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ALLEGATO A) descrizione dei luoghi toccati da ciascuna tappa TAPPA 1 IL MIO NOME È FRANCESCO LA CATTEDRALE DI SAN RUFINO Diversamente da quanto si potrebbe pensare, la cattedrale di Assisi non è la Basilica di San Francesco, bensì il Duomo di San Rufino, situato su una terrazza poco sopra la Basilica di Santa Chiara. In questo sito, sul quale sorgeva un tempio romano dedicato alla Bona Mater, venne costruito intorno al 400 una piccola chiesa per ospitar i resti di san Rufino, primo Vescovo di Assisi, martirizzato nel III secolo. Successivamente ampliata con vari interventi, venne consacrata nel 1253 da Papa Innocenzo IV. Il portale della chiesa, uno dei più significativi esempi di romanico umbro, è suddiviso in tre fasce: quella inferiore presenta un ampio portale decorato, sormontato da una lunetta raffigurante Cristo tra il sole e la luna, la Madonna e san Rufino, e alla base presenta dei leoni rampanti. La fascia mediana, suddivisa da un elegante galleria, presenta tre rosoni: quello centrale è contornato da statue di evangelisti e si animali. La parte superiore, che si distacca per stile e proporzione, si pensa sia stata realizzata per ultima e forse nemmeno finita: nella grande arcata ogivale pare dovesse essere incluso un dipinto o un mosaico. L interno della Chiesa è a tre navate divise da pilastri, e presenta un carattere nettamente in contrasto con l esterno, essendo stato ultimato nel XVI secolo. All inizio della navata destra troviamo l antico Battistero, ricavato da un blocco di granito racchiuso da una intelaiatura di ferro. qui ricevettero il Battesimo ben tre santi: oltre a san Francesco e a Santa Chiara, anche san Gabriele dell Addolorata, il cui padre era governatore di Assisi. TAPPA 2 IL RE DELLE FESTE CHIESA NUOVA/CASA NATALE La Chiesa Nuova di Assisi, dedicata alla conversione del poverello, è costruita nel luogo nel quale da secoli la tradizione indica la presenza della casa natale di san Francesco. Situata nell omonima piazza nella quale è possibile osservare un gruppo scultoreo raffigurante Pietro di Bernardone e Madonna Pica la chiesa ha una semplice facciata barocca realizzata in mattoncini. L interno presenta una pianta a coce greca e una decorazione quasi esclusivamente di tipo pittorico. Nel primo pilone a sinistra è possibile visitare il sottoscala nel quale Pietro rinchiuse Francesco dopo che vendette le stoffe per raccogliere i fondi necessari alla ricostruzione della chiesa di san Damiano. È conservata inoltre la antica via su cui si affacciava la casa, che ora è dedicata a Pietro di Bernardone. Sulla via si apre il fondaco, il magazzino /negozio di stoffe di Pietro.

TAPPA 3 LA VOCAZIONE SANTUARIO DI SAN DAMIANO La chiesa di san Damiano si trova alla periferia meridionale di Assisi e originariamente era una delle cappellette e chiesette di campagna che Francesco iniziò a restaurare nel periodo che seguì la notte di Spoleto. In questa semplice chiesa di stile romanico era conservato il crocifisso che parlò a Francesco, dandogli la missione di riparare la sua casa. Il luogo è inoltre molto importante perché è stato per lungo tempo la residenza di santa Chiara, che qui fondò l ordine delle Clarisse e operò molti miracoli. La facciata della chiesa è inglobata in una più grande, comprendente gli ambienti adiacenti del convento, ed è preceduta da un piccolo portico. L interno molto semplice è a navata unica e presenta un affresco raffigurante la Madonna con Bambino tra san Rufino e sa Damiano. Qui è custodita la copia del Crocifisso di san Damiano, il cui originale può essere ammirato nella Basilica di Santa Chiara. TAPPA 4 CHE ALTRO MI MANCA? LA PIAZZA DEL VESCOVADO e il santuario della spogliazione Al di sotto della piazza del Comune, appena fuori della prima cinta muraria della città, si apre la piazza del Vescovado. La piazza ospita, oltre la residenza del Vescovo di Assisi, la chiesa di Santa Maria Maggiore, dalla semplice forma romanica. Questa chiesa era l antica cattedrale di Assisi, prima che la cattedra del Vescovo venisse spostata nel Duomo di San Rufino. Il palazzo vescovile e la piazza non hanno la stessa forma che avevano quando Francesco, davanti al Vescovo Guido, rinunciò pubblicamente ai beni paterni. Francesco tornò spesso nel palazzo per incontrare quello che ormai era diventato un amico: l ultima volta fu quando, poco prima di morire, Francesco tornò ad Assisi e venne accolto da Guido. Da qui verrà infine trasportato alla Porziuncola dove morirà circondato dai suoi frati. TAPPA 5 LA FRATERNITA IL TUGURIO DI RIVOTORTO Nella frazione di Rivotorto, posta ai piedi del Subasio, a circa 3 km da Assisi, si trova la Chiesa di Santa Maria in Rivotorto, costruita sui resti del tugurio di san Francesco. Dopo aver abbandonato la casa paterna, Francesco soggiornò in principio presso la Porziuncola e poi, quando la fraternità aumentò di numero, si trasferì in questo luogo. In questo luogo San Francesco, vivendo con semplicità insieme ai suoi frati, scrisse la prima Regola dell ordine dei Frati Minori. Da qui, nel 1209, partì insieme a 11 compagni alla volta di Roma per consegnare la regola a papa Innocenzo III, che la approverà oralmente. La chiesa presenta una facciata decorata con la rappresentazione di un miracolo di bilocazione attribuito a san Francesco, che, mentre era in udienza dal Vescovo Guido ad Assisi apparve su un carro di fuoco a Rivotorto.

I particolari dorati del carro e l aureola de Santo nei pomeriggi di sole si illuminano, creando un suggestivo effetto. All interno della chiesa sono visibili i resti del tugurio nel quale Francesco e i suoi primi compagni vivevano in letizia. Le due casupole non sono le originali del 1200, ma la conseguenza delle ristrutturazioni realizzate a partire dal 1445 da Frate Francesco Saccardo che ottenne il permesso di costruire su questo luogo una cappella dove celebrare l eucaristia e una serie di dipinti raffiguranti episodi della vita di Francesco a Rivotorto. TAPPA 6 RICONOSCERE IL BENE LA BASILICA E IL PROTOMONASTERO DI SANTA CHIARA A poca distanza dalla piazza del Comune e dal Duomo di san Rufino, si trova la Basilica di Santa Chiara. Costruita sull antica chiesa di san Giorgio, quella che custodì il corpo di Francesco fino alla costruzione della Basilica di san Francesco, venne consacrata nel 1265 alla presenza di Papa Clemente IV. Costruita in stile gotico, ricorda molto la Basilica superiore di san Francesco, sua contemporanea. La facciata, costruita a fasce orizzontali di pietra bianca e rosa, è tripartita da cornici. Il portale, ad arco a tutto sesto, è di stile gotico, sottolineato da un coronamento che poggia su due leoni. Il rosone centrale è molto raffinato, caratterizzato da un doppio giro di archi e colonne. Caratteristica peculiare della struttura sono gli archi rampanti presenti sul lato sinistro, che fungono da contrafforti per sostenere il fianco dell edificio. L interno, a croce latina con navata unica, ospitava antichi affreschi sulla vita di santa Chiara, ma sono andati perduti a seguito di interventi settecenteschi e di terremoti: ne restano solo alcuni frammenti. All altezza della quarta campata sul lato destro si apre quella che era la chiesa di san Giorgio e che oggi ospita la cappella del Santissimo Sacramento e l oratorio del Crocifisso. In quest ultimo è conservata l opera più importante della Basilica, per il significato che riveste nella storia francescana: il crocifisso di san Damiano, che venne portato qui quando le Clarisse si spostarono da san Damiano. Sono conservate anche alcune reliquie tra cui le tonache di Francesco e Chiara. Dalla navata è possibile accedere alla cripta nella quale è conservato il corpo di santa Chiara. Sul lato destro del complesso si trova il convento di clausura di santa Chiara, il proto monastero. TAPPA 7 IL SEGRETO DELLA VERA GIOIA LA PORZIUNCOLA E LA BASILICA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI A santa Maria degli Angeli, una frazione di Assisi, si trova una chiesa la cui importanza è inversamente proporzionale alla sua grandezza: la Porziuncola. La Porziuncola, la terza delle chiese restaurate da Francesco, è stata teatro di molti episodi legati alla sua vita: qui Francesco amava sostare a pregare, qui Chiara abbracciò Sorella povertà, da qui Francesco invio i primi frati a predicare, sempre da qui fu istituita la festa del Perdono di Assisi, qui venne celebrato il Capitolo delle Stuoie. Infine, sempre qui, il 3 ottobre 1226, Francesco morì. La Porziuncola è una piccola chiesa costruita con la pietra del monte Subasio, originariamente dipendente dal monastero benedettino del Subasio. L edificio, delle dimensioni di 4 metri per 7, è costruito da un unica aula con una piccola abside, e conserva tutt ora le strutture trecentesche. La facciata presenta un affresco, raffigurante Francesco

che chiede a Gesù e a Maria la concessione dell indulgenza plenaria, incorniciato da una fascia d oro recate la risposta di Gesù alla richiesta di Francesco. L ingresso della Porziuncola, e la porta laterali sono sproporzionate rispetto alle dimensioni dell edificio, per permettere il forte afflusso di fedeli. La Porziuncola è custodita all interno di una chiesa molto più grande, la basilica di Santa Maria degli Angeli, costruita a partire dalla seconda metà del cinquecento. Eretta per volere di Pio V custodisce, oltre alla Porziuncola, la cappella del Transito e il Roseto. La monumentale facciata, ispirata al barocco romano, ha sulla sommità una statua dorata della Beata Vergine. L interno è volutamente semplice e spoglio, per far risaltare al massimo la Porziuncola, situata proprio al centro della Basilica. TAPPA 8 LA PREGHIERA L EREMO DELLE CARCERI Alle pendici del monte Subasio, a quattro km da Assisi, si trova l Eremo delle carceri, uno splendido eremo immerso nella pace di un bosco di lecci. Originariamente di proprietà dei benedettini, che lo cedettero a Francesco affinché potesse carcerarsi nella meditazione, nel 1400 viene ampliato da san Bernardino da Siena con la costruzione della chiesa e del piccolo convento. Scendendo nel convento attraverso una scalinata si giunge nel bosco di lecci, dove è possibile ammirare le grotte nelle quali Francesco con i suoi primi compagni si ritirava in meditazione. Molti miracoli sembrano siano avvenuti qui: un grosso leccio potrebbe essere l albero legato al famoso episodio della predica agli uccelli, mentre il burrone era anticamente un fiume, prosciugato da Francesco affinché non disturbasse la sua preghiera e quella dei compagni. SCHEDA 9 LA FORZA DELLA FEDE LA BASILICA DI SAN FRANCESCO Centro della spiritualità francescana, chiesa tra le più famose del mondo, santuario nazionale italiano, la costruzione della Basilica di san Francesco ebbe inizio nel 1228, consacrata da Papa Innocenzo IV nel 153, è costruita all esterno della città di Assisi, in un luogo destinato alla sepoltura dei condannati, denominato Collis inferni. Sembra che proprio Francesco abbia indicato questo luogo per la sua sepoltura, facendolo così diventare il Collis Paradisi. La peculiarità della Basilica è senza dubbio l enorme ricchezza delle decorazioni, con affreschi e dipinti che vanno a costituire cicli pittorici unici al modo, delle vere e proprie catechesi figurative. La Basilica è suddivisa in due chiese, una sovrapposta all altra. La Basilica inferiore è stata la prima ad essere costruita e fu ultimata già nel 1230, anno in cui venne traslato il corpo di san Francesco. L ingresso è costituito da un elegante portale latrale posto sul fianco della Basilica, l interno sembrerebbe a prima vista di tipo romanico: ambienti poco elevati, grossi pilastri che sostengono la chiesa superiore. I costoloni, ben staccati dalle vele, ci rivelano invece che stiamo entrando nel periodo gotico. Questa Basilica ospita i sepolcri di alcuni dei primi compagni di Francesco e costituisce l accesso alla cripta, contenente il corpo di san Francesco e alcune reliquie. I principali cicli pittorici, attribuiti tra gli altri a Cimabue, Giotto e Simone Martini, sono storie della passione di Cristo (navata centrale, parete destra); storie della vita di Francesco (navata centrale, parete sinistra);

allegorie francescane della povertà, dell obbedienza, della castità e l apoteosi di san Francesco (volta a crociera sopra l altare maggiore); storie dell infanzia di Cristo di Giotto (transetto destro), crocifissione di Giotto (transetto destro); storie della passione di Cristo di Lorenzetti (transetto sinistro). La Basilica superiore esternamente ha una facciata semplice, con richiami allo stile romanico. Il portale a sesto acuto, tipico del gotico, ci fa entrare in una chiesa tipicamente gotica, slanciata verso l alto, molto luminosa grazie agli ampi finestroni (a differenza della buia basilica inferiore), dotta di un apparato pittorico tra i più famosi al mondo. Nel presbiterio possiamo ammirare gli affreschi di Cimabue, considerati all epoca il più grande capolavoro dell arte italiana prima di Giotto. Purtroppo la tecnica utilizzata non ha permesso una buona conservazione delle opere che sono in pessimo stato. Nella navata è possibile ammirare: storie dell Antico Testamento (parete destra, in alto); storie del Nuovo Testamento (parete sinistra in alto); le storie di san Francesco (pareti destra e sinistra, in basso). Le storie di san Francesco, attribuite in gran parte a Giotto, rappresentano una cesura nella storia dell arte: si passa infatti da uno stile di tipo bizantino (fondo dell opera in oro, preziosi simbolismi difficili da interpretare, uno stilo iconico fisso) ad una moderna catechesi comprensibile da tutti, nella quale, grazie al colore e alle scene rappresentate, la vita quotidiana della gente tornava ad essere rappresentata pittoricamente. Le storie possono essere suddivise i tre gruppi: sette dipinti raffiguranti la storia della conversione di san Francesco, fino alla consegna della regola al Papa; quattordici dipinti raffiguranti lo sviluppo dell Ordine dei frati minori fino alla morte di san Francesco; sette dipinti raffiguranti il periodo dalla esequie di San Francesco in poi, compresi alcuni miracoli. TAPPA 10 I SEGNI DELL AMORE SANTUARIO DE LA VERNA Costruito sulla parte meridionale del Monte Penna, il Santuario de La Verna è un importantissimo luogo francescano, meta di numerosi pellegrinaggi. Il nome del luogo ci ricorda che qui sorgeva un tempio pagano dedicato alla dea La Verna. Il monte fu donato a san Francesco dal conte Orlando di Chiusi de La Verna che, colpito dalla predicazione del poverello, decise di regalarglielo per i suoi momenti di meditazione e ritiro. Il primo nucleo del convento è la cappella di Santa Maria degli Angeli, voluto da Francesco sullo stile semplice di Assisi: è una piccola costruzione ad aula unica, al cui interno si possono ammirare un quadro raffigurante il conte Orlando che dona il monte a Francesco e dei rilievi in terracotta dei Della Robbia. La piazza al centro del santuario, chiamata Quadrante, si apre sul bel panorama della valle del Casentino, da cui si possono vedere i ruderi del castello del conte Orlando. La Basilica maggiore del Santuario, costruita a ridosso della cappella di Santa Maria degli Angeli, è costruita a croce latina a navata unica, con volte a crociera. All interno sono visibili delle belle terrecotte invetriate della bottega dei Della Robbia. Uscendo dalla Basilica, sulla destra, passando sotto un arco si accede al corridoio delle stimmate, un passaggio coperto decorato con episodi della vita di Francesco. A metà del corridoio, lungo il quale ogni giorno viene recitata la preghiera dell ora nona, si apre una piccola grotta dove, sulla nuda terra, Francesco dormiva. Il corridoio porta a un fabbricato nel quale, insieme ad altre cappelle, troviamo il nucleo spirituale del santuario, la cappella delle stimmate. Sul pavimento una lapide ricorda il luogo nel quale Francesco ricevette questo segno divino. Altre belle terrecotte invetriate dei Della Robbia decorano la piccola cappella.