CON INTONACO E RETE IN GFRP

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1 IL RINFORZO DI MURATURE ESISTENTI CON INTONACO E RETE IN GFRP Natalino Gattesco, Allen Dudine Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Università degli Studi di Trieste In the paper the results of a broad experimental investigation carried out on masonry specimens strengthened with a thin mortar coating on both surfaces reinforced with a glass fiber reinforced polymer (GFRP) mesh are presented. A parametric study is carried out considering five different GFRP meshes, three different types of mortar for the masonry, four different types of masonry. In particular solid brick masonry 250 mm and 380 mm thick, two leaf brick masonry with rubble mound structure and rubble stone masonry were considered. A detailed preceding study was carried out to design the connection device to be used to join the mortar coating to the masonry, so as to optimize the effectiveness of the strengthening technique. Numerous square masonry specimens subjected to diagonal compression up to the collapse evidenced a good effectiveness of the strengthening technique. In fact a significant increase of the tensile strength was noted with particular concern to rubble stone masonry. 50

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3 la maggior parte delle costruzioni esistenti nei centri storici delle città europee è costruita in muratura ordinaria di mattoni o in pietra. Si possono trovare svariate tessiture per le murature in pietra, in relazione alla dimensione ed alla forma degli elementi (pietra sbozzata, di tipo erratico, ciottoli, ecc.), alla loro provenienza, al tipo di pietra (arenaria, calcare, tufo, ecc.) e alla qualità della malta. Frequentemente, questi edifici presentano muratura a paramento multiplo, provviste o meno di un effettiva connessione tra gli stessi. Se questi edifici subiscono un terremoto, le pareti verticali sono soggette ad elevate azioni orizzontali nel piano (taglio) e fuori piano (flessione). Ma la resistenza a taglio delle pareti in muratura di edifici esistenti è alquanto limitata cosicché la capacità resistente al terremoto è intrinsecamente collegata al collasso per taglio dei maschi murari e delle fasce di piano. Inoltre, l azione orizzontale può causare collassi parziali dovuti all attivazione di vari meccanismi fuori piano riguardanti il movimento rigido di elementi in muratura (ribaltamento della parete, flessione verticale e/o orizzontale, ribaltamento del cantonale, collasso del timpano). L azione fuori piano può essere considerevolmente ridotta attraverso una efficace connessione con solai rigidi nel proprio piano [e.g. 1-2] in modo tale che sia possibile garantire l integrità strutturale dell edificio ed evitare che la formazione di meccanismi di tipo locale possa anticipare il collasso della struttura. Inoltre spesso è necessario incrementare la resistenza a taglio delle pareti in muratura, così da aumentare la capacità strutturale degli edifici e renderli meno vulnerabili al sisma. In questi ultimi lustri sono state sperimentate varie tecniche per incrementare la resistenza a taglio delle pareti in muratura: iniezioni di malta, intonaci armati, rivestimenti con FRP (Fiber Reinforced Polymer). L iniezione di malta è una tecnica che consiste nel riempire i vuoti della muratura con malte cementizie o boiacca [3]; la tecnica dell intonaco armato consiste nella applicazione di rivestimenti armati con rete elettro-saldata su entrambe le facce di una parete collegati per mezzo di barre in acciaio passanti attraverso la muratura [4]. Il rivestimento in FRP è una tecnica relativamente nuova e consiste nell applicare laminati in FRP su entrambe le facce della parete. In particolare vengono impiegati due tipi di compositi in FRP: fogli di fibre di vetro/carbonio/arammide mono-direzionali e rete in vetro FRP: il primo gruppo può essere descritto come fogli incollati alle superfici delle pareti per mezzo di resina epossidica [5,6], mentre il secondo gruppo consiste nell applicazione di un intonaco rinforzato con rete in GFRP (Glass Fiber Reinforced Polymer). La tecnica delle iniezioni è stata utilizzata largamente per rinforzare efficacemente edifici in muratura di pietra a doppio paramento dopo il sisma (Friuli 1976, Irpinia 1980, Marche-Umbria 1997, Slovenia , ecc.), ma questo tipo di tecnica di rinforzo non è adeguata per murature a paramento singolo o in pietra di grossa pezzatura. Anche l intonaco armato è stato largamente utilizzato e ha mostrato una buona efficacia, ma sono stati riscontrati problemi di corrosione delle reti in acciaio alcuni anni dopo l intervento. Così, recentemente, sono state proposte tecniche di rinforzo che possono essere usate per tutte le tipologie di muratura e che adottano materiali non metallici (rivestimenti in FRP). Nell ultima decade sono stati condotti importanti campagne di ricerca finalizzate alla valutazione dell efficacia della tecnica di rinforzo per pareti in muratura, basate sull applicazione di laminati mono-direzionali in FRP [e.g. 5-7]. Per contro, sono stati intrapresi limitati studi sulla tecnica di rinforzo basata sull utilizzo di reti in GFRP [8]. Lo scopo di questa ricerca è quello di valutare dettagliatamente l efficacia della tecnica di rinforzo per pareti in muratura che utilizza reti in GFRP. È stata, quindi, intrapresa una vasta campagna di prove su campioni in muratura, considerando diversi tipi di elementi di muratura (mattoni pieni e pietra da spacco), differenti tipi di malta e differenti maglie di rete in GFRP. Sono state effettuate anche prove su campioni rinforzati con camicie armate con rete elettro-saldata, in modo tale da presentare una comparazione tra l efficacia del rinforzo con rete in GFRP e di quello con rete in acciaio. Alcuni risultati preliminari sono stati presentati in [9-10]. 52

4 LA CAMPAGNA SPERIMENTALE Sono state eseguite numerose prove di compressione diagonale al fine di determinare la resistenza a trazione di diverse tipologie di muratura, sulle quali sono state applicate varie configurazioni di rinforzo. Tecnica di rinforzo La tecnica di rinforzo considerata in questo studio riguarda l applicazione, su entrambe le facce di un pannello in muratura, di un intonaco di malta bastarda rinforzato con rete in GFRP. La rete in GFRP è costituita da fibre di vetro inglobate in una resina termo-indurente (vinylestere epossidica con perossido di benzoile come catalizzatore); i fili così composti sono intrecciati per formare la rete attorcigliando le fibre trasversali impregnate di resina a quelle longitudinali. La procedura di applicazione della tecnica di rinforzo si può riassumere nelle seguenti fasi: a) rimozione dell intonaco esistente e della malta nei giunti della muratura, per una profondità mm, su entrambe le facce, b) applicazione di uno strato di rinzaffo cementizio, c) esecuzione di fori passanti, con diametro 25 mm, in modo tale da permettere l inserimento dei connettori, d) applicazione della rete in GFRP su entrambe le facce, e) inserimento dei connettori ad L in GFRP (sezione 8 x 12 mm) e successiva iniezione di resina epossidica tixotropica nei fori per ancorare i connettori, f) stesura di un nuovo intonaco (arriccio) in malta bastarda (spessore di circa 30 mm). Si sono disposti 6 connettori per m 2 a b Caratteristiche dei materiali I campioni di muratura sono stati confezionati utilizzando mattoni pieni di laterizio ed elementi di pietra. I mattoni sono stati sottoposti a prova di compressione ed hanno fornito una resistenza media pari a f b = 44,0MPa. Sono stati utilizzati tre tipi di malta idraulica per la costruzione dei pannelli in muratura: A, B, C. Per l intonaco viene utilizzato un solo tipo di malta bastarda per tutti i campioni in muratura rinforzati. Nella Tabella 1 vengono riportati il dosaggio delle malte e la resistenza media a compressione dopo 28 giorni di stagionatura, determinata su campioni cilindrici (100 mm di diametro, 100 mm approssimativamente di altezza. Sono stati sottoposti a prova di compressione sei campioni in muratura (250 x 250 x 400 mm) composti da mattoni pieni e due tipi di malta (A e C). La resistenza a compressione ed il modulo elastico ottenuti, sono rispettivamente 11,5 MPa e 6481 MPa per campioni con malta di tipo A e pari a 15,7 MPa e 8034 MPa per campioni con malta di tipo C. Non sono state effettuate prove di compressione su campioni in muratura con malta di tipo B. Le caratteristiche meccaniche della rete in GFRP e dei connettori utilizzati nei campioni 1. Un esempio di applicazione della rete in GFRP su un pannello in muratura (a); viene invece raffigurato un dettaglio della connessione (b). Tabella 1 Dosaggio del legante e resistenza a compressione delle malte. 53

5 in muratura costruiti per le prove sono riassunte nella Tabella 2. Nelle prove di compressione diagonale sono state utilizzate tre differenti dimensioni di maglia (33 x 33 mm, 66 x 66 mm e 99 x 99 mm) e due differenti fili di rete: uno con un area di fibre pari a 3,8 mm 2 (tipo S) e un con area 7,6 mm 2 (tipo D). La percentuale media di fibre nei fili è pari a circa il 50% del suo volume. La sezione centrale dei connettori ad L ha dimensioni 8 x 12 mm con una percentuale di fibre pari al 60%. Nella tabella, per le reti, è riportato il carico ultimo a trazione per i fili longitudinali e trasversali: i fili longitudinali hanno le fibre parallele mentre le fibre dei fili trasversali sono leggermente spiralate. I fili trasversali hanno mostrato un valore apprezzabilmente più basso di carico ultimo rispetto a quello ottenuto dai fili longitudinali. Ciò è dovuto, probabilmente, alla spiralatura che favorisce una differente tensione nelle singole fibre durante la prova a trazione e quindi non tutte le fibre raggiungono la resistenza ultima allo stesso momento. Come detto in precedenza, i connettori sono ancorati all interno dei fori eseguiti nella muratura attraverso iniezione di resina epossidica ed hanno una sovrapposizione di 200 mm. Sono state effettuate anche tre prove per verificare l efficacia della connessione. In tutte le prove, effettuate 28 giorni dopo il confezionamento dei campioni e dopo sette giorni di stagionatura della resina, è stata osservata sempre la rottura dei connettori mentre non è stato mai riscontrato uno scorrimento apprezzabile. Tabella 2 Carico ultimo a trazione degli elementi in GFRP. Tabella 3 Caratteristiche dei campioni di prova. 54

6 Descrizione dei campioni Lo scopo di questo studio è quello di evidenziare l efficacia della tecnica di rinforzo descritta nella Sezione 2.1. Così è stata programmata una vasta campagna sperimentale su 64 pannelli quadrati di muratura (1160 x 1160 mm) considerando l influenza di vari parametri: elementi della muratura, tipi di malta e maglia della rete. Sono stati provati, per confronto, pannelli in muratura rinforzati con rete elettrosaldata. In particolare sono state eseguite: 20 prove su campioni in muratura a due teste di mattoni pieni, 18 su campioni in muratura a tre teste, 12 su campioni in muratura di mattoni a doppio paramento con sacco interno di materiale scadente ed infine 14 prove su pannelli in pietra grossolanamente squadrata di spessore 400mm. Sono stati utilizzati due tipi di malta per ogni gruppo di campioni: A e C nel primo gruppo, A e B nei tre rimanenti. La maggior parte dei campioni è stata rinforzata utilizzando cinque maglie differenti di rete in GFRP: il tipo S con maglie 33 x 33 mm, 66 x 66 mm, 99 x 99 mm, mentre il tipo D con maglie 66 x 66 mm e 99 x 99 mm. Infine sei campioni sono stati rinforzati con rete in acciaio: Φ x 150 mm e Φ x 200 mm. Sono stati sottoposti a prova due campioni per ogni casistica in modo tale da verificare la ripetibilità dei risultati. I campioni di muratura non rinforzata vengono testati senza l applicazione di alcun intonaco sulle due facce. Lo spessore dell intonaco applicato sulle due facce dei campioni rinforzati è di circa 30 mm. Le caratteristiche dei campioni sottoposti a prova sono descritte nella Tabella 3. I campioni sono identificati con una sigla alfanumerica suddivisa in tre parti: n le prime due lettere distinguono la tipologia di muratura (MD = muratura a due teste, MT = muratura a tre teste, MS = muratura a sacco, MP = muratura in pietra), n nella seconda parte vengono indicati i campioni appartenenti alla stessa coppia e la lettera identifica il tipo di malta utilizzata per la muratura, n nella terza la lettera distingue il materiale della rete (F = GFRP e S = acciaio), il numero indica la dimensione della maglia della rete ed infine l ultima lettera differenzia il tipo di filo della rete in GFRP (S = singolo e D = doppio). I campioni in muratura non rinforzata non hanno il terzo gruppo di caratteri mentre i campioni che hanno il rinforzo applicato su una sola faccia del pannello hanno una lettera L aggiunta alla destra della sigla. Apparato sperimentale L efficacia della tecnica di rinforzo viene evidenziata effettuando le prove di compressione diagonale sui campioni indicati nella Tabella 3. Viene progettato un apposito apparato di prova, in modo tale da applicare il carico senza dover movimentare il campione dopo la sua costruzione. I campioni vengono costruiti su un appoggio in legno, e trascorso il periodo di stagionatura degli stessi, una parte dell appoggio viene rimossa in modo tale da consentire il posizionamento del dispositivo di applicazione del carico (in acciaio) ad uno dei due estremi del pannello. Un dispositivo di applicazione del carico ha saldato un profilo HEB, che viene irrigidito con una serie di fazzoletti, così da evitare deformazioni locali. Un secondo dispositivo similare viene inserito nell estremo opposto dell apparato. Infine un terzo dispositivo è connesso a quello inferiore attraverso 4 barre in acciaio così da permettere la trasmissione del carico diagonale con un martinetto idraulico, interposto tra i due dispositivi in sommità. Nella figura 2 sono mostrati il dettaglio dell apparato di prova ed un immagine di repertorio dell apparato montato su un campione pronto per l esecuzione della prova. Nella figura sono indicate anche le due coppie di trasduttori potenziometrici (T1 - T3, T2 - T4) utilizzati per misurare le deformazioni dei campioni lungo le diagonali. Il martinetto idraulico è stato azionato mediante una pompa idraulica manuale e la forza applicata dallo stesso sul campione è stata misurata mediante un trasduttore di pressione ad alta precisione. Tutti i trasduttori sono stati collegati ad una centralina di acquisizione dati interfacciata con un computer. Il programma di acquisizione ha anche permesso di visualizzare, in tempo reale, sia la procedura di carico che il diagramma carico-spostamento. 55

7 2 - Apparato di prova Risultati delle prove Come detto in precedenza sono state eseguite 64 prove di compressione diagonale. La procedura di carico segue dei cicli di carico-scarico con passi crescenti di 25 kn fino al raggiungimento del carico massimo: successivamente la prova viene eseguita in controllo di spostamento. I quattro gruppi di campioni sono stati sottoposti a prova dopo circa 28 giorni di stagionatura della malta dell intonaco; la malta della muratura aveva invece 60 giorni di maturazione. Per ogni gruppo di campioni è stata testata per prima la coppia di campioni non rinforzata e successivamente i campioni rinforzati. Le curve rappresentano il carico diagonale P in funzione della deformazione media nella direzione del carico ε c. Nelle figure 3 e 4 sono riportate le curve carico - deformazione di alcuni campioni, raggruppati per tipologia di muratura. In particolare le curve della figura 3a si riferiscono alla muratura a due teste di mattoni, quelle di figura 3b alla muratura a tre teste, quelle di figura 4a alla muratura a sacco ed infine quelle di figura 4b alla muratura in pietra. Il comportamento della muratura in mattoni (a due e a tre teste) non rinforzata evidenzia un brusco calo di resistenza immediatamente successivo alla formazione della prima fessura, conservando una limitata capacità residua. La fessurazione diagonale segue i giunti di malta. I campioni rinforzati evidenziano un considerevole incremento della resistenza di picco e la curva, dopo la comparsa delle fessure diagonali, mostra un comportamento plastico con un ramo decrescente molto blando. Quando la deformazione media a compressione raggiunge il valore 0,005, la resistenza residua risulta, nella maggior parte dei casi superiore al 50% del valore di picco. I campioni rinforzati con una rete in GFRP più fitta evidenziano un ramo decrescente ancora meno marcato dopo il raggiungimento del carico massimo (MD-2A-F33, MD-2A-F66, MT-1A-F33 e MT-1A-F66). Le curve dei campioni che prevedevano una camicia con rete elettrosaldata hanno mostrato un comportamento confrontabile con quello dei campioni rinforzati con rete in GFRP (figure 3 a,b). Per i campioni di muratura a sacco, è stata notata una più pronunciata caduta in termini di resistenza dopo la formazione della prima fessura (figura 4a). Comunque, viene osservata una resistenza residua superiore al 50% del valore di picco a ε c = 0,005. Nei campioni non rinforzati, oltre alle fessure diagonali, si sono formate delle fessure verticali nel piano del pannello che separa i tre strati della muratura (strati esterni, in mattoni e quello interno, con materiale di riporto). I campioni costruiti con pietra grossolanamen- 56

8 DIAGRAMMI CARICO DIAGONALE / DEFORMAZIONE A COMPRESSIONE 3 - muratura a) a due test b) a tre teste 4 - muratura a) a sacco b) in pietra te squadrata non hanno mostrato nessun calo improvviso di resistenza dopo il raggiungimento del carico massimo, ma solo una riduzione graduale molto lenta (figura 4b). Anche il comportamento dei campioni rinforzati ha mostrato, dopo il raggiungimento del picco, un ramo decrescente con una pendenza molto ridotta, soprattutto nel campione rinforzato con rete GFRP di tipo D (maglia 66 x 66 mm). La formazione ed il tipo di fessure nei campioni in pietra è molto simile a quelli riscontrato nei campioni di muratura di mattoni. I campioni con camicia rinforzata con rete in GFRP su una sola faccia del pannello hanno mostrato una minor efficacia e si sono deformati fuori dal piano. ANALISI DEI RISULTATI Le prove di compressione diagonale hanno fornito utili informazioni per la valutazione della resistenza a taglio di pareti in muratura. Per la determinazione della resistenza a taglio V di una parete in muratura è stata utilizzata l espressione: (1) Dove b e t sono la lunghezza e lo spessore dell elemento, σ 0 è la tensione dovuta ai carichi verticali e σ I è la tensione principale di trazione. La tensione σ I può essere definita considerando le osservazioni ed i suggerimenti riportati in [11] e precisamente utilizzando l equazione: (2) 57

9 Il coefficiente α è pari a 0,5 per le murature in mattoni pieni e pari a 0,35 per muratura in pietra [11]. Con l equazione (2) è possibile valutare la tensione principale di trazione equivalente σi in funzione della deformazione a trazione, per tutte le prove di questa campagna sperimentale. I risultati principali riguardanti tutti i campioni sono riassunti nella Tabella 4. Nella seconda e terza colonna della Tabella 4 sono riportati il carico massimo P max e il carico residuo P 05 ad una deformazione media a compressione pari a 0,005. La massima tensione principale di trazione σ I e la corrispondente deformazione di trazione ε spl Tabella 4 - Risultati delle prove di compressione diagonale: muratura a due teste, a tre teste, a sacco e in pietra. 58

10 sono riportate nelle colonne 4 e 5. Nella sesta colonna è riportata la tensione principale σ I,05 in corrispondenza di una deformazione media di trazione pari a 0,5%. Infine nelle ultime due colonne vengono evidenziati i rapporti tra le tensioni principali di trazione dei campioni rinforzati e quelle dei campioni non rinforzati, riferiti al valore massimo e a quello residuo ad una deformazione media di trazione di 0,5%. Nelle figure 5 a,b vengono riportate le curve tensione principale di trazione σ I - deformazione media di trazione ε I dei campioni di muratura a due teste e in pietra grossolanamente squadrata. La deformazione media a trazione viene determinata in base allo spostamento misurato dai trasduttori in direzione perpendicolare rispetto a quella della forza. In realtà, tale spostamento è principalmente dovuto alla formazione di fessure diagonali. La massima tensione principale di trazione equivalente dei campioni rinforzati risulta almeno raddoppiata rispetto ai campioni non rinforzati di muratura a due teste, approssimativamente superiore del 60% per la muratura a tre teste e a sacco e quasi triplicata nei campioni in pietra. Il rapporto tra la tensione di trazione residua dei campioni rinforzati, ad una deformazione dello 0,5%, e quella dei campioni non rinforzati varia da 4, per la muratura in pietra, a più di 12 per la muratura a due teste. Questi risultati mostrano l efficacia della tecnica di rinforzo che prevede l applicazione di un intonaco armato con rete in GFRP in termini di incremento della resistenza di picco del pannello ed in termini di capacità di deformazione dopo la formazione delle fessure. DIAGRAMMI TENSIONE PRINCIPALE DI TRAZIONE / DEFORMAZIONE A TRAZIONE 5 - muratura a) a due test b) a tre teste 6 - muratura a) a sacco b) in pietra 59

11 CONCLUSIONI È stata condotta una vasta campagna sperimentale su quattro tipologie di campioni in muratura rinforzati con un intonaco e rete in GFRP. I gruppi erano così suddivisi: a) muratura di mattoni pieni a due teste; b) muratura di mattoni pieni a tre teste; c) muratura di mattoni pieni a sacco; d) muratura in pietra grossolanamente squadrata. Sono stati utilizzati, per il confezionamento dei campioni tre diversi tipi di malta idraulica e cinque diverse maglie di rete in GFRP. Inoltre, come termine di paragone, vengono considerati anche alcuni campioni rinforzati con un intonaco armato con rete elettro-saldata. Le prove di compressione diagonale sono state effettuate per dimostrare l efficacia della tecnica di rinforzo applicata ed hanno permesso di formulare le seguenti conclusioni: la tensione principale di trazione equivalente di picco dei campioni rinforzati risulta essere quasi raddoppiata rispetto ai campioni non rinforzati di muratura a due teste di mattoni, mentre è circa 1,6 volte superiore per il raggruppamento dei campioni di muratura a tre teste e a sacco. Per la muratura in pietra grossolanamente la resistenza è risultata quasi triplicata. Alla formazione delle fessure diagonali, la resistenza a trazione non ha subito un brusco ed improvviso calo, come è avvenuto per i campioni non rinforzati, ma si è ridotta gradualmente mantenendo una significativa resistenza residua, fino ad elevati valori di deformazione (50% del valore di picco ad una deformazione di trazione dello 0,5%). La rottura dei fili della rete in GFRP ha avuto inizio per valori della deformazione di trazione pari a 0,8 1,0%. Si ringrazia la Società Fibrenet di Udine per il contributo fornito alla ricerca in termini di disponibilità e materiali (sistemi di rinforzo in GFRP) BiBliografia [1] Tomazevic, M.; Weiss, P.: Lutman, M.; Influence of floors and connection of walls on seismic resistance of old brick masonry buildings, Institute for testing and research in materials and structures, ZAG, Ljubljana, [2] Gattesco, N.; Macorini, L.; Benussi, F.; High reversibility strengthening techniques for wooden floors to improve the seismic resistance of ancient masonry buildings, XII Conference Seismic Engineering in Italy, ANIDIS 2007, june 2007, Pisa. [3] Tomazevic, M.; Apih, V.: The strengthening of stone masonry walls by injecting the masonry-friendly grouts, European Earthquake Engineering, 1, 10-20, [4] Tomazevic, M.; Sheppard, P.; The strengthening of stone-masonry buildings for revitalizing in seismic regions, 7th European Conference on Earthquake engineering, Athens, Vol. 5, , [5] Valluzzi, M.R.; Tinazzi, D; and Modena, C.: Shear behaviour of masonry panels strengthened by FRP laminates, Construction and Building Materials, Elservier, (16), , [6] Triantafillou, T.C.: Strengthening of masonry structures using epoxy-bonded FRP laminates, Journal of Composite Construction ASCE, 2(2), , [7] Aiello, M.A.; Micelli, F.; Valente, L.; Masonry confinement by using composite reinforcement, Proc. 4th International Conference on Conceptual Approach to Structural Desing, Venice, [8] Corradi, M.; Borri, A.; and Vignoli, A.: Experimental evaluation of the in-plane shear behaviour of masonry walls retrofitted using conventional and innovative methods, Journal of the British Masonry Society, 21(1), 29-42, [9] Gattesco, N.; Dudine, A.; Efficacia di una tecnica di rinforzo per murature con intonaco in GFRP, Convegno nazionale sulla Sicurezza e Conservazione nel recupero dei beni colpiti dal sisma: Strategie e tecniche di ricostruzione ad un anno dal terremoto abruzzese, vol. 1, p , IUAV, Venezia, 8-9 aprile [10] Gattesco, N.; Dudine, A.; Effectiveness of masonry strengthening technique made with a plaster reinforced with a GFRP net, 8th International Masonry Conference, Dresden, 5-9 luglio [11] Brignola, S.; Frumento, S.; Lagomarsino, S.; Podestà, S.; Identification of shear parameters of masonry panels through the in-situ diagonal compression test, Int. J. of Arch. Herit., 3, 52-73,

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