PROTEZIONE CIVILE BENI CULTURALI CB90AL1 ASSOCIAZIONE RESTAURATORI D ITALIA
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- Nicolina Brunetti
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1 Lo scopo del presente protocollo è quello di descrivere il Sistema di Gestione attuato dalla Protezione Civile AL90Cb1 ARI nell ambito degli interventi di emergenza relativi ai beni culturali. Nel Protocollo sono definite e documentate le procedure che l organizzazione attua per assicurare la qualità dei servizi forniti per: a) dimostrare la propria capacità di fornire con regolarità servizi che soddisfino i requisiti richiesti ed in particolare quelli caratterizzati dall urgenza di un intervento, b) istituire processi per il miglioramento continuo del sistema Nel protocollo sono descritti i compiti, le responsabilità, le risorse, i procedimenti, e le procedure messe in atto per la definizione e l attuazione degli interventi di emergenza sui beni culturali. Il protocollo è utilizzato per: offrire ai volontari una base di riferimento per lo svolgimento delle attività espletate; garantire coerenza e continuità all organizzazione dimostrate all esterno in quale modo la struttura opera PRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA Il Dipartimento della Protezione Civile è l organo nazionale che si occupa della previsione, prevenzione e gestione degli eventi straordinari. La legge che disciplina il Sistema Nazionale della Protezione Civile è la legge 225/92. Nella maggioranza dei Paesi europei la Protezione civile assolve un compito assegnato ad una sola istituzione o a poche strutture pubbliche. In Italia, invece, è coinvolta in questa funzione tutta l'organizzazione dello Stato, centrale e periferica, l'intero sistema degli enti locali, ed anche la società civile partecipa a pieno titolo al Servizio Nazionale della Protezione Civile, attraverso le organizzazioni di volontariato. Il Primo nucleo di Protezione Civile per la tutela dei Beni Culturali è nato nel 1994 a seguito dell alluvione che colpì il Piemonte ed in particolare la Città di Alessandria. In quella occasione si avviò la collaborazione per la messa in sicurezza delle opere presenti nella Pinacoteca e nella Biblioteca Comunale. A partire da quella iniziativa alcuni Edizione n. 1 Revisione n.1 Pag 1 di 8
2 volontari, amanti dei beni culturali, decisero di fondare il Gruppo di Protezione Civile Beni Culturali di Alessandria. Il primo intervento di rilievo venne effettuato in occasione del terremoto delle Marche e dell Umbria e proprio in considerazione della qualità dell opera prestata per una durata di circa cinque mesi, il gruppo fu insignito del Premio Rotondi, Salvatori dell arte - sezione Marche, in occasione dell importante cerimonia avvenuta nella Rocca di Sassocorvaro. Dopo il sisma delle Marche, il Gruppo di Protezione Civile chiamato CB 90 AL 1 Trasmissioni e Tutela Beni Culturali di Alessandria è intervenuto nell alluvione del Po a Casale Monferrato, collaborando con la Soprintendenza piemontese. Ultimo intervento in zona operativa venne effettuato nella Provincia di Foggia dopo il terremoto che colpì il Molise e la Puglia. Nel 2004 l associazione ha operato una fusione con il gruppo CB 90, specializzato in trasmissioni radio e che aveva già all attivo la collaborazione in occasione di alcune emergenze. Attualmente, perciò, il nucleo è in grado di intervenire con un proprio apparato di comunicazioni, assumendo la denominazione di Protezione civile Alessandria CB90 Al1. L A.R.I. Associazione Restauratori d Italia fondata nel 1985 è un associazione nata per ottenere il riconoscimento e la tutela della professione di Restauratore di Beni Culturali e contribuire alla qualificazione professionale dei restauratori attraverso l'organizzazione di incontri, convegni e la promozione di iniziative utili ad una ampia circolazione delle informazioni tra i soci. L'Associazione è uno dei membri fondatori di E.C.C.O. European Confederation of Conservator-Restorer's Organization, creata nel 1991 a Bruxelles, che raccoglie 19 associazioni di conservatori-restauratori. L A.R.I. si pone come associazione di garanzia in quanto è tra i pochissimi organismi, sia pubblici che privati, che applica la normativa vigente nella valutazione dei requisiti necessari per la qualifica di Restauratore di beni culturali a chi fa domanda di iscrizione. L A.R.I. è infatti l unica associazione di soli restauratori di beni culturali esistente sul territorio nazionale. L A.R.I. ha provveduto alla creazione dell elenco (consultabile sul sito: dei professionisti iscritti all associazione, che ne hanno dato consenso, con l invito a Enti privati e pubblici, singoli operatori e proprietari di beni artistici a divulgarlo il più possibile. Il 2 marzo 2009, il gruppo Protezione civile Alessandria CB90 Al1 sottoscrive una convenzione con l A.R.I. Associazione Restauratori d Italia per costituire un gruppo operativo che abbia tutte le figure professionali altamente qualificate ad intervenire in emergenza sui beni culturali Edizione n. 1 Revisione n.1 Pag 2 di 8
3 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI GESTIONE DELLE RISORSE MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE RISORSE UMANE INFRASTRUTTURE ORGANIGRAMMA DESCRIZIONE DEL PROCESSO GESTIONE DELLE CHIAMATE /PRECETTI RACCOLTA DELLA CHIAMATE /PRECETTI NOMINA DEL RESPONSABILE DELL INTERVENTO ESAME DI FATTIBILITÀ E PREPARAZIONE DELLA SCHEDA TECNICA DI INTERVENTO GESTIONE DELL INTERVENTO CONVOCAZIONE DEI VOLONTARI ELABORAZIONE DEI DOCUMENTI DI SUPPORTO ALL INTERVENTO PROGETTO DI INTERVENTO PROTOCOLLO DI SICUREZZA DOCUMENTI DA DISTRIBUIRE AGLI OPERATORI PIANIFICAZIONE DELLE ATTREZZATURE E DEGLI EVENTUALI MACCHINARI NECESSARI GIORNALE DEI LAVORI COMPILAZIONE DELLE SCHEDE MODALITA DI ARCHIAVIAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA ALLEGATI MDCO1 crono-organigramma MDGL1 giornale dei lavori MDPR1 progetto MDPR2 elenco delle attrezzature... 8 Edizione n. 1 Revisione n.1 Pag 3 di 8
4 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura definisce le modalità operative, i compiti e le responsabilità relative all attività di interventi di emergenza sui beni culturali Tale procedura deve essere applicata da tutti coloro che intervengono con il gruppo Protezione Civile beni Culturali CB90 Al1 A.R.I. Associazione Restauratori d Italia. 2. RIFERIMENTI NORMATIVI - Legge 24 febbraio 1992 Istituzione del Sistema Nazionale della Protezione Civile - DPR 08 febbraio 2001 numero 194 (pubblicato sull G.U. n 120 il giorno 25 maggio 2001) 3. GESTIONE DELLE RISORSE 3.1 MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE L organizzazione mette a disposizione le risorse professionali che debbono agire nello specifico comparto. 3.2 RISORSE UMANE Le risorse umane coinvolte afferiscono a diversi profili professionali, rispettando comunque gli standard di competenza consapevolezza e addestramento che la particolare tipologia di intervento richiede. Personale addetto agli interventi su beni culturali - Restauratori di Beni Culturali ai sensi di legge ( sono direttamente responsabili degli interventi eseguiti) - Collaboratori restauratori ai sensi di legge ( eseguono gli interventi sotto la direzione ed il controllo diretto del restauratore) Personale settore tecnico/scientifico - Storici dell arte - Architetti - Archeologi - Fotografi/cineoperatori - Disegnatori - Tecnici informatici Personale addetto alla logistica - Operatori radio - Carpentieri - - Sanitari Volontari addetti alla logistica Edizione n. 1 Revisione n.1 Pag 4 di 8
5 3.3 INFRASTRUTTURE L organizzazione usufruisce della logistica messa a disposizione dalla protezione civile nazionale. 4. ORGANIGRAMMA Presidente del gruppo di protezione civile Beni Culturali CB90 Al1 è il Dott. Bartolomeo Riscossa. Responsabile operativo del gruppo di protezione civile Beni Culturali CB90 Al1 è il Dott. Antonio Terrei Presidente dell A.R..I. Associazione restauratori d Italia è la Dott.ssa Carla Tomasi che svolge anche il ruolo di portavoce del gruppo. Responsabile della struttura organizzativa di Protezione civile Beni Culturali CB90 Al1 A.R.I. Associazione Restauratori d Italia è Pietro Coronas. Ogni intervento prevede la nomina di un responsabile dell intervento e di un responsabile della pianificazione delle risorse umane disponibili. La struttura comprende un comitato scientifico di cui fanno parte di diritto i Presidenti delle Associazioni, il responsabile della struttura organizzative e il responsabile dell intervento oltre da almeno un membro del CD ARI. Ulteriori figuri professionali (anche esterne) potranno entrare a farne parte a giudizio del comitato stesso. Ciascuna giornata operativa prevede la nomina di un responsabile dell attività giornaliera che coordina gli operatori e che rispondere dell attività svolta al responsabile dell intervento. Presidente Protezione Civile Alessandria CB90 AL1 Presidente ARI Dott. Antonio Terrei Presidente A.R.I. Responsabile Dott. struttura Carla Tomasi organizzativa Responsabile intervento Comitato Scientifico Responsabile pianificazione risorse umane Responsabile giornaliero Operatore beni culturali Operatore beni culturali Operatore beni culturali Edizione n. 1 Revisione n.1 Pag 5 di 8
6 5. DESCRIZIONE DEL PROCESSO 5.1 GESTIONE DELLE CHIAMATE /PRECETTI Il processo di gestione delle richieste di intervento è caratterizzato dalle fasi operative di seguito indicate. 5.2 RACCOLTA DELLA CHIAMATE /PRECETTI Le chiamate/precetti vengono raccolte dal Responsabile della struttura organizzativa che attiva l organizzazione NOMINA DEL RESPONSABILE DELL INTERVENTO A seguito della chiamata/precetto il responsabile della struttura organizzativa, consultati i Presidenti delle due associazioni, provvede a nominare il responsabile dell intervento. 5.4 REPERIMENTO DELLE RISORSE UMANE DISPONIBILI Il responsabile dell intervento nomina il responsabile della pianificazione delle risorse umane disponibili che invia nei modi più rapidi (mail, sms etc.) le convocazioni ai volontari dell organizzazione. 5.5 ESAME DI FATTIBILITÀ E PREPARAZIONE DELLA SCHEDA TECNICA DI INTERVENTO. Il responsabile dell intervento supportato ove opportuno, dalle altre funzioni in organigramma, pianifica ed esegue un sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi, identificare le necessità e raccogliere, anche fotograficamente, tutte le informazioni necessarie. A seguito di tale esame, e compatibilmente con la tempistica dell emergenza e con il reperimento di dati tecnici forniti dall Amministrazione pubblica (planimetrie etc.), predispone la scheda tecnica di intervento. 6 GESTIONE DELL INTERVENTO 6.1 ELABORAZIONE DEL CRONO ORGANIGRAMMA DEGLI OPERATORI DI BENI CULTURALI Il responsabile della pianificazione delle risorse umane, sulla scorta delle indicazioni fornite dal responsabile dell intervento sulle necessità da soddisfare, elabora un documento MD CO1 (anche settimanale) che individui il responsabile giornaliero e gli altri soggetti coinvolti, operatori di beni culturali, e lo sottopone all approvazione del responsabile dell intervento. Eventuali aggiornamenti del crono organigramma dovranno tempestivamente essere comunicati dal responsabile della pianificazione delle risorse umane al responsabile dell intervento. Edizione n. 1 Revisione n.1 Pag 6 di 8
7 6.2 CONVOCAZIONE DEI VOLONTARI In base al crono organigramma sviluppato il responsabile della pianificazione delle risorse umane convoca i volontari con un messaggio di posta elettronica/sms richiedendo di presentarsi con i D.P.I. che verranno indicati. 6.3 ELABORAZIONE DEI DOCUMENTI DI SUPPORTO ALL INTERVENTO PROGETTO DI INTERVENTO Il responsabile dell intervento, supportato ove opportuno dal comitato scientifico e dalle altre funzioni in organigramma, predispone un documento denominato MDPR1 che individua in maniera puntuale le fasi dell intervento da compiere. Il progetto a seconda della complessità potrà essere redatto da un comitato scientifico interno PROTOCOLLO DI SICUREZZA La formazione e informazione specifica viene impartita dal responsabile della struttura organizzativa sulla scorta dei protocolli della protezione civile e dal responsabile dell intervento. Gli operatori prima dell accesso ai luoghi saranno informati dei rischi specifici della missione dai vigili del fuoco e/o dal responsabile dell intervento. Gli operatori devono essere dotati dei propri D.P.I. come da comunicazione di convocazione DOCUMENTI DA DISTRIBUIRE AGLI OPERATORI Il responsabile dell intervento supportato ove opportuno dal comitato scientifico e dalle altre funzioni in organigramma, predispone procedure/ istruzioni/ modelli/ documenti da distribuire agli operatori utili a garantire uniformità nei processi di lavoro individuando le metodologie e i criteri di accettabilità. I documenti dovranno altresì contenere le modalità di trasferimento delle informazioni tra i vari operatori che si susseguono giornalmente PIANIFICAZIONE DELLE ATTREZZATURE E DEGLI EVENTUALI MACCHINARI NECESSARI Il responsabile dell intervento supportato ove opportuno dal comitato scientifico e dalle altre funzioni in organigramma,predispone un documento denominato MDPR2 che individua in maniera puntuale le attrezzature e/o i macchinari necessari all espletamento dell intervento e la loro disponibilità in capo all organizzazione GIORNALE DEI LAVORI Il responsabile dell intervento predispone un documento, denominato giornale dei lavori MDGL1, nel quale vengono riportati giornalmente i dati dell intervento e le attività svolte. Questo documento deve essere compilato giornalmente a cura del responsabile giornaliero. Edizione n. 1 Revisione n.1 Pag 7 di 8
8 6.3.6 COMPILAZIONE DELLE SCHEDE Nella fase di messa in scurezza e/o di recupero delle opere dovranno essere compilate le schede di recupero e/o di valutazione dei danni. Le schede, salvo aggiornamenti normativi dovranno essere quelle predisposte dal Mibac - Protezione civile: scheda per il rilievo del danno ai beni culturali palazzi scheda per il rilievo del danno ai beni culturali chiese scheda per il rilievo del danno ai beni culturali beni mobili MODALITA DI ARCHIAVIAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA La documentazione fotografica relativa agli interventi giornalieri deve essere archiviata a cura del responsabile giornaliero in apposite cartelle giornaliere digitali da salvare su una penna/harddisck esterno messo a disposizione dall organizzazione. Il responsabile dell intervento provvede invece, settimanalmente, al salvataggio di una copia su ulteriore supporto digitale. 7 IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA Il sistema verrà implementato in base alle risultanze emerse a seguito di ciascun intervento. 8 ALLEGATI 8.1 MDCO1 crono-organigramma 8.1 MDGL1 giornale dei lavori 8.1 MDPR1 progetto 8.1 MDPR2 elenco delle attrezzature Edizione n. 1 Revisione n.1 Pag 8 di 8
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