REGOLAMENTO DI SICUREZZA PER SPETTROSCOPIA NMR. Centro Servizi di Ateneo di Risonanza Magnetica Nucleare
|
|
- Elvira Simone
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 REGOLAMENTO DI SICUREZZA PER SPETTROSCOPIA NMR Centro Servizi di Ateneo di Risonanza Magnetica Nucleare Il presente Regolamento di sicurezza è stato istituito, per quanto possibile, in conformità alle disposizioni di legge e deve essere conosciuto dagli addetti agli strumenti a Risonanza Magnetica Nucleare, i quali sono tenuti a rispettarlo. Esso deve essere portato a conoscenza delle diverse categorie di persone che per vario motivo accedono alle zone ad accesso controllato, che sono tenute a rispettarlo. 1) Personale responsabile dell attività Centro NMR Prof. Gianni Valensin Presidente Centro NMR Dott. Ing. Antonio Vivi Direttore Centro NMR Attribuzioni 1) stesura delle norme interne di sicurezza; 2) sorveglianza sull applicazione delle norme di sicurezza; 3) autorizzazione all accesso alla zona controllata per le differenti categorie di persone; 4) informazione e formazione del personale addetto alla spettroscopia NMR. Altro Personale responsabile degli strumenti del Centro Centro Interdipartimentale di Risonanza Magnetica Nucleare De Murtas Giacomo Tecnico RM Dr. Maria Tassini Tecnico RM Attribuzioni ai fini della sicurezza 1) sorveglianza sull applicazione delle norme di sicurezza; 2) autorizzazione all accesso alla zona controllata per le differenti categorie di persone. Altro Personale responsabile per ciascuna struttura afferente al Centro NMR D.to di Chimica Prof. Elena Gaggelli Dip. di Scienze e Tecnologie Chimiche e dei Biosistemi Prof. Claudio Rossi Dip. di Biologia Molecolare Prof. Neri Niccolai Attribuzioni ai fini della sicurezza 3) sorveglianza sull applicazione delle norme di sicurezza; 4) autorizzazione all accesso alla zona controllata per le differenti categorie di persone. 1
2 Esperto Responsabile Dr. Ing. Antonio Vivi Tecnico Università degli Studi di Siena Centro Servizi di Ateneo di Risonanza Magnetica Nucleare Attribuzioni 1) controllo della corretta installazione dei dispositivi di sicurezza; 2) verifica periodica del perdurare dei requisiti di sicurezza; 3) stesura delle norme interne di sicurezza (in collaborazione con il personale responsabile). 2) Definizione delle Zone ad accesso regolamentato Zona di Pericolo: zona all interno della sala magnete delimitata da una linea tracciata in maniera visibile ed indelebile sul pavimento della sala magnete. Il personale che accede all impianto dovrà limitare il tempo di permanenza all interno della zona di pericolo al minimo indispensabile per l espletamento dell attività. Zone ad accesso controllato: stanza strumenti. Zone di rispetto: aree interessate da valori di campo disperso di induzione magnetica compresi tra 0.1 mt e 0.5 mt. Devono essere considerate Zone di rispetto tutte le aree del Centro NMR, inclusi i corridoi e gli ingressi, che non siano state classificate come zone ad accesso controllato o zone di pericolo. All ingresso delle zone ad accesso controllato è affissa segnaletica permanente, atta ad indicare con chiarezza la presenza del campo magnetico ed il divieto di accesso sia per soggetti che per oggetti per cui sussistano controindicazioni all esposizione al campo magnetico. La porta del corridoio esterno al presidio RMN deve essere tenuta chiusa e vi è affissa segnaletica permanente atta ad indicare con chiarezza la presenza del campo magnetico ed il divieto di accesso sia per soggetti che per oggetti per cui sussistano controindicazioni all esposizione al campo magnetico, secondo le indicazioni fornite dall esperto responsabile della sicurezza. Prima di accedere alla zona controllata il personale deve liberarsi dei seguenti oggetti metallici depositandoli, eventualmente, nell apposita cassettiera : a) utensili, chiavi, forcine per capelli, viteria, fermagli, accendini, penne, monete e qualsiasi altro oggetto metallico; b) carte di credito, tessere e dispositivi magnetici in generale, orologi, macchine fotografiche, telefoni cellulari, etc.. Il contenuto del presente regolamento di sicurezza è stato portato a conoscenza delle diverse categorie di operatori ammesse alle zone ad accesso controllato. 3) Protocollo di sicurezza per l accesso ai locali della RMN L accesso all impianto sarà consentito alle seguenti categorie: - Personale addetto abitualmente all impianto; - Personale non addetto all impianto ma appartenente alla struttura sanitaria o universitaria (personale autorizzato dall ufficio tecnico, addetti alle pulizie); - Personale non addetto all impianto e non appartenenti a nessuna struttura (addetti alle manutenzioni); - Visitatori (personale in visita ed in formazione). 2
3 Per ciascuna delle categorie sono previste particolari misure di sicurezza, parte integrante del presente regolamento. Fanno parte integrante del documento le seguenti misure di sicurezza, fornite in allegato: 1) Misure per la sicurezza dei lavoratori/studenti; 2) Misure da seguire in caso di emergenza; 3) Procedure di prevenzione da adottare nei confronti di lavoratori terzi che operano presso le zone ad accesso regolamentato; 4) Procedure di sicurezza per il rabbocco dei criogeni; 5) Schede di sicurezza: elio gassoso e liquido, elio refrigerato gassoso e liquido e azoto; 6) Pianta locali. Siena, Esperto Responsabile Dott. Antonio Vivi Presidente Centro. NMR Prof. Gianni Valensin Responsabile Dip.di Chimica Prof.ssa Elena Gaggelli Responsabile Dip.Biologia Molecolare Prof. Neri Niccolai Responsabile Dip. Scienze e Tecnologie Prof. Claudio Rossi Biositemi Chimiche e dei 3
4 Allegato 1 MISURE SPECIFICHE ADOTTATE PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI/STUDENTI Sono considerate esposte a campi magnetici le persone che abitualmente svolgono la loro attività nella zona ad accesso controllato. Nel corridoio estero alla zona controllata è esposta una planimetria dei locali riportante le curve di livello dei campi magnetici. Il personale responsabile dell installazione dovranno provvedere a che il personale che presta la propria opera nella zona controllata sia adeguatamente formato sulle procedure ai fine delle prevenzione dei rischi presso la spettroscopia NMR. Gli studenti che svolgono la loro attività all interno della zona di accesso controllato dovranno essere adeguatamente informati e formati dai rispettivi responsabili di ricerca sulle procedure di sicurezza ai fini della prevenzione dei rischi presso il Centro NMR. I controlli periodici idonei a garantire la protezione fisica degli addetti in conformità con la vigente normativa in materia sono effettuati dall esperto della sicurezza e sono riportati nell apposito registro delle valutazioni periodiche, custodito presso il Centro NMR. Il personale che opera presso le zone ad accesso regolamentato è sottoposto a visita di idoneità ed a controlli sanitari periodici almeno annuali a cura del Medico Competente dell Azienda. I risultati di tali controlli sono registrati in una cartella personale che deve essere archiviata e conservata per un periodo non inferiore a 5 anni dalla cessazione dell esposizione al rischio, a cura del Medico Competente. Nella cartella dovranno essere indicati, oltre alla registrazione dei risultati dei controlli sanitari, il ruolo lavorativo ricoperto nel servizio e le condizioni di esposizione ai campi magnetici statici e a campi elettromagnetici a radiofrequenza. Valori di esposizione al campo magnetico statico e condizioni di rispetto del valore limite di 200 mt (media su 1 ora) prescritto dalla normativa. Considerati i valori, al fine di garantire il rispetto del limite di esposizione di 200 mt (limite su 1 ora di lavoro), come prescritto dalla vigente normativa, il tempo di permanenza di ciascun operatore in prossimità dell apertura del magnete per le operazioni di centratura e posizionamento del campione non dovrà comunque superare 2 ore/giorno. Tale estrapolazione è fatta assumendo valido il principio dell egual energia in base al quale due esposizioni a campi magnetici statici di intensità B1 e B2 sono equivalenti sotto il profilo degli effetti se i tempi di esposizione soddisfano la relazione: B 1 2 xt 1 =B 2 2 xt 2 E importante ricordare che in presenza di personale all interno del laboratorio le porte dovranno essere mantenute aperte. Questo si rende necessario in quanto l energia contenuta nel magnete schermato è decisamente superiore ai magneti normali questo fa si che si possa verificare la vaporizzazione istantanea (hard quenching) dell elio liquido contenuto nel Dewar magnete. In considerazione del coefficiente di espansione dell elio liquido (700), del conseguente volume di elio liquido contenuto nel Dewar (250 lt) e considerando il volume complessivo del laboratorio dove è installato lo strumento a 600 MHz, nel caso di quenching violento e istantaneo, la pressione aumenterebbe di 2atm (kg/cm2). 4
5 Allegato 2 MISURE DA SEGUIRE IN CASO DI EMERGENZA 2.1 PROCEDURE DA SEGUIRE IN CASO DI INCENDIO ALL INTERNO DELLA SALA MAGNETE 1) Non introdurre per nessun motivo estintori in materiale ferromagnetico in sala magnete; 2) Allontanare dal locale il personale non autorizzato; 3) Chiamare i Vigili del Fuoco; 4) Disattivare l alimentazione elettrica; 5) Avvisare l Ufficio Tecnico. 2.2 PROCEDURE DA SEGUIRE IN CASO DI INCENDIO ESTERNO ALLA SALA MAGNETE 1) Tentare di spegnere l incendio con gli estintori a disposizione; 2) In caso di insuccesso procedere coma al punto PROCEDURE DA SEGUIRE IN CASO DI QUECH 1) Premere l interruttore posto all interno della centralina ossigeno IMPIANTO ESTRAZIONE ARIA AVVIAMENTO EMERGENZA ove presente; 2) Far allontanare dalla sala magnete tutte le persone eventualmente presenti; 3) Far allontanare tutte le persone dal presidio RMN; 4) Disattivare l alimentazione elettrica dell apparecchiatura; 5) Abbandonare il presidio RMN favorendo il ricambio d aria. 5
6 Allegato 3 PROCEDURE DI PREVENZIONE DA ATTUARE NEI CONFRONTI DI LAVORATORI TERZI CHE OPERANO PRESSO LE ZONE AD ACCESSO REGOLAMENTATO 1) Ogni operazione all interno della Sala Magnete, in particolare, e in tutte le sale limitrofe, ove esiste un campo magnetico superiore a quello terrestre, deve essere svolta in accordo con le indicazioni di seguito riportate e nel rispetto della vigente normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. 2) I lavoratori per poter accedere ai locali RMN, devono essere autorizzati dai direttori elle rispettive UU.OO. di appartenenza previo giudizio di idoneità fisica, espresso dal Medico Competente, e previa formazione sulle norme di prevenzione da seguire, impartite a cura dei Responsabili delle sicurezza del presidio RMN. Una copia della presente norma dovrà essere consegnata ai suddetti lavoratori prima che questi vengano ammessi a svolgere qualsiasi lavoro all interno delle Sale ad accesso controllato. 3) Ogni operazione (manutenzione, riparazione, pulizia locali, etc.) nelle Sale ad accesso controllato potrà essere svolta solo dal personale autorizzato dai direttori delle rispettive UU.OO. di appartenenza, ovvero, nel caso di personale esterno dalla Direzione Sanitaria o dall Università. 4) Tutte le operazioni nelle Sale ad accesso regolamentato devono essere condotte da personale che non sia dotato di protesi metalliche di alcun genere e di pace-maker. Inoltre, tale personale, deve tener conto scrupolosamente delle seguenti indicazioni: - la permanenza del personale terzo, nella sala magnete, non deve superare i 30 minuti/giorno all interno della linea isomagnetica da 10mT tracciata in giallo sul pavimento; - ogni oggetto ferromagnetico personale e/o di lavoro (chiavi, ciondoli, forbicine, fibbie, occhiali in metallo, monete metalliche, bombole di gas, estintori, carrelli elevatori, dispositivi di misura, piccoli attrezzi, pinze cacciaviti, etc.) deve essere lasciato fuori dalla zona ad accesso controllato; - le operazioni di pulizia devono essere svolte con materiale non ferromagnetico e senza far uso di bombolette spray di alcun genere. 5) Ogni lavoratore terzo, compresi quanti sono incaricati di controlli ispettivi, deve essere preventivamente reso edotto delle presenti norme, prima di poter essere autorizzato all accesso. 6) E rigorosamente vietato fumare in sala magnete. 7) E da evitare la formazione di scintille. 8) In caso di piccoli incendi, intervenire con gli estintori disponibili al di fuori della sala magnete avendo cura di non avvicinarsi all interno della linea gialla. 9) Se durante la permanenza all interno delle Aree ad accesso controllato ed in particolare nella sala magnete, si dovesse avere la sensazione di anomala situazione o di pericolo, il 6
7 personale terzo deve abbandonare il locale ed avvisare immediatamente il responsabile del Centro NMR. 10) I responsabili delle UU.OO. sopramenzionate ovvero il personale preposto del Centro NMR, per quanto di rispettiva competenza, dovranno garantire la sorveglianza sul rispetto del presente regolamento. 7
8 Allegato 4 PROCEDURE DI SICUREZZA PER IL RABBOCCO DEI CRIOGENI Stoccaggio dewar contenenti: - elio gassoso e liquido - azoto L operazione di rabbocco dell elio deve avvenire al momento del suo arrivo. Sarà compito della ditta adibita al trasporto, nell ambito delle rispettive competenze, provvedere all allontanamento del dewar contenente l eventuale liquido residuo. Presso il Centro NMR esiste personale adibito al riempimento dei magneti sia di elio che di azoto, con cadenze rispettivamente bimestrali e settimanali. Tutte le operazioni di trasferimento dei liquidi criogeni dovranno essere effettuate utilizzando gli appositi mezzi di protezione individuali: - schermo protettivo - guanti - grembiule In generale durante queste operazioni nessuna parte del corpo dovrà essere scoperta e dovrà essere eseguita a porte e finestre aperte in modo da evitare un eccessivo accumulo di elio e/o azoto nelle stanze. I responsabili del Centro NMR dovranno sorvegliare inoltre sul rispetto delle seguenti misure di sicurezza: - durante le operazioni di trasporto e rabbocco dell elio liquido non devono essere presenti nella sala del magnete altre persone al di fuori di quelle espressamente autorizzate. - I lavoratori terzi adibiti alle operazioni di rabbocco e trasporto dell elio liquido devono essere portati a conoscenza del regolamento interno di sicurezza del Centro NMR, ed in particolare delle procedure da seguire per l accesso alla sala magnete e delle procedure di emergenza in caso di quech. Ai fini del corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza si dovrà provvedere periodicamente alla verifica dell efficienza dell impianto di condizionamento da parte della ditta responsabile della manutenzione. Copia della documentazione comprovante l esito dell intervento deve essere inoltrata all esperto responsabile della sicurezza del Centro NMR. 8
9 Allegato 5 SCHEDE DI SICUREZZA: - ANIDRIDE CARBONICA - ELIO LIQUIDO (REFRIGERATO) - AZOTO LIQUIDO (REFRIGERATO) 9
10 ALLEGATO 6 PIANTINA LOCALI 10
Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
DettagliREGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus
REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus Art. 1 - Finalità e riferimenti normativi 1. Il presente Regolamento viene emanato al fine di disciplinare il divieto di fumo
DettagliAzienda USL Bologna Ospedale Bellaria. Centro Risonanza Magnetica
Pagina 1 di 8 Azienda USL Centro Risonanza Magnetica n. 2 IMPIANTI RM da 1,5 T e 3 T Relazione Tecnica Preliminare Relativa agli Aspetti di Sicurezza e Protezione per le schermature Magnetiche e di Radiofrequenza
DettagliSINERGIE ATTUATIVE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE & ATTIVITA C/O AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO RADIAZIONI NON IONIZZANTI ANNO 2010
SINERGIE ATTUATIVE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE & ATTIVITA C/O AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO RADIAZIONI NON IONIZZANTI ANNO 2010 Servizio di Fisica Sanitaria Dr. Luca Nocetti Esame RM Campo
DettagliFormazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011
Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione
DettagliMinistero dell Interno COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO - NAPOLI in impetu ignis numquam retrorsum. Disposizione di Servizio n 233 del 02.07.
Disposizione di Servizio n 233 del 02.07.2012 Oggetto: Procedura operativa in presenza di macchine diagnostiche che utilizzano forti campi magnetici, (RISONANZA MAGNETICA). Così come previsto dall allegato
DettagliSICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone
DettagliRSPP - CARATTERISTICHE
RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore
DettagliPROCEDURA DI SICUREZZA
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI Pagina 1 di 5 PROCEDURA DI SICUREZZA 1. NORME DI COMPORTAMENTO GENERALI 2. Revisione numero Data emissione e/o ultima modifica Approvata da Emessa da S.P.P.R.
DettagliProgetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare
Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Prevenzione e promozione della sicurezza Lavoro sicuro 1 LAVORO SICURO 2 1. Sicurezza: i provvedimenti
DettagliOrganizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini
Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Compiti e responsabilità L organizzazione della radioprotezione è strutturata in modo da distribuire alle varie figure di riferimento
DettagliModulo di Registrazione PRESENZA DI APPARECCHIATURE A RISONANZA MAGNETICA. Sopralluogo
Pagina 1 di 8 Sopralluogo Materiale a corredo del sopralluogo: Copia della autorizzazione ex D.P.R. 542/94 e comunicazione di avvenuta installazione Si No Copia della comunicazione di installazione, se
DettagliREGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA ED ACCESSO
REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA ED ACCESSO MEDIANTE TESSERA MAGNETICA PRESSO LE RESIDENZE UNIVERSITARIE DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE Art. 1 Ambito di applicazione
DettagliISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (D. Lgs. 81/08) 1. Fatto salvo quanto
DettagliProtocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5
PROTOCOLLO DI INTESA SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO TRA CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER LE SCIENZE FISICHE DELLA MATERIA (CNISM) E UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA Art. 1. Generalità
DettagliREGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA
REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013
DettagliRUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO
RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO QUALIFICA RUOLO FUNZIONI E MANSIONI DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO Definisce gli interventi, le priorità, le necessità finanziarie, riguardo
DettagliServizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione
Programma Obblighi del Datore di Lavoro, Dirigenti e Preposti Attribuzioni dell Esperto Qualificato Classificazione dei Lavoratori Classificazione delle Zone Obblighi dei Lavoratori Calcolo della Dose
DettagliOrganizzazione della sicurezza nell Università degli Studi di Pavia
Organizzazione della sicurezza nell Università degli Studi di Pavia MAGNIFICO RETTORE Servizio di Prevenzione e Protezione MC EQ TSL RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE e PROTEZIONE ASPP ASPP ASPP ASPP RESPONSABILE
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI)
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) COMPITI DELLE IMPRESE E DOCUMENTAZIONE CONTRATTUALE AI SENSI DI QUANTO PREVISTO DAL D.L.GS 8108 e s.m.i. TIPOLOGIA APPALTO: SERVIZIO DI PULIZIA
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106
DettagliSCHEDA n. 5. Le figure costitutive della sicurezza. 1. Le figure costitutive del D. Lgs. 626/ 94. Contenuti e finalità del D. Lgs. 19-9-94, n.
SCHEDA n. 5 Le figure costitutive della sicurezza 1. Le figure costitutive del D. Lgs. 626/ 94 Contenuti e finalità del D. Lgs. 19-9-94, n. 626/94 Il D. Lgs. del 19-9-94 n. 626 recepisce direttive comunitarie
DettagliREGISTRO ANTINCENDIO. Azienda SPA Via Roma, 1 20100 Milano (MI)
REGISTRO ANTINCENDIO Azienda SPA Via Roma, 1 20100 Milano (MI) Data 02/07/2009 Elenco attività soggette a controllo VV.FF. Attività Fascicolo Data Estremi Certificato Prevenzione Incendi Fascicolo Data
DettagliRegolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio
Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE
DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliMisure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri
Misure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri Chiara Carpegna Misure gestionali In presenza di un rischio potenziale di esplosione negli ambienti di lavoro vanno
DettagliOBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE
OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE MINIMIZZARE I DANNI ALLE PERSONE AGEVOLARE L ESODO DALLE STRUTTURE PREVENIRE O LIMITARE I DANNI AL PATRIMONIO, ALL ATTIVITA LAVORATIVA ED AGLI AMBIENTI
Dettaglirischi in negozio CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI
CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI rischi in negozio Cultura della sicurezza patrimonio comune del mondo del lavoro: impresa, lavoratori e parti sociali. Il testo unico sulla
DettagliLa gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa
La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08 HSR Resnati spa dott. Rino Donghi 29 novembre 2008 Premessa Il dlgs 81/08 del 29 aprile 08, in particolare agli artt. 25, 38 e 41,
DettagliPROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO...
SOMMARIO 1. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 4. DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI... 3 5. RESPONSABILITÀ... 3 6. MODALITÀ OPERATIVE... 4 6.1. VALUTAZIONE DELLA RICHIESTA... 4 6.2.
DettagliNORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA
ALLEGATO N. 6 -TUTTI NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA - MANTENERE LA CALMA E, PER QUANTO POSSIBILE, NON FARSI PRENDERE DAL PANICO; - RISPETTARE LE DISPOSIZIONI IMPARTITE DAGLI ADDETTI
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliIMPRESA SICURA s.r.l.
REGISTRO DEI CONTROLLI E DELLA MANUTENZIONE ANTINCENDIO ai sensi del D.P.R. 151/2011 IMPRESA SICURA s.r.l. Via N. Bixio n. 6 47042 - Cesenatico (FC) Tel. 0547.675661 - Fax. 0547.678877 e-mail: info@impresasicurasrl.it
DettagliLa Normativa Italiana in materia di Installazione Impianti RM
La Normativa Italiana in materia di Installazione Impianti RM Carpi 20 Marzo 2009 Marco Serafini m.serafini@ausl.mo.it AUSL Modena D.M. 29/11/85 D.M. 02/08/91 D.M. 03/08/93 D.P.R. 542/94 Sistema autorizzativo
DettagliCAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI
CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori
DettagliCOMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente
Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Via G. Marconi 26 36023 Longare(VI) cod. fisc. 00415090240 tel. 0444/555444 fax 0444/953441 SERVIZIO DI MANUTENZIONE
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliABC della sicurezza sul lavoro
Straniero, non estraneo ABC della sicurezza sul lavoro Opuscolo informativo per i lavoratori stranieri e le loro famiglie Edizione 2009 Questo opuscolo è stato realizzato da INAIL Direzione Centrale Comunicazione
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliAPPALTI: da un sistema complesso / a un sistema esperto? ( funziona se c è una integrazione di piani )
APPALTI: da un sistema complesso / a un sistema esperto? ( funziona se c è una integrazione di piani ) Piani di chi? delle aziende o unità produttive operanti dei lavoratori che dirigono e coordinano dei
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliDatore di lavoro D.Lgs. 81/2008
FORMAZIONE OBBLIGHI SANZIONI Datore di lavoro D.Lgs. 81/2008 Mancata informazione ai lavoratori 1.315,20 a 5.699,20 Mancata formazione ai lavoratori, ai dirigenti (RSPP) e preposti, ai lavoratori addetti
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliLA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08
LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 DEFINIZIONE Per manutenzione di un impianto elettrico si intende l insieme delle attività tecnico-gestionali e dei lavori necessari per conservare
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 09 PAGINA 1 di 2 PROCEDURA E Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali La gestione di un rifiuto
DettagliDatore di lavoro e il dirigente
Datore di lavoro e il dirigente Mancata effettuazione della Valutazione dei rischi (VDR) e adozione del documento in collaborazione con l RSPP e il MC Mancata nomina del RSPP (anche se svolto direttamente)
DettagliLa formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto
DettagliCOMUNE DI MARTIGNACCO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA PALESTRA DEL CENTRO SCOLASTICO INTEGRATO DI VIA UDINE
COMUNE DI MARTIGNACCO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA PALESTRA DEL CENTRO SCOLASTICO INTEGRATO DI VIA UDINE Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 42 del 30.11.2012 INDICE
DettagliOrganizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.
Sede operativa via Ricasoli, 9-50122 Firenze Sede Legale via de' Martelli 8-50129 Firenze Tel. 055 271731 - Fax 055 214720 http://www.cesvot.it Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti
Dettagli25 ottobre 2013. LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente 25 ottobre 2013 Dall obbligo normativo alla promozione della salute negli ambienti di lavoro Relatore: dr.ssa Roberta
DettagliLE FIGURE PER LA SICUREZZA
La Sicurezza in azienda LE FIGURE PER LA SICUREZZA 1 La Sicurezza in azienda Sommario 1. Organigramma per la sicurezza 2. Definizioni 3. Obblighi e compiti delle figure per la sicurezza 2 La Sicurezza
DettagliLA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Università degli Studi-Azienda Ospedaliera di Verona Servizio di Prevenzione e Protezione Dott Claudio Soave RSPP Dr Claudio Soave 1 APPROCCIO METODOLOGICO Individuare
DettagliACCOGLIENZA MAMME CON BAMBINI Appartamenti per l autonomia
ACCOGLIENZA MAMME CON BAMBINI Appartamenti per l autonomia Presso la Cascina Cantalupo sono stati realizzati degli appartamenti per l accoglienza di mamme con bambini in situazione di precarietà abitativa,
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 08 PAGINA 1 di 3 SOMMARIO PREMESSA... 2 INFORMAZIONE...2 FORMAZIONE...2 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
DettagliI Soggetti della prevenzione in azienda: compiti, obblighi, responsabilità
I Soggetti della prevenzione in azienda: compiti, obblighi, responsabilità Perché e come implementare un SGSL nei luoghi di lavoro Seminario del 10 marzo 2010 1 COMPITI DEL D.d.L. E DEL DIRIGENTE (art.18,
DettagliL importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della formazione continua nell ambito della sicurezza
L importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della formazione continua nell ambito della sicurezza Trento, 13 novembre 2013 2 L importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della
DettagliNORME INTERNE IMPIANTO RM Prescrizioni Generali
Prescrizioni Generali 1. Gli operatori e le persone che a qualsiasi titolo entrano nell'area della Risonanza Magnetica, devono essere informati sui rischi specifici legati alla presenza di campi magnetici
DettagliChi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS
Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per
DettagliCARTA INTESTATA PREMESSA
REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEO SORVEGLIANZA AI FINI DI SICUREZZA, TUTELA DEL PATRIMONIO, CONTROLLO E MONITORAGGIO DEGLI ACCESSI, AI FINI DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI AI SENSI
DettagliSicurezza sul lavoro domande Test conclusivo
Sicurezza sul lavoro domande Test conclusivo NOME COGNOME GRUPPO DATA. Qual è il provvedimento normativo di riferimento per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro? Il D. Lgs. 8/008 Il D.Lgs. 66/94
DettagliCOMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza
REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE
DettagliConvegno ISPESL. La sicurezza nelle macchine tra nuova Direttiva Macchine e Testo Unico. 23 ottobre 2009
Convegno ISPESL La sicurezza nelle macchine tra nuova Direttiva Macchine e Testo Unico Bari Sala Multimediale Rettorato - Politecnico di Bari 23 ottobre 2009 ing. Francesco Nigri La manutenzione elettrica
DettagliCorso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti
Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi
DettagliOBBLIGHI SICUREZZA SUL LAVORO 81/08
OBBLIGHI SICUREZZA SUL LAVORO 81/08 Obblighi Datore di Lavoro - Misure generali di tutela (D.Lgs. 81/08, art. 15)...1 Obblighi Datore di Lavoro - Delega di funzioni (D.Lgs. 81/08, art. 16)...1 Obblighi
DettagliI lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche
Sezione Toscana e Umbria I lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche Dott. Ing. Emilio Giovannini Direttore UO Prevenzione Protezione dai Rischi ASL1 di Massa Carrara Consigliere AEIT sezione
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO
ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA
DettagliLA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI LAVORI ELETTRICI E LA NORMA CEI 11-27 (III EDIZIONE): APPROFONDIMENTI
LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI LAVORI ELETTRICI E LA NORMA CEI 11-27 (III EDIZIONE): APPROFONDIMENTI A cura di Ing. Mauro Rossato, Ing. Cesare Campello Vega Engineering OGGETTO E SCOPO DELLA NORMA CEI
DettagliRegolamento di accesso. Fisicompost S.r.l. Via Vialba 78 - Novate Milanese (Mi)
Regolamento di accesso Fisicompost S.r.l. Via Vialba 78 - Novate Milanese (Mi) 1 di 7 Responsabilità E responsabilità della funzione di Accettazione documenti e di Accettazione materiali / rifiuti, applicare
DettagliSICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA L ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE AZIENDALE DIRITTI, DOVERI E SANZIONI PER I VARI SOGGETTI AZIENDALI protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL
DettagliAllegato 2 Documento contenente:
COMUNE DI NOVARA SERVIZIO BILANCIO - UNITÀ ECONOMATO PROTOCOLLO DI GESTIONE PER L'ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA PRESSO GLI STABILI SEDI DI UFFICI E DIPENDENZE COMUNALI PER UN PERIODO DI TRE ANNI
DettagliDUVRI. Per ciascun lotto, i costi della sicurezza, non soggetti a ribasso sono quantificati in 35,00
PROCEDURA, IN ECONOMIA, PER LA SOTTOSCRIZIONE DI ACCORDI QUADRO PER L ACQUISIZIONE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA ALLE ATTIVITÁ DI VIGILANZA DELL UFFICIO METROLOGIA LEGALE DELLA CCIAA DI VERONA Lotto 1: CIG
DettagliLA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014
LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014 COSA CAMBIA PER LA SICUREZZA NEI LAVORI ELETTRICI OBBLIGATORIA DAL 1 FEBBRAIO 2015 27 gennaio 2015 Autore: www.portaleconsulenti.it LA NUOVA EDIZIONE DELLA
DettagliCon la presente portiamo a conoscenza quanto sotto riportato
A TUTTI I R.S.P.P. LORO SEDI Casale Monf.to, 6 novembre 2000 Ns/rif. Doc. n. 04/00/02/01/082 Oggetto: Circolare informativa. Con la presente portiamo a conoscenza quanto sotto riportato Responsabilità
DettagliIL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
12 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLA GESTIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Ing. Davide Musiani STUDIO TECNICO PROF. NERI S.r.l. Bologna, 12 Giugno 2009
DettagliEgr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla
DettagliDatori di Lavoro LORO SEDI
Prot.n. 40765 Del 07/06/2016 Classif. IX/9 Ai Datori di Lavoro E, p.c. Al Magnifico Rettore Prof. Eugenio Gaudio LORO SEDI Oggetto: corretto utilizzo degli estintori portatili e delle porte antincendio
DettagliLa sicurezza negli impianti di Risonanza Magnetica
UNIVERSITA degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Principi di funzionamento di un Tomografo RM La sicurezza negli impianti di Risonanza Magnetica Dott. Gianni Gobbi S.C. di Fisica Sanitaria
DettagliLA REALTA PIEMONTESE
LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliREGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI
REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività
DettagliGli attori della sicurezza
Gli attori della sicurezza Materiali didattici elaborati CHANGE srl Ente di Formazione Accreditato dalla Regione Emilia Romagna DG n 1182 e 255/08 Certificato UNI EN ISO 9001:2008 n 10270 20/12/05 Organizzare
DettagliLE PERSONE COINVOLTE. Ha i principali obblighi nei riguardi della salute e della sicurezza dei lavoratori durante il lavoro.
Sicurezza Sul Lavoro LE PERSONE COINVOLTE IL DATORE DI LAVORO Ha i principali obblighi nei riguardi della salute e della sicurezza dei lavoratori durante il lavoro. Datore di lavoro è il titolare del rapporto
DettagliELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Data 01-03-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 8 ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Documento unico formato da 8 pagine Ddl RSPP RLS MC INDICE ISTITUTO
DettagliALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare
1 Premessa e quadro normativo Il Contratto sottoscritto da Equitalia S.p.A. e ha ad oggetto l affidamento dei servizi di implementazione e manutenzione del nuovo Sistema Informativo Corporate - Sistema
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliCOORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA
COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA BUSSOLENGO, LEGNAGO, VERONA Azienda Presenti al sopralluogo per l azienda: 1 CHECK LIST GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA 1. GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA
DettagliCOMUNE DI NONE Provincia di Torino
COMUNE DI NONE Provincia di Torino REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E L UTILIZZO D IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA 1 INDICE Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3 Articolo 4 Articolo 5 Articolo 6 Articolo 7 Articolo
DettagliIncendio presso la sede di Latinafiori
Pagina 1/5 CAMPO DI APPLICAZIONE Tutto il personale presente nella sede di Latinafiori, compresi visitatori, ditte esterne, collaboratori; Coordinatore della squadra di emergenza (o suo sostituto); Componenti
DettagliESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI NEL LICEO Si riportano, quale esempio e non esaustivi,
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Norme di sicurezza per costruzione e gestione impianti sportivi Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.M. 18 marzo
DettagliOGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali
Lettera Rischi Interferenziali Spett.le Ditta Appaltatrice Ditta Subappaltatrice Luogo, Data 2 OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali In relazione alla necessità di una possibile
DettagliORGANI DI VIGILANZA. Titolo III- Capo I Artt. 68-73. Decreto Legislativo n.81/2008. Giuseppe Fazio 1
ORGANI DI VIGILANZA Titolo III- Capo I Artt. 68-73 Decreto Legislativo n.81/2008 Giuseppe Fazio 1 Definizioni Attrezzature di lavoro Attrezzature di lavoro Qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto
DettagliSERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Istituto Comprensivo TALIERCIO Via Commercio, 1 Marina di Carrara SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE REGISTRO ANTINCENDIO CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 07 PAGINA 1 di 3 SOMMARIO PREMESSA... 2 INFORMAZIONE...2 FORMAZIONE...2 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare
Dettagli1. IL PREPOSTO NON DEVE ADIBIRE I LAVORATORI ALLE PRATICHE CHE IMPLICANO L USO DI RADIAZIONI IONIZZANTI PRIMA DELLA CONCLUSIONE DI QUESTA PROCEDURA.
PU_O6 TITOLO: PROCEDURA di AVVIAMENTO DI LAVORATORE ESPOSTO: CLASSIFICAZIONE, SORVEGLIANZA DOSIMETRICA, VISITA MEDICA PREVENTIVA, FORMAZIONE FINALIZZATA ALLA RADIOPROTEZIONE, MEZZI DI PROTEZIONE. Codice
DettagliELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI
ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI Premessa Il presente documento contiene l elenco esemplificativo della documentazione aziendale, eventualmente
DettagliCollaborazione con aziende terze:
Collaborazione con aziende terze: la cooperazione è garantita? Lavorare contemporaneamente, successivamente, insieme, ma mai uno contro l altro. Perché la mancanza di coordinamento causa interruzioni di
Dettagli