Università pubblica, forte, libera, aperta.
|
|
- Luciano Costantino
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dal 1990, testimone della libertà di ricerca, prorettrice alla ricerca dell degli Studi di Firenze ( ), presidente del nucleo di valutazione de La Sapienza, ho scelto di candidarmi a Rettore dell di Firenze spinta della ricchezza di capacità ed idee entro l ateneo, e dalla convinzione di poter contribuire al suo consolidamento
2 Le Sfide concorrenza tra università a livello nazionale e internazionale che ci obbligherà a innovare nella didattica e ad un confronto dinamico e articolato con la ricerca cambiamenti sociali rendono fondamentale dare risposte su innovazione, imprenditorialità, lavoro, mobilità e sostenibilità ambientale dialogo culturale e identitario rischi, ma anche opportunità per l esercizio del pensiero critico e il libero accesso ai risultati della ricerca e ai contenuti della didattica calo delle risorse costante rarefazione nel sistema università delle risorse interne umane e strumentali unite alle incertezze dei finanziamenti pubblici e del quadro normativo e regolatorio
3 L che vogliamo FORTE presidio di civiltà e motore di progresso sociale ed economico per l intera nazione, per la città metropolitana fiorentina e la Toscana centrale, impegnata nella ricerca rigorosa, nella formazione critica, e nell innovazione responsabile, che difende e diffonde LIBERA sede di produzione scientifica e formazione autonoma nei propri ordinamenti e fuori da condizionamenti esterni APERTA arena di confronto culturale rigoroso, creativo e rispettoso, di investimento sulla formazione di competenze critiche e alte professionalità, di impegno della ricerca in tutte le aree del sapere
4 Gli Obiettivi ATTRARRE e competere vivere e DIFFONDERE innovazione e cultura CONSOLIDARE sostenibilità e autorevolezza riconoscere e INTEGRARE le diversità GOVERNARE la complessità
5 Gli Obiettivi AUMENTARE il numero e la qualità di studenti in ingresso, in particolare di secondo e terzo livello, e la capacità di attrarre studenti e dottorandi dall estero ATTRARRE COSTRUIRE solide opportunità di progressione di carriera; allargare il reclutamento di giovani ricercatori, anche dall estero, su progetti di eccellenza FACILITARE la presenza di ricercatori e docenti stranieri per una didattica plurilinguistica e multiculturale MAPPARE E RAZIONALIZZARE le infrastrutture didattiche e di ricerca come basi per l eccellenza, l innovazione, il confronto culturale
6 Gli Obiettivi PROMUOVERE un ambiente di studio creativo e innovativo che stimoli negli studenti capacità progettuali e critiche e faciliti il confronto con società e impresa DIFFONDERE FARE EMERGERE i risultati di Ateneo e di Dipartimento in termini di ricerca, di innovazione e di diffusione culturale, anche attraverso politiche di Open Access e Open Data. SOSTENERE avvii rapidi a lavoro di qualità per laureati e dottori di ricerca AUMENTARE il numero e il valore di invenzioni riconosciute e di imprese innovative e dinamiche dalla ricerca e dalla formazione accademica AIUTARE chi lavora nell, in ogni settore, ad affrontare il cambiamento e l innovazione in modo sostenibile
7 Gli Obiettivi POTENZIARE sfere di formazione e ricerca interdisciplinari sulle grandi sfide sociali INTEGRARE SNELLIRE sistemi di valutazione e di distribuzione delle risorse integrando nel sistema metodologie per decisioni strategiche qualitative PROMUOVERE la ricerca curiosity-driven anche in aree scientifiche di nicchia.
8 Gli Obiettivi MANTENERE le quote di finanziamento statale ordinario ESPANDERE i finanziamenti e le entrate su progetti di alta formazione, ricerca e innovazione a livello nazionale e internazionale RAFFORZARE la riconoscibilità locale e internazionale di ricerca e innovazione in tutti i dipartimenti, il valore del senso di appartenenza della comunità studentesca, la comunicazione dell identità dell Ateneo entro la varietà delle sue attività e delle sue anime CONSOLIDARE UTILIZZARE coordinamento e comunicazione di sistema per rafforzare la capacità dell Ateneo di confrontarsi autorevolmente con enti esterni in merito a grandi progetti di ordine sociale, sanitario, culturale, economico e territoriale.
9 Gli Obiettivi DEFINIRE il piano strategico dell Ateneo e mediante il confronto tra organi di indirizzo politico e Dipartimenti e il conseguente mandato a livello gestionale PROMUOVERE aggiustamenti mirati dello Statuto di Ateneo sulle esigenze di efficienza ed efficacia nell azione politica e nelle attività di strutture e personale GOVERNARE RIVEDERE i regolamenti specifici a favore di linee guida adattabili e monitorabili e di un responsabile esercizio delle prerogative dell autonomia POTENZIARE formazione e qualificazione professionale del personaleper rendere sostenibile, proficuo e gratificante il lavoro quotidiano ESTENDERE il supporto informatico e alla comunicazione per didattica, ricerca, valutazione, attività gestionali e amministrative STIMOLARE confronto per obiettivi con le rappresentanze del personale
10 1 3 2 SMART HUB Le Strategie INDIRIZZO CANTIERI
11 1 INDIRIZZO Le Strategie Assetto federale e metodi partecipati e trasparenti per strategie di ateneo Professionalità e cultura di progetto nell amministrazione Controllo di bilancio per sostenibilità delle strategie Dialogo inter-istituzionale e rapporti col sistema territoriale Sistema sanitario, integrazione e salvaguardia della specificità universitaria
12 Assetto federale e metodi partecipati e trasparenti per strategie di ateneo 1 INDIRIZZO Strategie e identità dei dipartimenti vanno federate nell ambito delle strategie e dell identità di Ateneo I dipartimenti devono allargare gli spazi di autonomo movimento L Ateneo, presentandosi e agendo come una squadra di campioni, acquista forza e capacità di progetto Verifica degli assetti organizzativi e dello Statuto dopo tre anni dalla riorganizzazione ex l. 240/2010 Aree di delega distinte per prorettori e delegati generali Per l architettura dei rapporti fra livelli di governo e di gestione, metodi per l elaborazione di strategie di ateneo, piano strategico, e altro ancora, si veda:
13 Assetto federale e metodi partecipati e trasparenti per strategie di ateneo 1 INDIRIZZO Aree di delega distinte per prorettori e delegati generali Formazione studenti, innovazione didattica e diritto allo studio Ricerca per l eccellenza del sapere, la diffusione culturale, l innovazione III Missione valorizzazione continua e sostenibile di formazione e ricerca Internazionalizzazione per il confronto, la cooperazione, l accoglienza Realizzazione programma e progettazione strategica Promozione della cultura di progetto e relazioni con il personale Controllo di bilancio e finanziamenti per sostenibilità delle strategie Rapporti con i sistemi territoriali e dialogo inter-istituzionale Accelerazione dell innovazione interna e università digitale Comunicazione e reti sociali Strategie normative per processi amministrativi snelli e sicuri e contenzioso Strategie del patrimonio per l Ateneo metropolitano multi-campus. I Direttori di Dipartimento dell Area Biomedica, tutti rappresentati nel Comitato della Scuola della Salute Umana (COSSUM) insieme al Presidente della scuola, devono sostenere il Rettore nelle strategie su sistema sanitario, integrazione e salvaguardia della specificità universitaria.
14 Approfondimento di professionalità e cultura di progetto nell amministrazione È in atto un processo di cambiamento culturale, da cui emerge la consapevolezza: del ruolo chiave del personale che si occupa della gestione dell attività amministrativa, contabile e finanziaria e di quello impegnato nelle attività tecnico-scientifiche indispensabili al funzionamento di infrastrutture e laboratori di ricerca e didattici e di servizi assistenziali 1 INDIRIZZO in stretto contatto con studenti, ricercatori in formazione, docenti e pazienti. Questo comporta un attenzione costante e indirizzi trasparenti e conseguenti del Governo di ateneo insieme alla Direzione Generale e alle Rappresentanze. Per saperne di più su organizzazione del lavoro per progetto, metodi innovativi per sedi e tempi di lavoro, programmazione del personale e progressioni, pari opportunità, e altro ancora, si veda:
15 Controllo di bilancio per la sostenibilità delle strategie e supporto legale dell università 1 INDIRIZZO La politica di bilancio degli ultimi anni ha consentito di costruire una prospettiva solida, volàno per le iniziative del sessennio Sarà mantenuto un approccio prudenziale sulle spese e potenziata la ricerca sistematica di fondi locali, nazionali, internazionali È terminato il blocco del turnover e comincerà un azione di reclutamento guidata da una costante attenzione ai criteri premiali Saranno potenziati metodi partecipativi per decisioni di Ateneo su potenziamento di nuclei strategici di competenze, comprese la ricerca di frontiera e le opportunità di formazione interdisciplinare. Per saperne di più su politica del patrimonio edilizio in un ottica di sostenibilità economica e ambientale, capacità di monitoraggio sulla formazione del risultato di bilancio; mantenimento di una forte attenzione all allineamento ai criteri per le quote premiali dello FFO; e altro si veda:
16 Dialogo inter-istituzionale 1 INDIRIZZO L di Firenze contribuisce ai processi della società come presidio di civiltà e motore di progresso sociale ed economico Gli effetti si estendono a distanza, ma sono continui e intensi nei territori di insediamento, e in particolare nella città metropolitana fiorentina e nelle province vicine I rapporti di collaborazione hanno fondamento nella capacità delle singole strutture di ricerca e di formazione Tuttavia l Ateneo deve esprimere anche una capacità di dialogo a livello di sistema con le istituzioni pubbliche, il mondo delle imprese, l associazionismo. Per saperne di più su metodologie di collaborazione istituzionale, rapporti con altre università (NO al mito dell della Toscana), gestione di criticità e opportunità territoriali, e altro ancora si veda:
17 Sistema sanitario, integrazione e salvaguardia della specificità universitaria 1 INDIRIZZO La missione delle in campo sanitario è stata definita da decenni dalla legislazione nazionale: attività assistenziale insieme a didattica e ricerca Il principio caratterizzante è: inscindibilità delle tre funzioni e persistenza della dipendenza del docente/ ricercatore universitario dal proprio ordinamento anche quando impegnato nelle attività assistenziali da cui deriva un rapporto con l ordinamento ospedaliero esclusivamente funzionale Negli anni l iniziativa e della forza negoziale dell su questi fronti si è indebolita: a Firenze (ma non solo) si pone una questione medica e assistenziale che richiede una proposta incisiva nel segno della capacità di innovazione, integrazione, internazionalizzazione. Per gli elementi fondanti, le metodologie e le articolazioni di tale proposta si veda:
18 2CANTIERI Formazione, innovazione didattica, costi standard e diritto allo studio Ricerca per l eccellenza del sapere, la diffusione culturale, l innovazione III Missione come valorizzazione continua e sostenibile di formazione e ricerca Internazionalizzazione per il confronto, la cooperazione, l accoglienza
19 Formazione, innovazione didattica, costi standard e diritto allo studio 2CANTIERI Combattere la dicotomia tra research e teaching-university Ampliare in modo mirato l offerta formativa, con attenzione ai corsi di II e III livello e al rafforzamento della comunicazione sulla qualità della formazione; incrementare la formazione interdisciplinare e internazionale Per gli elementi fondanti, le metodologie e le articolazioni di tale proposta si veda: Attenzione alla premialità sul costo standard: no ad abbassamento qualità, investimenti per diffondere metodi innovativi di formazione e accompagnamento didattico e all apprendimento; attenzione alle criticità su rapporto studenti/docenti Diritto allo Studio e servizi: smart-card, mense, spazi per socializzazione e studio, ricreazione e sport, sportello unico amministrativo, servizi innovativi per welfare e accoglienza anche internazionale, efficace orientamento e avviamento al lavoro e all intraprendenza, servizi web chiari, semplici e immediati.
20 Ricerca per l eccellenza del sapere, la diffusione culturale, l innovazione L Ateneo deve coadiuvare il lavoro dei Dipartimenti, sedi primarie della ricerca: Avviare un piano straordinario di progressione e reclutamento, in particolare per ricercatori e per associati, con modelli di distribuzione che riflettano sia esigenze strategiche sia particolarità delle aree e criticità Mantenere forte attenzione a risultati di qualità dei concorsi e a premialità Rafforzare e mappare le infrastrutture di ricerca; investire su grandi progetti per laboratori, biblioteche, museo, centri di ricerca anche con la Regione. 2CANTIERI Per saperne di più si veda:
21 Ricerca per l eccellenza del sapere, la diffusione culturale, l innovazione 2CANTIERI L Ateneo deve coadiuvare il lavoro dei Dipartimenti, sedi primarie della ricerca: Favorire politiche di interazione su grandi tematiche trasversali; comunicare e impiegare le capacità su tali tematiche per affermare il profilo di specializzazione nazionale e internazionale dell Ateneo e dei Dipartimenti Attrarre finanziamenti su bandi competitivi, nazionali e internazionali, grazie a un aumento della professionalizzazione dei servizi di ausilio alla progettazione (Grant Office); comitato di ricercatori ad alta visibilità ed esperienza europea e internazionale Rafforzare le iniziative a sostegno della ricerca di base e del dottorato con bandi di ateneo. Per saperne di più si veda:
22 III Missione come valorizzazione continua e sostenibile di formazione e ricerca Formazione e ricerca sono attività che fra i risultati normali hanno anche applicazioni utili per innovazione, lavoro, confronto culturale. Inoltre, dai rapporti con territori, imprese e reti sociali, esse traggono stimoli e risorse: Diffondere in tutte le aree la formazione all innovazione, sostenere i contatti di laureati e giovani ricercatori con il mondo del lavoro e dell impresa su progetti di innovazione, sia individuali sia in collegamento a gruppi di ricerca Potenziare i servizi professionali e specialistici a livello di Ateneo (es. Incubatore universitario fiorentino, Commissione brevetti) e l autonomia dei dipartimenti per facilitare ed espandere le capacità di ricerca e innovazione 2CANTIERI Per saperne di più si veda:
23 III Missione come valorizzazione continua e sostenibile di formazione e ricerca Formazione e ricerca sono attività che fra i risultati normali hanno anche applicazioni utili per innovazione, lavoro, confronto culturale. Inoltre, dai rapporti con territori, imprese e reti sociali, esse traggono stimoli e risorse: Adeguare le regolamentazioni interne e richiedere adattamenti di quelle pubbliche per difendere l autonomia anche nella III Missione Progettare con attori territoriali (es. Città metropolitana fiorentina, Regione) e del mondo del lavoro e dell impresa interventi su grandi infrastrutture e strategie dell innovazione. 2CANTIERI Per saperne di più si veda:
24 Internazionalizzazione per il confronto, la cooperazione, l accoglienza L di Firenze si confronta a livello internazionale per collaborare su grandi piattaforme accademiche, competere sull eccellenza e i finanziamenti, attrarre studenti e ricercatori di alto livello. Aiutare i Dipartimenti, anche con servizi professionali di ateneo, a utilizzare la grande rete di relazioni con le università straniere per potenziare i progetti comuni per didattica, ricerca e innovazione, confronto culturale Case dello studente, foresterie, servizi di welcome office di livello internazionale, facilitazioni per visiting professor; progetti regionali di scouting, accoglienza e accompagnamento degli studenti stranieri 2CANTIERI Per saperne di più si veda:
25 Internazionalizzazione per il confronto, la cooperazione, l accoglienza L di Firenze si confronta a livello internazionale per collaborare su grandi piattaforme accademiche, competere sull eccellenza e i finanziamenti, attrarre studenti e ricercatori di alto livello. Rapporti sistematici con università straniere o internazionali insediate nel territorio, per trarne benefici di sistema e non solo per prestare loro i nostri docenti Potenziare l internazionalizzazione della didattica, doppi titoli, ecc. Potenziare la cooperazione internazionale per il confronto inter-culturale. 2CANTIERI Per saperne di più si veda:
26 3 SMART HUB Le Strategie Accelerazione dell innovatività interna e della qualità Comunicazione costruttiva e reti sociali Strategie normative per processi amministrativi snelli e sicuri Un Ateneo metropolitano multi-campus
27 Accelerazione su innovatività interna e qualità 3 SMART HUB Un Agenda Digitale per UNIFI: funzioni evolute rispetto ai modelli tradizionali adottati nelle università e nelle grandi amministrazioni, con l uso di tecnologie informatiche e organizzative, e gestione di grandi basi di dati (big data) Integrare, costituire, implementare servizi automatizzati e personalizzati a supporto di studenti, docenti e ricercatori, personale tecnico-amministrativo, e delle collaborazioni con soggetti esterni. Es. didattica digitale complementare e personalizzata; potenziamento processi partecipativi e comunicazione social; info-mobilità e riunioni in web conference anche intra-ateneo; integrazione di informazioni curriculari, sui tirocini e placement e nei match-making ricerca-impresa, ecc. Supporto decisivo contro il fardello burocratico Garanzia e tutela della privacy e diffusione degli Open data. Per saperne di più si veda:
28 Comunicazione costruttiva e reti sociali 3 SMART HUB Un ateneo generalista come UNIFI ha una ricchezza spesso non visibile di tradizioni, competenze e contributi che devono invece essere comunicati con forza: per attrarre e competere al meglio, alla luce anche del crescente attivismo comunicativo di altre università, pubbliche e private per estendere la basi di progetti interni e con attori della ricerca, enti, imprese per affermare e difendere l immagine di presidio di civiltà e motore di progresso essenziale per Firenze e la sua area Per saperne di più si veda:
29 Comunicazione costruttiva e reti sociali Un ateneo generalista come UNIFI ha una ricchezza spesso non visibile di tradizioni, competenze e contributi che devono invece essere comunicati con forza 3 SMART HUB Una serie coordinata di competenze, strumenti, azioni fra le quali: utilizzazione di banche dati digitali per profilazione rapida della comunicazione persistenza e rafforzamento di eventi comunicativi di Ateneo; segnaletica e merchandising coordinamento delle azioni di divulgazione scientifica e di confronto culturale e diffusione di comunicazione con social media e radio web nei dipartimenti. Per saperne di più si veda:
30 Strategie normative per processi amministrativi 3 SMART HUB Contro le assurdità generate dal confuso e inefficace eccesso di vincoli burocratici a cui è sottoposta l attività delle università e degli universitari: sistematico impiego di valutazione preventiva di impatto della regolazione applicazione dei principi di ragionevolezza e proporzionalità delle normative salvaguardia della legalità, delle risorse e della funzione pubblica dell università Per saperne di più si veda:
31 Strategie normative per processi amministrativi Contro le assurdità generate dal confuso e inefficace eccesso di vincoli burocratici a cui è sottoposta l attività delle università e degli universitari Una serie coordinata di competenze, strumenti, azioni fra le quali: 3 SMART HUB revisione quantitativa e qualitativa delle norme interne; abbattimento di oneri amministrativi inutili; supporto delle tecnologie e dei sistemi informativi e della comunicazione; MEMO - area propria di delega entro il governo di Ateneo. Per saperne di più si veda:
32 Un Ateneo metropolitano multi-campus: progetto da completare 3 SMART HUB L Ateneo ha da tempo un profilo metropolitano, grazie a insediamenti multipli entro Firenze e in città vicine. Occorre dare organicità a questa molteplicità, con un assetto multi-campus dislocato ma non disunito, e in ottica di università sostenibile Una serie coordinata di competenze, strumenti, azioni fra le quali: strategie e competenze per gestione rapida di criticità insediative (agraria, Brunelleschi, architettura) investimenti in infrastrutture di scala rilevante, quali i grandi laboratori pesanti, la grande biblioteca umanistica, la grande Specola interventi di impatto inferiore necessari per manutenzione e rinnovo valutazione degli interventi, con privilegio del riuso innovativo e sostenibile rafforzamento di contributi tecnici e competenze scientifiche interne. Per saperne di più si veda:
ACCORDO CONFINDUSTRIA CRUI
ACCORDO CONFINDUSTRIA CRUI OTTO AZIONI MISURABILI PER L UNIVERSITA, LA RICERCA E L INNOVAZIONE Premessa Nella comune convinzione che Università, Ricerca e Innovazione costituiscano una priorità per il
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA La missione, la visione, i valori, gli attributi distintivi e gli interlocutori dell Università di Roma La Sapienza gennaio 2006 INDICE 1. La missione, la visione
DettagliBERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013
BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015 Start Up Innovative -Le imprese fanno sistema Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 START UP E INCUBATORI Il Decreto Sviluppo (179/2012), introducendo
Dettagli"Paolo Baffi" Centre on International Markets, Money and Regulation
Centro Permanente di Ricerca Permanent Research Centre Acronimo BAFFI CENTRE Denominazione "Paolo Baffi" Centre on International Markets, Money and Regulation Oggetto di attività Economia e diritto dei
DettagliL esperienza dell Università di Bologna
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il
DettagliSezione Elettronica ed Elettrotecnica
Sezione Elettronica ed Elettrotecnica Assemblea 17 giugno, ore 11.30 Date: 2011-06-17 1 (11) Ericsson Internal Premessa La Sezione Elettronica ed Elettrotecnica intende rappresentare un importante elemento
DettagliINTERNATIONAL HR MANAGEMENT
Facoltà di Economia Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere Corso di Master Universitario Interfacoltà di primo livello in INTERNATIONAL HR MANAGEMENT Programma Aziende Partner 1 Il Master
DettagliREGOLAMENTO DELLA LUISS SCHOOL OF GOVERNMENTAL STUDIES
REGOLAMENTO DELLA LUISS SCHOOL OF GOVERNMENTAL STUDIES (proposta deliberata dal Senato Accademico nella seduta del 23 maggio 2013 e approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 23 maggio
DettagliAnalisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa
Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliAQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA
AQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA Gli attori Attori del processo di Assicurazione della Qualità della Ricerca Scientifica Dipartimentale sono: a) Il Rettore b) il Senato Accademico (SA) c) il Consiglio di Amministrazione
DettagliPROGRAMMA QUALITÀ E POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE PUBBLICA Convenzione DFP e SSPA. PROGETTO Una Rete per la Formazione di Qualità RFQ
PROGRAMMA QUALITÀ E POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE PUBBLICA Convenzione DFP e SSPA PROGETTO Una Rete per la Formazione di Qualità RFQ Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM FINALITÀ DEL PROGETTO
DettagliACCADEMIA DI PROGETTAZIONE SOCIALE MAURIZIO MAGGIORA
Un nuovo modo di vivere la progettazione sociale... ACCADEMIA DI PROGETTAZIONE SOCIALE MAURIZIO MAGGIORA Diventare «progettista sociale esperto» Torino, 14 marzo 2013 Agenda Accademia di Progettazione
DettagliL esperienza di Siena Stranieri come esperienza di metodo
La buona amministrazione nelle università e negli enti di ricerca Ciclo della performance, trasparenza e anticorruzione Relazione tra performance, trasparenza e prevenzione alla corruzione L esperienza
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliProgrammazione triennale 2010/2012
Area Ricerca e Relazioni Internazionali Ufficio Relazioni Internazionali PIANO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DI ATENEO Programmazione triennale 2010/2012 L Università degli Studi di Firenze tradizionalmente
DettagliUn nuovo percorso per l UNIVERSITÀ di SASSARI Donatella Spano. spano@uniss.it
1 Un nuovo percorso per l UNIVERSITÀ di SASSARI Donatella Spano spano@uniss.it 2 Linee programmatiche di indirizzo strategico La ricerca costituisce un asse strategico fondamentale Finalità Migliorare
DettagliINIZIATIVE NAZIONALI A SUPPORTO DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE UNIVERSITA
INIZIATIVE NAZIONALI A SUPPORTO DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE UNIVERSITA Marzia Foroni Direzione Generale per l Università, lo Studente e il Diritto allo Studio Universitario Ufficio IV Ministero dell
Dettaglinewsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.
newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,
DettagliATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA
ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge
DettagliQuale relazione efficace tra Università e Scuola?
Quale relazione efficace tra Università e Scuola? Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP Intervento al Convegno «Integrare la ricerca scientifica con la sapienza della pratica. L'Evidence Based Education
DettagliPolitiche di Ateneo e Programmazione Università di Ferrara
Politiche di Ateneo e Programmazione Università di Ferrara Le linee di indirizzo dell Università di Ferrara sono state definite già a partire dal piano strategico triennale 2010-2012: garantire la qualità
DettagliLa costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione generale per l istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni La costituzione degli
DettagliCRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino
CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,
DettagliLA NOSTRA PARTECIPAZIONE
ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione
DettagliLa CAssetta degli attrezzi
in collaborazione con Fondo Sociale Europeo Investiamo sul nostro futuro La CAssetta degli attrezzi per costruire il tuo futuro Hai un idea da realizzare? Istruzioni per l uso www.fse.basilicata.it - www.eures.europa.eu
DettagliSTATUTO DELL ISTITUTO UNIVERSITARIO DI STUDI SUPERIORI IUSS FERRARA 1391. Art. 1. Costituzione
SENATO ACCADEMICO 20/04/206 CONSIGLIO AMMINISTRAZIONE 27/04/2016 DECRETO RETTORALE Rep. n. 873/2016 Prot. n. 45381 del 01/06/2016 UFFICIO COMPETENTE Ufficio Dottorato di Ricerca Pubblicato all Albo informatico
DettagliArticolazione attuativa del Piano Strategico 2014-2015 Offerta Formativa
Articolazione attuativa del Piano Strategico 2014-2015 Offerta Formativa Obiettivo base 1 - Potenziare la qualità e l efficienza dei corsi erogati dall Ateneo Obiettivo specifico 1.1: potenziare la qualità
DettagliREGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA
REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA (con la modifiche proposta al Senato Accademico nella seduta del 25 novembre 2014 e deliberate dal Comitato Esecutivo nella seduta del 10 dicembre 2014) Regolamento del Centro
DettagliCHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.
www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione
DettagliTorino, 14 settembre 2010
Torino, 14 settembre 2010 INTESA FRA PROVINCIA DI TORINO, UNIVERSITA E POLITECNICO PER OFFRIRE UNA RETE DI SERVIZI A LAUREATI E IMPRESE Firmata oggi a Palazzo Cisterna da Saitta, Pelizzetti e Profumo Mettere
DettagliPO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni
Newsletter n.74 Aprile 2010 Approfondimento_22 PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni Assi Asse 1 - Asse 2 - Asse 3 - Asse 4 - Sostegno
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliRev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo
Rev.1 del 30 maggio 2013 Il modello organizzativo INDICE 1. Premessa 2. Missione 3. Sistema di responsabilità 4. Mappa dei processi 5. Mansionario 1. Premessa Un laboratorio congiunto di ricerca sui temi
DettagliObiettivi didattici e di ricerca Linee generali del bilancio di previsione anno 2015
Obiettivi didattici e di ricerca Linee generali del bilancio di previsione anno 2015 INTRODUZIONE L Ateneo per gestire al meglio la complessità del momento presente e sfruttare le opportunità del futuro,
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA REGOLAMENTO CENTRO DI SICUREZZA STRADALE (DISS) (Centro Universitario ai sensi dell art.6 del Regolamento per l Istituzione ed il funzionamento dei Centri Universitari,
DettagliLa rete per l integrità di Illuminiamolasalute. Destinatari
... La rete per l integrità di Illuminiamolasalute La rete per l integrità di Illuminiamolasalute Obiettivo della rete nazionale di Illuminiamolasalute è quello di promuovere iniziative formative, di monitoraggio,
DettagliRACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI
Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica SItI L attività della Consulta Normativa MATERIALI E METODI Studi inclusi RISULTATI Competenze teoriche - Attività didattica
DettagliProgetto Volontariato e professionalità
Progetto Volontariato e professionalità Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati www.unaie.it - info@unaie.it ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE CULTURA AMBIENTALE E LAVORO SOLIDALE www.aikal.eu -
DettagliANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING
ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia
DettagliIl Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze Classificazione della spesa delle università per missioni e programmi VISTI gli articoli
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei
DettagliDelega al Benessere studentesco Michele Rostan
Delega al Benessere studentesco Michele Rostan L agenda della delega riguarda quattro aree di intervento: 1) conoscere il profilo degli studenti, 2) sostenere l attività di studio, 3) facilitare la mobilità
DettagliALLEGATO 5 SCHEDA DI VALUTAZIONE STEERING RICERCA E INNOVAZIONE CIG: 0828392AB1. Allegato 5: Scheda di valutazione Pag. 1
ALLEGATO 5 SCHEDA DI VALUTAZIONE STEERING RICERCA E INNOVAZIONE CIG: 0828392AB1 Allegato 5: Scheda di valutazione Pag. 1 PIANO UNITARIO DI VALUTAZIONE DELLA REGIONE PUGLIA 2007-2013 AGGIORNAMENTO DELLE
DettagliRENA. Rete per l Eccellenza Nazionale
RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.
DettagliFACOLTÀ DI ECONOMIA. SEDE DI BRINDISI www.brindisi.uniba.it Via P. Longobardo, 23 - Brindisi Casale
FACOLTÀ DI ECONOMIA SEDE DI BRINDISI www.brindisi.uniba.it Via P. Longobardo, 23 - Brindisi Casale Segreteria Studenti Tel. 0831.416123-6133 Segreteria didattica Tel. 0831.416142-6124 Segreteria di Presidenza
DettagliINTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)
INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell
DettagliRicerca e Innovazione nelle imprese. Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese
Ricerca e Innovazione nelle imprese Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese OBIETTIVI DELL INTERVENTO Rafforzare la ripresa economica con azioni qualificate per
DettagliIL RUOLO DEL MANAGER DIDATTICO. Bruno Boniolo
IL RUOLO DEL MANAGER DIDATTICO Bruno Boniolo LE FINALITA DELLA RIFORMA Creare un sistema di studi articolato su più livelli (laurea, laurea specialistica, master, scuole di specializzazione,corsi di perfezionamento,
DettagliI NUOVI ISTITUTI TECNICI
Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito
DettagliComitato codau per il coordinamento degli uffici ricerca scientifica
Comitato CODAU per il Coordinamento degli Uffici di Supporto alla Ricerca Scientifica Promosso da dieci università: Università di Torino, Pavia, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Roma La Sapienza, Palermo,
DettagliLinee strategiche per l internazionalizzazione dell Università di Padova. Alessandro Martin Prorettore, Relazioni Internazionali
Linee strategiche per l internazionalizzazione dell Università di Padova Alessandro Martin Prorettore, Relazioni Internazionali Dimensione internazionale visibile nella storia dell Università di Padova
DettagliLa nuova rete territoriale del Coni: visione, strategie ed organizzazione territoriale
La nuova rete territoriale del Coni: visione, strategie ed organizzazione territoriale 2 La vision Nel riconoscere il ruolo fondamentale che le politiche territoriali rivestono per l'organizzazione sportiva
DettagliCantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione
Cantiere formativo Riordino del sistema regione Autonomie Locali del Friuli Venezia Giulia Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.) Art. 1 E costituito il Centro Universitario di Ricerca Interdipartimentale
DettagliModelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010
Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010 Fonte: Decimo rapporto sullo stato del sistema universitario (dicembre 2009) Studenti immatricolati Maturi anno 2007 Immatricolati a.a.
DettagliPROGRAMMA QUALITÀ E POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE PUBBLICA Convenzione DFP e SNA. PROGETTO Una Rete per la Formazione di Qualità RFQ
PROGRAMMA QUALITÀ E POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE PUBBLICA Convenzione DFP e SNA PROGETTO Una Rete per la Formazione di Qualità RFQ Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM FINALITÀ DEL PROGETTO RFQ
DettagliNuove frontiere della scuola digitale Alcune esperienze in Trentino PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Nuove frontiere della scuola digitale Alcune esperienze in Trentino PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Il sistema Trentino La situazione del sistema educativo nella provincia di Trento evidenzia una serie di
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE PER LA IMPLEMENTAZIONE DELL ATTIVITA DI DIDATTICA E DI RICERCA ALL INTERNO DELLE
DettagliPresentazione delle attività formative. Obiettivi e contenuti del Piano
Piano di formazione e informazione dei Team di Valutazione alle indagini nazionali e internazionali Conferenze di servizio per i dirigenti scolastici Presentazione delle attività formative. Obiettivi e
DettagliIl ruolo del chimico per la sicurezza ambientale
ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze
DettagliAnno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.
Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliCorso di Laurea in Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche Anno Accademico 2015/16
Università degli Studi di Catania - Dipartimento di Economia e impresa Corso di Laurea in Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche Anno Accademico 2015/16 Marketing (Anno II, semestre I, n 9
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliL evoluzione della formazione delle professioni sanitarie in Italia
Corso di Alta Formazione per tutor clinici Università degli Studi di Bologna 28 maggio 2009 Docente: R. Pesci LA FORMAZIONE DI BASE E POST-BASE NELLE PROFESSIONI SANITARIE CARATTERISTICHE E RUOLI NEI PERCORSI
DettagliDECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive. Giovanni Principe General Director ISFOL
DECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive Giovanni Principe General Director ISFOL DECENTRALISATION AND COORDINATION: THE TWIN CHALLENGES OF LABOUR
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA
D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;
Dettagliinfluenzano la funzione della scuola
PROGETTO - OBIETTIVO METODO DI STUDIO e CAPACITA CRITICA PREMESSA Scenario sociale: stimoli variegati, molteplici e ambivalenti fonti di apprendimento non formale ed informale influenzano la funzione della
DettagliRelazione Nucleo 2014
Relazione Nucleo 2014 Presentazione al Senato Accademico della Relazione Annuale AVA 2012-13 Maurizio Carpita Presidente del Nucleo di Valutazione Università degli Studi di Brescia 27 Agosto 2014 Organizzazione
DettagliEsperienza della Rete delle Scuole di Spoleto per Educarsi al Futuro
Esperienza della Rete delle Scuole di Spoleto per Educarsi al Futuro Seminario ENIS Italia 5-6-7 aprile 2006, Villa Lucidi Monte Porzio Catone (Roma) Maria Blasini Giovanni Andreani Scuola ENIS Dante Alighieri
Dettagliquarto ciclo di incontri per conoscere le professioni
COSTRUIRE IL FUTURO: PROFESSIONI E INNOVAZIONE quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni Il mondo della STATISTICA: 30 novembre 2007 A cura di Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliLAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56)
LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56) Il corso di laurea in breve Il corso di laurea magistrale in Scienze Economiche, in modalità E-learning, mira a consentire l'acquisizione di conoscenze
DettagliREGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO
REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master
DettagliEraldo Sanna Passino Delegato per il personale Guido Croci Direttore amministrativo. Organizzazione dei servizi di supporto alla didattica
Eraldo Sanna Passino Delegato per il personale Guido Croci Direttore amministrativo Organizzazione dei servizi di supporto alla didattica Premessa: il contesto di riferimento Il decreto ministeriale 270/2004
DettagliSEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO
REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliCapitale Intangibile. Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare. LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat
Capitale Intangibile Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat 1 Introduzione L Impresa deve affrontare sfide sempre più complesse e spesso l
DettagliPIANO DI FORMAZIONE Gennaio 2016
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE GALLARATE LICEO SCIENTIFICO STATALE Leonardo da Vinci LICEO CLASSICO "Giovanni Pascoli" LICEO delle SCIENZE UMANE opz. ECONOMICO-SOCIALE PIANO DI FORMAZIONE Gennaio 2016
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliI Villaggi Digitali per i cittadini e per le imprese
Agenda Digitale Toscana I Villaggi Digitali per i cittadini e per le imprese Laura Castellani ICT e crescita Nell Agenda Digitale Europea la Commissione ha indicato ai Paesi membri obiettivi per il 2020
DettagliOttobre 2010. Progetto per un programma internazionale di formazione a distanza per l innovazione nel settore pubblico
Ottobre 2010 Progetto per un programma internazionale di formazione a distanza per l innovazione nel settore pubblico Indice Slide 1 Il contesto Slide 2 Gli obiettivi Slide 3 Formazione orientata alla
DettagliI - LE RAGIONI DI UNA SCELTA II - LA STRATEGIA PER LO SVILUPPO DELL ATENEO: III - GOVERNANCE, ORGANIZZAZIONE E RISORSE
I - LE RAGIONI DI UNA SCELTA II - LA STRATEGIA PER LO SVILUPPO DELL ATENEO: Gli Studenti La Didattica La Ricerca ed il Trasferimento di Conoscenze Il Campus Il Rapporto con il Territorio e le Istituzioni
DettagliPer essere vincenti in Europa non basta scrivere una buona
1 Conoscere Horizon 2020 Il programma europeo per la ricerca e innovazione CORSI 2015 La formazione per essere pronti ad affrontare le sfide di una conoscenza in continuo movimento. Per essere vincenti
DettagliPadova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni
Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Fase sperimentale ECM 2002 Fase a regime ECM Accordo Stato-Regioni Novembre 2009 LA NOVITA PIU RILEVANTE: Non si accreditano più gli EVENTI MA si accreditano
DettagliINNOVATION LAB DISABILITY MANAGEMENT
INNOVATION LAB DISABILITY MANAGEMENT Sommario Storia e Struttura... 2 Oggetto di indagine dell Innovation Lab... 3 A chi è indirizzato l Innovation Lab... 3 Metodologia di lavoro... 3 Obiettivo... 3 Struttura...
DettagliOBIETTIVI OPERATIVI 2014
OPERATIVI 1 Sviluppare politiche di incentivazione e di supporto all'autofinanziamento e all'incremento della produzione scientifica 2 Migliorare l'organizzazione di servizi volti a promuovere la 1.Definire
DettagliBANDO 5 Corso-Concorso Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione
BANDO 5 Corso-Concorso Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Palazzo Chigi Roma, 26 gennaio 2011 La Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (SSPA), ai sensi dell articolo 28 del D.Lgs.
DettagliPROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE. Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia
PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia Art. 1 (Innovazione nel sistema educativo di istruzione
DettagliLa politica industriale si è sviluppata in Italia in un progressivo allargamento del campo di intervento, passando dalla impresa al settore, dal
La politica industriale si è sviluppata in Italia in un progressivo allargamento del campo di intervento, passando dalla impresa al settore, dal settore al distretto e dal distretto alla filiera. Nella
DettagliL AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei
L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei Convegno Nazionale RUIAP Riconoscimento degli apprendimenti e certificazione delle competenze: sfide per l Università e per il Paese
Dettagliarea F - FORMAZIONE (corsi di studio)
area F - FORMAZIONE (corsi di studio) F1 Completare il percorso di revisione dell offerta formativa F2 Introdurre azioni mirate alla riduzione degli studenti inattivi e ad evitare l abbandono F3 Introdurre
DettagliCAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o
CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Questo documento si propone quale parte integrante del P.O.F. e intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità comune, corretta
DettagliCOMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV
COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 Cosa è stato fatto: Il GAV ha : - Somministrato a tutto il personale un questionario per la raccolta di informazioni in merito ai
DettagliCittà di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA
Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero
DettagliLEGGE 107/2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione. Legge 107 del 13 luglio 2015 - Elena Centemero
LEGGE 107/2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione 1 FINALITA Dare piena attuazione all autonomia Innalzare i livelli di istruzione e le competenze Contrastare le disuguaglianze Prevenire
DettagliEsperto in Impianti e Sistemi per la Domotica e la Building Automation
Esperto in Impianti e Sistemi per la Domotica e la Building Automation Sede: PALERMO - Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni Coordinatore: prof. ing. Mariano Giuseppe
Dettagli