Sezione Didattica. Via della Ninna Firenze - Tel 055/ Fax 055/

Transcript

1 Mostra Firenze: fotografia di una città tra storia e attualità. La Collezione Borbottoni ed altre vedute dalle Raccolte d Arte dell Ente Cassa di Risparmio di Firenze PERCORSO DI VISITA A cura di Anna Soffici Le celebrazioni per i 150 anni di Firenze Capitale offrono l occasione per ricostruire, attraverso le opere del pittore Fabio Borbottoni, l immagine di una città che in pochi anni fu profondamente trasformata per adeguarla al suo nuovo e importante ruolo di capitale. Il percorso è concepito come una sorta di viaggio nella Firenze dipinta dal Borbottoni nel corso del quale il moderno viaggiatore incontrerà luoghi e monumenti scomparsi o profondamente modificati. Il percorso inizierà dalla Sala delle Colonne. Inizieremo il nostro viaggio dall Oltrarno per terminare nel cuore della città, il vecchio centro. Dal nostro punto di partenza immaginiamo di poter godere di un ampia veduta della città come quella proposta dal dipinto del pittore Thomas Patch. L opera è stata realizzata nel 1755, quindi più di un secolo prima delle trasformazioni, ma mostra una situazione che dal punto di vista urbanistico rimarrà invariata almeno fino agli anni quaranta dell Ottocento. Un veloce confronto con le mappe dell IGM sarà utile per capire la portata dei cambiamenti successivi con esempi che attirano immediatamente l attenzione (indicheremo, ad esempio, il circuito delle mura che ancora si vede in una mappa ma scomparirà ovviamente nella mappa successiva). Nella successiva Sala dei dipinti del Borbottoni, le opere della collezione privata della famiglia, recentemente acquisite dall ECR, permettono di presentare la figura di Fabio Borbottoni: un suo autoritratto con la moglie, una bella veduta dell interno della casa con i dipinti appesi alle pareti secondo un allestimento a quadreria, i coniugi affacciati dal balcone della propria abitazione tutti elementi che consentono di comprendere meglio non solo il personaggio ma anche le caratteristiche della classe sociale alla quale egli apparteneva (tutto sembra infatti comunicare un idea di sobrietà: la quadreria con le belle cornici non appare comunque sontuosa, l esterno è molto semplice così come l abbigliamento dei coniugi). Un rapido sguardo alle opere della collezione Borbottoni consentirà di introdurre il concetto di pittura di documentazione, in contrapposizione con la veduta poetica.

2 L itinerario potrà idealmente iniziare con l ingresso in città passando dalle PORTE La sezione della collezione dedicata alle porte consente di sviluppare una riflessione più ampia su come si arrivava in città, con quali mezzi di trasporto. Accanto ai mezzi tradizionali (carrozza) vale la pena ricordare come già negli anni quaranta dell Ottocento i Lorena avevano fatto costruire due moderne stazioni ferroviarie per una Firenze dalla struttura urbanistica ancora medievale. Arrivando in città si doveva comunque passare dalle porte: utilizzando le opere del Borbottoni descriveremo la struttura e le funzioni delle porte e dei loro annessi (nel caso di Porta San Gallo VII i loggiati), sarà possibile ammirare alcune porte ancora esistenti (Porta S. Miniato XVII e Porta S.Niccolò XVIII) e porte non più esistenti (la Vagaloggia XI, XII, XIII). Giungeremo poi all'arno: IL FIUME Le Mulina di S. Niccolò (XX) e il Tiratoio delle Grazie (XXX) (dove sorgerà il Palazzo della Borsa) consentiranno di fare un breve accenno ai cosiddetti mestieri dell Arno. I PONTI Il modo in cui Borbottoni affronta la raffigurazione dei ponti è interessante: nel caso di Ponte alle Grazie (XXV, XXVI, XXVII) documenta la situazione precedente alla eliminazione delle casette, nel caso di Ponte Vecchio (XXVIII) è costretto a inventarsi il probabile assetto fortificato originale. Molto indagato dal pittore anche il Ponte S.Trinita (XXXII, XXXIII, XXXIV) dal quale è possibile vedere il bel Palazzo Feroni che diventerà la sede del Comune di Firenze al tempo della capitale. Attraverseremo il Ponte Vecchio per arrivare in: PIAZZA DELLA SIGNORIA e suoi dintorni In questo caso Borbottoni sente la necessità di documentare questa parte del centro di Firenze offrendo una ricostruzione degli edifici e dei monumenti più significativi della storia della città con un atteggiamento guidato da una lieve nostalgia di fondo: è il caso di S.Pier Scheraggio (LIX) e della tettoia dei Pisani (LII, LIII). Vale la pena infatti evidenziare come gli edifici della piazza diventino il fulcro civile della Firenze Capitale (Palazzo Vecchio divenne infatti la sede del Parlamento ed altri palazzi storici fiorentini vennero scelti come sede dei ministeri). Questa esigenza di documentazione giustifica l assenza, nella maggior parte di questi dipinti, della figura umana: è il caso della veduta di piazza S.Apollinare e del Bargello (LVIII).

3 Passeggiando per le vie della città potremo poi raggiungere le più importanti chiese fiorentine: LE CHIESE In questo caso i dipinti del Borbottoni assumono il valore di veri e propri documenti: S. Croce (LI); Piazza Duomo (LIV; LV); S. Maria Novella (IL); nel caso della chiesa di S. Pier Maggiore (LX), demolita alla fine del Settecento, Borbottoni utilizza con fonte iconografica la celebre veduta dello Zocchi. LE VIE Via Calzaiuoli (LV e LVI, LXXIV); Via Buia (LVII); Via dei Pecori (LXXIII); Per poi arrivare al cuore del percorso: VECCHIO CENTRO E GHETTO Dopo aver preso in esame i dipinti del Borbottoni che documentano l aspetto del vecchio centro della città (Piazza della Repubblica CIV; CV, CVI; il Ghetto CXIII; CXVII) il gruppo verrà condotto nella sala contigua davanti alla statua della Dovizia, conclusione del nostro viaggio ideale, potrà ammirare il dipinto di Moricci e fare un confronto con l aspetto attuale di Piazza della Repubblica con l ausilio della gigantografia. Con l ausilio del touch screen presente in sala, l operatore illustrerà due itinerari che è possibile percorrere a partire da via Bufalini, sede della mostra, prima di lasciare il gruppo nella sala delle foto della Firenze moderna. Qui l operatore inviterà i bambini ad osservare i particolari che hanno colpito l attenzione del fotografo, invitandoli a lasciarsi attrarre dagli angoli più o meno nascosti della città nel momento in cui intraprenderanno la loro passeggiata. In particolare, l itinerario A è il più adatto per i gruppi scolastici e familiari che hanno fatto il percorso in mostra con l operatore didattico perché integra la visita.

4 Opere di Fabio Borbottoni prese in esame PORTE Porta San Gallo (VII) Porta S. Miniato (XVII) Porta S.Niccolò (XVIII) Vagaloggia (XI, XII, XIII). FIUME Mulina di S. Niccolò (XX) Tiratoio (XXX) PONTI Ponte alle Grazie (XXV, XXVI, XXVII) Ponte Vecchio (XXVIII) Ponte S.Trinita (XXXII, XXXIII, XXXIV) P.ZZA DELLA SIGNORIA S.Pier Scheraggio (LIX) Tettoia dei Pisani (LII, LIII) Bargello (LVIII). CHIESE S. Croce (LI) Piazza Duomo (LIV; LV) S.Maria Novella (IL) San Pier Maggiore (LX) LE VIE Via Calzaiuoli (LV e LVI, LXXIV) Via Buia (LVII) Via dei Pecori (LXXIII) VECCHIO CENTRO E GHETTO Piazza della Repubblica (CIV, CV, CVI)

5 Ghetto (CXIII, CXVII) Itinerari per touch screen Itinerario A (esterno) 1. Uscendo da via Bufalini si va verso via dell Oriuolo (via Buia tav. LVII) 2. San Pier Maggiore (tav. LX) 3. Teatro Verdi - Isola delle Stinche (tav. XL XLI) 4. Piazza S. Croce (tav. LI) 5. Affaccio sull Arno (vista su S. Niccolò tav. XVIII XIX) 6. Torre della Zecca (tav. I) 7. Porta Guelfa (tav. II) 8. Porta alla Croce (tav. III) 9. Mattonaia (tav. con veduta teatro Umberto e viale Principe Alberto + tav XXXVIII) 10. Porta a Pinti (tav. IV V VI) 11. Torrino del Maglio (tav. XLII) 12. Porta San Gallo - Piazza della Libertà (tav. VII VIII) 13. La Fortezza (tavola con veduta della Fortezza). Itinerario B (centro storico) 1. Palazzo Medici Riccardi (tavola con veduta sul palazzo= 2. Piazza S. Maria Novella (tav. IL) 3. Arco de Pecori (tav. LXXIII) 4. Piazza del Duomo (tav. LIV LV) 5. Orsanmichele (tav. LXXIV LVI) 6. Piazza San Firenze (tav. LVIII) 7. Piazza della Signoria (tav. LIX LII LIII) 8. Affaccio sull Arno: Ponte alle Grazie (tav. XXV XXVI XXVII) e Tiratoio (tav. XXX) 9. Ponte Vecchio (tav. XXVIII XXXI) 10. Palazzo Feroni (tav. XXXII XXXIII) 11. Piazza Strozzi (tav. LXIX) 12. Piazza Repubblica (tav. CIV CV CVI)

6 Programma di visite per scuole e famiglie Mostra aperta al pubblico dal 17 Febbraio 2015 al 12 Aprile 2015 Febbraio Famiglie Sabato 21 e 28 2 visite per mattina totale 4 visite Domenica 22 1 visita 1 visita Scuole Martedì 17 e 24 2 visite per mattina Giovedì 19 e 26 2 visite per mattina totale 4 visite totale 4 visite Marzo Famiglie Sabato 14 e 21 2 visite per mattina totale 4 Domenica 29 1 visita 1 visita Scuole Martedì 3, 10,17,24,31 2 visite per mattina: Giovedì 5,12, 19 e 26 2 visite per mattina: 10 visite 8 visite APRILE Famiglie Sabato 4 e 11 2 visite per mattina totale 4 visite Totale 26 scuole Totale 14 famiglie

7 Preventivo di spesa N. 40 visite/ laboratorio Attività di segreteria per la gestione delle prenotazioni e i contatti con le famiglie: Viene conteggiata in modo forfettario come equivalente a 6 laboratori (visite) Redazione della traccia del percorso e degli itinerari Viene conteggiata in modo forfettario come equivalente a 4 laboratori (visite) Stampa a colori fronte retro n copie della mappa di Firenze da distribuire ai ragazzi partecipanti Vi comunichiamo che i costi dei laboratori per le attività della Sezione Didattica sono i seguenti: euro 78,14 costo unitario per feriale euro 156,28 costo unitario per festivo Queste cifre vi possono servire come riferimento per il vostro rapporto con gli operatori stessi. 23 gennaio 2015 MPM