La Relazione Finanziaria 2012 è disponibile sul sito Internet all indirizzo: www.exor.com



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Relazione Finanziaria 2012

Società per Azioni Capitale sociale Euro 246.229.850, interamente versato Sede sociale in Torino Via Nizza 250 - Registro Imprese di Torino 00470400011 RELAZIONE FINANZIARIA 2012 Lettera agli Azionisti Relazione sulla Gestione 1 Organi di Amministrazione e Controllo 2 Profilo del Gruppo EXOR e principali dati 5 Net Asset Value 8 Corporate Governance 8 Principali rischi e incertezze cui sono esposte EXOR S.p.A. e le imprese incluse nel consolidamento 31 Fatti di rilievo dell'esercizio 2012 35 Fatti di rilievo del primo trimestre 2013 37 Evoluzione prevedibile della gestione 38 Analisi dei risultati del bilancio separato 42 Analisi dei risultati consolidati del Gruppo EXOR redatti in forma sintetica 53 Altre informazioni 54 Andamento della gestione delle imprese controllate e collegate operative del Sistema Holdings 73 Proposta di approvazione del bilancio separato e di distribuzione dei dividendi 75 Bilancio separato di EXOR S.p.A. al 31 dicembre 2012 117 Attestazione del Bilancio separato ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del D.Lgs. 58/1998 118 119 Bilancio consolidato del Gruppo EXOR al 31 dicembre 2012 233 Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del D.Lgs. 58/1998 234 Relazione della Società di Revisione sul bilancio separato ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 Relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 235 Relazione del Collegio Sindacale 239 Elenco delle imprese del Gruppo EXOR al 31 dicembre 2012 La Relazione Finanziaria 2012 è disponibile sul sito Internet all indirizzo: www.exor.com

Signori Azionisti, nel 2012 il NAV (Net Asset Value) di EXOR è cresciuto del 20,6%. Rispetto all indice MSCI World denominato in Euro - il termine di confronto rispetto al quale misuriamo la nostra performance - la crescita è stata pari al 9,2%. La variazione del NAV rispetto a questo indice negli ultimi due anni ha registrato sbalzi notevoli, ma uno dei vantaggi legati all impiego di capitale proprio è che siamo in grado di conviveree con questa volatilità. Come ci insegna Ben Graham, Il vero rischio legato ad un investimento si misura non da quanto può scendere il prezzo di un azione rispetto all andamento del mercato in un dato periodo, ma dal pericolo che un cambiamento economico o il peggioramento delle capacità del management ne intacchino la redditività e producano un deterioramento della qualità degli utili. PERFORMANCE DEL NAV DI EXOR RISPETTO ALL'INDICE MSCI WORLD (in Euro) Variazione percentuale annua Anno 1 - NAV di EXOR 2 - Indice MSCI World in Euro Differenza (1-2) 2009 93,3 37,8 2010 45,8 17,2 2011-24,4-4,5 2012 20,6 11,4 Ritorno medio annuale 27,9 15,1 Nota: i dati 2009 iniziano dal 1 marzo, primo giorno di contrattazione dei titoli EXOR alla Borsa Italiana 55,5 28,6-19,9 9,2 12,8 Per rendere ancora più chiara la presentazione dei nostri dati, nel corso dell anno abbiamo inoltre messo a punto un nuovo modo per illustrare il NAV. Eccolo: NET ASSET VALUE (NAV) DI EXOR milioni Valore totale degli attivi Debito Lordo Costi di struttura ordinari per 10 anni Net Asset Value (NAV) Variazione 31/12/2011 31/12/2012 assoluta percentuale 7.672 9.178 1.506 +19,6% (1.142) (1.388) (246) +21,5% (210) (170) 40-19,0% 6.320 7.620 1.300 +20,6% Adesso distinguiamo tre voci: il Gross Asset Value (GAV), che è la somma di tutti i nostri attivi; il Debito Lordo, che rappresenta tutti i nostri debiti finanziari; infine i Costi di Struttura Ordinari (cioè la somma dei nostri costi per dieci anni, al netto delle tasse). I nostri costi sono diminuiti, e questo grazie ai progressi che abbiamo fatto per semplificare le nostre attività: la semplificazione era del resto il principale obiettivo che ci eravamo posti per il 2012. LETTERA AGLI AZIONISTI

Ecco i passi avanti che abbiamo fatto proprio in questa direzione. SEMPLIFICAZIONE Per prima cosa, abbiamo ceduto 3 società (Alpitour, BTG Pactual e Vision); abbiamo poi chiuso la partnership JRE (che riguardava gli investimenti di private equity in Cina e in India) e abbiamo ridotto la nostra partecipazione in Sequana dal 28,4 al 18,74%. L impatto economico complessivo è stato positivo; l investimento migliore è stato quello nella banca d affari brasiliana BTG Pactual, che ci ha dato un guadagno su base annua (IRR) del 21%. Ma va detto che qualche delusione nel corso dell anno l abbiamo avuta: abbiamo infatti deciso di vendere il prestito obbligazionario convertendo che avevamo sottoscritto in Vision, la società di gestione del risparmio con sede a Hong Kong, in cambio di 7,4 milioni e di warrant che danno a EXOR il diritto di sottoscrivere il 20% del capitale della Società. Nel 2008 avevamo investito 58,1 milioni in questa attività di gestione del risparmio specializzata nel mercato asiatico, che all epoca rappresentava una storia di successo con ottimi fondamentali economici. Ma quando d un tratto il contesto economico è cambiato, per via della crisi finanziaria internazionale, il suo business ne ha immediatamente risentito. All epoca, infatti, Vision gestiva US$1,2 miliardi e produceva un utile netto di US$18 milioni; oggi gestisce appena US$400 milioni e chiude i conti in pareggio. E questo nonostante un rigoroso controllo dei costi annuali, che sono stati ridotti da US$14 milioni a US$4 milioni. Abbiamo pagato cara la lezione. Ma grazie alla rete di distribuzione proprietaria che i nuovi azionisti possiedono nella Cina continentale e con la leadership di Jerry Wang possiamo ancora recuperare un po di valore, grazie ai warrant che abbiamo sottoscritto. I passi che abbiamo intrapreso in questa direzione avevano tutti lo scopo di ridurre il numero dei nostri investimenti minori al fine di concentrarci su poche società di grandi dimensioni. Non a caso, una recente ricerca indipendente 1 ha messo in luce come la presenza di piccole partecipazioni in un portafoglio di investimenti possa ridurne significativamente la performance. Il motivo è che quando la quantità di capitale allocato in un investimento diminuisce, l attenzione che gli si dedica e il legame con il management si allentano, e questo può portare a risultati peggiori. LETTERA AGLI AZIONISTI

I PICCOLI INVESTIMENTI PENALIZZANO LA PERFORMANCE DEI GRANDI FONDI 1 5,17% Ritorno su base annua del primo quartile di società per capitale allocato -2,98% Ritorno su base annua dell'ultimo quartile di società per capitale allocato 1) Humphery-Jenner M., PE Fund Size, Investment Size, and Value Creation, 2012, su un campione di 1.222 fondi dal 1985. Detto questo, la semplificazione non si è limitata ai nostri investimenti minori: sia Fiat Industrial che Fiat- Chrysler hanno proposto di semplificare la struttura del loro capitale, mediante la conversione delle loro azioni privilegiate e di risparmio in una sola categoria di azioni ordinarie. Con il nostro voto nelle rispettive Assemblee Straordinarie, abbiamo dato il nostro pieno sostegno a questa proposta, che conferisce ad entrambe le società maggiore chiarezza sia in termini di struttura proprietaria che di governance. Inoltre nel mese di Novembre Fiat Industrial e CNH hanno raggiunto un accordo definitivo per fondersi e dare vita a una nuova società di diritto olandese che sarà quotata a New York e avrà una seconda quotazione a Milano. Questa importante fusione ha lo scopo di: - semplificare l attuale struttura del capitale di Fiat Industrial, che detiene una quota dell 88% in CNH, in modo da ridurre l attuale ingiustificato sconto della holding; - integrare tutte le attività (le macchine per l agricoltura e le costruzioni di CNH; i veicoli industriali e commerciali di Iveco e le applicazioni motoristiche di FPT Industrial) per creare la terza più grande società al mondo per ricavi nel settore dei capital goods; - migliorare il profilo di credito generale della società risultante dalla fusione. Infine abbiamo anche trovato il modo per snellire e semplificare noi stessi, dedicando parecchio tempo ed energia a ripensare la nostra organizzazione. Abbiamo chiuso gli uffici che avevamo in giro per il mondo, per concentrarci in una sola sede: meno persone e più vicine. LETTERA AGLI AZIONISTI

Abbiamo anche rivisto il nostro modo di lavorare, per renderlo più semplice ed efficace. Il merito di tutto ciò va soprattutto al nostro CFO Enrico Vellano: sotto la sua guida negli ultimi anni questo progetto ci ha permesso di ridurre i costi operativi di circa il 20%. Nel contempo, abbiamo rafforzato la nostra squadra con l arrivo di Shahriar Tadjbakhsh, il nostro nuovo Chief Operating Officer. Shahriar, al termine di una formazione di tipo internazionale, ha maturato una carriera dapprima come avvocato e poi come banchiere e dopo 25 anni di consulenza ai clienti nel 2012 ha finalmente deciso di passare in prima linea e di fare sul serio, lavorando sui nostri investimenti, in stretto contatto con me. Cercheremo di migliorare ancora, in termini di chiarezza e di concentrazione, tenendo però bene a mente la raccomandazione di Albert Einstein: Tutto dovrebbe essere reso il più semplice possibile, ma non più semplice di così. GROSS ASSET VALUE (GAV) Vorrei ora descrivere con maggiori dettagli le quattro voci che compongono il nostro GAV, sintetizzate nella tabella qui sotto: VALORE TOTALE DEGLI ATTIVI (GAV) milioni 31/12/2011 31/12/2012 Investimenti 6.473 7.533 Investimenti finanziari 108 462 Cassa ed equivalenti 816 862 Azioni proprie 275 321 Valore totale degli attivi (GAV) 7.672 9.178 INVESTIMENTI (82,1 % del GAV) È la principale voce dei nostri attivi. Cominciamo con i nostri quattro maggiori investimenti, che rappresentano il 76% del GAV. Si tratta di investimenti in società di cui siamo l azionista di maggioranza relativa o di controllo, dove contribuiamo attivamente allo sviluppo delle rispettive attività tramite la nostra presenza all interno dei Consigli di Amministrazione. LETTERA AGLI AZIONISTI

Fiat Industrial ( 30,01% del capitale; 33% del GAV) Nonostante l anno molto difficile dal punto di vista finanziario, i diciassette membri del Group Executive Council e i 68.257 dipendenti della Società non si sono fatti minimamente distrarre e hanno invece conseguito ottimi risultati, con ricavi pari a 25,8 miliardi (+6% rispetto al 2011) e un EBIT normalizzato di 2,1 miliardi (+23%). Queste cifre sono il frutto soprattutto delle attività delle macchine per l agricoltura, dove i volumi, ma anche i prezzi e una migliore gamma di prodotti hanno permesso di compensare l andamento meno brillante degli altri comparti, in particolare dei veicoli industriali e dei macchinari per le costruzioni. Il 2012 è stato un anno caratterizzato da significativi investimenti, con i quali il management ha inteso mettere il futuro della Società su solide basi. Gli investimenti sono cresciuti del 36%, principalmente per rispondere ai requisiti delle normative sulle emissioni e per aumentare la propria presenza su diversi mercati: soprattutto in Cina, India e Argentina. Nell area della Ricerca e Sviluppo la spesa è aumentata del 21% e il numero degli addetti è cresciuto del 12%: l obiettivo è di rafforzare la nostra leadership di prodotto, per la quale la Società ha raccolto un sacco di riconoscimenti nel corso dell anno. New Holland Agriculture ha vinto sei premi per l innovazione in Nord America, il premio Best of Specialized in Europa and il Best Innovation in Brasile. Case IH ha poi vinto il riconoscimento Top of Mind in America Latina, mentre il nuovo Iveco Stralis ha conquistato il prestigioso titolo International Truck of the year in Europa e il Naveco Chaoyue é stato nominato Truck of the year in Cina. L attività Powertrain ha risposto alla sfida lanciando sul mercato la sua tecnologia HIe SCR con un anno di anticipo rispetto a quanto richiesto dalle normative; inoltre ha permesso di battere di oltre quattro ore il record per barche a motore sulla rotta New York Bermuda. Sono fiducioso nelle prospettive di questa grande società guidata da Rich Tobin, che ha lavorato con diversi ruoli nel nostro gruppo: CFO di SGS, CFO di CNH e ora AD di CNH. Negli ultimi 20 anni ha lavorato fianco a fianco con Sergio Marchionne, dal quale ha imparato la cultura della performance e della responsabilità, assimilandole perfettamente. LETTERA AGLI AZIONISTI

SGS ( 15% del capitale; 21,4% del GAV) Chris Kirk, il comitato operativo e le 75. 000 persone che lavorano in SGS hanno raggiunto ancora una volta grandi risultati. Hanno infatti aumentato i ricavi a CHF 5,6 miliardi (+16,3% rispetto all anno prima), mentre l EBIT normalizzato ha raggiunto i CHF 941 milioni, che corrisponde a un margine del 16,9% %. La Società ha continuato a produrre molta cassa, CHF 800 milioni, e questo ha permesso di finanziare gli investimenti, le acquisizioni e il mantenimento di una equilibrata politica di dividendi. Per quanto riguarda la realizzazione del suo piano strategico 2010-2014, SGS è a metà dell opera. Il piano ha lo scopo di aumentare la diversificazione delle sue attività, da quelle tradizionali - legate ai commerci internazionali - a quelle dei servizi a monte, che risentono meno dei volumi e offrono maggiore valore aggiunto ai clienti. I problemi di sicurezza e di qualità che sono emersi recentemente nell industria alimentare e dei giocattoli hanno messo in evidenza l importanza e le potenzialità di questa mossa strategica. SGS si è dimostrata capace di acquisire e integrare altre società. Nel 2012 ha portatoo a termine diciotto acquisizioni in sette diversi settori di attività e undici paesi, che hanno permesso di incrementare il giro d affari di circa CHF 212 milioni. Si trattaa di acquisizioni di piccola dimensione, ma che rispetto alle società più grandi presentano valutazioni più interessanti e tendono a integrarsi più facilmente. Mi incoraggia l impegno con cui tutti in SGS stanno lavorando per centrare gli obiettivi del 2014. Fiat-Chrysler ( 30,05% del capitale; 15,7% del GAV) Il 2012 è stato il miglior anno di sempree nella storia pluricentenaria di Fiat-Chrysler. I ricavi hanno raggiunto 84 miliardi, l EBIT normalizzato è stato pari a 3,8 miliardi, mentre le consegne di veicoli in tutto il mondo hanno toccato i 4,2 milioni. LETTERA AGLI AZIONISTI

Questi risultati sono stati conseguiti nonostante la contrazione del mercato europeo, dove bisogna tornare al 1995 per ritrovare livelli così bassi. L Italia è stata particolarmente penalizzata lo scorso anno, con un numero di immatricolazioni che non si vedeva dal 1979 (1,4 milioni). Aver raggiunto questi risultati in un contesto così difficile dimostra quanto profonda sia stata la trasformazione di Fiat-Chrysler, i cui ricavi oggi derivano dall Italia per meno del 10%, rispetto a circa il 50% di dieci anni fa. Questo successo va ascritto alla guida dell Amministratore Delegato, Sergio Marchionne, che ha saputo preservare il capitale, rimandando gli investimenti in nuovi modelli mentre tutti andavano dicendo che bisognava fare il contrario. John Maynard Keynes ci ricorda: Il senso comune insegna che per la reputazione è meglio fallire in modo convenzionale, anziché avere successo in modo anticonvenzionale. Fiat-Chrysler è fortunata, perché Sergio sa molto bene quanto sia rischioso basarsi sul senso comune Infatti invece di chiudere le fabbriche e tagliare posti di lavoro, come si farebbe dando ascolto ai più, Fiat-Chrysler ha deciso di non rinunciare all Europa e di utilizzare gran parte della sua capacità produttiva e dei suoi lavoratori per dare vita a prodotti premium con i suoi prestigiosi marchi italiani Maserati e Alfa Romeo un piano pensato con molta attenzione ma di certo non adatto ai deboli di cuore. Sull altra sponda dell Atlantico, sia nell area NAFTA che in America Latina, la Società ha raggiunto nuovi record e anche in Asia il 2012 è stato un anno di notevole successo, con una crescita del 40% (è vero, partivamo da livelli bassi, ma il dato è comunque incoraggiante ) I 215.000 dipendenti di Fiat-Chrysler crescono e si integrano ogni giorno di più, rendendo ancora più brillante il futuro di questa società. Cushman & Wakefield ( 69,19% del capitale; 5,9% del GAV) Nel 2012, a fronte di una ripresa ancora incompleta dei mercati immobiliari mondiali, C&W è riuscita a continuare a crescere e a migliorare la sua redditività. I ricavi netti sono aumentati del 4% a $1.597 miliardi e l EBITDA è cresciuto del 15% a 128 milioni. Oltre a continuare a investire e a progettare il futuro, il management si è mosso con risolutezza per ridurre i costi e aumentare la redditività. Nel 2012 sono state messe a segno molte operazioni di alto livello, tra cui: la più grande transazione industriale nel Regno Unito per Sainsbury s; la più grande locazione di uffici di San Francisco per LETTERA AGLI AZIONISTI

Salesforce.com; la maggiore operazione commerciale di New York per il negozio più grande del mondo di H&M; i negozi più importanti di Burberry a Hong Kong Dopo un paio di anni difficili che sono seguiti al fallimento della banca d investimento Lehman Brothers, con l arrivo dei nuovi vertici la Società risulta ora assestata; con l economia in ripresa, è in grado di sfruttare finalmente il suo potenziale. I team di lavoro sono stati rafforzati (nel corso dell anno sono stati assunti 1.700 professionisti in tutto il mondo) e sono stati realizzati significativi investimenti nei sistemi informatici; in generale oggi la società può contare su una più ampia base di ricavi stabili. C&W ha attraversato bene la tempesta. La Società si è rafforzata grazie alla riconoscibilità del suo marchio, all uso contenuto della leva finanziaria e all efficace azione di contenimento dei costi, applicata con la giusta misura. Tra il 2009 e il 2012 l attività ha fatto registrare una crescita annua lorda media dei ricavi del 9,7%, accompagnata da un significativo incremento dei margini (nel medesimo periodo l EBITDA è aumentato di oltre 600 punti base). C&W è la terza maggiore società al mondo del suo settore, ha un marchio forte, è tra i pochi sul mercato a poter offrire una gamma di servizi davvero globale e completa, con alle spalle una presenza commerciale solida e capillare negli Stati Uniti. La Società continua a crescere là dove ha i suoi tradizionali punti di forza, a cui si aggiungono quote crescenti di ricavi stabili a maggiore valore aggiunto: ciò significa più equilibrio e solidità, migliore capacità di vendere servizi aggiuntivi e un maggiore bilanciamento con quella parte del business che dipende dalle transazioni. Intanto continua l individuazione di nuovi mercati in cui crescere, concentrandosi in particolare nelle aree caratterizzate da interessanti tassi di sviluppo. Siamo felici di essere azionisti di questa società globale, che presenta interessanti prospettive di settore nel lungo termine e che possiede un grande potenziale. Gli altri investimenti, che rappresentano il 6,1% del GAV, nel 2012 hanno conseguito risultati in crescita a fronte di ricavi stabili. Presentiamo qui sotto i più significativi, con una tabella che riporta le medie ponderate dei rispettivi ricavi e EBIT, elencati in ordine di valore. milioni Percentuale del Capitale (al 31 Dic. 2012) FATTURATO EBIT Società 2011 2012 Variazione 2011 2012 Variazione Juventus 63,77% 109,7 136,3 26,6 (58,8) (26,3) 32,5 Almacantar 36,29% 3,0 6,4 3,4 0,5 19,6 19,1 Banca Leonardo 17,40% 26,9 25,5 (1,4) 4,2 5,0 0,8 Sequana 18,74% 739,1 721,9 (17,2) 16,7 10,5 (6,2) Banijay 17,09% 44,6 50,0 5,4 5,4 6,6 1,2 Economist 4,72% 19,1 19,6 0,5 3,5 3,7 0,2 TOTALE 942,4 959,7 17,3 (28,5) 19,1 47,6 Nota: l'anno sociale di Juventus chiude al 30 giugno, mentre l'anno sociale dell'economist chiude al 30 marzo Fatturato ed EBIT sono calcolati sulla base delle relative percentuali di capitale. Nel calcolo dell'ebit, per Banca Leonardo sono inclusi i dati di Risultato Operativo LETTERA AGLI AZIONISTI

Come avevo già detto nella lettera dell anno scorso, vaglieremo con molta attenzione ogni aggiunta di piccoli investimenti nel nostro portafoglio. Se lo faremo, si tratterà di: - una partecipazione di minoranza a prezzi interessanti in una buona società di cui saremmo orgogliosi di far parte. L'Economist, di cui possediamo il 5%, ne è un buon esempio. - una nuova impresa che ha il potenziale per poter crescere fino a diventare una grande società. Almacantar, società immobiliare con sede a Londra (UK) di cui siamo i maggiori azionisti, ha tutte le caratteristiche per rientrare in questa categoria. In ultimo, ma non certo per importanza, mi ha fatto particolarmente piacere vedere la Juventus FC vincere lo scudetto di Serie A nel maggio del 2012, arrivando così a contare 30 vittorie sul campo. Cosa che rende la Juve la squadra che ha vinto di più in Italia, e di parecchio. Il nostro applauso va ad Andrea, ai vertici del club, all allenatore e ai giocatori: hanno lavorato in modo splendido per costruire un impareggiabile mentalità vincente, che è la vera forza di questa Società. Senza dimenticare ovviamente il prezioso sostegno dei tifosi, soprattutto nel nuovo stadio della Juventus (dove la squadra ha giocato per l intera stagione 2011-2012 senza mai perdere una sola partita ). La sfida resta quella di trasformare le buone notizie del campo in migliori risultati finanziari. INVESTIMENTI FINANZIARI (5% del GAV) Abbiamo definito Investimenti Finanziari tutti gli investimenti in azioni o in obbligazioni, diretti o indiretti tramite fondi, in cui non abbiamo alcun ruolo attivo, salvo decidere quando comprare o vendere. Abbiamo aumentato le risorse stanziate in questo campo, attingendole soprattutto dalle cessioni che abbiamo realizzato. La maggioranza di esse è rimasta investita in obbligazioni, ma abbiamo aumentato la nostra esposizione ai titoli azionari fino al 45%, per lo più in società nordamericane, dove continuiamo a vedere del valore. CASSA E EQUIVALENTI (9,4% del GAV) La Cassa corrisponde alla liquidità disponibile, mentre gli Equivalenti sono quegli investimenti che possono essere venduti rapidamente con minimo impatto sui valori di mercato. Gestiamo direttamente gran parte di queste risorse, il 20% delle quali risulta investito in fondi specializzati. La parte più rilevante è stata invece investita in Time Deposit (in media il 40%), facendo molta attenzione a diversificare il rischio di controparte. Per il resto, siamo rimasti prudenti sul debito sovrano, mantenendo in portafoglio solo obbligazioni societarie, con scadenze di brevissimo termine (fine del 2013 al massimo). LETTERA AGLI AZIONISTI

AZIONI PROPRIE (3,5% del GAV) Abbiamo proseguito a comprare le azioni EXOR, che offrono un interessante opportunità di investimento grazie al loro sconto rispetto al NAV. Il buyback ci consente di ottimizzare la struttura del nostro capitale e ci offre i vantaggi che possono derivare dal miglioramento delle performance degli investimenti sottostanti. DEBITO LORDO Il Debito Lordo della vostra Società è aumentato di 246 milioni, attestandosi a 1.388 milioni: abbiamo infatti colto alcune occasioni per accrescere il nostro debito di lungo termine attraverso emissioni riservate ad investitori istituzionali. È dal maggio del 2011 che abbiamo iniziato a prendere in considerazione questa forma di finanziamento, in alternativa rispetto al debito bancario o all offerta pubblica di obbligazioni. Tra Ottobre e Dicembre 2012 abbiamo così perfezionato due operazioni, da 150 milioni e da 100 milioni, con scadenza al 2019 e al 2025, e con cedole rispettivamente pari a 4,75% e 5,25%. PROSPETTO DELLE SCADENZE 800 31 DIC 2011 800 31 DIC 2012 700 700 600 600 500 500 400 300 750 400 300 750 200 200 100 0 200 109 83 2012 2016 2017 2031 100 0 105 200 150 100 83 2013 2016 2017 2019 2025 2031 Abbiamo deciso di aumentare il nostro debito lordo perché l attuale quadro finanziario, caratterizzato da bassi tassi di interesse, ha creato un interessante occasione, anche se non avevamo particolari necessità di finanziamento e pur continuando a disporre di linee di credito bancario per 530 milioni che avevamo sottoscritto negli anni scorsi. Spesso i soldi ci sono quando non ti servono e spariscono quando invece ne hai bisogno. Come un amico banchiere mi ha detto una volta, citando Mark Twain, un banchiere è uno che ti presta l ombrello quando c è il sole, ma lo rivuole indietro appena inizia a piovere. Abbiamo così deciso di ridurre quel rischio. LETTERA AGLI AZIONISTI

L allungamento delle nostre scadenze medie ha però comportato un prezzo da pagare: il costo medio del nostro debito è infatti cresciuto dal 4,69% del 2011 al 5,06% del 2012. Debito Bancario 27% Obbligazioni: emissioni pubbliche 66% Debito Bancario 22% Obbligazioni: emissioni pubbliche 54% Obbligazioni: emissioni riservate a investitori istituzionali 7% 31 DIC 2011 Obbligazioni: emissioni riservate a investitori istituzionali 24% 31 DIC 2012 Il nostro cash flow ordinario del 2012 (cioè la somma dei dividendi netti che abbiamo incassato meno quelli che abbiamo pagato, le spese finanziarie nette e le spese generali) è stato positivo. Questo è un dato particolarmente importante per noi: fino ad ora siamo riusciti a mantenerlo sempre positivo. 2013 Nonostante le previsioni Maya, siamo sopravvissuti al 2012, e ci impegneremo per fare altrettanto anche nel 2013. Il mondo continua a rimanere incerto e molte crisi devono ancora essere risolte. La parola cinese crisi è composta da due caratteri: il primo ( wēi ) rappresenta il pericolo, mentre il secondo ( jī ) significa momento cruciale o opportunità. Il nostro Consiglio di Amministrazione e i nuovi consiglieri indipendenti Giuseppina Capaldo, Mina Gerowin, Jay Y. Lee e Mike Volpi ci aiuteranno a concentrarci sul secondo. Abbiamo iniziato il 2013 perseguendo con convinzione la nostra idea di semplicità: abbiamo infatti approvato un nuovo assetto della struttura del capitale di EXOR che prevede la conversione delle azioni privilegiate e di risparmio in ordinarie. Abbiamo anche realizzato ulteriori investimenti, come in Almacantar, che sta crescendo molto bene: possiede già le due estremità di Oxford Street, a Londra (Marble Arch e Center Point) e continua ad avere molti interessanti progetti da sviluppare. Il 24 Gennaio 2003 mio nonno Giovanni Agnelli ci ha lasciato. Mentre ci avvicinavamo al decimo anniversario della sua scomparsa ho ritrovato per caso questa sua frase: Nella costruzione di un gruppo come il nostro ci sono tre tempi: il tempo della forza, il tempo del privilegio, il tempo della vanità. Per me conta il primo. Terremo a mente le sue parole, mentre cambiamo per adattarci ad un mondo in trasformazione. LETTERA AGLI AZIONISTI

Sarei felice di poter discutere con voi dei risultati del 2012 e di ogni altro tema rilevante sulle nostre attività in occasione della nostra Assemblea degli Azionisti, che si terrà il 30 Maggio. Il luogo scelto quest anno sarà il Fiat Industrial Village di Torino, lo showroom di 23.000 mq che espone l intera gamma dei prodotti di Fiat Industrial: trattori, escavatori, camion, motori e molto altro ancora. Alla fine dell Assemblea, se vi avanza del tempo, non scappate via: avrete la possibilità di testare voi stessi, insieme ad un autista professionista, alcuni dei nostri camion sulla pista di prova del Village, lunga 1,2 km. Come sempre, sarà possibile porre domande prima dell'assemblea attraverso la procedura descritta sul nostro sito web www.exor.com. Anche chi non è azionista potrà chiedere chiarimenti o spiegazioni mandando una breve mail al seguente indirizzo di posta elettronica: agm@exor.com. Le domande saranno raccolte e ordinate per argomento e riceveranno risposta durante l'assemblea. Ci vediamo al Fiat Industrial Village! LETTERA AGLI AZIONISTI

Presidenti d Onore Gianluigi Gabetti Pio Teodorani-Fabbri Consiglio di Amministrazione Presidente e Amministratore Delegato Vice Presidente Vice Presidente Amministratori non indipendenti Amministratori indipendenti Segretario del Consiglio di Amministrazione John Elkann Tiberto Brandolini d'adda Alessandro Nasi Andrea Agnelli Vittorio Avogadro di Collobiano Luca Ferrero Ventimiglia Sergio Marchionne Lupo Rattazzi Eduardo Teodorani-Fabbri Victor Bischoff Giuseppina Capaldo (Lead Independent Director) Mina Gerowin Jae Yong Lee Giuseppe Recchi Michelangelo Volpi Gianluca Ferrero Comitato Controllo e Rischi Giuseppina Capaldo (Presidente), Victor Bischoff e Giuseppe Recchi Comitato Remunerazioni e Nomine Victor Bischoff (Presidente), Giuseppina Capaldo e Mina Gerowin Comitato Strategico John Elkann (Presidente), Victor Bischoff, Mina Gerowin, Sergio Marchionne, Jae Yong Lee e Michelangelo Volpi Collegio Sindacale Presidente Sindaci effettivi Sindaci supplenti Società di Revisione Sergio Duca Nicoletta Paracchini Paolo Piccatti Giorgio Ferrino Ruggero Tabone Reconta Ernst & Young S.p.A. Scadenze dei mandati I mandati del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale scadranno in concomitanza dell'assemblea degli Azionisti che approverà il bilancio dell'esercizio 2014. Il mandato della Società di Revisione scadrà in concomitanza dell Assemblea che approverà il bilancio dell esercizio 2020. RELAZIONE SULLA GESTIONE 1

PROFILO DEL GRUPPO EXOR E PRINCIPALI DATI EXOR è una delle principali società di investimento europee ed è controllata dalla Giovanni Agnelli e C. S.a.p.az. che detiene il 51,39% del capitale sociale e, in particolare, il 59,10% del capitale ordinario, il 39,24% del capitale privilegiato e il 18,45% del capitale di risparmio. Quotata alla Borsa Italiana con un Net Asset Value di 7,6 miliardi al 31 dicembre 2012, EXOR ha sede a Torino. EXOR realizza investimenti concentrati in società globali in diversi settori, prevalentemente in Europa e negli Stati Uniti con un orizzonte temporale di lungo termine. EXOR ha l'obiettivo di incrementare il proprio Net Asset Value in misura superiore all'indice azionario MSCI World Index in Euro. Di seguito sono evidenziati gli investimenti del Gruppo EXOR: (a) Inoltre Fiat detiene il 2,8% del capitale sociale. (b) Interessenza pari al 78,95%. Fiat Industrial (30,01% del capitale sociale. Inoltre Fiat possiede il 2,8% del capitale sociale) è quotata al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana ed è inclusa nell indice FTSE MIB. Costituitasi nel gennaio 2011 in seguito alla scissione di Fiat, Fiat Industrial opera attraverso marchi di rilievo internazionale nei settori dei veicoli commerciali e industriali, autobus e veicoli speciali (con Iveco), dei trattori, macchine agricole e per le costruzioni (CNH Case New Holland), nonché dei relativi motori e trasmissioni e dei motori per applicazioni marine (FPT Industrial). Al 31 dicembre 2012 era presente nel mondo con 64 stabilimenti e 68.257 dipendenti. SGS (15,00% del capitale sociale) è una società svizzera quotata al mercato Virt-x; fondata nel 1878, è oggi il leader globale nei servizi di verifica, ispezione, controllo e certificazione con oltre 75.000 dipendenti e una rete di oltre 1.500 sedi e laboratori in tutto il mondo. Fiat (30,05% del capitale sociale) è quotata al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana ed è inclusa nell indice FTSE MIB; Fiat, fondata nel 1899, è oggi un gruppo industriale di dimensioni globali, grazie anche all integrazione con Chrysler. Concentrata nel settore automobilistico, progetta, costruisce e commercializza automobili con i brand Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Fiat Professional, Abarth, Jeep, Chrysler, Dodge e Ram. Tali brand costituiscono i marchi generalisti, operativi su quattro aree regionali: Stati Uniti, Canada e Messico (NAFTA), America Centrale e Meridionale (LATAM), Asia e Stati del Pacifico (APAC), Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA). A questi marchi si aggiungono altri che operano su scala mondiale: Ferrari e Maserati (automobili di lusso e sportive), Magneti Marelli, Teksid e Comau (componenti e sistemi di produzione per il settore automotive). Al 31 dicembre 2012 era presente nel mondo con 158 stabilimenti e 214.836 dipendenti. 2 RELAZIONE SULLA GESTIONE

C&W Group (69,19% del capitale sociale) è un leader mondiale nei servizi commerciali per il real estate, ha sede a New York, dove è stata fondata nel 1917. Attualmente è presente in 60 nazioni con 253 sedi e più di 14.000 dipendenti. Juventus Football Club (63,77% del capitale sociale) è quotata al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana; fondata nel 1897, è una delle principali società di calcio professionistico a livello internazionale. Almacantar (36,29% del capitale sociale) è una società attiva nel settore immobiliare che realizza opportunità di investimento e di sviluppo di immobili commerciali, per uffici e residenziali, situati a Londra. Gruppo Banca Leonardo (17,40% del capitale sociale) è una banca d investimento internazionale privata e indipendente che offre una gamma completa di servizi nell'investment banking, wealth management e in altre attività collegate ai mercati finanziari. Sequana (18,74% del capitale sociale) è un gruppo cartario diversificato francese, quotato al mercato NYSE Euronext di Parigi, presente nella produzione e nella distribuzione attraverso Arjowiggins e Antalis. Banijay Holding (17,09% del capitale sociale) ha sede a Parigi ed è un nuovo protagonista del settore della produzione televisiva che opera attraverso una rete di società specializzate nella produzione e distribuzione di contenuti multimediali. The Economist Newspaper (4,72% del capitale sociale) è una società con sede a Londra a capo del gruppo editoriale che pubblica The Economist, il settimanale che con una diffusione mondiale di oltre un milione di copie rappresenta una delle principali fonti d analisi nel mondo degli affari internazionali. RELAZIONE SULLA GESTIONE 3

Gruppo EXOR Dati consolidati redatti in forma sintetica (a) milioni 2012 2011 Variazioni Utile (Perdita) attribuibile ai Soci della Controllante 398,2 504,2 (106,0) Pro-quota risultati partecipate e dividendi 461,9 600,7 (138,8) Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti 7.801,6 6.764,7 1.036,9 Capitale emesso e riserve attribuibili ai Soci della Controllante 7.164,4 6.403,4 761,0 Posizione finanziaria netta consolidata del Sistema Holdings (525,9) (325,8) (200,1) (a) Per i criteri di redazione si rinvia alla successiva sezione Analisi dei risultati consolidati del Gruppo EXOR redatti in forma sintetica. Risultati per azione ( ) (a) 2012 2011 Variazioni Utile (Perdita) attribuibile ai Soci della Controllante base: - azione ordinaria 1,74 2,17 (0,43) - azione privilegiata 1,79 2,23 (0,44) - azione di risparmio 1,81 2,25 (0,44) Utile (Perdita) attribuibile ai Soci della Controllante diluito: - azione ordinaria 1,73 2,16 (0,43) - azione privilegiata 1,78 2,21 (0,43) - azione di risparmio 1,80 2,24 (0,44) Capitale emesso e riserve attribuibili ai Soci della Controllante 31,54 28,19 3,35 (a) Per ulteriori dettagli circa la determinazione del Risultato per azione base e diluito si rinvia alla Nota 13 del Bilancio Consolidato. EXOR S.p.A. - Dati del bilancio separato milioni 2012 2011 Variazioni Utile 150,5 58,7 91,8 Patrimonio netto 3.519,6 3.445,4 74,2 Posizione finanziaria netta (718,9) (448,5) (270,4) Il Consiglio di Amministrazione del 16 aprile 2013 ha proposto all'assemblea Ordinaria degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 la distribuzione dei seguenti dividendi: Numero azioni Dividendi proposti Categoria azioni circolazione (a) Unitari ( ) Totali ( ml) Ordinarie 150.395.496 0,335 50,4 Privilegiate 64.791.776 0,3867 24,9 Risparmio 8.333.089 0,4131 3,4 78,7 (a) Al 16 aprile 2013. I dividendi distribuiti da EXOR S.p.A. nel 2012, a valere sull'esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, sono stati i seguenti: Dividendi distribuiti Categoria azioni Numero azioni Unitari ( ) Totali ( ml) Ordinarie 153.530.496 0,335 51,4 Privilegiate 65.110.776 0,3867 25,2 Risparmio 8.503.189 0,4131 3,5 80,1 4 RELAZIONE SULLA GESTIONE

NET ASSET VALUE Al 31 dicembre 2012 il Net Asset Value (NAV) ammonta a 7.620 milioni ed evidenzia un incremento di 1.300 milioni (+20,6%) rispetto al dato di 6.320 milioni al 31 dicembre 2011. Di seguito è esposta la composizione e l'evoluzione del NAV. milioni 01/03/2009 (a) 31/12/2011 31/12/2012 Variazione su 2011 Assoluta % Investimenti 2.921 6.473 7.533 1.060 +16,4% Investimenti finanziari 274 108 462 354 +327,8% Cassa ed equivalenti 1.121 816 862 46 +5,6% Azioni proprie 19 275 321 46 +16,7% Valore totale degli attivi 4.335 7.672 9.178 1.506 +19,6% Debito lordo (1.157) (1.142) (1.388) (246) +21,5% Costi di struttura ordinari capitalizzati per 10 anni (210) (210) (170) 40-19,0% Net Asset Value (NAV) 2.968 6.320 7.620 1.300 +20,6% (a) Data di efficacia della fusione IFI-IFIL. Il valore totale degli attivi al 31 dicembre 2012 è stato determinato valorizzando le partecipazioni e gli altri titoli quotati ai prezzi ufficiali di Borsa, nonché le altre partecipazioni non quotate al fair value determinato annualmente da esperti indipendenti e gli altri investimenti non quotati (fondi e strumenti analoghi) all ultimo fair value disponibile. Le obbligazioni detenute fino alla scadenza sono valorizzate al costo ammortizzato. Le azioni proprie EXOR ordinarie, privilegiate e di risparmio sono valutate al prezzo ufficiale di Borsa, eccetto le azioni ordinarie destinate al servizio dei Piani di Stock Option, che sono valutate al prezzo di esercizio degli stessi qualora inferiore al valore di Borsa e le azioni assegnate ai beneficiari della componente stock grant del nuovo Piano di Incentivazione approvato il 29 maggio 2012 dall Assemblea degli Azionisti. Queste ultime sono dedotte dal numero complessivo delle azioni proprie. Il NAV è elaborato con l'obiettivo di favorire Analisti e Investitori a cui comunque spetta la formulazione delle proprie valutazioni. Nel grafico che segue è evidenziata la composizione del Valore totale degli attivi al 31 dicembre 2012 ( 9.178 milioni). La voce Altri investimenti comprende gli investimenti in Juventus Football Club, Almacantar, Gruppo Banca Leonardo, Sequana, Banijay Holding, The Economist Newspaper, nonché investimenti diversi. Gli investimenti denominati in franchi svizzeri, in dollari USA e in sterline inglesi sono stati convertiti in euro ai cambi ufficiali di Borsa del 31 dicembre 2012 pari a 1,2072, 1,3194 e 0,8161 rispettivamente. RELAZIONE SULLA GESTIONE 5

Investimenti 82,1% Fiat 15,7% C&W 5,9% Altri investimenti 6,1% Investimenti finanziari 5,0% SGS 21,4% Cassa ed equivalenti 9,4% Fiat Industrial 33,0% Azioni proprie 3,5% Evoluzione del NAV rispetto all indice MSCI World Index in Euro 130 120 +20,6% +11,4% 110 100 90 NAV EXOR Indice MSCI World in Euro 6 RELAZIONE SULLA GESTIONE

Dati di Borsa 1.1.2013 28.2.2013 1.1.2012 31.12.2012 Quotazione azione ordinaria (Euro): fine periodo 21,3265 19,0005 massima 22,3849 21,2786 minima 19,3853 15,5379 Quotazione azione privilegiata (Euro): fine periodo 20,9407 16,6917 massima 22,0517 17,4589 minima 16,9248 13,7510 Quotazione azione di risparmio (Euro): fine periodo 21,3190 16,6917 massima 22,1658 17,4853 minima 17,1143 12,5479 Volume medio giornaliero di periodo: azioni ordinarie 476.133 365.487 azioni privilegiate 83.205 31.254 azioni di risparmio 48.802 11.063 Media giornaliera del controvalore degli scambi in Borsa nel periodo (in Euro): (a) azioni ordinarie 10.170.808 6.653.768 azioni privilegiate 1.711.371 492.037 azioni di risparmio 1.004.062 168.112 (a) Media giornaliera del controvalore (prezzo ufficiale giornaliero per volume giornaliero) trattato presso Borsa Italiana nel periodo di riferimento. L attività di comunicazione promossa da EXOR sui principali fatti societari è proseguita nel corso del 2012, con l obiettivo di garantire la diffusione di informazioni puntuali ed esaurienti e di fornire su base quotidiana dati e aggiornamenti in risposta alle richieste espresse dalla comunità finanziaria nazionale ed internazionale (investitori istituzionali del mercato azionario e obbligazionario, investitori retail, stampa economica). Sono stati utilizzati molteplici strumenti di comunicazione, quali la documentazione istituzionale (Bilanci, Relazioni infra-annuali e presentazione societaria), i comunicati stampa, nonché incontri dedicati ad analisti e investitori organizzati su specifica richiesta. Inoltre, la diffusione dell annuale Lettera agli Azionisti ha permesso di condividere le analisi sugli investimenti della società e di fornire indicazioni sulla strategia di lungo termine di EXOR. Nel mese di maggio, l Assemblea e la conference call si sono distinte quali momenti privilegiati di dialogo diretto con il management della società. Infine, la comunicazione via web ha perseguito l obiettivo di migliorare la fruibilità delle informazioni, in lingua italiana ed inglese, mediante l implementazione di nuovi strumenti quali il bilancio societario interattivo, il potenziamento del servizio di mailing e l arricchimento delle sezioni del sito istituzionale www.exor.com dedicate agli investitori. Di seguito sono evidenziati i riferimenti degli uffici incaricati della comunicazione e delle relazioni con gli investitori: Relazioni esterne e ufficio stampa Tel. +39.011.5090320 Fax +39.011.5090386 media@exor.com Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Tel. +39.011.5090345 Fax +39.011.5090260 ir@exor.com RELAZIONE SULLA GESTIONE 7

CORPORATE GOVERNANCE Nella riunione del 16 aprile 2013 il Consiglio di Amministrazione di EXOR S.p.A. ha tra l'altro approvato la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari redatta ai sensi dell'art. 123 bis del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, come successivamente integrato e modificato (TUF Testo Unico della Finanza). Tale documento è stato pubblicato con la presente Relazione Finanziaria 2012 ed è disponibile sul sito www.exor.com. PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE CUI SONO ESPOSTE EXOR S.p.A. E LE IMPRESE INCLUSE NEL CONSOLIDAMENTO RISCHI CONNESSI ALLE CONDIZIONI GENERALI DELL'ECONOMIA Le attività economiche e finanziarie di EXOR e delle principali imprese partecipate sono fortemente influenzate dalla situazione generale dell economia nei paesi di interesse e dalle variabili che ne influenzano l andamento, tra le quali l incremento o decremento del prodotto nazionale lordo, l accesso al credito, la situazione economica, la sicurezza percepita dai consumatori e dalle aziende, il costo delle materie prime e i livelli di disoccupazione. La complessa situazione economica globale ha condizionato negativamente i risultati delle principali imprese partecipate. Attualmente, la debole situazione economica dell Europa e dell Italia provoca una grande incertezza sul futuro industriale ed economico dell area euro; persistono inoltre preoccupazioni riguardo la stabilità complessiva della regione e la funzionalità dell euro come moneta unica. In particolare, rimane alta l attenzione riguardo al debito sovrano di alcuni paesi dell Unione Europea e alla loro capacità di onorare i futuri impegni finanziari, nonostante le iniziative intraprese dai singoli Governi e dalle autorità monetarie europee ed internazionali per fronteggiare le difficoltà finanziarie e il rischio default. Tipicamente, i settori in cui operano le principali imprese partecipate sono caratterizzati da una forte ciclicità, la quale spesso tende a riflettere, se non ad amplificare, l andamento generale dell economia. L impossibilità di valutare la portata e la durata dei cicli economici rende estremamente complesso prevedere le fluttuazioni di domanda e offerta dei prodotti e dei servizi offerti dalle imprese partecipate nei mercati di interesse. Inoltre, i mercati in cui sono attive le principali imprese partecipate sono esposti alle variazioni dei prezzi dell energia e delle materie prime, o ad un eventuale riduzione degli investimenti in infrastrutture. Conseguentemente, particolari circostanze potrebbero condizionare negativamente i risultati economici, le prospettive di business e le situazioni finanziarie delle imprese partecipate. RISCHI CONNESSI ALL'ATTIVITÀ DI EXOR EXOR effettua attività di investimento che comportano rischi tipici quali l'elevata esposizione a certi settori o investimenti, la difficoltà di individuare nuove opportunità di investimento con caratteristiche rispondenti agli obiettivi perseguiti o difficoltà di disinvestimento in conseguenza di mutamenti delle condizioni economiche generali. Le difficoltà potenzialmente connesse all'effettuazione di nuovi investimenti, quali costi e passività inattesi, potrebbero avere effetti negativi sulle condizioni economiche, patrimoniali e finanziarie della Società. La possibilità di accesso al mercato dei capitali, alle altre forme di finanziamento e i costi connessi dipendono, tra l'altro, dal merito di credito assegnato. Eventuali riduzioni del merito di credito da parte delle agenzie di rating possono limitare la possibilità di accesso al mercato dei capitali e incrementare il costo della raccolta con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale. Il rating sull'indebitamento di lungo e di breve termine EXOR, attribuito dall'agenzia Standard & Poor's, è rispettivamente BBB+ e A-2 con outlook stabile. È politica di EXOR e delle società del cosiddetto Sistema Holdings mantenere la liquidità disponibile investita in depositi bancari a vista o a brevissimo termine, in strumenti di mercato monetario, obbligazionario e azionario prontamente liquidabili, frazionando gli investimenti su un congruo numero di controparti, avendo come obiettivo primario la pronta liquidabilità di detti investimenti. Le controparti sono selezionate sulla base del merito creditizio e della loro affidabilità. 8 RELAZIONE SULLA GESTIONE

Tuttavia, anche in considerazione dell'attuale situazione dei mercati finanziari internazionali, non si possono escludere situazioni del mercato che siano di ostacolo alla normale operatività nelle transazioni finanziarie. I risultati economici di EXOR dipendono, oltre che dai valori di mercato delle principali società partecipate, dai dividendi distribuiti dalle stesse e quindi, in ultima istanza, riflettono l'andamento economico e finanziario e le politiche di investimento e di distribuzione di dividendi di queste ultime. Il deterioramento delle condizioni dei mercati finanziari e dei risultati delle principali società partecipate potrebbero incidere sui risultati economici e sul cash flow di EXOR. Attraverso le sue partecipazioni in società controllate e collegate EXOR è presente principalmente nel settore delle macchine per l Agricoltura e le Costruzioni (Gruppo Fiat Industrial), automobilistico (Gruppo Fiat), dei servizi immobiliari (C&W Group), del real estate (Gruppo Almacantar) e del calcio professionistico (Juventus Football Club). Pertanto, EXOR è esposta ai rischi tipici dei mercati e dei settori in cui operano tali partecipate. Alla stessa data EXOR possiede inoltre una partecipazione in SGS, (15% del capitale) per un controvalore di 1.969,3 milioni, pari al 21,4% del portafoglio investimenti di EXOR. Pertanto EXOR è esposta al rischio tipico del mercato in cui opera tale società. Al 31 dicembre 2012 le partecipazioni in Fiat Industrial (30,01% del capitale sociale) e in Fiat (30,05% del capitale sociale) rappresentavano rispettivamente il 33,0% e il 15,7% del valore corrente del portafoglio investimenti di EXOR, calcolato sulla base della metodologia del NAV (Net Asset Value) evidenziata a pagina 5. L'andamento del Gruppo Fiat Industrial e del Gruppo Fiat influenza quindi in modo molto significativo la situazione economica, finanziaria e patrimoniale di EXOR. EXOR e le sue società controllate e collegate sono esposte ai rischi connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse cui fanno fronte attraverso il ricorso a strumenti finanziari di copertura, in coerenza con le politiche di gestione dei rischi adottate da ciascuna. Nonostante tali operazioni di copertura finanziaria, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici e finanziari. Le società controllate e collegate sono generalmente esposte al rischio di credito cui fanno fronte con specifiche procedure di gestione. EXOR, data la sua attività, non è esposta in misura significativa a tale rischio. EXOR e le sue società controllate e collegate sono esposte a rischi connessi agli esiti di controversie in corso a fronte dei quali procedono, qualora ne valutino la necessità, a stanziamenti di appositi fondi rischi. Tuttavia, non si possono escludere effetti negativi connessi a tali rischi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di EXOR e/o delle società controllate e collegate. EXOR e le sue società controllate e collegate sono assoggettate alle imposte sui redditi in Italia e all estero; nel corso della normale attività possono essere soggette a controlli da parte delle autorità fiscali italiane ed estere. Anche se le società ritengono che le stime sulla fiscalità siano ragionevoli, eventuali controversie ad esse correlate possono avere un effetto negativo anche rilevante sul risultato di esercizio. Nei paragrafi successivi sono inoltre evidenziati i principali rischi e incertezze specifici delle imprese incluse nel consolidamento (Gruppo Fiat Industrial, Gruppo Fiat, C&W Group e Juventus Football Club). RELAZIONE SULLA GESTIONE 9

GRUPPO FIAT INDUSTRIAL Gruppo Fiat Industrial - Rischi connessi alle condizioni generali dell economia La situazione economico-patrimoniale e finanziaria di Fiat Industrial è attualmente influenzata, e continuerà ad esserlo in futuro, da vari fattori che compongono il quadro macro-economico - inclusi incrementi o decrementi del prodotto interno lordo, livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, variazioni dei tassi di interesse per il credito al consumo e per le imprese, costo dell energia, costo delle commodity o di altre materie prime - nei vari paesi in cui Fiat Industrial opera. Le condizioni finanziarie di molteplici paesi europei continuano ad accrescere la pressione economica sui clienti finali, attuali e potenziali, incluso il network di rivenditori del Gruppo. Ne consegue che alcuni clienti potrebbero ritardare o annullare programmi di acquisto di prodotti e servizi di Fiat Industrial e potrebbero non essere in grado di adempiere tempestivamente alle loro obbligazioni nei confronti del Gruppo. Inoltre, i fornitori del Gruppo potrebbero essere colpiti dalle pressioni economiche che potrebbero incidere negativamente sulla loro capacità di adempiere alle proprie obbligazioni nei confronti del Gruppo, così da determinare possibili ritardi nella consegna dei prodotti, un aumento nel ricorso alle cambiali all incasso, fallimenti e problemi di scorte. Una particolare preoccupazione riguarda le condizioni economiche dell Europa (e potenzialmente la tenuta a lungo termine della moneta unica), che rischia di essere afflitta dal default dei debiti sovrani e da altre gravi pressioni che pesano sul sistema bancario dei paesi dell Unione Europea. Non è certo se le misure adottate dalla Banca Centrale o dal governo ridurranno o elimineranno tale rischio. Inoltre, altri governi nazionali potrebbero continuare ad attuare misure destinate a rallentare il livello di crescita economica nei rispettivi paesi (ad esempio, aumento dei tassi di interesse, riduzione della concessione del credito bancario e altre misure anti inflazionistiche). Qualora vi fosse un significativo arretramento dell economia globale o dell economia di regioni chiave, è probabile che diminuisca la domanda di prodotti e servizi del Gruppo e i risultati di gestione, la posizione finanziaria e il flusso di cassa del Gruppo potrebbero risentirne significativamente. Inoltre, un andamento decrescente dei valori del mercato azionario potrebbe portare molte società, incluso il Gruppo, a riconsiderare attentamente l eventuale impatto negativo su taluni beni intangibili, quali l avviamento. Gli elementi presi in esame dal Gruppo al fine di determinare se una rettifica del valore di carico sia necessaria si basano sul giudizio del management e su stime previsionali. Le stime sono influenzate da un numero di fattori, ivi inclusi a scopo esemplificativo e non esaustivo, fattori economici globali e cambiamenti tecnologici. Ciascuno di questi fattori, o di altri fattori inattesi, potrebbe richiedere al Gruppo di considerare la necessità di registrare una rettifica in diminuzione del valore di carico. Nel caso in cui il Gruppo debba registrare una tale rettifica con riferimento a certi beni intangibili, vi sarebbe un impatto negativo sulla situazione finanziaria del Gruppo e sui risultati di gestione. Gruppo Fiat Industrial - Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziari Il futuro andamento del Gruppo dipenderà, tra l altro, dalla sua capacità di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari e l eventuale ricorso al mercato dei capitali o ad altre fonti di finanziamento. Per quanto il Gruppo abbia posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e di liquidità, ulteriori contrazioni nei volumi di vendita potrebbero avere un impatto negativo sulla capacità delle attività operative del Gruppo di generare cassa. Il Gruppo potrebbe pertanto trovarsi nelle condizioni di dover reperire ulteriori finanziamenti e rifinanziamenti del debito esistente, anche in presenza di condizioni di mercato non favorevoli, con una generale riduzione delle fonti di finanziamento disponibili e costi più elevati. Eventuali difficoltà nel reperire tali finanziamenti potrebbero determinare un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria. Gruppo Fiat Industrial - Rischi connessi al rating di Fiat Industrial S.p.A. Il 5 gennaio 2011 Moody s Investors Service ha assegnato a Fiat Industrial un Corporate Family Rating di Ba1 e un rating di breve termine "Not Prime", con un outlook stabile. Il 24 febbraio 2011 Standard & Poor s Rating Services ha assegnato a Fiat Industrial il rating di lungo termine BB+ con outlook negativo, in linea con il rating preliminare assegnato il 4 novembre 2010, ed un rating di breve termine B. Il 22 marzo 2012 Standard & Poor s ha migliorato l outlook di Fiat Industrial da negativo a stabile e ha confermato il rating di lungo termine BB+ ed il rating di breve termine B. In aggiunta ad altri fattori, la possibilità di accesso al mercato dei capitali e i relativi costi sono fortemente dipendenti dal merito di credito che sarà assegnato al Gruppo. Eventuali riduzioni nel merito di credito operate dalle agenzie di rating potrebbero incrementare il costo del capitale per il Gruppo e limitare la possibilità di accesso 10 RELAZIONE SULLA GESTIONE