L acino Pierino vive su una pianta di VITE insieme a tutti i suoi fratelli. E il RASPO che li tiene tutti uniti a formare un GRAPPOLO D UVA. Pierino è un frutto polposo e succoso. Provate ad assaggiare un acino d uva e sentite quanto è dolce. BUCCIA POLPA VINACCIOLI Pierino è infatti ricco di ZUCCHERO, proprio come quello che usa la mamma a fare le torte. Gli zuccheri sono la sostanza principale di cui è composto Pierino, ed è molto importante la loro presenza per trasformare Pierino in vino. Poi ci sono gli ACIDI, la sostanza di cui ad esempio è ricco il limone. Anche gli acidi sono importanti perchè Pierino diventi vino. Notate come Pierino sia liscio e lucido? E grazie alla sua sottile BUCCIA. La buccia dell acino serve a dare il colore al vino.
dell acino Pierino Pierino adora essere PIGIATO. In questo modo tutto il succo contenuto in lui può uscire e finalmente scivolare libero nel tino. Gli acini dell uva si staccano dal raspo, che viene messo da parte, e passano in una macchina che li pigia e ne fa uscire tutto il succo. Questo succo si chiama MOSTO, che non è ancora vino. Tanto tempo fa questa operazione si faceva con i piedi, ed era molto divertente, ma anche tanto faticoso. E poi i piedi dovevano essere puliti! Ora Pierino è diventato liquido, e il suo succo è nel tino insieme alle bucce. Devono riposare per 10 giorni, ma altro che riposo! Chiacchierano tutto il tempo e fanno un gran rumore! E la FERMENTAZIONE!
Durante la fermentazione lo zucchero che Pierino aveva nella polpa fa amicizia con gli acidi e con le bucce e giocando insieme si rotolano e si mescolano. Così lo zucchero si trasforma e diventa un altra sostanza che si chiama ALCOL. L alcol è un tipo vanitoso, si sente molto importante perchè è nato da un processo chimico (che parolona!), infatti non fa amicizia volentieri con i bambini. Comunque non vi perdete niente, perchè è un tipo un po antipatico! Adesso il mosto è quasi diventato vino, solo che ci sono ancora le bucce! Bisognerà toglierle dal tino. Per fortuna che loro sono sottili e leggere e stanno a galla. Così da un foro in basso può uscire tutto il liquido e scorrere fino nella botte.
Ora Pierino può rilassarsi, anche se nella botte un po di fermento c è ancora. Si è accorto infatti che è rimasto dello zucchero, allora gli da una spintarella e lo fa diventare alcol. Come vi dicevo l acol è vanitoso e fa sempre il sostenuto, ma almeno è fermo e tranquillo! Nella botte Pierino si gode il suo meritato riposo: sono trascorsi almeno 2 mesi da quando era sulla vite al sole, e ne ha passate di avventure...è vero, qui dentro c è buio, ma senti che buon profumo! Pierino pensa che ormai è Natale e decide che è ora di sgranchirsi le gambe. Le bottiglie sono già pronte tutte in fila, con le loro etichette colorate e un bel tappo di sughero. E il momento giusto per festeggiare insieme, i bambini con la favola di Pierino, i grandi con un brindisi!
Così Pierino ha finalmente finito il suo viaggio, da grappolo d uva è riuscito a diventare vino! Pensate un po, adesso che è chiuso nella bottiglia succede una cosa strana: dal naso gli escono le bollicine d aria, che rimangono con lui nella bottiglia a fargli compagnia. Poi qualcuno apre il tappo e oplà! Le bollicine scappano tutte spumeggiando fuori! Ma si sa, da un tipo come Pierino poteva solamente nascere un vino frizzante! Un momento, e le BUCCE?!? Le avevamo lasciate sole nel tino, dopo aver tolto il mosto. Che fine avranno fatto? Avranno sbagliato strada? In realtà le bucce sono veramente generose: dopo aver ceduto al mosto tanto colore, non sono ancora stanche, e si incamminano verso il torchio per essere pressate di nuovo. Le loro sostanze andranno poi in una cantina particolare, chiamata DISTILLERIA, dove si producono bevande come la grappa.