Antiriciclaggio e soggetti coinvolti:

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1 Moro & Partners 11 novembre Antiriciclaggio e soggetti coinvolti: Ampliamento dell ambito soggettivo di applicazione delle Indagini Finanziarie con l estero. Con la nomina del nuovo Direttore dell Agenzia delle Entrate e con l intento di migliorare qualitativamente i controlli posti in essere dall Amministrazione Finanziaria è oramai prassi consolidata assistere a un sempre maggior coinvolgimento dei professionisti nelle attività di contrasto all evasione fiscale. In accordo con questa impostazione sono state introdotte nell agosto 2014 delle modifiche legislative atte a coinvolgere i professionisti in misura maggiore nelle operazione di monitoraggio fiscale. Con il Provvedimento congiunto da parte della Guardia di Finanza e dell Agenzia delle Entrate con Protocollo 2014/ dello scorso 8 agosto 2014 è stato seguito a un maggior coinvolgimento dei Professionisti nelle operazioni di Monitoraggio Fiscale. Nel provvedimento vengono analizzate le modifiche apportate dall Art. 9, comma 1, lettera b) della Legge 6 agosto 2013 n. 97 ovvero come i soggetti di cui agli articoli 11, 12, 13 e 14 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 (Normativa Antiriciclaggio) siano stati coinvolti nelle richieste di informazioni sulle operazioni intercorse con l estero, sui rapporti ad esse collegate e sull identità dei relativi titolari alle quali si deve risposndere. Oggetto della richiesta sono le operazioni di importo pari o superiore a euro, sia che si tratti di un operazione unica che di più operazioni che appaiono tra di loro collegate per realizzare un operazione frazionata come definita dall articolo 1, comma 2, lettera m) del decreto legislativo 21 novembre 2007, n Le richieste relative al monitoraggio fiscale di cui sopra sono disciplinate dall Art. 32 del D.P.R. 600/1973. Al fine di non appesantire con la lettura di un documento lungo e complesso si è preferito riportare di seguito gli spunti trattati negli allegati e impostare la redazione degli stessi sotto forma di cenno alle criticità individuate con un taglio pratico. Di seguito verranno accennati diversi argomenti quali: 1

2 1. Quali sono i Professionisti Coinvolti? - Ambito Soggettivo di applicazione; 2. Come verranno notificate le Richieste di Informazioni? - I canali e le modalità con cui saranno inviate le Richieste di informazioni e la procedura per rispondere; 3. Cosa verrà richiesto? - La natura della richiesta e l ambito della stessa; 4. Quanto tempo ho per rispondere? - La perentorietà nel fornire le risposte entro scadenze definite salvo vedersi imputate pesanti sanzioni; 5. Cosa succede se non rispondo? - Le sanzioni richiamate dall Agenzia delle Entrate nelle comunicazioni in caso di mancata o incopleta o non veritiera risposta; 6. E il mio cliente come lo tutelo? - Come tutelare l interesse dei nostri clienti nel rispetto della normativa vigente. Si ringrazia per l attenzione e sperando aver fatto cosa gradita si rimane a disposizione per eventuali approfondimenti. Buon Lavoro, Studio Moro & Partners 2

3 Approfondimenti 1. Quali sono i Professionisti Coinvolti? Intermediari Finanziari; Altri Soggetti Esercenti attività finanziaria; Promotori finanziari iscritti nell'albo previsto da ll'articolo 31 del TUF; intermediari assicurativi di cui all'articolo 109, comma 2, lettere a) e b) del CAP che operano nei rami di cui al comma 1, lettera g); mediatori creditizi iscritti nell'elenco previsto dall'artico lo 128- sexies, comma 2 del TUB; agenti in attività finanziaria iscritti nell' elenco previsto dall'articolo 128-quater comma 2 del TUB e gli agenti indicati nell'articolo 128-quater, commi 6 e 7, del medesimo TUB; Professionisti; Soggetti iscritti nell'albo dei dottori commerciali sti e degli esperti contabili e nell'albo dei consulenti del lavoro; ogni altro soggetto che rende i servizi forniti da periti, consulenti e altri soggetti che svolgono in maniera professionale, anche nei confronti dei propri associati o iscritti, attività in materia di contabilità e tributi, ivi compresi associazioni di categoria di imprenditori e commercianti, CAF e patronati; i notai e gli avvocati quando, in nome o per conto dei propri clienti, compiono qualsiasi operazione di natura finanziaria o immobiliare e quando assistono i propri clienti nella predisposizione o nella realizzazione di specifiche operazioni individuate dal D.Lgs. 231/2007. La previsione normativa pertanto riguarda anche quei professionisti non Commercialisti o Revisori, come ad esempio Avvocati e Notai, che intrattengono o curano gli interessi dei propri clienti anche al di fuori del territorio italiano sia che si tratti di operazioni di natura finanziaria sia che si tratti di operazione di natura immobiliare. Per tutte le categorie di professionisti interessate e non familiari con l uso del sistema Entratel o Fisco On Line la gestione degli obblighi previsti potrà essere particolarmente ostico. E bene anticipare che le modalità di trasmissioni delle risposte verrà trattato di seguito e non è di abituale utilizzo per chi non si trovi normalmente ad operare con Operatori Finanziari. 3

4 2. Come verranno notificate le Richieste di Informazioni? Le richieste ex. Art. 32 DPR 600/1973 saranno inviate esclusivamente a mezzo Posta Elettronica Certificata (PEC). Previsione che aveva destato non poche perplessità riguardava la previsione del Provvedimento dello 8 agosto che obbligava tutti i Professionisti interessati a comunicare all Agenzia delle entrate i propri indirizzi PEC utilizzando la stessa procedura che dovrà essere utilizzata per l invio delle risposte. Se sul primo punto è lecito porsi domande sull utilità di comunicare qualcosa di cui l Amministrazione Finanziaria è già in possesso e per cui è per sua stessa natura pubblica, la seconda fattispecie lasciava una preoccupante questione aperta. Infatti per comunicare la propria PEC bisognava predisporre un file in XML con caratteristiche tecniche determinate ed elencate e inviare il file con Entratel o Fisco On Line, che per chi non lavora abitualmente con l Agenzia poteva rappresentare un problema non di poco conto richiedere le abilitazioni e configurare il proprio PC. La situazione potrebbe sembrare ilare se non per il fatto che l amministrazione finanziaria non mette a disposizione degli utenti i programma utili ad adempiere all obbligo perché, è stato detto dal Call-Center, sono specifiche e previsioni originariamente previste per gli intermediari finanziari e quindi non è mai stata sviluppata una soluzione open source. Fortunatamente con la Risoluzione 88/E del 14 ottobre 2014 l Amministrazione Finanziaria ha confermato che gli indirizzi di PEC saranno automaticamente rilevati utilizzando l INI PEC, ovvero l Indice Nazionale di Posta Elettronica ( risolvendo non pochi problemi pratici. In considerazione di quanto sopra il quotidiano controllo della propria PEC diventa questione molto delicata. 3. Cosa verrà richiesto? Il dettaglio delle informazioni richieste viene esaustivamente riportato nel Provvedimento 2014/ cui si rimanda ma è bene riportare la previsione normativa istitutiva dell obbligo al fine di sapere cosa poter o non poter rispondere all Amministrazione: ai soggetti di cui agli articoli 11, 12, 13 e 14 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, con riferimento a specifiche operazioni con l'estero o rapporti ad esse collegate, l'identita' dei titolari effettivi rilevati secondo quanto previsto dall'articolo 1, comma 2, lettera u), e dall'allegato tecnico del decreto legislativo 21 novembre 2007, n (Art. 9 comma 1 lett b)). Si allega inoltre il testo dell Art. 32 del DPR 600/1973 poiché è bene far presente che l inoltro di informazioni per le quali non sia stata correttamente formulata per iscritto la richiesta ovvero informazioni fornite in misura maggiore rispetto quanto previsto lasciano il professionista stesso passibile di violazione della normativa della privacy verso il proprio cliente che potrà quindi agire contro di lui per i danni che dette informazioni possano aver creato o avrebbero potuto creare. 4

5 4. Quanto tempo ho per rispondere? Per quanto previsto dall Art. 32 comma 2 Dalla data di notifica decorre il termine fissato dall'ufficio per l'adempimento, che non puo' essere inferiore a quindici giorni ovvero per il caso di cui al n. 7) a trenta giorni. Il termine puo' essere prorogato per un periodo di venti giorni su istanza dell'operatore finanziario, per giustificati motivi, dal competente direttore centrale o direttore regionale per l'agenzia delle entrate, ovvero, per il Corpo della guardia di finanza, dal comandante regionale. Generalmente il termine previsto dagli Uffici è pari a30 giorni, ma questa non deve essere ritenuta un indicazione dogmatica e tassativa. 5. Cosa succede se non rispondo? Nel caso in cui non si dovesse rispondere nei termini prescritti ovvero si dovesse rispondere in maniera incompleta o non veritiera l Agenzia fa riferimento all Art. 10 DLgs n. 471/1997 il quale prevede una sanzione da 2.068,83 a ,28. Nel caso in cui si esibiscano o trasmettano documenti falsi in tutto o in parte, ovvero si forniscano informazioni, dati e notizie non rispondenti al vero l Agenzia può sanzionare anche secondo il codice penale e leggi vigenti in materia. E opportuno segnalare che vanno inviate anche le eventuali risposte negative o prive di informazioni rilevanti. 6. E il mio cliente come lo tutelo? A tal riguardo si può consigliare un attenta lettura del singolo provvedimento di richiesta informazioni, che rispetti tutte le previsioni statuite (ad esempio: firma del responsabile, indicazione del corretto periodo di indagine, effettuazione per mezzo modalità telematiche ) e documentandosi con la giurisprudenza in materia. A tal proposito si segnala la Sentenza della CTP di Parma, sentenza n. 535/01/14 del 2 ottobre scorso, la quale ha previsto che terminate le operazioni di indagine finanziaria le stesse debbano attenersi alle procedure previste per gli accessi documentali sia per la redazione e notifica del PVC sia per le tempistiche minime riconosciute per poter esercitare il diritto di difesa previsto dallo Statuto del Contribuente. 5