Rassegna Stampa. Giovedì 29 novembre 2012 TREVISO

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1 Rassegna Stampa Giovedì 29 novembre 2012 TREVISO

2 Giovedì 29 novembre 2012, pag. 38 II territorio si impone nella categoria degli spumanti Vinitaly, la Marca conta le medaglie Michele Miriade TREVISO Due gran medaglie d'oro, una d'oro e due d'argento. Questi i premi conquistati da aziende enoiche trevigiane, al 200 concorso enologico internazionale del Vinitaly di Verona che si è tenuto nei giorni scorsi con campioni di 90 paesi sottoposti alle degustazioni delle commissioni. Risultati che ha visto la Marca brillare come sempre nella categoria degli spumanti metodo Charmant (dove dominano il Conegliano Valdobbiadene docg e il Prosecco doc) ma sono mancate le medaglie nelle categorie dei vini bianchi e rossi. Assegnati invece a due vini di aziende trevigiane (San Gregorio di Valdobbiadene e Le Rive di Bonato di Ponte di Piave) la 1. edizione del premio «Denominazione di Origine». Nel concorso internazionale Packaging, argento ed oro a due confezioni di vini trevigiani e un oro ad un'agenzia di grafica. Ma ecco come sono andati i due concorsi. ENOLOGICO - Gran medaglia d'oro al Conegliano Valdobbiadene Prosecco docg frizzante 2011 di Le Manzane di Ernesto Balbinot di San Pietro di Feletto e al Valdobbiadene Prosecco docg superiore spumante extra dry millesimato 2011 della San Gregorio di Valdobbiadene. Oro al Valdobbiadene docg spumante dry millesimato «Rive del bacio» quattro tose 2011 di Celestino Reghini di Valdobbiadene. Argento al Prosecco doc frizzante 2011 di Le Rive di Andrea e Luigi Bonato di Ponte di Piave e al Conegliano Valdobbiadene Prosecco docg superiore spumante extra dry «Vigna del Paradiso» 2011 di Renzo Montesel di Colfosco di Susegana. DENOMINAZIONE - Il premio è stato assegnato al vino, di ogni denominazione di origine, con il maggior punteggio in assoluto. Fra i 5 premiati due vini della Marca: il Prosecco doc frizzante 2011 dell'azienda Le Rive di Andrea e Luigi Bonato di Ponte di Piave e al Valdobbiadene Prosecco docg superiore spumante extra dry millesimato 2011 della San Gregorio di Valdobbiadene.

3 PACKAGING - Bottiglia, chiusura, capsula, etichetta, collarino, cioè quello che rappresenta esternamente il prodotto (vino, liquore, distillato) è stato valutato dalle commissioni (194 aziende in gara) che ha assegnato l'etichetta d'argento allo spumante brut «Origine» della Valdo di Valdobbiadene, il bronzo al Pinot Grigio 2011 Igt Delle Venezie di Bosco Malera di Salgareda e l'etichetta d'oro alla grafica prodotta dalla Hangar Design Group di Mogliano per la Bortolo Nardini di Bassano. PREMI La Marca si impone al 20 concorso enologico dei Vinitaly di Verona

4 Giovedì 29 novembre 2012, pag. 26 Le nuove normative per gli agricoltori "Agricoltura: evoluzione e aspetti normativi" è il tema del convegno, organizzato dall'associazione Italiana Coltivatori -Vicenza e Castellana 2 mila e 200 soci, per stamattina dalle 9 all'hotel Fiordi via dei Carpani a Castelfranco. Gian Paolo Tosoni illustrerà tutte le novità su requisiti e accatastamenti dei fabbricati rurali, nuove scadenze normative per le società agricole e adempimenti richiesti dall'art.62 della legge 1/2012 su: "Disposizioni urgenti perla concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività".

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9 Giovedì 29 novembre 2012, pag. 14 Quote latte, ci pensa Equitalia Massimo Bitonci incontra gli allevatori a Gazzo: «Così si distrugge l'agricoltura» GAZZO PADOVANO «Monti con la Legge di stabilità ha messo a bilancio 720 milioni di euro che lo stato spera di esigere da chi avrebbe sforato le cosiddette `quote latte'. Per facilitare la riscossione, i professori hanno pensato bene di sostituire Agea, l'agenzia per le erogazioni in agricoltura, precedentemente incaricata di mediare con gli insolventi, con Equitalia. In questo modo, le ingiunzioni di pagamento diventeranno esecutive. Chi non salda rischia di vedersi pignorate abitazioni, capannoni, macchinari e animali. Se Monti cercava un modo per distruggere il settore agricolo, devo dire che l'ha trovato». Questo il commento di Massimo Bitonci, Capogruppo della Commissione bilancio alla Camera, dopo l'incontro con decine di agricoltori e allevatori, tenutosi a Gazzo Padovano, insieme all'onorevole Corrado Callegari, in Commissione Agricoltura e Fernando Bressan, consigliere comunale di Grantorto e responsabile della sezione cittadina della Lega Nord. «La politica comunitaria non può imporre dazi sulla produzione di beni alimentari, specie a fronte delle numerose truffe già accertate dai Carabinieri: alcune aziende, quasi tutte fatalmente collocate nel sud Italia, hanno acquistato latte in polve re o proveniente da allevamenti esteri, spacciandolo per italiano. Il tutto per un totale di 12 milioni di quintali di prodotto - spiega Bitonci - Trovo indegno che, di fronte a truffe accertate di questa portata, si passi alla riscossione impietosa in stile Equitalia. Il settore è già sufficientemente provato dalla crisi e dalla speculazione internazionale. Gran parte degli allevatori hanno contratto mutui bancari per l'acquisto di terreni, capannoni e strumenti di lavoro. Ora rischiano di perdere tutto». «Bisogna uscire dalla logica del mercato basato su sostegni e dazi: 300 aziende si sono rifiutate di pagare le multe e di ricevere contributi e altre 4000 sono in ritardo - conclude Bitonci - Il governo dica se preferisce trovare una mediazione o vederle spari re una ad una».

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