M.Melegari, Empoli 2006
|
|
- Giuseppina Lentini
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 RIASSUNTO DELLE LEZIONI + Ruolo culturale e professionale di queste conoscenze + Terminologia essenziale di base + Preparati fitoterapici di tipo casalingo e di tipo industriale - Descrizione, raffronti, commenti + Estratti secchi (E.S.S.T.) + Altre preparazioni fitoterapiche + Oli essenziali - Variabilità di composizione + Fonti bibliografiche
3
4
5
6 Le piante officinali (da officina ) comprendono le : piante medicinali, aromatiche e da profumo N.B. E una definizione incompleta, oggi superata : forse si dovrebbero aggiungere anche le piante coloranti, amaricanti, quelle per uso apistico, energetiche (= per biodiesel ), e altre. Pianta medicinale (secondo l O.M.S.) è :..vegetale che contiene, in uno o più dei suoi organi, sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici o preventivi, o che sono precursori di emisintesi chemiofarmaceutiche Droga vegetale parte della pianta utilizzata a detti fini..
7 La droga vegetale può essere: pianta intera (? parte aerea),foglie, fiori, frutti, semi, corteccia, parti ipogee, essudati, succhi.. I principi attivi sono i costituenti, chimicamente definiti, presenti nella pianta (droga), che sono responsabili della attività biologica Il fitocomplesso è costituito dall insieme dei p.a. e dei costituenti inerti (?..o coattivi), quali: amidi, cellulosa, cere, mucillagini, gomme, resine, pigmenti, enzimi, sali minerali, oli essenziali (cf. oltre!)...
8 Per un uso fitoterapico e/o salutistico, quali parametri considerare? 1) Identità botanica della/e specie! 2) Componenti attivi responsabili della attività biologica 3) Conformità di p.a. contenuti (titolo) e standardizzazione del prodotto
9 DENOMINAZIONI CORRETTE DELLE PIANTE OFFICINALI Timo? È un nome comune, che non consente di individuare quale è dei diversi timi (cf. oltre) Inoltre è un termine italiano (spesso usato in Fitoterapia, come tanti altri: dragoncello, salvia etc. etc!) Quindi può ingenerare ulteriori dubbi e incomprensioni linguistiche fra operatori di diverse nazioni! ESEMPI francese: thym, estragon, sauge inglese: thyme, tarragon, sage tedesco: thymian, dragon, salbei
10 Ad evitare dubbi, equivoci, rischi di scambio di piante, con possibili gravi conseguenze.....occorre conoscere, utilizzare ed esigere la denominazione botanica, in latino, basata sul metodo binario, e utilizzata in tutte le nazioni! Essa assicura (almeno) la corretta specificità botanica! Genere (maiuscolo), specie (minuscolo), seguiti dal nome (abbrev.) dell autore (es.l.) Thymus vulgaris L. Thymus serpillus L. T.citriodorus L.
11 Per talune piante non basta nemmeno indicare Genere e specie! Possono esistere anche varietà (var.), oppure sottospecie (ssp.) Esempio: Origanum vulgare ssp. hirtum Ulteriore complicazione chemiotassonomica : il fenomeno chemiotipi Che cosa si intende per chemiotipo? Si può definire come una entità caratterizzata da variabilità chimica infraspecifica
12 GENOTIPO FENOTIPO CHEM(I)OTIPO GENOTIPO : è la costituzione (formulazione) ereditaria di un individuo, l insieme dei cromosomi caratteristici della specie FENOTIPO: è rappresentato dalle manifestazioni esteriori (= fenotipiche), cioè l insieme delle caratteristiche attuali di quell individuo, frutto dell eredità e dell ambiente; sostanzialmente, per una pianta si può parlare di caratteristiche morfologiche CHEM(I)OTIPO : indica la produzione e la presenza (quali- e quantitativamente diversa) di determinati principi attivi
13 Chemiotipi Due (o più!) individui della stessa specie (es.thymus vulgaris), che risultano avere lo stesso corredo cromosomico (genotipo) e le stesse caratteristiche morfologiche (fenotipo), ma possono produrre principi attivi diversi (chemiotipo). I chemiotipi sono il prodotto dell adattamento a varie condizioni ambientali in cui la stessa specie cresce: la produzione di molecole specifiche permette alla pianta (ad esempio) di sfruttare meglio il terreno, o di difendersi meglio da parassiti, o di resistere a malattie etc
14 Chemiotipi di Thymus vulgaris L.
15 solido liquido
16 Preparazioni fitoterapiche di tipo famigliare (tisane etc.) Considerazioni preliminari Di quali variabili si deve tenere conto? A) Tipo di droga (fitocomplesso) e suo contenuto (presunto) in p.a. B) Quantità di droga sottoposta a estrazione C) Modalità estrattiva (infuso? decotto?) D) Varie! Previsioni sulla/e potenziale/i attività
17 T I S A N E Sono preparati estrattivi di tipo casalingo solitamente ottenuti con l uso dell acqua: propriamente si chiamano infatti idroliti. Il termine tisana viene pure riferito al prodotto che si acquista per ottenere poi la prepazione: spesso è presentato in taglio tisana I procedimenti e le modalità di estrazione del fitocomplesso sono di norma tre, e si differenziano, sostanzialmente, per la T: - macerazione - infusione - decozione
18 MACERAZIONE Si pone la droga vegetale in acqua, a T ambiente e si lascia macerare per un certo numero di ore, secondo indicazione. Si usa per droghe legnose o difficilmente imbibibili. Si filtra e si beve, a T ambiente o con lieve riscaldamento DIGESTIONE Comporta una T (moderatamente) più elevata rispetto alla macerazione, comunque non > a 50 C INFUSIONE Si versa l acqua bollente sulla droga, essiccata, e si lascia per un certo tempo (10-15?), poi si filtra e si beve DECOZIONE Si pone la droga nell acqua fredda e si porta all ebollizione, per i minuti indicati; dopo riposo si filtra e si beve
19 OSSERVAZIONI Le tisane (per infusi e decotti) di norma si preparano da droghe essiccate ridotte meccanicamente a pezzi di opportune dimensioni Si può partire da una unica droga (= tisana semplice ), o da più droghe (= tisana composta ). In linea di massima non è consigliabile utilizzare molte droghe vegetali diverse (ognuna è già di per se.un fitocomplesso!!) Ma in ogni caso, con le conoscenze botaniche, fitochimiche e farmacologiche, si dovrebbero tenere presenti almeno tre condizioni e requisiti essenziali, relativi alla omogeneità e compatibilità d uso delle droghe miscelate!!
20 A) Compatibilità di tipo morfologico: droghe caratterizzate da tessuti vegetali di analoga consistenza B) Compatibilità di tipo fitochimico: le varie droghe non dovrebbero contenere principi attivi chimicamente contrari (es. sostanze acide e sostanze basiche!) C) Compatibilità di tipo farmacologico: le varie droghe non dovrebbero avere proprietà antagoniste, ma nemmeno dare sinergia!
21 UN CASO ESEMPLARE su dosaggi ed efficacia di infusi e decotti Dal recente articolo di Ivano Morelli ( ): Attività farmacologiche e potenziali usi clinici di Salix alba (L Erborista, n.3, marzo 2005, p.34)
22
23 Quindi fitocomplesso o.principio attivo?! Vediamo qualche osservazione comparativa sul tipo di preparato // dosaggio mg di ac.acetilsalicilico 794 mg di salicina (salicoside)..che, in ipotesi di estrazione totale al 100% (??), si dovrebbero ottenere da g (!) di corteccia di salice Dose usuale per una tazza: 1-3 g di corteccia, per infusione o decozione Taluni consigliano 3-5 tazze al giorno, equivalenti (?) a mg di salicina
24 TINTURE... preparazioni liquide, generalmente ottenute per trattamento con alcool di titolo appropriato, di materie prime vegetali o animali, generalmente essiccate (droghe) o di loro estratti Modalità di preparazione delle tinture a) macerazione b) percolazione e ripercolazione c) dissoluzione o diluizione di E.F., E.M., o E.S. Parametri e criteri per le tinture a) scelta della droga b) rapporto D/E c) grado alcolico (60,70,90..) Rapporto D/E 1) nel caso di droghe comuni di norma è 1:5 2) nel caso di droghe eroiche di norma è 1:10
25 LA PERCOLAZIONE
26 Schema di percolatori
27
28 TINTURE MADRI - TM le TM di origine vegetale sono ottenute per macerazione in alcool di titolo appropriato, di piante o di parti di piante fresche, stabilizzate, o, più di rado, secche Preparazione delle TM - Metodo della macerazione normobarica o ipobarica - Parametri fondamentali: a) tempo balsamico b) rapporto D/E c) grado alcoolico Rapporto D/E - Di norma 1:10 (riferito al peso della droga secca) - Eccezioni (1:20): calendola, mirtillo, rafano... Grado alcolico - 60 (il più usato), 50, 65, 45 - per poche piante 80 (Crocus sativus) o 90 (licopodio, capsico..)
29 ALTRI PREPARATI FITOTERAPICI (1) IDROLATI Chiamati anche acque aromatiche o acque di distillazione o acque coobate : sono le acque ottenute nel corso della distillazione in c.v. (cf!), contenenti, in parte, alcuni dei componenti dell o.e. GEMMODERIVATI Noti anche come gemmoterapici, o macerati glicerinati (M.G.), o meristemoderivati etc : sono preparazioni liquide che risultano dall azione solvente di una miscela, in parti uguali, di alcool etilico e glicerina su materia prima di origine vegetale (gemme, giovani germogli, o, più raramente, radichette, semi o cortecce)
30 ALTRI PREPARATI FITOTERAPICI (2) ENOLITI Sono le Tinture vinose, o Vini medicinali : si ottengono per azione solvente di un opportuno vino su di una droga, in genere essiccata ( semplici ), o su più droghe, associate ( composti ). Talora si ottengono per diluizione del relativo Estratto fluido (EF)(cf.!) OLEOLITI..o Tinture oleose o oli medicati etc: soluzioni ottenute per azione (macerazione o digestione a ) di opportuno olio vegetale su droga secca o fresca. Di norma per uso cosmetico o per uso curativo (esterno)
31 ALTRI PREPARATI FITOTERAPICI (3) ESTRATTI GLICOLICI Sono soluzioni di fitocomplessi ottenuti per azione solvente del glicole propilenico su droga secca o fresca, tagliata o contusa. Sono preparazioni per uso esterno (!!), molto utilizzate in campo cosmetico, in quanto ben si prestano a creare emulsioni. Le modalità di estrazione sono la macerazione o la digestione. Da rilevare in ogni caso il contenuto molto (!) scarso di p.a. SUCCHI VEGETALI Preparazioni liquide (soluzioni acquose?) ottenute per spremitura della pianta fresca previamente frammentata. Sono caratterizzati da una scarsa conservabilità.
32 ESTRAZIONE ESTRATTI (I) La procedura comporta le seguenti fasi: a) si esaurisce la droga vegetale (previamente lavorata) ponendola a contatto (macerazione, percolazione...) con solventi di natura diversa b) concentrazione della soluzione filtrata, tramite evaporazione del solvente, fino ad un certo grado di consistenza (EF, EM, ES) c) nel caso di ES, standardizzazione! ESST
33 ESTRAZIONE ESTRATTI (II) a-1) Preparazione della droga:essiccamento, contusione, frammentazione, triturazione, polverizzazione (*) a-2) umidificazione, macerazione in solvente/i idoneo/i, ad una certa T e per un certo tempo a-3) percolazione: passaggio con solvente/i nel percolatore
34 (*)
35 ESTRAZIONE ESTRATTI (III) b-1) Concentrazione: si fa evaporare il solvente, in opportune condizioni di T e P, fino ad un certo grado di consistenza.per ottenere... b-2) Estratti fluidi (EF) - F.U...Preparazioni liquide nelle quali, in generale, 1 parte in peso corrisponde ad 1 parte in peso di materia prima essiccata (droga) ; quindi il rapporto droga estratto (D/E) = 1/1
36 ESTRAZIONE ESTRATTI (IV) b-3) Estratti molli (EM):..Preparazioni di consistenza intermedia fra Estratti fluidi e Estratti secchi (ES).. b-4) Estratti secchi (ES):..Preparazioni polverulente, più o meno agglomerate, ottenute per evaporazione totale dei liquidi estrattivi..
37 ESTRAZIONE ESTRATTI (V) b/c) Estratti secchi <ES ESST!> Definizione (FU)..Sono preparazioni solide, ottenute per evaporazione del solvente usato per la loro preparazione. Essi hanno in generale un residuo secco non < al 95 % in massa. Il contenuto dei costituenti degli ES titolati può essere aggiustato al valore prescritto per mezzo di sostanze inerti appropriate o per mezzo di un altro ES ottenuto da materia prima vegetale utilizzata per la loro preparazione (= ESST). Se del caso, la monografia prescrive un saggio limite per il solvente impiegato nella estrazione..
38 E.S.S.T. Standardizzato: l estratto ha proprietà costanti in quanto contiene sempre la stessa quantità di p.a. dichiarati! Titolato: contiene dei markers (spesso, ma non sempre, sono i p.a.!) in concentrazione definita e accertata! La titolazione (dosaggio quantitativo) si attua direttamente sull ES!!
39 ALCUNE POLVERI (F.U.).polvere titolata pulvis normatus - BELLADONNA POLVERE TITOLATA Belladonnae pulvis normatus - GIUSQUIAMO POLVERE TITOLATA Hyoscyami pulvis normatus - IPECACUANA POLVERE TITOLATA Ipecacuanhae pulvis - STRAMONIO POLVERE TITOLATA Stramonii pulvis normatus
40 CONFRONTO FRA POLVERE E E.S. di BELLADONNA - Atropa belladonna L. BELLADONNA POLVERE TITOLATA è costituita da foglie di Belladonna polverizzate (180).. Titolo - in alcaloidi totali compreso fra 0,28 e 0.32 %, espressi come iosciamina (Mr = 289,4) e calcolati sulla droga essiccata a C. Se necessario, questo titolo può essere ottenuto per aggiunta di lattosio in polvere o di polvere di belladonna a titolo inferiore... BELLADONNA ESTRATTO SECCO Titolo - non meno di 0,95% e non più di 1,05 % di alcaloidi totali espressi come iosciamina e calcolati sulla sostanza essiccata. Preparazione - Belladonna foglie polverizzate (1000) p Alcool al 70 per cento.q.b
41 UN PREZIOSO E.S.S.T.. MIRTILLO NERO ESTRATTO IDROALCOOLICO SECCO AD ALTO TITOLO Vaccinii fructus extractum hydroalcoolicum siccum concentratum DEFINIZIONE L'estratto idroalcoolico secco ad alto titolo di mirtillo si ottiene dai frutti freschi del mirtillo (Vaccinum myrtillus L.). Contiene non meno del 23,8 per cento e non più del 26,2 per cento di antocianosidi, calcolati come antocianidine. PREPARAZIONE L'estratto si prepara dai frutti freschi per trattamento con metanolo, impiegando un metodo appropriato secondo le prescrizioni della monografia Estratti (765) (Estratti secchi). Concentrare parzialmente i percolati e dopo eliminazione degli zuccheri e stabilizzazione con acido citrico, aggiunto in quantità non superiore al 3 per cento dell'estratto, essiccare e portare eventualmente a titolo con lattosio.
42 Si distinguono cinque antocianidine: cianidina, delfinidina, malvidina, peonidina, petunidina. Nei frutti si trovano in forma glicosidica. In tutto sono 15 antocianine.
43
44 Un antocianidina poco diffusa: la p e l a r g o n i d i n a Qualche commento
45 I r s u t i d i n a : una singolarità in posizione 7!
46 G l i c i d i d e l m i r t i l l o Arabinosio Galattosio Glucosio
47 M I R T O S E L E C T
48 Nuovo metodo analitico HPLC per il mirtillo (2005)
49 Composizione di un tipico estratto di mirtillo nero
50 Graf.1: Composizione % in antociani
51 CONTENUTO DI ANTOCIANI TOTALI IN PICCOLI FRUTTI (% p/p, s.f. - min-max) Mirtillo nero Mirtillo gigante Ribes nero Ribes rosso Rovo Lampone Aronia 0,30-0,65 0,10-0,25 0,10-0,25 0,01 0,05-0,12 0,01-0,08 0,15-0,38
52
53 Un altro problema: tipo di solvente e p.a. estratti!
54
55
56
57
58 Le proprietà dei vari componenti degli o.e. Monoterpeni Elevata volatilità (anche secondo l olfatto = frazione di testa ) Idrosolubilità praticamente nulla (natura idrobofa) Instabilità sono facilmente ossidabili..... e polimerizzabili (resinificazione!) Proprietà irritanti (pelle, mucose) Hanno proprietà antalgiche, antispasmodiche e revulsive
59 Sesquiterpeni Sono altobollenti; anche in GC escono per ultimi - Un esempio di artefatto: matricina camazulene (vedi oltre *) - Proprietà antiinfiammatorie e immunomodulanti Alcoli Buon valore organolettico - Abbastanza stabili - Antimicrobici, antifungini, immunomodulanti e rispettivi esteri acetici - Grande pregio olfattivo - Chimicamente instabili (idrolisi) - Antispasmodici, antiinfiammatori, decongestionanti Aldeidi Leggermente idrosolubili - Antimicrobiche, antifungine, antiinfiammatorie
60 Chetoni Potenzialmente tossici (anche neurotossici) - Revulsivi, antalgici, antireumatici - Antimicrobici, immunomodulanti Fenoli Tossici, irritanti (sono acidi!) - Antimicrobici, antifungini, immunomodulanti Ossidi Balsamici, decongestionanti, espettoranti, mucolitici Eteri Potenzialmente tossici, a livello anche SNC - Antispasmodici, antiinfiammatori
61 (*) Un classico esempio di artefatto!
62
63
64
65
66
67
68 SISTEMI DI ESTRAZIONE DELL ESSENZA DAGLI AGRUMI manuali - Sul frutto intero "scodella" "grattugia circolare" - Sulle scorze "spugna" meccanici - Sulle scorze "sfumatura" (per pressione) - Sul frutto intero "pelatura (per striatura)
69 Bergamotto Citrus bergamia Risso + Superficie coltivata : ~ Ha - Produzione media: Kg di essenza + Per ottenere 1 Kg di essenza occorrono ~ 200 Kg di frutti! + Oggi si ricava per abrasione, con un sistema di grattugie, con le apposite macchine pelatrici, dalla parte superficiale (epicarpo) dei frutti
70
71 miscela gassosa di vapore d acqua e o.e. il vapore attraversa il materiale vegetale ed estrae l'o.e. Acqua in uscita CONDENSATORE RECIPIENTE DISTILLATORE vapore in ingresso l o.e. si raccoglie dalla parte alta del separatore Acqua fredda in entrata SEPARATORE l idrolato esce dal basso Schema del processo di distillazione in corrente di vapore
72 I DISTILLATORI NELLA STORIA.
73
74 UN PICCOLO MODERNO DISTILLATORE
75
76 UN PICCOLISSIMO.. ALAMBICCUS.
77
78
79
80 Récolte traditionnelle
81
82 Schema di caisson mobile de distillation
83
84
85
86
87 1-Estrazione con fluidi supercritici S.F.E. Può sostituire molti processi tradizionali di estrazione da matrici vegetali per l ottenimento di estratti secchi o di oli essenziali con determinate caratteristiche. Quando un gas viene portato a particolari e specifiche condizioni di temperatura e pressione, superiori alla pressione ed alla temperatura definite "critiche", esso assume caratteristiche fisiche particolari, ed è denominato "fluido supercritico". Un fluido supercritico ha le caratteristiche sia di un gas che di un liquido. Ha una densità simile ad un liquido, ed agisce quindi come un solvente liquido, ma nel contempo diffonde come un gas, dato che la sua viscosità è estremamente bassa.un fluido in questo stato fisico ha proprietà di notevole interesse che ne permettono l impiego nel frazionamento, la separazione e l estrazione di miscele complesse di sostanze.
88 2-Estrazione con fluidi supercritici S.F.E. L estrazione di sostanze da miscele complesse, in particolare, può essere resa altamente selettiva modificando adeguatamente le condizioni di pressione e temperatura a cui si opera, per adattarle alla solubilità dei diversi componenti di specifico interesse. Sulla base di tali premesse, l estrazione con fluidi supercritici si è progressivamente imposta come una delle tecnologie elettive per trattare, con vari obiettivi, materie prime di interesse sia alimentare sia farmaceutico che cosmetico (estrazione dei principi attivi e dei componenti delle erbe officinali). Benché in teoria siano molti i fluidi supercritici impiegabili a questo scopo, l anidride carbonica (CO2) è la sostanza di gran lunga più utilizzata in queste tecnologie
89 3-Estrazione con fluidi supercritici S.F.E. La CO2 è infatti: - priva di tossicità inerte - non infiammabile - poco costosa - riciclabile e quindi priva di impatto sull ambiente. Le sostanze naturali, inoltre, sono spesso poco stabili a temperature elevate, e richiedono quindi di essere mantenute e trattate a temperature vicine a quella ambiente: la CO2 ha una temperatura critica di 31 C, che la rende particolarmente adatta come solvente per le sostanze di origine biologica. Tuttavia, la complessità del processo termodinamico di interazione tra il solvente (CO2) e soluto (il materiale biologico di base), e la tecnologia dell impianto estrattivo che permette di operare ad alte pressioni, hanno impedito una ottimizzazione del processo per abbassarne i costi; ciò ha limitato la diffusione dei processi estrattivi con CO2 supercritica a livello commerciale e quindi l uso della SFE trova impiego soprattutto per trattamenti di sostanze biologiche ad elevato valore aggiunto
90
91
92
93
94 COMPONENTI DELL ESTRATTO DI IPERICO (A)
95 COMPONENTI DELL ESTRATTO DI IPERICO (B)
96
97
98 E un procedimento di estrazione per assorbimento a freddo. Si applica (in passato!!) a materiale vegetale molto delicato (petali), per estrarre essenze di grande finezza che tendono ad alterarsi, e/o che sono presenti in minime quantità! Consiste nel collocare i fiori manualmente, subito dopo la raccolta, su di uno strato di opportuna miscela di grassi animali (maiale, bue) purificati, steso su lastre di vetro, supportate da telai di legno, impilati. I fiori vengono sostituiti ogni ore; dopo molte (!!) sostituzioni il grasso (= pommade) risulta saturo di essenza, e viene estratto con etanolo assoluto o altro solvente, eliminato poi per evaporazione. Pommade N 30 significa che è stata ottenuta sostituendo 30 volte (!!) i fiori sul grasso. Questo è chiamato valore fiorale
99
100 DALLA POMMADE SI OTTENEVA... -.la concreta (concrète, o essence concrète): si estrae la pommade con un solvente volatile (benzene, cicloesano, etere di petrolio ) e si evapora il solvente. Dalla concreta si ricava la assoluta (essence absolue): trattamento con etanolo, filtrazione (si separano così le cere) ed evaporazione completa del solvente, fino a consistenza semi-solida. La assoluta è uno dei prodotti di base per l alta profumeria Da tempo l enfleurage è stato abbandonato, per i costi di mano d opera insostenibili. Oggi si opera tramite estrazione diretta dei fiori, con solventi concreta assoluta N.B. La assoluta comunque ha un costo elevatissimo!!
101 OLI ESSENZIALI (PIU O MENO)...NATURALI? Distinzione preliminare fra : Adulterazioni Sofisticazioni Interventi tecnologici Adulterazioni Consistono nella modifica (parziale) dell o.e. originario. Di norma si attuano per due scopi: 1) migliorare le proprietà chimiche, organolettiche e biologiche aggiungendo determinati composti, tipici di quell o.e., e/o estranei (?) 2) aumentare.la quantità di o.e. tramite l aggiunta di diluenti. In entrambi i casi è frode commerciale; talora si ha pure rischio di tossicità (specialmente con i diluenti!)
102 ESEMPI DI ADULTERAZIONE Olio essenziale Camomilla romana Garofano Lavanda Melissa Neroli Rosmarino Sostanze aggiunte Esteri dell acido tiglico e angelico Eugenolo. Acet. di linalile, di nerile; linalolo Dist.to di melissa su o.e. di limone Linalolo, acet. di geranile, 1,8-cineolo. Diluizione di diversi oli essenziali, tramite aggiunta di : alcool benzilico, benzoato di benzile, dietilenglicole, dietilftalato.. etc (!!!)
103 SOFISTICAZIONI Consistono nel dichiarare, in modo fraudolento, come olio essenziale di.. un o.e. di altra specie botanica (talora non ben conosciuta!). Comportano rischi tossicologici (acuti o cronici), per ignoranza! Esempio: Juniperus sabina o J.phoenicea, al posto di J.communis In certi casi la sofisticazione trova soltanto una.motivazione di costi! Esempio: o.e. di Dracocephalum moldavicum al posto di di Melissa officinalis!
104 INTERVENTI TECNOLOGICI Possono essere legittimi e giustificati, purchè dichiarati e conosciuti. Hanno infatti lo scopo di modificare la composizione originaria dell o.e. a scopo di migliorarne le proprietà! Richiedono tecnologie e apparecchi idonei Esempi: rettificazione, tri-rettificazione, deterpenazione, sesquideterpenazione, de-canforazione. Un caso famoso Bergaptene
105
106 Conclusioni sugli o.e. La composizione degli o.e. (che condiziona le loro proprietà e utilizzazioni) esige un controllo di qualità effettuato con le metodologie che lo sviluppo tecnologico mette oggi a disposizione: TLC, HPTLC, GLC, MS-GLC, Nasi Elettronici, etc Solo un certificato di analisi può garantire quindi la conformità dell o.e. per uso fitoterapico ai protocolli (F.U. etc). D altra parte, considerata la natura prettamente aromatica dei componenti dell olio essenziale, una delle strumentazioni analitiche più preziose, specialmente per valutare e utilizzare un o.e. in profumeria, rimane il naso.
107 ESEMPI DI VALUTAZIONI OLFATTIVE Campione di olio essenziale cv. Abrialis Lavandula vera cv. Super A cv. Italico OLI ESSENZIALI DI LAVANDULA SPP. Testa Corpo Coda (dopo 30 ) (dopo 6 ore) fresca, canforacea, fiorita fresca, erbacea, deb.canforacea distill.difettosa, non equilibrata, fresca, poco canforata distill.difettosa, disarmonica, empireumatica, erbacea, canforata pieno, fruttato,verde,ci -priato, armonico pieno, fruttato, fiorito pieno,mentolato, morbido muffoso, canforaceo, fresco,narcotico buona persistenza fruttata, verde, armonica buona persistenza fruttata, cumarinica buona persistenza fruttata, cumarinica, buona buona persistenza, ma un po muffosa e canforacea Val. ne finale ottimo buono discreto scadente
108
M.Melegari P.aromat. e o.e.- Pieve 2006
Dalle aromatiche tanti utilizzi... aromadiffusione...aromatizzazione...aromaterapia aroma(to)terapia... Le loro caratteristiche e proprietà (sia tradizionali che attuali) dipendono esclusivamente dalla
Conoscere e utilizzare le piante medicinali: dai semplici alle moderne forme di derivati estrattivi
Corso Prodotti naturali e fitoterapici - (III ) Università di Parma Conoscere e utilizzare le piante medicinali: dai semplici alle moderne forme di derivati estrattivi 27 aprile 2006 Prof. Michele Melegari
Procedimenti e derivati estrattivi di interesse fitoterapico (II)
Master di II livello in Fitoterapia Clinica Università di Firenze Ag. Formazione ASL Empoli Procedimenti e derivati estrattivi di interesse fitoterapico (II) Michele Melegari Già professore ordinario c/o
Procedimenti e derivati estrattivi di interesse fitoterapico (I)
Master di II livello in Fitoterapia Clinica Università di Firenze Ag. Formazione ASL Empoli Procedimenti e derivati estrattivi di interesse fitoterapico (I) Michele Melegari Già professore ordinario c/o
Conoscere le piante officinali: dai semplici alle moderne tecnologie estrattive
Sicura 2005 29 settembre 2005 Dalle erbe officinali agli integratori alimentari: utilizzazione consapevole Conoscere le piante officinali: dai semplici alle moderne tecnologie estrattive Michele Melegari
Si parla di tannino nativo riferendosi a quello dell'uva e di tannino neoformato in riferimento a quello del vino.
I tannini sono composti fenolici presenti in diverse piante di interesse alimentare, abbondanti nel tè, nel caffè, nel cacao, nel vino, nei mirtilli, ecc sono meno rappresentati nei cereali. I tannini
Caratterizzazione chimica, variabilità di composizione e metodiche di estrazione di oli essenziali
Caratterizzazione chimica, variabilità di composizione e metodiche di estrazione di oli essenziali Prof. Michele Melegari Dipartimento di Scienze Farmaceutiche Università di Modena e Reggio Emilia Definizione
I documenti di: quotidianosanità.it. Quotidiano online di informazione sanitaria
I documenti di: quotidianosanità.it Quotidiano online di informazione sanitaria Dossier Documentazione legislativa Studi e ricerche Interventi e relazioni Linee Guida FIMP sull utilizzo dei prodotti a
Corso base erboristeria Foce d Amelia PROGRAMMA
Corso base erboristeria Foce d Amelia PROGRAMMA 2017-2018 BOTANICA ( Docente: Walter Culicelli) Storia della sistematica botanica; L Importanza del riconoscimento delle piante; La coltivazione tecniche,
Do Not Copy.
CRITERI GENERALI www.accademia-fitoterapia.org Fitoterapia Medicina allopatica che studia l impiego delle piante medicinali capaci di svolgere un azione terapeutica sull organismo umano Non è alternativa
LABORATORIO DI ERBORISTERIA
LABORATORIO DI ERBORISTERIA DOCENTE: SERGIO BELLANZA 20 Ottobre 2018 1 LEZIONE GRATUITA Le Piante Officinali: individuazione del luogo di raccolta - riconoscimento raccolta della droga-stabilizzazione-essiccamento
PIANTE OFFICINALI. Aromatiche e Medicinali.
PIANTE OFFICINALI. Aromatiche e Medicinali. Prefazione pag. 4 Indice 7 Introduzione 22 Parte generale 25 Cap. 1 Piante officinali 1.1 aspetti generali 27 1.2 classificazioni delle piante officinali 27
Schema di flusso del controllo qualità operato da una ditta di importazione e lavorazione delle droghe
Schema di flusso del controllo qualità operato da una ditta di importazione e lavorazione delle droghe Identità e sofisticazioni preparazione Controllo qualità in ingresso Controllo qualità in uscita o
FORMAZIONE, INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE NEL SETTORE DELLE PIANTE MEDICINALI
REGNO VEGETALE E RISORSE SALUTISTICHE: DALLA MEDICINA POPOLARE ALLA FITOTERAPIA RAZIONALE Michele Melegari PRIMA LEZIONE FORMAZIONE, INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE NEL SETTORE DELLE PIANTE MEDICINALI FORMAZIONE
Presentazione alla I edizione Prefazione alla II Edizione. Parte prima PARTE GENERALE
Indice generale Presentazione alla I edizione Prefazione alla I Edizione Prefazione alla II Edizione XI XII XIII Parte prima PARTE GENERALE Capitolo 1: Inquadramento normativo dei prodotti a base di piante
Michele Melegari L OLIO ESSENZIALE: VARIABILITÀ, METODICHE ESTRATTIVE, TECNOLOGIE
Acc. Naz. Sci. Lett. Arti di Modena Memorie Scientifiche, Giuridiche, Letterarie Ser. VIII, v. XIV (2011), fasc. II Seconde bozze Michele Melegari L OLIO ESSENZIALE: VARIABILITÀ, METODICHE ESTRATTIVE,
Conoscere e utilizzare le piante medicinali: qualità, efficacia.ma in sicurezza
Circolo dell amicizia S.Pio X (Modena) 28 febbraio 2017 Michele Melegari Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Conoscere e utilizzare le piante medicinali: qualità, efficacia.ma in sicurezza
PREPARAZIONI ESTRATTIVE docente: prof. Sergio Bellanza. Principi di Tecniche Erboristiche
Corpo Forestale dello Stato Ufficio per la biodiversità Regione Lazio Assessorato all'agricoltura In collaborazione con Progetto Natura e Salute Associazione Culturale Corso Specialistico in Educazione
CORSO DI MEDICINA NATURALE PEDIATRICA INTRODUZIONE ALLA FITOTERAPIA DOTT. MAURIZIO SBERNA
CORSO DI MEDICINA NATURALE PEDIATRICA INTRODUZIONE ALLA FITOTERAPIA DOTT. MAURIZIO SBERNA INTRODUZIONE ALLA FITOTERAPIA 3000 A.C. Tavolette di argilla Sumere a caratteri cuneiformi scoperte nel 1948 a
Medicine Complementari
Medicine Complementari Dott.ssa M.Grazia Rusconi 28 febbraio 2017 UTE Novate In che cosa consistono i rimedi omeopatici? L impostazione costituzionale, che permette di suddividere i farmaci secondo
L OLIO ESSENZIALE Composizione, variabilita, proprietà, utilizzi
Corso REGNO VEGETALE E RISORSE SALUTISTICH - IV Lezione 11 Aprile 2014 Michele Melegari L OLIO ESSENZIALE Composizione, variabilita, proprietà, utilizzi Essenza? =? olio essenziale (o.e., OE) L essenza
FORME FARMACEUTICHE FITOTERAPICHE
Università degli Studi di Catania Facoltà di Farmacia FORME FARMACEUTICHE FITOTERAPICHE Prof. Giovanni Puglisi Ordinario di Tecnologia, Socioeconomia e Legislazione Farmaceutica Facoltà di Farmacia Università
Scienza delle Piante Medicinali. Etnobotanica Fitochimica Farmacognosia Fitoterapia
Scienza delle Piante Medicinali Etnobotanica Fitochimica Farmacognosia Fitoterapia farmaco droga farmaco droga NATURALE Si ottengono dal regno vegetale, animale e minerale ARTIFICIALE o SINTETICA
DALL ESSENZA DELLA PIANTA AROMATICA ALL OLIO ESSENZIALE ESTRATTO: Prodotto naturale o artefatto? 19 aprile 2007
Corso Prodotti naturali e fitoterapici - (III ) Università di Parma DALL ESSENZA DELLA PIANTA AROMATICA ALL OLIO ESSENZIALE ESTRATTO: Prodotto naturale o artefatto? 19 aprile 2007 Prof.Michele Melegari
Università Degli Studi di Cagliari Facoltà Farmacia Corso di laurea in Tossicologia. Corso di Analisi Chimico-Tossicologica.
Università Degli Studi di Cagliari Facoltà Farmacia Corso di laurea in Tossicologia Corso di Analisi Chimico-Tossicologica Distillazione La distillazione La distillazione consiste nel vaporizzare un liquido
Il benessere attraverso le piante
Il benessere attraverso le piante Di Elisa Negro Dott.ssa in Tecniche Erboristiche e Naturopata 6 novembre 2017 DISTINZIONE TRA FARMACO E PIANTA OFFICINALE FARMACO è una sostanza o un associazione di sostanze,
ESTRAZIONE CON SOLVENTE
ESTRAZIONE CON SOLVENTE TECNICA DI SEPARAZIONE BASATA SUL TRASFERIMENTO SELETTIVO DI UNO O PIÙ COMPONENTI DI UNA MISCELA SOLIDA, LIQUIDA O GASSOSA DA UN SOLVENTE AD UN ALTRO SOLVENTE IMMISCIBILE CON IL
Corso sui materiali aromatici antichi: balsami, resine e spezie Calendario: maggio Termine iscrizioni: 1 maggio Definizioni: resine, oleoresine,
Corso di approfondimento su oli essenziali, applicazioni topiche e dermatologia Durata: 1 fine settimana (14 ore frontali) Calendario: 29-30 aprile 2017 Termine iscrizioni: 14 aprile 2017 Introduzione:
Cosmesi green: la sicurezza del Vero prodotto naturale
Cosmesi green: la sicurezza del Vero prodotto naturale Erbe officinali in forma cosmetica : potremmo definire così i prodotti della Linea Professionale Anisa. Formulati e prodotti nel nostro laboratorio
ibc Regione Emilia- Romagna
ibc Regione Emilia- Romagna Michele Melegari michele@melegari.eu - Università di Modena e Reggio Emilia - Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena 3 marzo 2016 PIANTE SALUTARI E ALIMENTI
BEVANDE ANALCOLICHE. Succhi frutta bibite sciroppi Bevande nervine naturali. Base frutta a. caffè succo thè concentrati. Base di frutta non a succo
BEVANDE ANALCOLICHE BEVANDE ANALCOLICHE Acque minerali naturali artificiali Succhi frutta bibite sciroppi Bevande nervine naturali limpidi Base frutta a caffè succo thè concentrati Base di frutta non a
Estrazione. Il processo di estrazione con solventi è impiegato per l isolamento di
Purificazione di sostanze organiche 1. Cristallizzazione 2. Sublimazione 3. Distillazione 4. 5. Cromatografia 1 Il processo di estrazione con solventi è impiegato per l isolamento di sostanze da soluzioni
Tecnologia, Socioeconomia e Legislazione Farmaceutica II
Tecnologia, Socioeconomia e Legislazione Farmaceutica II CTF a.a. 2009/ 10 5 CFU Chiara Sinico L Omeopatia L omeopatia è un metodo terapeutico che: Applica la legge della similitudine Utilizza i medicamenti
CONOSCIAMO MEGLIO LE ERBE CURATIVE ESTRATTO - MACERATO GLICERICO - GEMMODERIVATO - TINTURA MADRE - OLIO ESSENZIALE - INFUSO - DECOTTO.
CONOSCIAMO MEGLIO LE ERBE CURATIVE ESTRATTO - MACERATO GLICERICO - GEMMODERIVATO - TINTURA MADRE - OLIO ESSENZIALE - INFUSO - DECOTTO. ERBORISTERIA Antenata della medicina moderna, disciplina che si occupa
I DOCCIA SCHIUMA Eco Biologici Certificati agli oli essenziali
I DOCCIA SCHIUMA Eco Biologici Certificati agli oli essenziali Totalmente privi di profumi di sintesi, i Doccia Schiuma L Amande Eco Bio sono certificati biologici. Detergono dolcemente ogni tipo di pelle,
Classe delle operazioni unitarie fondamentali di SEPARAZIONE CHIMICO-FISICA 1. Definizione
Classe delle operazioni unitarie fondamentali di SEPARAZIONE CHIMICO-FISICA 1. Definizione Si opera un frazionamento su sistemi omogenei (soluzioni) o strutturati. Esso coinvolge differenze tra proprietà
M.Melegari Lavandula Monteombraro 2008
La lavanda (meglio le specie del genere Lavandula ) = REGINA DELLE PIANTE AROMATICHE! Le piante aromatiche (erbacee, arbustive, arboree) contengono in uno o più dei loro organi essenze g g oli essenziali
CONOSCERE LE PIANTE MEDICINALI: QUALITA, EFFICACIA, SICUREZZA
Michele Melegari michele@melegari.eu CONOSCERE LE PIANTE MEDICINALI: QUALITA, EFFICACIA, SICUREZZA PERCHE LA CONOSCENZA FORMAZIONE PROFESSIONALE INFORMAZIONE COMUNICAZIONE TERMINOLOGIA LE PIANTE MEDICINALI
DALL UVA AL MOSTO. Struttura del grappolo e composizione chimica dell uva
DALL UVA AL MOSTO Struttura del grappolo e composizione chimica dell uva L infruttescenza della vite è un grappolo composto che si presenta, a seconda del vitigno, con forme e dimensioni diverse. Il peso
Prefazione alla I Edizione. Prefazione alla II Edizione. Parte generale
Indice generale Prefazione alla IV Edizione Prefazione alla III Edizione Prefazione alla II Edizione Prefazione alla I Edizione XIII XV XVII XIX Parte generale Capitolo 1: Inquadramento normativo 3 Norme
ACQUA negli ALIMENTI. E il principale costituente di molti alimenti: E il mezzo in cui avvengono moltissime reazioni; Carne 65-75% Latte 87%
ACQUA negli ALIMENTI E il principale costituente di molti alimenti: E il mezzo in cui avvengono moltissime reazioni; Carne 65-75% Latte 87% La rimozione dell acqua ritarda molte reazioni ed inibisce la
MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA
La materia La materia MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA Il mondo che ci circonda è costituito da materia. La chimica studia le proprietà della materia e i suoi cambiamenti.
Le acquaviti e i liquori
Le acquaviti e i liquori PRODUZIONE Per la produzione di qcquaviti distinguiamo: - fase di fermentazione - fase di distillazione - fase di rettificazione - fase di maturazione 1 Fermentazione È la fase
OLI ESSENZIALI DAGLI APPENNINI ALL ALTA PROVENZA Immagini e tecnologie, profumi e salute. Circolo dell Amicizia (San Pio X), 9 febbraio 2016
Michele Melegari OLI ESSENZIALI DAGLI APPENNINI ALL ALTA PROVENZA Immagini e tecnologie, profumi e salute Circolo dell Amicizia (San Pio X), 9 febbraio 2016 Definizione Olio essenziale : è miscela aromatica
PROGRAMMAZIONE SCIENZE DEGLI ALIMENTI Classe IV Prof. Roboamo Stefano Verona
MODULO 8 OLI e GRASSI Descrivere la filiera che porta al prodotto finale Olio di oliva Olio di semi Margarina Panna e burro Altri grassi animali MODULO 9 BEVANDE ALCOLICHE Vino Birra Distillati Liquori
I METODI O TECNICHE DI SEPARAZIONE
I METODI O TECNICHE DI SEPARAZIONE La chimica è l arte di separare, pesare e distinguere: sono tre esercizi utili anche a chi si accinge a descrivere fatti o a dare corpo alla propria fantasia... PRIMO
FARMACOGNOSIA E NUTRACEUTICA
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL FARMACO Corso di laurea in Scienze farmaceutiche applicate Anno accademico 2016/2017-2 anno - Curriculum Scienze Erboristiche e dei Prodotti Nutraceutici FARMACOGNOSIA E NUTRACEUTICA
Introduzione e finalità del corso Terminologia, significati, utilizzi, normative
A.a. 2014-2015 Michele Melegari Lorenzo Di Maria FARMACI E INTEGRATORI DI ORIGINE VEGETALE PROPRIETA, USI E ABUSI, PROBLEMI REGOLATORI ------------- 27 marzo 2015 I Lezione M.Melegari, L.Di Maria: Introduzione
Biodiversità delle aromatiche e officinali mediterranee e potenzialità per l agricoltura di montagna
Biodiversità delle aromatiche e officinali mediterranee e potenzialità per l agricoltura di montagna Claudio Cervelli - Barbara Ruffoni CREA Centro per l Orticoltura e il Florovivaismo Sanremo Bergamo
OGGETTO: Aliquota IVA applicabile alla cessione di prodotti derivanti dalla coltivazione della canapa
Divisione Contribuenti Direzione Centrale Persone Fisiche, Lavoratori Autonomi ed Enti non Commerciali Risposta n. 232 OGGETTO: Aliquota IVA applicabile alla cessione di prodotti derivanti dalla coltivazione
Per terapie alternative si intende un insieme di tecniche terapeutiche di cui non si conosce bene il e che per questo motivo non sono riconosciute
Per terapie alternative si intende un insieme di tecniche terapeutiche di cui non si conosce bene il meccanismo d azione d e che per questo motivo non sono riconosciute dalla medicina ufficiale o convenzionale
Il medicinale omeopatico
Il medicinale omeopatico L OMEOPATIA IN ITALIA NORMATIVA I PRODOTTI OMEOPATICI in Italia sono regolamentati dal DL. 185/95 che li definisce MEDICINALI E quindi vendibili unicamente in farmacia L UTILIZZO
GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA. Lo stato liquido
GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA Lo stato liquido Lo stato liquido Liquidi: energia dei moti termici confrontabile con quella delle forze coesive. Limitata libertà di movimento delle molecole, che
metodi di estrazione e preparazione
metodi di estrazione e preparazione distillazione a vapore Estrazione per pressione a freddo (spremitura) Estrazione per enfleurage Estrazione per solventi Estrazione delle resine Estrazione con anidride
Lezione 2. Leggi ponderali
Lezione 2 Leggi ponderali I miscugli eterogenei presentano i componenti distinguibili in due o più fasi, in rapporti di massa altamente variabili e che mantengono le caratteristiche originarie. I miscugli
Estrazione con solvente 18/01/2010. Laboratorio di chimica. Prof. Aurelio Trevisi
Laboratorio di chimica Prof. Aurelio Trevisi Estrazione con solvente SCOPO: Estrarre mediante cicloesano lo iodio da una soluzione idroalcolica L estrazione con solventi si basa sulla diversa affinità
Esempio di monografia:droga vegetale. FU XI ed.
FU XI ed. Esempio di monografia:droga vegetale FU XI ed. Esempio di monografia FU XI ed. Esempio di monografia FU XI ed. Esempio di monografia FU XI ed. Preparazioni a base di droghe vegetali SOLIDE (polveri)
Un elemento è una sostanza pura che non può essere divisa in sostanze più semplici. Le sue molecole sono tutte uguali.
Elementi, composti, miscugli Un elemento è una sostanza pura che non può essere divisa in sostanze più semplici. Le sue molecole sono tutte uguali. Il composto è formato da sostanze pure scomponibili in
Sostanze organiche complesse molto diffuse nel regno vegetale, derivanti dalla combinazione di uno zucchero con una molecola non zuccherina (aglicone
Sostanze organiche complesse molto diffuse nel regno vegetale, derivanti dalla combinazione di uno zucchero con una molecola non zuccherina (aglicone o genina). La parte glucidica influenza la solubilità,
I principi attivi presenti nelle piante officinali
I principi attivi presenti nelle piante officinali L uso a scopo terapeutico delle piante è antichissimo: l uomo ha da sempre cercato rimedio alle proprie malattie utilizzando le piante o i loro derivati;
LA RICERCA AL SERVIZIO DELL INNOVAZIONE
LA RICERCA AL SERVIZIO DELL INNOVAZIONE STATO DI SALUTE MANTENIMENTO ALIMENTAZIONE ATTIVITA FISICA INTEGRAZIONE ALIMENTARE INTEGRATORI ALIMENTARI: DEFINIZIONE: prodotti alimentari destinati ad integrare
Procedimenti e derivati estrattivi di interesse fitoterapico (III)
Master di II livello in Fitoterapia Clinica Università di Firenze Ag. Formazione ASL Empoli Procedimenti e derivati estrattivi di interesse fitoterapico (III) Michele Melegari Già professore ordinario
I composti organici. Il carbonio e i composti organici
I composti organici Il carbonio e i composti organici COSA SONO I COMPOSTI ORGANICI? I composti organici sono composti in cui uno o più atomi di carbonio (C) sono uniti tramite un legame covalente ad atomi
Preparazione del campione analitico
Preparazione del campione analitico Workflow per l analisi farmaceutica Lotto Totalità del materiale Campionamento Il campione deve essere rappresentativo del lotto Conservazione Preparazione campione
GLOSSARIO DEFINIZIONE TERMINE PIANTA OFFICINALE DROGA VEGETALE PIANTA MEDICINALE PIANTA ESSICCATA PIANTA TRITURATA PIANTA TAGLIO TISANA
GLOSSARIO TERMINE PIANTA OFFICINALE DROGA VEGETALE PIANTA MEDICINALE PIANTA ESSICCATA PIANTA TRITURATA PIANTA TAGLIO TISANA PIANTA TAGLIO FILTRO (1) Secondo la Legge N 99, 6 gennaio 1931, col termine piante
LA SOLIMÈ PRESENTA ALCUNE DELLE SUE TECNOLOGIE INNOVATIVE
LE TECNOLOGIE LA SOLIMÈ PRESENTA ALCUNE DELLE SUE TECNOLOGIE INNOVATIVE 2 SOLIMÈ SUPREME HERBAE Innovativo metodo di essicazione di piante officinali e vegetali freschi e il recupero della loro acqua organica
ESTRAZIONE DEGLI OLI ESSENZIALI Principi,tecnologie, apparaj
Corso REGNO VEGETALE E RISORSE SALUTISTICHE V Lezione 9 maggio 2014 Michele Melegari ESTRAZIONE DEGLI OLI ESSENZIALI Principi,tecnologie, apparaj L o.e. è naturale o in parte artefa3o?? Dallo studio di
NATUR ESSENCE srl. L essenza della natura per il tuo benessere
NATUR ESSENCE srl L essenza della natura per il tuo benessere L Azienda L Azienda NATUR ESSENCE srl è una società vocata alla ricerca ed innovazione poste al servizio dell Ambiente. Da un utilizzo ed un
LAVENDER PEPPERMINT LEMON SOOTHE AT EASE DEFENSE. Forever Essential Oils
LAVENDER PEPPERMINT LEMON SOOTHE AT EASE DEFENSE Forever Essential Oils Cosa sono gli Oli Essenziali Quando si parla di oli essenziali si fa riferimento alla sostanza reale della pianta, la sostanza che
5.3.1 Generalità 248 5.3.2 Riempitrice di cialdini 248
Indice generale PARTE GENERALE Capitolo 1 - Inquadramento normativo dei prodotti a base di piante e loro derivati 3 1.1 Generalità 3 1.2 Prodotti alimentari 6 1.2.1 Prodotti alimentari veri e propri 6
Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente,
Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente, generalmente, una dose singola di attivo. In funzione della composizione
Rapporto tra soluto e solvente o soluzione
Programma Misure ed Unità di misura. Incertezza della misura. Cifre significative. Notazione scientifica. Atomo e peso atomico. Composti, molecole e ioni. Formula molecolare e peso molecolare. Mole e massa
CAPITOLO 2 - DROGHE E PREPARATI FITOTERAPICI
CAPITOLO 2 - DROGHE E PREPARATI FITOTERAPICI DROGA Il termine droga deriva dall antico linguaggio olandese, (droog), che significa secco, per indicare lo stato di conservazione delle sostanze vegetali
La Concentrazione. C i = m i / M,
La Concentrazione La concentrazione, C i, di un composto chimico i all interno di un sistema a più componenti, definisce il rapporto C i = m i / M, dove m i è la massa di i e M = ( i m i ) è la massa totale
APPLICAZIONI DEI GAS TECNICI
APPLICAZIONI DEI GAS TECNICI 1. GAS INERTI CRIOGENICI Spec.0-3402-0 ANIDRIDE CARBONICA SOLIDA (NEVE CARBONICA E/O GHIACCIO SECCO) PER LA REFRIGERAZIONE DELLE UVE E DEI MOSTI NEL SETTORE ENOLOGICO ITAC
Medicina tradizionale
Medicina tradizionale Ogni popolazione usa erbe tipiche, in relazione alle proprie abitudini Interpretazioni/usi correlati a filosofia, religione, cultura Spesso in miscela di numerose erbe, senza riferimento
PROPRIETA DELLE SOLUZIONI
1 11 PROPRIETA DELLE SOLUZIONI 2 SOLUZIONI IDEALI H mix = 0 le interazioni fra le molecole di soluto e di solvente puri sono paragonabili a quelle fra soluto e solvente; durante il processo di dissoluzione
Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente una o più
Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente una o più dose di attivo. Vantaggi delle capsule Tempo di disgregazione
monografie e curiosità
M O N O T A S C A B I L I monografie e curiosità 14 Cleonice Bonalberti Rosalinda Pigato Gabriele Peroni FITOTERAPIA E ALIMENTAZIONE PER GLI ANIMALI PICCOLA GUIDA PRATICA Tutti i diritti riservati Progetto
Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente una o più
Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente una o più dose di attivo. Vantaggi delle capsule Tempo di disgregazione
Lo schema sperimentale Mente 3 sesti x 3 blocchi = 36 tesi Salvia sclarea 2 tecniche di contenimento delle infestanti x 2 sesti d impianto x 3 blocchi
Coltivazione, ottimizzazione della produzione, qualità alla raccolta ed in post-raccolta di specie aromatiche per diversi usi nell'agro-alimentare alimentare Silvana NICOLA, Giorgio TIBALDI, Emanuela FONTANA,
L olio essenziale di cannella per il monitoraggio degli insetti dannosi in post-raccolta
L olio essenziale di cannella per il monitoraggio degli insetti dannosi in post-raccolta B. Conti 1, J.Girardi 1, R. Bocchino 1, F. Cosci 1, G. Flamini 2, R. Ascrizzi 2, P. Giannotti 1, S. Bedini 1 1 Dipartimento
Al Dirigente Scolastico e p.c. Al Referente per l orientamento e p.c. ai docenti dell area tecnico-scientifica
Al Dirigente Scolastico e p.c. Al Referente per l orientamento e p.c. ai docenti dell area tecnico-scientifica Oggetto: PROGETTO RACCORDO CON LE SCUOLE SECONDARIA DI PRIMO GRADO Nell ambito del progetto
AUTOCERTIFICAZIONE FITOCOSMESI-CURA DEL CORPO
AUTOCERTIFICAZIONE FITOCOSMESI-CURA DEL CORPO SAPONE ARTIGIANALE,unguenti,creme, oleoliti e tinture madri. Prodotto da Albertin Marianna calendulalab@gmail.com Valchiusella PRODOTTI REALIZZATI : SAPONI
Termodinamica Chimica
Universita degli Studi dell Insubria Corsi di Laurea in Scienze Chimiche e Chimica Industriale Termodinamica Chimica Miscele e Soluzioni dario.bressanini@uninsubria.it http://scienze-como.uninsubria.it/bressanini
I nuovi profili professionali
I nuovi profili professionali Mario Giaccone Torino 10-Marzo-2010 1 Introduzione Il farmacista: ambiti professionali Il farmacista di comunità Il ruolo di filtro Il farmacista e la fitoterapia opportunità
INDICE. Parte generale... 1
INDICE Parte generale.................................................. 1 Capitolo 1 Introduzione...................................... 3 Definizioni........................................ 3 Storia della
Materie prime naturali in profumeria
Materie prime naturali in profumeria Abete balsamo Origine: Canada Parte della pianta estratta: foglie aghi Descrizione olfattiva: freddo, intenso, pulito, pungente... Associazioni: agrumi, muschio quercia,
Estrazione di pigmenti vegetali da sostanze naturali
Estrazione di pigmenti vegetali da sostanze naturali Il cavolo rosso deve il suo colore agli antociani o antocianine, che sono una classe di pigmenti idrosolubili appartenente alla famiglia dei flavonoidi.
Un sistema eterogeneo è in equilibrio quando in ogni sua parte è stato raggiunto l equilibrio:
equilibri eterogenei Un sistema eterogeneo è in equilibrio quando in ogni sua parte è stato raggiunto l equilibrio: (a) termico (temperatura uguale dappertutto); (b) meccanico (pressione uniformemente
www.bimbonaturale.it Si ottiene attraverso pregiata lavorazione di materie prime di altissima qualità, assolutamente naturale e profumatissimo. Contiene: fiori e burro di karité purissimo, Preziosa confezione
La chimica studia la materia e i cambiamenti ai quali essa va soggetta. La materia è tutto ciò che possiede massa e occupa spazio.
La chimica studia la materia e i cambiamenti ai quali essa va soggetta. La materia è tutto ciò che possiede massa e occupa spazio. Tutto ciò che potete toccare è materia, e materia sono moltissime cose
Distribuzione e Temperatura. Pressione di Vapore. Evaporazione
Evaporazione Le molecole del Liquido hanno una distribuzione di energia cinetica. Una frazione di molecole della superficie del liquido ha energia cinetica sufficiente per sfuggire all attrazione attrazione
Sicurezza e utilità dei fitoterapici in età pediatrica. Introduce Donatella Del Gaizo
Sicurezza e utilità dei fitoterapici in età pediatrica Introduce Donatella Del Gaizo Premessa La Fitoterapia è una disciplina scientifica che definisce, con criteri scientifici rigorosi, l utilizzo delle
Prove di miscibilità
Prove di miscibilità Materiali: Vetreria: becher, pipette pasteur, spruzzette, bacchetta per agitazione. Composti: acqua distillata, alcool etilico non denaturato, acetone, etere di petrolio, olio d oliva
Biologia vegetale-farmacognosia. Modulo di Biologia vegetale
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE Esame integrato di Biologia vegetale-farmacognosia Modulo di Biologia vegetale ORE 21; CREDITI 3 Orario delle lezioni: Lun 9-13 Mer 11-13