COMMISONE BARRIERE ARCHITETTONICHE Riunione del 29.06.2011 Componenti Ing. Gianfranco Calderoni (Presidente) Ing. Emilia Riva (Referente del Consiglio) Ing. Albeto Bacchini Ing. Paolo Parimbelli Ing. Sandro Gnocchi Ing. Carlo Viganò Ing. Cristoforo Guadagni Ing. Barbara Ratti Carrara Ing. Flavio Panzeri Componenti esterni Arch. Nicola Eynard (nominato OAB) Arch. Francesco Agliardi Geom. Luciano Grazioli (nominato GEOM) Arch. Alessandro Frigeni Arch. Elisabetta Locatelli P.I. Adriano Nani Presenza Presenza Argomenti all Ordine del Giorno: 1. Bilancio a conclusione del corso 2. Programmi futuri 3. Varie ed eventuali Resoconto: 1) Si prende visione della statistica delle presenze che sarà allegata al presente verbale. Ad oggi i geometri lamentano che non conoscono ancora i crediti che saranno loro assegnati per la partecipazione al corso. Il corso ha dato riscontri molto positivi e soddisfacenti. L Arch. Eynard e l Ing. Riva hanno ricevuto anche mail di plauso per gli argomenti trattati e per come si è svolto il convegno. 2) Per il prosieguo dei lavori la Commissione ha deciso di approfondire il tema relativo agli ambienti aperti al pubblico per il tempo libero e per il turismo (cinema, teatri, musei, ecc). L Ing. Bacchini fornirà i dati di un lavoro già realizzato dalla sua associazione adb in collaborazione con la Commissione Provinciale. 3) Si da lettura alla Commissione dei quesiti inoltrati alla Segreteria dell Ordine dopo il Convegno (6 e 7 quesito ricevuti) Quesito 1 : dal Geom. Michele Bruschi in data 12/05/2011 (allegato al presente verbale). Risposta : Il sottotetto da recuperare ai fini abitativi costituirebbe il 3 livello fuori terra (rialzato, primo, secondo sottotetto) e non è detto nel quesito se esiste un ulteriore livello interrato o seminterrato. Per il recupero del sottotetto a fini abitativi (un altra abitazione indipendente) non esistono soluzioni alternative alla installazione di una piattaforma elevatrice o di un ascensore (se il recupero del secondo piano sottotetto costituisce in totale il 4 livello dell edificio).
Quesito 2 : dal geom. Elisa Valeri in data 22 giugno 2011 (allegato al presente verbale) Risposta : a) Secondo la legge regionale 6/1989 art. 5.4 deve essere realizzato almeno un bagno accessibile al piano terreno. La legge regionale, non dà riferimenti di superficie, e quindi l unità immobiliare deve avere un servizio igienico accessibile. In Lombardia le prescrizioni tecniche dell allegato alla legge 6/89, spesso più restrittive delle prescrizioni nazionali, prevalgono su analoghe prescrizioni tecniche del DM 236. b) Se si vuole utilizzare il piano superiore come zona espositiva/vendita è necessaria l installazione di un servoscala. Sono ammessi i servoscala in via alternativa e subordinata ad ascensori, solo negli edifici esistenti (DM 236/89 art. 4.1.13), con non più di due livelli (LR 6/89 art. 5.3.4), purchè il dislivello massimo da superare sia inferiore a 4 metri (DM 236/89 art.8.1.13). Nei luoghi aperti al pubblico il servoscala deve essere di tipo d) oppure e) per il trasporto di persone su sedia a ruote (art. 8.1.13 del DM 236/89). Si deve rilevare che i servo scala comunque non garantiscono la piena fruibilità ambientale da parte di tutti, in quanto sono mezzi meccanici manovrabili con difficoltà. La riunione si chiude alle ore 19,30. La prossima riunione della Commissione è convocata per mercoledì 21 settembre 2011 alle ore 17,30. Firma : Ing. Emilia Riva - Ing. Alberto Bacchini
QUETO 1 Da: geometra bruschi Inviato: giovedì 12 maggio 2011 12.17 A: commissione.barriere@ordineingegneri.bergamo.it Oggetto: info Buongiorno, sono a porre il seguente quesito: abitazione di tipo condominiale con tre piani fuori terra collegati da vano scala comune e tre distinte proprietà in provincia di Bergamo (dal piano strada a quota 0,00 si giunge all abitazione a piano rialzato della madre, abitazione a piano primo della figlia e solaio al piano secondo del coniuge della figlia anzidetta). Il proprietario del solaio al piano secondo (già raggiungibile mediante la sopracitata scala larga 1 ml. per rampa) ha l intenzione di recuperare il sottotetto ai fini abitativi). Il caso di specie è fra quelli entro i tre livelli fuori terra?? Esistono soluzioni alternative all installazione di una piattaforma elevatrice o di ascensore? Grazie per la disponibilità. Bruschi Geom. Michele QUETO 2 *************** Da: elisavaleri Inviato: martedì 21 giugno 2011 17.30 A: commissione.barriere@ordineingegneri.bergamo.it Oggetto: richiesta parere a quesito tecnico Spett.le Commissione Barriere Architettoniche dell'ordine degli Ingegneri di Bergamo a seguito della partecipazione al corso "Progettare l'accessibilità per l'abolizione delle barriere architettoniche" mi permetto di chiedere un Vostro cortese paere a questo quesito: mi trovo a dover gestire l'inserimento di un'attività in un capannone artigianale prima destinato a locale non aperto al pubblico con collocamento non obbligatorio - officina per riparazione moto (per il quale il tecnico precedente aveva presentato in Comune solo l'elaborato per la dimostrazione dell'adattabilità), mentre ora diventerebbe "in parte" locale aperto al pubblico con collocamento non obbligatorio. Il capannone è già dotato di 2 latrine e spogliatoio nel rispetto del Regolamento Locale d'igiene vigente, ma è privo di bagno per disabili. Nella nuova situazione di progetto sono obbligata a rispettare il requisito della visitabilità e della adattabilità. Premetto che il capannone ha una superficie di 250 mq per n. 2 piani per cui una superficie totale di 500 mq, però la superficie destinata all'apertura del pubblico (spazio espositivo e vendita di accessori) sarebbe inferiore a 150 mq, in quanto la superficie rimanente verrebbe destinata ad officina per riparazione moto e deposito delle stesse. L'intervento in progetto verrebbe definito come Manutenzione straordinaria per divisione zona espositiva/vendita da zona officina/deposito.
Il mio dubbio consiste: - nel sapere se devo o non devo far realizzare un bagno per disabili (accessibile)interpretando la superficie "aperta al pubblico" inferiore a 150 mq (art. 5.5 del D.M. 236/89) - nel sapere se la zona espositiva/vendita che si potrebbe sviluppare su due piani tramite una l'utilizzo di una scala già esistente comporterebbe l'installazione di un servoscala per l'accesso al piano primo. Ringraziando dell'attenzione, porgo distinti saluti geom. Elisa Valeri