Sorveglianza delle malattie da vettori e Sanità Pubblica Veterinaria (SPV) Stefano Gavaudan Centro Riferimento Malattie da Vettori Isitituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria-Marche
Il Cambiamento climatico: ; ) nuove interfacce eco-patologiche Introduzione di vettori esotici (A.albopictus e flavivirus) Aumento delle movimentazioni di animali da compagnia (cane, leishmania) e aggregazione degli stessi nei canili/rifugio; Aumento di popolazioni animali a vita libera (cinghiale e Mycobacterium bovis; caprioli ed Ixodidi); Aumento della circolazione di merci e persone; Problematicità insite alla velocità della trasformazione ecologica in atto.
Progettando con Roberto Tomarelli Idea di Sanità Pubblica Veterinaria in prima linea per affrontare e risolvere le nuove problematiche sanitarie del e nel territorio: collegate al benessere degli amici animali (animali da compagnia); collegate agli animali indesiderati (insetti infestanti, vettori); collegate alle popolazioni esuberanti (piccioni, cinghiali, caprioli, ecc.)
Ne sono uscite proposte di sviluppo per la Sanità Pubblica Veterinaria: Messa a punto di Set diagnostici per i patogeni trasmessi da vettori ixodidi, culicidi, flebotomi, culicoides; Utilizzazione degli stessi set diagnostici a supporto della medicina umana e controllo dei vettori nel territorio (sorveglianza entomologica e sanitaria, interventi disinfestazione in emergenza); Controllo e consulenza nelle attività di disinfestazione ordinaria; Protocolli per la gestione dell emergenza e programmi di disinfestazione in allerta sanitaria in collaborazione con gli altri Enti (Protezione Civile, Provincie, Comuni, ecc.). Passaggio dall ineluttabilità dell infestazione alla misurazione e riduzione del fenomeno
Poi sono diventate esperienze dei Dipartimenti e dell IZS West Nile Disease: controllo secondo il Piano di sorveglianza nazionale Piano Regionale di Sorveglianza Chikungunya e Dengue, monitoraggio della zanzara tigre 2008-2011; Esperienze diagnostiche relative al controllo delle malattie trasmesse da zecche; alla diagnosi e al controllo degli infestanti domestici e delle comunità; Linee Guida per la diagnosi e il controllo della leishmaniosi nei canili e rifugi.
Contrasto alla diffusione della leishmaniosi Il raggiungimento dell obiettivo è legato alla riduzione della Soglia di Trasmissione (R0) <1: Evidenziando precocemente gli animali infetti; Riducendo la Leishmaniemia attraverso la terapia e il follow up periodico; utilizzando i repellenti a base di principi attivi efficaci nei cani sani/nei cani infetti; Queste azioni permettono di contrastare la diffusione della malattia che altrimenti è destinata a coinvolgere la popolazione umana in misura sempre maggiore.
Per raggiungere l obiettivo l Istituto Zooprofilattico: Effettua screening sierologici in fluorescenza indiretta; Effettua la conferma diagnostica (diretta) e il successivo follow-up terapeutico in RealTimePCR quantitativa; Effettua il monitoraggio della funzionalità renale e dei principali parametri emato-chimici di riferimento nel paziente; Supporta i Servizi Veterinari nel controllo entomologico dei flebotomi nel territorio, identificandone la specie e la stagionalità; Trasferisce i dati al CERV al fine di implementare il DATABASE GIS al fine di predisporre mappe di rischio di circolazione della Leishmaniosi nel territorio regionale.
La strada è ancora lunga Maggior integrazione tra Servizio Pubblico e Liberi Professionisti; Superamento delle problematiche legate alla notifica della malattia; Adozione di misure minime per la cura e la protezione dei cani ammalati e di Norme di Polizia Sanitaria chiare e vincolanti per la cura e lo spostamento dei cani di proprietà dei Comuni. Maggiori risorse destinate a: Implementazione di un Database GIS collegato all anagrafe canina e al database di laboratorio; Coordinamento per lo studio della diffusione della malattia nell ospite e nel territorio. Creazione di una rete di operatori formati alle attività di monitoraggio, cura, controllo.
Grazie per l attenzione e buon lavoro!!