Il Consiglio di quest Ordine, nella seduta del 31 marzo 2009, ha deliberato la nuova tariffa INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi

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1 Ancona 0/0/009 db Prot. n. 73 Circ. n. 01 A TUTTI GLI ISCRITTI L O R O S E D I OGGETTO: INGEGNERIA ANTINCENDIO - Prestazioni e Compensi Il Consiglio di quest Ordine, nella seduta del 31 marzo 009, ha deliberato la nuova tariffa INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi che entrerà in vigore dalla data della presente. Il testo completo della disposizione e scaricabile dal nostro sito Internet Per quanto attiene alle prestazioni e ai compensi di cui all oggetto, la presente disposizione annulla e sostituisce: - Circolare dell Ordine Ingegneri di Ancona del 0/11/197, n. 1 OGGETTO: Compenso di alcune prestazioni professionali. Lettera: D) (DOMANDA DI RINNOVO DEL CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI) - Circolare dell Ordine Ingegneri di Ancona del 0/05/00, n. 5 OGGETTO: Tariffa per prestazioni relative al certificato di prevenzione incendi. (DOMANDA DI PARERE DI CONFORMITA SUI PROGETTI) (DOMANDA DI SOPRALLUOGO AI FINI DEL RILASCIO DEL C.P.I.) Distinti saluti.

2 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona P.zza Plebiscito, 011 ANCONA tel fax segreteria@ordineingegneri.ancona.it INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 1 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

3 INDICE 0. GENERALITA 0.0 PREMESSA 0.1 RESPONSABILITA 0. ONERI NON COMPRESI NEI COMPENSI CALCOLATI 0.3 COMPENSI ACCESSORI CONGLOBATI 0. INCARICHI CONGIUNTI 1. DOMANDA DI PARERE DI CONFORMITA SUI PROGETTI (art. 1 del D.M. 0/05/199) DOMANDA DI DEROGA (art. 5 del D.M. 0/05/199) 1.0 PREMESSA 1.1 PRESTAZIONI Fase PRELIMINARE GENERALE 1.1. Fase NORMATIVA Fase PROGETTAZIONE TECNICA ANTINCENDIO 1.1. ALIQUOTE 1. COMPENSI. DOMANDA DI SOPRALLUOGO AI FINI DEL RILASCIO DEL C.P.I. (art. del D.M. 0/05/199) DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA (art. 3 del D.M. 0/05/199).0 PREMESSA.1 PRESTAZIONI.1.1 ELENCAZIONE OPERE ANTINCENDIO.1. COORDINAMENTO, DIREZIONE, SORVEGLIANZA O ASSISTENZA LAVORI ANTINCENDIO.1.3 CERTIFICAZIONE DI RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI / ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA (CON ESCLUSIONE DELLE PORTE E DEGLI ELEMENTI DI CHIUSURA).1. DICHIARAZIONE INERENTE I PRODOTTI IMPIEGATI AI FINI DELLA REAZIONE E DELLA RESISTENZA AL FUOCO E I DISPOSITIVI DI APERTURA DELLE PORTE.1.5 CERTIFICAZIONE DI CORRETTA INSTALLAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO.1. DOMANDA DI SOPRALLUOGO AI FINI DEL RILASCIO DEL C.P.I. E DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA. COMPENSI 3. DOMANDA DI RINNOVO DEL CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI (art. del D.M. 0/05/199) 3.0 PREMESSA 3.1 PRESTAZIONI 3. COMPENSI. APPROCCIO INGEGNERISTICO ALLA SICUREZZA ANTINCENDIO (D.M. 9 maggio 007).0 PREMESSA.1 PRESTAZIONI. COMPENSI 5. SICUREZZA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL EMERGENZA NEI LUOGHI DI LAVORO (D.M. 10 marzo 199) 5.0 PREMESSA 5.1 PRESTAZIONI VALUTAZIONE RISCHI DI INCENDIO 5.1. ELABORATI VIE DI FUGA REDAZIONE PIANO DI EMERGENZA 5.1. PREDISPOSIZIONE REGISTRO DEI CONTROLLI 5. COMPENSI. APPENDICE INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

4 0. GENERALITA 0.0 PREMESSA Il presente documento individua le prestazioni che il professionista è chiamato a fornire per: 1. DOMANDA DI PARERE DI CONFORMITA SUI PROGETTI (art. 1 del D.M. 0/05/199) DOMANDA DI DEROGA (art. 5 del D.M. 0/05/199). DOMANDA DI SOPRALLUOGO AI FINI DEL RILASCIO DEL C.P.I. (art. del D.M. 0/05/199) DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA (art. 3 del D.M. 0/05/199) 3. DOMANDA DI RINNOVO DEL CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI (art. del D.M. 0/05/199). APPROCCIO INGEGNERISTICO ALLA SICUREZZA ANTINCENDIO (D.M. 9 maggio 007) 5. SICUREZZA ANTINCENDIO E GESTIONE DELL EMERGENZA NEI LUOGHI DI LAVORO (D.M. 10 marzo 199) e ne quantifica i relativi compensi. Si tratta di un aggiornamento e di un riordino relativo alle prestazioni e ai compensi della ingegneria antincendio. Si rispecchia, nella struttura e nel metodo di calcolo, quanto adottato dagli Ordini degli Ingegneri di varie province italiane, ma si introducono opportune modifiche ed integrazioni. È prevista una applicazione sia alle attività di nuova realizzazione che alle attività esistenti. Viene ribadito per la prestazione nell ingegneria antincendio il principio che commisura, seppure indirettamente attraverso riferimenti estensivi, il compenso dovuto al professionista sia al livello di rischio sia all entità economica delle opere esaminate e/o progettate. In tale senso l elevazione a potenze inferiori all unità (0,71 in questo caso) riproduce l andamento decrescente dettato dalle tabelle della Legge marzo 199, n. 13 (tariffa professionale). Il compenso per le prestazioni di ingegneria antincendio va inteso in aggiunta a quanto dovuto al professionista per qualsiasi altra prestazione. 0.1 RESPONSABILITA Il committente è tenuto a fornire sotto la propria responsabilità in modo completo ed esatto tutti i dati, caratteristiche, situazioni e quanto altro necessario affinché su di essi il professionista, senza alcun obbligo di verifica o responsabilità nei riguardi della loro esattezza, possa impostare il suo elaborato tecnico progettuale antincendio. Il professionista garantisce lo sviluppo ed il completamento del progetto inteso ad ottenere (art. 13 DPR n. 577/19, art. DPR n. 37/199 e art. 1 D.M ) dai competenti organi del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco l'approvazione che attesti la rispondenza del progetto alle vigenti norme (alla data di stesura del progetto) o, in mancanza, ai criteri tecnici di prevenzione incendi, tenendo presenti le finalità ed i principi di riduzione delle probabilità di insorgenza dell'incendio e la limitazione delle conseguenze, nonché le esigenze funzionali e costruttive degli insediamenti, delle attività, degli impianti, ecc.. 0. ONERI NON COMPRESI NEI COMPENSI CALCOLATI Dai compensi calcolati nelle successive sezioni 1,, 3, e 5 sono espressamente esclusi: - i rilievi di qualunque natura e/o le relative restituzioni grafiche; INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 3 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

5 - l acquisizione delle documentazioni necessarie per lo svolgimento dell incarico ivi comprese le tavole, planimetrie, sezioni opportune, ecc.; - le eventuali prestazioni di progettazione delle opere di adeguamento e sistemazione ai fini della sicurezza dall incendio; - la direzione dei lavori; - i compensi accessori, come da artt. e della Legge marzo 199, n. 13. Tali oneri saranno dunque valutati a parte. 0.3 COMPENSI ACCESSORI CONGLOBATI Il professionista può valutare tutti i compensi accessori in conformità agli artt., e 17 della Legge marzo 199, n INCARICHI CONGIUNTI Quando l'incarico viene affidato congiuntamente a più professionisti l'intero compenso risultante dalla applicazione delle presenti disposizioni viene aumentato delle seguenti percentuali: per professionisti + 0 % per 3 professionisti % per o più professionisti + 10 % INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

6 1. DOMANDA DI PARERE DI CONFORMITA SUI PROGETTI (art. 1 del D.M. 0/05/199) DOMANDA DI DEROGA (art. 5 del D.M. 0/05/199) 1.0 PREMESSA Il presente punto individua le prestazioni che il professionista è chiamato a fornire per la Domanda di parere di conformità sui progetti e/o la Domanda di deroga ai sensi del D.P.R. n. 37/199 e decreti ad esso collegati, relativamente a quelle attività soggette, a norma del D.M e successive modifiche e/o integrazioni, al controllo da parte del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, e ne quantifica i relativi compensi. (In Appendice i riferimenti normativi sono contrassegnati con il numero 1) 1.1 PRESTAZIONI L'individuazione delle singole prestazioni è schematizzata come segue Fase PRELIMINARE GENERALE Individuazione delle attività soggette alla luce del D.M e successive modifiche e/o integrazioni Verifica dell'ubicazione dell'insediamento in considerazione delle attività circostanti o limitrofe Fase NORMATIVA Individuazione di normative, leggi e regolamenti che riguardano le singole attività Determinazione di disposizioni tecniche di prevenzione incendi laddove sia mancante o incompleta la norma specifica od interpretativa della stessa, tenendo conto delle finalità e principi di base della riduzione delle probabilità di insorgenza dell'incendio e della limitazione delle sue conseguenze (art. 3 del DPR n. 577/19) Verifica delle distanze di sicurezza esterne, interne, di protezione e di rispetto nonché della accessibilità ai mezzi di soccorso Fase PROGETTAZIONE TECNICA ANTINCENDIO Secondo quanto indicato nell'allegato I al D.M e come meglio precisato nel mod. PIN 1/a - 00 Istruzioni del Ministero dell'interno - Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco mod. PIN 1/a - 00 Istruzioni Ministero dell'interno Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ISTRUZIONI SULLA REDAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA E GRAFICA PER IL PARERE DI CONFORMITA ANTINCENDIO. Si possono presentare i seguenti casi: - attività non regolate da specifiche disposizioni antincendio: in tale caso occorre riferirsi alle istruzioni di cui alla lettera A. - attività regolate da specifiche disposizioni antincendio: in tale caso occorre riferirsi alle istruzioni di cui alla lettera B. - ampliamenti o modifiche di attività esistenti: in tale caso occorre riferirsi alle istruzioni di cui alla lettera C. A. DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' NON REGOLATE DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO A.1 SCHEDA INFORMATIVA GENERALE è costituita dalla seconda facciata del MOD. PIN 1 da compilare con la richiesta di esame progetto. INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 5 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

7 A. RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica evidenzia l'osservanza dei criteri generali di sicurezza antincendio, tramite l'individuazione dei pericoli di incendio, la valutazione dei rischi connessi e la descrizione delle misure di prevenzione e protezione antincendio da attuare per ridurre i rischi. Si sviluppa nei seguenti capitoli: A..0.1 A..0. A..0.3 A..0. individuazione e precisazione attività soggette; per il complesso in generale: accessibilità, descrizione, impianti, distanze di sicurezza; valutazione complessiva delle sostanze pericolose ai fini antincendio con quantitativi e tipologie; presidi antincendio di tutta l'attività (sono le voci da riportare nella richiesta del C.P. I.); determinazione dei corpi di fabbrica, compartimenti, aree a rischio specifico in cui può essere suddiviso l'intero complesso, per poi estendere a ciascuno di essi l'analisi tecnica. Per ogni corpo, compartimento, ecc. la relazione si sviluppa nei punti seguenti. A..1 Individuazione dei pericoli d'incendio Contiene l'indicazione di elementi che permettono di individuare i pericoli presenti nell'attività, quali ad esempio: A..1.1 destinazione d'uso (generale e particolare); A..1. sostanze pericolose e loro modalità di stoccaggio; A..1.3 carico d'incendio; A..1. impianti di processo; A..1.5 lavorazioni; A..1. macchine, apparecchiature ed attrezzi; A..1.7 movimentazioni interne; A..1. impianti tecnologici di servizio, ecc.; A..1.9 aree a rischio specifico. A.. Descrizione delle condizioni ambientali Contiene la descrizione delle condizioni ambientali nelle quali i pericoli sono inseriti, al fine di consentire la valutazione del rischio connesso ai pericoli individuati, quali ad esempio (la descrizione può essere sintetica qualora si tratti di condizioni rilevabili da tavole ed altri elaborati): A1 condizioni di accessibilità e viabilità; A A3 A A5 A A7 A A9 A10 A11 lay-out aziendale (distanziamenti, separazioni, isolamento); caratteristiche degli edifici (tipologia edilizia, geometria, volumetria, superfici, altezza, piani interrati, articolazione planovolumetrica, compartimentazione, elementi strutturali, resistenza al fuoco, reazione al fuoco, ecc.); aerazione (ventilazione), metodi di allontanamento dei fumi o vapori pericolosi; affollamento degli ambienti, con particolare riferimento alla presenza di persone con ridotte od impedite capacità motorie o sensoriali; vie di esodo, piani di evacuazione, lunghezze dei percorsi, corridoi ciechi, ecc. ascensori e montacarichi; illuminazione di sicurezza e di emergenza; impianti elettrici, interruttori di sezionamento dei compartimenti, messa a terra, protezioni contro le scariche atmosferiche; specifici regolamenti interni di sicurezza e relativa gestione della sicurezza ai fini antincendio; presidi antincendio (reti idriche con portate, pressioni, tempi di erogazione, idranti e naspi con tipi, caratteristiche, aree di copertura, estintori e loro dislocazione, impianti fissi, impianti di rivelazione, allarme, sistemi di sorveglianza, ecc.) A..3 Valutazione qualitativa del rischio d'incendio Contiene la valutazione qualitativa del livello di rischio, l'indicazione degli obiettivi di sicurezza assunti e l'indicazione delle azioni messe in atto per perseguirli. A.. Compensazione del rischio incendio (strategia antincendio) Contiene la descrizione dei provvedimenti da adottare nei confronti dei pericoli, delle condizioni ambientali e la descrizione delle misure preventive e protettive assunte, con particolare riguardo al comportamento al fuoco delle strutture e dei materiali ed ai presidi antincendio, avendo riguardo alle norme tecniche di prodotto prese a riferimento. A..5 Gestione dell'emergenza Sono indicati, in via generale, gli elementi strategici della pianificazione dell'emergenza che dimostrano la perseguibilità dell'obiettivo della mitigazione del rischio residuo attraverso una efficiente organizzazione e gestione aziendale. A.3 ELABORATI GRAFICI Gli elaborati grafici, preferibilmente nei formati non superiori ad A e piegati in A, comprendono: a) planimetria generale in scala (da 1:.000 a 1:00), a seconda delle dimensioni dell'insediamento, dalla quale risultino: l'ubicazione delle attività, le condizioni di accessibilità all'area e di viabilità al contorno, gli accessi pedonali e carrabili; le distanze di sicurezza esterne; le risorse idriche della zona (idranti esterni, pozzi, corsi d'acqua, acquedotti e similari); gli impianti tecnologici esterni (cabine elettriche, elettrodotti, rete gas, impianti di distribuzione gas tecnici); l'ubicazione degli organi di manovra degli impianti di protezione antincendio e dei blocchi di emergenza degli impianti tecnologici; quanto altro ritenuto utile per una descrizione complessiva delle attività ai fini antincendio, del contesto territoriale in cui l'attività si inserisce INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

8 ed ogni altro utile riferimento per le squadre di soccorso in caso di intervento. (Può essere allegata documentazione fotografica, se ritenuta utile dal progettista, per descrivere meglio lo stato dei luoghi, le scelte progettuali e la loro fattibilità); b) piante in scala da 1:50 a 1:00, a seconda della dimensione dell'edificio o locale dell'attività, relative a ciascun piano, recanti l'indicazione degli elementi caratterizzanti il rischio di incendio e le misure di sicurezza riportate nella relazione tecnica; la destinazione d'uso ai fini antincendio di ogni locale con indicazione dei macchinari ed impianti esistenti; l'indicazione delle uscite, con il verso di apertura delle porte, i corridoi, i vani scala, gli ascensori; le attrezzature mobili di estinzione e gli impianti i protezione antincendio, se previsti; l'illuminazione di sicurezza; c) sezioni ed eventuali prospetti degli edifici in scala adeguata, tavole relative ad impianti e macchinari di particolare importanza ai fini della sicurezza antincendio. B. DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATE DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO. B.1 SCHEDA INFORMATIVA GENERALE La scheda informativa generale, per ogni attività soggetta al controllo, indica i medesimi elementi richiesti al punto A.1 B. RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica può limitarsi a dimostrare l'osservanza delle specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi B.3 ELABORATI GRAFICI Gli elaborati grafici devono comprendere i medesimi elementi richiesti al punto A.3 C. AMPLIAMENTI O MODIFICHE DI ATTIVITA' ESISTENTI Qualora il progetto riguardi un ampliamento, una modifica o una ristrutturazione di una parte dell'attività, gli elaborati relativi alla scheda informativa ed alla planimetria generale devono riguardare l'intero complesso, mentre gli altri elaborati possono essere limitati alla parte oggetto degli interventi stessi. Nel caso di deroga, ai sensi dell art. 5 (Domanda di deroga) del D.M , alla domanda è allegata documentazione tecnica contenente quanto previsto dall'allegato I al D.M ed integrata da una valutazione sul rischio aggiuntivo conseguente alla mancata osservanza delle disposizioni cui si intende derogare e dalle misure tecniche che si ritengono idonee a compensare il rischio aggiuntivo. Quindi, in particolare, è necessaria la redazione di quanto previsto ai punti: A..3 Valutazione qualitativa del rischio d'incendio A.. Compensazione del rischio incendio (strategia antincendio) 1.1. ALIQUOTE Alle fasi precedentemente individuate corrispondono le seguenti aliquote: Fase PRELIMINARE GENERALE 10% Fase NORMATIVA 0% Fase PROGETTAZIONE TECNICA ANTINCENDIO 70% Totale 100% 1. COMPENSI Il compenso per le prestazioni di ingegneria antincendio va inteso in aggiunta a quanto dovuto al professionista per qualsiasi altra prestazione. Il compenso è dato dalla seguente formula: C conf = ( F + Σ i p i ) a dove: INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 7 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

9 - C conf è il compenso professionale (in euro) per la domanda di parere di conformità sui progetti e/o per la domanda di deroga - F è la quota fissa, indipendente dalla complessità dell incarico e valutata in 00,00 - p i è il compenso (in euro) relativo alla singola attività i-esima; tale valore è dato dalla formula: p i =,00 ( h S ) 0,71 dove: - h parametro di rischio-complessità assunto pari alla "durata dei servizi di prevenzione incendi resi dai comandi provinciali dei Vigili del fuoco (espressa in ore)", indicata per ogni singola attività dall'allegato VI del Decreto del Ministero dell'interno , nella colonna Parere di conformità del progetto, maggiorato del 50% per l attività i-esima oggetto di deroga; - S parametro d'estensione, per le attività, 9,10, 11, 1, 13, 1, 19, 1, 3,, 5,, 7,, 9, 30, 31, 3, 33, 3, 35, 3, 37, 3, 39, 0, 1,, 3,, 5,, 7,, 9, 50, 51, 5, 53, 5, 55, 5, 57, 5, 59, 0, 1,, 5,, 7,, 9, 70, 71, 7, 73, 7, 75, 7, 77, 7, 79, 0, 1,, 3,, 5,, 7, 9, 90, 93, 9 (di cui al D.M ): S = A q dove: A è la superficie in m (per attività all'aperto, o sotto tettoie, o di solo o prevalente deposito, la superficie viene dimezzata); q è il parametro, funzione del carico d'incendio specifico, dato dalla seguente tabella (per valori intermedi interpolare linearmente): carico d incendio specifico MJ/m kg legna/m q carico d incendio specifico MJ/m kg legna/m q carico d incendio specifico MJ/m kg legna/m q , , , , ,. 0 1, , ,5 oltre. oltre 0 1,7 Convenzionalmente 1 MJ è assunto pari a 0,05 chilogrammi di legna equivalente Officine e laboratori con saldatura e taglio dei metalli utilizzanti gas combustibili e/o comburenti, con oltre 5 addetti: - fino a 10 addetti - oltre 10 addetti 9 Impianti per il trattamento di prodotti ortofrutticoli e cereali utilizzanti gas combustibili 10 Impianti per l'idrogenazione di oli e grassi 11 Aziende per la seconda lavorazione del vetro con l'impiego di oltre 15 becchi a gas 1 Stabilimenti ed impianti, ove si producono e/o impiegano liquidi infiammabili (punto di infiammabilità fino a 5 C) con quantitativi globali in ciclo e/o in depo sito superiori a 0,5 m³ 13 Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano liquidi combustibili con punto di infiammabilità da 5 C a 15 C, per quantitativi globali in ciclo o d eposito superiori a 0,5 m³ 1 Stabilimenti ed impianti per la preparazione di oli lubrificanti, oli diatermici e simili 19 Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono vernici, inchiostri e lacche infiammabili e/o combustibili con quantitativi globali in ciclo e/o in deposito superiori a 500 kg 1 Officine o laboratori per la verniciatura con vernici infiammabili e/o combustibili con oltre 5 addetti h 3 Stabilimenti di estrazione con solventi infiammabili e raffinazione di oli e grassi vegetali ed animali, con quantitativi globali di solventi in ciclo e/o in deposito superiori a 0,5 m³ INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

10 Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze esplodenti classificate come tali dal regolamento di esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto maggio 190, n. 35, e successive modificazioni ed integrazioni, nonché perossidi organici: - stabilimenti - depositi 5 Esercizi di minuta vendita di sostanze esplodenti di cui ai decreti ministeriali 1 ottobre 1973 e 1 settembre 1975, e successive modificazioni ed integrazioni Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze instabili che possono dar luogo da sole a reazioni pericolose in presenza o non di catalizzatori: - stabilimenti - depositi 7 Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono nitrati di ammonio, di metalli alcalini e alcalino-terrosi, nitrato di piombo e perossidi inorganici: - stabilimenti - depositi Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze soggette all'accensione spontanea e/o sostanze che a contatto con l'acqua sviluppano gas infiammabili: - stabilimenti - depositi 9 Stabilimenti ed impianti ove si produce acqua ossigenata con concentrazione superiore al 0% di perossido di idrogeno: - stabilimenti - depositi 30 Fabbriche e depositi di fiammiferi: - fabbriche - depositi 31 Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega e/o detiene fosforo e/o sesquisolfuro di fosforo 3 Stabilimenti ed impianti per la macinazione e la raffinazione dello zolfo 33 Depositi di zolfo con potenzialità superiore a 100 q.li 3 Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega o detiene magnesio, elektron e altre leghe ad alto tenore di magnesio 35 Mulini per cereali ed altre macinazioni con potenzialità giornaliera superiore a 00 q.li e relativi depositi 3 Impianti per l'essiccazione di cereali e di vegetali in genere con depositi di capacità superiore a 500 q.li di prodotto essiccato 37 Stabilimenti ove si producono surrogati del caffè 3 Zuccherifici e raffinerie dello zucchero 39 Pastifici con produzione giornaliera superiore a 500 q.li 0 Riserie con potenzialità giornaliera superiore a 100 q.li 1 Stabilimenti ed impianti ove si lavora e/o detiene, foglia di tabacco con processi di essiccazione con oltre 100 addetti con quantitativi globali in ciclo e/o in deposito [superiori] a 500 q.li Stabilimenti ed impianti per la produzione della carta e dei cartoni e di allestimento di prodotti cartotecnici in genere, con oltre 5 addetti e/o con materiale in deposito o lavorazione superiore a 500 q.li 3 Depositi di carta, cartoni e prodotti cartotecnici, nonché depositi per la cernita della carta usata, di stracci, di cascami e di fibre tessili per l'industria della carta con quantitativi superiori a 50 q.li: - per quantitativi fino a 500 q.li - per quantitativi superiori 500 q.li Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano e/o detengono carte fotografiche, calcografiche, eliografiche e cianografiche, pellicole cinematografiche, radiografiche e fotografiche; di sicurezza con materiale in deposito superiore a 100 q.li 5 Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano e detengono pellicole cinematografiche e fotografiche con supporto infiammabile per quantitativi superiori a 5 kg Depositi di legnami da costruzione e da lavorazione, di legna da ardere, di paglia, di fieno, di canne, di fascine, di carbone vegetale e minerale, di carbonella, di sughero e di altri prodotti affini: - fino a 500 q.li - superiori a 500 q.li e fino a q.li - superiori a q.li INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 9 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

11 7 Stabilimenti e laboratori per la lavorazione del legno con materiale in lavorazione e/o in deposito: - fino a q.li - oltre q.li Stabilimenti ed impianti ove si producono, lavorano e detengono fibre tessili e tessuti naturali e artificiali, tele cerate, linoleum e altri prodotti affini, con quantitativi: - fino a q.li - oltre q.li 9 Industrie dell'arredamento, dell'abbigliamento e della lavorazione della pelle; calzaturifici: - fino a 75 addetti - oltre 75 addetti 50 Stabilimenti ed impianti per la preparazione del crine vegetale, della trebbia e simili, lavorazione della paglia, dello sparto e simili, lavorazione del sughero, con quantitativi in lavorazione o in deposito pari o superiori a 50 q.li 51 Teatri di posa per le riprese cinematografiche e televisive 5 Stabilimenti per lo sviluppo e la stampa delle pellicole cinematografiche 53 Laboratori di attrezzerie e scenografie teatrali 5 Stabilimenti ed impianti per la produzione, lavorazione e rigenerazione della gomma, con quantitativi superiori a 50 q.li 55 Depositi di prodotti della gomma, pneumatici e simili con oltre 100 q.li 5 Laboratori di vulcanizzazione di oggetti di gomma con più di 50 q.li in lavorazione o in deposito 57 Stabilimenti ed impianti per la produzione e lavorazione di materie plastiche con quantitativi superiori a 50 q.li 5 Depositi di manufatti in plastica con oltre 50 q.li: - fino a 500 q.li - oltre 500 q.li 59 Stabilimenti ed impianti ove si producono e lavorano resine sintetiche e naturali, fitofarmaci, coloranti, organici e intermedi e prodotti farmaceutici con l'impiego di solventi ed altri prodotti infiammabili 0 Depositi di concimi chimici a base di nitrati e fosfati e di fitofarmaci, con potenzialità globale superiore a 500 q.li 1 Stabilimenti ed impianti per la fabbricazione di cavi e conduttori elettrici isolati Depositi e rivendite di cavi elettrici isolati con quantitativi superiori a 100 q.li Stabilimenti ed impianti ove si producono lampade elettriche, lampade a tubi luminescenti, pile ed accumulatori elettrici, valvole elettriche, ecc. Stabilimenti siderurgici e stabilimenti per la produzione di altri metalli 7 Stabilimenti e impianti per la zincatura, ramatura e lavorazioni similari comportanti la fusione di metalli o altre sostanze Stabilimenti per la costruzione di aeromobili, automobili e motocicli 9 Cantieri navali con oltre 5 addetti 70 Stabilimenti per la costruzione e riparazione di materiale rotabile ferroviario e tranviario con oltre 5 addetti 71 Stabilimenti per la costruzione di carrozzerie e rimorchi per autoveicoli con oltre 5 addetti 7 Officine per la riparazione di autoveicoli con capienza superiore a 9 autoveicoli; officine meccaniche per lavorazioni a freddo con oltre 5 addetti: - officine fino a 0 autoveicoli - officine con oltre 0 autoveicoli 73 Stabilimenti ed impianti ove si producono laterizi, maioliche, porcellane e simili con oltre 5 addetti 7 Cementifici 75 Istituti, laboratori, stabilimenti e reparti in cui si effettuano, anche saltuariamente, ricerche scientifiche o attività industriali per le quali si impiegano isotopi radioattivi, apparecchi contenenti dette sostanze ed apparecchi generatori di radiazioni ionizzanti (art. 13 della legge 31 dicembre 19, n. 10 e art. 10 del decreto del Presidente della repubblica 13 febbraio 19, n. 15) INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 10 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

12 7 Esercizi commerciali con detenzione di sostanze radioattive (capo IV dei decreto dei Presidente della Repubblica 13 febbraio 19, n. 15) 77 Autorimesse di ditte in possesso di autorizzazione permanente al trasporto di materie fissili speciali e di materie radioattive (art. 5 della legge 31 dicembre 19, n. 10, sostituito dall'articolo del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 195, n. 170) 7 Impianti di deposito delle materie nucleari, escluso il deposito in corso di spedizione 79 Impianti nei quali siano detenuti combustibili nucleari o prodotti o residui radioattivi (art. 1, lettera b) della legge 31 dicembre 19, n. 10) 0 Impianti relativi all'impiego pacifico dell'energia nucleare ed attività che comportano pericoli di radiazioni ionizzanti derivanti dal predetto impiego: - impianti nucleari; - reattori nucleari, eccettuati quelli che facciano parte di un mezzo di trasporto; - impianti per la preparazione o fabbricazione delle materie nucleari; - impianti per la separazione degli isotopi; - impianti per il trattamento dei combustibili nucleari irradianti 1 Stabilimenti per la produzione di sapone, di candele e di altri oggetti di cera e di paraffina, di acidi grassi, di glicerina grezza quando non sia prodotta per idrolisi, di glicerina raffinata e distillata ed altri prodotti affini Centrali elettroniche per l'archiviazione e l'elaborazione di dati con oltre 5 addetti 3 Locali di spettacolo e di trattenimento in genere con capienza superiore a 100 posti: - con capienza fino a 500 posti - con capienza superiore a 500 posti e fino a 000 posti - con capienza superiore a 000 posti Alberghi, pensioni, motels, dormitori e simili con oltre 5 posti-letto: - fino a 100 posti letto - da 101 a 500 posti letto - oltre 500 posti letto 5 Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi accademie e simili per oltre 100 persone presenti: - fino a 500 persone presenti - da 501 a 000 persone presenti - oltre 000 persone presenti Ospedali, case di cura e simili con oltre 5 posti-letto: - fino a 100 posti letto - da 101 a 500 posti letto - oltre 500 posti letto 7 Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all'ingrosso o al dettaglio con superficie lorda superiore a 00 m² comprensiva dei servizi e depositi: - con superficie lorda fino a 1000 m² - con superficie lorda superiore a 1000 m² e fino a 5000 m ² - con superficie lorda superiore a 5000 m² 9 Aziende ed uffici nei quali siano occupati oltre 500 addetti Edifici, pregevoli per arte o storia e quelli destinati a contenere biblioteche, archivi, musei, gallerie, collezioni o comunque oggetti di interesse culturale sottoposti alla vigilanza dello Stato di cui al regio decreto 7 novembre 19, n Tipografie, litografie, stampa in offset ed attività similari con oltre 5 addetti: - fino a 10 addetti - oltre 10 addetti 9 Piattaforme fisse e strutture fisse assimilabili di perforazione e/o produzione di idrocarburi di cui al decreto del Presidente della Repubblica maggio 1979, n. per le attività 1,, (di cui al D.M ): S = P / 0,3 dove: P è la quantità di gas (in Nm 3 /h se in ciclo ed in m 3 se in deposito) sia se si tratti di gas combustibili che comburenti. 1 Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas combustibili, gas comburenti, (compressi, disciolti, liquefatti) con quantità globali in ciclo o in deposito superiori a 50 N m³/h Impianti di compressione o di decompressione dei gas combustibili e comburenti con potenzialità superiore a 50 N m³/h: - impianti - cabine INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 11 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

13 Reti di trasporto e distribuzione di gas combustibili, compresi quelli di origine petrolifera o chimica, con esclusione delle reti di distribuzione cittadina e dei relativi impianti con pressione di esercizio non superiore a 5 bar per le attività 3a,, 5 (di cui al D.M ): S = V 10 dove: V è la capacità del deposito in m 3 fino a 00 m 3 mentre l eventuale eccedenza sarà computata solo per 1/10 3a Depositi e rivendite di gas combustibili in bombole: - compressi: per capacità complessiva fino a m³ - compressi: per capacità complessiva superiore a m³ Depositi di gas combustibili in serbatoi fissi: a) compressi: - per capacità complessiva fino a m³ - per capacità complessiva superiore a m³ b) disciolti o liquefatti: - per quantitativi complessivi fino a 5 m³ - per quantitativi complessivi superiori a 5 m³ e fino a 50 m³ - per quantitativi complessivi superiori a 50 m³ 5 Depositi di gas comburenti in serbatoi fissi: a) compressi per capacità complessiva superiore a 3 m³ b) liquefatti per capacità complessiva superiore a m³ 5 7 per l attività 3b (di cui al D.M ): S = Q dove: Q è il quantitativo del deposito in kg fino a 00 kg mentre l eventuale eccedenza sarà computata solo per 1/10 3b Depositi e rivendite di gas combustibili in bombole: - disciolti o liquefatti (in bombole o bidoni): per quantitativi complessivi fino a 500 kg - disciolti o liquefatti (in bombole o bidoni): per quantitativi complessivi superiori a 500 kg per le attività 7, 1 (di cui al D.M ): S = 0 per ogni impianto (colonnina), con un minimo di Impianti di distribuzione di gas combustibili per autotrazione: - impianti singoli - impianti misti (gpl e metano) 1 Impianti fissi di distribuzione di benzina, gasolio e miscele per autotrazione ad uso pubblico e privato con o senza stazione di servizio per le attività 15, 1, 17 (di cui al D.M ): S = V dove: V è la capacità del deposito in m 3 fino a 100 m 3 mentre l'eventuale eccedenza sarà computata solo per 1/10 15 Depositi di liquidi infiammabili e/o combustibili per uso industriale, agricolo, artigianale e privato: - per capacità geometrica complessiva fino a 5 m³ - per capacità geometrica complessiva superiore a 5 m³ e fino a 3000 m³ - per capacità geometrica complessiva superiore a 3000 m³ 1 Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o combustibili per uso commerciale: - per capacità geometrica complessiva fino a 10 m³ - per capacità geometrica complessiva superiore a 10 m³ 17 Depositi e/o rivendite di oli lubrificanti, di oli diatermici e simili per capacità superiore ad 1 m³ : - per quantitativi fino a 5 m³ - per quantitativi oltre 5 m³ 5 7 per l attività 0 (di cui al D.M ): S = P / 50 dove: P è il peso del deposito in kg fino a kg mentre l'eventuale eccedenza sarà computata solo per 1/10 INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 1 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

14 0 Depositi e/o rivendite di vernici, inchiostri e lacche infiammabili e/o combustibili: - con quantitativi fino a kg - con quantitativi superiori a kg per l attività (di cui al D.M ): S = V dove: V è la capacità del deposito in m 3 fino a 100 m 3 mentre l'eventuale eccedenza sarà computata solo per 1/10 Depositi e/o rivendite di alcoli a concentrazione superiore al 0% in volume: - con capacità fino a 10 m³ - con capacità superiore a 10 m³ per l'attività 3 (di cui al D.M ): S = P 0 dove: P è la potenzialità complessiva in MW P sarà incrementato del 15% per ogni generatore oltre il primo. 3 Centrali termoelettriche per le attività, 91 (di cui al D.M ): S = P / 3 dove: P è la potenzialità complessiva in kw P sarà incrementato del 15% per ogni generatore oltre il primo. Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endotermici di potenza complessiva superiore a 5 kw: - per potenza complessiva fino a 100 kw - per potenza complessiva superiore a 100 kw 91 Impianti per la produzione del calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 11 kw ( kcal/h): - con potenzialità fino a 350 kw - con potenzialità superiore a 350 kw per l'attività (di cui al D.M ): S = (superficie del deposito) D dove: D è un coefficiente riduttivo, funzione del carico d'incendio specifico, dato dalla seguente tabella (per valori intermedi interpolare linearmente) carico d incendio specifico MJ/m kg legna/m D carico d incendio specifico MJ/m kg legna/m D carico d incendio specifico MJ/m kg legna/m D 0 0 0, , , , , , , ,50 oltre. oltre 0 0, , , , ,750 Convenzionalmente 1 MJ è assunto pari a 0,05 chilogrammi di legna equivalente Locali adibiti a depositi di merci e materiali vari con superficie lorda superiore a m²: - con superficie lorda fino a 000 m² - con superficie lorda superiore a 000 m² per l'attività 9 (di cui al D.M ): S = somma della superficie coperta dei vari piani dell autorimessa con un massimo sino a m, per valori eccedenti questi verranno a sommarsi nella misura del 30%: INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 13 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

15 9 Autorimesse private con più di 9 autoveicoli, autorimesse pubbliche, ricovero natanti, ricovero aeromobili: - con capienza fino a 50 autoveicoli - con capienza superiore a 50 autoveicoli e fino a 300 autoveicoli - con capienza superiore a 300 autoveicoli per l'attività 9 (di cui al D.M ): S = (somma della superficie coperta dei vari piani) q / 10 dove: q è il parametro, funzione del carico d'incendio specifico, dato dalla precedente tabella (per valori intermedi interpolare linearmente) 9 Edifici destinati a civile abitazione con altezza in gronda superiore a metri: - con altezza fino a 3 m - con altezza superiore a 3 m e fino a 50 m - con altezza superiore a 50 m per l'attività 95 (di cui al D.M ): S = (numero dei vani ascensore o montacarichi 0) Vani di ascensori e montacarichi in servizio privato, aventi corsa sopra il piano terreno maggiore di 0 metri installati in edifici civili aventi altezza in gronda maggiore di metri e quelli installati in edifici industriali di cui all'art. 9 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 193, n. 197: - con corsa fino a 3 m - con corsa superiore a 3 m per l'attività 97 (di cui al D.M ): S = Ø L / dove: Ø è il diametro della tubazione in cm, L è la lunghezza della condotta in km 97 Oleodotti con diametro superiore a 100 mm -- Attività di cui ai punti precedenti ricadenti tra quelle a rischio di incidente rilevante 10/1 * * (in relazione alla complessità dell insediamento) - a è il coefficiente di aggiornamento, dato da: a = indice ISTAT gennaio anno prestazione / 110,5 (indice ISTAT gennaio 000) dato cioè dal numero indice ISTAT del costo della vita del gennaio dell anno in cui si svolge la prestazione professionale (indice da adottarsi costante per tutto l anno) diviso per l'indice ISTAT del gennaio 000 (pari a 110,5); Note: --- INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 1 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

16 . DOMANDA DI SOPRALLUOGO AI FINI DEL RILASCIO DEL C.P.I. (art. del D.M. 0/05/199) DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA (art. 3 del D.M. 0/05/199).0 PREMESSA Il presente punto individua le prestazioni che il professionista è chiamato a fornire per la Domanda di sopralluogo ai fini del rilascio del certificato di prevenzione incendi e per la Dichiarazione di inizio attività ai sensi del D.P.R. n. 37/199 e decreti ad esso collegati, relativamente a quelle attività soggette, a norma del D.M e successive modifiche e/o integrazioni, al controllo da parte del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, e ne quantifica i relativi compensi. (In Appendice i riferimenti normativi sono contrassegnati con il numero ).1 PRESTAZIONI L'individuazione delle singole prestazioni è schematizzata come segue..1.1 ELENCAZIONE OPERE ANTINCENDIO 1. Sopralluogo da parte del professionista negli ambienti interessati per verificare quali delle opere antincendio, indicate negli elaborati (tavole, relazioni tecniche, ecc.) di cui alla Domanda di parere di conformità sui progetti e/o Domanda di deroga, siano da realizzarsi.. Formulazione di una Elencazione opere antincendio, sulla base di esistente parere favorevole di conformità (D.P.R. n. 37/199), con l'individuazione grafica dei singoli interventi e la descrizione sintetica degli stessi. Gli elaborati che deve fornire il professionista non costituiscono il progetto esecutivo delle singole opere antincendio ma devono consentire l'esatta identificazione e collocazione delle stesse opere proprio per una successiva progettazione esecutiva (esclusa dalla presente prestazione)..1. COORDINAMENTO, DIREZIONE, SORVEGLIANZA O ASSISTENZA LAVORI ANTINCENDIO 1. Coordinamento, Direzione, Sorveglianza o Assistenza Lavori per la corretta attuazione delle opere progettate nello specifico campo di prevenzione incendi secondo l' Elencazione opere antincendio e sulla base di specifici progetti esecutivi delle stesse.. Determinazione delle varianti non significative per la sicurezza antincendio (tali cioè da non comportare una ripresentazione della Domanda di parere di conformità sui progetti e/o Domanda di deroga al comando VVF), necessarie per l'esecuzione degli interventi previsti nell' Elencazione opere antincendio e nei relativi progetti esecutivi specifici..1.3 CERTIFICAZIONE DI RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI / ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA (CON ESCLUSIONE DELLE PORTE E DEGLI ELEMENTI DI CHIUSURA) 1. Presa visione del progetto approvato dal Comando provinciale VV.F.. Compilazione del modello ministeriale mod.cert.rei-00, con: - certificazione della resistenza al fuoco dei singoli prodotti/elementi costruttivi portanti (principali e secondari) e/o separanti riscontrati in opera, e per essi attestazione che la resistenza al fuoco si estende anche alle loro unioni, ai rispettivi dettagli e particolari costruttivi; - sintetica ed esaustiva valutazione della prestazione certificata nonché elenco di tutta la documentazione resasi necessaria per la valutazione suddetta; - dichiarazione che la certificazione si basa sulle reali caratteristiche riscontrate in opera e relative a: - numero e posizione elementi - geometria degli elementi INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 15 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

17 - materiali costitutivi - condizioni di incendio - condizioni di carico e di vincolo - caratteristiche e modalità di posa e di eventuali protettivi. - tavole grafiche riepilogative, siglate dal professionista, nelle quali è indicata la specifica posizione di tutti gli elementi identificati nella certificazione. 3. La certificazione deve essere predisposta per gruppi di elementi riconducibili ad un elemento tipo.. La relazione deve almeno contenere: la descrizione dell elemento tipo comprensiva delle dimensioni significative, dei materiali componenti, dello schema statico (se elemento strutturale) e dei sistemi protettivi se presenti, l indicazione dei riferimenti tecnici a supporto della valutazione, i dati tecnici ritenuti essenziali per la riproducibilità della valutazione, la classificazione determinata. Per quanto attiene ai riferimenti tecnici a supporto devono essere indicati in base a: - METODO SPERIMENTALE - METODO ANALITICO - METODO TABELLARE..1. DICHIARAZIONE INERENTE I PRODOTTI IMPIEGATI AI FINI DELLA REAZIONE E DELLA RESISTENZA AL FUOCO E I DISPOSITIVI DI APERTURA DELLE PORTE Compilazione del modello ministeriale mod.dich.prod.-00 Il professionista redige la dichiarazione dopo avere, in successione: - accertato che i prodotti impiegati in opera rispondono alle prestazioni richieste nel progetto approvato; - preso visione delle informazioni e delle procedure fornite dal fornitore/produttore; - verificato la corretta posa in opera degli stessi o direttamente o tramite l acquisizione di dichiarazioni di corretta posa redatte dagli installatori. Le suddette funzioni possono essere espletate dal professionista nel corso delle varie fasi realizzative dell opera in qualità di tecnico incaricato del Coordinamento o Direzione o Sorveglianza dei lavori, ovvero di assistente degli stessi; solo in assenza delle figure suddette, il professionista che redige la dichiarazione potrà essere un tecnico incaricato della verifica finale. Per ciascun prodotto tipo il professionista deve fornire indicazioni identificative del prodotto, della sua collocazione nella planimetria allegata e della documentazione raccolta e consegnata al titolare dell attività. La documentazione deve essere almeno la seguente: a) Prodotti omologati: dichiarazione di conformità e dichiarazione di corretta posa in opera; b) Prodotti marcati CE: copia dell etichettatura, documentazione di accompagnamento alla marcatura CE e dichiarazione di corretta posa in opera; c) Prodotti classificati per la reazione al fuoco non ricadenti nei casi a) e b): copia del certificato di prova ai sensi dell art. 10 del D.M. //19 e dichiarazione di corretta posa in opera; d) Prodotti classificati per la resistenza al fuoco o che contribuiscono alla resistenza al fuoco di elementi strutturali non ricadenti nei casi a) e b): mod.cert.rei-00 e dichiarazione di corretta posa in opera..1.5 CERTIFICAZIONE DI CORRETTA INSTALLAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO 1. Compilazione del modello ministeriale mod.cert.imp.-00, con: - individuazione dell impianto fra quelli sotto riportati: impianto di produzione, trasporto, distribuzione ed utilizzazione dell ENERGIA ELETTRICA; impianto di protezione contro le SCARICHE ATMOSFERICHE; impianto di RISCALDAMENTO E CLIMATIZZAZIONE (relativamente al generatore di calore); impianto di ESTINZIONE incendi; impianto di EVACUAZIONE del fumo e del calore; impianto di RIVELAZIONE di fumo, gas e incendio; impianto di COMUNICAZIONE E ALLARME; impianto di trasporto e utilizzazione di GAS COMBUSTIBILI allo stato liquido e aeriforme; impianto di utilizzazione, trasporto e distribuzione di FLUIDI INFIAMMABILI, COMBUSTIBILI O COMBURENTI; INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 1 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

18 - descrizione illustrativa dell impianto; - certificazione che, sulla base dei sopralluoghi e degli accertamenti effettuati, l impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola dell arte, tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato, e che risulta regolarmente funzionante; - indicazione di: - norme di prodotto dei singoli componenti dell impianto cui l installatore ha fatto riferimento - normative rispettate nella realizzazione dell impianto - disposizioni vigenti rispettate nella realizzazione dell impianto - prescrizioni formulate dal Comando VV.F. rispettate nella realizzazione dell impianto..1. DOMANDA DI SOPRALLUOGO AI FINI DEL RILASCIO DEL C.P.I. E DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA 1. Compilazione del modello ministeriale mod. PIN 3, Domanda di sopralluogo ai fini del rilascio del CPI.. Raccolta delle certificazioni e dichiarazioni necessarie (fra cui: mod.cert.rei-00, mod.dich.prod.-00, mod.dich.imp.-00, mod.cert.imp.-00), e valutazione della loro completezza formale. (Il professionista che provvede alla raccolta non assume alcuna responsabilità sul contenuto delle stesse, riconducibile al relativo estensore). 3. Presentazione della Domanda di sopralluogo ai fini del rilascio del CPI, completa della documentazione obbligatoria, al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.. Compilazione del modello ministeriale mod. PIN, Dichiarazione Inizio Attività (in seguito ad esame finale generale dell'attività intesa alla verifica della rispondenza dell'attività principale e di quelle secondarie eventualmente presenti alle specifiche approvate nella documentazione e relazioni tecniche che hanno ottenuto il parere di conformità, al fine di costituire una valutazione tecnica antincendio sulla base della quale il titolare dell'attività possa consapevolmente sottoscrivere la Dichiarazione di Inizio Attività). 5. Presentazione della Dichiarazione Inizio Attività al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.. COMPENSI Il compenso per le prestazioni di ingegneria antincendio va inteso in aggiunta a quanto dovuto al professionista per qualsiasi altra prestazione. Nei compensi si deve fare riferimento a: - C sopr è il compenso professionale (in euro) per le singole prestazioni - a è il coefficiente di aggiornamento, determinato come al punto 1. DOMANDA DI PARERE DI CONFORMITA SUI PROGETTI - C conf è il compenso professionale (in euro) per la domanda di parere di conformità sui progetti; determinato come al punto 1. DOMANDA DI PARERE DI CONFORMITA SUI PROGETTI..1 ELENCAZIONE OPERE ANTINCENDIO Il compenso è dato dalla seguente formula: C sopr 1 = 500,00 a + 0,5 C conf Se l'incarico viene conferito allo stesso professionista che abbia svolto già le prestazioni di cui al punto 1.1 Domanda di parere di conformità sui progetti e/o Domanda di deroga per lo stesso progetto antincendio, poiché tale progetto deve essere completo anche dell Elencazione opere antincendio, il compenso di cui sopra viene ridotto del 100% (il compenso non è dovuto). INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 17 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

19 .. COORDINAMENTO, DIREZIONE, SORVEGLIANZA O ASSISTENZA LAVORI ANTINCENDIO Il compenso è dato dalla seguente formula: C sopr = 500,00 a + 0,0 C conf a) Se l'incarico viene conferito allo stesso professionista che abbia svolto già le prestazioni di cui al punto 1.1 Domanda di parere di conformità sui progetti e/o Domanda di deroga per lo stesso progetto antincendio (e nell'ipotesi che non siano intervenute modifiche o variazioni rispetto alle situazioni accertate e riportate nelle documentazioni), il compenso di cui sopra viene ridotto del 15%. b) Se l'incarico viene conferito allo stesso professionista che svolge la Direzione Lavori, il compenso di cui sopra viene ridotto del 50%. c) Se l'incarico viene conferito allo stesso professionista che abbia svolto e che svolge le prestazioni di cui ai punti a) e b) precedenti, il compenso di cui sopra viene ridotto del 0%...3 CERTIFICAZIONE DI RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI / ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA (CON ESCLUSIONE DELLE PORTE E DEGLI ELEMENTI DI CHIUSURA) Il compenso viene diversificato a seconda del metodo di valutazione utilizzato (analitico, tabellare o sperimentale). Valutazione analitica Il compenso è dato dalla seguente formula: C sopr 31 = ( 00,00 + n 0,71 00,00 } a dove n indica il numero di certificazioni eseguite. Valutazione tabellare o sperimentale (senza estrapolazione analitica) Il compenso è dato dalla seguente formula: C sopr 3 = ( 00,00 + n 0,71 100,00 ) a dove n indica il numero di certificazioni eseguite... DICHIARAZIONE INERENTE I PRODOTTI IMPIEGATI AI FINI DELLA REAZIONE E DELLA RESISTENZA AL FUOCO E I DISPOSITIVI DI APERTURA DELLE PORTE Il compenso è dato dalla seguente formula: C sopr = ( 00,00 + n 0,71 50,00 ) a dove n indica il numero di dichiarazioni eseguite. INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 1 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

20 ..5 CERTIFICAZIONE DI CORRETTA INSTALLAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO Il compenso è dato dalla seguente formula: C sopr 5 = ( 00,00 + n 0,71 100,00 ) a dove n indica il numero di certificazioni eseguite... DOMANDA DI SOPRALLUOGO AI FINI DEL RILASCIO DEL C.P.I. E DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA Il compenso è dato dalla seguente formula: C sopr = 00,00 a + 0,0 C conf a) Se l'incarico viene conferito allo stesso professionista che abbia svolto già le prestazioni di cui al punto 1.1 Domanda di parere di conformità sui progetti e/o Domanda di deroga per lo stesso progetto antincendio, il compenso di cui sopra viene ridotto del 0%. b) Se l'incarico viene conferito allo stesso professionista che abbia svolto anche le prestazioni di cui al punto.1. Coordinamento lavori antincendio per lo stesso progetto antincendio, il compenso di cui sopra viene ridotto del 0%. c) Se l'incarico viene conferito allo stesso professionista che abbia svolto anche le prestazioni di cui ai punti a) e b) precedenti, il compenso di cui sopra viene ridotto del 30%. INGEGNERIA ANTINCENDIO Prestazioni e Compensi 19 / 3 Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Circ. n. 01 del 0/0/009

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