NUOVO POLO SCOLASTICO via fr.lli Rosselli ESAME PROGETTO VIGILI DEL FUOCO ATTIVITA

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2 Relazione prevenzione incendio Pag. 1 di 16 NUOVO POLO SCOLASTICO via fr.lli Rosselli PROPRIETA : OGGETTO: ESAME PROGETTO VIGILI DEL FUOCO ATTIVITA ELABORATO: RELAZIONE TECNICA

3 Relazione prevenzione incendio Pag. 2 di 16 RELAZIONE TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI EDIFICIO ADIBITO A ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI Ubicazione: REGGIO EMILIA Via Fratelli Rosselli Esame progetto ai fini delle Norme di Prevenzione Incendi per l edilizia scolastica D.M.I. 26 Agosto Classificazione: TIPO 3 Scuola con numero di presenza contemporanee da 501 a 800 persone. - DPR 1/08/ n. 151: Attività Principale n 67 (ex 85 D.M. 16/02/1982) Informazioni di carattere generale: ATTIVITA principale: n 67 Istituto Tecnico dimensionato per diciotto classi con un numero massimo di 504 alunni presenti e con numero massimo di personale contemporaneamente presente pari a 53, per un totale di presenze contemporanee di 557 persone. Si tratta di nuovo edificio che si articola su tre piani fori terra (piano Terra, Piano Primo, Piano Secondo) ed un Piano Interrato su una superficie lorda complessiva di circa m² Il fabbricato è servito da strade pubbliche e l edificio è libero su tutti i lati.

4 Relazione prevenzione incendio Pag. 3 di 16 Gli spazi interni risultano così suddivisi: PIANO TERRA n.1 ufficio segreteria, avente superficie di mq 80.4 n.1 ufficio presidenza, avente superficie di mq n.1 ufficio vicepresidenza, avente superficie di mq n.1 sala insegnanti, avente superficie di mq n.2 aule di sostegno, di cui una avente superficie di mq ed una di mq n.1 aula di disegno, avente superficie di mq n.1 aula di topografia e disegno, avente superficie di mq n.1 laboratorio di chimica, avente superficie di mq n.2 depositi per il laboratorio di chimica, aventi superficie totale di mq n.1 deposito per gli strumenti di topografia, avente superficie di mq n.1 locale tecnico, avente superficie di mq n.2 servizi igienici per studenti, divisi per sesso n.2 servizi igienici per docenti, divisi per sesso n.1 servizio igienico per disabili n.2 spogliatoi per il personale, divisi per sesso PIANO PRIMO n.6 aule normali, aventi superficie variabile da mq a mq n.1 aula di fisica, avente superficie di mq n.1 aula di costruzioni e disegno, avente superficie di mq n.1 aula disegno, avente superficie di mq n.2 locali tecnici, di cui uno avente superficie di mq ed uno di mq n.1 deposito per aule speciali, avente superficie di mq n.6 servizi igienici per studenti, divisi per sesso n.2 servizi igienici per docenti n.1 servizio igienico per disabili n.1-sala riunioni PIANO SECONDO n.6 aule normali, aventi superficie variabile da mq a mq n.1 aula di informatica e linguistica, avente superficie di mq n.1 aula di topografia e disegno, avente superficie di mq n.1 aula di costruzioni e disegno, avente superficie di mq n.2 locali tecnici, di cui uno avente superficie di mq ed uno di mq n.1 deposito per aule speciali, avente superficie di mq n.6 servizi igienici per studenti, divisi per sesso n.2 servizi igienici per docenti n.1-museo n.1-archivio

5 Relazione prevenzione incendio Pag. 4 di 16 Ai sensi dell ultimo comma dell art. 1.1 e dell art. 13 del D.M. 26/08/1982, le misure di prevenzione incendi da adottare ai fini del rilascio del C.P.I., sono contenute negli articoli seguenti dello stesso Decreto: - 2 Caratteristiche costruttive ( 2.0 Scelta dell area / 2.1 Ubicazione / 2,2 Accesso all area / 2.3 Accostamento autoscale /2.4 Separazioni) - 3 Comportamento al fuoco delle strutture (3.0 Resistenza al fuoco delle strutture / 3.1 Reazione al fuoco dei materiali) - 4 Sezionamenti (4.0 Compartimentazione / 4.1 Scale / 4.2 Ascensori e montacarichi) - 5 Misure di evacuazione in caso di emergenza (5.0 Affollamento/ 5.1 Capacità di deflusso / 5.2 Sistema di vie di uscita / 5.3 Larghezza delle vie di uscita / 5.4 Lunghezza delle vie di uscita / 5.5 Larghezza totale delle uscite di ogni piano / 5.6 Numero delle uscite) Spazi a rischio specifico (6.0 Classificazione/ 6.1 Spazi per esercitazioni/ 6.2 Spazi per depositi/ 6.3 Servizi tecnologici) - 7 Impianti elettrici (7.0. generalità / 7.1 Impianto elettrico di sicurezza) - 8 Sistemi di allarme (8.0 generalità / 8.1. Tipo di impianto) - 9 Mezzi ed impianti fissi di protezione ed estinzione degli incendi (9.0 generalità / 9.1 Rete di idranti / 9.2 Estintori / 9.3 Impianti fissi di rilevazione e/o estinzione degli incendi) - 10 Segnaletica di sicurezza - 12 Norme di esercizio

6 Relazione prevenzione incendio Pag. 5 di 16 La relazione tecnica viene sviluppata, seguendo le Norme dettate dal D.M. I. 26/08/1992, con riferimento ai seguenti elaborati grafici allegati: ARCHITETTONICO E-VF E-VF E-VF E-VF E-VF E-VF Planimetria Generale 1 Lotto - 1 Stral cio Prevenzione Incendi - Pianta Piano Terra Prevenzione Incendi - Pianta Piano Primo Prevenzione Incendi - Pianta Piano Secondo Prevenzione Incendi - Pianta Copertura 1 Lotto-Sezioni Nella presente relazione si fa riferimento ai termini, alle definizioni ed alle tolleranze dimensionali di prevenzione incendi contenute nel D.M. 30/11/1983. Per valutare le caratteristiche di resistenza al fuoco degli elementi strutturali portanti e di separazione, corrispondenti ai valori prescritti dalle direttive di prevenzione incendi, sono state applicate le tabelle e le modalità specificate nella circolare del M.I. n 91 del 14/09/1961. Per la classificazione di reazione al fuoco dei materiali, si fa riferimento al D.M. 26/06/ ) CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 2.0 Scelta dell area: Il complesso scolastico non è ubicato in prossimità di attività che comportino gravi rischi di incendio e/o esplosione. La scuola è ubicata in località aperta e sarà dotata di adeguate alberature e sistemazioni a verde. La località consente un ottimo soleggiamento. L area è lontana da depositi di materiali di rifiuto, da strade di grande traffico, da industrie rumorose e inquinanti, da tutte quelle attrezzature urbane che possono comunque arrecare danno o disagio alle attività della scuola stessa. La località non è esposta a venti fastidiosi. 2.1 Ubicazione:

7 Relazione prevenzione incendio Pag. 6 di 16 L edificio è indipendente e costruito per la specifica destinazione di uso scolastico ed isolato da altri. 2.2 Accesso all area: Per consentire l intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco l accesso all area ha i seguenti requisiti minimi: larghezza: m.3.50 altezza libera: m.4 raggio di volta: 13 m. pendenza: non superiore al 10% resistenza al carico: almeno 20 tonnellate 2.3 Accostamento autoscale: Non sono presenti locali siti ad altezza superiore a m Separazioni: Non esistono locali a diversa destinazione non pertinenti l attività scolastica.. 3) COMPORTAMENTO AL FUOCO 3.0 Resistenza al fuoco delle strutture: In tutti i locali nei quali non è prevista la presenza continuativa di personale durante l'orario di attività scolastica, il carico di incendio non supererà i 30 kg/m2. In atrii, corridoi, scale e passaggi in genere che assolvono alla funzione di via di esodo il carico di incendio non supererà il valore di 10 kg/m2. Le strutture dell edificio sono realizzate in conglomerato cementizio armato e garantiranno una resistenza al fuoco di almeno R 60 (strutture portanti) e REI 60 (strutture separanti).

8 Relazione prevenzione incendio Pag. 7 di 16 Calcolo del carico di incendio presunto di una aula tipo Analisi delle quantità di materiale combustibile n 28 banchi = 28x( 7 Kg x 17 MJ/Kg ) = 3332 MJ n 29 sedie = 29x( 1,5 Kg x 17 MJ/Kg ) = 740 MJ cattedra = 40 Kg x 17 MJ/Kg = 680 MJ n 2 armadietti = 2 x 40 x 17 MJ/Kg = 1360 MJ porta = 25 Kg x 17 MJ/Kg = 425 MJ materiale cartaceo contenuto nella cattedra e negli armadietti Kg 180 x MJ Totale 9597 MJ Superficie aula tipo 54 mq 9597 : 54 mq = 178 MJ/mq 178 MJ/mq : 18,48 MJ/Kg = 9.63 Kg/mq (carico d incendio) Il carico di incendio dell aula tipo è inferiore a 10 Kg/mq. 3.1 Reazione al fuoco dei materiali: I materiali impiegati avranno i requisiti seguenti: a) Atrii, corridoi, disimpegni e passaggi in genere - i materiali di rivestimento combustibili e/o materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce avranno classe di reazione al fuoco non superiore ad 1, con superficie totale impiegata non superiore al 50% della superficie totale del pavimento, delle pareti, del soffitto; per le restanti parti verrà impiegato materiale di classe 0 ; - la posa in opera dei suddetti materiali di rivestimento sarà in aderenza agli elementi costruttivi di classe 0. b) Tutti gli altri locali - i materiali di rivestimento dei pavimenti avranno classe di reazione al fuoco non superiore a 2, ed i rivestimenti delle pareti e dei soffitti classe di reazione al fuoco non superiore a 1; - non sono presente rivestimenti lignei. c) La posa in opera dei suddetti materiali di rivestimento sarà in aderenza agli elementi costruttivi di classe 0, escludendo spazi vuoti od intercapedini. d) Tendaggi I tendaggi, se posti in opera, saranno di classe di reazione al fuoco non superiore a 1.

9 Relazione prevenzione incendio Pag. 8 di 16 4) SEZIONAMENTI 4.0 Compartimentazione: La superficie complessiva dell edificio scolastico, unico compartimento, è di mq circa, al di sotto della superficie massima prevista dalla norma in mq. 6000, quindi non è richiesta alcuna compartimentazione. 4.1 Scale All interno dell edificio sono realizzate due scale. La larghezza minima delle scale è di m Le strutture garantiscono una resistenza al fuoco non inferiore a R60 Le rampe sono rettilinee e non presentano restringimenti, hanno più di tre gradini e meno di quindici. I gradini sono a pianta rettangolare, hanno alzata e pedata costanti, rispettivamente non superiore a cm.17 e non inferiore a cm.30. Il vano della scala protetta ha superficie netta di aerazione permanente in sommità non inferiore a 1 mq. 4.2 Ascensori L edificio è provvisto di un ascensore del tipo conforme alle norme antincendio previste al punto 2.5 del Decreto del Ministero dell interno del n. 246/87. Saranno assicurate le caratteristiche seguenti per il vano corsa: caratteristiche di resistenza al fuoco: non inferiore a REI 60 superficie netta di aerazione permanente in sommità: non inferiore al 3% della sezione orizzontale del vano e comunque non inferiore a 0,20 m²; (sez. orizz.vano = 4,25 m²; 3 % x 2.88 m² = 0,13 m²; superficie Aerazione = 0,20 m²) 5) MISURE PER L EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA 5.0 Affollamento: L affollamento massimo, calcolato sulla base di 28 alunni per classe e suddiviso per piani, è il seguente: - piano terra: aule speciali n 3x28 = 84 persone aule sostegno n 2x10 = 20 persone aula professori 20+20%= 24 persone uffici + personale di servizio 10+20% = 16 persone Totale = 144 persone

10 Relazione prevenzione incendio Pag. 9 di 16 - piano primo: sala riunioni 96 persone aule speciali n 3x 28 = 84 persone aule n 6x 28 = 168 persone personale di servizio 3+20% = 4 persone Totale = 352 persone - piano secondo: museo 28 persone aule speciali n 3x 28 = 84 pers one aule n 6x 28 = 168 persone personale di servizio 3+20% = 4 persone Totale = 284 persone Il valore massimo delle presenze contemporanee nell intero edificio scolastico è il seguente: - 18 classi x 28 alunni = 504 persone - insegnati e personale di servizio n % = 53 persone Totale = 557 persone 5.1 Capacità di deflusso: La capacità di deflusso non è superiore a 60 persone per ogni modulo. Per ogni piano si ha la seguente situazione: Piano secondo max affollamento di piano è di 284persone il sistema di via d uscita conta 7 moduli relativi alla vie di fuga che utilizzano le due scale interne di larghezza non inferiore a 180 cm Deflusso per modulo = 284 / 7 = 41 persone Piano primo max affollamento di piano è di 352 persone il sistema di via d uscita conta 7 moduli relativi alla vie di fuga che utilizzano le due scale interne di larghezza non inferiore a 180 cm Deflusso per modulo = 352 / 7 = 50 persone Piano terra max affollamento di piano è di 144 persone il sistema di via d uscita conta complesivamente 6 moduli, di cui tre dal distributivo, uno dall atrio e due dal laboratorio di chimica Deflusso per modulo = 144/6 = 24 persone

11 Pag. 10 di Relazione prevenzione incendio Sistema di vie di uscita: L edificio è provvisto di un sistema organizzato di via di uscita dimensionate in base al massimo affollamento ipotizzabile in funzione della capacità di deflusso. Le porte di sicurezza in uscita verso luogo sicuro sono le seguenti: n. 2 dal piano secondo (scala di sicurezza e scala protetta); n. 2 dal piano primo (scala di sicurezza e scala protetta); n. 7 dal piano terra (quattro dall atrio, una dal distributivo, una dal filtro della scala a prova di fumo interna ed una dal laboratorio di chimica); Gli spazi frequentati dagli alunni sono dotati di una scala protetta che serve al normale deflusso e di una scala a prova di fumo interna. 5.3 Larghezza vie di uscita: La larghezza delle vie di uscita è sempre superiore a mt. 1,20; la misurazione della larghezza è eseguita nel punto più stretto della luce. Le porte dei locali frequentati dagli studenti sono larghe singolarmente al minimo mt.1, Lunghezza vie di uscita: La lunghezza delle vie di uscita non è superiore a 60 mt., misurata dal luogo sicuro alla porta più distante del locale frequentato dagli studenti o dal personale. 5.5 Larghezza totale delle uscite di ogni piano: La larghezza totale delle uscite di ogni piano è determinata dal rapporto fra massimo affollamento ipotizzabile e la capacità di deflusso. Piano secondo persone presenti: n.284 massimo Moduli richiesti: persone 284 : 60 = n. 4.6 Moduli presenti: n.7 di cui n. 4 scala protetta n. 3 scala a prova di fumo interna Piano primo persone presenti: n.352 massimo Moduli richiesti: persone 352 : 60 = n. 5.8 Moduli presenti: n.7 di cui n. 4 scala protetta n. 3 scala a prova di fumo interna Piano terra persone presenti n.144 massimo Moduli richiesti: persone 144 : 60 = 2.4 Moduli presenti: n. 12 dall atrio n. 3 dal distributivo n. 2 dal laboratorio di chimica

12 Pag. 11 di Relazione prevenzione incendio 16 Il massimo affollamento ipotizzabile di due piani consecutivi (primo e secondo) è pari a 596 persone. Persone presenti: n.636 massimo Moduli richiesti: 636:60 = 10.6 Moduli presenti a servizio del primo e secondo piano che immettono all esterno: n. 12 dall atrio n. 4 dal filtro scala a prova di fumo interna Ulteriori moduli presenti che immettono all esterno: n. 3 dal distributivo (fronte sud) n. 2 dal laboratorio di chimica 5.6 Numero delle uscite Il numero delle uscite dai singoli piani dell edificio è pari due per i piani primo, secondo e interrato; è pari a tre per il piano terra. Le uscite sono poste in punti ragionevolmente contrapposti. Il locale destinato a laboratorio di chimica è dotato oltre che della normale porta di accesso, anche di una uscita di larghezza non inferiore a due moduli, apribile nel senso dell esodo con sistema a semplice spinta e che conduce in luogo sicuro.. Le aule didattiche sono servite da una porta avente larghezza di cm.120 che si apre nel senso dell esodo. Le porte che si aprono verso i corridoi interni di deflusso non riducono le larghezza utile dei corridoi stessi. E' poi stata verificata l'applicazione di quanto disposto dal Decreto Legislativo 19/09/1994 n 626 "Attuazione delle direttive C.E.E. riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro" e successive modifiche ed integrazioni, con particolare riferimento al Titolo II: Le vie di esodo rispondono ai seguenti requisiti: Le vie e le uscite di emergenza rimarranno sgombre e consentiranno di raggiungere il più rapidamente possibile un luogo sicuro. In caso di pericolo tutti i posti di lavoro potranno essere evacuati rapidamente ed in piena sicurezza da parte dei lavoratori. Il luogo di lavoro avrà un numero sufficiente di vie e di uscite di emergenza. Le vie e le uscite di emergenza avranno altezza minima di m 2,0 e larghezza minima conforme alla normativa vigente in materia antincendio (per larghezza di una porta o luce netta di una porta si intende la larghezza di passaggio al netto dell'ingombro dell'anta mobile in posizione di massima apertura se scorrevole, in posizione di apertura a 90 gradi se incernierata [larghezza utile di passaggio]). Nelle uscite di emergenza dotate di porte, queste saranno apribili nel verso dell'esodo e - qualora siano chiuse - potranno essere aperte facilmente ed immediatamente da parte di qualsiasi persona che abbia bisogno di utilizzarle in caso di emergenza. Le porte delle uscite di emergenza non saranno chiuse a chiave.

13 Pag. 12 di Relazione prevenzione incendio 16 Le vie e le uscite di emergenza nonché le vie di circolazione e le porte che vi danno accesso non saranno ostruite da oggetti e quindi potranno essere utilizzate in ogni momento senza impedimenti. Le vie e le uscite di emergenza saranno evidenziate da apposita segnaletica, conforme alle disposizioni vigenti, durevole e collocata in luoghi appropriati. Le vie e le uscite di emergenza che richiedono una illuminazione saranno dotate di una illuminazione di sicurezza di intensità sufficiente, che entrerà in funzione in caso di guasto dell'impianto elettrico normale. Le porte dei locali di lavoro consentiranno, per numero, dimensioni, posizione e materiali di realizzazione, una rapida uscita delle persone e saranno agevolmente apribili dall'interno durante il lavoro. Nei locali in cui le persone presenti saranno in numero compreso fra 26 e 50 ogni locale sarà dotato di una porta avente larghezza minima di m 1,20 che si apra nel verso dell'esodo. Nei locali in cui le persone presenti saranno in numero compreso fra 51 e 100 ogni locale sarà dotato di una porta avente larghezza minima di m 1,20 e di una porta avente larghezza minima di m 0,80, che si aprano entrambe nel verso dell'esodo. Le uscite di emergenza del locale di lavoro che coincidono con quelle dello stabile presenteranno altezza minima di m 2,0 e larghezza minima conforme alla normativa vigente in materia antincendio. Le porte situate sul percorso delle vie di emergenza saranno contrassegnate in maniera appropriata con segnaletica durevole, conformemente alla normativa vigente; esse potranno essere aperte, in ogni momento, dall'interno senza aiuto speciale; quando i luoghi di lavoro saranno occupati esse potranno essere aperte. Le vie di circolazione, comprese le scale saranno situate e calcolate in modo tale che i pedoni possano utilizzarle facilmente in piena sicurezza e conformemente alla loro destinazione e che i lavoratori operanti nelle vicinanze di queste vie di circolazione non corrano alcun rischio. Il calcolo delle dimensioni delle vie di circolazione per persone è stato basato sul numero potenziale degli utenti e sul tipo di attività. Il tracciato delle vie di circolazione sarà evidenziato. I pavimenti degli ambienti di lavoro e dei luoghi destinati al passaggio non presenteranno buche o sporgenze pericolose e saranno in condizioni tali da rendere sicuro il movimento ed il transito delle persone. I pavimenti ed i passaggi non saranno ingombrati da materiali che ostacolano la normale circolazione. Il datore di lavoro provvederà affinché: a) le vie di circolazione interne o all'aperto che conducono ad uscite o ad uscite di emergenza e le uscite di emergenza siano sgombre allo scopo di consentirne l'utilizzazione in ogni evenienza; b) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e vengano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i difetti rilevati che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;

14 Pag. 13 di Relazione prevenzione incendio 16 c) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare pulitura, onde assicurare condizioni igieniche adeguate; d) gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati alla prevenzione o all'eliminazione dei pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento. I luoghi di lavoro disporranno di sufficiente luce naturale; in ogni caso tutti i locali e luoghi di lavoro saranno dotati di dispositivi che consentono una illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori. Gli impianti di illuminazione dei locali di lavoro e delle vie di circolazione saranno installati in modo che il tipo di illuminazione previsto non rappresenti un rischio di infortunio per i lavoratori. Le superfici vetrate illuminanti ed i mezzi di illuminazione artificiale saranno tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia e di efficienza. Le pareti trasparenti o traslucide, in particolare le pareti completamente vetrate, nei locali o nelle vicinanze dei posti di lavoro e delle vie di circolazione, saranno chiaramente segnalate e costituite da materiali di sicurezza fino all'altezza di 1 metro dal pavimento ovvero saranno separate dai posti di lavoro e dalle vie di circolazione in modo tale che i lavoratori non possano entrare in contatto con le pareti né essere feriti qualora esse vadano in frantumi. I locali destinati ad uso collettivo (aule con capienza compresa fra i 50 ed i 100 posti, laboratori, spazi per informazione ed attività parascolastiche, spazi per servizi logistici) saranno dotati, oltre che della normale porta di accesso, di almeno una ulteriore uscita di larghezza 120 cm, apribile nel senso del deflusso, con sistema a semplice spinta, che adduce in luogo sicuro. Le aule ospiteranno ciascuna un numero di persone < 50 e le loro porte si apriranno nel senso dell'esodo. E stata verificata la sicurezza delle vie di esodo anche in considerazione delle caratteristiche degli elementi costruttivi, con particolare riguardo al senso di apertura delle porte ed al loro giusto dimensionamento nonché alla dotazione di maniglioni antipanico per quelle che assolvono alla funzione di uscita di sicurezza. Le porte di uscita sono a battenti rigidi aprentisi verso l'esterno, con uscita a cielo libero, di larghezza 120 cm. Le caratteristiche degli elementi costruttivi rilevanti per la finalità del progetto sono state attentamente verificate per accertarne, alla luce delle disposizioni vigenti, la rispondenza ai requisiti nel seguito evidenziati per ciascuno di essi: PORTE (escluse quelle delle vie di esodo) - luce minima netta - senso di apertura e caratteristiche battente/i - resistenza al fuoco e tenuta fumo - maniglie e serrature (forma, altezza: 90 cm max. o cm) - classe di reazione al fuoco dei materiali costitutivi - stato di consistenza

15 Pag. 14 di Relazione prevenzione incendio 16 Le porte che si aprono verso corridoi interni di deflusso saranno realizzate in modo da non ridurre la larghezza utile dei corridoi stessi al di sotto del valore minimo necessario per il deflusso. CORRIMANO, BALAUSTRE / PARAPETTI - altezza posizionamento (rispettivamente 90 cm e min.100 cm) - larghezza delle maglie dei supporti (inattraversabili da sfera del diametro di 10 cm) - stato di consistenza PAVIMENTI - scivolosità - classe di reazione al fuoco e/o potenziale termico - stato di consistenza ARREDI FISSI E MOBILI - classe di reazione al fuoco dei materiali costitutivi e/o loro potenziale termico. 6) SPAZI A RISCHIO SPECIFICO: 6.0 Classificazione: Gli spazi a rischio specifico nella scuola sono i seguenti: -a) Spazi per esercitazioni -b) Spazi per depositi -c) Servizi tecnologici 6.1 Spazi per esercitazioni: Al piano terra è presente un locale adibito a laboratorio di chimica. Le strutture separanti e le porte hanno caratteristiche di resistenza al fuoco pari a REI 60. Le comunicazioni fra il locale adibito a laboratorio di chimica ed i locali depositi annessi sono munite di porte dotate di autochiusura aventi resistenza al fuoco REI 60. Il laboratorio è provvisto di aperture di aerazione permanente, ricavate su pareti esterne, di superficie pari ad 1/20 della superficie in pianta del locale. Le apparecchiature del laboratorio alimentate a combustibile gassoso hanno ciascun bruciatore dotato di dispositivo automatico di sicurezza totale che intercetti il flusso di gas in mancanza di fiamma. 6.2 Spazi per depositi: Al piano seminterrato sono presenti: un locale archivio per la conservazione di materiali per uso didattico e servizi amministrativi; un locale deposito. Al piano primo è presente un locale deposito. Al piano secondo è presente un locale deposito. Le strutture di separazione, compresa le porte di accesso, sono realizzate in modo da garantire una resistenza al fuoco di REI 60.

16 Pag. 15 di Relazione prevenzione incendio 16 I suddetti locali hanno aperture di areazione naturale pari ad almeno 1/40 della superficie in pianta, protette da griglie in maglia fitta. In ogni locale è installato un impianti di rivelazione incendio ed un estintore con capacità estinguente non inferiore a 21A e 89 B,C. Il carico di incendio in ogni singolo locale non supera i 30 Kg/mq. 6.3 Servizi tecnologici: 7) IMPIANTI ELETTRICI 7.0 Generalità Gli impianti elettrici del complesso scolastico saranno realizzati in conformità ai disposti di cui alla legge , n L edificio sarà munito di interruttore generale, posto in posizione segnalata, che permette di togliere tensione all'impianto elettrico; tale interruttore è munito di comando di sgancio a distanza, posto nelle vicinanze dell'ingresso. 7.1 impianto elettrico di sicurezza L illuminazione di sicurezza, compresa quella indicante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo garantirà un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux e sarà costituito da lampade autoalimentate. L impianto di allarme sarà autoalimentato. Nessun'altra apparecchiatura sarà collegata all'impianto elettrico di sicurezza. L'autonomia degli apparecchi autoalimentati non sarà inferiore ai 30'. Il dispositivo di carica degli accumulatori, sarà di tipo automatico e tale da consentire la ricarica completa entro 12 ore. 8) SISTEMI DI ALLARME L edificio sarà munito di un sistema di allarme autoalimentato in grado di avvertire gli alunni ed il personale presenti in caso di pericolo; tale sistema avrà caratteristiche atte a segnalare il pericolo a tutti gli occupanti il complesso scolastico ed il suo comando sarà posto in un locale continuativamente presidiato. Essendo, la scuola, in progetto di tipo 3; il sistema di allarme sarà costituito a impianto di altoparlanti. 9) MEZZI ED IMPIANTI FISSI DI PROTEZIONE ED ESTINZIONE DEGLI INCENDI All interno verranno installati naspi DN 25; l'alimentazione da anello comprensiva di attacco motopompa, sarà in grado di garantire ai tre naspi idraulicamente più sfavoriti una pressione al bocchello di almeno 1,5 bar, (Lettera circolare M.Int ) sarà presente una colonna montante per entrambi i 2 vani scala per un tempo di almeno 60 min. All interno dell edificio e presente un sistema di rivelazione fumi sia nei locali adibiti a deposito sia nelle aule e corridoi. Il sistema in presenza di fumo è in grado di pilotare lo sgancio dei magneti con conseguente chiusura delle porte di compartimentazione e, lo spegnimento dei motori delle UTA e l apertura degli evacuatori di fumo.

17 Pag. 16 di Relazione prevenzione incendio 16 10) SEGNALETICA DI SICUREZZA Saranno installati pannelli per la segnaletica di sicurezza a norme CEE con le indicazioni delle vie di esodo delle uscite di sicurezza, dell ubicazione degli idranti e degli estintori. 11) NORME DI ESERCIZIO A cura del titolare dell attività sarà predisposto un registro per i controlli relativi all efficienza di: impianti elettrici luci di emergenza presidi antincendio controllo a carica estintori controllo della limitazione del carico di incendio nei vari locali Sarà predisposto un piano di emergenza e di evacuazione provato almeno due volte all anno da tutti gli utenti presenti nell ufficio. Le vie di uscita saranno tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale, come pure saranno ben controllate le uscite di sicurezza e la loro efficienza. Tutti gli impianti e le apparecchiature saranno ben mantenuti. Nei locali archivio e deposito nella, disposizione di scaffalature e dei materiali in genere, saranno mantenuti passaggi liberi della larghezza di mt. 0,9 al fine di consentire un facile accesso e l ispezionabilità.

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