25/01/2018 1 DELLA DIDATTICA DI GABRIELLA
PROGRAMMA LIVELLO B1 Aggettivi I gradi dell aggettivo qualificativo Pronomi e aggettivi possessivi Pronomi e aggettivi indefiniti Pronomi semplici, combinati e relativi Uso delle particelle Ci e ne Imperfetto indicativo, passato prossimo, Trapassato prossimo indicativo Futuro semplice e anteriore Condizionale e Congiuntivo Verbi aspettuali più frequenti 25/01/2018 2
AGGETTIVI L aggettivo è una parte variabile del discorso che si aggiunge al nome per attribuirgli una qualità (aggettivo qualificativo) o per determinarlo in modo più preciso (aggettivo determinativo). ESEMPI: Grande casa, casa più comoda, qualche tavoletta. 25/01/2018 3
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I GRADI DELL AGGETTIVO QUALIFICATIVO L aggettivo qualificativo non solo esprime la qualità di una persona, animale o cosa, ma ne precisa anche il grado o la misura in cui tale qualità è posseduta dalla persona, animale o cosa. Esistono 3 gradi: 1. POSITIVO: quando indica la qualità Carla è alta 2. COMPARATIVO: quando la qualità di una persona o di una cosa viene paragonata alla stessa qualità di un altra persona o cosa, o quando si paragonano due qualità possedute dallo stesso soggetto Elena è più giovane di Marta/Sandra è più bella che intelligente. 3. SUPERLATIVO: quando usiamo un aggettivo al grado superlativo esprimiamo quella particolare qualità al massimo grado Questa stanza è la più bella di tutte! 25/01/2018 5
POSITIVO INDICA UNA QUALITA SENZA TERMINI DI PARAGONE Il fiume terminava in una cascata spumeggiante COMPARATIVO MAGGIORANZA: PIÙ + aggettivo + DI/CHE + 2 termine di paragone Mario è più grasso di Andrea MIN0RANZA: MENO + aggettivo + DI / CHE + 2 termine di paragone È meno divertente andare in macchina che in moto UGUALIANZA: TANTO + aggettivo + QUANTO / COME+ 2 termine di paragone Io sono tanto bella quanto intellige nte SUPERLATIVO RELATIVO:ARTICOLO DETERMINATIVO + PIÙ/MENO + AGGETTIVO + DI/TRA/FRA +NOM E oppure ARTICOLO DETERMINATIVO + NOME + PIÙ/ MENO + AGGETTIVO La Sicilia è la più bella tra le isole italiane ASSOLUTO:si forma aggiungendo -ISSIMO all aggettivo (senza l ultima lettera!) La Sicilia è bellissima! 25/01/2018 6
FORME PARTICOLARI DI COMPARATIVI E SUPERLATIVI POSITIVO buono COMPARATIVO più buono / migliore SUPERLATIVO buonissimo / ottimo cattivo più cattivo / peggiore cattivissimo / pessimo grande più grande / maggiore grandissimo / massimo piccolo più piccolo / minore piccolissimo / minimo alto più alto / superiore altissimo / supremo / sommo basso più basso / inferiore bassissimo / infimo interno interiore intimo esterno esteriore estremo 25/01/2018 7
PRONOMI E AGGETTIVI DETERMINATIVI POSSESSIVI Gli aggettivi possessivi precisano a chi appartiene l animale, la cosa o il concetto indicati dal nome cui l aggettivo si riferisce: Tutti gli allievi potranno seguire i miei corsi. NOTA BENE: Aggettivi possessivi quando accompagnano il nome: il mio orologio, la tua bicicletta, il suo ufficio, la nostra scuola, la vostra insegnante, il loro alloggio Pronomi possessivi quando il nome non c è, perché il pronome sta al posto del nome: Quest ombrello è di Nerina; il mio invece è blu. (il mio significa il mio ombrello) 25/01/2018 8
PRONOMI E AGGETTIVI INDEFINITI Gli aggettivi indefiniti indicano in modo generico la quantità e la qualità del nome cui si riferiscono Manca qualche studente I pronomi indefiniti indicano in modo non preciso e generico, identità e quantità della persona o della cosa espresse dal nome che sostituiscono Ho molti amici, ma parecchi di loro mi sembrano immaturi. Maschile- singolare femminile-singolare maschile-plurale femminile- plurale alcuno alcuna alcuni alcune altro altra altri altre certo certa certi certe ciascuno ciascuna diverso diversa diversi diverse molto molta molti molte nessuno nessuna parecchio parecchia parecchi parecchie poco poca pochi poche tale tale tali tali tanto tanta tanti tante troppo troppa troppi troppe tutto tutta tutti tutte vario varia vari varie 25/01/2018 9
PRONOMI PERSONALI PRONOMI SEMPLICI IO TU LUI LEI NOI VOI LORO (MASCHILE) LORO (FEMMINILE) PRONOMI DIRETTI: vengono usati per sostituire un complemento diretto (chi/che cosa?). Adoro il cappuccino! Lo bevo tutte le mattine al bar (Cosa bevo? Il cappuccino) MI TI LO LA CI VI LI LE PRONOMI INDIRETTI: sostituiscono un oggetto indiretto preceduto dalla preposizione A. A te piace il vino rosso? Sì, mi piace (a chi piace il vino rosso? A me) MI (a me) TI (a te) GLI (a lui) LE (a lei) CI (a noi) VI (a voi) GLI (a loro) LORO (a loro) 25/01/2018 10
PRONOMI COMBINATI Non sono altro che l unione di un pronome indiretto con un pronome diretto. 25/01/2018 11
PRONOMI RELATIVI Quando parliamo abbiamo spesso bisogno di usare delle parole per collegare frasi che hanno un elemento in comune, ed è proprio a questo che servono i pronomi relativi! Ieri ho visto un film. Il film è a dir poco meraviglioso! Il film CHE ho visto ieri è a dir poco meraviglioso! (L elemento in comune tra le due frasi è il film ) 25/01/2018 12
CHE: sostituisce un soggetto o un oggetto diretto Il commesso che ti ha servito si chiama Carlo (CHE sostituisce un soggetto > il commesso). CHI: sempre singolare e significa la persona/le persone che, tutti quelli che, la gente che Chi ha visto il film ne è entusiasta! (Le persone che hanno visto il film ne sono entusiaste) IL QUALE, LA QUALE, I QUALI, LE QUALI sostituiscono i pronomi che e cui Ho incontrato Paolo che ti saluta/ Ho incontrato Paolo, il quale ti saluta. CUI: sostituisce un oggetto indiretto, vale a dire un oggetto preceduto da una preposizione L azienda PER CUI lavora Michele sta assumendo personale (lavorare PER qualcuno) 25/01/2018 13
25/01/2018 USO DELLE PARTICELLE CI E NE CI pronome riflessivo di prima persona plurale: la mattina ci alziamo sempre alle sette pronome personale diretto di prima persona plurale: ci accompagna mia madre con la sua macchina pronome personale indiretto di prima persona plurale: ci ha promesso che ci manderà una cartolina particella pronominale che sostituisce un complementi indiretto nella frase col significato di: a ciò, a questa cosa: chi pensa alla spesa ci penso io (= penso io a questo -alla spesa) hai creduto a quello che ti ho detto sì, ci ho creduto (= ho creduto a questa cosa a quello che mi hai detto) non mi piace questo lavoro, ma mi ci abituerò (= mi abituerò a questo lavoro) può anche sostituire una frase introdotta dalla preposizione a + un verbo all infinito, per esempio con i verbi riuscire (a fare qualcosa), provare (a fare qualcosa): riesce sempre a ottenere quello che vuole, ci riesce con facilità (= riesce con facilità a ottenere quello che vuole) in ciò, in questa cosa: credi nella vita dopo la morte? no, non ci credo (= non credo in questa cosa) su ciò, su questa cosa, su questa persona: arriverà in ritardo come sempre, ci scommetto (= scommetto su questa cosa) posso contare su di lui? sì, ci puoi contare (= sì, puoi contare su di lui) con questa cosa, con questa persona: stai bene con lui? sì, ci sto bene (= sto bene con questa persona) particella avverbiale di luogo significa in questo luogo, in quel luogo: siamo stati bene in quel posto, ci torneremo sicuramente (= torneremo in quel posto) ATTENZIONE: se il verbo credere è riferito a una persona (credere a qualcuno) credere a una persona non useremo ci, ma i pronomi personali: credi a Luca si, gli credo. NE particella pronominale che sostituisce un complemento indiretto col significato di: di ciò, di questa cosa, di queste cose, di questa persona, di queste persone, alcuni verbi a cui si può accompagnare sono:parlare (di qualcosa),discutere (di qualcosa), pensare (qualcosa di qualcuno o qualcosa), sapere (qualcosa di un dato argomento), accorgersi (di qualcosa), intendersi (di qualcosa), essere sicuro (di qualcosa), essere consapevole (di qualcosa), importare (di qualcosa), preoccuparsi (di qualcosa): non conosco questo attore, ma me ne hanno parlato (= mi hanno parlato di questa persona) ho comprato questi orecchini, cosa ne pensi (= cosa pensi di questi orecchini) può sostituire una frase introdotta da di + infinito: non soffrire per lui, non ne vale la pena (= non vale la pena di soffrire) può significare da ciò, da questa cosa, da queste cose, da questa persona, da queste persone: ho cominciato una nuova dieta e ne ho tratto un gran beneficio (= ho tratto beneficio dalla dieta) valore partitivo, soprattutto in presenza di: numerali: quanti pomodori hai comprato? Ne ho comprati tre (= di pomodori) quantità: quanto latte hai usato? Ne ho usato un litro (= di latte) pronomi indefiniti: quanti libri hai letto? Ne ho letti pochi (= di libri), quanti libri hai letto? non ne ho letto nessuno (libro) avverbio di luogo significa da lì, da quel luogo, da questo luogo e ha la funzione di complemento di moto da luogo: me ne vado (= vado via da questo luogo) ATTENZIONE: nei tempi composti il participio passato concorda con il nome sostituito in base alla quantità espressa: quante persone sono arrivate? ne sono arrivate dieci (= di persone), quante persone sono arrivate? non ne è arrivata nessuna (persona). 14
IMPERFETTO INDICATIVO - PASSATO PROSSIMO E TRAPASSATO PROSSIMO INDICATIVO L imperfetto è un tempo verbale del modo indicativo che serve ad esprimere un azione continuata e prolungata del passato. ESSERE Io ero Tu eri Egli era Noi eravamo Voi eravate Essi erano AVERE Io avevo Tu avevi Egli aveva Noi avevamo Voi avevate Essi avevano 25/01/2018 15
Il passato prossimo è un tempo verbale del modo indicativo che serve ad esprimere un azione accaduta nel passato ma che ha comunque a che fare con il presente. E un tempo composto, vale a dire è formato da due verbi: Presente indicativo dell ausiliare essere o avere + participio passato del verbo che decido di usare: Ho mangiato una mela per merenda Il participio passato è semplice da formare: basta seguire la regola: i verbi in ARE hanno il participio passato in ATO- mangiare > mangiato; i verbi in ERE hanno il participio passato in UTO - temere > temuto ; i verbi in IRE hanno il participio passato in ITO - partire > partito. 25/01/2018 16
Il trapassato prossimo è un tempo composto che descrive uno stato/fatto anteriore ad altri, già collocati nel passato. Si forma: Imperfetto dell ausiliare essere o avere + participio passato del verbo che decido di usare: Ho raccolto in fretta le sue carte lo avevano convocato in prefettura; ESSERE Io ero stato Tu eri stato Egli era stato Noi eravamo stati Voi eravate stati Essi erano stati AVERE Io avevo avuto Tu avevi avuto Egli aveva avuto Noi avevamo avuto Voi avevate avuto Essi avevano avuto 25/01/2018 17
FUTURO SEMPLICE E ANTERIORE Il futuro semplice indica un'azione un evento che deve ancora verificarsi Sarà come dici, ma non ne sono convinta. Il futuro anteriore indica un'azione futura che avverrà anteriormente, cioè prima di un'altra azione futura Quando avrai finito di leggere il libro, mi darai il tuo parere. 25/01/2018 18
CONDIZIONALE E CONGIUNTIVO Il Condizionale è un modo verbale che serve principalmente ad esprimere azioni o situazioni che sono condizionate, appunto, da altre azioni. PRESENTE PASSATO 25/01/2018 19
Il Congiuntivo è un modo verbale che serve principalmente ad esprimere azioni o situazioni che esulano dal mondo della realtà e della certezza e che sono invece frutto di una speranza, di un desiderio, di un ipotesi, di una volontà 25/01/2018 20
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VERBI ASPETTUALI PIU FREQUENTI Alcuni verbi come stare per, cominciare a, continuare a, smettere di, cessare di, ecc., possono accompagnarsi ad altri verbi, di solito all'infinito o al gerundio, per mettere in rilievo alcuni aspetti di continuità, per precisare cioè che una certa azione, un certo stato ha inizio, o continua, o sta per concludersi. Sono chiamati verbi aspettuali dal momento che precisano l'aspetto di un'azione ( la sua imminenza, il suo inizio, la sua durata la sua fine). ESEMPI: Sono sul punto di esplodere. Ho cercato di dormire. Stava per uscire. 25/01/2018 22
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