ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1 SELVAZZANO DENTRO TOMASO ALBINONI Via Genova, Selvazzano Dentro (PD)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1 SELVAZZANO DENTRO TOMASO ALBINONI Via Genova, 4 35030 Selvazzano Dentro (PD)"

Transcript

1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1 SELVAZZANO DENTRO TOMASO ALBINONI Via Genova, Selvazzano Dentro (PD) Distretto 45 sito: Tel. 049/ Fax. 049/ Codice Fiscale pdic89700x@istruzione.it Codice Meccanografico PDIC89700X segreteria@scuolaalbinoni.it Codice Univoco IPA UFLONW Pec pdic89700x@pec.istruzione.it REGOLAMENTO INTERNO DEGLI STUDENTI (Delibera del Consiglio di Istituto del 28 aprile 2015) NORMANTIVA DI RIFERIMENTO E PRINCIPI FONDAMENTALI Il Consiglio di Istituto sentito il Collegio Docenti, adotta il regolamento disciplinare per gli alunni avendo come riferimento il testo emanato dal Presidente della Repubblica, noto come "Statuto degli studenti", (DPR 24 giugno 1998,n.249- DPR 21 novembre 2007, n.235 e successive integrazioni), che fa esplicito riferimento agli studenti delle scuole secondarie ed il Regio Decreto n del 26 aprile 1928, che fornisce le indicazioni per la scuola primaria. Il Consiglio di Istituto, fermo restando la doverosa distinzione per i provvedimenti disciplinari, adotta i seguenti principi fondamentali per tutti gli alunni, frequentanti l Istituto Comprensivo n. 1 T. Albinoni di Selvazzano, nella convinzione che le regole comportamentali acquistano significato quando esse fanno riferimento a valori, che per loro natura non sono distinguibili per età. Per quanto riguarda i Principi fondamentali: 1. La funzione della scuola è quella di formare ed educare attraverso lo studio, l'acquisizione di conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutti i suoi componenti quale che sia la loro nazionalità, sesso, età, condizione sociale e culturale. Tale libertà viene esercitata nei limiti previsti dalle leggi dello Stato. 3. Lo studente ha diritto a una formazione culturale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità e le inclinazioni personali di ciascuno. 4. Lo studente ha diritto al rispetto della propria persona e della propria personalità che attraversa, nell' età dell'obbligo, una delicata fase del suo sviluppo. 5. Lo studente è tenuto a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 6. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d'istituto, dei docenti, di tutto il personale della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Tale rispetto deve essere esercitato sia all interno della scuola che nell utilizzo degli strumenti elettronici. 1

2 7. Gli studenti sono tenuti a osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento interno di Istituto. 8. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, gli strumenti, i sussidi scolastici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 9. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico mantenendone e curandone il decoro, l'ordine e la pulizia. 10. Gli studenti sono tenuti al risparmio delle risorse energetiche mediante azioni concrete: utilizzare correttamente i contenitori della raccolta differenziata, spegnere le luci nelle aule dopo l uso, chiudere i rubinetti dell acqua. 11. Gli studenti rispettano le persone e l ambiente scolastico con un abbigliamento decoroso ed evitando tutti gli eccessi. 12. Nella piena assunzione dei principi fin qui elencati, appare indispensabile stabilire dei limiti oltre i quali, determinati comportamenti sono in contrasto con il corretto procedere della vita della comunità scolastica, nell'interesse e nel rispetto dei diritti di ciascuno dei suoi componenti. 13. Per tali comportamenti sono stabilite adeguate sanzioni disciplinari. 14. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono a rafforzare il senso di responsabilità, a favorire e consolidare l'inserimento nella comunità scolastica. 15. La responsabilità disciplinare è personale. Lo studente, prima di essere sottoposto a sanzioni disciplinari, deve essere invitato ad esporre le proprie ragioni. 16. Le sanzioni sono sempre di durata definita e proporzionate alla gravità, alla consapevolezza, all intenzionalità ed alla frequenza dell infrazione. 17. Le sanzioni sono, per quanto possibile, ispirate al principio della riparazione del danno. Allo studente è offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 18. La sospensione dalle attività scolastiche può essere disposta solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari. Per la scuola primaria verrà data precedenza alla sospensione con obbligo di frequenza. 19. L'allontanamento di quindici giorni o più dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto nel caso in cui siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. La violazione della privacy e dell immagine della persona, qualunque sia la modalità, si configura come reato 20. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto un rapporto con lo studente e i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. 2

3 21. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola (per la scuola secondaria) PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI Con riferimento alle norme citate in premessa, si esplicita, in particolare quanto segue: Art. 3 del DPR 235: Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. Art. 4 del DPR 235: In nessun caso può essere sanzionata né direttamente né indirettamente, la libera espressone di opinioni correttamente manifestate e non lesive dell altrui personalità. Art. 9-ter del DPR 235 Le sanzioni possono essere irrogate previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA DOVERI DELL ALUNNO FREQUENZA REGOLARE APPLICAZIONE ALLO STUDIO COMPORTAMENTI NON ADEGUATI a) Ritardi ripetuti. b) Mancanza di puntualità nella giustificazione delle assenze e/o dei ritardi. c) Assenze saltuarie o ripetute. d) Assenze non giustificate. a) Non è provvisto del materiale di lavoro e/o non ne ha cura. b) Non esegue i compiti assegnati. c) Porta a scuola oggetti non richiesti o non pertinenti all attività scolastica. d) Gioca, chiacchiera, disturba o si rende protagonista di interventi inopportuni durante l attività scolastica. INTERVENTI DISCIPLINARI Per tutti i casi: 1. Comunicazione alla famiglia tramite diario da parte dell insegnante 2. Convocazione dei Genitori da parte degli Insegnanti. 3. Richiamo del Dirigente Scolastico. 4. Recupero delle attività svolte in classe, a cura delle famiglie, in caso di assenza. Per tutti i casi: 1. Comunicazione alla famiglia tramite diario da parte dell Insegnante. 2. Convocazione dei Genitori da parte degli Insegnanti. 3. Richiamo del Dirigente Scolastico. 4. Recupero delle attività svolte in classe, a cura delle famiglie. RISPETTO DELLE a) Esce dalla classe senza il Per tutti i casi: 3

4 DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE E DI SICUREZZA DELL ISTITUTO RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA RISPETTO DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE E DELL ARREDAMENTO permesso dell insegnante. b) Durante gli spostamenti interni e/o esterni non sta con il gruppo classe. c) Sale e scende le scale, percorre il corridoio correndo e/o spingendo. a) Non rispetta le norme stabilite per la sicurezza nei vari ambienti scolastici (aula, laboratori, servizi igienici, palestra, scale, cortile e mensa). b) Porta a scuola oggetti pericolosi a) Non cura l ambiente dove lavora. b) Danneggia le strutture: imbratta e/o scalfisce banchi, muri, servizi igienici, suppellettili, materiale didattico, indumenti. c) E disattento nell utilizzo delle attrezzature e sussidi, carte geografiche, computer, attrezzi della palestra, libri, ecc. d) Danneggia le strutture rompendole. e) Danneggia le strutture compiendo atti vandalici. 1. Richiamo dell insegnante. 2. Comunicazione ai genitori attraverso il diario da parte dell Insegnante. 3. Eventuale sospensione dalle attività ricreative da parte dell Insegnante. 4. Convocazione dei Genitori da parte degli Insegnanti. 5. Richiamo del Dirigente Scolastico. 6. Eventuale sospensione dalle attività didattiche con provvedimento preso dai docenti della classe con la presenza del Dirigente Scolastico e del rappresentante dei genitori Per tutti i casi: 1. Richiamo dell insegnante. 2. Comunicazione ai Genitori attraverso il diario. 3. Convocazione dei Genitori da parte del Dirigente Scolastico. Per tutti i casi: 1. Richiamo dell Insegnante. 2. Richiamo del Dirigente Scolastico. Inoltre per il caso a: Riassetto dell ambiente. Inoltre per i casi b- c- d: Comunicazione ai Genitori. Ripulitura. Sanzione pecuniaria come risarcimento danni con provvedimento preso dai docenti della classe con la presenza del Dirigente scolastico. Inoltre per il caso e: Sospensione. con provvedimento preso dai docenti della classe con la presenza del Dirigente scolastico e del rappresentante dei genitori 4

5 f) Sottrae deliberatamente beni e materiali. Inoltre per il caso f: sospensione con provvedimento preso dai docenti della classe con la presenza del Dirigente scolastico e del rappresentante dei genitori g) Apre armadi e/o cassetti riservati agli insegnanti. Comunicazione alla famiglia tramite diario da parte dell insegnante COMPORTAMENTO EDUCATO, CORRETTO NEI CONFRONTI DEGLI ADULTI CHE OPERANO NELLA SCUOLA COMPORTAMENTO EDUCATO E CORRETTO NEI CONFRONTI DEI COETANEI a) Usa parole, comportamenti e gesti non corretti. b) Usa parole, gesti, comportamenti offensivi. c) Minaccia ed intimidisce. d) Danneggia persone e/o cose appartenenti al personale. e) Non rispetta le principali norme igieniche e non si veste in modo decoroso. f) Falsifica le firme dei Genitori e/o i voti, strappa le pagine del diario o dei quaderni. g) Sottrae deliberatamente beni e materiali. a) Usa un linguaggio scurrile. b) Danneggia e/o sottrae oggetti personali. c) Minaccia ed intimidisce; costituisce aggravante il fatto che il comportamento sia diretto a persona diversamente abile o se le offese si configurano come razziste. d) Litiga ricorrendo alle mani e/o oggetti contundenti. e) Disturba le lezioni impedendo il loro normale svolgimento. Per tutti i casi: 1. Richiamo dell insegnante con immediato invito a presentare le scuse. 2. Comunicazione ai Genitori attraverso il diario. 3. Convocazione dei Genitori da parte degli Insegnanti. 4. Richiamo del Dirigente Scolastico. 5. Sanzione pecuniaria come risarcimento danni. Con provvedimento preso dai docenti della classe con la presenza del Dirigente scolastico. Per tutti i casi: 1. Richiamo dell insegnante con immediato invito a presentare le scuse. 2. Comunicazione ai Genitori attraverso il diario. 3. Convocazione dei Genitori da parte degli Insegnanti. 4. Richiamo del Dirigente Scolastico. 5. Risarcimento danni (punto b) Inoltre per il caso e Sospensione dalle attività ricreative. Eventuale sospensione dalle attività didattiche e/o eventuale sospensione dalle uscite didattiche. con 5

6 provvedimento preso dai docenti della classe con la presenza del Dirigente scolastico e del rappresentante dei genitori Note. La riparazione del danno economico viene effettuata a favore di chi ha subito il danno (genitori, scuola, comune); CASI DI INCOMPATIBILITA Nel caso il provvedimento di sospensione sia destinato ad un alunno il cui genitore sia stato eletto rappresentante del Consiglio di Interclasse, alla riunione parteciperà il Rappresentante dei Genitori di una classe parallela. Informazione Contro le sanzioni disciplinari anzi dette è ammesso ricorso da parte dei Genitori, entro 15 giorni dalla comunicazione ad un apposito Organo di Garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dall Istituzione Scolastica. L Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi 10 giorni (art. 5 comma 1). Qualora l Organo di Garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. La Commissione di Garanzia istituita ai sensi della nota del Ministero della Pubblica Istruzione prot. N. 3602/PO del 31 luglio 2008, è così composta: Il n.1 Insegnante per sede della scuola primaria n.2 Genitori della scuola primaria Avverso alle decisioni dell Organo di Garanzia di istituto è data facoltà di inoltrare reclamo all Organo di Garanzia Regionale costituito presso l U.S.R. di Venezia. LA DISCIPLINA PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA TITOLO I - RISPETTO PER LE PERSONE Art. 1 Gli alunni devono rispettare i propri compagni, evitando linguaggio scurrile, scherzi volgari, offese e forme di oppressione o di prepotenza, lesive della dignità e della privacy della persona anche attraverso l uso di strumenti elettronici. Devono inoltre adoperarsi perchè comportamenti vengano messi in luce e resi noti ai docenti della propria classe. Art. 2 Gli alunni hanno il dovere di rispettare, anche sotto l'aspetto formale, il Capo d' Istituto, i docenti e tutto il personale della scuola. Il saluto è la prima forma di educazione e rispetto. Art. 3 Agli alunni non è permesso l'uso di giochi od oggetti pericolosi che possano arrecare danni fisici a se stessi, ai compagni o al personale della comunità scolastica. 6

7 Art. 4 Non è consentito agli alunni portare a scuola libri, riviste, giornali o altro materiale che sia dannoso a una equilibrata crescita morale del preadolescente e, comunque, qualunque altro tipo di materiale che non abbia stretta attinenza con lo studio. Non è consentito, a scuola, l uso del telefono cellulare o simili: della presenza o meno di tali strumenti si fanno garanti i genitori. E dovere del personale scolastico effettuare controlli, nel rispetto della privacy. TITOLO II - RISPETTO PER LE COSE Art. 5 Gli alunni non possono appropriarsi di oggetti altrui. Non devono inoltre, in alcun modo, arrecare danni a oggetti e materiali di proprietà dei compagni o degli altri componenti della comunità scolastica. Art. 6 Agli alunni è fatto divieto di arrecare danni all' edificio scolastico, alle sue strutture e a ogni tipo di sussidi o attrezzature. Gli alunni hanno inoltre l' obbligo di attenersi ai regolamenti per l' utilizzo delle attrezzature dei laboratori, aule speciali, palestra, e a tutte le norme di sicurezza vigenti nell' Istituto. Tali regolamenti saranno redatti in forma semplice e chiara ed esposti in modo visibile nei rispettivi locali. Art. 7 Agli alunni è vietato compiere azioni che abbiano la conseguenza di sporcare qualunque locale o struttura dell' edificio scolastico. Devono inoltre adoperarsi per rendere accogliente l'ambiente della scuola, mantenendone l' ordine e la pulizia. TITOLO III - RESPONSABILITA' NEGLI IMPEGNI Art. 8 Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente e con puntualità le lezioni, ad assolvere assiduamente agli impegni di studio e a portare a scuola il materiale necessario. Sono inoltre richieste puntualità e tempestività nell espletamento delle prassi organizzative (firme, libretti, autorizzazioni, pagamenti... ). Art.9 Non sono ammessi atteggiamenti di disordine e turbolenza, negligenza e disimpegno, rifiuto di svolgere i propri compiti o di assolvere ai doveri di attenzione in aula e di partecipazione a tutte le attività curricolari e integrative. Art. 10 L uso dei libri digitali, che comporta la disponibilità di tablet o di computer portatili, aumenta la responsabilità dello studente rispetto al proprio comportamento e alle azioni devianti che tali strumenti rendono possibile. TITOLO IV - ASSENZE, RITARDI, GIUSTIFICAZIONI RICEVIMENTO GENITORI Art. 11 7

8 Gli alunni entrano nella scuola 5 minuti prima dell inizio delle lezioni, sorvegliati dal personale docente della prima ora. Coloro che arrivano in bicicletta percorrono gli spazi all interno del cortile camminando e con la bicicletta condotta a mano. Art. 12 Gli alunni in ritardo giustificato rispetto all orario, sono ammessi in classe su decisione del docente della prima ora. Se l alunno ritardatario non ha la giustificazione, viene ammesso in classe, ma dovrà produrla il giorno successivo. Art. 13 Qualora gli alunni debbano lasciare la scuola prima della fine delle lezioni, i genitori dovranno scrivere esplicita richiesta sul libretto personale del figlio indicando chi verrà a prenderlo (lui stesso o una persona delegata). In caso contrario l alunno rimarrà a scuola. L entrata posticipata e l uscita anticipata dovranno coincidere con il cambio dell ora fatte salve situazioni d urgenza. Art. 14 I genitori sono tenuti a scrivere sul libretto personale i numeri telefonici delle persone o del luogo dove possono essere contattati nel caso di urgenza. Art. 15 Le assenze degli alunni vengono giustificate dal docente della prima ora. Per le assenze causate da malattia è d obbligo la presentazione del certificato medico qualora queste si protraggano per oltre cinque giorni, esclusi i giorni festivi. Art.16 All inizio delle lezioni gli alunni si dispongono in fila negli spazi loro destinati e saranno accompagnati in classe dai docenti della prima ora. Al termine delle lezioni, le classi saranno accompagnate all uscita, in ordine, dal docente in servizio nell ultima ora di lezione. Art. 17 I genitori conferiscono, con i docenti dei propri figli durante l orario settimanale di ricevimento, previo appuntamento. Eccezionalmente il genitore può essere ricevuto in orario diverso da quello stabilito, previo accordo con il docente interessato. I ricevimenti generali sono rivolti in modo particolare ai genitori che lavorano. Art. 18 E fatto divieto a chiunque di accedere alle aule durante lo svolgimento delle lezioni e recapitare materiali didattici od oggetti personali dimenticati dagli studenti. Può essere manifestata una tolleranza nel primo mese di frequenza scolastica. Art. 19 Il libretto personale è un documento ufficiale: va tenuto in modo decoroso, va controllato sistematicamente da parte delle famiglie. Inoltre non deve contenere modifiche o cancellazioni. Esso deve riportare nelle pagine iniziali la firma dei genitori. TITOLO V RICREAZIONE USO DEI SERVIZI AULE SPECIALI Art. 20 8

9 Durante l intervallo delle lezioni il personale docente di turno, con l ausilio dei collaboratori scolastici, vigila sul comportamento degli alunni in maniera da evitare che si arrechi danno alle persone e alle cose. Art. 21 L accesso ai servizi dovrà essere ordinato seguendo un ritmo di avvicendamento, sotto la sorveglianza dei collaboratori scolastici. Art. 22 Saranno predisposti regolamenti interni che conterranno le norme e i comportamenti da tenere durante l uso della palestra, della biblioteca e delle aule di scienze, di informatica, di arte, di musica. Tali normative interne sono da considerarsi parti integranti del presente regolamento. TITOLO VI - PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E INTERVENTI DI PREVENZIONE (DPR 235 del 21 novembre 2007) I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonchè al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale e in generale a vantaggio della comunità scolastica. La prassi di intervento della scuola si attuerà attraverso le seguenti fasi, volte a riconoscere la responsabilità personale dello studente: individuazione, da parte del docente o del collaboratore scolastico presenti, dell alunno o degli alunni che hanno messo in atto comportamenti scorretti e contrari alle norme del regolamento ed eventuale successiva informazione all insegnante di classe per gli interventi del caso; comunicazione all' alunno dell'atteggiamento scorretto in base agli articoli del regolamento; ascolto delle ragioni dell alunno e della famiglia; adozione dei provvedimenti previsti dal regolamento. In tutti i casi è doveroso un adeguato rapporto di comunicazione/collaborazione con la famiglia. L intervento del Consiglio di avviene tempestivamente nel momento in cui viene a conoscenza dell infrazione, indipendentemente da quando essa si sia verificata, comunque all interno dell anno scolastico. I provvedimenti disciplinari saranno graduati a seconda della gravità dell'infrazione, nel modo seguente: 1 INTERVENTO INIZIALE Richiamo verbale (privato o in classe), nel caso di infrazioni lievi, da parte del docente interessato che, eventualmente anche con il coinvolgimento del docente coordinatore, riprenderà l'alunno al fine di renderlo consapevole dell' infrazione compiuta. 2 INTERVENTI SUCCESSIVI 9

10 a) Richiamo scritto per infrazioni reiterate o gravi. Il docente riporterà il comportamento sul giornale di classe e la famiglia sarà informata tramite il libretto personale. b) Attività' di riflessione e di responsabilizzazione: il lavoro, finalizzato alla riflessione ed alla responsabilizzazione, consisterà in letture, produzioni scritte o altre attività da svolgersi anche ad incremento del lavoro domestico. Le sanzioni a) e b) sono applicate contemporaneamente. La sanzione di cui al punto b) può essere sostituita anche con una sospensione dall'intervallo concordata con il coordinatore di classe e con il. In caso di ripetuti ammonimenti in sede di Consiglio di si valuteranno ulteriori sanzioni. c) Sospensione per un periodo non superiore quindici giorni. Tale provvedimento, preso dal Consiglio di, con la presenza dei genitori rappresentanti del Consiglio stesso (qualora faccia parte dell'organo il genitore dell'alunno sanzionato, questi non parteciperà ai lavori del Consiglio), valuterà il periodo di sospensione, in rapporto alla situazione specifica. d) Sospensione per un periodo superiore a 15 giorni. Tale provvedimento, deciso dal Consiglio di Istituto, sarà applicato per contrastare comportamenti aventi effetti particolarmente gravi verso le persone e le cose e) Sanzioni che comportano l allontanamento fino al termine dell anno scolastico: recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale; f) Sanzioni che comportano l esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all Esame di Stato:gravi danneggiamenti alle strutture scolastiche, che comportano rilevanti interventi da parte delle Amm.zioni Comunali; comportamenti che possono configurare un reato di natura penale, per i quali è obbligo la denuncia all autorità giudiziaria. NORME FINALI Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso, da parte delle persone coinvolte entro quindici giorni dalla comunicazione ad un apposito Organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dall istituzione scolastica. L organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni ( art.5 comma 1). Qualora l organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. La Commissione di Garanzia, istituita ai sensi della nota del Ministero della Pubblica Istruzione prot. N. 3602/PO del 31 luglio 2008, è cosi composta: Il DIRIGENTE SCOLASTICO N. 1 INSEGNANTE N. 2 GENITORI Avverso alle decisioni dell Organo di Garanzia di istituto è data facoltà di inoltrare reclamo all Organo di Garanzia Regionale costituito presso l U.S.R. di Venezia. 10

11 ELENCO DELLE TRASGRESSIONI E RELATIVI INTERVENTI SANZIONATORI Norma trasgressione sanzione Organo competente Linguaggio scurrile, Sanzioni a-b insegnante di gesti irrispettosi, classe e/o scherzi volgari, coordinatore di offese, prepotenze, dichiarazioni non veritiere, violazione Consiglio classe della privacy e uso Con comportamenti improprio ripetuti o in rapporto dell immagine delle alla gravità dei fatti persone Rispetto delle persone Sicurezza personale Uso delle strutture e dei sussidi scolastici Materiale pornografico, istigazione ed assunzione di comportamenti lesivi della dignità della persona Comportamenti discriminanti di origine razziale, etnica, religiosa, sociale e di orientamento sessuale. Scherzi pericolosi, danni fisici,danneggiamento di oggetti che diventano motivo di pericolo, atti di prepotenza e intimidazione, lanci di oggetti non contundenti, fumo di sigarette o altro all interno della scuola Lancio di oggetti contundenti. Danni a banchi e porte, bagni, vetri,muri,sussidi didattici, sporco intenzionale, scritte su Sanzioni a-b (con comportamenti ripetuti) Sanzioni a-b (con Consiglio classe Insegnante di classe e/o coordinatore di Consiglio classe Consiglio classe Insegnante di classe e/o coordinatore di 11

12 Materiale personale - libretto muri, non rispetto dei regolamenti d uso dei laboratori Rottura o manomissione comportamenti ripetuti) Sanzioni a-b Comunicazione ai genitori ed eventuale acquisto di un nuovo libretto a prezzo raddoppiato. Consiglio classe Insegnante di classe e/o coordinatore di Materiali dei compagni e del personale scolastico Firma falsa, modifica delle valutazioni Procurare danni o sporco volontario Sanzioni a-b Consiglio classe Insegnante di classe e/o coordinatore di Furti Sottrarre oggetti alla scuola, ai compagni ed al personale Riparazione economica del danno a carico della famiglia Dirigente Scolastico Consiglio classe REGOLE RIGUARDANTI GLI STRUMENTI ELETTRONICI Visto La C.M. n 362/1998 del DPR n. 249 del 24/06/1998 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti. Il DM n. 30 del 15/03/2007 Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti. Il DM n.104 del 30/11/2007 Linee di indirizzo e chiarimenti sulla normativa vigente sull uso di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche. L uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa sia per i compagni, oltre che una mancanza di rispetto nei confronti dei docenti. L acquisizione e la diffusione di immagini, video, audio senza il consenso della/e persone si configurano, inoltre, come violazione della privacy e sono quindi perseguibili per legge. Sulla base di queste premesse, l uso del cellulare è vietato. La violazione di tale divieto configura un infrazione disciplinare rispetto alla quale la scuola è tenuta ad applicare apposite sanzioni, come da tabella allegata, parte integrante del presente regolamento. Si ribadisce che le sanzioni disciplinari applicabili sono individuate da ciascuna istituzione scolastica autonoma all interno dei regolamenti di istituto nella cultura della legalità e della convivenza civile. 1. E fatto divieto di portare il cellulare e altri dispositivi elettronici non autorizzati a scuola. 12

13 2. Il, previa richiesta formale e motivata da parte della famiglia, può autorizzare l alunno a portare il cellulare a scuola. 3. Nel caso di autorizzazione da parte della Dirigenza, il cellulare deve essere tenuto spento nello zaino. 4. In classe il tablet è normalmente spento e deve essere utilizzato secondo le indicazioni dei docenti. 5. La famiglia, qualora decida di sostituire il libro di testo con il tablet, garantisce il corretto utilizzo dello stesso limitando il collegamento a siti con contenuti didattici indicati dai docenti. 6. Durante i viaggi di istruzione gli studenti possono portare il telefono cellulare ed utilizzarlo nel rispetto del regolamento disciplinare e della privacy. 7. Le famiglie sono invitate ad adoperarsi, nel modo che riterranno più opportuno, a sensibilizzare i propri figli ad un rigoroso rispetto delle norme relative alla gestione del cellulare e degli altri dispositivi elettronici, contribuendo a creare quell alleanza educativa in grado di trasmettere obiettivi e valori per costruire insieme identità, appartenenza e responsabilità. ELENCO DELLE TRASGRESSIONI E RELATIVI INTERVENTI SANZIONATORI Mancanza disciplinare Sanzione disciplinare Organo competente Lo studente ha il cellulare senza la necessaria autorizzazione Lo studente usa il cellulare negli spazi scolastici Lo studente usa la rete 3G senza autorizzazione (cellulare o tablet) Sanzioni a-b Custodia dell apparecchio in Segreteria. Consegna del cellulare a un genitore. Riduzione del voto di comportamento Custodia dell apparecchio in Segreteria. Convocazione dei genitori. Riduzione del voto di comportamento. Custodia dell apparecchio in Segreteria. Convocazione dei genitori. Riduzione del voto di comportamento. Insegnante di classe e/o coordinatore di Consiglio di classe Consiglio di classe Consiglio di classe Consiglio di classe Consiglio di classe 13

14 Lo studente usa il cellulare o altri dispositivi elettronici per mostrare immagini e filmati Lo studente si lascia fotografare, filmare o registrare Custodia dell apparecchio in Segreteria. Convocazione dei genitori. Riduzione del voto di comportamento. Sanzioni a-b Convocazione dei genitori Eventuale sanzione c Consiglio di classe Consiglio di classe Consiglio di Consiglio di Lo studente usa il cellulare o altri dispositivi elettronici allo scopo di acquisire, immagini, filmati, etc. in violazione della privacy e della dignità della persona. Lo studente diffonde foto, filmati, registrazioni non autorizzate su qualsiasi mezzo di comunicazione Lo studente acquisisce e diffonde immagini, filmati, registrazioni lesivi della dignità personale e della privacy Custodia dell apparecchio in Segreteria. Convocazione dei genitori. Riduzione del voto di comportamento. Custodia dell apparecchio in Segreteria. Convocazione dei genitori. Riduzione del voto di comportamento. L azione è passibile di denuncia agli organi di Polizia o d Denuncia agli organi di Polizia Consiglio di Consiglio di classe Consiglio di Consiglio di Consiglio di e Consiglio d Istituto la mancanza disciplinare si configura anche nel caso in cui il cellulare non sia di proprietà. 14

REGOLAMENTO di DISCIPLINA

REGOLAMENTO di DISCIPLINA REGOLAMENTO di DISCIPLINA Alunni di Scuola Primaria protocollato atti scuola 369/B19_ 23 settembre 2013 Presidenza - plesso Troisi, via Gianturco 75 TELEFAX - 0815743460 Direzione Amministrativa ed uffici

Dettagli

Regolamento di Disciplina (approvato in data 18-09-2013 C.d.I.)

Regolamento di Disciplina (approvato in data 18-09-2013 C.d.I.) Regolamento di Disciplina (approvato in data 18-09-2013 C.d.I.) Premessa Il rispetto di norme, regole e principi garantisce la civile convivenza e contribuisce a valorizzare, attraverso il dialogo ed il

Dettagli

ISTITUTO SECONDARIO DI PRIMO GRADO CAIO GIULIO CESARE

ISTITUTO SECONDARIO DI PRIMO GRADO CAIO GIULIO CESARE ISTITUTO SECONDARIO DI PRIMO GRADO CAIO GIULIO CESARE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Si ricorda che il presente REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ha finalità educative per una condivisione e responsabilizzazione del

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Statuto degli Studenti e delle Studentesse

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Statuto degli Studenti e delle Studentesse ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA I GRADO Centro Territoriale Permanente per l Educazione e la Formazione in età adulta Via San Giovanni Bosco, 5-23014 DELEBIO (SO) tel.

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO N. 7 LATINA

ISTITUTO COMPRENSIVO N. 7 LATINA Via Bachelet n. 5-04100 LATINA - Tel. 0773/620905 - fax 0773/629059- ltic846006@istruzione.it SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO MANCANZE DISCIPLINARI E CORRISPONDENTI SANZIONI Mancanze disciplinari Doveri

Dettagli

REGOLAMENTO DISCIPLINA ALUNNI

REGOLAMENTO DISCIPLINA ALUNNI Prot. 6037 del 20/11/2014 REGOLAMENTO DISCIPLINA ALUNNI Estremi approvazione: Collegio dei Docenti: Delibera n 5 del 11/11/2014 Consiglio di Istituto: Delibera n 7 del 18/11/2014 Pag. 1 Premessa Ai sensi

Dettagli

APPLICAZIONE DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI E IRROGAZIONE DELLE SANZIONI

APPLICAZIONE DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI E IRROGAZIONE DELLE SANZIONI APPLICAZIONE DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI E IRROGAZIONE DELLE SANZIONI DOVERI MANCANZE SANZIONI ORGANI COMPETENTI Ritardo oltre i 5 minuti senza giustificazione Rispetto dell orario

Dettagli

Il Regolamento di Istituto è integrato dal regolamento di disciplina di seguito riportato.

Il Regolamento di Istituto è integrato dal regolamento di disciplina di seguito riportato. Il Regolamento di Istituto è integrato dal regolamento di disciplina di seguito riportato. Regolamento di disciplina Il nostro Regolamento di disciplina è stata elaborata sulla base dello Statuto delle

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI ALUNNI ANNO SCOLASTICO 2012/2013

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI ALUNNI ANNO SCOLASTICO 2012/2013 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI ALUNNI ANNO SCOLASTICO 2012/2013 1 PREMESSA Il presente regolamento, ai sensi di quanto previsto dal D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 (Statuto delle studentesse e degli studenti)

Dettagli

REGOLAMENTO SULL USO DI TELEFONI CELLULARI ED ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI IN AMBITO SCOLASTICO

REGOLAMENTO SULL USO DI TELEFONI CELLULARI ED ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI IN AMBITO SCOLASTICO REGOLAMENTO SULL USO DI TELEFONI CELLULARI ED ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI IN AMBITO SCOLASTICO PREMESSA L'uso improprio del cellulare e di altri dispositivi elettronici di comunicazione o di intrattenimento

Dettagli

REGOLAMENTO ALLIEVI MANCANZE E SANZIONI

REGOLAMENTO ALLIEVI MANCANZE E SANZIONI REGOLAMENTO ALLIEVI MANCANZE E SANZIONI Premessa: nelle situazioni in cui un allievo manca di rispetto ai docenti, al personale e ai compagni, vengono richieste scuse immediate e contemporaneamente viene

Dettagli

Allegato 2a TABELLA SINOTTICA DEI PROVVEDIMENTI E DELLE SANZIONI DISCIPLINARI ALUNNI SCUOLA PRIMARIA DOVERI INFRAZIONI PROVVEDIMENTI

Allegato 2a TABELLA SINOTTICA DEI PROVVEDIMENTI E DELLE SANZIONI DISCIPLINARI ALUNNI SCUOLA PRIMARIA DOVERI INFRAZIONI PROVVEDIMENTI Allegato 2a TABELLA SINOTTICA DEI PROVVEDIMENTI E DELLE SANZIONI DISCIPLINARI ALUNNI SCUOLA PRIMARIA DOVERI INFRAZIONI PROVVEDIMENTI FREQUENZA REGOLARE E APPLICAZIONE ALLO STUDIO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI

Dettagli

Regolamento di Disciplina

Regolamento di Disciplina Regolamento di Disciplina Premessa Il presente regolamento di disciplina, avente come riferimenti normativi il DPR 249 del 24.06.1998 modificato ed integrato con il DPR 235 del 21.11.2007 Statuto delle

Dettagli

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO LICEO CLASSICO «SOCRATE»

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO LICEO CLASSICO «SOCRATE» MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO LICEO CLASSICO «SOCRATE» Alla luce del nuovo Statuto delle studentesse e degli studenti promulgato con Decreto del Presidente

Dettagli

ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO CELANO REGOLAMENTO PER L USO DEI CELLULARI E DEI DISPOSITIVI MOBILI

ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO CELANO REGOLAMENTO PER L USO DEI CELLULARI E DEI DISPOSITIVI MOBILI ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO CELANO REGOLAMENTO PER L USO DEI CELLULARI E DEI DISPOSITIVI MOBILI Adottato dal Commissario Straordinario con delibera n. 7 del 11/09/2015 INDICE Art. 1 - Soggetti Art. 2 Modalità

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA allegato al Regolamento d'istituto approvato dal Consiglio d'istituto con delibera n.10/6.11.2014

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA allegato al Regolamento d'istituto approvato dal Consiglio d'istituto con delibera n.10/6.11.2014 ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO A. DE CAROLIS ACQUAVIVA PICENA e MONSAMPOLO DEL TRONTO TEL 0735/764431 FAX 0735/769252 www.iscdecarolis.gov.it e-mail: apic80800a@istruzione.it posta certificata: apic80800a@pec.istruzione.it

Dettagli

PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA. NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E SICUREZZA DEGLI ALUNNI

PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA. NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E SICUREZZA DEGLI ALUNNI NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E DEGLI ALUNNI Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA' 4. PROCEDURA 4.1 Rilascio del diario 4.2 Assenze 4.2.1 Assenze

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO di via COMMERCIALE

ISTITUTO COMPRENSIVO di via COMMERCIALE Delibera del 29 novembre 2011 ISTITUTO COMPRENSIVO di via COMMERCIALE Allegato al regolamento di Istituto INTERVENTI EDUCATIVI e SANZIONI Art.1 - Premesse Compito preminente della scuola è educare e formare,

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Liceo Scientifico Linguistico Statale Paolo Giovio - Como

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Liceo Scientifico Linguistico Statale Paolo Giovio - Como Prot. n. 5343/C51 - Anno scolastico 2015-2016 Como, lì 18.09.2015 Comunicazione n. 29 Ai docenti Agli alunni Ai genitori e coloro che esercitano la responsabilità genitoriale Ai docenti collaboratori del

Dettagli

Finalità. Comportamenti configuranti mancanze disciplinari. Classificazione delle sanzioni disciplinari diverse dall allontanamento

Finalità. Comportamenti configuranti mancanze disciplinari. Classificazione delle sanzioni disciplinari diverse dall allontanamento MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO ELSA MORANTE C.M.RMIC805003 C.F. 971980000586 Via A. Volta, 41-00153 ROMA - /Fax

Dettagli

REGOLAMENTO DISCIPLINARE DELL I.T.I. M. BUONARROTI DI TRENTO. (secondo quanto previsto dal D.P.R. 249 del 24 giugno 1998) PREMESSA

REGOLAMENTO DISCIPLINARE DELL I.T.I. M. BUONARROTI DI TRENTO. (secondo quanto previsto dal D.P.R. 249 del 24 giugno 1998) PREMESSA Allegato D delibera n. 5/2006 REGOLAMENTO DISCIPLINARE DELL I.T.I. M. BUONARROTI (secondo quanto previsto dal D.P.R. 249 del 24 giugno 1998) PREMESSA Il presente Regolamento si articola secondo la struttura

Dettagli

Regolamento di Disciplina

Regolamento di Disciplina ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA e SECONDARIA DI I GRADO dei Comuni di Anghiari e Monterchi Tel. 0575/749269 e Fax 0575/787954-0575/789102 Via Bozia, 2 52031 ANGHIARI (AR) aree0100n@

Dettagli

REGOLAMENTO DI ISTITUTO ANNI SCOLASTICI 2013/2016 ALUNNI

REGOLAMENTO DI ISTITUTO ANNI SCOLASTICI 2013/2016 ALUNNI Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo di Cellatica Collebeato Viale Risorgimento, 23 25060 Cellatica (BS) Tel: 030.2770188-0302774730 - Fax: 030.2525792 C. F.

Dettagli

Regolamento alunni della Scuola Primaria

Regolamento alunni della Scuola Primaria Regolamento alunni della Scuola Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO DI FICARAZZI Cortile Giallombardo - 90010 FICARAZZI La Scuola, come ogni società esistente, richiede il rispetto di regole chiare e precise

Dettagli

R E G O L A M E N T O A S S E N Z E, R I T A R D I E U S C I T E A N T I C I P A T E D E G L I A L U N N I

R E G O L A M E N T O A S S E N Z E, R I T A R D I E U S C I T E A N T I C I P A T E D E G L I A L U N N I ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE GONNESA Via Dettori, 10-09010 Gonnesa -CI Tel. e Fax 0781/45018 Codice Fiscale 90016590920- cod. meccanografico CAIC81400E e-mail caic81400e@istruzione.it CAIC81400E@Pec.istruzione.it

Dettagli

Si enunciano qui di seguito gli indicatori relativi all attribuzione del voto di condotta:

Si enunciano qui di seguito gli indicatori relativi all attribuzione del voto di condotta: Il voto di condotta, espresso in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce all insieme dei comportamenti tenuti dall allievo nel periodo di permanenza nella sede scolastica e durante le attività

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA. Il presente regolamento è in aggiornamento da parte di un apposita commissione.

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA. Il presente regolamento è in aggiornamento da parte di un apposita commissione. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Il presente regolamento è in aggiornamento da parte di un apposita commissione. Premessa Le norme del presente regolamento si ispirano ai principi dello Statuto delle studentesse

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA (D.P.R. 21 novembre 2007 n 235) IL GENITORE/AFFIDATARIO ED IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTI: PRESO ATTO - Il DPR n.249 del 24 giugno 1998 Regolamento recante lo Statuto

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE G. CARDANO

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE G. CARDANO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE G. CARDANO Via Natta, 11 20151 MILANO C.F. 80122590151 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE G. CARDANO Il presente regolamento di Disciplina è stato

Dettagli

DISPOSIZIONI GENERALI

DISPOSIZIONI GENERALI Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Statale di Bosisio Parini Via A. Appiani, 10-23842 BOSISIO PARINI (LC) Tel.: 031 865644 Fax: 031 865440 e-mail: lcic81000x@istruzione.it

Dettagli

Regolamento per l uso dei telefoni cellulari e dispositivi mobili da parte degli alunni

Regolamento per l uso dei telefoni cellulari e dispositivi mobili da parte degli alunni Ministero della Pubblica Istruzione Istituto Comprensivo Statale Gino Capponi via Pestalozzi 13-20143 Milano Tel: 02 88444729 - Fax: 02 89123381 e-mail: miic8cy00p@istruzione.it - pec: miic8cy00p@pec.istruzione.it

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO UMBERTO I PITIGLIANO

ISTITUTO COMPRENSIVO UMBERTO I PITIGLIANO ISTITUTO COMPRENSIVO UMBERTO I PITIGLIANO Anni scolastici 2010/2011-2011/2012 2012/2013 Approvato con delibera n. 17 del Consiglio di Istituto del 23/11/2010 ( Validità triennale ) In considerazione del

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA I.T.I. S. ETTORE CONTI di MILANO

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA I.T.I. S. ETTORE CONTI di MILANO REGOLAMENTO DI DISCIPLINA I.T.I. S. ETTORE CONTI di MILANO La Commissione per la stesura del Regolamento di disciplina e del Regolamento d'istituto, votata dal Collegio dei Docenti del 10.12.2002 e composta

Dettagli

Lo statuto degli studenti e delle studentesse

Lo statuto degli studenti e delle studentesse Sommario Lo statuto degli studenti e delle studentesse... 1 Art. 1 (Vita della comunità scolastica)... 1 Art. 2 (Diritti)... 1 Art. 3 (Doveri)... 2 Art. 4 (Disciplina)... 3 Art. 5 (Impugnazioni)... 5 Art.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

COMPORTAMENTI CHE COSTITUISCONO INFRAZIONI DISCIPLINARI SANZIONI ORGANO COMPETENTE

COMPORTAMENTI CHE COSTITUISCONO INFRAZIONI DISCIPLINARI SANZIONI ORGANO COMPETENTE COMPORTAMENTI CHE COSTITUISCONO INFRAZIONI DISCIPLINARI SANZIONI ORGANO COMPETENTE MANCATA GIUSTIFICAZIONE DEL RITARDO (PER ALMENO TRE VOLTE ) MANCATA GIUSTIFICAZIONE DELL ASSENZA (PER ALMENO TRE VOLTE)

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 09.04.2013 Pagina 1 SOMMARIO ART. 1 OGGETTO 3 ART. 2 MODALITA DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO 3 ART. 3 UTENTI

Dettagli

Patto di Corresponsabilità Educativa

Patto di Corresponsabilità Educativa LICEO SCIENTIFICO Paritario LICEO delle SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE Paritario ISAAC NEWTON Patto di Corresponsabilità Educativa P.E.C. A.S. 2014/2015 0 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA

Dettagli

Prot. 4387/C-27 Brindisi, 22/10/2008. Art. 1 Vita della comunità scolastica

Prot. 4387/C-27 Brindisi, 22/10/2008. Art. 1 Vita della comunità scolastica Istituto di Istruzione Secondaria Superiore LICEO CLASSICO B. MARZOLLA - BRINDISI Sede Centrale: Via Nardelli, 2 - Tel./Fax 0831516102 - C.F. 80006060745 - e-mail: liceocla@liceoclassicomarzolla.it LICEO

Dettagli

Ministero della Pubblica Istruzione

Ministero della Pubblica Istruzione Ministero della Pubblica Istruzione Istituto Comprensivo Statale Gino Capponi via Pestalozzi 13-20143 Milano Tel: 02 88444729 - Fax: 02 89123381 e-mail: miic8cy00p@istruzione.it - pec: miic8cy00p@pec.istruzione.it

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO UMBERTO I PITIGLIANO

ISTITUTO COMPRENSIVO UMBERTO I PITIGLIANO ISTITUTO COMPRENSIVO UMBERTO I PITIGLIANO Anni scolastici 2010/2011-2011/2012 2012/2013 Approvato con delibera n. 17 del Consiglio di Istituto del 23/11/2010 ( Validità triennale ) In considerazione del

Dettagli

LA PRIVACY NELLE SCUOLE. Che cos è. E importante comprendere, innanzitutto, che la tutela della privacy equivale al

LA PRIVACY NELLE SCUOLE. Che cos è. E importante comprendere, innanzitutto, che la tutela della privacy equivale al LA PRIVACY NELLE SCUOLE Che cos è E importante comprendere, innanzitutto, che la tutela della privacy equivale al rispetto dell identità, della dignità e della sfera più intima della persona. Il rispetto

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

SCUOLA COMUNITÀ EDUCANTE

SCUOLA COMUNITÀ EDUCANTE ISTITUTO COLLEGIO DIMESSE PADOVA SCUOLE D INFANZIA, PRIMARIA e SECONDARIA DI I GRADO SCUOLA COMUNITÀ EDUCANTE Premessa. Le scuole dell Istituto sono una comunità educante impegnata a collaborare con le

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA. Scuola primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VITTORIO LOCCHI

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA. Scuola primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VITTORIO LOCCHI PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA Scuola primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VITTORIO LOCCHI L istituto comprensivo V. Locchi ha predisposto il seguente Patto educativo, per la Scuola Primaria, finalizzato

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO. Il tempo dell intervallo va trascorso nelle rispettive aule. Non è consentito spostarsi da un piano all altro.

REGOLAMENTO INTERNO. Il tempo dell intervallo va trascorso nelle rispettive aule. Non è consentito spostarsi da un piano all altro. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI ALUNNI ISTITUTO COMPRENSIVO DI CALUSCO D ADDA 1 REGOLAMENTO INTERNO Entrata Gli alunni sono tenuti a presentarsi a scuola sia al mattino, sia al pomeriggio almeno cinque

Dettagli

All. 2 REGOLAMENTO SUI DIRITTI, DOVERI E MANCANZE DISCIPLINARI DEGLI STUDENTI. Art. 1-

All. 2 REGOLAMENTO SUI DIRITTI, DOVERI E MANCANZE DISCIPLINARI DEGLI STUDENTI. Art. 1- All. 2 REGOLAMENTO SUI DIRITTI, DOVERI E MANCANZE DISCIPLINARI DEGLI STUDENTI Art. 1- Diritti e doveri degli studenti I diritti e i doveri degli studenti sono disciplinati dagli art. 2 e 3 del D.P.R. 21

Dettagli

REGOLAMENTO SITO WEB

REGOLAMENTO SITO WEB MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO I.I.S. ADRIANO PETROCCHI Via A. De Gasperi, n. 8-00018 Palombara Sabina (RM) Tel. 06121125195 - Fax 0774/637441 - Distretto

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c.

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c. ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE Regolamento Regolamento GLHI del gruppo di lavoro sull handicap Ai sensi dell art. 15 c. L 104/92 Approvato dal Consiglio di stituto in data 08/07/2013 1 Gruppo di Lavoro

Dettagli

Istituto Statale di Istruzione Superiore Amedeo Voltejo Obici Oderzo (TV)

Istituto Statale di Istruzione Superiore Amedeo Voltejo Obici Oderzo (TV) Istituto Statale di Istruzione Superiore Amedeo Voltejo Obici Oderzo (TV) REGOLAMENTO di DISCIPLINA (Approvato dal consiglio d Istituto del 12/7/2012) anno scolastico 2011-2012 via Stadio, 2/a tel. 0422

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA (1)

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA (1) appendice B P.O.F. ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE Leonardo da Vinci Con Sezioni associate : Liceo Scientifico e Classico Via Leonardo da Vinci - 08045 Lanusei (OG) 0782/42624 42156 Fax 0782/480198 - Cod.

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus Art. 1 - Finalità e riferimenti normativi 1. Il presente Regolamento viene emanato al fine di disciplinare il divieto di fumo

Dettagli

ISTITUTO SECONDARIO DI PRIMO GRADO CAIO GIULIO CESARE

ISTITUTO SECONDARIO DI PRIMO GRADO CAIO GIULIO CESARE ISTITUTO SECONDARIO DI PRIMO GRADO CAIO GIULIO CESARE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Si ricorda che il presente REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ha finalità educative per una condivisione e responsabilizzazione del

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI ISTITUTO PROFESSIONALE DI ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA ALBERGHIERA CON I PERCORSI: ACCOGLIENZA TURISTICA, CUCINA, SALA-BAR ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO Sede Amministrativa:

Dettagli

Regolamento Alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado

Regolamento Alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado Istituto Comprensivo Statale E. Fermi Via E. Fermi 400 21044 Cavaria con Premezzo (Va) Tel: 0331/212640-216284 Fax: 0331/217400 Sedi : scuole dell infanzia, primarie e secondarie 1 grado di Albizzate e

Dettagli

Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria

Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria D.P.R. 249/ del 24/06/1998 e le modifiche apportate agli articoli 4 e 5 dal DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA del 21 Novembre 2007,

Dettagli

REGOLAMENTO DEL TRASPORTO SCOLASTICO

REGOLAMENTO DEL TRASPORTO SCOLASTICO REGOLAMENTO DEL TRASPORTO SCOLASTICO Il presente Regolamento è stato approvato con delibera del C.C. n 6 del 14.04.2011 INDICE Art.1 Premessa pag. 3 Art. 2 Requisiti per l accesso pag. 3 Art. 3 Modalità

Dettagli

CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI

CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI 1 Criteri specifici per lo scrutinio finale Sulla base delle deliberazioni degli anni precedenti, in base alla normativa vigente, tenuto conto che il voto di condotta

Dettagli

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A.COSTA Scuola dell infanzia G.B.Guarini Scuole primarie A.Costa G.B.Guarini A.Manzoni Scuola Secondaria di I grado M.M.Boiardo - Sezione Ospedaliera Sede: Via Previati, 31

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE TEODORO BONATI

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE TEODORO BONATI ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE TEODORO BONATI Via Gardenghi 5 44012 Bondeno (FE) Tel.: 0532 898077 Fax: 0532 898232 feic802005@istruzione.it www.icbonatibondeno.gov.it REGOLAMENTO USO DEL CELLULARE E DEI

Dettagli

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE Approvato con Delibera Consiglio comunale n 24 del 25-06-2013 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6

Dettagli

LA VALUTAZIONE. Criteri di valutazione

LA VALUTAZIONE. Criteri di valutazione LA VALUTAZIONE Criteri di valutazione Per assicurare una omogeneità, equità e trasparenza della valutazione da parte dei Consigli di Classe, in sede di scrutinio, nel rispetto del principio della libertà

Dettagli

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica www.comune.bottanuco.bg.it Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nr. 40 del 29.9.2005 e modificato con deliberazione di Consiglio

Dettagli

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA COMUNE DI MARCIGNAGO Prov. Pavia REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 13.03.2006 INDICE ART.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

Dettagli

Eventuali uscite anticipate dal semiconvitto devono essere richieste da un genitore su apposito libretto ed autorizzate dal personale educativo.

Eventuali uscite anticipate dal semiconvitto devono essere richieste da un genitore su apposito libretto ed autorizzate dal personale educativo. Educandato Statale SS. Annunziata Firenze Liceo Classico Europeo - Liceo Scientifico Brocca - Liceo Linguistico Brocca 1. Vita della comunità scolastica Regolamento di Istituto La scuola è luogo di formazione

Dettagli

MODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA

MODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO OLGA ROVERE DI RIGNANO FLAMINIO (RM) A.S. 2011-2012 MODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO

Dettagli

I.C. ALDO MORO - CAROSINO a.s. 2012-2013 REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA

I.C. ALDO MORO - CAROSINO a.s. 2012-2013 REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA I.C. ALDO MORO - CAROSINO a.s. 2012-2013 REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA Norme di accesso: 1) l accesso al laboratorio di informatica è subordinato all accettazione del presente

Dettagli

Regolamento di Disciplina

Regolamento di Disciplina ISTITUTO COMPRENSIVO J. SANNAZARO VIA F. CAVALLOTTI, 15 TEL. 0828/793037 - FAX 0828/793256 84020 OLIVETO CITRA (SA) cf. 82005110653 C.M. SAIC81300D e-mail: SAIC81300D@ISTRUZIONE.IT SITO INTERNET: WWW.OLIVETOCITRAIC.GOV.IT

Dettagli

Articolo 1 Composizione

Articolo 1 Composizione Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio

Dettagli

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA 7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento. REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato

Dettagli

SISTEMA DISCIPLINARE. Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A.

SISTEMA DISCIPLINARE. Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A. SISTEMA DISCIPLINARE Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A. Versione: 3.0 Approvato con determinazione dell Amministratore Unico il 7 novembre 2014 MO231 - pag. 1 di 5 SISTEMA DISCIPLINARE 1. PREMESSA

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO INFORMATICO INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 ART. 10 ART. 11 ART.

Dettagli

Istituto Comprensivo Adolfo GANDIGLIO Piazzetta Grimaldi, 3-61032 Fano (PU)

Istituto Comprensivo Adolfo GANDIGLIO Piazzetta Grimaldi, 3-61032 Fano (PU) Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità ; Visti i D.P.R. n. 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 Regolamento recante lo Statuto

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON LINE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON LINE LICEO SCIENTIFICO STATALE Galileo Galilei Via Anzio, 2 85100 Potenza Tel. 0971/441910 Fax 0971/443752 Sito web: www.lsgalileipz.gov.it - e-mail pzps040007@istruzione.it Casella PEC Liceo: pzps040007@pec.istruzione.it

Dettagli

dell Alunn Cognome e Nome l alunn

dell Alunn Cognome e Nome l alunn DOMANDA DI ISCRIZIONE a.s. 2012/2013 ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L INDUSTRIE E L ARTIGIANATO SPOLETO - Sezione Associata - all Istituto d Istruzione Secondaria Superiore di Spoleto l sottoscritt

Dettagli

REGOLAMENTO ISTITUTO COMPRENSIVO VIA F.SANTI, 65 ROMA. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DELIBERATO DAL CdI DEL 24 SETTEMBRE 2014

REGOLAMENTO ISTITUTO COMPRENSIVO VIA F.SANTI, 65 ROMA. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DELIBERATO DAL CdI DEL 24 SETTEMBRE 2014 ISTITUTO VIA F. SANTI 65 Allegato Principi generali 1. Nel rispetto della normativa vigente in materia, il presente regolamento intende disciplinare il funzionamento dei servizi scolastici erogati dalle

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA. La scuola, su delega della famiglia, partecipa al compito educativo dei giovani che le sono affidati.

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA. La scuola, su delega della famiglia, partecipa al compito educativo dei giovani che le sono affidati. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA La scuola, su delega della famiglia, partecipa al compito educativo dei giovani che le sono affidati. Questo regolamento si occupa dei comportamenti degli allievi quando, durante

Dettagli

REGOLAMENTO ALBO ON LINE Allegato n. 4

REGOLAMENTO ALBO ON LINE Allegato n. 4 ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO MASSA 6 Cod. fiscale 80002800458 P.zza Albania, 7 54100 Massa tel. 0585/833924 fax 0585/832559 e-mail: msic81200d@istruzione.it

Dettagli

Patto educativo di corresponsabilità Scuola - Famiglia

Patto educativo di corresponsabilità Scuola - Famiglia Appendice F Patto educativo di corresponsabilità Scuola - Famiglia PREMESSA L istituzione scolastica risulta luogo di crescita civile, culturale e di valorizzazione della persona quando vengono coinvolti

Dettagli

REGOLAMENTO DI ACCESSO A INTERNET PRESSO IL SERVIZIO BIBLIOTECA CIVICA PATRIMONIO STUDI

REGOLAMENTO DI ACCESSO A INTERNET PRESSO IL SERVIZIO BIBLIOTECA CIVICA PATRIMONIO STUDI Regolamento approvato con GC n. 77 del 21/10/2005. REGOLAMENTO DI ACCESSO A INTERNET PRESSO IL SERVIZIO BIBLIOTECA CIVICA PATRIMONIO STUDI 1 Obiettivi del servizio Il servizio Internet consente alla Biblioteca

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO

Dettagli

ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO Raffaele Piria

ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO Raffaele Piria via Piria n 2, 89127 REGGIO CALABRIA - 0965 28547 0965 313252 Anno Scolastico 2011/2012 Premesso che Ai Genitori Agli Alunni Ai Docenti Al Personale ATA La scuola non è soltanto ambiente di apprendimento

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REVISIONE DATA 0 15.06.2004

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO N 1 ETTORE PAIS SSMM027002 - C.F. 91015270902 - tel. 0789/25420 Via A. Nanni - 07026 OLBIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO N 1 ETTORE PAIS SSMM027002 - C.F. 91015270902 - tel. 0789/25420 Via A. Nanni - 07026 OLBIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO N 1 ETTORE PAIS SSMM027002 - C.F. 91015270902 - tel. 0789/25420 Via A. Nanni - 07026 OLBIA Circ n 6 Olbia, lì 18.09.2015 - Ai Docenti - Al DSGA - All Ufficio Amministrativo

Dettagli

REGOLAMENTO DEL LABORATORIO MULTIMEDIALE

REGOLAMENTO DEL LABORATORIO MULTIMEDIALE allegato n. 2 LICEO SCIENTIFICO STATALE Galileo Galilei Liceo Scientifico, Liceo Linguistico, Liceo delle Scienze Sociali, Liceo Socio-Pedagogico Trav. Galileo Galilei - 81034, Mondragone (CE) Tel. 0823

Dettagli

Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto

Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica Il Consiglio D Istituto Visto l art.50 del Decreto n 44 del 1/2 2001 che attribuisce all Istituzione scolastica la facoltà di concedere a

Dettagli

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente (O.M. 92/07 art.

Dettagli

La privacy a scuola DAI TABLET ALLA PAGELLA ELETTRONICA. LE REGOLE DA RICORDARE

La privacy a scuola DAI TABLET ALLA PAGELLA ELETTRONICA. LE REGOLE DA RICORDARE La privacy DAI TABLET ALLA PAGELLA ELETTRONICA. LE REGOLE DA RICORDARE Temi in classe Non lede la privacy l insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardanti il loro

Dettagli

(Riservato agli aspiranti che hanno conseguito l abilitazione dopo il 31/07/2014, secondo quanto disposto dal D.M. 03/06/2015 n.

(Riservato agli aspiranti che hanno conseguito l abilitazione dopo il 31/07/2014, secondo quanto disposto dal D.M. 03/06/2015 n. Modello B GRADUATORIE DI CIRCOLO E D'ISTITUTO DEL PERSONALE DOCENTE PER GLI ANNCOLASTICI 2014/2015, 2015/2016 e 2016/17 MODELLO DCELTA DELLE ISTITUZIONCOLASTICHE (Riservato agli aspiranti che hanno conseguito

Dettagli

Vista la legge 27 maggio 1991, n. 176 di ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989;

Vista la legge 27 maggio 1991, n. 176 di ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989; Il Presidente della Repubblica Visto l'articolo 87, comma 5, della Costituzione; Visto l'articolo 328 del decreto legislativo 16 aprile 1994 n.297; Visto l'articolo 21, commi 1, 2 e 13 della legge 15 marzo

Dettagli

"Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria"

Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" DPR 24 giugno 1998, n. 249 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (in GU 29 luglio

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE REPUBBLICA DI SAN MARINO

SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE REPUBBLICA DI SAN MARINO SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE REPUBBLICA DI SAN MARINO REGOLAMENTO DI ISTITUTO ANNO SCOLASTICO 2014/2015 ART. 1 NORME DI COMPORTAMENTO OGNI ALUNNO È TENUTO AL MASSIMO RISPETTO DELLE PERSONE E DELL AMBIENTE

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli