Il mercato del lavoro a Bologna nel Marzo 2014

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Transcript:

Il mercato del lavoro a nel 2013 Marzo 2014

Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura, Stefano Venuti Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni sono state effettuate sui dati ISTAT relativi all indagine continua sulle forze di lavoro riferiti alla media 2013.

Indice La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro: oltre 2.000 famiglie intervistate in provincia di 2 Glossario 3 Il tasso di attività Anche se in calo, l Emilia-Romagna si conferma la regione italiana 5 con il più alto tasso di attività nel 2013 A nel 2013 tasso di attività totale in ripresa al 74,3% 6 prima per tasso di attività tra le principali province italiane 7 Il tasso di occupazione L occupazione in Italia: 479.000 occupati in meno nel 2013 9 Anche nel 2013 l Emilia-Romagna, pur se in forte calo, rimane al secondo posto 10 nella graduatoria del tasso di occupazione totale A nel 2013 tasso di occupazione in calo 11 Cala ulteriormente il tasso di occupazione nella fascia d età più giovane, mentre aumenta quello tra i 55 e i 64 anni 12 Drammatico calo del tasso di occupazione giovanile, mentre continua l aumento di 13 quello della fascia di età 55-64 anni Anche nel 2013 risulta prima per tasso di occupazione totale e femminile 14 tra le principali province italiane La struttura dell occupazione a 15 Il tasso di disoccupazione In due anni in Italia oltre un milione di disoccupati in più 17 L Emilia-Romagna retrocede al sesto posto per tasso di disoccupazione totale 18 A disoccupazione ancora in sensibile aumento nel 2013 19 A tasso di disoccupazione al 45,7% fra i ragazzi tra i 15 e i 24 anni 20 Continua la crescita della disoccupazione sia giovanile sia delle persone in età dai 35 anni in su 21 scende al quarto posto tra le principali province italiane per tasso di disoccupazione 22 Dati di sintesi sulla situazione occupazionale a nel 2013 23

La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro: oltre 2.000 famiglie intervistate in provincia di I dati utilizzati per l analisi sono tratti dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro dell Istat relativa all anno 2013. Trattasi di una rilevazione campionaria e rappresenta la principale fonte di informazione statistica sul mercato del lavoro italiano. Le informazioni rilevate presso la popolazione costituiscono la base sulla quale vengono derivate le stime ufficiali degli occupati e dei disoccupati, oltre ad altri importanti indicatori. La rilevazione è progettata per garantire stime trimestrali a livello regionale e stime provinciali in media d anno ed è svolta in maniera continuativa sulle 13 settimane del trimestre. Ogni trimestre la rilevazione raccoglie informazioni su circa 65.000 famiglie (pari a circa 132 mila individui) residenti in 1.244 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale. Le famiglie intervistate nel 2013 nella provincia di sono state 2.494. Tutti i comuni capoluoghi di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna provincia sono presenti nel campione in modo permanente; gli altri entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale. Per ciascun comune viene estratto dalla lista anagrafica un campione casuale semplice di famiglie che vengono successivamente intervistate. La popolazione di riferimento è costituita da tutti i componenti delle famiglie di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritti nelle anagrafi comunali. 2

Glossario Forze di lavoro: Occupati: Disoccupati: Tasso di attività: Tasso di inattività: Tasso di occupazione: Tasso di disoccupazione: comprendono le persone occupate e quelle disoccupate. comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: - hanno svolto almeno un ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; - hanno svolto almeno un ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; persone con attività lavorativa). - sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi, oppure se durante l assenza continuano a percepire almeno il 50 per cento della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi. comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che: - hanno effettuato almeno un azione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive; - oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l inizio del lavoro. rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento (15-64 anni). rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento. rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. 3

Il tasso di attività

Anche se in calo, l Emilia-Romagna si conferma la regione italiana con il più alto tasso di attività nel 2013 Sulla base dei dati ISTAT tratti dall indagine campionaria sulle forze di lavoro, nel 2013 a livello nazionale il tasso di attività è risultato pari al 63,5%, in calo di due decimi di punto percentuale rispetto al 2012. L unica ripartizione che fa segnare una variazione positiva è rappresentata dal Nord-ovest grazie alla componente femminile in aumento di uno 0,6%. Tasso di attività (15-64 anni) per sesso e ripartizione geografica nel 2013 Ripartizioni geografiche Maschi e femmine Valori % Differenze % su 2012 Maschi Femmine Maschi e femmine Maschi Femmine Totale 63,5 73,4 53,6-0,2-0,5 0,1 Nord 70,3 77,9 62,6 0,0-0,3-0,2 Nord-ovest 70,2 77,7 62,6 0,3 0,0 0,6 Nord-est 70,4 78,3 62,5-0,5-0,6-0,4 Centro 67,4 75,6 59,3-0,1-0,8 0,5 Mezzogiorno 52,5 66,3 39,0-0,5-0,7-0,3 Tra le regioni italiane l Emilia-Romagna registra nel 2013, come nell anno precedente, il tasso di attività totale più elevato (72,6%), in calo però rispetto al 2012 (72,8%). E invece la Lombardia la regione con il maggior incremento; passa infatti dal 70% del 2012 al 70,7% nel 2013. Emilia-Romagna Trentino Alto Adige Valle d'aosta Lombardia Toscana Piemonte Marche Veneto Friuli-Venezia Giulia Umbria Liguria Lazio ITALIA Abruzzo Sardegna Molise Basilicata Puglia Campania Calabria Tasso di attività (15-64 anni) per regione Anno 2013 (dati in percentuale) 50,8 50,3 54,5 52,9 56,4 58,8 63,5 62,0 65,2 69,9 68,8 68,6 68,4 68,3 67,6 71,7 70,7 70,0 72,6 72,5 5 Sicilia 49,9 20,0 40,0 60,0 80,0

A nel 2013 tasso di attività totale in ripresa al 74,3% Tasso di attività totale (15-64 anni) Italia Emilia R omagna Tasso di attività maschile (15-64 anni) Italia Emilia R omagna Tasso di attività femminile (15-64 anni) Italia Emilia Romagna 2013 63,5 72,6 74,3 2013 73,4 79,0 79,8 2013 53,6 66,1 68,9 2012 2011 63,7 72,8 73,8 62,2 71,8 73,1 2012 2011 73,9 79,1 79,3 73,1 78,6 78,5 2012 2011 53,5 66,6 68,4 51,5 64,9 67,9 2010 62,2 71,6 72,7 2010 73,3 78,6 78,7 2010 51,1 64,5 66,9 2009 2008 62,4 72,0 72,6 63,0 72,6 74,1 2009 2008 73,7 78,9 77,9 74,4 80,1 80,0 2009 2008 51,1 51,6 65,1 67,4 64,9 68,2 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Nel 2013 in provincia di il tasso di attività totale si mantiene su valori molto elevati (74,3%) e in salita di mezzo punto percentuale rispetto al 2012, confermando così la tendenza registrata a partire dal 2010. L aumento è trainato sia dal tasso di attività maschile, che passa dal 79,3% del 2012 al 79,8% del 2013, sia da quello femminile (che sale dal 68,4% al 68,9%). Il dato bolognese si mantiene inoltre al di sopra di quello regionale (72,6% nel 2013) e in misura più sensibile di quello nazionale (63,5%), superandolo di quasi 11 punti percentuali. 6

prima per tasso di attività tra le principali province italiane Tasso di attività (15-64) anni nelle principali province Anno 2013 (dati in percentuale) Tasso di attività maschile (15-64 anni) nelle principali province Anno 2013 (dati in percentuale) Tasso di attività femminile (15-64 anni) nelle principali province Anno 2013 (dati in percentuale) 74,3 79,8 68,9 Firenze 72,8 Firenze 78,9 Firenze 67,0 Milano 72,2 Verona 78,4 Milano 66,5 Torino 69,9 Milano 77,9 Torino 63,2 Verona 68,7 Venezia 77,0 Genova 61,9 Genova 67,8 Torino 76,7 Roma 58,9 Roma 67,1 Roma 75,6 Verona 58,8 Venezia 65,4 Genova 73,9 Venezia 53,8 Bari 56,6 Bari 71,9 Bari 41,6 Messina 53,3 Messina 65,6 Messina 41,5 Napoli 49,5 Napoli 64,4 Napoli 35,3 Catania 48,4 Catania 63,3 Catania 34,1 Palermo 47,3 Palermo 62,1 Palermo 33,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 Nel 2013 si conferma prima per tasso di attività, riconquistando il primato anche per il tasso maschile, che nel 2012 aveva ceduto a Firenze. Tutti e tre i tassi crescono di mezzo punto percentuale rispetto al 2012, ma resta ampia la forbice (oltre 10 punti percentuali) fra i due generi. Fanalini di coda della graduatoria le città del Sud, dove in particolare il tasso di attività femminile rimane ampiamente sotto il 50%. 7

Il tasso di occupazione

L occupazione in Italia: 479.000 occupati in meno nel 2013 Tasso di occupazione totale per provincia (valori percentuali) Se nel 2012 il calo dell occupazione rispetto all anno precedente era stato di 68.000 unità, nel 2013 la riduzione assume rilevanza drammatica: 479.000 occupati in meno. A livello nazionale il numero di persone occupate nel 2013 è pari a circa 22,4 milioni, in calo del 2,1% rispetto al 2012. Il tasso di occupazione scende dal 56,8% al 55,6%. L Italia continua ad essere caratterizzata da notevoli disuguaglianze territoriali. Traleprovinceilcuitassosuperail65%troviamo tutte quelle dell Emilia-Romagna, ad eccezione di Ferrara (61,5%). Come molto bene evidenzia la mappa, sono le province del sud a registrare i tassi di occupazione più bassi. Complessivamente la regione con il più elevato livello di occupazione anche nel 2013 è il Trentino-Alto Adige, mentre il primato negativo spetta alla Calabria. 9

48,4 47,4 46,1 42,3 Anche nel 2013 l Emilia-Romagna, pur se in forte calo, rimane al secondo posto nella graduatoria del tasso di occupazione totale 80,0 Tasso di occupazione (15-64 anni) totale per regione Anno 2013 (dati in percentuale) 68,5 66,3 65,6 64,9 63,8 63,3 63,0 62,4 61,1 61,0 60,7 60,0 57,0 55,6 54,8 40,0 39,8 39,3 39,0 20,0 Trentino Alto Adige Emilia-Romagna Valle d'aosta Lombardia Toscana Veneto Friuli-Venezia Giulia Piemonte Umbria Marche Liguria Lazio ITALIA Abruzzo Sardegna Molise Basilicata Puglia Campania Sicilia Calabria L Emilia-Romagna, pur con un calo di 1,3 punti percentuali rispetto al 2012, rimane stabile al secondo posto (con il 66,3%) nella graduatoria regionale del tasso di occupazione. Il primato spetta ancora una volta al Trentino-Alto Adige con il 68,5%, anche se in leggera diminuzione rispetto al 2012 (68,6%). E invece la Sardegna a far segnare la riduzione annua più elevata: dal 51,7% del 2012 al 48,4%. Sono tutte al Sud le regioni con i livelli di occupazione più bassi: si tratta della Calabria (39%, in forte diminuzione rispetto al 41,6% del 2012), della Sicilia (39,3% contro il 41,2%) e della Campania (39,8% contro il 40%). 10

A nel 2013 tasso di occupazione in calo Tasso di occupazione (15-64 anni) totale 2013 2012 2011 2010 2009 2008 55,6 66,3 67,8 56,8 67,6 68,6 56,9 67,9 69,6 56,9 67,4 69,0 57,5 68,5 70,1 58,7 70,2 72,4 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Italia Emilia Romagna Tasso di occupazione (15-64 anni) maschile 2013 2012 2011 2010 2009 2008 64,8 73,0 73,1 66,5 73,9 73,6 67,5 75,0 74,6 67,7 74,9 75,4 68,6 75,5 75,6 70,3 78,2 78,3 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Italia Emilia Romagna Tasso di occupazione (15-64 anni) femminile 2013 2012 2011 2010 2009 2008 46,5 59,6 62,6 47,1 46,5 46,1 46,4 47,2 61,3 63,7 60,8 64,7 59,9 62,8 61,5 64,6 62,1 66,6 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Italia Emilia Romagna A il tasso di occupazione, pari nel 2008 al 72,4%, scende ulteriormente nel 2013 al 67,8%, con una riduzione complessiva pari a 4,6 punti percentuali. Rispetto al 2012 il calo è di otto decimi di punto e a questo peggioramento hanno contribuito in maniera più significativa le donne, con una contrazione del tasso di oltre un punto percentuale. Diminuzioni rispetto al 2012 si sono registrate anche a livello regionale (dal 67,6% al 66,3%) e nazionale (dal 56,8% al 55,6%). 11

Cala ulteriormente il tasso di occupazione nella fascia d età più giovane, mentre aumenta quello tra i 55 e i 64 anni Tasso di occupazione in provincia di per fasce d'età nel 2013 TOTALE 100,0 90,0 80,0 79,3 82,1 76,4 85,9 90,9 80,8 83,1 89,8 77,0 MASCHI FEMMINE 70,0 62,5 60,0 50,0 40,0 50,8 40,3 30,0 20,0 14,7 14,9 14,5 10,0 0,0 15-24 anni 25-34 anni 35-44 anni 45-54 anni 55-64 anni L analisi del tasso di occupazione rispetto alle diverse classi d età mostra anche per il 2013 un ampia forbice tra le classi centrali e quelle più giovani e più adulte. Risultano infatti valori sotto il 15% per la fascia 15-24, oltre l 85% per la centrale 35-44 e tra il 40% e 60%, a seconda del genere, per la classe 55-64 anni. 12

Drammatico calo del tasso di occupazione giovanile, mentre continua l aumento di quello della fascia di età 55-64 anni 100,0 TOTALE MASCHI Tasso di occupazione in provincia di 18-29 anni 100,0 Tasso di occupazione in provincia di 55-64 anni 90,0 FEMMINE 90,0 TOTALE 80,0 70,0 68,0 72,0 63,8 61,6 80,0 70,0 MASCHI FEMMINE 62,5 60,0 50,0 40,0 53,5 45,7 49,2 54,4 44,1 47,4 51,0 43,9 48,1 49,3 46,9 42,0 39,9 44,1 60,0 50,0 40,0 36,6 43,1 31,0 37,8 45,1 31,0 37,4 45,2 30,6 43,3 49,3 38,5 44,8 53,6 36,7 50,8 40,3 30,0 30,0 20,0 20,0 10,0 10,0 0,0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 0,0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Continua il forte calo del tasso di occupazione giovanile. L occupazione nella fascia fra i 18 e i 29 anni è diminuita infatti nella nostra provincia dal 48,1% del 2012 al 42% del 2013. Il confronto rispetto al 2012 mostra che a pagarne il maggior prezzo sono gli uomini, il cui tasso di occupazione risulta in diminuzione di quasi dieci punti percentuali (dal 49,3% al 39,9%); cala comunque anche quello femminile, seppur in misura più contenuta (dal 46,9% al 44,1%). Continua l influenza delle nuove normative pensionistiche sui livelli di occupazione della fascia d età compresa tra i 55 e i 64 anni, dove il tasso di occupazione nel 2013 è ulteriormente aumentato dal 44,8% al 50,8%. L analisi per genere evidenzia che il tasso maschile è in fortissima ripresa (dal 53,6% al 62,5%), seguito comunque pur su diversi livelli anche da quello femminile (dal 36,7% al 40,3%). 13

Anche nel 2013 risulta prima per tasso di occupazione totale e femminile tra le principali province italiane Tasso di occupazione (15-64 anni) totale nelle principali province Anno 2013 (dati in percentuale) Tasso di occupazione (15-64 anni) maschile nelle principali province Anno 2013 (dati in percentuale) Tasso di occupazione femminile (15-64 anni) nelle principali province Anno 2013 (dati in percentuale) 67,8 Verona 75,3 62,6 Firenze 66,8 73,1 Firenze 61,3 Milano 66,5 Firenze 72,5 Milano 61,0 Verona 64,6 Milano 72,1 Torino 55,9 Torino 61,9 Venezia 70,4 Genova 55,6 Genova 61,5 Torino 68,0 Verona 53,6 Venezia 59,7 Roma 67,6 Roma 51,4 Roma 59,4 Genova 67,5 Venezia 49,0 Bari 45,2 Bari 58,6 Bari 32,1 Messina 41,5 Messina 51,6 Messina 31,7 Catania 38,9 Catania 51,5 Catania 26,9 Palermo 37,4 Palermo 50,1 Napoli 25,3 Napoli 36,7 Napoli 48,5 Palermo 25,2 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Le principali province del Centro-Nord, nonostante la difficile congiuntura economica, hanno mantenuto nel 2013 tassi di occupazione sensibilmente superiori alla media nazionale: tra queste conserva la prima posizione con un valore elevato (67,8%), ma in calo di otto decimi di punto rispetto al 2012. Molto significativo anche il primato di nella graduatoria del tasso di occupazione femminile (62,6%), anch esso in calo rispetto al 2012 (63,7%), ma conquistato con ampio margine su Firenze e Milano. Per il tasso di occupazione maschile la nostra provincia sale dal terzo al secondo posto preceduta solo da Verona. 14

La struttura dell occupazione a L occupazione a nel 2013 (complessivamente oltre 442 mila) si caratterizza per la presenza di 74 lavoratori dipendenti e 26 autonomi ogni 100 occupati. In relazione al settore di attività economica i servizi (con un aumento di quasi 5.700 occupati rispetto al 2012 pari al +1,8%) danno lavoro a 318.000 persone, pari al 71,8% dell occupazione provinciale. Di questi, 73 su 100 sono lavoratori dipendenti. Nell industria lavora il 25,7% degli occupati (114.000 persone, 3.500 in meno rispetto al 2012) e la quota di lavoratori dipendenti è pari all 82%; si tratta dunque di un valore più elevato di quello relativo al settore dei servizi anche se in calo rispetto al 2012. Occupati totali per settore di attività economica nella provincia di nel 2013 Se si considera l industria in senso stretto (che esclude il comparto delle costruzioni) il suo peso sul totale è pari al 20,8%. In questo ambito i dipendenti sono quasi il 90%. L agricoltura riveste da un punto di vista occupazionale un ruolo ormai residuale, in diminuzione rispetto al 2012, occupando il 2,5% degli addetti; di questi il 17% è costituito da lavoratori dipendenti e il 83% da autonomi. 71,8% 2,5% 25,7% Agricoltura Industria Servizi 15

Il tasso di disoccupazione

In due anni in Italia oltre un milione di disoccupati in più Tasso di disoccupazione totale per provincia (valori percentuali) Nel 2013 il tasso di disoccupazione a livello nazionale sale di un punto e mezzo percentuali e si porta al 12,2%; complessivamente i disoccupati a livello nazionale sono risultati 3.113.000. Nel 2013 sono ben 17 le province con un tasso di disoccupazione superiore al 20%. Il tasso più elevato è stato raggiunto nella provincia sarda di Medio Campidano (27%), seguita da Napoli (25,8%). Il tasso più basso è stato invece registrato dalla provincia di Bolzano (4,4%), seguita da Prato (5,7%), Verona e Reggio Emilia (entrambe al 5,9%). Fra le regioni è il Trentino-Alto Adige (con il 5,5%) quella con il più bassa livello di disoccupazione. 17

L Emilia-Romagna retrocede al sesto posto per tasso di disoccupazione totale 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 5,5 7,6 7,7 8,1 8,4 8,5 8,7 Tasso di disoccupazione totale per regione Anno 2013 (dati in percentuale) 9,9 10,4 10,6 11,1 11,4 12,2 12,3 15,2 15,8 17,5 19,8 21,0 21,5 22,2 0,0 Trentino Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Lombardia Valle d'aosta Emilia-Romagna Toscana Liguria Umbria Piemonte Marche Abruzzo ITALIA Lazio Basilicata Molise Sardegna Puglia Sicilia Campania Calabria Nel 2013 l Emilia-Romagna retrocede dalla quarta alla sesta posizione nella graduatoria regionale del tasso di disoccupazione; il valore di questo indicatore risulta inoltre in consistente aumento nella nostra regione rispetto al 2012 (dal 7,1% all 8,5%). Quarta posizione, per quanto riguarda il tasso di disoccupazione maschile (7,4%) e sesta, in discesa di due posizioni, per quanto concerne il tasso di disoccupazione femminile, salito dal 7,9% nel 2012 al 9,7% nel 2013. 18

A disoccupazione ancora in sensibile aumento nel 2013 Tasso di disoccupazione totale 2013 2012 2011 2010 2009 2008 4,8 3,4 3,2 2,2 5,3 4,7 5,7 5,0 7,1 6,9 6,7 8,5 8,4 8,4 8,4 7,8 10,7 12,2 0,0 5,0 10,0 15,0 Italia Emilia Romagna Tasso di disoccupazione maschile 2013 2012 2011 2010 2009 2008 4,2 2,8 2,4 2,0 4,6 4,1 5,5 7,4 8,0 6,4 7,0 7,6 4,5 4,8 6,8 7,6 9,9 11,5 0,0 5,0 10,0 15,0 Italia Emilia Romagna Tasso di disoccupazione femminile 2013 2012 2011 2010 2009 2008 5,5 4,0 4,3 2,4 7,9 6,8 6,3 4,7 7,0 6,0 9,7 8,9 8,5 9,6 9,7 9,3 11,9 13,1 0,0 5,0 10,0 15,0 Italia Emilia Romagna Continua la crescita in provincia di del tasso di disoccupazione: dal 2008 al 2013 è quasi quadruplicato arrivando nel 2013 all 8,4%. Il valore risulta in notevole ripresa anche rispetto al 2012 (6,9%). L analisi per genere evidenzia un aumento nell ultimo anno sia del tasso di disoccupazione femminile (passato dal 6,8% nel 2012 all 8,9% nel 2013) sia di quello maschile (dal 7% del 2012 all 8% del 2013). Ancora una volta la disoccupazione bolognese risulta inferiore a quella nazionale, cresciuta nel 2013 di due punti e mezzo percentuali; nella nostra provincia si conferma inoltre una situazione leggermente favorevole rispetto alla media regionale. 19

A tasso di disoccupazione al 45,7% fra i ragazzi tra i 15 e i 24 anni Drammatica l evoluzione del tasso di disoccupazione nella fascia d età compresa tra i 15 i 24 anni, passato in un solo anno dal 28,9% al 45,7%. Occorre tuttavia sottolineare che, 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 45,7 52,5 Tasso di disoccupazione in provincia di per fasce d'età nel 2013 35,0 9,6 8,9 10,3 TOTALE FEMMINE 15-24 anni 25-34 anni 35 anni e oltre 5,8 4,7 MASCHI 7,1 tenuto conto dell alto livello di scolarizzazione raggiunto nella nostra provincia, il fenomeno risulta in valore assoluto relativamente contenuto. Fortunatamente nelle fasce successive, anche se in presenza di un valore in aumento nel 2013, il dato si ridimensiona rapidamente e per gli ultra 35enni il dato risulta del 5,8% a fronte dell 8,2% raggiunto a livello nazionale. Se approfondiamo l analisi per genere notiamo come nella fascia d età più giovane il tasso di disoccupazione femminile risulti significativamente più basso (35% a fronte del 52,5% maschile), mentre nelle classi successive il rapporto cambia e le donne fanno segnare un livello di disoccupazione maggiore rispetto agli uomini. 20

Continua la crescita della disoccupazione sia giovanile sia delle persone in età dai 35 anni in su 40,0 Tasso di disoccupazione in provincia di 18-29 anni 10,0 Tasso di disoccupazione in provincia di 35 anni e oltre 35,0 30,0 TOTALE MASCHI FEMMINE 25,2 29,1 8,0 TOTALE MASCHI FEMMINE 7,1 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 3,0 1,5 4,7 8,3 3,0 14,4 17,3 17,1 17,5 12,9 13,4 12,3 17,5 21,5 12,5 21,2 6,0 4,0 2,0 2,1 2,1 2,0 2,7 2,9 2,5 2,7 2,2 3,2 3,3 3,8 2,6 5,0 4,6 5,5 5,8 4,7 0,0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 0,0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Il tasso di disoccupazione in provincia di, disaggregato per fasce d età, evidenzia per i giovani tra i 18 e 29 anni un continuo peggioramento. Il 2013 si chiude con un 25,2% (29,3% a livello nazionale), segnando un valore assai lontano dal minimo fatto registrare nel 2008 (3%). Fortemente critica la situazione maschile, il cui tasso passa dal 21,5% del 2012 al 29,1% del 2013; analogo andamento per la componente femminile (dal 12,5% al 21,2%), che mostra un livello di disoccupazione più basso, ma in peggioramento più accentuato. Anche per quanto riguarda le persone in età da 35 anni in su il dato risulta nel 2013 in peggioramento (dal 5% del 2012 al 5,8%); l analisi per genere evidenzia come le donne nell ultimo anno abbiano peggiorato sensibilmente la propria situazione con un tasso di disoccupazione passato dal 5,5% al 7,1%). 21

scende al quarto posto tra le principali province italiane per tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione totale nelle principali province Anno 2013 (dati in percentuale) Tasso di disoccupazione maschile nelle principali province Anno 2013 (dati in percentuale) Tasso di disoccupazione femminile nelle principali province Anno 2013 (dati in percentuale) Verona 5,9 Verona 3,8 Milano 8,2 Milano 7,7 Milano 7,3 Firenze 8,4 Firenze 8,1 Firenze 7,9 Verona 8,8 8,4 8,0 8,9 Venezia 8,6 Venezia 8,3 Venezia 9,0 Genova 9,1 Genova 8,4 Genova 10,0 Roma 11,3 Roma 10,4 Torino 11,7 Torino 11,4 Torino 11,1 Roma 12,5 Catania 19,4 Bari 18,2 Catania 21,2 Bari 19,9 Catania 18,4 Bari 22,8 Palermo 20,7 Palermo 19,1 Messina 23,4 Messina 21,9 Messina 20,9 Palermo 23,6 Napoli 25,8 Napoli 24,4 Napoli 28,2 0,0 10,0 20,0 30,0 0,0 10,0 20,0 30,0 0,0 10,0 20,0 30,0 Nel 2013, con un 8,4% perde due posizioni, scendendo dal secondo al quarto posto nella graduatoria del tasso di disoccupazione tra le principali province italiane, distaccata da Verona e Milano e con un valore che si avvicina a quello di Firenze che la precede. Lo scorso anno la nostra provincia è invece risalita al quarto posto nella graduatoria del tasso di disoccupazione maschile (8%), mentre è scesa in quarta posizione rispetto a quello femminile (8,9%). 22

Dati di sintesi sulla situazione occupazionale a nel 2013 Occupati per settore di attività economica e posizione nella provincia di nel 2013 Occupati Var. assoluta sul 2012 Var. % sul 2012 Agricoltura Dipendenti 1.914-157 -8,2 Indipendenti 9.165-810 -8,8 Totale 11.079-968 -8,7 Industria Dipendenti 93.102-4432 -4,8 Indipendenti 20.587 908 4,4 Totale 113.689-3524 -3,1 di cui: in senso stretto Dipendenti 81.806-4307 -5,3 (escluse le costruzioni) Indipendenti 10.160-74 -0,7 Totale 91.965-4381 -4,8 Costruzioni Dipendenti 11.296-126 -1,1 Indipendenti 10.427 981 9,4 Totale 21.723 856 3,9 Servizi Dipendenti 233.001 1578 0,7 Indipendenti 84.663 4083 4,8 Totale 317.664 5661 1,8 Totale Dipendenti 328.018-3011 -0,9 Indipendenti 114.414 4179 3,7 Totale 442.432 1169 0,3 23