e gonnellino con fascia a grandi frange in vita realizzata probabilmente con marmo locale; la superficie scultorea è totalmente abrasa, tanto da far sparire molti particolari del modellato. Sono presenti fessurazioni sia sulla figura che sul basamento. Mutila dell'avambraccio SX già in antico in quanto si nota la regolarizzazione delle fratture a livello della mano SX (rimasta aderente al ventre) e del gomito al quale era stato fissato il nuovo braccio tramite un perno metallico. La parte inferiore della scultura è collegata posteriormente al basamento con pezzi di laterizio e malta. Ingrigimento di tutta la superficie dovuto al deposito di particolato atmosferico ed esteso attacco biodeteriogeno verde (algale) attivo. Scultura 33S e relativo basamento: figura maschile barbuta con cappello, camicia, braghe e panneggio; la superficie è totalmente abrasa. Si può notare una colonizzazione puntiforme di microorganismi uniformemente distribuita su tutta la figura unitamente alla presenza di un attacco biodeteriogeno algale attivo. Sono inoltre presenti microfessurazioni e scheggiature diffuse. Superficie decoesa sia sulla scultura che sul basamento. Scultura 34S e relativo basamento: figura femminile mantata; superficie abrasa con colonizzazione puntiforme da microorganismi diffusa su tutta la superficie e attacco biodeteriogeno algale attivo. Sono presenti microfessurazioni e scheggiature diffuse. La superficie è decoesa sia sulla figura che sul basamento. Scultura 35S e relativo basamento: figura femminile vestita con conchiglia in mano; materiale lapideo generalmente poco coeso e superficie uniformemente abrasa. Attacco biodeteriogeno puntiforme attivo sulle zone di maggior ristagno dell'acqua piovana. Microfessurazioni e scheggiature in vari punti. Depositi incoerenti di detriti vegetali, particolato atmosferico ed essudati vegetali. 2

4 Scultura 36S e relativo basamento: figura femminile con lunga veste e seno scoperto; superficie uniformemente molto abrasa. Mutila del naso, i tratti del volto ed altri particolari del modellato sono quasi del tutto scomparsi. Il materiale lapideo risulta generalmente poco coeso. Attacco biodeteriogeno puntiforme attivo soprattutto nelle zone di maggiore ristagno dell'acqua piovana. Presenza di microfessurazioni e qualche scheggiatura. Depositi incoerenti di detriti vegetali, particolato atmosferico ed essudati. Scultura 37S e relativo basamento: figura femminile con lunga veste e braccio alzato; mutila del piede SX e di alcune porzioni di panneggio. La superficie presenta una forte abrasione superficiale unitamente ad un ingrigimento delle superfici maggiormente esposte alla deposizione di essudati vegetali (con conseguente attacco biodeteriogeno puntiforme attivo), particolato atmosferico e detriti biologici. Il particolato atmosferico risulta ormai fortemente adeso alle superfici e parzialmente penetrato nel materiale lapideo. Scultura 38S e relativo basamento: figura femminile con conchiglia bivalva; la statua presenta una forte abrasione superficiale unitamente ad un ingrigimento delle porzioni di modellato maggiormente esposte al ristagno dell'acqua piovana. Sono inoltre presenti depositi di essudati vegetali, detriti biologici e particolato atmosferico ormai adeso fortemente alle superfici. Presenza di attacchi biologici attivi. Scultura 56S e relativo basamento: figura femminile con strumento in mano; la superficie si presenta uniformemente abrasa ed ingrigita soprattutto nelle zone superiori della figura maggiormente esposte alla deposizione di essudati vegetali, particolato atmosferico e detriti biologici. Il particolato risulta ormai adeso fortemente alla superficie lapidea e compenetrato in essa. Presenza di attacco biodeteriogeno attivo. Scultura 57S e relativo basamento: figura femminile con frutta in mano e lunga veste; mutila di un dito della mano SX. La statua presenta una forte abrasione superficiale unitamente ad un ingrigimento delle porzioni superiori del modellato maggiormente esposte alla deposizione di essudati vegetali, particolato atmosferico e detriti biologici. Il suddetto particolato risulta ormai fortemente adeso alla superficie lapidea ed in parte compenetrato in essa. Si nota la presenza di attacco biodeteriogeno attivo. Scultura 58S e relativo basamento: figura femminile con lunga veste; la scultura si presenta mutila dell'avanbraccio DX e della punta del piede SX. La superficie si presenta diffusamente abrasa ed ingrigita nelle porzioni superiori, ingrigimento dovuto alla 3

5 deposizione di particolato atmosferico incoerente ormai adeso fortemente alla superficie lapidea ed in parte compenetrato in essa. Presenza di attacco biodeteriogeno attivo. Sul basamento si notano una serie di scheggiature anche di notevoli dimensioni e profondità, localizzate maggiormente sul retro del basamento, e dovute probabilmente ad una scalpellatura intenzionale del marmo. Scultura 59S e relativo basamento: figura femminile con lunga veste; la statua si presenta acefala e mutila di alcune dita della mano SX. La caduta della testa ha messo in evidenza un grosso perno in ferro ormai ossidato che fuoriesce dal collo. Sono presenti microfessurazioni e graffiti vandalici eseguiti a pennarello. La superficie è uniformemente abrasa, nonché interessata da estesi depositi nerastri di natura sia biologica (essudati vegetali; microflora) che terrosa unitamente a partcolato atmosferico. Presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. Scultura 60S e relativo basamento: figura femminile con corta veste; Mutila della mano DX e della punta del piede SX. La scultura si presenta già sottoposta ad antichi interventi di restauro in quanto compaiono delle tassellature in marmo. La superficie si presenta in alcuni punti abrasa e diffusamente ingrigita soprattutto nelle porzioni superiori della figura, ingrigimento dovuto alla deposizione sia di essudati vegetali provenienti dai rami dei platani a ridosso della scultura, sia dal particolato atmosferico incoerente ormai adeso fortemente alla superficie lapidea ed in parte compenetrato in essa. Presenza di attacco biodeteriogeno attivo. Scultura 61S e relativo basamento: Figura maschile con sacco sulle spalle; la scultura si presenta in condizioni generalmente buone; con tutta probabilità è già stata sottoposta ad un intervento di restauro in tempi non remoti. La superficie comunque appare diffusamente abrasa ed ingrigita nelle porzioni superiori della figura a causa sia della deposizione di essudati vegetali provenienti dai rami dei platani a ridosso della scultura, che dal particolato atmosferico incoerente ormai adeso fortemente alla superficie lapidea ed in parte compenetrato in essa. Si nota anche la presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. Scultura 79S e relativo basamento: Figura maschile (Bacco) con cesto d'uva: La statua è già stata oggetto in passato di un intervento di restauro (tasselli in marmo). Inoltre ha subito un ulteriore parziale intervento di restauro nel 2006 a seguito di un danneggiamento. Mutila dell'avanbraccio SX e di varie dita della mano DX. La mano con un grappolo d'uva pertinente alla scultura è stata raccolta al momento del danneggiamento in data imprecisata (era già mutila nel 2006) ed è custodita dalla Soprintendenza. La superficie 4

6 presenta una diffusa abrasione dovuta al dilavamento meteorico il quale ha accentuato la naturale fessurazione della pietra; annidato in queste fessurazioni si nota la presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. Mentre nelle zone di superficie più esposte agli agenti atmosferici si può notare un ingrigimento dovuto alla deposizione di particolato atmosferico ed essudati vegetali, in quelle più protette è da segnalare la presenza di strati nerastri, probabilmente neoformazione di patine o croste nere da solfatazione che solo le analisi specifiche potranno caratterizzare. Scultura 87S e relativo basamento: Figura maschile con corazza e panneggio; lo stato di conservazione di questa scultura è pessimo. L'opera ha subito un precedente intervento di restauro che ha accentuato le gravissime condizioni provocando la perdita di ulteriori porzioni di modellato: il volto, la mano DX, il piede DX risultano del tutto perduti. La superficie della statua appare in alcuni punti compatta e traslucida come una crosta di materiale consolidato spessa qualche millimetro, ma sotto di questa la pietra risulta totalmente decoesionata. Presenza di depositi prodotti da essudati vegetali, detriti biologici e particolato atmosferico ormai adeso fortemente alle superfici ed in parte compenetrato in esse. Si nota anche un attacco biodeteriogeno attivo. Presenza di incrostazioni carbonatiche di neoformazione con struttura dendritica e concrezionata (da ricristallizzazione della calcite) e solfatazioni nerastre depositate in croste nere di spessore variabile (dalla leggera patina al millimetro) localizzate sulle porzioni di superficie protette dal ruscellamento dell'acqua piovana. L'intervento di restauro pregresso è reso visibile anche dalle stuccature realizzate con malta cementizia grigia. Sono inoltre visibili dei perni metallici ossidati che fuoriescono dalla testa. Il basamento è totalmente realizzato in muratura di laterizi e malta cementizia con sabbia granulosa che presenta attacco biodeteriogeno e problemi legati all'armatura interna in ferro. Scultura 88S e relativo basamento: Figura maschile con corazza, mantello e corona; mutila di varie parti: cuspidi della corona e alcune dita delle mani. Le condizioni di conservazione sono generalmente buone, il materiale lapideo è compatto tranne che in piccole zone esposte al dilavamento meteorico che presentano leggere abrasioni. Sulle superfici si nota un diffuso ingrigimento dovuto alla deposizione di essudati vegetali e particolato atmosferico ormai fortemente adeso ai cristalli di calcite ed in parte compenetrato in essi. Presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. Sono inoltre presenti delle scritte vandaliche eseguite con un pennarello e graffite con una punta. Il basamento è totalmente realizzato in muratura di laterizi e malta cementizia con sabbia granulosa che presenta attacco biodeteriogeno e problemi legati all'armatura interna in ferro. 5

7 Scultura 89S e relativo basamento: Figura maschile con parrucca e manto di ermellino; Mutila della mano DX. Graffiti vandalici presenti sul piede DX. La superficie risulta ingrigita dal deposito sia di essudati vegetali che di particolato atmosferico ormai adeso fortemente e compenetrato ai cristalli di marmo. Si notano incrostazioni travertinose da ricristallizzazione carbonatica nelle zone interessate dal ruscellamento dell'acqua piovana. Presenza di croste nere nelle zone più riparate del modellato. Attacco biodeteriogeno attivo probabilmente algale. Il basamento è totalmente realizzato in muratura di laterizi e malta cementizia con sabbia granulosa che presenta attacco biodeteriogeno e problemi legati all'armatura interna in ferro. Scultura 90S e relativo basamento: Figura femminile con lunga veste recantein mano un ramo di quercia; Mutila di alcune dita della mano DX. La superficie risulta ingrigita dai depositi di materiale biologico e particolato atmosferico ormai adeso ai cristalli del marmo ed in parte compenetrato in essi. Si notano anche microfessurazioni localizzate soprattutto lungo il bordo del manto e comunque è da evidenziare una diffusa abrasione con perdite di materiale e cristalli decoesi tranne che in alcune zone maggiormente riparate dagli agenti atmosferici. Presenza di solfatazioni. Sono evidenti numerosi graffiti vandalici concentrati soprattutto sul basamento; quest'ultimo, a differenza di quello delle altre sculture che ornano i giardini reali, è rialzato da un ulteriore elemento quadrangolare in pietra. Presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. STATO DI CONSERVAZIONE DEI BASAMENTI IN PIETRA: Basamento 1B: Basamento affine a quelli che sostengono i vasi monumentali con protomi leonine e festoni; Le parti che lo compongono risultano parzialmente sconnesse fra di loro e riempite con malte cementizie. Sono presenti abrasioni superficiali, scheggiature e mancanze di materiale lapideo. Alcune zone sono interessate da sottili croste nere. Depositi di particolato atmosferico incoerente parzialmente adesi alla superficie. Presenza di un attacco biodeteriogeno attivo localizzato soprattutto nella zona inferiore a contatto con il terreno. Basamento 92B: Basamento affine a quelli che sostengono le sculture; Depositi di particolato incoerente e sedimenti terrosi. Presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. Si notano delle croste nere nelle zone non soggette al dilavamento meteorico. La pietra, in generale, presenta delle profonde lesioni con perdita di grosse scaglie di materiale e diffuse microfessurazioni dovute alla natura stessa del litotipo molto venato. Si possono infine notare, sulla zona superiore, delle gocciolature di materiale oleoso non identificato 6

8 (essudati vegetali). STATO DI CONSERVAZIONE BASAMENTO: DEI VASI MONUMENTALI IN PIETRA CON RELATIVO Vaso 53V e relativo basamento: Vaso scolpito relativo ad una coppia, con anse e basamento cilindrico; Tutti gli elementi che compongono la struttura risultano sconnessi. Il materiale lapideo è fortemente decoesionato ed interessato da un esteso attacco biodeteriogeno algale attivo. Tutta la struttura è inoltre percorsa da profonde fessurazioni che potrebbero comprometterne la stabilità. Sono visibili stuccature realizzate in antico con malte cementizie. Frammenti e scheggiature fermate con graffe in ferro. Da evidenziare notevoli depositi aderenti alla superficie marmorea di particolato atmosferico, detriti vegetali, terrosi e deposizione di essudati vegetali. Vaso 54V e relativo basamento: Vaso scolpito relativo ad una coppia, con anse e basamento cilindrico; Il vaso è stato rimosso dal basamento nel 2000 per ragioni statiche. Una sezione della base presenta una grave decoesione intergranulare. Sia il vaso che la base risultano molto decoesionati e lesionati. Notevoli depositi sulle superfici sia di particolato atmosferico fortemente adeso, che terrosi misti a detriti biologici. Il vaso è mancante delle due anse ed alcuni frammenti residui di queste sono stati in passato rimontati con perni metallici e malte. La base è percorsa da profonde lesioni e microfessurazioni. Alcune porzioni della base stessa presentano interventi realizzati in antico come tassellature in marmo, riempimenti con malte e cemento, rinforzi con staffe in ferro ricoperte con malta. Esteso attacco biologico algale attivo. Presenza di croste nere ed iscrizioni realizzate con matite e pennarelli. Vaso monumentale 2V e relativo basamento: Vaso con decorazione a festoni retti da protomi leonine, coperchio desinente a pigna e base con scanalature tortili; il basamento risulta sconnesso e riempito di malte cementizie, percorso da profonde fessurazioni e mancante di alcuni pezzi. La pigna in cima al vaso è fissata al coperchio mediante laterizi e malta. Alcune foglie dei festoni sono scheggiate. La superficie è abrasa in alcuni punti, fortemente decoesa e attaccata da organismi biodeteriogeni attivi. Ricristallizzazioni carbonatiche sono presenti nei punti ove avviene il ruscellamento dell'acqua piovana, mentre le superfici riparate dall'azione degli agenti atmosferici risultano totalmente interessate da croste nere di spessore variabile dal millimetro al centimetro. In alcuni punti queste hanno subito un distacco con perdita di superficie originale ed esposizione del materiale lapideo sottostante decoeso. 7

9 Vaso monumentale 3V e relativo basamento: Vaso identico al precedente; La pigna apicale risulta fessurata e suddivisa in più frammenti. Il basamento presenta numerose fessurazioni e sconnessioni riempite con malte cementizie e depositi terrosi. La superficie è abrasa e decoesa, alcune foglie dei festoni sono scheggiate. Presenza di attacco biodeteriogeno attivo e ricristallizzazioni carbonatiche. Nelle zone protette dal dilavamento meteorico, sono presenti croste nere di spessore variabile dal millimetro al centimetro e oltre e presentano una struttura stalattitica concrezionata. Alcune porzioni di superficie tra le protomi leonine appaiono in buono stato, ma di colore gialloarancio. Vaso monumentale 4V e relativo basamento: Vaso identico al precedente; Mancante della pigna apicale. Scritta vandalica a pennarello viola sul basamento. Lo stesso basamento risulta fessurato e sconnesso nelle sue parti, con integrazione delle lacune mediante malta cementizia in parte disgregata. La superficie appare in parte abrasa e decoesa. Tutte le zone protette dal dilavamento meteorico sono interessate da croste nere di spessore variabile dal millimetro al centimetro. In alcuni casi queste si sono distaccate con conseguente perdita di superficie originale ed esposizione del sottostante marmo decoeso. Presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. Vaso monumentale 5V e relativo basamento: Vaso identico al precedente; Polveri incoerenti su tutte le superfici fortemente adese al substrato lapideo. Croste nere con aspetto concrezionato presenti su tutte le superfici riparate dagli agenti atmosferici e dal dilavamento. La crosta nera ha incominciato a distaccarsi in alcuni punti con conseguente perdita di materiale ed esposizione del marmo sottostante decoeso. Le zone in aggetto presentano abrasioni e decoesione con perdita superficiale di materiale lapideo. Presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. Vaso monumentale 6V e relativo basamento: Vaso identico al precedente; Graffiti sono presenti sul basamento, il quale risulta anche sconnesso e riempito di malte cementizie, percorso da fessurazioni e mancante di alcuni pezzi. Alcune foglie dei festoni sono scheggiate. La superficie è abrasa in alcuni punti, fortemente decoesa ed attaccata da organismi biodeteriogeni attivi. Ricristallizzazioni carbonatiche sono presenti nei punti ove avviene il ruscellamento dell'acqua piovana, mentre le superfici riparate dagli agenti atmosferici risultano totalmente interessate da croste nere di spessore variabile dal millimetro ad centimetro. In alcuni punti queste hanno subito un distacco con perdita di superficie ed esposizione di materiale lapideo sottostante decoeso. 8

10 Vaso monumentale 7V e relativo basamento: Vaso identico al precedente; Il basamento risulta sconnesso nelle varie parti che lo compongono e anche gravemente danneggiato da esfoliazioni stratificate di croste nere. Le giunzioni fra i vari elementi che compongono l'opera sono riempite da malte cementizie in parte disgregate. Le superfici risultano generalmente decoese, abrase, microfessurate e molto concrezionate, oltre che dalle croste nere, anche da ricristallizzazioni carbonatiche. Presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. Alcune foglie dei festoni sono scheggiate. Vaso monumentale 51V e relativo basamento: Vaso identico al precedente ma con un basamento più piccolo (1 di una coppia); Le varie parti in cui è composta l'opera risultano sconnesse fra di loro con conseguente inclinazione del vaso e pericolo per la statica dell'insieme. Nelle fessure e sconnessioni sono presenti pezzi di laterizi e malte cementizie. Sono visibili varie scagliature e distacchi di croste nere, queste ultime presenti su tutte le superfici protette dal dilavamento meteorico. Il materiale lapideo risulta essere abraso e decoeso nonché percorso da fessurazioni anche profonde. Esteso attacco biodeteriogeno algale attivo. Sono inoltre presenti spesse concrezioni carbonatiche di ricristallizzazione. Scritte vandaliche a pennarello sul basamento. Vaso monumentale 52V e relativo basamento: Vaso identico al precedente (2 di una coppia); Le varie parti che compongono l'opera risultano sconnesse fra di loro con inserimento di perni in ferro e malte cementizie. La base circolare del vaso presenta una superficie scagliata e corrosa in seguito al distacco di spesse croste nere presenti peraltro su tutte le superfici protette dal dilavamento meteorico. Il materiale lapideo risulta essere abraso e decoeso e percorso da fessurazioni anche di notevole entità. Presenza di un esteso attacco biodeteriogeno algale attivo. Sono inoltre presenti spesse concrezioni carbonatiche di ricristallizzazione. Scritte vandaliche a pennarello e vernice spray nera sul basamento. Vaso monumentale 80V e relativo basamento: Vaso identico ai precedenti (esclusa la coppia con basamento più piccolo); L'opera ha già subito un precedente intervento di restauro, ma comunque presenta nuovamente un certo degrado delle superfici, come notevoli depositi incoerenti di particolato atmosferico in parte ormai adeso fortemente alle superfici; abrasioni diffuse con perdita di materiale; fessurazioni e microlesioni; attacco biodeteriogeno attivo soprattutto nelle zone con maggior ristagno di acqua piovana. Si notano anche alcune croste nere di neoformazione di spessore inferiore al millimetro, localizzate nelle porzioni di superficie più protette del modellato, mentre in 9

11 quelle interessate dal ruscellamento dell'acqua piovana (soprattutto le protomi leonine), sono visibili ricristallizzazioni carbonatiche. Piccola scritta con pennarello nero sul basamento. Vaso monumentale 81V e relativo basamento: Vaso identico al precedente; L'opera (come la precedente), ha già subito un intervento di restauro e quindi risulta essere in buono stato di conservazione. Sul basamento sono presenti scritte a pennarello in rosa e blu. Depositi incoerenti di particolato atmosferico e terrosi. Presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. Vaso monumentale 82V e relativo basamento: Vaso identico al precedente; Lo stato di conservazione dell'opera è pessimo. Depositi di particolato atmosferico incoerente su tutte le superfici ed in parte compenetrato in esse. Presenza di detriti vegetali su tutte le superfici in aggetto. Croste nere anche con aspetto dendritico in parte distaccate nelle zone protette dal dilavamento meteorico, mentre su quelle dilavate si notano sollevamenti, fessurazioni e distacchi con conseguente perdita di materiale lapideo. Sono evidenti fenomeni di decoesione ed abrasione delle parti con maggiore aggetto più lavorate come i festoni di foglie. Si notano infine molte fessurazioni anche di notevole entità che hanno già prodotto la perdita di parti del modellato. E' presente un esteso attacco biodeteriogeno attivo. Il basamento, oltre a presentare le medesime problematiche conservative del vaso, è notevolmente sconnesso, tanto che la lastra di pietra che funge da base al vaso risulta in parte sollevata con pericoloso sbilanciamento dell'opera. Vaso monumentale 83V e relativo basamento: Vaso identico al precedente; Lo stato di conservazione è pessimo. Notevoli depositi di particolato atmosferico sia incoerente che maggiormente adeso alle superfici ed in parte compenetrato in esse. Presenza di detriti ed essudati vegetali sulle zone superiori dell'opera. Croste nere con aspetto dendritico sono presenti su tutte le superfici non interessate al dilavamento meteorico. In alcuni casi queste croste si sono distaccate parzialmente creando sollevamenti e fessurazioni oppure totalmente con conseguente perdita di materiale ed esposizione agli agenti di degrado del sottostante marmo molto decoeso. Le zone invece interessate al dilavamento presentano fenomeni di decoesione ed abrasione. Le superfici lavorate con maggiore aggetto come i festoni sono interessate da fenomeni di disgregazione, microfessurazione, perdita di alcune parti di modellato. Presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. Il basamento presenta analoghi problemi conservativi, con croste nere di minore spessore e dimensioni, ma maggiori fenomeni di abrasione 10

12 e decoesione superficiale. Sono da notare inoltre delle sconnessioni di alcune parti di raccordo fra gli elementi che compongono il basamento con parziale espulsione della malta di stuccatura. Vaso monumentale 84V e relativo basamento: Vaso identico al precedente; Lo stato di conservazione è pessimo. Mancante della pigna apicale. Depositi incoerenti di particolato atmosferico in parte compenetrati al substrato lapideo. Presenza di detriti ed essudati vegetali. Croste nere anche con aspetto dendritico presenti su tutte le superfici non soggette a dilavamento meteorico. Queste hanno cominciato a distaccarsi in alcune parti creando sollevamenti, fessurazioni e perdita di superficie con conseguente esposizione al degrado del sottostante materiale decoeso. Le zone interessate al dilavamento dell'acqua piovana sono invece interessate da fenomeni di abrasione e decoesione superficiale. Parziali perdite di modellato per fenomeni disgregativi sulle parti maggiormente aggettanti come i festoni. Si notano fessurazioni e microfessurazioni che hanno causato parziali cadute di materiale. Presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. Il basamento presenta problematiche conservative affini al resto dell'opera, con croste nere di minor spessore ed estensione ma maggiori problemi di abrasione e decoesione superficiale. Inoltre si notano sconnessioni e espulsioni delle malte di stuccatura fra i vari elementi che compongono l'insieme. Sono mancanti alcuni tasselli lapidei e si notano numerose fessurazioni e microfessurazioni. Vaso monumentale 85V e relativo basamento: Vaso identico al precedente; Mancante della pigna apicale. Depositi incoerenti di particolato atmosferico parzialmente adese alle superfici. Presenza di detriti ed essudati vegetali. Croste nere con aspetto dendritico e concrezionale sono presenti su tutte le superfici non soggette al dilavamento meteorico. Queste in parte hanno cominciato a fratturarsi causando sollevamenti e fessurazioni oppure a distaccarsi con conseguente perdita di materiale originale ed esposizione al degrado del sottostante marmo decoeso. Le zone interessate al dilavamento presentano invece problemi di abrasione e decoesione superficiale. Le parti con maggiore aggetto come i festoni sono parzialmente disgregate. Presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. Il basamento presenta le stesse problematiche del vaso con croste nere di minor spessore ed entità ma maggiori problemi di abrasione e decoesione. Alcune stuccature fra gli elementi di cui è costituita la base si sono distaccate. Vaso 91V: Vaso in pietra con corpo globulare biansato; Questo arredo lapideo dei giardini reali si trova evidentemente fuori da quella che poteva essere la sua 11

13 collocazione originaria, in quanto poggia direttamente sul terreno, inclinato su un lato ed oltretutto riempito di rifiuti vari ormai sedimentati al suo interno. La superficie è completamente abrasa. Su un'ansa sono presenti macchie probabilmente di ossido di ferro mentre sul corpo esterno si nota una fessurazione molto estesa. Sono presenti depositi incoerenti di particolato atmosferico, terrosi e biologici parzialmente compenetrati al substrato lapideo. Presenza di un attacco biodeteriogeno attivo. STATO DI CONSERVAZIONE DEL GRUPPO SCULTOREO DELLA FONTANA DEI TRITONI E DEL RELATIVO BORDO VASCA CIRCOLARE: Gruppo statuario 40F e relativo bordo vasca circolare: Il gruppo statuario al centro del bacino raffigura una nereide e tritoni attorniati da animali e pesci, il bacino è circoscritto da un bordo vasca circolare; Il gruppo scultoreo si presenta già sottoposto ad un relativamente recente intervento di restauro, ma l'analisi specifica dello stato di conservazione non è possibile data l'impossibilità di visionare a distanza ravvicinata le superfici. É da notare comunque la presenza di un arbusto che con il proprio apparato radicale rappresenta una sicura minaccia per la conservazione dell'opera. La parete interna circolare del bordo vasca è rivestita di intonaco in parte caduto o in fase di distacco. 12

14 PROPOSTA DI INTERVENTO: I tempi di esecuzione e consegna lavori sono da concordare con la D.L., ma si premette che le operazioni di restauro che impiegano solventi, acqua, resine sintetiche, consolidanti e protettivi non possono ASSOLUTAMENTE essere eseguite con temperature inferiori ai 5 C. Data inoltre nel sito la compresenza del cantiere per il ripristino del verde del giardino, con abbattimenti di alberi, potature, movimentazione di tronchi, rami o terreno con automezzi meccanici, sarà cura della ditta proteggere le opere lapidee da danneggiamenti quali urti o depositi di polvere e terra, di cui risponderà direttamente. OPERAZIONI PRELIMINARI AL RESTAURO: - Documentazione fotografica dello stato di fatto prima dell'intervento di ogni singola opera su quattro angolazioni (4 stampe b/n; abbondante documentazione in formato digitale su supporto informatico). - Rilievo grafico di ogni singola opera (ad esclusione delle panchine e della gradinata) in formato digitale con minimo 4 punti di visione - frontale, dorsale e due laterali - o comunque in quantità da concordare con la D.L. - Campagna diagnostica con prelievo di campioni di pietra per la caratterizzazione dei litotipi e campioni di prodotti di degrado (in quantità da concordare con la D.L.), nonché campioni di organismi biodeteriogeni (una per ogni differente tipologia di organismo) per la selezione mirata del trattamento biocida da effettuare. - Tasselli di prova di pulitura, test di efficacia dei prodotti da utilizzare per il preconsolidamento, il consolidamento, il trattamento biocida, la stuccatura, la protezione finale. Di ogni prodotto utilizzato dovrà essere fornita scheda tecnica e di sicurezza. 13

15 OPERAZIONI NECESSARIE ALL'INTERVENTO DI RESTAURO: - Allestimento del cantiere e relativi baraccamenti, ponteggi, fornitura di energia elettrica e acqua, per i quali si rimanda a quanto riportato nei capitolati speciali d appalto. Gli apprestamenti di legge e gli oneri per la sicurezza sono esclusi dalla presente scheda. - Documentazione fotografica di tutte le fasi salienti dell'intervento di restauro, con dettagli e particolari da documentare in quantità da accordare con la D.L. (stampe b/n; abbondante documentazione in formato digitale su supporto informatico). - Mappatura di ogni intervento, effettuato sul rilievo grafico eseguito in fase preliminare, da fornire per ogni opera ad esclusione delle panchine e della gradinata. - Relazione di restauro redatta su schede con voci relative ad ogni fase dell'intervento eseguito. SCULTURE E RELATIVI BASAMENTI: Scultura 31S e relativo basamento: Preliminare rimozione a secco dei depositi incoerenti di particolato e detriti vegetali mediante aspiratore e pennelli in setola. Pulitura mediante nebulizzazione di acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico e prodotto biocida (sali quaternari di ammonio). Eventuali successivi lavaggi superficiali con acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico coadiuvati da pennelli in setola naturale e spazzolini di fibra sintetica e successivo risciacquo con acqua demineralizzata. Eventuale applicazione localizzata (limitatamente alle zone dove vi è bisogno di approfondire la pulitura) di impacchi di carbonato e bicarbonato di ammonio in concentrazioni variabili in acqua demineralizzata su polpa di cellulosa e carta giapponese e successivo risciacquo con acqua demineralizzata fino a ristabilire la neutralità del PH. Pulitura meccanica mediante bisturi o specilli ove persistano depositi coerenti di materiale spurio. Rimozione delle stuccature pregresse e dei materiali ormai non più idonei mediante piccoli scalpelli, microscalpello pneumatico o vibroincisore. Estrazione del perno in ferro del braccio che potrebbe in futuro lesionare la pietra circostante; nel caso che sia impossibile la totale rimozione del metallo, applicazione di convertitore di ruggine e successiva protezione con resina acrilica. Consolidamento localizzato sulle zone che presentano decoesione e sfarinamento della pietra o da effettuarsi sulla totalità delle superfici (da valutare solo dopo pulitura in accordo con la D.L.) utilizzando resina acrilica (copolimero di etilmetacrilato-metilacrilato). Stuccatura con malte a base di calce aerea e/o idraulica pura 14

16 desalinizzata ed inerti selezionati in base ad idoneo colore e granulometria. Protezione finale con cera microcristallina stesa a pennello e successiva eliminazione delle eccedenze di prodotto. Scultura 33S e relativo basamento: Preliminare rimozione a secco dei depositi incoerenti di particolato e detriti vegetali mediante aspiratore e pennelli in setola. Pulitura mediante nebulizzazione di acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico e prodotto biocida (sali quaternari di ammonio). Eventuali successivi lavaggi superficiali con acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico coadiuvati da pennelli in setola naturale e spazzolini di fibra sintetica e successivo risciacquo con acqua demineralizzata. Eventuale applicazione localizzata (limitatamente alle zone dove vi è bisogno di approfondire la pulitura) di impacchi di carbonato e bicarbonato di ammonio in concentrazioni variabili in acqua demineralizzata su polpa di cellulosa e carta giapponese e successivo risciacquo con acqua demineralizzata fino a ristabilire la neutralità del PH. Pulitura meccanica mediante bisturi o specilli ove persistano depositi coerenti di materiale spurio. Rimozione delle stuccature pregresse e dei materiali ormai non più idonei mediante piccoli scalpelli, microscalpello pneumatico o vibroincisore. Consolidamento localizzato sulle zone che presentano decoesione e sfarinamento della pietra o da effettuarsi sulla totalità delle superfici (da valutare solo dopo pulitura in accordo con la D.L.) utilizzando resina acrilica (copolimero di etilmetacrilato-metilacrilato). Stuccatura con malte a base di calce aerea e/o idraulica pura desalinizzata ed inerti selezionati in base ad idoneo colore e granulometria. Protezione finale con cera microcristallina stesa a pennello e successiva eliminazione delle eccedenze di prodotto. Scultura 34S e relativo basamento: Preliminare rimozione a secco dei depositi incoerenti di particolato e detriti vegetali mediante aspiratore e pennelli in setola. Pulitura mediante nebulizzazione Preliminare di acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico e prodotto biocida (sali quaternari di ammonio). Eventuali successivi lavaggi superficiali con acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico coadiuvati da pennelli in setola naturale e spazzolini di fibra sintetica e successivo risciacquo con acqua demineralizzata. Eventuale applicazione localizzata (limitatamente alle zone dove vi è bisogno di approfondire la pulitura) di impacchi di carbonato e bicarbonato di ammonio in concentrazioni variabili in acqua demineralizzata su polpa di cellulosa e carta giapponese e successivo risciacquo con acqua demineralizzata fino a ristabilire la neutralità del PH. Pulitura meccanica mediante bisturi o specilli ove persistano depositi coerenti di materiale spurio. Rimozione delle stuccature pregresse e dei materiali ormai non più idonei mediante 15

17 piccoli scalpelli, microscalpello pneumatico o vibroincisore. Consolidamento localizzato sulle zone che presentano decoesione e sfarinamento della pietra o da effettuarsi sulla totalità delle superfici (da valutare solo dopo pulitura in accordo con la D.L.) utilizzando resina acrilica (copolimero di etilmetacrilato-metilacrilato). Stuccatura con malte a base di calce aerea e/o idraulica pura desalinizzata ed inerti selezionati in base ad idoneo colore e granulometria. Protezione finale con cera microcristallina stesa a pennello e successiva rimozione delle eccedenze di prodotto. Scultura 35S e relativo basamento: Preliminare rimozione a secco dei depositi incoerenti di particolato e detriti vegetali mediante aspiratore e pennelli in setola. Pulitura mediante nebulizzazione di acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico e prodotto biocida (sali quaternari di ammonio). Eventuali successivi lavaggi superficiali con acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico coadiuvati da pennelli in setola naturale e spazzolini di fibra sintetica e successivo risciacquo con acqua demineralizzata. Eventuale applicazione localizzata (limitatamente alle zone dove vi è bisogno di approfondire la pulitura) di impacchi di carbonato e bicarbonato di ammonio in concentrazioni variabili in acqua demineralizzata su polpa di cellulosa e carta giapponese e successivo risciacquo con acqua demineralizzata fino a ristabilire la neutralità del PH. Pulitura meccanica mediante bisturi o specilli ove persistano depositi coerenti di materiale spurio. Rimozione delle stuccature pregresse e dei materiali ormai non più idonei mediante piccoli scalpelli, microscalpello pneumatico o vibroincisore. Consolidamento localizzato sulle zone che presentano decoesione e sfarinamento della pietra o da effettuarsi sulla totalità delle superfici (da valutare solo dopo pulitura in accordo con la D.L.) utilizzando resina acrilica (copolimero di etilmetacrilato-metilacrilato). Stuccatura con malte a base di calce aerea e/o idraulica pura desalinizzata ed inerti selezionati in base ad idoneo colore e granulometria. Protezione finale con cera microcristallina stesa a pennello e successiva eliminazione delle eccedenze di prodotto. Scultura 36S e relativo basamento: Preliminare rimozione a secco dei depositi incoerenti di particolato e detriti vegetali mediante aspiratore e pennelli in setola. Pulitura mediante nebulizzazione Preliminare di acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico e prodotto biocida (sali quaternari di ammonio). Eventuali successivi lavaggi superficiali con acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico coadiuvati da pennelli in setola naturale e spazzolini di fibra sintetica e successivo risciacquo con acqua demineralizzata. Eventuale applicazione localizzata (limitatamente alle zone dove vi è bisogno di approfondire la pulitura) di impacchi di carbonato e bicarbonato di ammonio in concentrazioni variabili in acqua demineralizzata su polpa di cellulosa e carta giapponese e 16

18 successivo risciacquo con acqua demineralizzata fino a ristabilire la neutralità del PH. Pulitura meccanica mediante bisturi o specilli ove persistano depositi coerenti di materiale spurio. Rimozione delle stuccature pregresse e dei materiali ormai non più idonei mediante piccoli scalpelli, microscalpello pneumatico o vibroincisore. Consolidamento localizzato sulle zone che presentano decoesione e sfarinamento della pietra o da effettuarsi sulla totalità delle superfici (da valutare solo dopo pulitura in accordo con la D.L.) utilizzando resina acrilica (copolimero di etilmetacrilato-metilacrilato). Stuccatura con malte a base di calce aerea e/o idraulica pura desalinizzata ed inerti selezionati in base ad idoneo colore e granulometria. Protezione finale con cera microcristallina stesa a pennello e successiva eliminazione delle eccedenze di prodotto. Scultura 37S e relativo basamento: Preliminare rimozione a secco dei depositi incoerenti di particolato e detriti vegetali mediante aspiratore e pennelli in setola. Pulitura mediante nebulizzazione Preliminare di acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico e prodotto biocida (sali quaternari di ammonio). Eventuali successivi lavaggi superficiali con acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico coadiuvati da pennelli in setola naturale e spazzolini di fibra sintetica e successivo risciacquo con acqua demineralizzata. Eventuale applicazione localizzata (limitatamente alle zone dove vi è bisogno di approfondire la pulitura) di impacchi di carbonato e bicarbonato di ammonio in concentrazioni variabili in acqua demineralizzata su polpa di cellulosa e carta giapponese e successivo risciacquo con acqua demineralizzata fino a ristabilire la neutralità del PH. Pulitura meccanica mediante bisturi o specilli ove persistano depositi coerenti di materiale spurio. Rimozione delle stuccature pregresse e dei materiali ormai non più idonei mediante piccoli scalpelli, microscalpello pneumatico o vibroincisore. Consolidamento localizzato sulle zone che presentano decoesione e sfarinamento della pietra o da effettuarsi sulla totalità delle superfici (da valutare solo dopo pulitura in accordo con la D.L.) utilizzando resina acrilica (copolimero di etilmetacrilato-metilacrilato). Stuccatura con malte a base di calce aerea e/o idraulica pura desalinizzata ed inerti selezionati in base ad idoneo colore e granulometria. Protezione finale con cera microcristallina stesa a pennello e successiva eliminazione delle eccedenze di prodotto. Scultura 38S e relativo basamento: Preliminare rimozione a secco dei depositi incoerenti di particolato e detriti vegetali mediante aspiratore e pennelli in setola. Pulitura mediante nebulizzazione Preliminare di acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico e prodotto biocida (sali quaternari di ammonio). Eventuali successivi lavaggi superficiali con acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico coadiuvati da pennelli in setola naturale e spazzolini di fibra sintetica e successivo risciacquo con acqua demineralizzata. 17

19 Eventuale applicazione localizzata (limitatamente alle zone dove vi è bisogno di approfondire la pulitura) di impacchi di carbonato e bicarbonato di ammonio in concentrazioni variabili in acqua demineralizzata su polpa di cellulosa e carta giapponese e successivo risciacquo con acqua demineralizzata fino a ristabilire la neutralità del PH. Pulitura meccanica mediante bisturi o specilli ove persistano depositi coerenti di materiale spurio. Rimozione delle stuccature pregresse e dei materiali ormai non più idonei mediante piccoli scalpelli, microscalpello pneumatico o vibroincisore. Consolidamento localizzato sulle zone che presentano decoesione e sfarinamento della pietra o da effettuarsi sulla totalità delle superfici (da valutare solo dopo pulitura in accordo con la D.L.) utilizzando resina acrilica (copolimero di etilmetacrilato-metilacrilato). Stuccatura con malte a base di calce aerea e/o idraulica pura desalinizzata ed inerti selezionati in base ad idoneo colore e granulometria. Protezione finale con cera microcristallina stesa a pennello e successiva eliminazione delle eccedenze di prodotto. Scultura 56S e relativo basamento: Preliminare rimozione a secco dei depositi incoerenti di particolato e detriti vegetali mediante aspiratore e pennelli in setola. Pulitura mediante nebulizzazione di acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico e prodotto biocida (sali quaternari di ammonio). Eventuali successivi lavaggi superficiali con acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico coadiuvati da pennelli in setola naturale e spazzolini di fibra sintetica e successivo risciacquo con acqua demineralizzata. Eventuale applicazione localizzata (limitatamente alle zone dove vi è bisogno di approfondire la pulitura) di impacchi di carbonato e bicarbonato di ammonio in concentrazioni variabili in acqua demineralizzata su polpa di cellulosa e carta giapponese e successivo risciacquo con acqua demineralizzata fino a ristabilire la neutralità del PH. Pulitura meccanica mediante bisturi o specilli ove persistano depositi coerenti di materiale spurio. Rimozione delle stuccature pregresse e dei materiali ormai non più idonei mediante piccoli scalpelli, microscalpello pneumatico o vibroincisore. Consolidamento localizzato sulle zone che presentano decoesione e sfarinamento della pietra o da effettuarsi sulla totalità delle superfici (da valutare solo dopo pulitura in accordo con la D.L.) utilizzando resina acrilica (copolimero di etilmetacrilato-metilacrilato). Stuccatura con malte a base di calce aerea e/o idraulica pura desalinizzata ed inerti selezionati in base ad idoneo colore e granulometria. Protezione finale con cera microcristallina stesa a pennello e successiva eliminazione delle eccedenze di prodotto. Scultura 57S e relativo basamento: Preliminare rimozione a secco dei depositi incoerenti di particolato e detriti vegetali mediante aspiratore e pennelli in setola. Pulitura mediante nebulizzazione di acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico e prodotto 18

20 biocida (sali quaternari di ammonio). Eventuali successivi lavaggi superficiali con acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico coadiuvati da pennelli in setola naturale e spazzolini di fibra sintetica e successivo risciacquo con acqua demineralizzata. Eventuale applicazione localizzata (limitatamente alle zone dove vi è bisogno di approfondire la pulitura) di impacchi di carbonato e bicarbonato di ammonio in concentrazioni variabili in acqua demineralizzata su polpa di cellulosa e carta giapponese e successivo risciacquo con acqua demineralizzata fino a ristabilire la neutralità del PH. Pulitura meccanica mediante bisturi o specilli ove persistano depositi coerenti di materiale spurio. Rimozione delle stuccature pregresse e dei materiali ormai non più idonei mediante piccoli scalpelli, microscalpello pneumatico o vibroincisore. Consolidamento localizzato sulle zone che presentano decoesione e sfarinamento della pietra o da effettuarsi sulla totalità delle superfici (da valutare solo dopo pulitura in accordo con la D.L.) utilizzando resina acrilica (copolimero di etilmetacrilato-metilacrilato). Stuccatura con malte a base di calce aerea e/o idraulica pura desalinizzata ed inerti selezionati in base ad idoneo colore e granulometria. Protezione finale con cera microcristallina stesa a pennello e successiva eliminazione delle eccedenze di prodotto. Scultura 58S relativo basamento: Preliminare rimozione a secco dei depositi incoerenti di particolato e detriti vegetali mediante aspiratore e pennelli in setola. Pulitura mediante nebulizzazione di acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico e prodotto biocida (sali quaternari di ammonio). Eventuali successivi lavaggi superficiali con acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico coadiuvati da pennelli in setola naturale e spazzolini di fibra sintetica e successivo risciacquo con acqua demineralizzata. Eventuale applicazione localizzata (limitatamente alle zone dove vi è bisogno di approfondire la pulitura) di impacchi di carbonato e bicarbonato di ammonio in concentrazioni variabili in acqua demineralizzata su polpa di cellulosa e carta giapponese e successivo risciacquo con acqua demineralizzata fino a ristabilire la neutralità del PH. Pulitura meccanica mediante bisturi o specilli ove persistano depositi coerenti di materiale spurio. Rimozione delle stuccature pregresse e dei materiali ormai non più idonei mediante piccoli scalpelli, microscalpello pneumatico o vibroincisore. Consolidamento localizzato sulle zone che presentano decoesione e sfarinamento della pietra o da effettuarsi sulla totalità delle superfici (da valutare solo dopo pulitura in accordo con la D.L.) utilizzando resina acrilica (copolimero di etilmetacrilato-metilacrilato). Stuccatura con malte a base di calce aerea e/o idraulica pura desalinizzata ed inerti selezionati in base ad idoneo colore e granulometria. Protezione finale con cera microcristallina stesa a pennello e successiva eliminazione delle eccedenze di prodotto. 19

21 Scultura 59S e relativo basamento: Preliminare rimozione a secco dei depositi incoerenti di particolato e detriti vegetali mediante aspiratore e pennelli in setola. Pulitura mediante nebulizzazione di acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico e prodotto biocida (sali quaternari di ammonio). Eventuali successivi lavaggi superficiali con acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico coadiuvati da pennelli in setola naturale e spazzolini di fibra sintetica e successivo risciacquo con acqua demineralizzata. Eventuale applicazione localizzata (limitatamente alle zone dove vi è bisogno di approfondire la pulitura) di impacchi di carbonato e bicarbonato di ammonio in concentrazioni variabili in acqua demineralizzata su polpa di cellulosa e carta giapponese e successivo risciacquo con acqua demineralizzata fino a ristabilire la neutralità del PH. Pulitura meccanica mediante bisturi o specilli ove persistano depositi coerenti di materiale spurio. Rimozione delle stuccature pregresse e dei materiali ormai non più idonei mediante piccoli scalpelli, microscalpello pneumatico o vibroincisore. Rimozione del perno in ferro del collo che in futuro potrebbe lesionare la pietra circostante; nel caso che non sia possibile la totale rimozione del metallo, applicazione di convertitore di ruggine e successiva protezione con resina acrilica. Consolidamento localizzato sulle zone che presentano decoesione e sfarinamento della pietra o da effettuarsi sulla totalità delle superfici (da valutare solo dopo pulitura in accordo con la D.L.) utilizzando resina acrilica (copolimero di etilmetacrilatometilacrilato). Stuccatura con malte a base di calce pura aerea e/o idraulica desalinizzata ed inerti selezionati in base ad idoneo colore e granulometria. Protezione finale con cera microcristallina applicata a pennello e successiva eliminazione delle eccedenze di prodotto. Scultura 60S e relativo basamento: Preliminare rimozione a secco dei depositi incoerenti di particolato e detriti vegetali mediante aspiratore e pennelli in setola. Pulitura mediante nebulizzazione di acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico e prodotto biocida (sali quaternari di ammonio). Eventuali successivi lavaggi superficiali con acqua demineralizzata addizionata a tensioattivo non ionico coadiuvati da pennelli in setola naturale e spazzolini di fibra sintetica e successivo risciacquo con acqua demineralizzata. Eventuale applicazione localizzata (limitatamente alle zone dove vi è bisogno di approfondire la pulitura) di impacchi di carbonato e bicarbonato di ammonio in concentrazioni variabili in acqua demineralizzata su polpa di cellulosa e carta giapponese e successivo risciacquo con acqua demineralizzata fino a ristabilire la neutralità del PH. Pulitura meccanica mediante bisturi o specilli ove persistano depositi coerenti di materiale spurio. Rimozione delle stuccature pregresse e dei materiali ormai non più idonei mediante piccoli scalpelli, microscalpello pneumatico o vibroincisore. Consolidamento localizzato sulle zone che presentano decoesione e sfarinamento della pietra o da effettuarsi sulla totalità delle superfici (da valutare solo dopo pulitura in accordo con la D.L.) utilizzando 20

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