IL CREDITO AI CONSUMATORI Banca d Italia Filiale di Catanzaro

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IL CREDITO AI CONSUMATORI Banca d Italia Filiale di Catanzaro

Per credito al consumo si intende l attività di concessione di credito a favore di una persona fisica che agisce per scopi estranei all attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Si tratta quindi di un finanziamento che si può richiedere solo per far fronte a bisogni personali che riguardano la vita privata e familiare.

Il credito al consumo si distingue dalle altre forme di finanziamento per il fatto che non viene concesso per investimenti ma per dilazionare i pagamenti (rateizzazioni) e sostenere i consumi facilitando la capacità di acquisto di chi non ha disponibilità finanziarie.

Anche se chiesti da un consumatore per esigenze private non sono considerati credito ai consumatori : i finanziamenti inferiori ai 200 e quelli superiori ai 75.000 euro i finanziamenti finalizzati all acquisto di un terreno o di un immobile costruito o progettato i finanziamenti di durata superiore ai cinque anni garantiti da ipoteca su beni immobili gli sconfinamenti, cioè l utilizzo, autorizzato in via occasionale, di somme superiori al proprio saldo di conto corrente o al fido ottenuto in conto corrente.

Quando un finanziamento è "credito ai consumatori " la legge prevede particolari tutele e diritti del soggetto finanziato.

Nel credito ai consumatori rientrano varie forme di finanziamento che possiamo ricondurre a due macro-categorie a seconda della destinazione d uso Prestito non finalizzato Prestito finalizzato o credito collegato

Prestito personale Il prestito personale viene di solito concesso per soddisfare generiche esigenze di liquidità. Il finanziatore versa la somma al consumatore in un unica soluzione e il consumatore la restituisce a rate. Per tutelarsi dal rischio di non restituzione, il finanziatore può richiedere garanzie personali quali la fideiussione e/o una polizza assicurativa.

Prestito su cessione del quinto dello stipendio o della pensione La legge consente ai lavoratori dipendenti e ai pensionati di restituire la somma avuta in prestito cedendo al finanziatore fino a un quinto del loro stipendio o della loro pensione. In questo caso, il datore di lavoro o l ente previdenziale trattengono la rata dallo stipendio o dalla pensione e la versano al finanziatore.

Apertura di credito in conto corrente La banca si impegna a mettere a disposizione una somma sul conto corrente del cliente per un importo massimo prestabilito. Per avere la somma a disposizione il cliente paga alla banca una commissione, mentre sulle somme utilizzate paga solo gli interessi indicati nel contratto. Quando il cliente restituisce in tutto o in parte la somma utilizzata, con gli interessi, potrà averla nuovamente a disposizione e continuare a utilizzarla.

Prestito con carta di credito revolving Con la carta di credito revolving il titolare riceve un vero e proprio prestito, che può utilizzare per fare acquisti direttamente presso i venditori, servendosi della carta come strumento di pagamento, o per prelevare denaro liquido Il prestito si rimborsa a rate e con gli interessi. La carta può essere utilizzata fino al raggiungimento del limite massimo (plafond) stabilito dal finanziatore. Ogni volta che, attraverso le rate, si restituisce la somma utilizzata (quota capitale), questa somma può essere nuovamente spesa utilizzando la carta. Per questo la carta si chiama revolving

Il prestito finalizzato, o credito collegato, è un finanziamento legato all acquisto di un determinato bene o servizio, da restituire a rate. Il consumatore può ottenerlo anche direttamente presso il venditore che ha una convenzione con una o più banche o società finanziarie e di solito gestisce la pratica per loro conto. Il contratto deve contenere la descrizione dettagliata dei beni o servizi e l indicazione dei loro prezzi.

Ottenere un credito ha un costo: interessi, commissioni e altre spese. Le commissioni comprendono i costi per l apertura della pratica e per la gestione del finanziamento; le altre spese possono riguardare ad esempio le assicurazioni. L insieme di questi costi forma il costo totale del finanziamento sintetizzato dal TAEG.

Il TAEG - Tasso Annuo Effettivo Globale - indica il costo totale del finanziamento espresso in percentuale annua sul credito concesso. Comprende gli interessi e tutte le altre spese. Si calcola secondo modalità stabilite dalla legge e dalle istruzioni della Banca d Italia. Si distingue dal TAN - Tasso Annuo Nominale che Indica il tasso di interesse del finanziamento e non comprende commissioni e spese. Per legge il TAEG deve essere sempre indicato nei messaggi pubblicitari, nella documentazione informativa e nel contratto.

Le domande da porsi

A chi rivolgersi? A una banca o a una società finanziaria autorizzata. Queste possono servirsi di intermediari del credito: agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi, iscritti negli Elenchi tenuti dall OAM Organismo degli Agenti e dei Mediatori. Gli agenti operano direttamente per conto del finanziatore e possono concludere il contratto di finanziamento. I mediatori creditizi, invece, sono soggetti indipendenti che possono solo promuovere il finanziamento ma non concludere il contratto; per la loro attività richiedono un compenso, da concordare con il consumatore. Se il finanziamento serve ad acquistare un bene o un servizio, è possibile rivolgersi direttamente al punto vendita, per esempio il supermercato o il concessionario auto. In questo caso il venditore svolge tutte le attività di preparazione al contratto di finanziamento collegato alla vendita.

I messaggi promozionali e gli annunci pubblicitari permettono di avere un primo orientamento tra le offerte di credito ai consumatori. Perché il consumatore possa valutare l offerta con facilità, la legge richiede che gli annunci siano il più possibile chiari e comprensibili. Gli annunci devono dare al TAEG almeno la stessa evidenza di tutte le altre informazioni, fornire un esempio concreto che illustri le caratteristiche del finanziamento, indicare l eventuale obbligo di sottoscrivere contratti per uno o più servizi accessori, a meno che i costi connessi al contratto non siano già inclusi nel TAEG. Attenzione alle pubblicità che parlano di finanziamenti a tasso zero! È importante controllare che non solo il TAN ma anche il TAEG del finanziamento sia pari a zero.

Gli intermediari mettono a disposizione del pubblico, anche sui propri siti internet, una Guida contenente le Informazioni Generali sul credito ai consumatori. La Guida elenca tutti i diritti che la legge riconosce al consumatore in tutte le fasi del rapporto con l intermediario. Rappresenta per il consumatore uno strumento per conoscere, orientarsi e fare scelte consapevoli.

Come scegliere il finanziamento più adatto? Il finanziatore o l intermediario del credito deve fornire al consumatore tutte le informazioni per valutare la propria offerta e confrontarla con le altre proposte sul mercato. In questa fase il consumatore espone le sue esigenze ed esprime le sue preferenze. Il finanziatore fornisce le spiegazioni richieste senza pretendere oneri.

Come valutare e confrontare le offerte? Il finanziatore assolve agli obblighi di fornire le informazioni precontrattuali al consumatore attraverso un prospetto informativo dal contenuto standardizzato stabilito per legge. Il modulo SECCI (Informazioni europee di base sul Credito ai Consumatori) contiene tutte le informazioni utili perché il consumatore possa valutare nel modo più trasparente l offerta di credito. Il modulo deve indicare le condizioni contrattuali secondo le caratteristiche e le esigenze del cliente. Per permettergli di valutare con calma, la consegna del SECCI deve avvenire prima che il consumatore firmi il contratto o la proposta irrevocabile.

Come valutare e confrontare le offerte? Per valutare la convenienza del tasso di interesse offerto e ricercare sul mercato il prodotto meno costoso, è utile confrontare i moduli SECCI delle proposte di uno o più intermediari, prendendo come riferimento il TAEG.

Prima di concedere il credito il finanziatore deve raccogliere informazioni sulla capacità di rimborso del consumatore sia chiedendo le informazioni direttamente a lui, sia consultando le banche dati che raccolgono informazioni sui finanziamenti ottenuti dai cittadini tra cui anche eventuali notizie negative quali un finanziamento rifiutato o inadempienze nel pagamento delle rate. La Centrale dei Rischi (CR) è il sistema informativo gestito dalla Banca d Italia che raccoglie le informazioni fornite da banche e società finanziarie sui crediti che esse concedono ai loro clienti. In Italia operano comunque anche altri sistemi di rilevazione centralizzata di natura privata (SIC).

Vi è uno scambio informativo bidirezionale tra i singoli intermediari e la Centrale dei Rischi. Gli intermediari comunicano i dati in merito alle posizioni debitorie della clientela, mentre la Centrale restituisce informazioni sull'esposizione debitoria di ciascun affidato. Il Consumatore può consultare a sua volta le informazioni presenti nella Centrale dei Rischi e sapere chi lo segnala. Per conoscere tali informazioni può rivolgersi a qualsiasi filiale della Banca d Italia. Se ritiene che le informazioni che lo riguardano non sono corrette può contestarle e chiederne la verifica e la rettifica. Se la domanda di credito viene rifiutata sulla base della consultazione di una banca dati, il consumatore ha il diritto di esserne informato immediatamente e gratuitamente, con l indicazione della banca dati e del risultato della consultazione.

La copertura assicurativa è una scelta del cliente, anche se molte banche e società finanziarie la richiedono per proteggersi dal rischio di mancato pagamento. Per la cessione del quinto è obbligatoria per legge la polizza a copertura dei rischi di perdita dell impiego e/o morte. Se la banca o la società finanziaria chiede di stipulare un assicurazione sulla vita proponendo il prodotto di cui cura abitualmente il collocamento deve sottoporre al cliente almeno due preventivi di due differenti società assicurative concorrenti. È importante fare attenzione ai costi della polizza: quella commercializzata dall intermediario potrebbe essere più costosa di altre offerte sul mercato. Se il cliente decide per una polizza diversa da quella proposta dall intermediario, quest ultimo non può comunque modificare le condizioni della sua offerta di credito.

Il TAEG include il costo delle polizze assicurative obbligatorie per legge, o comunque necessarie per ottenere o continuare a fruire del credito alle condizioni offerte, a meno che non siano quantificabili in alcun modo al momento del calcolo dell indicatore (in questo caso il relativo costo è indicato a parte).

Al momento della conclusione del contratto il consumatore ha diritto: a non avere applicate condizioni sfavorevoli rispetto a quelle pubblicizzate nel modulo SECCI o in altro documento informativo; a scegliere la modalità di invio delle comunicazioni periodiche (il canale on-line è sempre gratuito); a ricevere una copia del contratto firmata dal finanziatore. Al momento della firma del contratto, così come nel suo prosieguo, il tasso di interesse non può superare la soglia dell usura vigente.

Il consumatore - entro 14 giorni dalla data della firma - può recedere dal contratto inviando una comunicazione al finanziatore secondo le modalità dallo stesso indicate. Per recedere non deve dare alcuna motivazione. Se nel frattempo il consumatore ha ricevuto il finanziamento, anche solo in parte, entro 30 giorni dalla comunicazione del recesso è tenuto a restituire la somma ricevuta e a pagare gli interessi maturati fino alla restituzione. Recedere dal contratto di credito significa poter recedere anche dai servizi accessori connessi, forniti dal finanziatore o da terzi. Se il contratto è a tempo indeterminato, il consumatore può recedere in ogni momento, senza penalità e senza costi. In questo caso, il contratto può prevedere un obbligo di preavviso non superiore a un mese. Anche il finanziatore può recedere, ma deve comunicarlo al consumatore con almeno due mesi di preavviso. Il finanziatore può anche sospendere il credito, ma deve esserci una giusta causa ad esempio il sospetto di furto della carta di credito e deve informarne prima il consumatore.

Nel caso di prestiti finalizzati, se il venditore non consegna i beni, il consumatore può rivolgersi al finanziatore per sciogliere anche il contratto di credito, ma solo dopo aver richiesto, senza esito, al venditore quanto dovuto.

Durante la durata contrattuale il consumatore riceve informazioni sull andamento del rapporto almeno una volta l anno. Può sempre ricevere assistenza. Per i finanziamenti rateali può richiedere gratuitamente in qualsiasi momento la tabella di ammortamento del prestito. Ha diritto ad essere informato della prima segnalazione di informazioni negative in una banca dati. Può rimborsare anticipatamente tutto o parte del debito residuo ottenendo una corrispondente riduzione del costo del credito nonché il rimborso della quota parte del costo dell assicurazione pagato anticipatamente. L indennizzo da corrispondere al finanziatore per il rimborso anticipato del credito è soggetto a limiti di legge ed è anche correlato all ammontare del debito residuo e alla durata residua del contratto (max 1%).

La modifica delle condizioni contrattuali L intermediario è legato al rispetto di regole: la possibilità di variare le condizioni contrattuali deve essere prevista dal contratto ed approvata dal cliente; deve ricorrere un giustificato motivo; i tassi di interesse possono essere modificati solo per i contratti a tempo indeterminato; il consumatore deve essere preventivamente avvisato (due mesi prima) e qualora decidesse di non accettare le nuove condizioni ha diritto ad esercitare il recesso dal contratto senza costi aggiuntivi mantenendo le condizioni vigenti.

Se si restituisce il prestito a rate, in caso di mancato pagamento il finanziatore può rivalersi sulla garanzia e ricorrere a tutte le azioni previste dalla legge per riscuotere il suo credito. Il mancato rispetto delle scadenze previste può comportare l addebito di costi (interessi di mora). Nei casi più gravi il finanziatore può richiedere lo scioglimento del contratto obbligando il cliente a rimborsare subito tutto il debito residuo. Un altra conseguenza del mancato pagamento delle rate è che il finanziatore segnali tali informazioni negative alla Centrale dei rischi. Questo può rendere difficile ottenere credito in futuro.

Prima di stipulare un contratto di credito è bene valutare la reale importanza dell esigenza che si intende soddisfare e verificare se le proprie entrate sono sufficienti per pagare le rate nel tempo. Quando si ha già un finanziamento in corso, bisogna fare molta attenzione prima di assumerne di nuovi, perché il rischio è che le rate diventino insostenibili. È possibile pretendere una collaborazione adeguata e puntuale da parte dei finanziatori e degli intermediari del credito anche su questi aspetti.